20 December, 2025
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Grande successo ieri sera, al Teatro Massimo di Cagliari, per lo spettacolo “La conosci Giulia?”, che affronta in modo delicato il difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere, attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia. In scena quindici artisti e artiste con tante spassose gag alternate a momenti più drammatici, per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi. Organizzato dal Corecom e Giulia Giornaliste Sardegna coordinata da Susi Ronchi, con la produzione di Lucido Sottile, ha visto un debutto straordinario con standing ovation all’insegna del tutto esaurito e una lista d’attesa di centinaia di persone (di cui tantissimi giovani, studenti e studentesse) per un’opera scritta a più mani da undici “Giulie” e dalle attrici e dagli attori coinvolti, con la drammaturgia di Tiziana Troja (che ha curato anche la regia) e Vito Biolchini.

Testimonial d’eccezione la Rettrice Maria Del Zompo, protagonista di tante iniziative sull’uguaglianza dei generi, che ha aperto lo spettacolo con un racconto-monologo molto toccante sulla sua difficile esperienza personale e professionale, in cui ha ripercorso gli anni del liceo e il sogno nel cassetto di iscriversi nella facoltà di Medicina per diventare poi una neuro-scienziata, fino alla nomina di Rettrice (tra le sole sei donne in Italia a ricoprire questo ruolo). «Si può fare, si può crescere. Si può arrivare ad eliminare quel soffitto di cristallo che custodisce vecchie regole non scritte e permettere anche alle figure femminili di arrivare all’apice della carriera. Dobbiamo osare di più. Dobbiamo fare in modo che le nostre giovani studentesse abbiano maggiori esempi di donne che si sono realizzate, e che per arrivare a questo non si devono fare necessariamente delle rinunce, come è successo a me. Perché il mondo è cambiato e deve ancora cambiare. Siamo noi che possiamo farlo».

In scena la simulazione di una redazione giornalistica diretta (eccezionalmente) da una donna (Cristina Maccioni), in cui cronache di ordinaria disparità e luoghi comuni sui generi si alternano tra sketch divertenti e monologhi comici e drammatici degli attori e musicisti (Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle) che mettono in luce stereotipi e squilibri di genere ancora molto radicati sia nel mondo dell’informazione che della comunicazione, ma anche le discriminazioni nell’accesso alle professioni, le molestie sul posto di lavoro, la rappresentazione mediatica distorta della violenza di genere, l’imparità salariale, di carriera e di visibilità mediatica tra uomini e donne nel mondo sportivo, l’educazione stereotipata delle bambine, il precariato e lo sfruttamento della professione. Una pièce che ha visto anche le irriverenti e esilaranti Tanya e Mara, interpretate da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (Lucido Sottile) che con i loro irresistibili numeri hanno travolto il pubblico in un pieno di risate e paradossi esplosivi. Uno spettacolo in cui intrattenimento, formazione e informazione si alleano attraverso la forma dell’ironia per offrire spunti di riflessione e stimolare il pensiero critico su linguaggio e discriminazioni di genere.

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Sold out in pochissimi giorni e una nutrita lista d’attesa per il debutto dello spettacolo teatrale “La conosci Giulia?” che porterà in scena sabato 6 ottobre, al Teatro Massimo, alle 21.00, attraverso il linguaggio ironico della commedia, i temi sul rapporto tra media e parità di genere offrendo uno spaccato della società con le sue contraddizioni per far sorridere e soprattutto far riflettere, con una testimonial d’eccezione:la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Le richieste di prenotazione (ingresso gratuito) hanno raggiunto il limite della capienza prevista, ma è già stata attivata una lista di attesa. Per info si consiglia di chiamare il botteghino del Teatro Massimo, viale Trento n. 9, a Cagliari.

Un’opera originale frutto di una scrittura collettiva tra Giulia Giornaliste e gli artisti coinvolti, prodotta da Lucido Sottile, organizzata e promossa all’interno del Premio “Gianni Massa” – Sezione Scuola – su iniziativa congiunta del Corecom Sardegna e l’associazione di Giulia Giornaliste (che dedica la sezione “Giornalismo” a Maria Piera Mossa), con la collaborazione di Marina Cosi (Presidente Giulia giornaliste nazionale) e Giovanna Pezzuoli (Giulia Giornaliste nazionale). Un racconto a più voci tra parole, suoni e visioni, sketch divertenti, monologhi ironici e drammatici, musica, canti e interventi, per offrire spunti di riflessione sul corretto uso delle parole, sui linguaggi antidiscriminatori e su una comunicazione corretta nel rispetto della parità di genere, per sensibilizzare e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità tra i generi. Drammaturgia teatrale a cura di Tiziana Troja (che cura anche la regia) e Vito Biolchini.

Sul palcoscenico una schiera di attrici e attori, musiciste e musicisti di primissimo piano sulla scena isolana (e non solo) e la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, in veste di testimonial straordinaria della serata. Il cast: Le Lucido Sottile (Michela Sale Musio e Tiziana Troja), Cristina Maccioni, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle. Testi di Giulia Giornaliste, Michela Sale Musio, Tiziana Troja, Vanessa Podda, Angelo Trofa, Valentina Fadda, Ambra Pintore. Costumi e scene: Filippo Grandulli e Daniele Coppi; Sound Design: Davide Sardo; Luci e audio: Live Studio di Giovanni Carlini; Trucco e Parrucco: Daniela Dessì; Foto: Michelangelo Sardo; Organizzazione generale: Federica Troja; Direzione generale: Michela Sale Musio, Aiuto regia: Irene Orrù. Una produzione Lucido Sottile. L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti.

