27 April, 2024
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Parte oggi il nuovo campionato di A1 con la Dinamo Banco di Sardegna tra le protagoniste più attese. Alle 18.15, la squadra di Federico Pasquini, quasi interamente rinnovata (del roster della passata stagione sono stati confermati soltanto capitan Jack Devecchi ed il play Rok Stipcevic) fa il suo esordio davanti al suo pubblico, contro la Red October Cantù. L

«Prima di parlare della partita mi fa piacere fare una premessa relativamente a quello che siamo, prima del debutto in campionato, per chiarire il nostro livello, le nostre aspettative e ciò che penso su questo gruppo – ha detto ieri nella conferenza stampa della vigilia coach Federico Pasquini -. Sono convinto che questo sia un gruppo che ci darà tante soddisfazioni perché ha tutto per far bene e mi sembra giusto dirlo prima dell’esordio. È uno dei gruppi anagraficamente più giovani da quando sono qui, dal 2011, a livello di roster e credo sia importante crescere tutti insieme, con un po’ di pazienza nei confronti di giocatori che sono alla prima o seconda esperienza nei campionati europei e possono avvertire un livello più alto di pressione.»

«La partita contro Cantù di domenica è estremamente pericolosa, al di là delle loro problematiche: credo che il loro entusiasmo sia alto e che l’arrivo di un manager come Tony Cappellari, che ha inventato il ruolo di General Manager in Italia, farà sì che Cantù sarà una squadra di alto livello – ha aggiunto Federico Pasquini -. Una squadra che ha nel suo roster Smith, Culpepper, Crosariol, Chappell e Burns è una squadra già di livello che vorrà giocarsi le proprie carte al meglio a Sassari. Noi dovremo essere bravi ad affrontare questa avversaria e allo stesso tempo bravi ad aspettare questi ragazzi dandogli grande fiducia, affetto e supporto perché sono convinto che ci daranno tante soddisfazioni, ma in questo momento avremo bisogno più che mai che il nostro pubblico ci stia vicino e capisca la pressione di un gruppo nuovo, che ha entusiasmo e che ha la consapevolezza di giocare a Sassari.»

«Conosciamo tutti il valore di Milano – ha sottolineato Federico Pasquini facendo una panoramica sul lotto delle concorrenti per il vertice – credo che Venezia sul telaio che ha vinto il campionato si sia mossa bene con gli innesti di Johnson, Orelik e Watt, Avellino forse è la migliore di questi anni perché è una squadra atletica e multidimensionale, e non bisogna dimenticare Trento perché è una squadra che ha perso una finale scudetto e riparte cambiando solo Craft e Hogue, ho poi grande rispetto per la Virtus per quello che è il mercato, per Torino dal punto di vista del budget e Reggio Emilia che, con Della Valle-Markoishvili-Wright più Cervi, parte da una base di livello: queste sono le squadre che secondo me lotteranno per i primi 4-5 posti. Ci saranno sicuramente delle sorprese – ha concluso Federico Pasquini -, mi piace molto Pistoia, che secondo me ha tanto talento e qualità e sono convinto che farà bene.»

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Una bella Dinamo ha perso di misura con la Reyer Venezia campione d’Italia nella semifinale della Supercoppa a Forlì, prima uscita ufficiale della nuova stagione 2017/2018..

Il coach veneto Walter De Raffaele ha schierato inizialmente un quintetto con l’ex Haynes, Johson, Bramos, Orelik e Watt; Federico Pasquini ha risposto con Randolph, Pierre, Jones, Stipcevic e Polonara. L’avvio è stato favorevole alla Dinamo, con una tripla di Pierre ed un parziale di 7 a 0 dopo 3 minuti di gioco. La reazione della Reyer ha riequilibrato il punteggio al termine dei primi 10’ sul 15 a 15. Le due squadre si sono affidate ai tiri pesanti (la Dinamo con Pierre, Stipcevic e Randolph; la Reyer con De Nicolao) e la Reyer ha allungato all’intervallo lungo sul 38 a 31.

