14 December, 2025
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Silvio Lai 1

Il senatore del Partito Democratico Silvio Lai denuncia l’ennesimo caso di aziende del territorio penalizzate ingiustamente e costrette a dover rinunciare ad eseguire direttamente lavori nella zona industriale del Nord Ovest dell’isola.

«Per poter partecipare ad un appalto bandito da Eni devi essere in possesso di un’apposita qualifica che viene rilasciata da Eniservizi – dice Silvio Lai -. Senza questa l’unica possibilità di lavorare per l’azienda partecipata dal governo è ottenere un subappalto, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista economico. Il problema nasce quando un’impresa del territorio avvia il processo per ottenere la qualifica ma questo inspiegabilmente si interrompe e non c’è modo per far sì che riprenda. Dopo aver ricevuto segnalazioni in tal senso da parte di alcune aziende sarde riteniamo necessario chiedere chiarezza sui ritardi e mancanza di certezze.» 

«Non chiediamo che ci siano trattamenti di favore – aggiunge Silvio Lai -, anche se è stato detto più volte che la presenza di un sito industriale deve rappresentare un’opportunità anche per le aziende locali, chiediamo però che si ponga fine a situazioni penalizzanti. Non è la prima volta che ci viene segnalata l’interruzione, senza spiegazioni o motivazioni chiare, dei processi di qualifica Eni. In pratica le imprese sarde si trovano a dover essere estromesse in partenza da appalti ai quali avrebbero tutti i titoli per partecipare, lo dimostra il fatto che le stesse aziende si trovano a lavorare da anni in quegli stessi stabilimenti per i quali non riescono ad ottenere la qualifica. Lo fanno ovviamente in regime di subappalto. Chi è in possesso della qualifica, dunque, si aggiudica l’appalto che poi però viene materialmente eseguito, a costi decisamente inferiori, da aziende locali. Non si può andare avanti in questo modo – conclude Silvio Lai – perché il risultato è che a dover subire i danni di questo stato di cose sono come sempre le nostre imprese.»

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Nave Tirrenia Janas 

«I dati di crescita del sistema portuale del nord Sardegna sul traffico passeggeri con oltre 564mila passeggeri (+16%) in più rispetto al 2015 mostrano evidenti tutte le potenzialità sul piano turistico e la necessità di tutelare questa peculiarità anche quando partirà l’autorità portuale unica.» Lo scrive in una nota il senatore del Partito Democratico Silvio Lai.

«È particolarmente significativo il +26,2% di Porto Torres che connesso alla riduzione dei passeggeri dell’aeroporto di Alghero rende comprensibile il dato dell’aumento delle presenze turistiche – aggiunge Silvio Lai -. L’utilizzo dei traghetti ha compensato la minore offerta aeroportuale portando ad un dato positivo sulle presenza turistiche che smentisce alcuni quadri a tinte fosche. Dimostra anche come sia ampiamente giustificata la richiesta di dotare anche Porto Torres di un ufficio territoriale distinto, come previsto dal Decreto di riordino delle autorità portuali appena approvato grazie all’intervento fatto in Senato.»

«È importante che migliori la qualità dell’accoglienza e la sicurezza dei passeggeri nella zona arrivi e partenze a Porto Torres, con la realizzazione di un centro per la intermodalità passeggeri, che coinvolga anche RFI, affinché chi decide di viaggiare senza auto al seguito non abbia difficoltà nel passaggio nave gomma treno o viceversa – sottolinea ancora il senatore del Partito Democratico -. Ma anche con investimenti possibili, che l’autorità portuale può fare anche in una fase che prelude all’accorpamento delle due autorità sarde in una. Interventi di questo genere sono indispensabili anche per le previste tappe crocieristiche recentemente annunciate. Aggiungo che questi elementi confermano che il progetto turistico e commerciale del porto ha basi solide e non deve minimamente entrare in contrasto con ipotesi di utilizzo industriale che lo vincolino come 30 anni fa.»

«Ci rassicura, dunque, che l’iter delle linee guida non sia stato bloccato. Ci aspettiamo che non si attenda ulteriormente e si proceda nella definizione del piano regolatore del porto. Bisogna sicuramente tenere conto delle diverse istanze – conclude Silvio Lai – ma non si deve dimenticare che resta in capo all’autorità portuale, che è sovraordinata alle altre amministrazioni per quanto riguarda la programmazione delle aree portuali.»

