22 December, 2025
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Tutto il mondo si mobilita contro il virus dell’Hiv e in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids anche l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Cagliari vuole dare il suo contributo di conoscenza e di sensibilizzazione. “Hiv: tra scienza e coscienza. La parola agli esperti” è il titolo del convegno che si terrà martedì 3 dicembre a partire dalle 9 presso l’Hotel Panorama di viale Diaz. Insieme al presidente dell’Opi Cagliari Pierpaolo Pateri, all’incontro prenderanno parte il docente di gastroenterologia Paolo Usai, gli immunologi Francesco Ortu e Paola Piano, e l’infermiere ed esperto di counselling Claudio Pirarba. La partecipazione all’iniziativa garantirà 5,3 crediti Ecm per gli infermieri e gli infermieri pediatrici.

«Come infermieri siamo sensibili a quelle tematiche che hanno un rilevante risvolto sociale – spiega il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Cagliari Pierpaolo Pateri -. Negli ultimi tempi la questione della diffusione del virus dell’Hiv sembra essere stata trascurata. In realtà, è importante tenere alta l’attenzione perché l’emergenza ancora esiste e coinvolge fasce sociali sempre diverse. Sotto questo aspetto, la figura dell’infermiere può essere cruciale nel far comprendere meglio, sia a livello ospedaliero che territoriale, l’importanza della prevenzione e di una corretta comunicazione dei principi di educazione sanitaria.»

«Negli ultimi anni sta aumentando il numero di persone colpite da malattie trasmesse sessualmente e i soggetti più colpiti sono i giovani – spiega il tesoriere dell’Opi e infermiere esperto di counselling Caudio Pirarba -. Con il nostro convegno vogliamo anche rinnovare l’apertura dell’Ordine al mondo della scuola e delle famiglie, perché i giovani siano sempre più consapevoli dei rischi che corrono se non adottano atteggiamenti semplici, come l’uso del preservativo nei rapporti occasionali o a rischio.»

Dopo la registrazione di partecipanti che avrà inizio alle 8.30, alle 9.00, porterà il suo saluto e darà inizio ai lavori il presidente dell’Opi di Cagliari Pierpaolo Pateri. Successivamente, si entrerà nel vivo del confronto con la relazione di Claudio Pirarba su “Lo scenario Hiv nella visione infermieristica: counselling e profilassi”.

“Lo scenario Hiv nella visione medica: profilassi pre-esposizione e problematiche etiche” sarà invece il tema trattato dall’immunologo Francesco Ortu del Centro Hiv e di immunologia clinica del Policlinico universitario di Cagliari, mentre delle nuove frontiere terapeutiche parlerà l’immunologa Paola Piano del Policlinico universitario di Cagliari.

Il convegno proseguirà con la relazione dell’immunologo Francesco Ortu su “La diagnostica di laboratorio: verso una diagnosi sempre più precoce”.

Dopo il coffee break, una tavola rotonda, moderata dal giornalista Vito Biolchini, approfondirà il tema “Hiv e malattie sessualmente trasmissibili: strategie profilattiche e giovani. Rapporto costo beneficio degli interventi, le questioni ancora aperte”. Insieme agli immunologi Francesco Ortue Paola Piano, e all’infermiere Claudio Pirarba, interverrà anche il docente di gastroenterologia all’università di Cagliari ed esperto di papilloma virus Paolo Usai.

Alla tavola rotonda, seguirà un momento di confronto e di approfondimento con i presenti, prima delle conclusioni e degli adempimenti Ecm.

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Il Premio Campiello Mariolina Venezia che parla del suo personaggio Imma Tataranni, l’attrice Francesca Reggiani e la storia dei suoi esilaranti monologhi, il conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone ed il tema dei sentimenti, il cantante Beppe Dettori in scena con “Bianco e nero”, un progetto speciale dedicato alla Sardegna. Sono loro i grandi nomi della prima giornata della diciottesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna, che si apre a Macomer giovedì 17 ottobre. “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti” sarà il tema della manifestazione che, fino a domenica 20, proporrà oltre cinquanta eventi tra il Centro Polifunzionale di via dello Sport (zona industriale Bonu Trau) ed i padiglioni delle Ex Caserme Mura.

Nella prima giornata ci sarà spazio anche per la nuova narrativa italiana con Anna Dalton, la letteratura per ragazzi (con autori del calibro di Daniele Aristarco ed Alessandro Ferrari), la poesia di Claudio Moica e il cinema della rassegna sulla Sardegna organizzata dal Centro Servizi Culturali Unla e dall’Umanitaria che proporrà il film “Autonomia Trentanni” firmato da Silvano Reina insieme a Manlio Brigaglia, Sergio Atzeni e Guido Costa.

Infine le mostre, ben sette: a Casa Attene il progetto fotografico sui centenari di Daniela Zedda, al Padiglione Filigosa i ritratti del fotografo Simone Sechi nel suo “365 Portrait Project”, al Centro Polifunzionale “L’arte di raccontare con le immagini” di Maurizio Quarello e la mostra sulla Veneretta di Macomer. E ancora, foto d’epoca di Macomer e ottanta documenti di epigrafia nuragica a Casa Murenu, “150 anni e più: l’arte del costume in Sardegna” al Museo Etnografico “Le arti antiche”, e nella sede della Pro Loco la personale della pittrice Stefania Pretti.

Un programma molto ricco e articolato, per una manifestazione voluta dall’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e organizzata dal comune di Macomer insieme al Centro Servizi Culturali Unla, a Verbavoglio Libreria Emmepi e alla Biblioteca Comunale.

La diciottesima edizione della Mostra del Libro di Macomer si aprirà con l’inaugurazione, alle 10.00, presso il Centro Polifunzionale (via dello Sport, zona industriale Bonu Trau). Alle 11.00, i primi due appuntamenti: il reading del poeta Claudio Moica, autore del libro “Prima che sia tardi” (Pettirosso editore) e, presso il Gazebo, il laboratorio creativo “Il diario delle emozioni” tenuto da Pinuccia Sanna per i bambini delle scuole dell’infanzia e primaria.

Attività per i ragazzi delle medie invece alle Ex Caserme Mura dove, alle 11.00, al Padiglione Tamuli Daniele Aristarco presenterà i suoi libri “Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi”, “Io vengo da. Corale di voci straniere” e “Fake. Non è vero ma ci credo”, tutti editi da Einaudi. A seguire sarà la volta di Alessandro Ferrari con il suo “Le ragazze non hanno paura” (De Agostini).

Sempre dalle 11.00, ma al Padiglione Filgosa, l’attore Stefano Ledda proporrà ai più piccoli letture di Gianni Rodari tratte dai libri “Filastrocche per tutto l’anno”, “Il libro degli errori”, “Filastrocche in cielo e in terra” e “Favole al telefono”.

Nel pomeriggio, il Centro Polifunzionale ospiterà ben cinque presentazioni. Il via alle 16.00, con l’attrice comica Francesca Reggiani che, intervistata dal giornalista Vito Biolchini, presenterà il suo “Sono italiana ma voglio smettere”. Scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, il libro (edito da Feltrinelli) ripropone le migliori performance dell’attrice, i monologhi raffinati e allo stesso tempo dissacranti che l’hanno resa una voce unica nel nostro panorama teatrale. Un libro che diverte e coinvolge, come tutti i lavori di una delle più popolari comiche italiane degli ultimi decenni.

