12 November, 2025
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Una mattinata intensa ed emozionante ha visto l’arrivo a Portoscuso di Orme d’ombra, il cammino di sensibilizzazione ideato e portato avanti dall’artivista viandante Rosalba Castelli, presidente di Artemixia APS ETS. Rosalba è stata accolta al porto dall’assessore al Turismo e allo Sport Attilio Sanna e, poco dopo, dall’assessora ai Servizi sociali Monica Napoli, dall’assessora alla Pubblica istruzione Ornella Pilisio, dalla dirigente scolastica Paola Grosso dell’Istituto Comprensivo Vittorio Angius, da don Antonio Mura e da numerose realtà associative locali: Associazione culturale Vergine d’Itria, HHT Italia, Croce Azzurra, Avis Portoscuso, Gruppo Folk Sa Turri, Auser Portoscuso, Coro polifonico femminile di Portoscuso, Pro Loco Portoscuso.

Il percorso è poi proseguito fino alla suggestiva tonnara di Portoscuso, dove ad attenderla c’era un nutrito gruppo di ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Vittorio Angius: almeno tre classi, per un totale di circa 40 studenti e studentesse. Le giovani e i giovani hanno accolto Rosalba Castelli con cartelli dal forte impatto: “L’amore non lascia lividi”, “Un uomo violento non si cambia, si denuncia”, e messaggi di sostegno al progetto Orme d’ombra.
Durante il dialogo con loro, Rosalba ha guidato un gesto collettivo: dal contare una sola mano alzata fino a scoprire la forza di decine di mani levate insieme al cielo. Una metafora potente della necessità di unire le forze per abbattere i muri della violenza.
Ad arricchire il momento, la consegna a Rosalba del gagliardetto della città e di un paio di scarpe nuove da parte dell’amministrazione comunale: un dono simbolico, perché ogni viandante ha bisogno di scarpe per proseguire il cammino, e Portoscuso ha voluto accoglierla così, per poterla accompagnare anche dopo, “passo dopo passo” (che è il titolo della tesi di sociologia etnografica che scrisse Rosalba dopo il Cammino di Santiago).
Il rito collettivo si è poi spostato alla Torre Spagnola di Portoscuso, dove ragazze e ragazzi hanno portato con Rosalba il nastro con il nome di Vanessa Ballan, giovane donna uccisa a soli 27 anni, madre di un bambino di 5 anni e in attesa di un secondo figlio. Le studentesse e gli studenti hanno voluto dare un nome a quella vita mai nata: Joele, anch’egli vittima innocente della violenza. La voce di Sofia ha scandito i nomi, mentre Francesca ha retto il nastro consegnato a Rosalba, che lo ha appeso insieme alla comunità, in un momento di grande intensità.
A documentare l’evento anche le telecamere della RAI, che dedicheranno un servizio sul TG3 regionale.