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Via libera anche al Senato alla dichiarazione della Casa Gramsci monumento nazionale. 

«La dichiarazione della Casa Gramsci di Ghilarza come monumento nazionale è un fatto importante sul piano simbolico per quello che ancora oggi rappresenta il pensiero dell’intellettuale e politico sardo nel mondo e per la possibilità che le nuove generazioni possano ancora giovarsi del suo insegnamento.»

Cosi ha dichiarato il senatore Silvio Lai, intervenuto nel dibattito in Senato sulla legge già approvata alla Camera primo firmataria l’on. Caterina Pes. Silvio Lai è intervenuto a nome del Pd con i colleghi Albano e Angioni, che ha fatto la dichiarazione di voto.

«Per noi sardi – ha sottolineato Silvio Lai – Antonio Gramsci è prima di tutto un sardo, parte del nostro modo orgoglioso di essere popolo. Ma sappiamo che Gramsci è un intellettuale nazionale, patrimonio inestimabile della storia del nostro Paese che ha ben chiari i valori della democrazia, della libertà, dell’antifascismo. Il suo “odio verso gli indifferenti” è quanto mai attuale e resta un lucido insegnamento nel momento in cui proviamo a combattere il distacco e la disaffezione, consapevoli delle responsabilità che appartengono alla politica ma coscienti che della buona politica che consente la partecipazione, che spinge alla responsabilità, che stimola la passione si può contrastare l’indifferenza che confina con la rassegnazione.»

«Finite le ideologie del ‘900 – ha concluso Silvio Lai – la politica ha un indifferibile bisogno di rafforzarsi in quelle fondamenta valoriali, di libertà e di democrazia, che sono la premessa per mantenere coesa la comunità nazionale e per assicurarle alle giovani generazioni.»

Le lacrime di Gramsci - cm 80x120 - Tecnica mista su tela -

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Il senatore Silvio Lai (PD) è intervenuto in commissione Bilancio nel dibattito sul DL sulla ricostruzione nei luoghi colpiti dal terremoto.
«Il provvedimento raccoglie gli impegni indicati dal Parlamento e si presenta come una normativa sistematica che raccoglie le migliori prassi recenti non solo relative agli interventi sismici e alla ricostruzione, ma anche alle procedure di appalto, massimizzate per trasparenza e controllo, agli interventi di sostegno economico, alla rinascita di territori resi fragili da crisi economiche e sociali» ha detto Silvio Lai presentando la sua relazione al Dl ricostruzione dopo il terremoto di Amatrice e Accumuli. 

«Il modello di intervento – ha aggiunto Silvio Lai – si ispira alle esperienze recenti più efficienti ed efficaci come quelle della ricostruzione dopo il sisma dell’Emilia Romagna, mentre il modello sugli appalti assume come base l’esperienza di expo Milano, con un forte ruolo di supervisione da parte dell’autorità anticorruzione. Comuni e Regione sono uniti nella gestione della ricostruzione per garantire trasparenza e partecipazione mentre sul lato dell’efficienza e della velocità d’azione sono individuate 4 centrali uniche di acquisto dedicate, una per ogni regione. La ricostruzione è condizionata dalla situazione di partenza di siti abitativi con una ridotta presenza e un interesse non diffuso alla ricostruzione. Si tratta di piccoli paesi con alto livello di emigrazione, una popolazione anziana, una forte presenza di case non più abitate, ed un’economia rurale prevalente.»
«In questo contesto – ha detto ancora Silvio Lai – il solo sostegno ai proprietari di prime case genererebbe una ricostruzione inadeguata sul piano della restituzione del profilo identitario, da cui la necessità di sostenere la ricostruzione di tutte le abitazioni comprese le seconde case. Tuttavia anche una ricostruzione totale non restituirebbe all’efficienza il tessuto economico che ha necessità di essere ricostruito, ricostituito e rafforzato, se non creato ex novo. L’intervento si traduce così in una proposta integrata per le ’zone interne’ intese come aree dotate di un tessuto economico-sociale con un’età media elevata, pochi giovani e aziende fragili, o perché rurali o perché turistiche stagionali.»
«L’intero processo – ha concluso Silvio Lai – si basa su un tessuto di imprese e professionisti che si dedicano alla ricostruzione con sistemi di verifica mutuati dall’esperienza expo ma adeguati al territorio colpito dal sisma. Modelli condivisi con enti locali, ordini professionali e rappresentanza delle imprese. Saranno predisposte white list per imprese e professionisti e garantita la totale trasparenza pubblica dell’accesso e del controllo delle attività svolte.»