Nella terzo quarto i campioni d’Italia hanno incrementato il vantaggio, la Dinamo ha cercato di tenersi a contatto con Polonara (18 punti e 7 rimbalzi), ed è rimasta ancora in partita al 30′, sul 63-57.

La Dinamo ha retto ancora in avvio di ultimo quarto, ha cercato di rientrare trascinata da Achille Polonara (alla fine miglior realizzatore con 23 punti) ma un Peric già in gran forma ha vanificato tutti i tentativi della Dinamo e la Reyer ha chiuso il match sul 86-79, qualificandosi così per la finale in programma questa sera contro l’Olimpia Milano che nella prima semifinale aveva superato Trento con il punteggio di 74 a 65.

Umana Reyer Venezia 86 – Dinamo Banco di Sardegna 79

Parziali: 15-15; 23-16; 25-26; 23-22

Umana Reyer Venezia. Haynes 7, Peric 21, Johnson 10, Bramos 15, De Nicolao 10, Jenkins 2, Orelik 6, Bolpin, Ress 4, Biligha 2, Cerella, Watt 9. All. Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 1, Bamforth, Planinic 2, Devecchi 2, Randolph 7, Pierre 14, Jones 13, Stipcevic 17, Polonara 23, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

«La partita è stata segnata dal 24-7 che abbiamo preso alla fine del primo quarto e in avvio di secondo – ha commentato coach Federico Pasquini -. Abbiamo perso un po’ di ritmo e poi penso che ciò che ci è mancato sia la giocata per rientrare dentro la partita. Qualche errore nel secondo quarto a livello offensivo, nel terzo e nell’ultimo quarto a livello difensivo, ci ha impedito di raggiungere Venezia, complimenti a loro.»

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Conclusa la preparazione, la Dinamo Banco di Sardegna è pronta per l’inizio della nuova stagione. Questa sera la squadra di Federico Pasquini fa il suo debutto nella semifinale della Supercoppa Italiana 2017, alla Unieuro Arena di Forlì.

Alle 17.30 sarà alzata la palla a due della prima semifinale, quella tra l’Olimpia Milano, detentrice della Supercoppa 2016 e della Coppa Italia 2017, e l’Aquila Basket Trento, finalista dei playoff dello scorso anno e al debutto assoluto nella corsa al trofeo. Alle 20.45 game time per la Dinamo Banco di Sardegna che affronterà i neo campioni d’Italia della Reyer Venezia. Le squadre che staccheranno il biglietto per la finale si affronteranno domani, ore 18.00, nel match che assegnerà la Supercoppa Italiana 2017. Tutte le sfide saranno trasmesse su Eurosport 2.

«Sono curioso di capire a che livello siamo come squadra e come reagiamo quando il pallone si fa più pesante, passando dal precampionato a un impegno ufficiale – ha detto Federico Pasquini a Dinamo Tv -. Affrontiamo una squadra come Venezia che gioca con lo Scudetto sul petto, una squadra di grande valore: al nucleo che lo scorso anno ha vinto il Tricolore hanno aggiunto un’ala forte come Orelik, che è un giocatore imprevedibile che può allargare il campo, Dominique Johnson, ex Varese con tanti punti nelle mani, e Watt protagonista a Caserta lo scorso anno. Sarà una squadra simile sotto certi versi a quella dello scorso anno, capace di correre ma anche camminare, che può cambiare assetto passando da leggera a pesante con la coppia Orelik-Peric. Noi dovremo fare del nostro meglio, senza cercare alibi per le assenze ma con la volontà di fare bene anche per chi non potrà giocare.»

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La Dinamo Banco di Sardegna s’è aggiudicata il 7° International Basketball Tournament “City of Cagliari” superando in finale l’Auxilium Torino per 90 a 81. Per la Dinamo è la prima vittoria del quadrangolare, ottenuta contro un’avversaria competitiva.

