26 April, 2024
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Iglesias accoglie la Diagonale Sarda

Nella serata tra sabato 17 e domenica 18 agosto, Iglesias accoglierà la Diagonale Sarda, la carovana di runners, camminatori ed handbikers che da Porto Torres, con partenza venerdì 16 agosto, arriverà a Cagliari attraversando la Sardegna da Nord a Sud e percorrendo circa 480 chilometri.

Una manifestazione non competitiva, che è parte integrante di un evento nazionale nato con lo scopo di promuovere lo sport e soprattutto di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della disabilità.
Un centinaio di atleti normodotati ed alcuni non vedenti, si passeranno il testimone in una staffetta che vuole rappresentare un momento simbolico nel quale lo sport incontra la solidarietà, grazie anche alla raccolta fondi organizzata dal Lions Club di Oristano, che accompagnerà l’evento e permetterà l’acquisto di un cane guida per non vedenti.

Gli atleti presenti ad Iglesias riceveranno il testimone nella Chiesa Romanica di Sant’Antonio, verso le 23.30 del 17 agosto.
Percorreranno le strade principali del Centro camminando con alcuni disabili, e successivamente attraverseranno Piazza Sella, luogo in cui si svolgerà dalle 21.30 una gran festa musicale, all’insegna dell’inclusione sociale, organizzata grazie al supporto della Pro Loco.
All’uscita della città, in direzione Domusnovas, il testimone sarà consegnato ad altri atleti e la corsa proseguirà verso Cagliari.

«L’assessorato dello Sport vuole sottolineare l’importanza di accogliere una manifestazione che unirà tutta la Sardegna nel segno della solidarietà, aprendo una finestra sulle necessità delle persone con un handicap visivo – ha sottolineato l’assessore Claudia Sanna –. L’acquisto di un cane guida rappresenta un aiuto concreto, in grado di accompagnare le persone ipovedenti nelle attività quotidiane, incentivandone l’autonomia.
Pertanto vogliamo ringraziare quanti hanno collaborato gratuitamente alla realizzazione di questo evento, e tra loro gli artisti che animeranno la serata, come Emanuele Guaita, un giovane autistico con la passione per il canto, che avrà l’occasione di far conoscere a tutti il suo grande talento.
Iglesias avrà la possibilità di dimostrare la sua sensibilità nei confronti di chi si trova a dover convivere con la disabilità.»

«La vera sfida che nessuno di noi vuole perdere è quella di vedere una società più solidale – ha aggiunto l’assessore delle Politiche sociali Angela Scarpa -. Lo sport ci insegna proprio questo, ed è il senso che ritroviamo quando contribuiamo a manifestazioni che vedono tutti coinvolti a sostegno dei più deboli.»

«Come amministratore ho provato orgoglio, e sentito il dovere di organizzare una vera e propria festa per accogliere gli atleti e per sensibilizzare l’opinione pubblica verso i problemi di chi è meno fortunato – ha spiegato Eleonora Deidda, presidente della commissione consiliare Sport e Servizi Sociali -. Auspico che la mia città risponda con una partecipazione attiva, contribuendo con delle donazioni.
Si ringraziano le Associazioni presenti nel territorio, che hanno deciso di sposare questa nobile causa, mettendosi a disposizione per la riuscita della manifestazione. Basta un piccolo sforzo da parte di tutti per poter regalare un cane guida ai non vedenti.»

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Un weekend tutto da vivere, dalle 10.00 del mattino sino a tarda sera. InvitaS 2018 si prepara al gran finale, dopo il boom di visitatori dei primi due giorni: la Fiera di Cagliari “rinasce” e ritorna ai tempi d’oro grazie alle centinaia di stand visitabili e ben dieci “percorsi del gusto”. L’ingresso è gratuito per tutti: nessun biglietto per poter entrare nei tantissimi metri quadri pieni di sapori e saperi della Sardegna. Dal cibo alla tradizione, c’è spazio davvero per tutte le unicità dell’Isola al centro del Mediterraneo.

Sabato 3 novembre, spazio alle maschere barbaricine dei Boes e Merdules di Ottana. Stand aperti dalle dieci, alle 11.00 e alle 17.00 appuntamento al padiglione I con la realizzazione e dimostrazione su come si realizza la fede campidanese a cura dell’orafa Angela Sanna. La sfilata delle antiche maschere della Barbagia parte, puntuale, alle 18.30. Alle 20.00 l’esibizione canora a cura della cantante Federica Cabras, che esegue dal vivo alcuni brani sardi, alle 21.00 il suonatore di launeddas Nicola Agus. Domenica quattro novembre, l’ultima giornata, è impreziosita dal Medioevo e dal Rinascimento in Sardegna. Alle 11.00 il corteo storico medioevale e rinascimentale a rappresentare la storia della Sardegna. Rappresentano il Medioevo il gruppo dei tamburini e musici dell’associazione Castello di Siviller Marchesato di Villasor, associazione di Guasila, associazione di Dolianova e dell’associazione “La Farandola” di Ussana. A seguire balli medioevali e rinascimentali e lotta con la scherma. Alle sedici ancora balli medioevali a cura dell’associazione “La Farandola” di Ussana, con il coinvolgimento del pubblico. Alle 17.00 danze rinascimentali con l’associazione Castello di Siviller Marchesato di Villasor. Alle 18.00 la sfilata delle “Donne di Sardegna”, a cura dell’associazione Libera, mezz’ora più tardi la sfilata della collezione di Franca Sirigu di abiti e stoffe rappresentanti la Sardegna. Alle venti ultimo grande appuntamento inserito nel calendario di InvitaS 2018: l’associazione “La Farandola” di Ussana presenta lo spettacolo notturno dello sputafuoco con le bolas e le clave infuocate con la partecipazione del maestro Anry Usma dal passato circense presso il circo Lu Soleil de Paris. A seguire balli medioevali per tutti.