Silvio Lai 1

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Silvio Lai 1

«L’impegno della Giunta per la ricapitalizzazione totale della Sogeaal utilizzando la novità del decreto Madia è un fatto positivo e concorre ad una strategia di salvataggio dell’aeroporto di Alghero. A questo proposito occorre valutare anche la possibilità di supportare le politiche di sostegno alle compagnie low-cost correlate.»

Lo ha detto il senatore del PD Silvio Lai a margine della riunione con i sindaci e i consiglieri regionali convocata stamane negli uffici di Sassari della Regione con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

«Occorre tuttavia essere consapevoli che, con la norma Madia, si sta percorrendo una strada inesplorata e non certa anche sul piano dei tempi, i quali che devono essere compatibili con il codice civile e la responsabilità di chi deve apporre le firme. Per questo è necessario mantenere come via maestra quella della privatizzazione, l’unica certa e conosciuta sul piano giuridico, compatibile con i tempi a disposizione. Tutto il territorio – ha concluso Silvio Lai – è unito e consapevole che solo un’ampia e leale collaborazione tra i livelli istituzionali può consentire di raggiungere il risultato che tutti auspichiamo.»

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locandina

La legge regionale 23 doveva rappresentare una sorta di rivoluzione per le politiche sociali in Sardegna. A distanza di dieci anni dalla sua approvazione, è utile capire se questa esperienza ha raggiunto gli ambiziosi obiettivi che erano stati posti. Le Acli della Sardegna, in collaborazione con l’associazione GGPS e con il contributo della Fondazione di Sardegna, hanno deciso di organizzare sull’argomento una tavola rotonda. Un incontro pubblico per fare un bilancio dei risultati ottenuti dalla normativa voluta a suo tempo dall’assessore regionale della sanità Nerina Dirindin. L’associazione del neo presidente regionale Franco Marras ha scelto Sassari per ospitare l’interessante iniziativa che si terrà venerdì 28 ottobre a partire dalle 16,30 nella sala Angioy del Palazzo della Provincia. I lavori saranno aperti dalla relazione introduttiva dell’ex direttore generale dell’assessorato della sanità Remo Siza che illustrerà i dati e proporrà i primi spunti di riflessione e dibattito. Subito dopo verranno portate all’attenzione dei presenti le esperienze di due Comuni, la prima riguardante un’amministrazione di grandi dimensioni come quella di Sassari, rappresentata per l’occasione dall’assessore alle politiche educative Vittoria Casu. Sarà poi la volta del sindaco di Osilo, Giovanni Ligios, che porterà invece il contributo di un piccolo Comune e dei riflessi che i PLUS hanno avuto sul territorio. Ci sarà spazio anche per le associazioni e le cooperative sociali, rappresentate da Francesco Sanna, presidente della Federsolidarietà Sardegna, per i professionisti del sistema sanitario e per le associazioni dei genitori. Sarà presente con un suo intervento anche il relatore della Legge 23, il senatore del PD Silvio Lai. Le conclusioni saranno affidate, infine, all’assessore regionale della sanità Luigi Arru.

L’incontro sarà un importante momento di confronto su un tema di strettissima attualità che oltre ad analizzare i risultati ottenuti e le criticità emerse, consentirà di formulare proposte mirate a migliorare tutto il sistema dei Piani Locali Unitari dei Servizi in Sardegna.

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Il senatore Silvio Lai (PD) ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Agricoltura per chiedere di incrementare le somme destinate al settore lattiero caseario ovicaprino.

«Il comparto lattiero caseario sardo ovi caprino ha bisogno di un sostegno finanziario maggiore da parte del Governo – scrive Silvio Lai -. È necessario aumentare la dotazione finanziaria portandola se possibile dai sei milioni annunciati nei giorni scorsi a 20 milioni di euro.»

