6 October, 2024
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Domani, sabato 28 settembre, a Cagliari, la sezione autunnale del festival “Echi lontani” prosegue il duo composto da Fabrizio Longo (violino) e Valeria Montanari (clavicembalo) che proporranno un concerto dal titolo “Soli major virtus est. Tra vanitates e lacci d’oro: Biber von Bibern e Froberger di Hérincourt, virtuosi di corte”.

L’appuntamento, in programma alle 20,30, proporrà pagine di Heinrich Ignaz Franz Biber (Wartenberg, 1644 – Salisburgo, 1704) e Johann Jakob Froberger (Stoccarda, 1616 – Héricourt, 1667) compositori e musicisti che, scrive la musicologa Myriam Quaquero nelle note di sala, «sono accostabili per varie affinità: oltre all’area linguistica di appartenenza, erano virtuosi d’eccezione, sono stati vicini all’ambiente gesuitico ed hanno composto musica “a programma”; entrambi, inoltre, hanno avuto il dono della fantasia, formidabile ed assoluta che ha fatto sì che fossero innovatori e fari di riferimento per le generazioni successive».

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Sabato 28 settembre a Cagliari la sezione autunnale del festival Echi lontani prosegue il duo composto da Fabrizio Longo (violino) e Valeria Montanari (clavicembalo) che proporranno un concerto dal titolo “Soli major virtus est. Tra vanitates e lacci d’oro: Biber von Bibern e Froberger di Hérincourt, virtuosi di corte”.

L’appuntamento, in programma alle 20,30, proporrà pagine di Heinrich Ignaz Franz Biber (Wartenberg, 1644 – Salisburgo, 1704) e Johann Jakob Froberger (Stoccarda, 1616 – Héricourt, 1667) compositori e musicisti che, scrive la musicologa Myriam Quaquero nelle note di sala, «sono accostabili per varie affinità: oltre all’area linguistica di appartenenza, erano virtuosi d’eccezione, sono stati vicini all’ambiente gesuitico ed hanno composto musica “a programma”; entrambi, inoltre, hanno avuto il dono della fantasia, formidabile ed assoluta che ha fatto sì che fossero innovatori e fari di riferimento per le generazioni successive».

 

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Nuovo appuntamento domani, venerdì 30 marzo, a Cagliari con la XXIV edizione del festival Echi lontani, che ripropone il prezioso repertorio della musica antica suonato con strumenti storici in alcuni dei luoghi più suggestivi della città.

Alle 21.00, nella Chiesa monumentale di Santa Chiara, l’ensemble Aurata Fonte (composta da Anna Simboli e Miho Kamiya, soprani, Perikli Pite, viola da gamba, e Valeria Montanari, clavicembalo) proporrà un concerto dal titolo “Due donne veneziane tra amor sacro e amor profano”.

Il programma della serata ruoterà attorno a due compositrici che operarono tra la seconda metà del Seicento e i primi del Settecento: Antonia Bembo ed Elisabeth-Claude Jacquet De La Guerre, musiciste i cui destini s’incrociarono nel fastoso ambiente della corte di Luigi XIV, il “Re Sole”.

Antonia Bembo, secondo i desideri del padre, ricevette fin da piccola a Venezia un’educazione musicale seguendo le orme della già apprezzata cantante e compositrice Barbara Strozzi (anche lei nel programma del Concerto) prima di trasferirsi da Venezia a Parigi. I brani che saranno proposti sono il frutto di una selezione tratta dalla sua raccolta Produzioni armoniche (databile 1701, secondo la Bibliothèque Nationale de Paris) in cui si trovano brani encomiastici rivolti al Re, a “Monseigneur” e alla Duchessa di Borgogna, nonché altri brani di musica profana e a oggetto sacro.

Nello stile compositivo di Elisabeth-Claude Jacquet De La Guerre è possibile invece incontrare l’influenza di Francesco Cavalli, compositore che può essere considerato il vero anello di congiunzione tra la musica italiana e quella francese del tempo. Congiunzione che fu possibile anche grazie alle due musiciste di cui saranno ripercorsi i brani.