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Una doppia presentazione per riflettere su come la cultura possa essere una arma contro la corruzione e la mafia. Martedì 24 e mercoledì 25 luglio appuntamento ad Alghero e a Pula con il libro di Vittorio V. Alberti “Pane sporco”, filosofo e membro del consiglio scientifico del Cortile dei Gentili, già docente di filosofia politica presso l’Università Lateranense ed oggi direttore responsabile della rivista scientifica on-line “Sintesi Dialettica”. Organizza le iniziative Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale.

Martedì 24 nella città catalana si inizia alle 19.00 in piazza Pino Piras dove, moderati dal giornalista Vito Biolchini, interverranno insieme all’autore il vescovo mons. Mauro Morfino, il sindaco Mario Bruno, il prefetto di Sassari Giuseppe Marani, il questore di Sassari Diego Buso, insieme allo scrittore Raffaele Sari, al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e a Sergio Melis, presidente della Consulta delle Associazioni di Alghero. All’incontro sono stati invitati anche i sindaci della rete metropolitana.

Mercoledì 25 appuntamento invece alle 21.00 a Pula, in piazza Chiesa San Giovanni Battista, dove, insieme all’autore ci saranno il sindaco Carla Medau, il magistrato Gilberto Ganassi, il parroco don Marcello Loi, in rappresentante della stazione dei carabinieri di Pula e il responsabile della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai.

In “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura” Vittorio V. Alberti affronta alla radice la piaga originaria che a suo avviso consuma la società italiana e mina alle basi qualunque prospettiva di progresso civile: una non-cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo. È contro la cultura della mafia e della corruzione che è indispensabile battersi, come sostengono nel saggio introduttivo il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, e nella postfazioneil fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti. «La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa», spiega Vittorio V. Alberti.

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Una mattinata dedicata al tema della giustizia e poi dal pomeriggio la ricchezza dei libri sardi con in primo piano il racconto di Annita Garibaldi Jallet (pronipote dell’Eroe dei due Mondi), insieme alla straordinaria esperienza di vita di Simona Atzori, al legal thriller di Pietro Caliceti, allo sguardo sull’economia internazionale di Vittorio Emanuele Parsi, per arrivare al cinema del regista Andrea Segre ed alla musica del maestro delle launeddas Luigi Lai. È stata ricca di appuntamenti e di cultura sabato 28 aprile la terza giornata della Mostra regionale del Libro in Sardegna di Macomer, che quest’anno ha come tema “Mediterraneo: racconti di cultura e libertà”.

I tre incontri della mattina sono stati legati da un comune tema, quello della giustizia. All’insegna della leggerezza il primo, con la presentazione del libro di Giacomo Ebner “Dodici qualità per sopravvivere in tribunale”, un’agile e ironica guida alle contraddizioni della giustizia italiana. Ad arricchire l’incontro gli aneddoti e i commenti salaci di Mauro Pusceddu (magistrato del Tribunale di Oristano) e Ines Pisano, magistrato del Tar del Lazio, per una presentazione che ha divertito in maniera intelligente il pubblico del Padiglione Filigosa. 

Drammatica invece la vicenda rievocata nel corso della presentazione del libro “Saverio De Sario: un clamoroso caso giudiziario”. Scritto dall’avvocato Massimiliano Battagliola, il volume ricostruisce la vicenda di Saverio De Sario, condannato ingiustamente prima dal Tribunale di Oristano, poi dalla Corte di Appello di Cagliari e successivamente dalla Cassazione, di avere abusato dei figli. Battagliola e De Sario, intervistati da Vito Biolchini, hanno rievocato la lunga e travagliata vicenda giudiziaria che si è conclusa con la revisione del processo e la liberazione un anno fa di De Sario, completamente scagionato da ogni accusa.

Per gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo” a cura dell’AES, ha chiuso la mattinata la presentazione di “Banditismo” (Gia Editrice), un libro che rivela aspetti singolari e inquietanti del periodo oscuro dell’anonima sequestri in Sardegna. Intervistato da Vito Biolchini, a parlare al pubblico è stato l’autore Mario Guerrini, cronista storico della Rai che a lungo si è occupato di criminalità nell’isola. Sono tanti gli aneddoti e le curiosità svelate da Guerrini nel corso dell’incontro: dai faccia a faccia con diversi latitanti ai momenti drammatici del rapimento di Farouk Kassam fino agli spiacevoli avvenimenti in cui fu coinvolto durante il processo a Graziano Mesina, con la richiesta, da parte del giudice, di rivelare le fonti con la minaccia di essere arrestato.

Nel pomeriggio l’arrivo di un pesante acquazzone, che pure ha creato disagi all’interno della tensostruttura che ospita la Mostra, non ha interrotto le presentazioni.