«Il comparto del latte ovino attraversa una fase delicata – aggiunge Silvio Lai –. Dopo un periodo di stabilità il prezzo del pecorino romano, a causa della sovrapproduzione degli ultimi anni, pare aver iniziato una discesa. Questo elemento ordinariamente viene fatto pagare agli allevatori perché incide sul prezzo del latte. A questo proposito sarebbe utile anche poter avere a disposizione una costante rilevazione dei dati sulle produzioni complessive del latte ovino. Per il 2016, ad esempio, non esiste ad oggi un riferimento chiaro che possa consentire di avere un’idea precisa di quanto è stato prodotto. La conseguenza naturale è che non si possono formulare previsioni esatte e che dunque questo possa condizionare negativamente il mercato. Mercato che comunque, come detto necessita di un supporto maggiore.

«Il ministero in questi anni è stato impegnato a tutela del latte bovino che ha subito una crisi profonda e drammatica. Ora occorre che un’attenzione particolare venga riservata anche a settore ovino che seppur minore per entità rispetto a quello bovino rappresenta per regioni come la Sardegna, il Lazio e la Toscana, un comparto – conclude il senatore del Partito Democratico – che contribuisce positivamente non solo all’economia locale ma all’export dell’Italia negli Stati Uniti.»

Gregge di pecore 2

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«La situazione della gestione del Parco di La Maddalena è diventata insostenibile, il ministro dell’Ambiente valuti se non sia il caso di rimuovere l’attuale Presidente e procedere con urgenza alla nomina di un commissario straordinario.»

Lo chiedono in un’interrogazione inviata al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, 21 senatori del PD, primo firmatario Silvio Lai, che elencano tutta una serie di criticità, inadempienze e ritardi ascrivibili al presidente Giuseppe Bonanno.

Le critiche alla gestione partono da un bilancio dei dieci anni nei quali viene evidenziata una grave carenza di risultati e l’assenza di un indirizzo programmatico che non ha consentito di affrontare e risolvere i problemi di un parco nazionale tra i più conosciuti del nostro paese. In questi anni non si è registrato un miglioramento negli standard di tutela del territorio mentre è emerso un progressivo peggioramento dei rapporti istituzionali tra l’Ente Parco e le amministrazioni comunali che si sono succedute. Qualche esempio delle gravi carenze amministrative e gestionali: la questione della direzione dell’Ente. Nonostante dal mese di febbraio il Consiglio Direttivo avesse proposto di affrontare il problema la proposta non è stata inserita all’ordine del giorno del Consiglio Direttivo. Scaduto il termine per l’eventuale riconferma del direttore uscente il Presidente ha attribuito solo il ruolo di facente funzioni. Ad oggi, dunque, il problema della direzione persiste e non è affrontata negli organi preposti, ovvero il consiglio direttivo, e rappresenta una grave lesione della modalità corrette di gestione dell’ente.

Per quanto riguarda la vicenda dell’Isola di Budelli – secondo i senatori del PD – il presidente Bonanno non ha rispettato le volontà deliberate dal Consiglio Direttivo, ledendo in questo modo il principio di autonomia decisionale riconosciuto dalle norme.

Il Piano ed il Regolamento del Parco, modificati dallo stesso presidente che ne ha stravolto i contenuti, non vengono adottati dall’Ente nonostante i pressanti inviti da parte del ministero vigilante. Ultimamente, con solitaria decisione, il presidente ha proposto l’esclusione dell’Isola madre dal perimetro del parco in contrasto con quanto sancito dal DPR istitutivo.

E poi c’è la questione già segnalata della Caserma ex Batteria Zavagli, i ritardi nell’avvio del Parco marino delle Bocche di Bonifacio per il quale il Presidente ha annunciato la convocazione dell’organismo il 30 novembre, dunque oltre tre anni dopo la sua costituzione.

