23 April, 2024
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È dedicato agli “Oggetti Magici” la terza edizione del Social Eating Day, l’evento promosso da Nughedu Welcome, il sistema di accoglienza diffusa progettato e gestito dalla società benefit Nabui e sostenuto dall’Amministrazione comunale di Nughedu Santa Vittoria. L’appuntamento è per il prossimo 30 novembre. Partner digitale dell’evento, anche quest’anno, è Gnammo, la principale piattaforma di social eating in Italia.

Gli oggetti magici di Nughedu sono le noci, “nughes” in sardo, ovvero i frutti con poteri speciali che hanno dato il nome al paese, per via dei numerosi noceti presenti nel territorio. Per la comunità raccogliere e donare agli ospiti le noci è un grande gesto di coesione sociale, per questa ragione sarà l’ingrediente principale del prossimo evento.

Il primo borgo social eating d’Italia torna in scena con una formula inedita: un pranzo diffuso a casa delle famiglie del paese, che per l’occasione aggiungeranno i piatti a tavola per turisti italiani e stranieri interessati all’esperienza clou della comunità nughedese.

«In questo periodo le noci sono mature e per noi sono il simbolo della nostra identità – spiega il sindaco e consigliere regionale, Francesco Mura -, sono convinto che il segreto della nostra comunità risieda proprio negli aspetti più intimi, legati alla condivisione del cibo, nel vino fatto in casa e nelle piccole produzioni familiari.»

Dal 2016 il paese sperimenta il modello di eventi privati di social eating, appuntamenti di natura saltuaria che si svolgono nel piccolo paese con l’obiettivo principale di formare le persone e abilitare la comunità all’avvio di un’attività economica autonoma che coinvolga i cittadini, porti indotto e argini il fenomeno dello spopolamento. Il progetto, infatti, nasce con lo scopo principale di fornire agli abitanti di Nughedu Santa Vittoria tutti gli strumenti e le competenze utili per sviluppare progetti e contribuire ad una evoluzione positiva del territorio.

«Il turismo di comunità di Nughedu Welcome ha trasformato il paese in una destinazione di interesse per diversi tour operator specializzati in viaggi eco-sostenibili – spiega Tomaso Ledda, brand manager e co-fondatore di Nabui -. Il social eating è una palestra, i cui risultati hanno permesso alla comunità di essere più consapevole delle proprie potenzialità, tanto da convincere alcuni giovani abitanti di Nughedu a costituire un gruppo che presto potrebbe essere rappresentato da una partita iva.»

I ticket dell’evento si possono acquistare sulla piattaforma di Gnammo.com raggiungibile anche attraverso i canali social di Nughedu Welcome, dove giorno dopo giorno verranno date nuove indicazioni su come si svolgerà l’evento.

 

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Ha ricevuto il plauso della presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, il sistema di accoglienza diffusa “Nughedu Welcome” sostenuto dall’Amministrazione comunale di Nughedu Santa Vittoria, pensato e coordinato da Nabui, la società che sviluppa progetti a elevato impatto sociale.

L’esperienza di Nughedu è stata scelta a livello nazionale da Legambiente insieme ad altre iniziative ed attività raccontate attraverso il libro “Alla scoperta della Green society”, a cura di Vittorio Cogliati Dezza.
Il progetto di Nughedu è stato presentato nella sala Nilde Iotti della Camera a Roma tra le eccellenze nazionali selezionate da Legambiente con grande soddisfazione della presidente Boldrini che ha sottolineato l’apprezzamento per le storie che raccontano di «persone impegnate a realizzare il cambiamento. Non piccole isole felici o singoli esperimenti ma avamposti di nuovo modello di sviluppo», ha dichiarato la presidente della Camera dei deputati.