Alle 17.00, Anna Dalton, in dialogo con gli speaker di Radio Libera, presenterà il suo nuovo romanzo “La ragazza con le parole in tasca”, edito da Garzanti. Dopo avere sorpreso tutti con l’esordio bestseller “L’apprendista geniale”, Dalton torna con un seguito tanto atteso. In una Venezia magica si dipana una storia che celebra la forza dei desideri, l’importanza dell’amicizia, la magia dell’amore e il valore delle proprie radici. La protagonista ha un obiettivo chiaro, la capacità di raccontare la realtà con la scrittura, e un’arma infallibile per raggiungerlo: le parole.

Già vincitrice del Premio Campiello nel 2007 con il romanzo “Mille anni che sto qui”, Mariolina Venezia è la creatrice di uno dei personaggi emergenti delle serie tv: il sostituto procuratore Imma Taratanni. Il romanzo “Via del Riscatto: Imma Tataranni e le incognite del futuro”, edito da Einaudi, sarà al centro dell’incontro in programma alle 18.00, durante il quale l’autrice dialogherà con lo scrittore Ciro Auriemma. Nei suoi romanzi Venezia tratteggia magistralmente i percorsi umani e psicologici di un mondo, quello del sud e della sua Basilicata, ricco di umanità.

Sempre alle 18.00, al Centro Servizi Culturali Unla ospitato nel Padiglione Filigosa delle Ex Caserme Mura, prende il via la rassegna di proiezioni dedicate alla Sardegna e curata dei Centri Servizi Culturali Unla di Macomer e Oristano, e dall’Umanitaria di Alghero, Carbonia e Cagliari. “Autonomia Trentanni” è il titolo del primo film che sarà proposto, realizzato nel 1978 e firmato da Silvano Reina insieme a Manlio Brigaglia, Sergio Atzeni e Guido Costa. La pellicola sarà presentata dal direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Macomer Giancarlo Zoccheddu, insieme al direttore dell’Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari Antonello Zanda.

Il programma della prima giornata al Polifunzionale si concluderà alle 19.00, con un volto notissimo della tv: Alessandro Cecchi Paone. Intervistato dal giornalista Vito Biolchini, Alessandro Cecchi Paone ripercorrerà la sua lunga vicenda professionale ed umana sul filo delle emozioni e delle passioni, in un incontro dal tema “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti” in cui dimensione pubblica e privata si intrecceranno. Autore di numerosissimi volumi di divulgazione storica e scientifica, volto di numerose trasmissioni di successo, Alessandro Cecchi Paone ha scritto nel 2013, insieme a Paolo Gambi, “Le ragioni dell’altro. Dialogo tra un ateo e un cattolico su amore, soldi, libertà”.

La prima giornata della Mostra si chiuderà alle 21.00, al Padiglione Tamuli, con lo spettacolo “Bianco e nero”, un’originale opera foto-musicale di Lorenzo Fasolo e con la regia di Andrea Lucattelli, e che racchiude immagini, parole e suoni della Sardegna, una terra antica, centenaria, così come i protagonisti del racconto. Le musiche di Beppe Dettori e le fotografie di Luigi Corda si uniscono nella celebrazione dei più longevi testimoni sardi del XX secolo, che nei loro volti e nelle loro anime segnate dal tempo custodiscono il segreto della longevità.

 

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Quattro giorni di presentazioni e dibattiti per raccontare attraverso i libri e i grandi nomi della narrativa sarda e nazionale “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti”. Appuntamento a Macomer, da giovedì 17 a domenica 20 ottobre, per la diciottesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna. Una manifestazione che, ospitata al Centro Polifunzionale e alle Ex Caserme Mura, proporrà oltre cinquanta eventi con nomi di assoluto rilievo della narrativa come il Premio Campiello Mariolina Venezia che parlerà del suo personaggio Imma Tataranni, lo scrittore da dodici milioni di copie vendute in tutto il mondo Massimo Valerio Manfredi, gli autori sardi rivelazione Cristina Caboni e Gesuino Némus, l’attrice Francesca Reggiani, insieme ai giornalisti Marino Bartoletti e Alessandro Cecchi Paone. Grande spazio sarà dato anche alla letteratura per ragazzi e ai più piccoli, con numerosi laboratori creativi e la presenza di autori del calibro di Daniele Aristarco, Alessandro Ferrari, Anna Dalton, Giorgia Benusiglio, Margherita Pellegrini, Dario Mura, Gianfranco Liori, Roberta Balestrucci ed Andrea Pau Melis. E poi ancora libri e autori, come lo scienziato gavoese Marco Buttu, l’atleta di sport estremi Roberto Zanda, il giornalista e scrittore Vindice Lecis, lo speaker radiofonico Rosario Pellecchia, l’autrice di thriller Barbara Baraldi, il poeta Claudio Moica, e gli scrittori Sergio Onnis e Pier Luigi Cherchi con le loro storie di Sardegna.

Il tema della mostra sarà approfondito in una conferenza dalla psichiatra Noemi Sanna, mentre un incontro con lo studioso Carmelo Piras celebrerà i settant’anni dalla scoperta della celebre “Veneretta di Macomer”, la statuetta più antica mai rinvenuta in Sardegna.

Non mancheranno poi musica e teatro, con un inedito Piero Marras che proporrà ai più giovani le sue “Storie liberate”, l’ex cantante dei Tazenda Beppe Dettori in scena con un progetto sui centenari di Sardegna, e l’attrice e autrice Marta Proietti Orzella.

Spazio poi al cinema, con la rassegna sulla Sardegna proposta dal Centro Servizi Culturali Unla e dall’Umanitaria con quattro pellicole d’autore sulla storia della nostra isola, e la prima assoluta del cartone animato “Un fenicottero chiamato Tango”.

Infine le mostre: ben sette, tra cui il progetto fotografico sui centenari di Daniela Zedda, i ritratti del fotografo Simone Sechi nel suo “365 Portrait Project”, e “Lughené” di Maurizio Quarello.

La manifestazione, voluta dall’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, è organizzata dal comune di Macomer insieme al Centro Servizi Culturali Unla, a Verbavoglio Libreria Emmepi e alla Biblioteca Comunale.

La manifestazione è stata presentata stamattina a Cagliari nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e a cui hanno reso parte il segretario particolare dell’assessore Andrea Biancareddu, Alberto Zonchello, il direttore generale dell’assessorato Renato Serra, il presidente della commissione consiliare Cultura Alfonso Marras, l’assessore della Cultura del comune di Macomer Tiziana Atzori e Claudio Moica della Pettirosso editore.

La diciottesima edizione della Mostra del Libro di Macomer si aprirà giovedì 17 ottobre con l’inaugurazione alle 10.00 presso il Centro Polifunzionale, in via dello Sport (zona industriale Bonu Trau). Alle 11.00 i primi due appuntamenti: il reading del poeta Claudio Moica, autore del libro “Prima che sia tardi” (Pettirosso editore) e, presso il Gazebo, il laboratorio creativo “Il diario delle emozioni” tenuto da Pinuccia Sanna per i bambini delle scuole dell’infanzia e primaria.

Attività per i ragazzi delle medie invece alle Ex Caserme Mura dove, alle 11.00, al Padiglione Tamuli, Daniele Aristarco presenterà i suoi libri “Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi”, “Io vengo da. Corale di voci straniere” e “Fake. Non è vero ma ci credo”, tutti editi da Einaudi. A seguire sarà la volta di Alessandro Ferrari, con il suo “Le ragazze non hanno paura” (De Agostini).

Sempre dalle 11.00, ma al Padiglione Filgosa, l’attore Stefano Ledda proporrà ai più piccoli letture di Gianni Rodari tratte dai libri “Filastrocche per tutto l’anno”, “Il libro degli errori”, “Filastrocche in cielo e in terra” e “Favole al telefono”.