«Siamo tutte e tutti un’unica voce per le donne che più non hanno voce. E con questo canto diventiamo un grido altissimo», ha ricordato Rosalba nel suo discorso, parlando del vento che spinge nella direzione giusta quando le comunità si uniscono per un cambiamento reale.
L’assessora Monica Napoli ha espresso parole di grande vicinanza e apprezzamento per il progetto Orme d’ombra e per il significato di questo percorso: «Il comune di Portoscuso ha accolto con grande partecipazione e entusiasmo la tappa del progetto artistico e sociale “Orme d’ombra”, che vede la camminatrice Rosalba attraversare 100 torri della Sardegna per onorare la memoria delle donne vittime di violenza. Siamo onorate e onorati che Portoscuso sia parte di questo percorso di sensibilizzazione così importante. Rosalba, con il suo cammino, porta con sé la voce di tutte le donne che hanno subito violenza e ci ricorda il nostro dovere di istituzioni, cittadine e cittadini nel contrastare questo fenomeno. Il progetto “100 torri, 100 cammini, 100 vite”, promosso dall’associazione Artemixia, si inserisce nel quadro normativo internazionale e nazionale per la prevenzione della violenza di genere e la promozione di una cittadinanza attiva e inclusiva. Come Amministrazione comunale siamo profondamente sensibili a queste tematiche e continueremo a promuovere iniziative di sensibilizzazione e a lavorare per una cultura del rispetto e della parità di genere nella nostra comunità. L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come l’arte e l’impegno sociale possano unirsi per veicolare messaggi di cambiamento e speranza».
Entusiasta anche don Antonio Mura, il quale ha così commentato l’iniziativa: «Cara Rosalba, proprio in questi giorni ho sentito parlare di te e di questa iniziativa, grazie per quello che fai. Innanzitutto, ti sei subito inserita a Portoscuso e nel nostro contesto sociale, hai camminato come viandante nella vita della nostra gente portando il gesto grande della condivisione, una fraternità e sorellanza che deve essere capace di avversare la violenza contro le donne. Le donne purtroppo continuano a subire violenze, alcune platealmente evidenti, altre invece chiaramente nascoste, inoltre hai coinvolto i ragazzi delle scuole, oltre agli adulti, li hai affascinati dal racconto, non è facile coinvolgere quella fascia d’età e per questo ti ringrazio. La scuola è il luogo in cui si educa, dove si fa emergere dall’interiorità di ogni persona il rispetto della vita. Con te abbiamo visto un modello educativo chiaro che passa attraverso il camminare, il condividere e il lasciarsi condividere, l’attraversare la vita camminando verso gli altri. Buona strada».
Proprio il legame con le scuole e con le ragazze e i ragazzi rafforza ulteriormente il valore del progetto, portando la sensibilizzazione e la divulgazione alle generazioni più giovani, che saranno le persone adulte di domani: «I ragazzi di oggi sono molto sensibili, necessitano di stimoli nuovi, di nuove attività ed esperienze, e proprio questa iniziativa permette loro di fare un’esperienza completamente nuovaha detto Paola Grosso, dirigente dell’Istituto Comprensivo V. Angius di Portoscuso -. I ragazzi devono mettersi in gioco con qualcosa che vada al di là delle mura scolastiche, la cultura si fa ovunque, non solo a scuola, non solo studiando o spiegando sui libri dalla tale pagina alla tal’altra, sono le esperienze vissute le più preziose e questa è sicuramente una delle testimonianze più importanti a cui i ragazzi potranno assistere. Io credo tantissimo in questo progetto e nei semi che può lasciare in ciascuno di noi».
Gli incontri con le scuole sono iniziati martedì 16 settembre, a Carloforte, dove una comunità altrettanto coesa ed entusiasta ha accolto Rosalba Castelli, e dove la vicesindaca Elisabetta Di Bernardo, presente in loco, non ha lesinato parole piene di entusiasmo per Orme d’ombra e per il cammino intrapreso in memoria delle vittime di femminicidio.
«Carloforte è lieta di accogliere il progetto Orme d’ombra, promosso dall’associazione Artemixia, di cui ci tengo anche a sottolineare questa simpatica x che li contraddistingue ha detto la vicesindaca -. “Oltre che sull’“isola madre”, la Sardegna, questo progetto è approdato anche sulla nostra isola, l’isola di San Pietro. La presidente dell’associazione Rosalba Castelli sta dando vita ad una importante attività di sensibilizzazione e partecipazione comunitaria sul tema della violenza di genere e sul femminicidio e lo fa attraverso un cammino in solitaria che vuole coinvolgere e rendere partecipi le tante comunità che incontra lungo il suo cammino. Noi oggi cammineremo con lei lungo le strade della cittadina di Carloforte fino all’arco di via Solferino dove deporremo il nastro realizzato dalle donne detenute della Casa Circondariale “Lorusso – Cotugno” di Torino. Il nastro reca nome e cognome di una donna vittima di femminicidio. Carloforte partecipa con grande entusiasmo e convinzione al progetto “Orme d’ombra” perché riteniamo che si debbano tenere accesi i riflettori su questi temi così delicati e drammaticamente attuali, non solo in giornate dedicate, come il 25 novembre o l’8 marzo, ma sempre. E oggi 16 settembre, accendiamo tutti insieme quei riflettori!! Pensiamo inoltre che questo cammino comunitario rivesta un significato profondo non solo per il mondo femminile ma anche per quello maschile, ed è importante lavorare insieme per acquisire maggiore consapevolezza su ciò che ognuno di noi può fare senza mai girarsi dall’altra parte. Il cammino di “Orme d’ombra” per un tratto si snoderà lungo le antiche mura di cinta della nostra cittadina che simbolicamente rappresentano una barriera, una protezione contro ogni forma di violenza, un sostegno che uomini e donne facendo rete e diventando comunità possono erigere all’insegna del coraggio, della speranza e della rinascita.»

Il cammino prosegue con le prossime tappe ancora lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, che continua a regalare emozioni e suggestioni in scorci da favola. Giovedì 18 settembre ore 18 ritrovo a Borgo di Caput Acquas (Carbonia) per percorrere insieme il sentiero di Oretta e deporre il nastro di Oretta Scalisi. Saranno presenti l’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas, l’assessora delle Politiche sociali Irina Piras, il presidente dell’associazione Senso Comune che ha ripulito il sentiero, Ghigo De Pasquale, e a nome del centro antiviolenza di Carbonia Maria Mameli.

Venerdì 19 settembre al mattino Rosalba incontrerà alle 8.45 le classi della scuola secondaria di primo grado Sebastiano Satta di Carbonia e alle 10.00 una classe dell’I.I.S.S. G.M. Angioi, inoltre una delegazione di ragazze e ragazzi accompagnerà il nastro di Gisella Orrù giovanissima sedicenne uccisa a Carbonia nel 1989.

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Dal 18 al 22 ottobre, i locali dell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, ospiteranno la mostra itinerante “I tesori naturali di un’isola”, allestita dall’Agenzia Regionale Forestas.
L’evento, organizzato dall’Istituto Comprensivo Vittorio Angius di Portoscuso con il patrocinio del Comune e dell’assessorato della Pubblica Istruzione e Servizi Sociali di Portoscuso, ha l’intento di sensibilizzare i giovani al rispetto e alla salvaguardia del patrimonio naturalistico.
I visitatori potranno fruire di un ampio spazio espositivo e partecipare ai laboratori organizzati dagli alunni delle classi terze dell’Istituto.
L’evento è parte integrante di un progetto molto più ampio di educazione ambientale dal titolo “AmbientiAMOci” che l’Istituto porta avanti da qualche anno.
Si potrà visitare la mostra tutti i giorni la mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00, il pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00.