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In migliaia alla Fiera di Cagliari per la prima giornata di InvitaS 2018. Tutti gli stand sono stati presi d’assalto, l’ingresso è gratuito. Cresce l’attesa per le maschere di Fonni e la sfilata delle “Donne di Sardegna”.

L’assalto ai dieci punti ristoro è stato continuo. Dopo la maxi parata inaugurale, migliaia di cagliaritani hanno preso d’assalto la Fiera di Cagliari, scegliendo di mangiare muggini, fritto misto, malloreddus, porchetto arrosto, ma anche bomboloni ripieni di crema o “classici” panini con salsiccia calda. Molto soddisfatti gli organizzatori, che confidano in altri tre giorni da “tutto esaurito”.

Ed ecco il programma per la giornata di domani, venerdì 2 novembre 2018, dalle 10.00 alle 23.00.

Le protagoniste indiscusse saranno le maschere di Fonni “Urthos e Buttudos”, con l’esibizione prevista alle 19.00. Prima, alle 11.30 ed alle 17.00, la realizzazione in diretta del gioiello sardo “Corbula sarda”, a cura dell’orafa Angela Sanna, nel padiglione I. Alle 18.00, la sfilata delle “Donne di Sardegna”, a cura dell’associazione Libera. Verranno rappresentate in un suggestivo scenario le donne della Sardegna (cernitrici, partigiane, etc.) e le tessitrici di Maria Lai. Alle 20.00, l’esibizione canora della cantante Federica Cabras che eseguirà dal vivo alcuni brani sardi e, alle 21.00, musica dal vivo, con il suonatore di launeddas Nicola Agus.

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L’Associazione “Sarda Domus” di Civitavecchia, in collaborazione con l’assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, la Regione Lazio, il comune di Tuscania, il comune di Orune, la FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia, promuove il convegno “L’arte di Bonaria dai nuraghe alla terra etrusca dedicato alla straordinaria vicenda umana e artistica di Bonaria Manca, una pastora sarda emigrata nel Lazio nel 1949.

L’evento si terrà sabato 21 maggio, alle ore 9.30, a Tuscania, presso il Teatro Il Rivello, piazza F. Basile.

A Tuscia Laziale, Bonaria Manca ha espresso la sua vocazione artistica con il canto, il mosaico e la pittura dipingendo nel tempo le pareti interne della sua abitazione. La casa è diventata un vero e proprio museo suscitando l’attenzione di vari critici di fama internazionale.

Su di lei è stato realizzato il documentario “La sérénité sans carburant“, girato con sensibilità ed empatia dalla regista francese Marie Famulicki; ed il libro “Bonaria Manca. Rinascere ogni giorno” a cura di Pavel Konečný e Roberta Trapani (Marginàlie, 2014).

Recentemente a Bonaria Manca è stato assegnato il prestigioso premio internazionale STANDOUT WOMAN AWARD edizione 2016, perché ritenuta la più grande artista Donna di arte primitiva vivente.

Il Convegno di Tuscania offre l’occasione a studiosi, critici d’arte, antropologi  e sociologi, istituzioni e cittadini di stringersi intorno alla piccola grande donna sarda, ormai ultra novantenne, per manifestare ammirazione, stima, stupore e affetto. Gli indirizzi di saluto istituzionali saranno espressi da: Ettore Serra, presidente della “Sarda Domus”, Fabio Bartolacci, sindaco di Tuscania, Michele Deserra, sindaco di Orune e dai rappresentati delle Regioni Sardegna e Lazio.

Maria Rita Fiasco, in qualità di presidente  di Assotuscania e socia fondatrice dell’Associazione per Bonaria Manca è stata chiamata a presiedere l’incontro. 

Ecco, in successione, i relatori ed i temi trattati:

– Roberta Trapani, storica dell’arte, docente presso l’Università di Paris Ouest: “Itinerari di una bussola interiore”;

– Pietro Clemente, antropologo, docente universitario: “Bonaria, tra antropologia e arte“;

– Giacomo Mameli, scrittore e giornalista: “Bonaria, cercando la terra promessa”.

Si avvicenderanno poi, presentati da Gemma Azuni dell’Esecutivo FASI:

 – Maurizio Fiasco, sociologo e presidente dell’Associazione per Bonaria Manca: “Bonaria, i fili ritrovati della nostra formazione spirituale”

– Daniela Rosi, esperta di outsider-art: “Aspetti sintetici nell’arte di Bonaria”;

– Maria Elena Pifferi, storica dell’arte, dottore di ricerca in scienze ambientali e docente di lettere: “Istantanee dell’anima”.

Angela Sanna, artista, esperta di comunicazione digitale, presenterà il progetto “La casa di Bonaria”, museo virtuale per non perdere l’arte outsider di Bonaria Manca, ammesso a finanziamento della Regione Sardegna ai sensi dell’art. 19 L.R. n. 7/91.

 Paola Manca, vice-presidente dell’Associazione per Bonaria Manca, nipote dell’artista, porgerà i saluti finali.

S.E. Monsignor Giovanni Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, con la sua diretta partecipazione alla Messa domenicale del 22 maggio, porrà il sigillo finale all’iniziativa.

Bonaria Manca