Al padiglione Filigosa Maria Tiziana Putzolu Mura ha presentato il suo romanzo “Eva canta” (Aipsa), ispirato a una storia vera: la protagonista è una donna della Sardegna meridionale, figlia di ricchi imprenditori approdati a Tripoli all’inizio del periodo coloniale. Sullo sfondo del narrato emergono la politica regionale al suo esordio, il mondo agropastorale e il piano di Rinascita. L’appuntamento, moderato da Ignazio Macchiarella, è stato intercalato dai piacevoli intermezzi musicali di “Su Cuncordu Bortigalesu”.

Immagini straordinarie della Sardegna sono state invece protagoniste della presentazione di “Sardegna. 20 fotografi di natura” che, attraverso prospettive personali, esalta gli attimi fuggenti di un’isola descritta attraverso paesaggi, animali selvatici, bufere di neve, cieli stellati e tanto altro. Dopo l’introduzione dell’editore Carlo Delfino, è stata proiettata una selezione di immagini tra le più significative della pubblicazione, poi descritta nei particolari dal curatore Domenico Ruiu nel corso del confronto con il giornalista Salvatore Taras.

E sempre Taras ha introdotto la presentazione di due volumi sulla figura di Giuseppe Garibaldi nella veste di marinaio e in quella di romanziere. Ad attrarre l’attenzione del pubblico in questo caso è stata la presenza di Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’Eroe dei due Mondi, la quale ha raccontato aneddoti curiosi, spesso sconosciuti, sui rapporti del bisnonno con la Sardegna e con Caprera, sui legami con gli intellettuali e con personalità dell’epoca, sulle relazioni con la massoneria, fino alla presa di coscienza e all’amarezza per le condizioni del Sud dopo l’unità d’Italia. Grazie anche alla presenza dell’editore Paolo Sorba di La Maddalena, sono stati illustrati “Manlio”, ultimo romanzo di Garibaldi pubblicato nel centenario dalla morte, e il saggio “Orizzonti mediterranei”.

In contemporanea, tre appuntamenti al padiglione Tamuli hanno catalizzato l’attenzione del pubblico. Ad aprire il programma è stata la danzatrice e pittrice Simona Atzori. Autrice di libri di successo (l’ultimo “La strada nuova”), Atzori ha superato i limiti della sua grave disabilità per affrontare con successo le sfide dell’arte. Un esempio e un modello per tutti, sottolineato al termine dell’incontro dall’affetto dei presenti.

“Bitglobal” è invece il titolo del legal thriller scritto da Pietro Caliceti, una storia ambientata negli studi legali milanesi e londinesi e incentrata sui bitcoin, la nuova moneta virtuale che sta sconvolgendo la finanza mondiale. Caliceti, sollecitato da Vito Biolchini e Giovanni Cocco, ha spiegato il procedimento di creazione di questa moneta, la sua logica di funzionamento e il modo attraverso cui è destinata a cambiare per sempre l’economia del pianeta. Uno scenario non futuro ma attuale, di cui però pochi hanno preso conoscenza.

Il tema è stato ripreso nell’incontro successivo che ha visto protagonista Vittorio Emanuele Parsi, autore del volume “Titanic, il naufragio dell’ordine liberale”. Insieme a Rodolfo Ragionieri e Giovanni Cocco, Parsi ha analizzato con lucidità la situazione internazionale e i movimenti sullo scacchiere finanziario e bellico dei grandi paesi, invitando però tutti a non soccombere al pessimismo e a rilanciare con forza le ragioni di un impegno a favore dei valori della democrazia.

“L’ordine delle cose” è invece il titolo del film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e che è stato proiettato nel padiglione Filigosa a cura dell’associazione di amicizia Sardegna-Palestina. Intervenuto telefonicamente, il regista Andrea Segre ha spiegato al pubblico la genesi dell’opera che racconta con grande realismo la drammatica realtà dei campi di detenzione dei migranti in Libia e lo sforzo delle ong a favore dei migranti.

La terza giornata della Mostra si è conclusa al Padiglione Tamuli con l’incontro-concerto a cura di Ediziones Beranu e AES, che ha visto protagonista il grande maestro di launeddas Luigi Lai. Il virtuoso strumentista, nel giorno dedicato a “Sa die de sa Sardigna”, si è esibito con alcune delle più significative melodie del suo repertorio tradizionale, accompagnato in alcuni passaggi da Fabio Vargiolu.

 

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Entra nel vivo, a Macomer, la Mostra regionale del Libro in Sardegna e, nella sua terza giornata di oggi, sabato 28 aprile, offre alle ex Caserme Mura uno straordinario programma con ben undici appuntamenti. Se nel corso della mattinata il tema centrale sarà quello della giustizia (con gli interventi del magistrato Mario Pusceddu, dell’avvocato-scrittore Massimiliano Battagliola e del giornalista Mario Guerrini), di pomeriggio spazio ai libri sardi (con un interessante focus dedicato a Giuseppe Garibaldi), e a quattro grandi ospiti: la danzatrice Simona Atzori, capace di superare i limiti della sua disabilità e diventare esempio di talento e tenacia, l’esperto di relazioni internazionali Vittorio Emanuele Parsi (autore del volume “Titanic, il naufragio dell’ordine liberale”), lo scrittore Pietro Caliceti (suo il legal thriller “Bitglobal”) ed il regista Andrea Segre che presenterà il suo film “L’ordine delle cose”. La serata si concluderà in musica con lo straordinario incontro organizzato dall’AES con il maestro delle launeddas Luigi Lai, che sarà protagonista di un concerto con il quale la Mostra vuole celebrare Sa Die de Sa Sardigna.

