26 April, 2024
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Arriva il Milan e per la Sardegna Arena è una giornata speciale. In questo momento e ormai da alcuni anni non è il Milan dei record del recente passato, il Milan dei Baresi e Maldini, dei Van Basten, Gullit e Rijkaard, dei Savićević, Shevchenko e Kakà, ma è pur sempre una squadra dal grande fascino che da due settimane ha ritrovato uno dei suoi grandissimi, Zlatan Ibrahimović, tornato a Milano, a 38 anni, per cercare di rilanciare un ambiente fortemente depresso.

Rolando Maran sa bene quante insidie nasconda la partita di questo pomeriggio (fischio d’inizio alle 15.00, dirige Rosario Abisso di Palermo, assistenti di linea Sergio Ranghetti di Chiari e Domenico Rocca di Catanzaro, quarto ufficiale Federico Dionisi di L’Aquila, addetti al VAR Luigi Nasca di Bari e Stefano Del Giovane di Albano Laziale) e non si fida, perché il suo Cagliari ha tanto  bisogno di punti e di fiducia, dopo tre sconfitte consecutive (Lazio in casa, Udinese e Juventus in trasferta).

Tra i convocati non ci sono Fabrizio Cacciatore, Luca Ceppitelli, Federico Mattiello, Leonardo Pavoletti e Daniele Ragatzu, ma ci sono il capitano della Primavera Riccardo Ladinetti ed Alessio Cragno, al rientro, dopo una lunghissima assenza per infortunio.

«Quella di Cragno è una convocazione che serve più che altro per tornare a fargli respirare l’aria dello spogliatoio – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblù -, finora ha svolto soltanto spezzoni di allenamento, non è ancora pronto per giocare, monitoreremo i suoi progressi giorno per giorno. Abbiamo tanta rabbia, avremmo voluto aprire il 2020 in maniera diversa. È andata male un po’ perché ci abbiamo messo del nostro, un po’ perché la Juventus era in giornata. Tutto questo ci è servito per passare una settimana intensamente concentrati sulla partita contro il Milan: abbiamo lavorato bene, ora la palla passa al campo.»

«Diventa difficile inquadrare la squadra rossonera, cambia tanto da una settimana all’altra – ha aggiunto Rolando Maran -. Certamente è una compagine con tanti giocatori di qualità, guidata da un bravo allenatore e dalla settimana scorsa può contare anche su un campione assoluto come Ibrahimovic, la cui presenza fornisce benefici a tutto il sistema. Chiaramente lo svedese sarà il punto di riferimento del Milan, dovremo essere vicini nelle coperture, nel momento in cui i compagni lo cercheranno. Nelle ultime settimane abbiamo incassato troppi gol, in alcune occasioni è stato un caso ma indubbiamente dobbiamo migliorare in fase difensiva, ritrovare quella compattezza di inizio stagione che è nelle nostre corde. Ci abbiamo lavorato e continueremo a farlo nei prossimi giorni. Per quanto riguarda l’attacco, siamo andati a segno per sedici partite consecutive, il che vuol dire che la squadra costruisce e sa mettere in difficoltà le avversarie. Lunedì scorso ci siamo fermati, dobbiamo ritrovare la via del gol.»

«Vogliamo cancellare gli ultimi risultati negativi. Farlo contro una grande squadra come il Milan sarebbe un valore aggiunto. A gennaio giocheremo fuori casa quattro partite su cinque, un caso più unico che raro. Dobbiamo fare di necessita virtù e cercare di approfittare dell’impegno di domani, sfruttando l’apporto del nostro pubblico, per consolidare una posizione di classifica già ottima – ha concluso Rolando Maran -. Non dimentichiamo che comunque finirà la partita con il Milan, chiuderemo il girone di andata al sesto posto: un ottimo risultato che va consolidato.»

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Il Cagliari scende in campo alle 15.00 al Tardini di Parma, per la terza giornata di andata del campionato di serie A. Rolando Maran, oltre ad Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti, fermati da seri infortuni, oggi deve fare a meno anche di Radja Nainggolan, bloccato da un problema ad un polpaccio, e di Paolo Faragò, ma la classifica, ancora a secco dopo le due sconfitte interne subite ad opere di Brescia ed Inter, non consente di piangersi addosso, perché bisogna assolutamente fare punti.

Il Parma è avversario competitivo, reduce dalla vittoria di Udine, con la quale ha riscattato la sconfitta di misura subita all’esordio casalingo con la Juventus. L’uomo più temibile è Gervinho, capace di accelerazioni irresistibili e spesso decisivo anche in zona goal.

Rolando Maran dovrebbe schierare inizialmente la seguente formazione, con un modulo 3-5-2: Olsen, Pisacane, Cappitelli, Cacciatore, Nandez, Rog, Cigarini, Castro, Pellegrini, Joao Pedro, Simeone.

Dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli, assistenti di linea Alessandro Giallatini di Roma 2 e Marco Scatragli di Arezzo, quarto ufficiale Marco Serra di Torino, addetti al VAR Daniele Doveri di Roma1 e Stefano Del Giovane di Albano Laziale.