Con la vittoria del “Città di Cagliari” si chiude il precampionato degli uomini di coach Federico Pasquini che da domani torneranno in palestra per lavorare al primo impegno ufficiale: la semifinale di Supercoppa in programma sabato 23 settembre alle 20.45, contro la Reyer Venezia.

Nella finalina terzo e quarto posto, il Buducnost si è imposto su Asvel Villeurbanne per 81-63.

Federico Pasquini inizialmente ha mandato in campo Randolph, Pierre, Jones, Hatcher e Polonara; il collega Luca Banchi ha risposto con Poeta, Patterson, Mazzola, Jones e Mbawke.

Il primo vantaggio è stato della Dinamo, con un +7, ma la Dinamo ha subito il break dell’Auxilium che ha chiuso il primo quarto avanti di 3 punti: 26 a 23. Nella seconda frazione è stato Washington a siglare il vantaggio piemontese, Jones e Hatcher hanno tenuto a contatto la Dinamo e Pierre, dalla lunetta, ha messo la firma sul sorpasso biancoblu, Stipcevic dai 6.75 ha segnato il +4 e la Dinamo ha poi allungato, chiudendo il secondo quarto con un parziale di +12, 27 a 15, ed il primo tempo avanti di ben 9 punti: 41 a 50.

Al rientro dall’intervallo lungo Torino si è riportata ad un solo possesso trascinata da Patterson e Jones e la schiacciata di Mbwake ha fissato il punteggio sul 53 a 54. Reazione biancoblu con Stipcevic e Planinic, la stoppata di Polonara ad Andre Jones ha infiammato il PalaPirastu ma Torino ha reagito ancora una volta, impattando alla fine del terzo quarto sul 65 pari. Break di 8-0 del Banco di Sardegna con Hatcher e Planinic in avvio di ultimo quarto ed una tripla di Rok Stipcevic ha portato la Dinamo sul +10. Partita finita? Macché, l’Auxilium si è rialzata ancora con Iannuzzi, Patterson e Poeta, riportandosi a un possesso e con Patterson a -1, Hatcher dalla media distanza e Polonara con una tripla hanno di fatto chiuso il match per la Dinamo Banco di Sardegna.

Auxilium Torino 81 – Dinamo Sassari 90

26-23; 15-27; 24-15; 16-25

Auxilium Torino. Garrett 2, Vujacic, Poeta 13, Stephens, Patterson 21, Washington 7, Okeke, Jones 11, Mazzola 3, Crusca, Mbakwe 8, Iannuzzi 16. All. Luca Banchi.

Dinamo Sassari. Spissu 2, Bamforth, Planinic 16, Devecchi, Randolph 9, Pierre 9, Jones 13, Stipcevic 15, Hatcher 18, Polonara 8, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini

Al temine della finalina Tore Serra, storica bandiera della Brill, ha premiato l’Asvel Villeurbanne quarta classificata. Al Buducnost Podgorica arrivata terza la coppa è stata consegnata dal presidente del CNA Sandro Muscas. Al termine della finale sul parquet del PalaPirastu la cerimonia di premiazione: la squadra seconda classificata Auxilium Torino è stata premiata dal presidente Fip Sardegna Bruno Perra mentre il capitano Jack Devecchi ha ricevuto la Coppa da Andrea Dettori, consigliere comunale e componente della commissione sport.

 

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La Dinamo Banco di Sardegna e l’Auxilium Torino sono le finaliste dell’International Basketball Tournament “City of Cagliari” 2017. La squadra di Federico Pasquini ha superato i francesi dell’Asvel Villeurbane dell’ex David Lighty con il punteggio di 88 a 80 (primo tempo 48 a 43), mentre quella di Luca Banchi ha avuto la meglio sul Buducnost di Podgorica per 94 a 91 dopo un tempo supplementare (primo tempo 32 a 39, secondo tempo 81 a 81).

Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con due italiani, il sassarese Marco Spissu e Achille Polonara, Levi Randolph, Shawn Jones e William Hatcher. Il coach francese JD Jackson ha risposto con Roberson, Kahudi, Lang, Noua e Watkins. In avvio la Dinamo ha preso un largo vantaggio, trascinata da Levi Randolph, che ha realizzato 12 punti in 7’, prima di uscire per un leggero infortunio ad un braccio. 24 a 12 per la Dinamo al termine del primo quarto, ma in avvio di seconda frazione è arrivata la reazione francese con un parziale di 6 a 0. Immediata la replica sassarese, con due “bombe” da 3 punti di Rok Stipcevic e una di capitan Jack Devecchi, appena entrato. Nuova reazione francese con 9 punti di Kahoudi, respinta indietro dal ritrovato Levi Randolph e da Rok Stipcevic. Le due squadre sono andate al riposo per l’intervallo lungo con la Dinamo avanti di cinque lunghezze: 48 a 43.

In avvio di terzo quarto, l’Asvel si è portata ad un solo punto, 48 a 47, ma la Dinamo ha ripreso a bombardare dalla lunga distanza con Levi Randolph, William Hatcher e Jack Devecchi, ai quali si è aggiunto Shawn Jones, con la Dinamo nuovamente avanti di dieci lunghezze. Finale di parziale ancora molto combattuto e Dinamo avanti di 6 al 30’: 71 a 65.

Risultato ancora in bilico nelle battute iniziali dell’ultimo quarto (71 a 69) ma poi prima i tiri pesanti, poi due schiacciate di Jones innescato da Stipcevic hanno determinato un nuovo perentorio allungo della Dinamo sul +11, 86 a 75, che in pratica ha spezzato la resistenza francese, prima dell’88 a 80 finale.

In finale, come sottolineato all’inizio, la Dinamo si troverà di fronte l’Auxilium Torino, sabato 16 settembre, alle 20.30. Alle 18.00 Buducnost Podgorica ed Asvel Villeurbanne scenderanno in campo nella finale per il terzo e quarto posto.

Dinamo Sassari 88 – Asvel Villeurbanne 80

Dinamo Sassari. Spissu, Gallizzi, Bamforth, Planinic 5, Devecchi 9, Randolph 18, Pierre 4, Jones 14, Stipcevic 24, Hatcher 18, Polonara 6, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Asvel Villeurbanne. Roberson 23, Kahudi 14, Kaba 4, Lang, Noua 4, Lighty 9, Harper 12, Briki 2, Cazalon, Alexis, Nelson 10, Watkins 2. All. JD Jackson.

L’Auxilium Torino ha impiegato 45’ per la meglio sul Voli Buducnost Podgorica, al termine di un match molto combattuto e sempre in equilibrio. Buducnost Podgorica avanti a metà partita sul 39 a 32, reazione torinese nella seconda metà e finale punto a punto, fino all’81 a 81 che ha portato le due squadre all’extra time. L’equilibrio è ancora qualche minuto ma alla fine è stata l’Auxilium a spuntarla per 94 a 91.

Buducnost Podgorica 91 – Auxilium Torino 94

Buducnost. Ivanovic 20, Bojic, Barovic 11, Sehovic 4, Starovlah11, Gordic 7, Bacovic, Ilic 4, Nikolic 3, Gibson 15, Popovic 2, Nikolic 14. All. Aleksandar Dzikic.

Torino. Garrett, Vujacic 24, Poeta 9, Stephens 4, Patterson 21, Washington 12, Okeke, Jones 5, Mazzola 5, Crusca, Mbakwe 7, Iannuzzi 7. All. Luca Banchi.

 

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E’ stato presentato questa mattina, nella splendida cornice del GeoVillage Sport&Convention Resort di Olbia, sede per il sesto anno consecutivo del ritiro biancoblu, il roster 2017/2018 della Dinamo Banco di Sardegna.