La terza giornata della Mostra è stata aperta al Padiglione Filigosa con l’appuntamento “Giustizia e Libertà”, dedicato all’approfondimento di uno dei temi più scottanti, quello sui rapporti tra cittadini e magistratura. Dopo i saluti del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Oristano Donatella Pau, sarà il magistrato del Tribunale di Nuoro Mauro Pusceddu a presentare il libro di Giacomo Ebner (magistrato del Tribunale di Roma) “Dodici qualità per sopravvivere in tribunale”. A seguire, il tema della giustizia verrà approfondito dall’incontro con Massimiliano Battagliola, autore del volume “Saverio De Sario: un clamoroso caso giudiziario” e che dialogherà con il giornalista Vito Biolchini. 

Seppur inserito nella sezione “Tra Isola e Mondo”, l’appuntamento delle 12.00 (sempre al Padiglione Filigosa) si inserirà nello stesso filone tematico. “Banditismo” è, infatti, il libro scritto dal giornalista Mario Guerrini, edito dalla Gia, che ripercorre gli anni più duri del fenomeno delinquenziale che sconvolse l’isola. L’autore dialogherà con il giornalista Vito Biolchini. 

Ben sette appuntamenti caratterizzeranno invece il pomeriggio di sabato. Al Padiglione Filigosa, per la sezione “Tra Isola e Mondo”, con il coordinamento del giornalista Salvatore Taras si parte alle 16.30 con la presentazione di “Eva canta” di Maria Tiziana Putzolu Mura, Aipsa Edizioni. Partecipa con l’autrice il musicologo Ignazio Macchiarella, mentre gli interventi musicali del coro “Su Concordu Ortigalesu” di Bortigali arricchiranno l’incontro.

Per gli appassionati di fotografia e di paesaggi sardi, alle 17.15 Domenico Ruiu presenta “Sardegna. 20 fotografi di natura”, Carlo Delfino Editore, un’opera che attraverso sensazionali immagini scattate in momenti e luoghi particolari, descrive le mille sfaccettature di un’isola straordinaria.

Alle 18.00, nell’appuntamento dal titolo “Racconti di cultura e libertà”, la figura di Giuseppe Garibaldi sarà al centro di due pubblicazioni edite da Paolo Sorba. Annita Garibaldi Jallet presenta “Manlio. Romanzo contemporaneo”, di Giuseppe Garibaldi e “Garibaldi. Orizzonti mediterranei”, a cura di Annita Garibaldi Jallet e Annamaria Lazzarino.

Ricca anche l’offerta presso il Padiglione Tamuli. Qui, alle 16.30, arriva uno degli ospiti più attesi della Mostra: Simona Atzori. Una grave disabilità non le impedisce di essere una danzatrice e pittrice di fama internazionale, e ora anche autrice di volumi di successo. A Macomer, in un appuntamento organizzato in collaborazione con il Cedac, Simona Atzori condurrà il pubblico attraverso un percorso motivazionale dal tema “Cosa ti manca per essere felice?”.

Alle 17.30 spazio invece a Pietro Caliceti, autore di “Bitglobal” (Baldini&Castoldi). Caliceti appassiona il lettore con un legal thriller di grande efficacia, un romanzo segnato da un ritmo mozzafiato che offre un dissacrante spaccato del mondo della finanza e dei grandi studi legali, e un’affascinante analisi delle origini e delle contraddizioni irrisolte del sistema monetario attuale. Pietro Caliceti dialogherà con il giornalista Vito Biolchini.

Docente di Relazioni internazionali nell’Università Cattolica di Milano, Vittorio Emanuele Parsi è l’autore del volume “Titanic, il naufragio dell’ordine liberale” (Il Mulino), in cui si esamina la difficile situazione geopolitica internazionale. A dialogare con l’autore a partire dalle 18.30 saranno Rodolfo Ragionieri e Giovanni Cocco.

Due straordinari appuntamenti di cinema e musica chiuderanno la giornata di sabato 28 aprile. Alle 19.00 al Padiglione Filigosa, alla presenza del regista Andrea Segre, si proietta il film “L’ordine delle cose”, presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia e incentrato sulle drammatiche vicende che vedono protagonisti i migranti che, partendo dalla Libia, raggiungono le nostre coste. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione Sardegna-Palestina.

Alle 21.00 la giornata si chiuderà al Padiglione Tamuli con lo straordinario incontro-concerto che vedrà protagonista il maestro delle launeddas Luigi Lai. L’appuntamento, a cura di Edizioni Beranu e dell’AES, vedrà in scena anche Fabio Vargiolu e sarà l’omaggio della Mostra di Macomer ad un gigante della cultura sarda proprio nel giorno di Sa Die de sa Sardigna.

 

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Ieri è entrata nel vivo, a Macomer, la 17ª edizione della Mostra regionale del libro in Sardegna, promossa e organizzata dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dal comune di Macomer d’intesa e con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi), insieme al Centro Unla e a Verbavoglio Libreria Emmepì.

