19 May, 2024
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Gli strumenti di ingegneria finanziaria elaborati dalla Regione per incentivare la nascita di nuove imprese, sostenere quelle esistenti e stimolare la creazione di posti di lavoro rappresentano una buona pratica in Europa. Lo dicono i numeri e, soprattutto, lo dice l’Unione Europea che, attraverso l’EIPA, l’Istituto con sede a Maastricht che si occupa di sviluppare le capacità dei funzionari pubblici nel trattare temi e problematiche che riguardano l’UE, ha inviato in Sardegna due delegazioni di funzionari ed esperti prevenienti da Lituania e Croazia proprio per conoscere e approfondire le azioni portate avanti in questi ultimi anni dalla Regione. I rappresentanti dei due Stati sono in questi giorni a Cagliari per partecipare a seminari, incontri e altre iniziative istituzionali. Questa mattina si è svolto un primo incontro presieduto dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura.
«Il fatto che l’Europa guardi con favore alle nostre iniziative e le inserisca tra le buone pratiche, eventualmente da replicare in alcuni dei Paesi membri, testimonia che il percorso intrapreso dalla Regione è quello giusto – ha detto l’assessore Virginia Mura -. L’obiettivo degli strumenti di ingegneria finanziaria che abbiamo messo in campo è fornire ai disoccupati l’opportunità di fare impresa, per avere in tal modo un’occupazione stabile nel tempo. Abbiamo ottenuto, e stiamo ottenendo, un ottimo risultato con il Microcredito da 25 mila euro per i soggetti non bancabili, una misura alla quale si è aggiunta la possibilità di avere assistenza nella redazione del piano di impresa e nelle attività di tutoraggio. Non meno importanti – ha aggiunto l’assessore Virginia Mura – sono i risultati ottenuti grazie ai progetti finanziati con gli interventi PISL (Progetti Integrati per lo Sviluppo Locale) e POIC (Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale) con fondi destinati alle amministrazioni locali. E ancora il Fondo per la Finanza Inclusiva e quello per il mondo delle cooperative. Sempre con risorse POR FSE, inoltre, stiamo dando supporto alle imprenditrici e agli imprenditori che vogliono avviare nuove attività, garantendo loro facilitazioni all’interno della vita familiare, cioè la possibilità di ottenere voucher per l’attività di cura nelle famiglie, sia per quanto riguarda i bambini che per gli anziani». 
Avviati nel precedente ciclo di programmazione POR FSE e consolidati per il prossimo settennio, gli strumenti di ingegneria finanziaria hanno consentito di mettere in campo notevoli risorse a sostegno dell’occupazione. Negli ultimi tre anni, con oltre 50 milioni di euro a valere sul Fondo Microcredito è stato possibile finanziare più di 2.000 attività imprenditoriali. Con i Fondi PISL-POIC sono stati erogati finanziamenti per oltre 29 milioni di euro di cui hanno beneficiato oltre 900 destinatari. Il Fondo di finanza inclusiva ha invece concesso garanzie pari a 7 milioni di euro per quei soggetti imprenditoriali che hanno difficoltà a ottenere le fidejussioni. Non meno importante il fondo per lo Sviluppo del sistema cooperativistico che ha erogato finanziamenti per oltre 11 milioni di euro. Infine, una novità introdotta di recente, lo strumento Imprinting, collegato al Microcredito: le risorse sono pari a 4,5 milioni di euro e sono destinate per il 49% alle imprese femminili. Grazie a Imprinting, la Regione offre ai richiedenti un supporto nell’elaborazione dell’idea imprenditoriale, nella progettazione del piano e anche nell’avvio della start-up.