Nughedu Santa Vittoria, con il progetto Nughedu Welcome di Nabui, si sta posizionando a livello internazionale come meta di un’esperienza autentica, in cui poter mangiare a casa delle famiglie dei suoi abitanti, passeggiare insieme ai pastori sugli antichi sentieri e conoscere le leggende che hanno portato alla fondazione del paese grazie alle testimonianze archeologiche.

«Nughedu Welcome è la nostra risposta alla crisi demografica delle aree interne sarde – rimarca il sindaco di Nughedu Santa Vittoria, Francesco Mura, primo cittadino del paese che secondo i dati della Regione rischia di scomparire tra 60 anni -. Abbiamo avviato un percorso che vuole rappresentare una buona prassi per la Sardegna: Nughedu Welcome segna già i primi risultati positivi.»

Il comune di Nughedu, che proprio in questi giorni festeggia i 70 anni della sua autonomia, negli ultimi 18 mesi di sperimentazione il numero di ospiti del sistema di accoglienza è passato da zero a 604 e in particolare: 425 sardi, 104 della Penisola, 75 stranieri (grazie anche a un accordo con un tour operator tedesco).

«Vogliamo dimostrare che anche i piccoli paesi della Sardegna possono offrire un prodotto di alto livello, e questo prodotto si trova nelle case dei suoi abitanti», afferma Rosa Spiga, presidente dell’Associazione Nughedu Welcome.

La resilienza di comunità è l’obiettivo del “turismo morbido”, un’offerta che si adatta ai ritmi delle piccole produzioni locali, in linea con la sostenibilità ambientale: «La Sardegna ha un ecosistema delicato, dobbiamo proteggere le destinazioni turistiche – spiega Tomaso Ledda di Nabui – abbiamo bisogno di viaggiatori che si innamorano dei piccoli gesti, noi proponiamo un sistema capace di promuovere l’identità dei territori nel totale rispetto dell’ambiente, generando impatto sociale ed economico per i residenti».

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Mercoledì 29 marzo, a Nughedu Santa Vittoria, piccolo Comune di circa 500 abitanti del Barigadu in provincia di Oristano, arriva il primo gruppo di turisti tedeschi, che avrà l’opportunità di provare il nuovo sistema di accoglienza diffusa lanciato la scorsa estate da Nughedu Welcome, il brand sostenuto dall’Amministrazione comunale.

Si tratta di un tour operator specializzato in pacchetti turistici, con meta l’Italia, interessato a proporre una vacanza all’insegna del buon cibo. E nel catalogo diffuso in Germania c’è appunto l’offerta di Nughedu Welcome.

Altri arrivi a Nughedu Santa Vittoria sono previsti ad aprile, maggio, settembre e ottobre. I turisti visiteranno il piccolo centro, e il territorio, e saranno ospiti a pranzo di una famiglia del paese, rispettando le regole del social eating, la proposta di ristorazione che prevede l’accoglienza in casa, secondo i valori della condivisione. 

«L’obiettivo è posizionare Nughedu come punto di riferimento delle zone interne della Sardegna nella sperimentazione di un modello turistico cosiddetto “morbido”, ovvero lento, esperienziale ed elastico, capace di adattarsi alla domanda in base alla stagionalità e ai tempi delle piccole produzioni locali», spiega Tomaso Ledda, project manager di Nabui, la società che ha sviluppato il progetto.  

Il paese quindi come meta a livello internazionale di un’esperienza autentica, in cui si potrà mangiare a casa delle famiglie nughedesi, passeggiare insieme ai pastori sugli antichi sentieri e conoscere le leggende che hanno portato alla fondazione di Nughedu grazie alle testimonianze archeologiche.

I nughedesi che partecipano al progetto, custodi della tradizione locale, riuniti nell’Associazione Nughedu Welcome, rispondono così al fenomeno dello spopolamento, il problema più grave che attanaglia i piccoli centri della Sardegna.

«Lo spopolamento si combatte con le opportunità economiche – spiega il sindaco Francesco Mura – la sfida è restare nel proprio territorio e fare il meglio con le risorse a disposizione».