29 April, 2024
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aeroporto Cagliari

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha firmato il decreto di imposizione degli oneri di servizio pubblico per la continuità territoriale aerea della Regione Sardegna. Il decreto darà vita al nuovo bando per l’assegnazione delle rotte e rappresenta un importante passo in avanti per salvaguardare il diritto a una mobilità adeguata per i sardi e per tutti i viaggiatori, portando a conclusione la procedura di definizione del nuovo regime degli oneri di servizio pubblico per gli aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia con Roma e Milano.

Il decreto sostituirà dal 1 aprile 2019 il precedente decreto ministeriale del 2013, che attualmente regola gli oneri di servizio pubblico vigenti a seguito di proroga, rideterminandone il contenuto. Il nuovo dm verrà ora inviato alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea con una nota con la quale si informa la commissione Europea dell’intendimento dello Stato di imporre gli oneri di servizio, come già anticipato dal ministro Danilo Toninelli alla commissaria dell’Unione europea Violeta Bulc nel corso del loro incontro al Ministero. Quindi verrà chiesta la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del bando.

La nuova continuità territoriale aerea della Regione Sardegna prevederà l’imposizione di tetti massimi di spesa per i non residenti e tariffe agevolate equiparate a quelle dei residenti per i viaggiatori disabili, i giovani studenti universitari, gli under 21 anni e gli over 70.

La firma del decreto da parte del Ministro conferma l’impegno del Governo a garantire parità di trattamento per la mobilità di tutti i cittadini dell’Unione, anche di chi si deve spostare sulle isole. L’Esecutivo e questo Ministero fanno ora affidamento sulla collaborazione degli uffici della Commissione europea per accelerare al massimo la definizione della procedura che porterà al nuovo regime degli oneri di servizio.

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I presidenti di Sardegna, Corsica e Baleari Francesco Pigliaru, Gilles Simeoni e Francina Armengol hanno ribadito nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio a Villa Devoto, dopo l’incontro con la commissaria UE dei trasporti Violeta Bulc, la volontà di conseguire obiettivi comuni per essere più forti nel confronto con i singoli governi e con le istituzioni europee. Tre i punti principali che sono stati formalizzati nel documento consegnato oggi al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, che farà da ambasciatore presso i rispettivi Ministri dei governi nazionali, in qualità di Presidente del summit: il riconoscimento dello stato di perifericità associato alla condizione insulare; lo sviluppo dei trasporti tra isole per creare un vero e proprio sistema insulare nel Mediterraneo; maggiore flessibilità sul fronte della normativa degli aiuti di Stato. Si tratta di un passo importante lungo un percorso che le tre Regioni hanno avviato da tempo e nel quale si inserisce anche la dichiarazione sottoscritta il 21 novembre scorso a Palma di Maiorca.
Simeoni e Armengol hanno ringraziato Francesco Pigliaru per aver promosso questa occasione di confronto nell’ambito del vertice mondiale.

 

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Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato ieri ufficialmente che il G7 Trasporti si terrà a Cagliari il 21 e 22 giugno.

L’incontro esplorativo svoltosi ieri in Sardegna ha individuato, infatti, nel capoluogo di regione, il contesto adeguato per accoglienza e sicurezza delle delegazioni. Saranno presenti la commissaria europea Violeta Bulc e i ministri dei Trasporti di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa.

Come anticipato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, al vertice G7 Trasporti di Karuizawa in Giappone, i temi affrontati saranno il valore sociale delle infrastrutture e il proseguimento del lavoro della presidenza giapponese sulle tecnologie avanzate per strade e guida.

La sostenibilità sociale delle politiche e degli investimenti pubblici è vista come terzo pilastro dello Sviluppo Sostenibile sia economico, ambientale e sociale. Nel settore dei trasporti e delle infrastrutture i temi sociali, sono legati all’accessibilità, all’equità e alla coesione sociale e possono essere sviluppati su più dimensioni.

Nel porsi il problema dell’integrazione di questi futuri cittadini, i trasporti possono giocare un ruolo fondamentale non solo per garantire l’accessibilità a tutti ma, soprattutto, per contribuire a ridurre il rischio di esclusione sociale.

L’accessibilità va declinata non solo in termini di collegamenti e opportunità di spostamento, di accesso alle infrastrutture per utenze diversamente abili e di servizi di trasporto accessibili a fasce di reddito meno abbienti, ma anche in termini di sicurezza per segmenti sociali più vulnerabili.

In questo senso le infrastrutture di trasporto che generano accessibilità, sono uno strumento per l’integrazione, quindi, anche per recuperare il senso di appartenenza ad una comunità attraverso quelle forme di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini nelle decisioni pubbliche che possono contribuire a creare una coscienza civica (“civicness”), a considerare le infrastrutture un bene collettivo.

Si collega a questo tema la necessità di una cultura della progettazione e della pianificazione delle infrastrutture che responsabilizzi tecnici e amministratori anche verso i temi sociali. Nel caso delle infrastrutture stradali, il tema della sicurezza è prioritario ed investe anche gli sviluppi tecnologici sui veicoli che promettono di essere anche i motori di un nuovo sviluppo economico. Al riguardo, i ministri dei Trasporti del G7, riuniti in Giappone lo scorso mese di settembre, hanno concordato che le tecnologie avanzate per i veicoli e le strade debbano far parte integrante dei concetti di mobilità sostenibile poiché esse rivestono un ruolo significativo nell’innovare e trasformare il traffico su strada, la mobilità, l’industria e la società in generale.

Nell’evidenziare la particolare importanza dei temi della ricerca nei settori dell’interfaccia uomo-macchina, delle infrastrutture e dell’accettazione sociale di tali innovazioni tecnologiche, i Ministri hanno deciso di istituire un gruppo di lavoro per approfondire ulteriormente queste tematiche. La prossima riunione del G7 costituirà pertanto una occasione per informare i Ministri sullo stato delle attività avviate su questo specifico tema e dei progressi compiuti a livello internazionale.