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lavoro, servizi

Aiutare i giovani a fare impresa e avviare nuove iniziative imprenditoriali, stimolando lo sviluppo sostenibile in un territorio, l’area del Monte Linas, che ha tutte le potenzialità per far crescere il settore turistico e valorizzare il comparto agroalimentare e le produzioni tipiche. Sono gli obiettivi del Progetto LINAS (Lavoro Inserimento Nuove Attività Sostenibili) che prevede percorsi formativi finanziati nell’ambito del Programma Green & Blue Economy POR FSE 2014-2020 per permettere lo sviluppo di competenze spendibili nel territorio, promuovere il lavoro autonomo e favorire l’avvio di nuove imprese. Il Progetto, che vede il coinvolgimento dell’Agenzia formativa ENIAL in collaborazione con il GAL Linas Campidano, è stato presentato ad Arbus nel corso di un convegno al quale ha partecipato anche l’assessora del Lavoro, Virginia Mura.
«Il Programma Green & Blue Economy prevede uno stanziamento di circa 53 milioni di euro – ha ricordato l’assessore Mura – è basato su un modello di formazione strutturato sui bisogni occupazionali e sulle caratteristiche dei contesti locali e, soprattutto, punta alla sostenibilità economica e ambientale. È un nuovo modo di intendere la formazione professionale, non più costruita dall’alto ma creata con il contributo degli attori locali, le agenzie formative, gli enti e tutti gli organismi che possono concorrere a impostare percorsi di qualità, legati alla peculiarità dei territori e alle loro potenzialità.»
L’area del GAL Linas Campidano, che comprende i Comuni di Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini e Villacidro, può puntare a creare sviluppo attraverso i rafforzamento di settori quali il turismo e l’agrifood che, se accompagnati da politiche adeguate, sono in grado di favorire anche la ripresa del mercato del lavoro locale. «Stiamo creando strutture immateriali, vogliamo promuovere la creazione d’impresa e il lavoro autonomo – ha detto ancora l’assessore Mura – e l’invito lo rivolgiamo innanzitutto ai giovani che, avviando un percorso formativo di questo tipo, possono mettersi in gioco e scoprire la vocazione del lavoro autonomo, spesso scoraggiata dall’assenza di adeguati supporti. Molti dei corsi del Progetto LINAS sono infatti rivolti ad aspiranti imprenditori e, in particolare, imprenditrici, dato che l’intero Programma Green & Blue Economy prevede di destinare il 49% dei percorsi formativi alle donne. La conoscenza del territorio che hanno organismi come il GAL – ha sottolineato l’assessore – è una risorsa importante che permette di realizzare modelli di crescita sostenibile, partendo dalla valorizzazione dei fattori ambientali, culturali e identitari, a garanzia di un maggiore successo delle iniziative economiche che saranno intraprese».

Il Progetto LINAS prevede di realizzare 3 percorsi per 60 allievi, i quali potranno accedere alla qualifica di operatore di grafica pubblicitaria, tecnico per l’organizzazione di manifestazioni e hostess e steward per eventi. La durata di ciascun corso è di 210 ore, articolate in diversi moduli formativi: uno dedicato all’acquisizione di conoscenze e competenze imprenditoriali, uno rivolto alla consulenza preliminare all’avvio delle nuove attività economiche e il terzo dedicato allo start up dell’impresa. Si tratta di un intervento complessivo che accompagna l’allievo aspirante imprenditore in tutte le fasi, da quella iniziale di sviluppo dell’idea imprenditoriale a quella intermedia di elaborazione del Piano d’impresa e dell’analisi di mercato, fino all’avvio vero e proprio, sia nella fase di start up che nella ricerca dei canali di finanziamento. Molti dei destinatari dei percorsi nell’ambito di questo progetto potranno anche partecipare all’Avviso Microcredito.