La manifestazione si è aperta con la sesta edizione del Premio internazionale intitolato al grande illustratore nativo di Macomer Ennio Zedda, nella consapevolezza che una parte importante della cultura sarda passa attraverso la grafica applicata. A ricevere l’importante riconoscimento, promosso dal Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari e che rientra tra le iniziative AES della Mostra, sono stati due nomi emergenti capaci di far valere il proprio talento oltre i confini dell’isola: Francesco Liori di Cagliari per la sezione illustrazione, e Sandru Dessì di Armungia per quella dedicata al fumetto.

Subito dopo, lo sceneggiatore Bepi Vigna ha presentato il suo corto d’animazione “Nausicaa. L’altra Odissea”, un’opera realizzata insieme al talentuoso disegnatore Andrea Serio tra fumetto d’autore e montaggio cinematografico. Il cortometraggio è stato proiettato di fronte a un folto pubblico di giovani e studenti, affascinati dalla rilettura di uno dei più celebri racconti della storia attraverso lo sguardo di una protagonista femminile.

“S’òmine chi prantaiat arbures”, che è la traduzione in sardo di uno dei più celebri libri dello scrittore francese Jean Giono, è stata invece la prima presentazione della serata al Padiglione Filigosa, per gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo”. L’agile volume edito da Papiros è stato illustrato da Diego Corraine, accompagnato dal giornalista Salvatore Taras, che ha moderato i successivi appuntamenti della serata.

Molto seguita è stata la presentazione di “Mariano IV d’Arborea. La guerra nel Medio Evo in Sardegna”, Condaghes Edizioni. La personalità di Mariano, padre di Eleonora d’Arborea, figura spesso poco conosciuta ma importantissima per il medioevo sardo, è stata esposta magistralmente dall’autore Andrea Garau, che ne ha inquadrato il periodo storico, i collegamenti con le altre corti del Mediterraneo e d’Europa, e le vicende che portarono allo scontro con la corona catalano-aragonese.

Narrativa e saggio storico hanno quindi lasciato spazio al romanzo. Claudia Musio, ingegnere elettrico e programmatrice informatica, nonché scrittrice atipica, come lei stessa ama definirsi, ha presentato la sua terza pubblicazione “Il profumo della mimosa”, un racconto di libertà e autodeterminazione. Protagonista è la giovane Elisa, un personaggio ispirato a una figura conosciuta, la nonna materna della scrittrice. Il filo conduttore dell’opera è un messaggio di speranza per il riscatto sociale e per la condizione femminile, in un contesto ambientato in una Cagliari d’antan a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta.

Si è parlato invece di politica con Marco Ligas, autore del volume edito dalla Cuec “Una storia. La Sardegna e il mondo negli scritti del Manifesto sardo”. Partendo dall’esperienza nel gruppo politico fondato da Luigi Pintor, Ligas è stato promotore della versione on line della testata che si richiama a quella esperienza. Intervistato a Vito Biolchini e affiancato dal direttore del manifestosardo.org Roberto Loddo, Ligas ha così ripercorso le travagliate vicende della sinistra sarda degli ultimi decenni, non rinunciando a gettare uno sguardo sul futuro.

Contemporaneamente al Padiglione Tamuli, intervistato da Giovanni Dessole, Sasha Naspini ha presentato davanti ad un pubblico numeroso e attento il suo romanzo “Le Case del malcontento”, edito da e/o. In una Maremma popolata da una miriade di personaggi, Naspini ha ambientato il suo racconto corale, capace di catturare i lettori con un linguaggio originale e il suo ritmo vivace. La lettura di brani del libro ha arricchito la serata, durante la quale Naspini ha anche raccontato il suo mondo letterario.

 

 

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Libri sardi, giovani narratori italiani. È il mix offerto dalla Mostra regionale del Libro in Sardegna che nella sua seconda giornata di oggi, venerdì 27 aprile, ospita a Macomer alcune delle più interessanti novità editoriali isolane insieme al vincitore del Premio Strega Giovani Giuseppe Catozzella, autore del romanzo “E tu splendi”. Ma non mancheranno gli spettacoli, i laboratori e le presentazioni nei due padiglioni delle ex Caserme Mura, sede della diciassettesima edizione della manifestazione, promossa e organizzata dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dal comune di Macomer d’intesa e con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi), insieme al Centro Unla e a Verbavoglio Libreria Emmepì,

Si parte alle 10.00 al Padiglione Filigosa con la presentazione del progetto “Nati per leggere”. Ad illustrarlo Magda Sanna (presidente della Sezione Sardegna dell’Associazione Italiana Biblioteche), Paola Cardo (referente regionale di “Nati per leggere”) e la coordinatrice del progetto Antonella Pinna. Un laboratorio di lettura a bassa voce con una classe della Scuola dell’infanzia, a cura del Centro Regionale di documentazione Biblioteche, suggellerà la presentazione. 

Per la sezione “Tra Isola e Mondo” curato dall’AES, appuntamento alle 11.00, al Padiglione Filigosa con il libro “Storia della Sardegna. Dalla preistoria ad oggi”. A presentarlo nella sua nuova edizione (pubblicata dalle Edizioni Della Torre), lo storico e intellettuale Manlio Brigaglia che dialogherà Salvatore Tola.