Nel pomeriggio, il Centro Polifunzionale ospiterà ben cinque presentazioni. Il via alle 16.00, con l’attrice comica Francesca Reggiani che, intervistata dal giornalista Vito Biolchini, presenterà il suo “Sono italiana ma voglio smettere”. Scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, il libro (edito da Feltrinelli) ripropone le migliori performance dell’attrice, i monologhi raffinati e allo stesso tempo dissacranti che l’hanno resa una voce unica nel nostro panorama teatrale. Un libro che diverte e coinvolge, come tutti i lavori di una delle più popolari comiche italiane degli ultimi decenni.

Alle 17.00, Anna Dalton, in dialogo con gli speaker di Radio Libera, presenterà il suo nuovo romanzo “La ragazza con le parole in tasca”, edito da Garzanti. Dopo avere sorpreso tutti con l’esordio bestseller “L’apprendista geniale”, Anna Dalton torna con un seguito tanto atteso. In una Venezia magica si dipana una storia che celebra la forza dei desideri, l’importanza dell’amicizia, la magia dell’amore e il valore delle proprie radici. La protagonista ha un obiettivo chiaro, la capacità di raccontare la realtà con la scrittura, e un’arma infallibile per raggiungerlo: le parole.

Già vincitrice del Premio Campiello nel 2007 con il romanzo “Mille anni che sto qui”, Mariolina Venezia è la creatrice di uno dei personaggi emergenti delle serie tv: il sostituto procuratore Imma Tataranni. Il romanzo “Via del Riscatto: Imma Tataranni e le incognite del futuro”, edito da Einaudi, sarà al centro dell’incontro in programma alle 18.00, durante il quale l’autrice dialogherà con lo scrittore Ciro Auriemma. Nei suoi romanzi Venezia tratteggia magistralmente i percorsi umani e psicologici di un mondo, quello del sud e della sua Basilicata, ricco di umanità.

Sempre alle 18.00, al Centro Servizi Culturali Unla ospitato nel Padiglione Filigosa delle Ex Caserme Mura, prende il via la rassegna di proiezioni dedicate alla Sardegna e curata dei Centri Servizi Culturali Unla di Macomer e Oristano, e dall’Umanitaria di Alghero, Carbonia e Cagliari. “Autonomia Trentanni” è il titolo del primo film che sarà proposto, realizzato nel 1978 e firmato da Silvano Reina insieme a Manlio Brigaglia, Sergio Atzeni e Guido Costa. La pellicola sarà presentata dal direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Macomer Claudio Zoccheddu, insieme al direttore dell’Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari Antonello Zanda.

Il programma della prima giornata al Polifunzionale si concluderà alle 19 con un volto notissimo della tv: Alessandro Cecchi Paone. Intervistato dal giornalista Vito Biolchini, Cecchi Paone ripercorrerà la sua lunga vicenda professionale e umana sul filo delle emozioni e delle passioni, in un incontro dal tema “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti” in cui dimensione pubblica e privata si intrecceranno. Autore di numerosissimi volumi di divulgazione storica e scientifica, volto di numerose trasmissioni di successo, Alessandro Cecchi Paone ha scritto nel 2013, insieme a Paolo Gambi, “Le ragioni dell’altro. Dialogo tra un ateo e un cattolico su amore, soldi, libertà”.

La prima giornata della Mostra si chiuderà alle 21 al Padiglione Tamuli con lo spettacolo “Bianco e nero”, un’originale opera foto-musicale di Lorenzo Fasolo e con la regia di Andrea Lucattelli, e che racchiude immagini, parole e suoni della Sardegna, una terra antica, centenaria, così come i protagonisti del racconto. Le musiche di Beppe Dettori e le fotografie di Luigi Corda si uniscono nella celebrazione dei più longevi testimoni sardi del XX secolo, che nei loro volti e nelle loro anime segnate dal tempo custodiscono il segreto della longevità.

La giornata di venerdì 18 ottobre si aprirà nel segno di Piero Marras. L’artista nuorese, che ha scritto pagine importanti della musica sarda, sarà protagonista, alle 9.00, presso il Centro Polifunzionale di “Storie liberate”, un progetto che trae origine da un importante recupero di lettere dei detenuti nelle carceri isolane rinvenuti recentemente negli archivi delle amministrazioni penitenziarie. Con le sue canzoni Piero Marras propone così un cammino introspettivo dentro un’anima di confine.

Alla stessa ora, presso il Gazebo del Centro polifunzionale, Antonio Dettori terrà un laboratorio di animazione alla lettura per le scuole dell’infanzia e primaria. Si tratta di uno spettacolo interattivo in cui verranno citati racconti e libri per bambini che hanno come tema il mondo degli insetti, al fine di favorire l’espressione delle emozioni, promuovendo il confronto, il rispetto e il dialogo, e stimolando la creatività dei piccoli.

Sempre alle 9.00 inizieranno gli incontri anche ai Padiglioni Filigosa e Tamuli delle Ex Caserme Mura.  Nel primo Francesco Moroni proporrà il laboratorio per i bimbi delle scuole di infanzia e primarie “La bottega delle emozioni”, mentre nel secondo Alessandro Ferrari, Daniele Aristarco ed Andrea Pau Melis si confronteranno per tutta la mattinata con gli studenti delle scuole superiori presentando i libri “Le ragazze non hanno paura”, “Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi”, “Io vengo da. Corale di voci straniere”, “Fake. Non è vero ma ci credo” e “Fiume Europa”.

Dopo l’incontro con Piero Marras, il programma al Centro Polifunzionale proseguirà alle 10.30 con l’autrice Margherita Pellegrini e l’illustratore Dario Mura, presenteranno “Chi ha bannato l’orco cattivo?” (Pettirosso editore). Il libro racconta attraverso una fiaba i pericoli a cui i bambini incorrono se lasciati soli davanti a un computer collegato alla rete. Un approccio delicato verso una realtà sempre più pericolosa.

Alle 11.3, i ragazzi delle scuole medie incontreranno Roberto Zanda, autore del libro “La vita oltre. Una storia vera di coraggio e rinascita”, edito da Baldini+Castoldi. L’atleta cagliaritano racconterà ai giovani la sua vita prima e dopo la drammatica Yukon Arctic Ultra. Smarritosi tra le nevi canadesi e rimasto 14 ore senza soccorsi, Roberto Zanda ha dovuto subire l’amputazione delle gambe, la mano destra e metà della sinistra. Ma oggi, con le sue protesi ipertecnologiche, il nuovo Roberto Zanda è già intenzionato a ritornare sui sentieri dell’avventura.

Ricco anche il programma del pomeriggio, che al Centro Polifunzionale avrà inizio alle 16.00, con la presentazione del libro di Sergio Onnis “Il colle dei santi” (Pettirosso editore). È la storia di Frate Silenzio, l’uomo più amato e venerato del Settecento sardo, e del convento cagliaritano sul colle di Buoncammino ribattezzato per questo dal popolo “il colle dei Santi”.

Settant’anni fa veniva ritrovata una statuina alta appena quattordici centimetri, definita poi la “Veneretta di Macomer”. Alle 17 una conferenza di Carmelo Piras, in collaborazione con l’associazione Solene ed il Coro Melchiorre Murenu, ne ripercorrerà la storia, lunga oltre diecimila anni. Rinvenuta nella grotta Marras, che si apre nelle rocce basaltiche sponde del rio S’Adde (praticamente dentro l’abitato di Macomer), la Veneretta è la statuina più antica della Sardegna e fa parte della mostra nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Alle 18.00, la Mostra del Libro ospita una delle voci più interessanti della narrativa sarda: Gesuino Némus. Lo scrittore, in dialogo con Roberto Putzulu, presenterà il suo ultimo romanzo “Il catechismo della pecora”, edito da elliot. Nato a Jerzu, con il suo romanzo d’esordio “La teologia del cinghiale” ha vinto nel 2015 numerosi premi, tra cui il Campiello Opera Prima. Nel “Il catechismo della pecora” una oscura vicenda del paese di Telévras, torna attuale dopo cinquant’anni e diventa lo spunto per raccontare mezzo secolo di storia narrata attraverso i miti culturali e politici degli anni 60 e 70. Miti che ritornano prepotenti in questa nuova avventura, raccontata da Némus con scrittura pirotecnica e avvincente.