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Lavoro

Cresce l’occupazione stabile in Sardegna nei primi 9 mesi del 2017: i rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato sono aumentati del 2.2% (da 18.899 a 19.315 contratti) mentre, a livello nazionale, il dato è negativo: -3.5%. In Sardegna, tutti i dati amministrativi elaborati dall’Osservatorio dell’INPS, nel periodo da gennaio a settembre di quest’anno, sono positivi e, quasi sempre, migliori del dato medio nazionale. Uno dei dati più significativi è sicuramente quello che riguarda la trasformazione dei rapporto di lavoro precari in rapporti di lavoro a tempo indeterminato nei primi nove mesi del 2017: l’aumento è stato del 19.6% (la variazione nazionale è stata quasi irrilevante: +0.9%). In Sardegna le trasformazioni hanno riguardato 5.188 contratti a termine (+20.3%) e quelle dei contratti di apprendistato (+13.4%) mentre a livello nazionale il dato è negativo: -10.2%.
«Questa è la fotografia reale della situazione occupazionale in Sardegna: ci troviamo di fronte a dati che provengono da atti amministrativi, non da studi o previsioni, e dietro ogni atto c’è un lavoratore, con nome e cognome. Sono 27.712 le persone che in Sardegna nel corso dell’anno hanno trovato occupazione – commenta l’assessore del Lavoro, Virginia Mura -. È inutile sottolineare che i dati sono incoraggianti. Tutte le cifre sono positive e rappresentano un ulteriore segnale di ripresa, sintomo di una fiducia rinnovata da parte del ‘sistema Sardegna’ dopo anni di crisi. Finalmente iniziamo a intravvedere i risultati delle politiche che anche la Regione ha messo in campo per favorire l’occupazione e disegnare nuovi percorsi per il reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro. Nessun trionfalismo, la strada verso una ripresa strutturale è ancora lunga – aggiunge l’assessore Mura – ma constatiamo che sia nel 2016 che nel 2017 si è registrato un trend positivo e, riteniamo, non per puro caso. Ora puntiamo a consolidare questo andamento anche per il 2018. Gli interventi sulle diverse misure messe in atto negli ultimi anni saranno rafforzati, a partire da una serie di azioni e di politiche per il lavoro inserite nella Manovra finanziaria predisposta dalla Giunta e già all’attenzione del Consiglio.»
L’andamento tendenziale delle assunzioni complessive in Sardegna (gennaio-settembre 2017) è in aumento del 21.8% (nel resto d’Italia +20.1%). Oltre alla crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, l’Osservatorio registra un segno positivo anche nelle assunzioni con contratto a termine: sono 85.439 con un incremento del 29.1%, rispetto ai primi nove mesi del 2016 (la media nazionale è inferiore, +27.3%). Nel 2017 sono aumentate anche le assunzioni in apprendistato, un vero e proprio boom nell’isola: +52.2% (l’andamento nazionale è fermo a +26.9%). Crescono anche i contratti degli stagionali (38.727 nuovi rapporti di lavoro per una percentuale che si attesta a +17.4% rispetto allo scorso anno).
Rispetto al 2016, si registra un decremento delle cessazioni dei contratti a tempo indeterminato (da 24.672 a 23.485) pari a -4.8% (a livello nazionale il dato è in linea con quello dell’anno precedente +0.1%). Aumentano le cessazioni dei rapporti a termine (+25.1%), dei contratti di apprendistato (+15.1%) e dei contratti stagionali (+14.3%).
A livello complessivo, in Sardegna il saldo tra assunzioni e cessazioni nei primi 9 mesi del 2017 è positivo: +27.712 unità, superiore al saldo del 2016. Di segno meno, ma di minore entità rispetto all’anno scorso, il saldo per i contratti a tempo indeterminato, mentre è positivo il saldo dei contratti a termine, dei contratti apprendistato e di quelli degli stagionali. Infine, la variazione netta dei contratti a tempo indeterminato, risultante dalla somma dei nuovi rapporti e delle trasformazioni di contratto meno le cessazioni, è positiva (nel 2016 invece la variazione era stata negativa).

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Questa mattina i deputati del Partito democratico Emanuele Cani, Siro Marrocu e Francesco Sanna, la consigliera regionale Rossella Pinna e Mirco Vacca (per conto dell’assessore del Lavoro Virginia Mura) hanno partecipato all’assemblea dei lavoratori della Keller, svoltasi presso il consorzio di Villacidro, promossa dalla Fiom per il riavvio dello stabilimento ed il rinnovo ammortizzatori sociali. Nel corso dell’incontro, è emersa la forte preoccupazione dei lavoratori per l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali. È altresì emerso l’interesse manifestato da un gruppo imprenditoriale cinese per un’eventuale acquisizione o la gestione della struttura industriale in mano al Consorzio industriale di Villacidro.