Nello spazio allestito a bordo piscina i giornalisti di televisione, carta stampata e testate on line hanno conosciuto i 13 giganti che da quasi una settimana sono al lavoro perché la Dinamo formato 2017/2018 trovi la sua chimica.

I giocatori si sono presentati uno ad uno, accompagnati da una breve scheda che ha ricordato carriera, peculiarità tecnico tattiche e qualche curiosità. I 13 giganti hanno condiviso con la platea sogni, aspettative e sensazioni sulla nuova stagione: al tavolo anche il coach-general manager Federico Pasquini. Grande entusiasmo per la prima uscita ufficiale in maglia Dinamo dei nuovi arrivati: Levi Randolph, William Hatcher, Achille Polonara, Jonathan Tavernari, Marco Spissu, Andrea Picarelli, Shawn Jones, Scott Bamforth ed Erazem Lorbek.

Debutto davanti alla stampa per il giovanissimo Ezio Gallizzi, talento prodotto delle giovanili biancoblu aggregato alla prima squadra insieme a Simone Casula, al secondo anno di ritiro. A fare da padroni di casa i due veterani del gruppo: il capitano Jack Devecchi, alla stagione numero 12 in maglia Dinamo, e Rok Stipcevic, al suo terzo anno in Sardegna.

A chiudere la presentazione il coach Federico Pasquini: «Quando ho parlato con questi ragazzi durante la creazione della squadra ho percepito grande entusiasmo da parte di tutti, al di là delle età diverse e delle precedenti esperienze. Credo che questo sia un ottimo punto di partenza: abbiamo cambiato dieci giocatori su dodici quindi l’obiettivo prioritario è accelerare il processo di creazione del gruppo. Dobbiamo entrare ogni giorno in palestra con la voglia di lavorare al massimo e uscire con la convinzione di essere migliorati ma poter fare ancora di più. La voglia di lavorare e di crescere è ciò che realmente ti permette di diventare competitivo anche quando giochi tre partite a settimana: partiamo da qui».

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La Dinamo Banco di Sardegna ha tesserato l’ala slovena Erazem Lorbek che si unirà al gruppo di coach Federico Pasquini per un mese e nei prossimi giorni sarà in Sardegna per le visite mediche e per la successiva partenza per il Geovillage di Olbia, dove il 20 agosto prenderà il via il ritiro biancoblu.

Classe 1984, 209 centimetri di altezza per 113 chilogrammi, Erazem Lorbek porta in casa Dinamo uno straordinario patrimonio di esperienza e tecnica, frutto di una carriera spesa per quasi 15 anni ai massimi livelli europei che lo ha visto tra le file di top club continentali come CSKA e Barcellona. Un elemento che garantirà al gruppo biancoblu una presenza importante e di livello per tutto il periodo della preparazione precampionato.

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Il sogno della Dinamo di arrivare fino in fondo nei play-off scudetto si è infranto in Gara3 nei quarti di finale con la Dolomiti Energia Trentino, davanti ai 5.000 del PalaSerradimigni. La squadra di Maurizio Buscaglia si è confermata avversario particolarmente ostico, in grado di mettere in difficoltà la Dinamo, limitandone il potenziale offensivo, imponendo sempre punteggi bassi. E’ sufficiente tornare indietro alle due sfide della regular season che, se pure la Dinamo era riuscito a vincere, era rimasta sempre sotto i 70 punti: 69 a 66 al PalaSerradimigni il 10 dicembre 2016; 66 a 57 a Trento l’8 aprile 2017.