Al Padiglione Filigosa prosegue invece la rassegna di pellicole sarde curata dai Centri Servizi Culturali Unla e dall’Umanitaria. Alle 18.00 verrà proiettato il film “Isura da filmà”, un montaggio dei filmati realizzati da Fiorenzo Serra alla fine degli anni 40, realizzato dal regista Marco Antonio Pani e musicato da Paolo Fresu. Presenta il film il direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Macomer Claudio Zoccheddu, partecipa Alessandra Sento, direttrice dell’Umanitaria di Alghero.

Alle 19.00 ci si sposta nuovamente al Centro Polifunzionale dove Giorgia Benusiglio presenterà il romanzo “Io non smetto: la vita è uno sballo” (Piemme). Quella raccontata nel suo libro è in realtà una storia vera. A diciassette anni, dopo aver assunto una piccola quantità di ecstasy, l’autrice è stata miracolosamente salvata grazie ad un trapianto di fegato. Da allora Giorgia Benusiglio ha trasformato la sua esperienza in una lezione di vita, informando e parlando ai ragazzi dei rischi legati all’assunzione di droghe. Il libro è così un romanzo che parla ai giovani, mettendoli davanti alle loro paure e ai loro sogni.

Gennaio 1606. Un grande mercantile fa naufragio nella baia di Porto Conte ad Alghero. Intorno al relitto si scatena una guerra di potere nella Sardegna governata dagli spagnoli e che induce il re ad inviare nell’isola un canonico con pieni poteri. “Il visitatore” è il libro di Vindice Lecis (edito da Nutrimenti), in cui l’accurata ricostruzione della società della Sardegna e del Mediterraneo del XVII secolo fa da sfondo a un appassionante vicenda, in cui le figure storiche reali si mescolano a personaggi d’invenzione. Appuntamento alle 20 presso il Centro Polifunzionale, con l’autore in dialogo con Giovanni Cocco e Patrizia Marongiu.

Ricchissima di incontri, spunti e suggestioni anche la terza giornata della Mostra. Il programma di sabato 19 ottobre, si aprirà di mattina con una intensa attività rivolta ai più giovani. Quattro gli appuntamenti al via alle 9.30. Al Centro Polifunzionale Roberta Balestrucci presenterà lo spettacolo-laboratorio tratto dal libro “Annie. Il vento in tasca”, mentre al Gazebo Pinuccia Sanna terrà il laboratorio creativo “Il barattolo delle emozioni”, rivolto ai bimbi delle scuole dell’infanzia e primaria. Contemporaneamente, al Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura Andrea Pau Melis presenterà “Fiume Europa”, mentre presso la Scuola Media n° 1 il disegnatore Sandro Dessì terrà un laboratorio di fumetto su Grazia Deledda.

Alle 10,00, l’appuntamento è invece al Padiglione Filigosa dove Gianfranco Liori, insieme a Renzo Cugis, terrà una lezione/concerto “Filastrocche ‘n’ roll” per avvicinare i piccoli a un approccio adulto alla musica e facendoli partecipare a una vera e propria versione unplugged di un concerto dal vivo.

Alle 11.00, ci si sposta nuovamente al Centro Polifunzionale dove la scrittrice Giorgia Benusiglio, autrice del libro “Io non smetto. La vita è uno sballo”, incontrerà gli studenti delle scuole medie e superiori.

Sarà sempre dedicata ai piccoli visitatori della Mostra la prima parte del programma del pomeriggio che partirà alle 15 al Centro Polifunzionale con uno dei personaggi più amati dai bambini: Geronimo Stilton. Sarà un momento di animazione, con foto e giochi con uno dei protagonisti assoluti dell’editoria dell’infanzia.

Alle 16.00, sarà invece la volta del cartone animato “Un fenicottero chiamato Tango. Storie di viaggio nel cuore della Sardegna”. Prodotto da BS 1879 nell’ambito di un progetto di sviluppo locale, il cartone racconta la storia di un fenicottero che decide di stabilirsi in Sardegna e sarà proiettato per la prima volta in assoluto alla Mostra del Libro.

A seguire la Mostra affronterà con la psichiatra e psicoterapeuta Noemi Sanna il tema centrale della manifestazione, “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti”. Appuntamento alle 17.00, al Centro Polifunzionale, con la conferenza dal tema “Ambivalenza nelle emozioni e nelle passioni”.

Dopo avere raccontato la sua esperienza il giorno prima ai più giovani, alle 18.00, al Centro Polifunzionale Roberto Zanda presenterà il suo libro “La vita oltre. Una storia vera di coraggio e rinascita”. L’autore dialogherà con Andrea Contini.

Sempre alle 18.00, ma al Padiglione Filigosa, nuovo appuntamento con la rassegna cinematografica curata dal Centri Servizi Culturali Unla. Ad essere proiettato sarà il film di Antonello Carboni sul pittore di origini atzaresi Antonio Corriga e dal titolo “La vita in un intreccio di colori”. Insieme al regista, alla presentazione della pellicola interverranno il direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Oristano Marcello Marras e la figlia dell’artista, Sabina Corriga.

Alle 19.00, si torna al Polifunzionale e al centro ci saranno sempre le emozioni. Come quelle raccontate da Rosario Pellecchia nel suo romanzo d’esordio “Solo per vederti felice”, appena pubblicato da Mondadori. Speaker radiofonico di successo (conduce infatti ogni mattina la trasmissione “105 Friends”), Pellecchia racconta la vicenda di un suo alter ego chiamato a tornare al sud per assistere la madre affetta da demenza senile. Una storia toccante che lo scrittore racconterà in dialogo con gli speaker di Radio Libera.

La giornata di sabato della Mostra si chiuderà alle 21.00, al Padiglione Tamuli con “Ridi che ti passa!”. Scritto e interpretato da Marta Proietti Orzella, lo spettacolo propone una carrellata di sketches di autori famosi, come Anna Marchesini, Giorgio Gaber, Carlo Verdone, Monica Vitti e Gigi Proietti. “Ridi che ti passa!” è anche un colorato collage di canzoni eseguiti dai NoiseOff, con Luca Pauselli alla chitarra, Michele Secchi al basso, Alessandro Atzori alla batteria e Sara Proietti alla voce.

L’ultima giornata della diciottesima edizione della Mostra del Libro di Macomer si aprirà domenica 20 ottobre alle 9 al Centro Polifunzionale con il Bibliobus che proporrà letture e laboratori per i più piccoli.

A seguire il programma proporrà al Centro Polifunzionale due presentazioni a femminile, con altrettante autrici tra le più interessanti della scena italiana. Alle 10.00, intervistata da Andrea Pau, Barbara Baraldi presenterà il suo libro “L’ultima notte di Aurora”, un thriller edito da Giunti che vede protagonista Aurora Scalviati, investigatrice in un commissariato della provincia emiliana alle prese con i delitti di un serial killer.

Dopo il suo primo romanzo, pubblicato nel 2014, il successo di Cristina Carboni non conosce più confini. Tradotta in oltre venti paesi, l’autrice sarda presenterà a Macomer il suo ultimo romanzo “La casa degli specchi” (Garzanti), una storia ambientata in una villa a Positano, dove la giovane Milena scopre una stanza segreta e in essa il misterioso passato della nonna, attrice negli anni della Dolce Vita. Appuntamento alle 11.00, per un incontro in cui Cristina Caboni dialogherà con Roberto Putzulu.

