23 April, 2024
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Nonostante il freddo pungente della seconda domenica di gennaio e le limitazioni imposte dalle norme di contrasto e prevenzione della diffusione del Coronavirus, in tanti hanno presenziato questo pomeriggio alla Santa Messa celebrata dal parroco don Giulio Corongiu nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria, per l’estremo saluto a Virginio Locci, sindaco di Sant’Antioco dal 21 novembre 1993 al 24 aprile 2001, morto ieri all’età di 93 anni.

Al fianco dei figli Gianni e Giorgio ed al nipote Ignazio, attuale sindaco di Sant’Antioco, c’erano gli altri familiari, tanti amici, tra i quali il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, l’ex assessore regionale della Sanità Antonello Liori, l’ex senatore Gianfranco Tunis, e tanti cittadini, non solo di Sant’Antioco, che hanno conosciuto ed apprezzato Virginio Locci, l’avvocato, il politico e sindaco, soprattutto l’uomo.

Giampaolo Cirronis

Sant’Antioco piange Virginio Locci, sindaco dal 21 novembre 1993 al 24 aprile 2001, morto oggi all’età di 93 anni. Stimato avvocato, esponente di spicco della destra antiochense, Virginio Locci dopo alcune consiliature tra i banchi della minoranza, è stato eletto sindaco il 21 novembre 1993. Subentrò a Dino Gellon. Sono stati gli anni di maggiore crescita della destra, con Alleanza Nazionale, che portarono all’elezione di Gianni, figlio di Virginio, in Consiglio regionale, il 12 giugno 1994.

Nei quattro anni di consiliatura, Virginio Locci si è fatto molto apprezzare dalla comunità antiochense, tanto da essere rieletto il 16 novembre 1997, per un secondo mandato quadriennale.

La seconda consiliatura si è conclusa alcuni mesi prima della scadenza naturale con le dimissioni di 9 consiglieri su 16 (4 della maggioranza e 5 della minoranza) e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, il 24 aprile 2001. Il Comune è stato guidato per un anno dal commissario straordinario Paola Pani, nominata dal prefetto di Cagliari, fino alle nuove elezioni che il 26 e 27 maggio 2002 portarono all’elezione a Sindaco dell’ex assessore regionale Eusebio Isauro Baghino.

Il 31 maggio 2001 il figlio Gianni è tornato in Consiglio regionale, subentrando in qualità di primo dei non eletti alle elezioni del 1999, a Francesco Onnis, dimessosi dopo essere stato eletto deputato.

Il 19 marzo 2009, l’altro figlio Giorgio, medico cardiologo, è stato eletto consigliere regionale nelle liste del Popolo delle Libertà.

L’11 giugno 2017 il nipote Ignazio è stato eletto sindaco di Sant’Antioco.

Giampaolo Cirronis

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Sardamag dall'alto 1 copia

«Bonifiche Sardamag, burocrazia battuta. Dopo anni di interminabile attesa, prendono avvio le operazioni di risanamento nelle aree ex Sardamag di Sant’Antioco, affidate a Igea spa.»

Lo scrive in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Ci sono voluti anni e anni di pazienza, sit-in, proteste accorate, sollecitazione da parte della comunità antiochense e dei sindaci (Virginio Locci, Eusebio Baghino, Mario Corongiu), incontri e tonnellate di rassicurazioni fornite a più riprese dall’amministrazione regionale per raggiungere quello che a buon diritto può essere definito un traguardo storico: oggi festeggiamo una vittoria di tutti, soprattutto dei cittadini. Le bonifiche partono e per Sant’Antioco (nonché per l’intero territorio), inizia una nuova pagina. Adesso possiamo concretamente programmare il rilancio dell’isola in chiave turistica mettendo in conto quelle aree, da sempre considerate determinanti a tale scopo.

Questa mattina – aggiunge Locci – una squadra di operai Igea si è insediata nelle terre ex Sardamag per mettere giù i primi tasselli per l’avvio del cantiere e tra domani e lunedì partiranno definitivamente i lavori. Adesso c’è da augurarsi che le operazioni procedano spedite e non ci siano intoppi di alcun tipo. Le risorse sono a disposizione da anni, sono sufficienti per risanare l’intera area in questione e non sono ammessi ostacoli. Ma dobbiamo guardare con fiducia a questa nuova fase, consapevoli che l’impegno di tutti ha prodotto i suoi frutti.»

«Qualcosa si muove, insomma, in questo scenario di desolazione segnato da progetti di rilancio mancati e da una burocrazia incancrenita capace di divorare tutti i buoni propositi. La speranza è che le bonifiche diventino realmente le fondamenta su cui costruire il nostro futuro e, dunque, che i progetti del Piano Sulcis destinati all’isola – conclude Locci – prendano avvio quanto prima.»