Nel corso dell’assemblea, è stata rimarcata la necessità di trovare due soluzioni: una per l’immediato, con un intervento normativo che possa garantire una proroga degli ammortizzatori sociali, e una di più largo respiro e prospettiva, seguendo da vicino le proposte di chi ha manifestato interesse per acquisizione e riavvio dell’intero compendio.

Alla luce degli interventi e delle considerazioni svolte durante l’incontro, la Regione, attraverso i suoi rappresentanti, si impegna convocare in incontro in commissione Lavoro in Consiglio regionale. I parlamentari presenti hanno assunto l’impegno di trovare gli strumenti normativi idonei da utilizzare in sede di legge di stabilità, per attuare tutte le iniziative che possano portare al rinnovo degli ammortizzatori sociali, ricordando che tale atto non è automatico, in quanto la Keller insiste in un territorio che non ricade nelle zone di crisi complessa, soluzione di breve e lungo respiro.

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Lunedì 27 novembre, alle ore 16.00, presso la sala congressi del Banco di Sardegna, a Cagliari, si terrà la tavola rotonda dal titolo I vantaggi del lavoro flessibile e i nuovi strumenti gestionali digitalizzati: InBrain presenta LaC.

L’evento avrà ad oggetto un dibattito di confronto e approfondimento sulle principali forme di lavoro flessibili, la digitalizzazione degli strumenti di lavoro, i vantaggi per le imprese, nonché la prima presentazione ufficiale di Lac – Lavoro a chiamata, piattaforma per la gestione del lavoro intermittente che la InBrain srl ha ideato e sviluppato.

La tavola rotonda vedrà la partecipazione di figure istituzionali come l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, esponenti del mondo professionale e imprenditoriale, espressione del contesto socio economico regionale, come il presidente della Confindustria Sardegna Alberto Scanu, il presidente della Confcommercio Sardegna Alberto Bertolotti, il presidente della Federalberghi Sardegna Paolo Manca. Saranno presenti anche esperti giuslavoristi come l’avvocato Giuseppe Macciotta e personalità di spicco del mondo imprenditoriale come Caterina Montaldo, presidentessa di Aidda delegazione Sardegna.

 

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La Giunta regionale ha stanziato un fondo di rotazione da un milione e mezzo di euro destinato a finanziare i progetti dei giovani laureati sardi ammessi a partecipare al Programma Master and Back – Alta formazione. Il fondo, che non sarà più a totale fondo perduto, denominato Fondo Alta Formazione, è a valere sul POR FSE 2014-2020 e i destinatari saranno selezionati attraverso Avviso pubblico. «Puntiamo a estendere la partecipazione dei giovani laureati, in particolare coloro i quali aderiranno al Master and Back per la frequenza di percorsi di alta formazione, per i quali ci sono già a disposizione risorse pari a 7 milioni di euro – ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura -. Stiamo ampliando le opportunità per i giovani con l’obiettivo di rafforzare i percorsi post-lauream e far sì che i laureati sardi siano sempre più specializzati e acquisiscano competenze spendibili nel mercato del lavoro. Il Fondo rappresenta una novità importante perché in tal modo non solo potremo finanziare un maggior numero di borse di studio ma soprattutto garantiremo l’accesso al Programma anche alle generazioni future. La restituzione graduale dei prestiti, che terrà conto dell’ISEE, garantirà infatti l’erogazione di ulteriori borse. Da un lato, l’accesso al prestito consentirà ai giovani destinatari di superare le difficoltà che caratterizzano i soggetti non “bancabili”, dall’altro, questa nuova modalità di erogazione dei finanziamenti incentiverà i destinatari a essere più “responsabili” nella scelta del percorso formativo».

Alla delibera farà seguito la stipula di un Accordo di finanziamento con la SFIRS nel quale saranno precisati meglio gli aspetti più strettamente tecnici e procedimentali dell’intervento. Lo strumento resterà operativo nel corso della programmazione 2014-2020 e potrà essere ulteriormente alimentato da risorse provenienti dal POR FSE e attraverso l’uso di eventuali altre risorse.