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Si è tenuta ieri pomeriggio, nella piazza di via Baracca, a Portoscuso, la cerimonia di premiazione degli alunni vincitori del concorso grafico “Una Portoscuso di diritti”, organizzato dall’Istituto Comprensivo Vittorio Angius di Portoscuso, in collaborazione con l’associazione Afoid Dirittiamoci ed il patrocinio dell’assessorato della Pubblica Istruzione e Servizi sociali del comune di Portoscuso. Nel corso della cerimonia, è stata intitolata la piazza e sono stati esposti tutti i disegni concorrenti nella piazza del Comune. Gli alunni hanno poi sfilato per le vie del paese.

Al termine della cerimonia (le fotografie allegate sono di Daniele Cherenti), cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Giorgio Alimonda, alcuni assessori e consiglieri comunali, abbiamo intervistato l’assessore della Pubblica Istruzione e dei Servizi sociali, Orietta Mura, e la professoressa Valentina Zini.

Questa sera, alle 18.00, la sala Alcoa della Biblioteca comunale, si svolgerà il Caffè Letterario, una riflessione sui diritti dei ragazzi, su bullismo e cyberbullismo. Interverranno Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso; Antonio Stasolla, presidente dell’associazione Afoid Dirittiamoci; Ivano Manzato, scrittore, vicepresidente dell’associazione Afoid Dirittiamoci; Tatiana Danese, psicologa esperta in gestione dei conflitti; Orietta Mura, assessore della Pubblica istruzione e Servizi sociali; Pietro Ferraro, educatore professionale del SERD della ASSL di Carbonia; e, infine, Valentina Zini, moderatrice. Parteciperanno gli alunni dell’Istituto Comprensivo Vittorio Angius di Portoscuso.

Vediamo le interviste realizzate con Orietta Mura e Valentina Zini.

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Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la manifestazione del carnevale organizzata dall’Istituto comprensivo Vittorio Angius di Portoscuso.

Il tema scelto per questa edizione è il “Magico mondo di Peter Pan”, un classico della letteratura per ragazzi rivisitato dagli alunni della scuola.

Parteciperanno all’evento tutti i bambini del paese dai più piccoli alunni dello “Spazio bimbo” e della scuola dell’infanzia pubblica e privata agli studenti della primaria e della secondaria di primo grado che, guidati dai loro docenti, hanno realizzato uno straordinario lavoro di ricerca e sperimentazione.

L’evento, infatti, è inserito all’interno di un più ampio progetto triennale di ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto denominato “Io cittadino” finalizzato alla crescita cosciente e consapevole dei ragazzi affinché diventino cittadini attivi.

Quest’anno viene proposto un doppio appuntamento: il giorno giovedì 8 febbraio, a partire dalle ore 15.00, sfilata lungo le vie del paese con carri, musiche ed abiti a tema.

Poi tutti in piazza Giovanni XXIII, dove sarà possibile ammirare le ambientazioni realizzate dai diversi gruppi, animazione, balli e zeppole per tutti i bambini.

Martedì 13 febbraio si rinnova l’appuntamento con le maschere dell’antica tradizione mustaioni, gattu, processo a re Giorgio e zeppolata offerta dal Comitato Sa Caletta.

La manifestazione, patrocinata dal Comune, vede il coinvolgimento delle associazioni di volontariato del paese, dei commercianti e dei genitori che hanno contribuito, con il loro lavoro, alla realizzazione di costumi e carri allegorici.

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L’associazione studentesca universitaria UniCa 2.0 e UDU Cagliari, operanti a livello metropolitano e regionale, promuovono, hanno promosso per la giornata di mercoledì 20 dicembre, in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’ERSU di Cagliari, una conferenza sulla lingua sarda e sull’importanza del suo insegnamento tramite il canto e le musiche tipiche della tradizione popolare sarda. La realizzazione di questa conferenza ha preso ispirazione anche dalla bellissima iniziativa che, in questi giorni, si sta svolgendo nel nostro Paese per i 60 anni dello Zecchino d’Oro.

L’ associazione organizzatrice, infatti, ha fortemente richiesto la presenza di una delegazione dell’Istituto Comprensivo “Vittorio Angius”, scuole elementari di via Nuoro site nel comune di Portoscuso (provincia del Sud Sardegna), per poter procedere all’ottima riuscita dell’evento congressuale che avrà come tema “la lingua sarda negli aspetti del canto e della tradizione musicale”.

I bambini saranno i protagonisti principali di tale evento, proponendo agli uditori alcuni brani in lingua sarda a tema natalizio e profano, andando così insieme a ricercare l’importanza del mezzo “lingua” nell’apprendimento e nell’educazione della scuola italiana.