Il programma del pomeriggio al Centro Polifunzionale si aprirà alle 16 con la premiazione dell’estemporanea di pittura “Finestre di storia su Macomer”.

Il programma delle presentazioni della serata si aprirà alle 17.00, con l’incontro con Pier Luigi Cherchi (presentato da Mariolina Cossedu) sul libro “Quando Nietzsche e Marx si davano la mano” (Edes). È il diario di un amore impossibile tra un giovane neofascista e una ragazzina dell’estrema sinistra, sullo sfondo delle lotte politiche nella Sassari primi anni 70. Professore ordinario di ginecologia e ostetricia all’Università di Sassari, Cherchi da tempo scandaglia l’universo sociale degli anni 60 e 70, attento soprattutto ai costumi e alle rivoluzioni musicali che hanno segnato quell’epoca.

L’altopiano antartico è il luogo più estremo al mondo: una distesa ghiacciata e sconfinata dove le temperature scendono anche sotto gli ottanta gradi. Qui ha vissuto per un anno nella base italo-francese di Concordia il ricercatore di Gavoi Marco Buttu, che ha affidato al libro “Marte bianco. Nel cuore dell’Antartide” le emozioni di quell’esperienza definita “ai confini della vita”. Un racconto affascinante che, edito da Lswr, fonde avventura, scienza e crescita interiore, restituendoci un messaggio di speranza e di fiducia nell’uomo. Appuntamento alle 18.00, al Centro Polifunzionale, per un incontro in cui Marco Buttu dialogherà con Salvatore Bellai.

Sempre alle 18.00, ma al Centro Servizi Culturali al Padiglione Filigosa delle Ex Caserme Mura, ultimo appuntamento con la rassegna cinematografica curata dal Centro Servizi Culturali Unla. “Juke box al carbone” è il titolo del film di Daniele Arca e Andrea Murgia che racconta i mutamenti sociali nel Sulcis degli anni 60. Insieme agli autori interverrà il direttore dell’Umanitaria di Carbonia Paolo Serra.

La conclusione della Mostra sarà affidata a due grandi nomi della narrativa e del giornalismo italiano. Alle 19.00, appuntamento al Centro Polifunzionale con Valerio Massimo Manfredi che, intervistato da Vito Biolchini, presenterà il suo romanzo “Quinto comandamento”, edito da Mondadori. Sono dodici milioni le copie vendute nel mondo da questo straordinario autore che alla Mostra racconterà la storia vera che ha ispirato il suo romanzo e ambientata in un’Africa dilaniata dalle guerre scatenate dalle multinazionali. Ma Manfredi è l’autore che ha raccontato l’epica del mondo antico, con romanzi di straordinario successo internazionale che, come nel caso del libro “L’ultima legione”, sono stati trasposti per il grande schermo in importanti produzioni cinematografiche.

Alle 21.00, a chiudere al Centro Polifunzionale la diciottesima edizione della Mostra del Libro di Macomer sarà Marino Bartoletti che presenterà il suo libro “Le squadre dei sogni. Il cuore sul prato” (Gallucci editore), un racconto per ragazzi che parla di sport e dei suoi valori, di amicizia e integrazione. Ma, in dialogo con Andrea Contini, Marino Bartoletti racconterà anche la sua straordinaria carriera che lo ha portato ad essere uno dei più celebri e amati giornalisti italiani. Ha infatti condotto e spesso ideato trasmissioni televisive storiche come “Il processo del lunedì”, “La Domenica Sportiva”, “Pressing” e “Quelli che il calcio”. È stato direttore del Guerin Sportivo e commentatore di tante edizioni del Giro d’Italia, della Champions League, dei Campionati europei e mondiali di calcio e dei Giochi olimpici.

Fotografie, archeologia, pittura e arti popolari: è ricchissimo quest’anno il programma delle mostre, con ben sette esposizioni, articolate tra il Centro Polifunzionale e le ex Caserme Mura (sedi della Mostra), ma anche Casa Attene, Casa Murenu, la sede della Pro loco e il Museo etnografico “Le arti antiche”.

Dal prossimo 14 ottobre a Casa Attene, nel centro storico di Macomer, sarà visitabile l’installazione fotografica di Daniela Zedda sulla longevità dei centenari della Sardegna. È un omaggio a undici tra uomini e donne nati alla fine della prima guerra mondiale che hanno vissuto un’epoca tragica di fame e conflitti, ma sono stati anche protagonisti di un cambiamento epocale della nostra isola. La modernità in Sardegna è arrivata con loro, che ne sono stati testimoni ma anche autori.

“365 Portrait Project” è invece il titolo della mostra fotografica a cura di Simone Sechi che sarà allestita nella sala del Centro Servizi Culturali Unla del Padiglione Filigosa delle Ex Caserme Mura. Trecentosessantacinque scatti che ritraggono volti di persone comuni, con le loro emozioni che arrivano dritte al cuore di chi guarda.

Nella Sala Grande del Centro Polifunzionale sarà invece visitabile una esposizione realizzata da Carmelo Piras sulla “Veneretta di Macomer”, la statuina risalente a oltre diecimila anni fa e di cui ricorre il settantesimo anniversario del ritrovamento.

Nella Saletta dello stesso Centro dal 17 al 19 ottobre, sarà invece allestita “Lughenè. L’arte di raccontare con le immagini” di Maurizio Quarello. Nel corso dei tre giorni sono previste visite guidate e laboratori artistici e manuali, con i grandi giochi di legno a disposizione di tutti.

Foto d’epoca di Macomer e ottanta documenti di epigrafia nuragica saranno invece esposti a Casa Murenu in piazza Murenu, curate dall’associazione Solene e dal Coro Murenu. In esposizione anche un abito tradizionale macomerese del ‘700 in miniatura e l’albero genealogico di alcune famiglie della cittadina.

“150 anni e più: l’arte del costume in Sardegna” è invece il titolo della mostra che sarà allestita al Museo Etnografico “Le arti antiche”, in Corso Umberto I 225, e che proporrà un viaggio alla scoperta degli antichi modi di vestire nel tempo con l’intento di recuperare antiche tradizioni ormai quasi completamente scomparse.

Nella sede della Pro Loco, in Corso Umberto I 198, sarà infine visitabile la mostra della pittrice Stefania Pretti. Le opere, dai colori tenui, raccontano temi di un’attualità, a volte dolorosa e drammatica, e inventano un mondo sognato, popolato di creature fantastiche. Un universo di immagini che va dalle migrazioni sul Mediterraneo alla condizione femminile, fino a visioni oniriche che vedono protagonisti gli animali che descrivono la realtà e la fantasia con sguardo leggero e ironico.

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Una voce libera nel mondo della cultura italiana, uno spettacolo rivelazione dell’ultima stagione teatrale per ricordare un intellettuale che cambiò il modo in cui l’Italia guardava al mondo Lgbt. Al Family Festival di Cagliari arrivano Vito Mancuso ed Irene Serini, il primo con il suo ultimo libro “La via della bellezza”, la seconda con lo spettacolo “Abracadabra” dedicato a Mario Mieli. Appuntamento all’ExArt di piazzetta Dettori 9, venerdì 31 maggio, nell’ambito della quinta edizione del festival organizzato da Lucidosottile dal tema “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme”. Saggista e teologo, Vito Mancuso sarà presentato alle 18.00, dal giornalista Vito Biolchini, mentre lo spettacolo avrà inizio alle 21.00 (ingresso 10 euro). La serata si concluderà alla 22.00, con il dibattito “Gender family”, coordinato da Vito Biolchini e dal portavoce dell’Arc Carlo Cotza, e cui parteciperanno insieme a Irene Serini, il regista Andrea Berto, la presidente del Movimento Omosessuale Sardo Barbara Tetti, l’attore Gianluca Bozzale e Le Lucide.