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Nuovo incontro a Cagliari tra l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la Direzione regionale dell’INPS e i Sindacati alla luce dell’accordo, siglato nei giorni scorsi, che autorizza il ricorso agli stanziamenti previsti per le aree di crisi complessa di Portovesme e di Porto Torres per la concessione del trattamento di mobilità in deroga, in applicazione della recente normativa.
Dall’incontro, che fa seguito a due specifici tavoli tecnici con l’INPS ed i rappresentanti sindacali, è emerso che rispetto al dato precedente è aumentato il numero dei lavoratori interessati al provvedimento. Il numero potrebbe essere destinato a aumentare ulteriormente dopo un riesame che l’INPS sta effettuando sulle istanze a suo tempo respinte.
Inoltre, grazie al qualificato e importante impegno del competente Servizio dell’Assessorato, è stato avviato un percorso per recuperare risorse da aziende che, nonostante abbiano avuto l’autorizzazione della CIG in deroga, non hanno presentato alcuna richiesta di rimborso, lasciando ipotizzare che l’ammortizzatore sociale potrebbe non essere stato utilizzato. Tali risorse, quando recuperate, potrebbero essere così destinate all’attuazione degli accordi precedentemente presi.
A tal fine, è emerso inoltre che l’INPS ha dato la disponibilità a istituzionalizzare il tavolo tecnico di monitoraggio periodico sullo stato delle risorse. I sindacati, dal canto loro, hanno sollecitato tempi celeri in modo da dare quanto prima risposte ai pressanti bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie.

 

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha annunciato oggi, intervenendo a Cagliari all’assemblea dell’INPS per la presentazione del rapporto annuale 2016, che gli ultimi dati sull’occupazione 2017 in Sardegna, forniti dall’Osservatorio sul precariato, fanno registrare una tendenza positiva in quasi tutti i settori.

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Nel 2016 la Regione Sardegna ha investito sulla formazione di 350 tra operatori locali e progettisti in grado di supportare gli enti richiedenti per il Servizio Civile. Nel 2015 i progetti approvati sono stati 133 (su 278 istruiti) ed hanno coinvolto 610 giovani; l’anno successivo i volontari sono stati 544 per 93 progetti approvati (su 179 pervenuti); nel 2017 il numero dei giovani è invece salito a 740 e i progetti approvati sono stati 145 (su 250 a oggi pervenuti, tenuto conto che il termine per la presentazione delle domande scade il 20 novembre).
«Sono cifre che testimoniano un riscontro positivo delle nostra attività, nonostante nel settore siano state registrate alcune criticità», ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, intervenendo al convegno organizzato a Cagliari sul tema “Servizio Civile Universale: sfida per il territorio e opportunità per i giovani”, al quale ha partecipato tra gli altri anche il Capo dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il consigliere Calogero Mauceri.
«Il Servizio Civile – ha affermato l’assessore Mura – è una sfida per il territorio perché, attraverso azioni mirate e programmi di intervento, è possibile incidere positivamente anche nella lotta contro lo spopolamento delle zone interne. Purtroppo, l’elevato numero di piccoli Comuni porta di conseguenza alla presentazione di progetti parcellizzati. Ecco perché occorre una programmazione con una forte guida a livello regionale. Ma il Servizio Civile – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – è, soprattutto, un’opportunità enorme per tanti giovani che vogliono affacciarsi nel mondo del volontariato e in quello del lavoro. Con le attività di Servizio Civile inserite nel Programma Garanzia Giovani, anche in Sardegna si stanno già creando occasioni importanti per i cosiddetti Neet, i ragazzi che non studiano né lavorano. Favorire l’accesso di questa fascia di giovani ai progetti di Servizio Civile consente di ottenere un duplice risultato: da un lato, aiuta i ragazzi a entrare in contatto con le realtà di volontariato; dall’altro, facilita l’acquisizione di competenze che possono rivelarsi di grande aiuto per l’ingresso nel mercato del lavoro.» 
L’assessore Mura si è poi soffermata sul ruolo e sulle responsabilità della Regione in materia di Servizio Civile, ribadendo che uno degli obiettivi è sostenere validi progetti di interesse locale.