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Giovanni Pablo Simeone è ad un passo dal trasferimento dalla Fiorentina al Cagliari. Il 24enne attaccante di origine argentino, figlio di Diego, tecnico dell’Atletico Madrid, nato a Madrid il 5 luglio 1995 (ha la doppia nazionalità), dovrebbe passare al Cagliari in prestito con obbligo di riscatto fissato a 16 milioni di euro. Con questa offerta il Cagliari ha superato l’offerta di 15 milioni fatta dalla Sampdoria, l’altra società che sta trattando il calciatore.

Giovanni Pablo Simeone, 179 centimetri, è cresciuto nelle Giovanili del River Plate, esordendo in prima squadra nella stagione 2013/2014, collezionando in due stagioni 27 presenze e 2 goal. Nel 2015 è passato al Banfield, dove ha manifestato grandi segnali di crescita, realizzando 12 goal in 34 partite. Lo hanno notato gli osservatori del Genoa che lo hanno portato in Italia nell’estate 2016. Nella squadra rossoblu di Genova Giovanni Pablo Simeone si è confermato, realizzando ancora 12 goal in 35 partite giocate in campionato e 1 in1 partita in Coppa Italia. Da Genova a Firenze, dove ha disputato una prima stagione brillantissima, giocando tutte le 38 partite di campionato, realizzando 14 goal. Nella seconda stagione ha giocato ancora quasi tutte le partite, 36, realizzando 6 goal.

Vanta 5 presenze e 1 goal con la Nazionale maggiore argentina, 13 presenze e 11 goal nell’Under 20 e 3 presenze nell’Olimpica.

Se il trasferimento verrà perfezionato in tempo utile, Giovanni Pablo Simeone potrebbe esordire in maglia rossoblu già domenica sera, alla Sardegna Arena, contro l’Inter, partita che sarà diretta da Maurizio Mariani di Aprilia, coadiuvato dagli assistenti di linea Stefano Del Giovane di Albano Laziale ed Alessandro Lo Cicero di Brescia, quarto ufficiale Livio Marinelli di Tivoli, addetti al VAR Fabio Maresca di Napoli e Fabiano Preti di Mantova.

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Il nuovo Cagliari 2018/2019 si presenta questa sera alla Sardegna Arena contro il Palermo, alle 20.30, per il terzo turno della Coppa Italia (dirige Paolo Valeri, assistenti di linea Stefano Del Giovane di Albano Laziale e Gianluca Sechi di Sassari, quarto uomo Antonio Giua di Olbia). Per il Cagliari si tratta di un test importante, in vista del campionato che scatterà sabato e domenica prossimi. Il Palermo è una delle squadre favorite per la promozione in serie A. Nel suo organico ha giocatori di grande qualità che non sfigurerebbero in serie A, tra i quali Nestorovski, Trajkovski, Jajalo e Rispoli. Il compito che attende il Cagliari per conquistare il passaggio al turno successivo è tutt’altro che facile e Rolando Maran lo ha spiegato bene ai suoi giocatori nei giorni di vigilia.

I convocati sono 24: 1 Rafael, 2 Pajac, 3 Andreolli, 4 Dessena, 6 Bradaric, 8 Cigarini, 9 Cerri, 12 Daga, 16 Aresti, 17 Farias, 18 Barella, 19 Pisacane, 20 Padoin, 21 Ionita, 22 Lykogiannis, 23 Ceppitelli, 24 Faragò, 25 Sau, 27 Deiola, 28 Cragno, 29 Castro, 30 Pavoletti, 32 Han, 56 Romagna.

«La partita nasconde delle insidie: il Palermo parte per vincere il campionato di Serie B, dunque, è un avversario da rispettare, peraltro in questo momento della stagione le categorie spesso si livellano – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Però preferisco pensare a noi piuttosto che al Palermo: andremo in difficoltà se non dovessimo scendere in campo con la mentalità giusta. Noi dobbiamo confermare i miglioramenti visti sin qui, è la prima gara ufficiale, davanti al nostro pubblico, non vogliamo rimproverarci nulla a fine gara. Vogliamo onorare la Coppa Italia al meglio e andare avanti. La competizione non è meno importante del campionato, permetterà a tutti di accumulare più minutaggio. Dobbiamo andare in campo ogni volta con la mentalità di chi sta giocando una finale, altrimenti non arriveremo mai ad una certa caratura di squadra.»

La squadra rossoblu questa sera giocherà con la terza maglia, blu, caratterizzata da un elegante rigato in grafica embossata, tono su tono, presente sul corpo anteriore della maglia che è a girocollo con apertura a V. Sul collo, sui bordi manica, sui fianchi e sul fondo maglia inserti di colore rosso. Il backneck è personalizzato con etichetta che riporta il logo dello sponsor, lo stemma del club, lo scudetto di Campioni d’Italia e la scritta CAGLIARI CAMPIONE D’ITALIA 1969-70. Sul petto a destra, in bianco, il logo Macron, sul cuore invece lo scudetto del Cagliari. Dietro, sotto al collo, in grafica embossata, appare in rilievo la scritta CAGLIARI 1920. Il kit è completato da shorts blu con coulisse piatte bianche e puntali rosso e blu e da calzettoni rossi con riga verticali blu al centro e in orizzontale la scritta CAGLIARI 1920. La vestibilità è Slim Fit, il tessuto principale è Soft Lock e la presenza di inserti in micromesh facilitano la traspirabilità del capo.