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Prosegue nel segno della poesia il Family Festival di Lucidosottile. Lunedì 27 maggio, alle 19.00, all’ExArt di piazzetta Dettori a Cagliari l’autore Andrea Melis, con il suo libro “Piccole tracce di vita” (Feltrinelli) regalerà al festival la parte più sensibile di ogni uomo, spostando lo sguardo su un mondo maschile fatto di sensibilità e attenzione per le donne, in linea con il tema del festival di quest’anno: “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme”. L’incontro, a cui parteciperanno anche Le Lucide, sarà moderato dal giornalista Vito Biolchini.

Nato come un fenomeno “dal basso”, prima sui social network (dove i lettori sono arrivati a condividere una sua poesia più di centomila volte) e poi in libreria (grazie a una raccolta autoprodotta tramite crowdfunding), Andrea Melis si definisce un semplice “parolaio”, ma è in realtà un fine cantore dell’immediatezza e un esponente di quella nuova generazione di poeti contemporanei che riesce a parlare anche ai più giovani e ai nativi digitali. Catturando le piccole tracce di vita quotidiana – un padre che accompagna a scuola la figlia, un bucato steso al vento o una caffettiera che borbotta -, senza però trascurare temi più impegnati come il razzismo o il femminicidio, Andrea Melis è capace di concentrare in “poco” concetti di grande complessità e di descrivere emozioni antiche, che tutti noi conosciamo ma che, nella frenesia moderna, sappiamo sempre meno esternare. Il commento più frequente dei suoi lettori è: «Tu racconti quello che io provo, ma non so esprimere». Questo fa delle sue poesie uno strumento di resistenza contro l’analfabetismo dei sentimenti e una potente arma per una battaglia “di cuore in cuore”.

In questa edizione il Family Festival si apre alla città e stringe una alleanza con la “Rivolta culturale dell’accademia di Bella Arti a Cagliari”. Per questo motivo martedì 28 maggio le attrici e registe Monica Nappo e Gaia Saitta incontreranno gli studenti del Liceo artistico Foiso Fois insieme al docente Domenico Di Caterino per parlare del loro lavoro e della residenza teatrale che svolgeranno nel corso del festival. Nappo e Saitta porteranno in scena il primo studio dello spettacolo “Ida & Ida”, liberamente tratto dal romanzo “Ida” di Gertrude Stain.

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Anche quest’anno Cagliari celebrerà la Festa della Liberazione dal nazifascismo con il tradizionale corteo che da piazza Garibaldi raggiungerà piazza del Carmine per ricordare così, a 74 anni di distanza da quella storica data, la lotta partigiana, la fine della dittatura e la riconquistata libertà. L’iniziativa, organizzata dal Comitato 25 Aprile, sarà anticipata e proseguirà fino a tutto il mese di maggio con una serie di iniziative che, organizzate in città e in altri centri della provincia, saranno rivolte soprattutto alle scuole e ai giovani.

Il programma, in corso da diverse settimane, entra nel vivo martedì 23 aprile con l’inaugurazione due mostre. La prima al Teatro Massimo di Cagliari ha per tema “Gli schiavi di Hitler” e racconta la Resistenza degli internati militari italiani e il lavoro forzato attraverso racconti, disegni e documenti. Realizzata dal Centro studi che ha lo stesso nome e che ha sede a Cernobbio, è organizzata dall’associazione Terra Promessa di Selegas. Promossa in collaborazione con Anppia e Anpi, resterà aperta fino a domenica 28.

“Donne della Resistenza. Madri Costituenti. Itinerari di Democrazia” è invece la mostra, proposta dall’Anpi che verrà inaugurata presso l’aula consiliare del comune di Quartucciu e resterà visitabile fino a giovedì 25. Da venerdì 26 fino al 1° maggio la mostra sarà invece allestita presso il Liceo Dettori.

Mercoledì 24 aprile l’appuntamento è invece a San Basilio dove per le 19 la sezione Anpi della Trexenta organizza una fiaccolata.

Giovedì 25 aprile, 74° anniversario dalla Liberazione dal nazifascismo, si terrà a Cagliari il tradizionale corteo. Dopo il raduno dei partecipanti a partire dalle 9.30 nella parte alta pedonale di Via Alghero, il corteo si snoderà per la via Sonnino, con una sosta al Parco delle Rimembranze, dove verrà depositata una corona d’alloro in ricordo dei caduti per la patria e la libertà dell’Italia nella guerra di Liberazione, a cura delle associazioni partigiane e delle istituzioni. Dopo un omaggio all’opera-monumento ad Antonio Gramsci di Pinuccio Sciola, il corteo riprenderà a sfilare in via Sonnino, piazza Emilio Lussu, via Roma, via Sassari e fino alla piazza del Carmine. Qui sul palco i giornalisti Vito Biolchini e Alessandra Addari coordineranno gli interventi di saluto del presidente del Comitato 25 Aprile, di giovani studenti e di un rappresentante nazionale dell’Anpi. A scandire la mattinata saranno i canti partigiani del Coro Anpi delle sezioni di Cagliari e Trexenta, coordinati da Roberto Deiana.

La festa poi proseguirà nel pomeriggio a partire dalle 15.30 con un presidio in piazza Gramsci nella zona prospicente al Monumento ai caduti.

Alle 18.30 invece, nella sala della Fondazione Siotto in via dei Genovesi, l’associazione Chenàbura organizza il dibattito “La Resistenza ebraica: Enzo e i fratelli Sereni”.

La Festa della Liberazione proseguirà poi a Pirri con due appuntamenti di spettacolo, in programma presso La Vetreria e inseriti nell’ambito del cartellone “Aprile Resistente”. Alle 19.00 va in scena “Servabo” di Luigi Pintor, una produzione del Crogiuolo con Mario Faticoni ed Antonello Carta alla fisarmonica. Alle 21.00 invece spazio a “La città futura” un recital concerto ispirato all’opera di Antonio Gramsci, con Stefano Giaccone e Giuseppe Manias.

Il 25 aprile sarà celebrato anche in alcuni centri della provincia. La mattina del 25 aprile San Nicolò Gerrei ricorderà Salvatore Corrias, Partigiano e Giusto tra le Nazioni, in una iniziativa dell’Anpi Trexenta.

A Monserrato la Liberazione verrà celebrata in mattinata con una messa in suffragio e la deposizione alle 11 di una corona d’alloro al Monumento ai caduti di tutte le guerre presso i giardinetti di via Del Redentore. Organizzano l’Associazione Combattenti e l’Anpi in collaborazione con il Comune.

La Festa della Liberazione sarà celebrata anche a Settimo San Pietro (appuntamento dalle 9 al chiosco bar Primo Levi con musica, laboratori artistici e il mercatino degli hobbisti) e a Senorbì, dove alle 17.00, è in programma una manifestazione a cura dell’Anpi.

“Fascismi vecchie nuovi, in Italia e in Sardegna” è invece il titolo della conferenza in programma venerdì 26 aprile a Cagliari. Appuntamento a partire dalle 17.30 all’Hostel Marina (Scalette San Sepolcro). Intervengono il direttore dell’Istasac Aldo Borghesi e il dirigente nazionale dell’Anpi Vincenzo Calò.