“La madre del pane” è invece il titolo del volume curato da Giovanni Antonio Farris e Manuela Sanna, pubblicato da Carlo Delfino Editore e che sarà presentato alle 11.40. Un dibattito arricchirà l’appuntamento, incentrato su di un tema di fondamentale importanza per chi studia le tradizioni dell’isola.

Nel pomeriggio di venerdì 27, presso il Padiglione Filigosa, la sezione “Tra Isola e Mondo” proporrà quattro incontri con gli autori, moderati dal giornalista Vito Biolchini.

Ad aprire il programma, alle 16.30, sarà “Il mondo di Gramsci. Da Ales alla rivoluzione russa”, Iskra Edizioni, che sarà illustrato dagli autori Sandro Dessì e Viviana Faedda. Attraverso il linguaggio del fumetto e dell’illustrazione, l’opera ripercorre in tre volumi l’itinerario del grande pensatore a partire dai modesti luoghi che hanno contribuito a determinarne la non comune personalità, fino alle grandi metropoli industriali e alla vita carceraria che si conclude con la morte nel ‘37.

Alle 17.15, Antonello Pellegrino presenta la sua trilogia di romanzi ambientati nella Sardegna antica, “Bronzo. Dalla scura terra. Le vie dell’ambra”, Condaghes Edizioni. Scienza e letteratura si incontrano invece, alle 18.00, nella presentazione di Gian Nicola Cabizza dell’“Atlante astronomico della Divina Commedia”, Mediando Edizioni, un interessante focus sulle conoscenze del cielo da parte del sommo poeta.

Alle 18.45, Edizioni Della Torre propone “Shardana e Sardegna. I Popoli del Mare, gli alleati del Nord Africa e la fine dei Grandi Regni XV-XII secolo a.C.” che sarà illustrato dall’autore, l’archeologo Giovanni Ugas.

Ma nella serata di venerdì c’è spazio anche per la narrativa. “E tu splendi” (Feltrinelli) racconta la storia di un bambino, figlio di immigrati lucani a Milano, che trascorre un’estate a casa dei nonni in un paesino della Basilicata e trova nascosta dentro l’antica torre normanna una famiglia di sette stranieri, compreso un bambino di nome Josh. Il romanzo si confronta così col razzismo e i meccanismi dei rifiuto. Il suo autore, Giuseppe Catozzella, è considerato uno dei giovani emergenti della narrativa italiana. L’appuntamento è sul palco di Tamuli dove alle 19.00 l’autore (vincitore del Premio Strega Giovani) sarà intervistato dal giornalista Giovanni Dessole.

La seconda giornata della Mostra si chiuderà in musica, con il concerto del trio jazz Kerlox Dynamic 3 in programma alle 21.00 sul palco del Padiglione Tamuli e organizzato in collaborazione con OrganSound. In scena Carlo Mascolo (trombone e oggetti sonori), Domenico Saccente (fisarmonica e tastiere) e Felice Furioso (batteria e cupa cupa bassa).

Nutrito anche il programma per le scuole, che partirà di mattina alle 10.00 al Padiglione Tamuli con lo spettacolo per ragazzi “Certi maestri” a cura dell’associazione Chine Vaganti. A seguire spazio a Giuseppe Catozzella che presenterà il suo romanzo “E tu splendi”. Alla stessa ora, ma all’Ex Alas, Sasha Naspini incontrerà i ragazzi per parlare del suo romanzo “Le Case del malcontento”. La mattinata proseguirà con Andrea Pau che presenterà il suo “Il T3rzo piano”.

L’Ex Alas sarà inoltre sede dei laboratori di scrittura e fumetto che l’associazione Chine Vaganti terrà alle 11.30 e alle 16.30.

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Non solo il tradizionale corteo del 25 aprile ma anche dibattiti, incontri, concerti e presentazioni di libri animeranno a Cagliari e in alcuni centri della provincia i giorni che precedono e seguono il 73° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. A coordinare il cartellone è il Comitato 25 Aprile che riunisce da anni numerosi gruppi, associazioni, sigle sindacali, il cui obiettivo è quello di tenere viva, soprattutto tra le giovani generazioni, la memoria della lotta al nazifascismo e rinnovare l’impegno a favore dei principi di libertà, di democrazia e di partecipazione. 

Il programma delle iniziative prevede martedì 24 una serie di incontri nelle scuole di Senorbì, Mandas, Siurgus Donigala, a cura dell’Anpi della Trexenta. Alle 19.00 a San Basilio si terrà una fiaccolata in memoria del partigiano Pasquale Erriu. Alle 19.15 al Cinema Odissea di Cagliari si proietta il documentario “Libere” di Rossella Schillaci. Organizza l’associazione “Se non ora quando” con il patrocinio dell’Anpi di Cagliari.

Mercoledì 25 aprile, 73° anniversario dalla Liberazione dal nazifascismo, si terrà a Cagliari il tradizionale corteo. Dopo il raduno dei partecipanti a partire dalle 9.30 nella parte alta pedonale di Via Alghero, il corteo si snoderà per la via Sonnino, con una sosta al Parco delle Rimembranze, dove verrà depositata una corona d’alloro in ricordo dei caduti per la patria e la libertà dell’Italia nella guerra di Liberazione, a cura delle associazioni partigiane e delle istituzioni (Prefetto e Sindaco del Comune di Cagliari). Dopo un omaggio all’opera-monumento ad Antonio Gramsci di Pinuccio Sciola, il corteo riprenderà a sfilare in via Sonnino, piazza Emilio Lussu, via Roma, via Sassari e fino alla piazza del Carmine.