L’Aurata Fonte ensemble nasce da preziosi incontri e un sgorgare continuo di esperienze, di amicizie e collaborazioni periodiche dei suoi componenti con vari gruppi ed ensemble di musica antica. Sviluppa la sua attività dedicandosi alla ricerca sia delle fonti musicali antiche che della loro rappresentazione. Un ensemble che sperimenta le esperienze musicali trovando la gioia e la complicità durante l’evolversi del percorso. La formazione si è creata nelle migliori scuole ed accademie: Scuola di Musica di Fiesole, Accademia Chigiana di Siena, Scuola Civica di Milano, Fondazione Cini di Venezia, Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Parma, Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Cesena. I componenti hanno studiato con insigni maestri quali Roberto Gini, Wieland Kujken, Mauro Valli, Enrico Onofri, Luigi Mangiocavallo, Maurizio Naddeo, Gloria Banditelli, Masaaki Suzuki, Giovanbattista Columbro, Marcello Gatti e Barthold Kujken.

L’ensemble ha maturato esperienze musicali eterogenee. Nel repertorio Barocco e con l’uso di strumenti originali ha avuto collaborazioni con gruppi specializzati come Europa Galante, Ensemble Concerto, I Barocchisti, Armonia delle Sfere, La Calandria, Ensemble “Terre d’Otranto”, Albanian Baroque Ensemble, Harmonicus Concentus, Ensemble Cantar Lontano, Canalgrande, Ensemble Il Continuo, Orchestra Barocca di Cremona, Orchestra del Festival Lodoviciano, Bach Collegium Japan, Orchestre da camera e sinfoniche. Hanno suonato in molte sale importanti nel mondo: Salle Playel di Parigi, Teatro Real di Madrid, Palau della musica di Barcellona, Barbican center di Londra, Albert Hall Londra, Concertgebouw Amsterdam, Cina, Giappone, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda.

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Proseguono con l’apertura della sezione “Pasqua a Cagliari” gli appuntamenti  del XXIV festival Echi lontani, che ripercorre il repertorio musicale antico suonato con strumenti d’epoca nei più suggestivi luoghi della città.

Mercoledì 28 marzo, alle 21.00, nella chiesa di San Michele in Stampace arriva l’Aurata Fonte ensemble (formazione vincitrice della prima selezione internazionale indetta da Echi lontani per affidare due concerti durante la Settimana Santa, composta da Anna Simboli e Miho Kamya, soprani, Perikli Pite, viola da gamba, e Valeria Montanari, clavicembalo) per un concerto che proporrà brani selezionati da Leçons de ténèbres di François Couperin.

Prosegue così l’omaggio di Echi lontani al grande musicista francese, di cui stavolta vengono presentate tre composizioni per la Liturgia delle letture della Settimana Santa, scritte nel 1714.

Il testo è tratto dalle Lamentazioni di Geremia del Vecchio Testamento. Le Leçons di Couperin sono caratterizzate da una linea melodica melismatica e molto espressiva che esprime fedelmente le intenzioni poetiche del testo di Geremia.

La Liturgia delle Lodi delle celebrazione delle tenebre era un rito molto suggestivo. Veniva eseguito nell’oscurità della sera del giorno precedente, pertanto il mercoledì sera, sia nella cappella che nelle sale del palazzo reale. Durante la celebrazione si usava un candelabro triangolare con 13 candele, ciascuna delle quali era spenta dopo ogni salmo, a rappresentazione degli apostoli che, uno dopo l’altro, abbandonavano Gesù. Alla fine rimaneva accesa solo la candela in cima al triangolo, a rappresentare Gesù abbandonato prima di salire sulla croce.

Dopo il concerto di mercoledì, l’Aurata Fonte ensemble si esibisce ancora venerdì 30 marzo nella Chiesa monumentale di Santa Chiara, dove eseguirà il concerto Due donne veneziane tra amor sacro e amor profano.