Alle 21 prosegue invece alla Vetreria di Pirri la rassegna “Aprile Resistente”. In scena “Il viaggio di Giame” di Carlo Ferrucci, un recital con Rita Atzeri, Maria Grazia Bodio, Simeone Latini, Maria Loi e Fausto Siddi (produzione Il Crogiuolo).

Due invece gli appuntamenti in programma domenica 28 aprile. A Quartu Sant’Elena, con partenza alle 9.00 dalla Bussola del Lungomare Poetto si terrà il Memorial ciclistico dedicato a Gino Bartali e alle staffette partigiane.

Alla Vetreria di Pirri, alle 21.00, per la rassegna “Aprile Resistente” va in scena lo spettacolo “Cammelli a Barbiana, Don Lorenzo Milani e la sua scuola”, di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con Luigi D’Elia e la regia di Fabrizio Saccomanno (una produzione Thalassia -Teatri Abitati)

Le celebrazioni per il 74° anniversario della Liberazione dal nazifascismo proseguiranno anche nel mese di maggio. Da mercoledì 1° a domenica 5 Senorbì ospiterà la mostra “Gli schiavi di Hitler”, promossa da Anppia e Anpi e organizzata dall’associazione Terra Promessa di Selegas.

Giovedì 2 maggio, grazie all’Anpi e allo Spi-Cgil, gli studenti dell’Istituto Tecnico Scano saranno protagonisti di un viaggio della vemorianei luoghi delle stragi nazifasciste (Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Padule di Fucecchio).

Venerdì 3 maggio, nella sala Nanni Loy dell’Ersu in via Trentino a Cagliari, “Francesco Cocco: fra cultura e politica”. Numerose testimonianze ed un video ricorderanno a partire dalle 17.00 l’intellettuale cagliaritano, in una iniziativa organizzata dal Centro di Iniziativa Democratica con la collaborazione di Istituto Gramsci Sardegna e l’Anpi.

Lunedì 6 maggio ad Assemini, presso l’Istituto professionale, Uaps e Anpi organizzano la proiezione del docufilm su “Gerard Hoffman, combattente contro il nazifascismo” e la mostra sugli antifascisti ed i partigiani sardi.

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Giovedì 20 dicembre, dalle ore 20.00, all’Auditorium comunale di Cagliari, saliranno per la prima volta sul palco i ragazzi di ”Ex Acciaieria Live”, il primo late night show in Sardegna. Tanti gli ospiti della serata: le Lucide di Lucido Sottile, Joe Perrino, Debbie Arts, Vito Biolchini e molti altri.

«Visto il grande successo della prima stagione (che si può trovare facilmente online su tutte le piattaforme) – spiega Francesco Pupillo, il regista del progetto – abbiamo deciso di scommettere tutto su una serata natalizia a teatro. Il pubblico potrà divertirsi con noi e i nostri ospiti e questa volta non di fronte a uno schermo.»

Il conduttore della serata è Maurizio Pilloni: «Stiamo allestendo uno spettacolo per tutte le età, a metà tra “Pulp Fiction” e “La Sirenetta”. Non voglio svelare troppo ma ci saranno grandi sorprese per il nostro pubblico».

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Giampiero Farru.

Da dove viene, dunque, la ricchezza che esiste in Sardegna? Chi la produce, come viene distribuita, chi la detiene? E quanto vivere in ricchezza o in povertà incide sulla capacità di pensare e progettare il proprio futuro dei giovani che si affacciano al mondo adulto? Da queste domande si è sviluppata la ricerca “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società”, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata a Cagliari martedì 11 dicembre,a partire dalle 16.00, presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice. La presentazione rientra nell’ambito del cartellone di LiberaIdee, una settimana di incontri, dibattiti e approfondimenti organizzati da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione.

Dopo aver studiato per diversi anni e aver approfondito caratteristiche, volti e storie di povertà in Sardegna, Sardegna Solidale ha scelto un approccio diverso al tema delle diseguaglianze: mettere al centro dell’attenzione la ricchezza, la sua composizione, la sua distribuzione in Sardegna; parlarne e approfondirne aspetti generali e specifici con chi ne ha più conoscenza ed esperienza, per posizione sociale, economica, istituzionale. La ricerca propone dunque una riflessione articolata, che a partire dai dati ufficiali, ha coinvolto istituzioni, scuole, enti e persone, e indica alcune soluzioni che vengono dal mondo produttivo “sano”, per riattivare risorse e processi di aiuto in una dimensione generativa di dignità umana e di promozione sociale.

Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

La carovana di Liberaide e proporrà invece mercoledì 12 dicembre tre appuntamenti, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “Il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 invece nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia.

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Una settimana di incontri, dibattiti, proiezioni e approfondimenti per rilanciare l’impegno antimafia in Sardegna. Da lunedì 10 a domenica 16 dicembre, fa tappa nell’isola la carovana di LiberaIdee, il laboratorio dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione. In Sardegna gli appuntamenti si terranno a Cagliari, Sassari, Ozieri, Iglesias, Alghero, Tempio, Mogoro, Guspini, Senorbì, Gergei e Suelli.

Nel corso dell’iniziativa verrà anche presentato il recente Rapporto LiberaIdee che, attraverso questionari e interviste mirate ha fotografato la percezione che gli italiani hanno della mafia e della corruzione, mentre alcuni incontri verranno dedicati al tema dei beni confiscati, della povertà in Sardegna e degli attentati agli amministratori locali. Sabato 16 inoltre centinaia di giovani saranno protagonisti della manifestazione di avvio del progetto Scuola & Volontariato.

«Nel Report LiberaIdee l’identikit del campione sardo ha delle atipicità rispetto a quello nazionale – spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru -. Si scopre che da noi un giovane su quattro non è interessato alla politica o ne è disgustato. Due giovani su quattro invece non vivono esperienze associative di alcun tipo, mentre due su tre ‘fanno antimafia’ continuativamente o sporadicamente. La metà degli intervistati ritiene infine che la presenza della mafia nel suo territorio sia marginale e il 75 per cento ritiene che la mafia sia ormai un fenomeno globale». Secondo Giampiero Farru «si tratta di una fotografia che interroga, interpella e reclama la conoscenza del territorio e la sua realtà sociale, educativa, economica e politica. Per questo il viaggio di LiberaIdee vuole aiutare ad entrare in questi meccanismi per scatenare proposte, iniziative, mobilitazione e partecipazione».  

Il programma, organizzato da Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, si aprirà lunedì 10 dicembre a Cagliari con l’inaugurazione presso l’Istituto Buccari-Marconi (in viale Colombo 60) della mostra “Falcone e Borsellino, 26 anni dopo”. La mostra sarà visitabile fino a mercoledì 12 dalle 9.00 alle 13.00, mentre da giovedì 13 a sabato 15 sarà allestita presso la sede del Marconi in via Pisano. Le scolaresche possono prenotarsi al Numero Verde di Sardegna Solidale 800-150440.

Nel pomeriggio l’appuntamento invece è per le 15.30 dove, nell’Aula Maria Lai della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche in via Nicolodi 102, verrà presentato il Rapporto LiberaIdee sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione. Al dibattito parteciperanno il prorettore dell’Università di Cagliari Pietro Ciarlo, il presidente della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Stefano Usai, la prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo, il sindaco Massimo Zedda, il magistrato della Procura di Cagliari Guido Pani, insieme a Tatiana Giannone di Libera e Giampiero Farru di Libera Sardegna.

 “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società” è invece il titolo della ricerca, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata martedì 11 dicembre a partire dalle 16 presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice a Cagliari. Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

Tre gli appuntamenti in programma mercoledì 12, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece. a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia. 