Ci sono infine ulteriori inadempienze e ritardi segnalate dal consigliere regionale Pier Franco Zanchetta e che riguardano i ritardi nell’attivazione del servizio di riscossione del ticket per l’accesso delle imbarcazioni nell’area marina del Parco. Il servizio sarebbe partito dal 16 agosto e, dunque, a stagione turistica abbondantemente inoltrata. Questo fatto ha comportato un grave danno economico all’Ente a causa degli ingenti mancati introiti. Nella stessa segnalazione è stato evidenziata anche come anche la vigilanza a mare, il monitoraggio degli arenili ed il posizionamento dei campi boa per l’attracco dei natanti sarebbero partiti sarebbero stati trascurati prima della data del 16 agosto. In entrambi i casi, le inadempienze sarebbero state originate dalla mancata assunzione per tempo del personale stagionale, a causa dei ritardi dell’Ente nell’approvazione del bilancio preventivo 2016.

«Al Ministro – spiega il senatore Silvio Lai – abbiamo chiesto di verificare tutte le criticità evidenziate e di intervenire con urgenza rimuovendo l’attuale presidente e nominando un commissario straordinario. Tutto questo per garantire il ripristino di condizioni di trasparenza e legalità indispensabili a restituire serenità nei rapporti con la comunità locale e regionale e la piena funzionalità dell’Ente.»

Arcipelago de La Maddalena

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Il senatore del PD Silvio Lai scrive al presidente dell’Anas per sollecitare i pagamenti delle imprese sarde impegnate nei lavori della Sassari-Olbia.

«Le tre imprese sarde che hanno realizzato il lotto 1 della Sassari Olbia devono poter ottenere quanto gli spetta in tempi rapidi – scrive Silvio Lai al presidente dell’ANAS Gianni Vittorio Armani –. Per questo motivo le chiedo di verificare le cause del ritardo e se possibile di intervenire per rimuovere ogni tipo di ostacolo che impedisce il pagamento.»

«Il caso delle tre ditte sarde costituite in ATI per eseguire gli interventi nel lotto compreso tra il bivio di Ploaghe e quello di Ardara merita un approfondimento immediato. Non è pensabile, infatti, che queste realtà imprenditoriali rischino di trovarsi in difficoltà per problemi non a loro imputabili. Come lei ben sa – scrive ancora Lai al presidente dell’ANAS – la Sassari-Olbia è un’opera particolarmente attesa dal territorio per la pericolosità dell’attuale collegamento stradale, transitato quotidianamente da un numero molto elevato di mezzi e che nel corso degli anni è stato purtroppo teatro di gravi incidenti. La sua realizzazione in questi anni ha subito tantissimi intoppi e ritardi. Nel caso specifico ci troviamo di fronte a imprese che nonostante le difficoltà incontrate non dipendessero da loro responsabilità sono riuscite a consegnare nei tempi più brevi possibili i lavori a loro assegnati. Se poi, come è stato affermato, la regione ha già versato le somme dovute all’ANAS è evidente che si debba ricercare il motivo per il quale i soldi non siano stati ancora corrisposti alle imprese. È necessario dunque un intervento – conclude Silvio Lai – per porre fine ai ritardi e sbloccare una situazione che penalizza ingiustamente le tre ditte»

Silvio Lai 1

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Lunedì 10 ottobre, alle 10.30, presso la sala stampa del Consiglio regionale della Sardegna, in Via Cavour, a Cagliari, il gruppo consiliare di SEL – Sinistra Ecologia Libertà – terrà una conferenza stampa per presentare le prossime importanti iniziative politiche, consiliari e parlamentari in materia di finanza locale, entrate fiscali e tutela dei servizi erogati ai cittadini dagli enti locali.

In tale ambito, il presidente della Prima Commissione “Autonomia” Francesco Agus e il gruppo consiliare presenteranno le iniziative programmate per rivendicare il pieno riconoscimento dei diritti della Regione Sarda a gestire in maniera autonoma le entrate di cui ha diritto, comprese quelle provenienti dalla tassazione IPT e RCA che, in maniera illegittima secondo quanto stabilito dalle ultime decisioni della Consulta, lo Stato ha trattenuto per se negli ultimi anni.

Alla conferenza stampa parteciperanno i senatori Luciano Uras e Silvio Lai, componenti della commissione bilancio del Senato della Repubblica. Saranno presenti il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, i consiglieri regionali e amministratori locali di SEL e dei partiti del centrosinistra.