29 March, 2024
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E’ stata presentata questa mattina, nel sito geo speleo archeologico “Sa Marchesa”, nell’ex Miniera Sa Marchesa, comune di Nuxis, la quarta campagna di scavi nella grotta di Acquacadda, diretta da Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari. Alla presentazione, con il presidente dello Speleo Club di Nuxis Roberto Curreli, hanno partecipato, tra gli altri: il sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri con gli assessori della Giunta; i sindaci di Perdaxius Gianluigi Loru, di Masainas Gian Luca Pittoni e di Villaperuccio Marcellino Piras; la dottoressa Giovanna Pietra, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano; il dottor Marco Cabras, archeologo, collaboratore del professor Riccardo Cicilloni; Fabio Calogero Pinna, professore associato dell’Università di Cagliari, coordinatore dei corsi di Beni culturali; gli studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Spettacolo, in Archeologia e Storia dell’Arte e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari; Stefano Naitza, docente di Geologia Economica all’Università di Cagliari; Francesco Randaccio, rappresentante della federazione speleologica sarda.

Sono stati numerosi gli interventi che hanno sottolineato l’importanza del progetto di valorizzazione del sito di Sa Marchesa, sia dal punto di vista scientifico, sia da quello della promozione dello stesso e del territorio di Nuxis e dell’intero Sulcis a fini turistici.

Quella iniziata nei giorni scorsi e presentata stamane è la prima annualità del secondo triennio di scavi, avviato su concessione del Ministero della Cultura e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, nel corso del quale l’equipe diretta dal professor Riccardo Cicilloni continuerà a riportare alla luce lo straordinario patrimonio custodito da millenni nella grotta che sta destando un sempre maggiore interesse sia tra gli studiosi sia tra gli appassionati di archeologia e speleologia. Non a caso stamane, alcuni turisti inglesi sono giunti spontaneamente nel sito ed hanno chiesto di poter visitare la grotta. Le visite sono possibili tutto l’anno, dietro prenotazione, perché il sito è gestito dai volontari dello Speleo Club Nuxis.

Allegati un vasto album fotografico della giornata con la conferenza di presentazione e la visita alla grotta e le interviste al professor Riccardo Cicilloni, al sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri e al presidente dello Speleo Club Nuxis Roberto Curreli.

 

Si è svolto ieri sera, nel Sito Geospeleologico archeologico “Sa Marchesa”, Nuxis, un incontro sui nuovi studi geologici e minerari nel Distretto del Sulcis, organizzato dallo Speleo Club di Nuxis presieduto dal professor Roberto Curreli. La serata si è sviluppata con gli interventi del professor Stefano Naitza docente di Geologia Economica, del professor Fabrizio Cocco, docente di Geologia Strutturale e del dottor Matteo Deidda dottorando, operanti presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari, che hanno parlato delle nuove materie critiche per l’Europa e le opportunità di ricerca nei distretti della Sardegna, legati alla conoscenza dei lineamenti geologici dell’Era Primaria in Sardegna e in modo specifico delle ricerche mineralogiche e giacimentologiche nel Sulcis.

Allegata l’intervista realizzata con il professor Stefano Naitza.

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La dott.ssa Giovanna Lenzu si è aggiudicata il primo premio della sezione Laurea magistrale con la tesi dal titolo “Turismo lento e dei cammini: un’occasione di sviluppo locale sostenibile. Il caso del Cammino Minerario di Santa Barbara” discussa all’Università di Cagliari con relatore il prof. Marco Zurru.

Alla dott.ssa Sara Mariane Cadoni, laureatasi anche lei all’Università di Cagliari, è stato invece attribuito il primo premio della sezione Laurea triennale con la tesi di laurea dal titolo “Problemi ed opportunità di un’area mineraria dismessa: il caso del distretto Arburese” con relatore il prof. Stefano Naitza.

Oltre al premio di 2.000,00 euro assegnato con giudizio unanime della Commissione ad ognuno dei due vincitori, a tutti i partecipanti al concorso, laureatisi nelle università di Cagliari, Torino e Milano, è stato consegnato in omaggio un piccolo cippo in trachite con il logo in argento del Cammino Minerario di Santa Barbara (una torre stilizzata) creata e offerta dall’orafo iglesiente Franco Zedda.

