27 April, 2024
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E’ necessario ottimizzare i controlli sugli scarichi illeciti e sui rifiuti delle navi con un’attenzione particolare al Santuario dei Cetacei, nonché sulle attività diportistiche, sul demanio marittimo e sul patrimonio naturalistico della Regione. Sono le priorità delle azioni congiunte che verranno poste in essere unitariamente dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, dalle Capitanerie di Porto, dal Corpo Forestale regionale e dall’Arpa secondo un orientamento non limitato ai confini regionali, come indicato dal ministero dell’Ambiente. Se n’è discusso stamane, ad Alghero, in un incontro alla presenza dell’assessore regionale Donatella Spano. Erigere un fronte comune sul Tirreno tra regioni costiere è l’indicazione del ministero dell’Ambiente.
«Fare gioco di squadra tra più istituzioni per salvaguardare il nostro ecosistema marino significa impegnare meno risorse intensificando, al contempo, il risultato positivo finale» ha detto l’assessore Spano, soddisfatta del vertice odierno, al quale hanno partecipato anche il comandante regionale del Corpo Forestale, Gavino Diana, il capo del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto, Aurelio Caligiore, e Angela Maria Mereu della Direzione Tecnico Scientifica dell’ARPA Sardegna.
Il Reparto Ambientale Marino della Capitaneria, organo di supporto tecnico del ministero dell’Ambiente, ha ricevuto incarico dal ministro Gian Luca Galletti di comporre, a livello nazionale, un quadro informativo unitario delle situazioni di eventuale compromissione ecosistemica del mare e delle coste, attraverso incontri con gli Assessorati all’Ambiente delle Regioni costiere. I coordinamenti, con una mirata pianificazione delle attività, puntano a rendere più efficace la prossima campagna di tutela ambientale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. «Il mare e le coste meritano un’attenzione eccezionale – conclude l’assessore Spano – e l’approccio macro regionale con più soggetti in campo ci permette, con una programmazione unitaria, di essere più vigili rispetto al passato sul nostro ecosistema». I passi futuri vedranno un rafforzamento del già avviato dialogo con la Corsica in materia di tutela ambientale.
Donatella Spano 6 copia

 

Qualità dell’ambiente e tracciabilità a garanzia della sicurezza e dell’accesso alla risorsa alimentare: è il titolo del convegno che si terrà il 25 settembre nei locali di #Promocamera, l’azienda speciale della #Camera di commercio del Nord Sardegna, a Sassari. Il workshop, organizzato dall’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno (Izsm) in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, ha come obiettivo identificare e definire quali possano essere gli standard di qualità ambientale, riferibili a contaminanti tossici e persistenti, altri contaminanti di natura antropica, compatibili con i parametri di sicurezza alimentare e di salute umana, in differenti filiere zootecniche, sia di tipo intensivo che estensivo.

 Il workshop è destinato a 80 persone tra veterinari, biologi e tecnici di laboratorio chimici.

 Il convegno si aprirà alle ore 9.00 con i saluti di benvenuto del direttore generale dell’Izs Sardegna, Antonello Usai, e del direttore sanitario dell’ente di via Duca degli Abruzzi, Paola Nicolussi.

Il workshop entrerà subito nel vivo con la presentazione del progetto Envifood a cura di Gianfranco Brambilla dell’#Istituto superiore di Sanità (Iss) di Roma. Sarà quindi la volta di Vittorio Esposito, rappresentante del Polo di specializzazione micro-inquinanti dell’#Arpa di Puglia, che esporrà una relazione sulle valutazioni di impatto ambientale. Massimo Centemero, in rappresentanza del Consorzio italiano compostatori, illustrerà l’impiego valorizzato di fertilizzanti organici e compost di qualità nell’agricoltura italiana.

Angela Maria Mereu, direttore del Servizio monitoraggio della direzione tecnica dell’#Arpa Sardegna, parlerà degli indicatori di qualità per le acque superficiali e le acque di falda.

Eugenio Chiaravalle e Oto Miedico, del Centro di referenza nazionale per la radioattività nel settore zootecnico‐veterinario dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Puglia e Basilicata, esporranno una relazione sulla radioattività lungo la catena alimentare: dalla selvaggina e dal pescato al prodotto trasformato. Di inquinamento indoor da antiparassitari, invece, parleranno Cecilia Testa e Severin Salis dell’#Izs Sardegna.

Nel pomeriggio sarà ancora Gianfranco Brambilla dell’#Iss a intervenire con una relazione sulla filiera corta e le family farms: food safety e food security. Giannina Chessa dell’Izs Sardegna presenterà un intervento sui requisiti di qualità ambientale nell’allevamento ovicaprino. Angelo Ferrari, #Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, parlerà invece di qualità del mare e utilizzo della risorsa ittica: il bar‐code. Mauro Esposito (Izsm) chiuderà la serie degli interventi in programma con una relazione sull’ambiente e filiere alimentari: il progetto QR‐code Campania.