La carovana di LiberaIdee giovedì 13 fa tappa a Suelli e a Sassari. Nel paese della Trexenta l’appuntamento è alle 11.30, nella Biblioteca comunale di via Gramsci per il dibattito dal tema “Correte, ragazzi, e sentitevi vivi: l’impegno per la giustizia sociale” e a cui partecipano i ragazzi della scuola Secondaria di primo grado di Suelli e una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Mandas. Interverranno il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il parroco del paese Michele Piras, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mezzacapo di Senorbì Rosario Manganello, e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

“Presidiare la democrazia nelle comunità: gli attentati agli amministratori pubblici sono attentati alla democrazia” è invece il tema del dibattito in programma a partire dalle 16.00, nella sala dell’Hotel Vittorio Emanuele di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II 100/102), a cui parteciperanno il sindaco Nicola Sanna, l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, il prefetto Giuseppe Marani, lo studioso Daniele Pulino (del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari), insieme al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, al dirigente scolastico dell’Istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca, e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

 

Quale futuro per i beni confiscati alle mafie e alla criminalità? La questione oggi è al centro del dibattito politico e verrà affrontata a Ozieri venerdì 14 dicembre nel corso del dibattito “Beni confiscati: uso sociale o vendita?”. Si inizia alle 16.30nella sede della Caritas diocesana. All’incontro, a cui è stato invitato anche il senatore Christian Solinas (vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia), parteciperanno il sindaco di Ozieri Marco Murgia, il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, Tonino Becciu del presidio Libera di Ozieri “Don Pino Puglisi”, e Giovanna Pani del Sa. Sol. Point n. 18 di Ozieri.

 

Sarà invece una grande festa quella in programma sabato 15 a Gergei. Presso il bene confiscato di Su Piroi si ritroveranno infatti centinaia di studenti provenienti da tutta l’Isola per la manifestazione “Cambia rotta. Una scuola che accoglie, che dialoga e che integra”, momento di avvio del progetto Scuola & Volontariato. Appuntamento a partire dalle 10 con le testimonianze delle studentesse e degli studenti coinvolti, in una iniziativa che vedrà anche gli interventi di Pino Tilocca di Libera Memoria, del vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai, del presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, e del referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

 

La settimana sarda di LiberaIdee si chiuderà domenica 16 dicembre con il Libera Day, con i banchetti di promozione e di tesseramento a Libera allestiti nei principali centri dell’isola, e con l’iniziativa “Nel cammino minerario di Santa Barbara a piedi, a cavallo, in bicicletta…”, in programma dalle 10 a Iglesias.

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“La conosci Giulia?”, dissacrante commedia che mette in luce stereotipi e squilibri di genere ancora molto radicati nel mondo dell’informazione e della comunicazione, in seguito al grande successo riscontrato al debutto di ottobre da “tutto esaurito” (gratuito) con una lista di attesa di oltre 180 persone, replica il 26 novembre a Cagliari, sempre al Teatro Massimo alle 21.00, con ingresso gratuito. Testimonial d’eccezione anche del bis della rappresentazione cagliaritana la Rettrice dell’Università degli Studi di Cagliari Maria Del Zompo, promotrice di tante iniziative sull’uguaglianza dei generi nel suo Ateneo.

La pièce rientra nel programma di attività 2018-19 del Corecom (Organismo della Regione Sardegna per le comunicazioni) volte a promuovere, in collaborazione con Gi.U.Li.A Sardegna (coordinatrice Susi Ronchi), la parità di genere e a contrastare la cultura delle divisioni, delle disuguaglianze, che si traduce sempre più spesso, come purtroppo ci dicono le cronache, in forme di violenza. La replica dello spettacolo nel capoluogo sardo è inserita all’interno delle iniziative “Viva la libertà! Cagliari contro la violenza” legate alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, organizzato dal Comune di Cagliari – Assessorato e Commissione Pari Opportunità, ed è promosso da Corecom Sardegna, Università degli Studi di Cagliari e Comune di Cagliari, a cura di Giulia giornaliste Sardegna, produzione Lucido Sottile.

Attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia quindici artisti alternano all’interno di “La conosci Giulia?” tante spassose gag a momenti più drammatici per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi.

Nello spazio scenico la simulazione di una redazione giornalistica diretta (eccezionalmente) da una donna (Cristina Maccioni), che si prepara a realizzare uno scoop contro le discriminazioni di genere in attesa di scoprire chi sarà questa Giulia, la fonte misteriosa che rivelerà chissà quali notizie sensazionali. Ma tra dialoghi surreali, canti, musica, ospiti inattesi, sketch divertenti e monologhi a tratti comici e a tratti drammatici, si mettono in luce all’interno della stessa redazione le discriminazioni tra i sessi e l’ostinazione a comunicare attraverso opinioni precostituite, in cui cronache di ordinaria disparità di genere e luoghi comuni sessisti si alternano in chiave surreale e tragicomica.

Un’opera scritta a più mani da undici giornaliste dell’associazione Gi.U.Li.A (Giornaliste Unite Libere Autonome) e dalle attrici e dagli attori coinvolti, con la drammaturgia di Tiziana Troja (che ha curato anche la regia) e Vito Biolchini, che affronta con ironia le disparità di genere a partire dal linguaggio nel rapporto con i media, ma anche le discriminazioni nell’accesso alle professioni, le molestie sul posto di lavoro, la rappresentazione mediatica distorta della violenza di genere, l’imparità salariale, di carriera e di visibilità mediatica tra uomini e donne nel mondo sportivo, l’educazione stereotipata delle bambine, il precariato e lo sfruttamento della professione, i luoghi comuni di una cultura che tende ancora a emarginare le donne e a relegare anche gli uomini a ruoli di genere tradizionali, sempre più inadeguati. 

In scena una rosa di attori e di musicisti tra i più apprezzati della scena culturale sarda (Tiziana Troja, Michela Sale Musio, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle). Non mancano naturalmente le gag delle irriverenti e esilaranti Tanya e Mara, interpretate da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (Lucido Sottile) che con i loro irresistibili numeri travolgono il pubblico in un pieno di risate e paradossi esplosivi sul tema delle disparità tra i sessi. Uno spettacolo in cui intrattenimento, formazione e informazione si alleano attraverso la forma dell’ironia per offrire spunti di riflessione e stimolare il pensiero critico su linguaggio e discriminazioni di genere e sulla necessità di un linguaggio attento delle differenze.

A gennaio la pièce debutterà anche a Sassari, presto verrà comunicata la data.

“La conosci Giulia?” è rivolto a un pubblico di tutte le età e agli studenti, indirizzato a promuovere un’immagine equilibrata, reale e rispettosa dell’identità della donna, contrastando ogni forma di stereotipo e di disuguaglianza, a favore di una comunicazione che ponga in modo dignitoso e corretto la necessità di riequilibrare l’attuale disparità di ruoli, di funzioni e di trattamento economico, a parità di conoscenze, competenze e responsabilità, tra uomini e donne.

Lo spettacolo è inserito all’interno delle iniziative legate alla prima edizione del Premio Corecom Sardegna “Gianni Massa” indetto dal Comitato per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna, presieduto da Mario Cabasino, dedicato ai temi della parità e della comunicazione in genere, e si articola nelle tre sezioni Giornalismo (dedicato alla memoria di Piera Mossa), Università e Scuola. I premi per tutte e tre le sezioni saranno attribuiti l’8 marzo 2019 nel corso di una cerimonia ufficiale da una giuria composta dai Presidenti del Corecom e dell’Ordine dei Giornalisti, dalla Coordinatrice di Giulia giornaliste Sardegna, o loro delegati, e dai rappresentanti delle Università. Il testo integrale del bando e la delibera della giuria si trovano sul sito istituzionale del Corecom Sardegna www.consregsardegna.it/corecom .