Ai componenti della Commissione incaricata di esaminare le tesi in concorso e di assegnare i premi (prof. Italo Meloni e prof.ssa Ginevra Balletto, docenti dell’Università di Cagliari, sig.ra Ilenia Mura e dott. Simone Lupo Bagnacani, giornalisti di Videolina e RAI TRE), la Fondazione CMSB ha offerto in omaggio un bassorilievo artigianale in argento del prospetto esterno del Pozzo Sella della miniera di Monteponi.

Nell’occasione, sono state consegnate le pergamene alle classi degli Istituti superiori che hanno concluso con la Fondazione CMSB i progetti PON “Gente di Miniera: sulle tracce della nostra storia” e di Alternanza Scuola Lavoro “Percorrendo il Cammino Minerario di Santa Barbara”.

La cerimonia di premiazione dei giovani studenti e laureati si è conclusa con un bel concerto del Coro di Iglesias che ha aggiunto fascino ed armonia alla straordinaria cornice del pozzo Sella della miniera di Monteponi, recentemente rigenerato dall’Associazione Pozzo Sella, nel quale si è tenuta la cerimonia.

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L’Associazione Mineraria Sarda parteciperà con due importanti eventi, alla terza edizione della Settimana del Pianeta Terra, a Iglesias, dal 18 al 25 ottobre.

Il primo appuntamento #officinepermanenti; #cerchiconcentrici; #wecan; #primaleidee; – Le aree minerarie dell’Iglesiente: da attività estrattiva a patrimonio storico-culturale per nuove opportunità di sviluppo del territorio si terrà martedì 20 ottobre presso l’Aula Magna del Consorzio AUSI (Palazzo Bellavista – Miniera di Monteponi) con inizio alle ore 15.00. Si tratta di un incontro dibattito con talk di 10-15 minuti ognuno, concepito con l’obiettivo della scoperta dei valori e delle potenzialità del territorio, teso alla definizione di un laboratorio di idee funzionale alla valorizzazione sostenibile dei luoghi fortemente caratterizzati dall’attività mineraria. Il tema conduttore sarà la partecipazione attiva e consapevolezza da parte di professionisti, operatori e cittadini, che avranno l’occasione per iniziare a “fare sistema” e creare valore aggiunto dall’incontro tra esperienze e siti minerari da valorizzare con idee nuove e innovative. Gli hashtag del titolo vogliono introdurre una metodologia di lavoro e una programmazione del territorio che, partendo dal basso, mettano al centro le idee per una loro condivisione e possibile reale attuazione. Arrichiscono la trama dell’incontro altri hashtag: #archeologiaindustriale; #fotografia; #bonificheterritorio; #linguaggi; #visione; #innovazione; #consapevolezza; #rinascita; #responsabilita; #valorizzazione; #musica; #speleologia; #trekking; #archivistica; #archeologia; #formazione; #promozioneterritoriale. I talkers iscritti sono rappresentativi delle più varie realtà professionali e scientifiche legate alla valorizzazione del patrimonio minerario. L’evento sarà preceduto da una visita guidata all’Archivio Storico Minerario della società IGEA e poi concluso con il lancio di un contest fotografico. Il geoevento è organizzato dall’Associazione Mineraria Sarda e dall’Associazione Cagliari2020, con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, Associazione IC, Associazione ICS, Officine Permanenti e Cerchi Concentrici.

Il secondo appuntamento 70 anni di ricerche geologiche e minerarie in Sardegna: dal Centro Studi della Società di Montevecchio alle più recenti acquisizioni della ricerca di base, è invece in programma per sabato 24 ottobre, alle ore 9.30 presso la Palazzina dell’Associazione Mineraria Sarda, in via Roma 39 ad Iglesias. Il geoevento è dedicato agli studi geologici e minerari in Sardegna; attraverso una serie di interventi di studiosi nel campo delle scienze geologiche e minerarie, si ripercorrerà l’evoluzione storica delle conoscenze sul territorio sardo, a partire dalle attività del Centro Studi della Società Montevecchio negli anni Quaranta e Cinquanta del XX secolo, fino alle più recenti acquisizioni sulla struttura geologica e la metallogenesi dell’Isola. In conclusione si terrà un omaggio al geologo Ilio Salvadori. Il programma prevede interventi di Antonio Funedda, Stefano Naitza e Sandro Tocco, docenti dell’Università degli Studi di Cagliari.

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