Qui sul palco i giornalisti Vito Biolchini e Alessandra Addari coordineranno gli interventi di saluto del Presidente del Comitato 25 Aprile e di giovani studenti. A scandire la mattinata saranno i canti partigiani del Coro Anpi delle sezioni di Cagliari e Trexenta (coordinati da Clara Murtas e Roberto Deiana), insieme a brevi testi poetici letti da Cristina Maccioni ed alcuni brani dal repertorio internazionale di protesta del “Red and Green Choir” di Londra, graditi ospiti del Comitato 25 Aprile. 

Le iniziative a Cagliari proseguiranno nel pomeriggio in piazza Gramsci con un presidio d’onore e letture e recite ispirate alla Liberazione.

Alle 18.00 invece nella sede della Fondazione Siotto in via dei Genovesi, dibattito sul tema “Resistenza e Shoah”, incentrato sulla medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza alla Brigata ebraica e a due scritti ritrovati dei sardi Giusti fra le nazioni, Gerolamo Sotgiu e Vittorio Tredici. Dopo il saluto del presidente dello Uaps Franco Boi, interverranno il presidente della Fondazione Siotto Aldo Accardo e il presidente dell’Associazione Chenàbura Mario Carboni. Organizzano l’iniziativa Uaps, associazione Chenàbura, Fondazione Siotto, Associazione Le Officine, Accus.

Alla Vetreria di Pirri, nell’ambito del Programma “Aprile Resistente” spazio a partire dalle 16.00 a musica e letture nel “Concerto per la Liberazione”. Alle 20.30 sarà invece lo storico Gianluca Scroccu a parlare del 25 aprile, prima dello spettacolo del regista Marco Parodi “Bachisio Spanu. L’epopea di un contadino sardo alla guerra”.

Il 25 aprile sarà celebrato anche in alcuni centri della provincia. A Quartu Sant’Elena sono previste di mattina una cerimonia istituzionale e di sera un presidio d’onore in piazza Sant’Elena con intrattenimenti, letture e recite, e a seguire in biblioteca comunale con filmati e canzoni ispirati alla lotta partigiana e alla Liberazione a cura dell’Anpi.

La mattina del 25 aprile San Nicolò Gerrei ricorderà Salvatore Corrias, Partigiano e Giusto tra le Nazioni, in una iniziativa dell’Anpi Trexenta.

A Monserrato la Liberazione verrà celebrata nel pomeriggio del 25 aprile con una messa Messa in suffragio e la deposizione corona d’alloro al Monumento ai caduti di tutte le guerre presso i giardinetti di via Del Redentore. L’Anpi inoltre parteciperà a San Sperate alla manifestazione Liberafest.

Le iniziative per il 70° anniversario della Liberazione non si fermano il 25 aprile.

Venerdì 27 aprile alle 17.00 presso Libreria La Feltrinelli Point di via Paoli 19 a Cagliari, verrà presentato il libro “La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista” (Il Mulino) di Guido Melis. Intervengono insieme all’autore Luciano Marrocu (Università di Cagliari – Issasco) e Alessandro Pes (Università di Cagliari). Sarà presente l’autore. Organizza l’Issaco.

Sempre venerdì 27 ma alle 21.00 alla Vetreria di Pirri, per la rassegna “Aprile Resistente” va in scena lo spettacolo “Gramsci Antonio: Presente” con Marta Proietti Orzella e Fausto Siddi. 

Il calendario delle manifestazioni si chiuderà giovedì 3 maggio a Cagliari dove alle 10 presso la sede del  Circolo Lussu e dell’associazione Pixel Multimedia in via Tempio, verrà presentato il libro di Marco Sini “Antifascisti, Partigiani, Deportati. Appunti di storie monserratine”. Coordina Flavio Soriga, con interventi di Pietro Maurandi, Virginia Marci, Franco Boi, e letture di Rita Atzeri.

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Mercoledì 20 dicembre, alle ore 9.30, presso la Sala Giorgio Pisano, in Piazza Unione Sarda, la FP CGIL  Sardegna, in sinergia operativa con la delegazione Ferpi Sardegna con il primo workshop/evento dal titolo “#Donne #Lavoro #PA_#CGILComunica”, dove gli hashtag individuano il tema intorno a cui ruoteranno gli interventi/speech dei vari speakers.

«L’evento studiato e strutturato sul modello statunitense TED – sottolinea Fabiana Callai, Coordinatore Nazionale Ferpi per la comunicazione con i territori e delegata Ferpi Sardegna – nasce con l’obiettivo di riunire personalità di spicco, le menti e le idee più influenti e innovative che,  si alterneranno sul palco per condividere  sui temi delle #Donna #Lavoro e #PA, idee e progetti innovativi, idee per creare, azioni da comunicare.» Obiettivo del workshop quello di fare leva, attraverso il ruolo della comunicazione interna ed esterna sul «potere che le idee hanno di cambiare il comportamento e la vita delle persone ed il modo in cui si relazionano l’una con l’altra».