Nei play-off le cose sono andate decisamente peggio, anche perché La Dolomiti Energia si è presentata reduce da una straordinaria striscia positiva e in splendide condizioni di forma. Ha vinto le due sfide casalinghe con punteggio bassi, lasciando la Dinamo a 55 nella prima (65 a 55 il punteggio finale) e a 68 nella seconda (74 a 68). Ieri sera le cose non sono andate molto diversamente, nonostante tutti i tentativi messi in atto dalla squadra di Federico Pasquini per allungare la serie, e Trento ha chiuso i conti con un altro punteggio basso: 69 a 75 (primo quarto 21 a 21; secondo quarto 36 a 34; terzo quarto 55 a 56).

Alla Dinamo non sono bastati i 15 punti di un ritrovato Trevor Lacey, gli 11 a testa di Rok Stipcevic e Gani Lawal: negli ultimi minuti, dopo un match molto equilibrato, gli ospiti hanno trovato la carica per mettere a segno un break che è valso loro il vantaggio e la vittoria.

Si è conclusa comunque tra gli applausi dei 5.000 del PalaSerradimigni la stagione della Dinamo Banco di Sardegna, il popolo biancoblu ha reso omaggio ai suoi campioni, protagonisti di un’altra stagione straordinaria (con le perle della finale di Coppa Italia e dei risultati ottenuti in Champions League, manifestazione che li ha visti fermarsi ad un passo dalle Final Four).

«Credo che la partita di stasera sia facilmente spiegabile dal punto di vista difensivo, su quello che è stato il lavoro extra che abbiamo fatto su alcuni giocatori, come ad esempio Craft e Sutton, che abbiamo limitato molto bene mentre abbiamo pagato su altri giocatori, in primis Gomes e Forray – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. A livello offensivo ci siamo intestarditi un po’ troppo nel cercare di far fallo a Gomes, questa cosa ci ha tolto il ritmo e da lì è iniziato  quell’avvio di quarto quarto dove abbiamo fatto 2 punti in 5 minuti perché abbiamo perso fluidità e perché abbiamo cercato di andare ad affrontarli in uno contro uno in situazioni in cui loro sono stati molto bravi a nascondere il loro ruolo difensivo che è quello che avevano fatto due giorni fa. C’è grande rammarico, eravamo convinti di potercela fare, ma non è stato così. Complimenti a loro che hanno fatto una grande partita. La squadra ha sempre dato il cento per cento, sono molto orgoglioso di questo gruppo, che era totalmente nuovo e che credo che ci permetterà di ripartire non da una situazione non di totale rivoluzione ma di mantenere uno zoccolo duro che permetta di lavorare in continuità con questa qualità nel lavoro e nella voglia di lavorare. Abbiamo trovato dei giocatori legati alla maglia, a Sassari e dei lavoratori veri. Questa è una squadra che nei momenti di difficoltà non ha mai mollato, ha fatto due grandi rimonte clamorose in Champions League e in campionato, una Final Eight bellissima di coppa Italia,  una squadra che ogni giorno ha avuto il gusto di rappresentare al meglio Sassari. Secondo me questo – ha concluso Federico Pasquini -, in un’annata di ripartenza ci può permettere di creare quello zoccolo duro che fa la differenza.»

«Complimenti a Trento per il passaggio del turno – ha detto il capitano Jack Devecchi -. E’ stata una serie strana, di certo è difficile metabolizzare la sconfitta. Trento ha sfruttato bene la propria inerzia, la fiducia per la grande seconda parte di campionato che ha fatto. Noi non siamo riusciti. Ringrazio comunque il club e lo staff per questa bella cavalcata che abbiamo fatto in questa stagione fino ai playoff – ha concluso Jack Devecchi -, peccato per questa uscita di scena così anticipata.»

Dinamo Sassari 69 – Dolomiti Energia 75

Parziali: 21-21; 15-13; 19-22; 14-19.

Progressivi: 21-21; 36-34; 55-56; 69-75.

