19 March, 2024
HomePoliticaNel PD esplode la polemica interna dopo le primarie del centrosinistra, il deputato Emanuele Cani attacca pesantemente Tore Cherchi.

Nel PD esplode la polemica interna dopo le primarie del centrosinistra, il deputato Emanuele Cani attacca pesantemente Tore Cherchi.

Le primarie del centrosinistra domenica 29 settembre hanno designato l’europarlamentare Francesca Barracciu candidata alla carica di Governatore alle elezioni regionali del 2014 e, a distanza di cinque giorni, non si sono ancora spente le polemiche accese dal deputato Francesco Sanna che, a seggi ancora aperti, domenica ha diffuso un comunicato stampa nel quale denunciava che «numerose e convergenti segnalazioni riferiscono a Domusnovas di una pesantissima attività di voto organizzato da forze inequivocabilmente estranee al centrosinistra nelle primarie per la candidatura a Presidente della Regione Sardegna. Stanno prendendo parte al voto persone che non lo riconfermeranno nelle elezioni vere, indirizzate da amministratori locali già candidati in liste a sostegno dell’onorevole Cappellacci nella precedente elezione – ha aggiunto Sanna -. Penso che tale fatto non solo disturba e inquina la libera e volontaria espressione democratica dei cittadini di quella comunità, ma altera – qualunque esso sarà – il risultato della consultazione. Per questo – ha concluso Sanna – mi appresto a chiedere agli organi di garanzia delle primarie di bloccare l’attività del seggio e di non procedere allo spoglio delle schede».

Sulla vicenda hanno presso posizione altri esponenti del centrosinistra, tra i quali l’ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi, le cui parole hanno scatenato una durissima reazione di Emanuele Cani, deputato e segretario della federazione del Sulcis Iglesiente, compagno di partito di Tore Cherchi.

«Reagire al malcostume è un dovere di tutti e in particolare della federazione del Partito Democratico che deve scegliere a Domusnovas e altrove fra l’evidente ambiguità e la sperimentata serietà.»

«Con questa dichiarazione – tuona Emanuele Cani – Tore Cherchi si inserisce in maniera tardiva e inopportuna in una discussione, dimostrando di non conoscere i fatti e il modo con cui in questi anni hanno operato i rappresentanti della federazione. Vorrei ricordare a Tore Cherchi che le primarie non sono state organizzate dalla Federazione del Partito Democratico ma dal centro sinistra e che il presidente del seggio di Domusnovas è comunque un esponente del Partito Democratico che bene potrà lavorare in prospettiva con i dirigenti storici locali del Partito Democratico a cui rinnovo la mia stima e gratitudine per il loro costante impegno in questi anni.»

«Tore Cherchi lasci fuori il partito provinciale da questa vicenda – aggiunge Emanuele Cani – e non si permetta a fare insinuazioni attribuendo responsabilità a chicchessia seguendo metodi obsoleti di becera politica. Se vuole, il partito provinciale è pronto a una discussione approfondita sul tema delle primarie, le ultime e le passate, e sul rispetto delle decisioni in tema di alleanze politiche assunte nelle elezioni locali e sul rapporto del Partito e di alcuni suoi dirigenti con ambienti del centrodestra. Indipendentemente dalla sua volontà mi sento in dovere di promuovere una discussione su questi argomenti. Cosa che farò entro breve tempo.»

Le dichiarazioni di Emanuele Cani aprono una lacerazione interna al Partito Democratico che rischia di avere ripercussioni difficilmente prevedibili. Non è la prima volta, come evidenzia lo stesso Emanuele Cani, che le primarie sono motivo di scontro interno e, anziché elemento di unione, rischiano ancora una volta di trasformarsi in motivo di divisione se non addirittura di lacerazione. Martedì scorso, commentando i risultati delle primarie, abbiamo sottolineato che è lo stesso regolamento delle primarie a creare i presupposti per polemiche e divisioni, dal momento che all’articolo 7 apre la partecipazione al voto a “tutte le elettrici e gli elettori in possesso dei requisiti previsti dalla legge” e “ai giovani che, alla data del voto delle primarie, abbiano compiuto il sedicesimo anno di età” e “alle cittadine/i dell’Unione Europea residenti in Sardegna e le cittadine/i di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno e di carta di identità”.

E’ evidente che con questo regolamento non si può vietare a nessuno, neppure a quanti abitualmente non votano i partiti del centrosinistra e quindi alle prossime elezioni voteranno partiti e candidati antagonisti del centrosinistra, di partecipare alle primarie; così come lo stesso regolamento apre la strada alle discussioni con la partecipazione al voto delle primarie di giovani minorenni che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e che alle prossime elezioni regionali non potranno replicare il voto per le liste dei partiti del centrosinistra. Nel centrosinistra la discussione è sempre accesa tra i sostenitori di questo regolamento e quanti, viceversa, sostengono la tesi di un regolamento che ponga paletti più precisi sulla partecipazione al voto, riservata ai tesserati ai partiti del centrosinistra e ai maggiorenni.

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Il sindaco di Carbon
Inizia sabato pomeri

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