Da qui parte l’#idea di Ferpi Sardegna, attraverso FP CGIL Sardegna, di ripensare ad un nuovo modo di comunicare, da parte delle organizzazioni sindacali con i lavoratori, partendo da un ascolto costruttivo per creare solidi rapporti e relazioni con la base e organizzare l’azione collettiva affrontando i temi #Donne #Lavoro.

Temi forti e importanti soprattutto per le organizzazioni sindacali quelli in cui gli speaker si confronteranno con il pubblico, dipendenti della PA, attraverso degli interventi e speech che andranno dritti al cuore del tema del workshop, dove le  storie e idee potranno essere  d’ispirazione per tutti.  Motivo per cui sia gli speaker che il moderatore, condivideranno sul palco le loro esperienze ad alto fattore emozionale, grazie anche alle quali verrà proposto un confronto per una visione futura a lungo termine lasciando al pubblico libera interpretazione del messaggio e delle azioni da diffondere e comunicare nella Pubblica Amministrazione sui temi delle #donne nel #lavoro. Tra gli speakers personalità eccellenti, forti del loro ruolo nelle società e nel mondo del lavoro: la giornalista, caporedattrice dell’Unione Sarda, Maria Francesca Chiappe; il giudice del tribunale ordinario GIP-GUP, Cristina Ornano, la giornalista RAI_TGR, Flavia Corda, la coordinatrice nazionale comunicazione con i territori e delegata Ferpi Sardegna, Fabiana Callai, gli avvocati, Francesco Paolo Micozzi e Giovanni Battista Gallus, la deputata al Parlamento italiano, Romina Mura, la consigliera regionale Alessandra Zedda, la consigliera regionale Annamaria Busia, lo scrittore esperto PA Aldo Aledda, il giornalista della testata La Nuova Sardegna, Umberto Aime, la presidente delle pari opportunità, Gabriella Murgia, la segretaria generale nazionale FP CGIL, Serena Sorrentino, il segretario generale regionale FP CGIL, Antonio Cois, la segretaria regionale FP CGIL, Roberta Gessa. Strategico durante il workshop lo speech ironico/reale delle Lucide, le attrici Tiziana Troja e Michela Musio Sale del duo Lucido Sottile, il tutto con un moderatore speech d’eccezione, il giornalista autore Vito Biolchini.

Nasce da qui il progetto di comunicazione sindacale, #CGILComunica che si inserisce a sistema con il  più ampio progetto nazionale,  nato in Ferpi Sardegna tre anni fa e che, ha coinvolto tutte le delegazioni territoriali Ferpi. Il progetto modifica la prospettiva dell’ascolto e del confronto che,  contrariamente al solito percorso,  parte dalle esigenze e istanze dei territori e delle comunità, siano esse aziende che pubbliche amministrazioni.

La comunicazione sindacale quindi, come leva strategica che, partendo quindi da un ascolto/confronto concretizza le idee e alimenta ulteriore impegno del Sindacato nei confronti delle tutela delle Donne nel lavoro in generale e nella PA.

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La sostenibilità come opportunità di sviluppo della Sardegna. È questo il leitmotiv che caratterizzerà la quarta tappa del seminario intitolato “Materiali per un’urbanistica sostenibile”, che si svolgerà sabato 2 dicembre, a partire dalle ore 10.00, presso la Torre Littoria e la sala polifunzionale del comune di Carbonia. E proprio l’Amministrazione Comunale sarà parte attiva nel convegno organizzato dall’Associazione L.A.M.A.S. e SardegnaSoprattutto, attraverso le relazioni curate dal Sindaco Paola Massidda, dall’assessore all’Urbanistica Luca Caschili e dall’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu.
Il convegno, patrocinato dal Comune di Carbonia, prevede una serie di tavoli di lavoro in cui si alterneranno professionisti, studiosi e amministratori locali.
La scelta della città di Carbonia come sede del seminario non è casuale: si tratta, infatti, di una città e, più in generale, di un intero territorio, unico per bellezza e potenzialità ambientale. Un territorio, un suolo e un sottosuolo che hanno vissuto nel corso dei decenni l’esperienza delle miniere e dell’industria.
I relatori del convegno “Materiali per un’urbanistica sostenibile” si interrogheranno sulla compatibilità del disegno di legge regionale di governo del territorio con uno sviluppo sostenibile.
Il dibattito sarà moderato dal giornalista Vito Biolchini. Tra i relatori, si segnala la presenza di Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, di Giovanni Maciocco, professore emerito dell’Università di Sassari e di Maria Antonietta Mongiu, Presidente di L.A.M.A.S. e di SardegnaSoprattutto, nonché già assessore regionale alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
Alle 16.30, si aprirà un interessante tavolo tecnico, dal titolo “PPR e Legge Urbanistica nelle città storiche e di fondazione”, in cui i protagonisti saranno alcuni sindaci dei comuni della Sardegna: da Paola Massidda, sindaco di Carbonia, a Maria Itria Fancello, sindaco di Dorgali; da Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias, a Sean Wheeler, sindaco di Porto Torres; da Mario Puddu, sindaco di Assemini, a Ivo Melis, sindaco di Masainas, nonché presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis; e, infine, a Salvatore Puggioni, sindaco di Carloforte ed Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.