Dinamo Sassari: Bell 5, Lacey 15, Devecchi 1, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 5, Savanovic 8, Carter 8, Stipcevic 11, Lawal 11, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

Dolomiti Energia: Sutton 7, Craft 12, Forray 13, Conti, Flaccadori 11, Lovisotto, Gomes 16, Hogue 9, Lechtaler 1, Shields 6. Coach: Maurizio Buscaglia.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha fallito una grande occasione per pareggiare la serie dei quarti di finale dei play-off scudetto con la Dolomiti Energia che con la vittoria di questa sera (74 a 68, primo tempo 30 a 28) si è portata in vantaggio 2 a 0, compiendo un grosso passo avanti verso la qualificazione alle semifinali. Ora la Dinamo non può più fallire, la serie si sposta a Sassari, dove i biancoblu cercheranno di ribaltare la situazione, per arrivare alla bella che, se raggiunta, verrebbe disputata a Trento.

Nel primo quarto i biancoblu si sono portati avanti con una partenza sprint, nel secondo quarto invece sono stati i padroni di casa a chiudere avanti di misura condotti dal duo Sutton-Craft. Il secondo tempo è una danza infinita, Trevor Lacey e David Bell hanno trascinato la Dinamo fino al +9 con una serie di triple ma la squadra biancoblu ha subito la reazione bianconera che ha riportato il punteggio in equilibrio alla fine del terzo quarto: 54 a 56.

Nell’ultimo quarto la partita è andata avanti ancora a lungo punto a punto, ma lo spunto decisivo è stato della squadra trentina che è riuscita a trovare il break con Sutton e Craft ed ha chiuso sul 74 a 68.

Dolomiti Energia 74- Dinamo Sassari 68

Parziali: 12-14; 18-14; 24-28; 20-12.

Progressivi: 12-14; 30-28; 54-56; 74-68.

Dolomiti Energia: Sutton 17, Bernardi, Craft 9, Forray 11, Flaccadori 7, Lovisotto, Gomes 11, Hogue 12, Lechtaler, Shields 7. Coach. Maurizio Buscaglia.

Dinamo Sassari: Bell 17, Lacey 16, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 2, Lydeka 4, Savanovic 11, Carter 9,  Stipcevic 7, Lawal 2, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

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La Dinamo cerca l’immediato riscatto in Gara2 dei quarti di finale dei play-off scudetto sul campo della Dolomiti Energia a Trento, alle 20.45. La partita di questa sera è fondamentale, una vittoria consentirebbe a Stipcevic e compagni di tornare in Sardegna con il grande vantaggio di poter essere padroni del loro destino al PalaSerradimigni, nelle due sfide casalinghe consecutive.

«In funzione del match di questa sera dobbiamo tornare a essere proprietari del nostro ritmo, che è ciò che ci è mancato sia nella partita con Caserta sia in Gara1 – ha detto alla vigilia il coach sassarese Federico Pasquini -. Alla fine tolti i primi due quarti in cui abbiamo seguito un ritmo di un certo tipo, negli altri due abbiamo subito il loro ed è una cosa che non puoi fare nei playoff né con una squadra con le nostre caratteristiche.»

«Un altro aspetto importante – aggiunge Federico Pasquini – è che fino alla partita con Venezia abbiamo sempre mostrato una certa durezza mentale: quella che nei momenti di difficoltà ci rendeva una squadra dura e forte, che faceva quadrato nei momenti in cui si decideva la partita e ci metteva in una condizione dove la giocata importante, quella del +1 per intenderci, la facessimo noi. Invece in Gara1 è mancata questa solidità: nel primo tempo quando noi abbiamo provato a scappare via Trento è rimasta lì, mentre nel terzo quarto quando Gomes ha messo quelle bombe che gli hanno permesso di mettere la testa avanti ci siamo disuniti. Nell’arco di questi mesi abbiamo sempre avuto la capacità di essere forti mentalmente, in Gara1 questa cosa ci è mancata. Dobbiamo tornare a essere forti e solidi dal punto di vista mentale nei momenti topici, quelli in cui si decide la partita – conclude Federico Pasquini -, e non disunirci e squagliarci come è successo in Gara1.»