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La commissione della Sanità, Politiche sociali e Sport, presieduta dal vice presidente Edoardo Tocco (Forza Italia) ha ascoltato l’assessore dello Sport Giuseppe Dessena e l’assessored el Lavoro Virginia Mura, sui contenuti della manovra finanziaria 2018. Nel suo intervento, l’assessore ha dello Sport ha affermato fra l’altro che «il mondo sportivo regionale sta complessivamente crescendo e la Regione deve essere in grado di sostenere in modo sempre più incisivo questo processo di crescita, che non è solo agonistico ma anche sociale, soprattutto nei piccoli Comuni».

Dopo aver sottolineato che le disponibilità finanziarie del settore, pari a circa 7.6 milioni, sono sotto dimensionate per circa 1 milione, Dessena si è soffermato su alcuni aspetti delle leggi di settore, sostenendo che «occorre lavorare anche sulle società per incentivare e semplificare l’accesso alle opportunità offerte dalla Regione e potenziare, dopo gli ottimi risultati del 2016, la loro capacità di organizzare eventi sportivi di livello nazionale ed internazionale che danno vitalità ai territori, generano un indotto importante per il tessuto economico locale e riflettono una immagine positiva della Sardegna anche in chiave turistica».

«Un’ulteriore spinta alla crescita del movimento sportivo regionale – ha concluso l’assessore – arriverà da un ulteriore stanziamento di circa 3 milioni, che abbiamo inserito con una rimodulazione all’interno del Patto per la Sardegna.»

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Luigi Ruggeri ed Alessandro Collu (Pd), Luca Pizzuto (Art.1-Mdp), Antonio Gaia (Cps) e Domenico Gallus (Psd’Az-La Base).

Il presidente Edoardo Tocco, nelle conclusioni, ha richiamato l’attenzione dell’assessore Giuseppe Dessena sull’importanza del sostegno della Regione ai “Giochi delle Isole”, cui partecipano le principali realtà insulari del Mediterraneo (Sardegna, Corsica, Baleari, Cipro, Malta, etc). L’assessore ha assicurato l’impegno della Giunta.

La commissione ha poi ascoltato l’assessore del Lavoro Virginia Mura. «La nostra emigrazione – ha sottolineato Virginia Mura – è molto cambiata sia per l’ingresso di nuovi emigrati portatori di significative esperienze personali, culturali e professionali, che per l’azione della Regione, passata da un sostegno (2 milioni circa, confermato per il 2018) attribuito sulla base dell’esistenza e del funzionamento dei circoli ad uno più attivo, orientato alla progettualità, alla capacità di fare squadra e di creare buone relazioni con le istituzioni, le categorie produttive e la società civile dei Paesi di riferimento.»

«Una realtà dinamica e con grandi potenzialità – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – come dimostrano i risultati del progetto Sardinia Everywhere, al quale hanno lavorato diverse organizzazioni di nostri emigrati (Faes, circoli dei sardi in Svizzera, Fasi, circoli di Sofia, Berlino e Barcellona, una nuova associazione di Londra che presto si costituirà in circolo), con lo scopo di creare una rete di sardi nel mondo per intercettare la nuova emigrazione ed utilizzare le competenze degli emigrati per promuovere l’immagine della Sardegna e le sue eccellenze.»

In questo nuovo contesto si collocano una serie di altre iniziative, dagli incontri promossi dall’associazione di Londra presso l’Istituto italiano di cultura a quelli svoltisi a Sofia, con la presenza di esponenti delle ambasciate di Italia e Russia, e Berlino. Sardinia Everywhere, inoltre, ha una proiezione social che assicura la presenza in diverse piattaforme (Facebook, Instagram, YouTube etc) dell’omologo portale.

Un altro intervento riguarderà, nel triennio, il Messaggero sardo, storico organo di informazione degli emigrati sardi. Il progetto prevede la digitalizzazione dei vecchi numeri della rivista e la sua riedizione in versione digitale.

I circoli sardi nel mondo sono 111, compreso quello di Tokyo di recente costituzione, il primo del continente asiatico. Ma altri sono in attesa di riconoscimento come Londra, Copenaghen, Saragozza, Shangai e Auckland.