19 March, 2024
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«Non soltanto i rifiuti di tutto il Nord Sardegna adesso anche gli scarti di macellazione, probabilmente provenienti dall’intera Isola, potrebbero presto finire a Olbia. È questo lo scenario futuro che si sta delineando nella triste e complessa vicenda che ruota attorno alla discarica di Spiritu Santu. Se appena qualche giorno fa, dopo le ultime dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Gianni Lampis, abbiamo appreso che la programmazione regionale prevede l’ampliamento della discarica, oggi è arrivata un’ulteriore mazzata: il Cipnes, titolare della discarica di Spiritu Santu, incasserà un finanziamento di 500mila euro dall’Argea per il completamento di un impianto che tratterà gli scarti di macellazione. In pratica, il grido d’allarme dei cittadini di Murta Maria e Porto San Paolo continua a cadere nel vuoto. Se da una parte i cittadini, esasperati dalle esalazioni e preoccupati per l’inquinamento delle loro terre, protestano da anni contro la discarica, dall’altra la Regione finanzia un nuovo impianto. Tutto ciò è gravissimo. Siamo arrivati oltre il sopportabile.»

A denunciare un altro peso insostenibile per la popolazione gallurese è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Roberto Li Gioi, impegnato nel braccio di ferro tra Cipnes e cittadini per la bonifica di una vera e propria bomba ecologica come la maxi discarica che sovrasta il mare cristallino di Tavolara.

Il finanziamento concesso al Cipnes è stato previsto da una delibera della precedente Giunta regionale, del 20 dicembre 2017, promossa dall’allora assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, e dettata dall’esigenza di correre ai ripari e dotare la Sardegna di un impianto di lavorazione degli scarti di macellazione dopo la chiusura dell’unico impianto sardo, quello dell’Agrolip di Macchiareddu, per violazione delle norme sanitarie e ambientali.

Nella delibera in questione, l’assessore all’Agricoltura ricorda alla Giunta che «alcuni comuni della Sardegna sono proprietari di strutture e/o impianti che opportunamente completati possono consentire il trattamento dei SOA».

«Assessore Lampis, le chiedo di guardare la vicenda da tutte le prospettive – conclude Roberto Li Gioi -. Di considerare i rischi derivanti dalla presenza di una quantità ingente di rifiuti in un’unica area. Valuti gli spaventosi risultati delle analisi dei pozzi piezometrici in relazione alla salute dei cittadini sardi.»

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Domani, giovedì 17 gennaio, alle ore 10.45, nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto a Cagliari, il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, Luigi Arru e Pier Luigi Caria, ed i vertici dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, illustreranno alla stampa gli ultimi importanti risultati raggiunti in questi mesi nell’ambito del contrasto alla PSA. Si farà anche il punto sull’incontro tenuto oggi a Bruxelles tra i rappresentanti dell’Unità di Progetto e del ministero della Salute e quelli della Sanità animale della Commissione europea. 

La conferenza stampa dell’assessore Filippo Spanu, inizialmente prevista domani nella sala riunioni dell’assessorato degli Affari Generali con inizio alle 10.30 sui progetti finalizzati all’inclusione dei richiedenti asilo, alla luce delle novità scaturite dal nuovo Piano dell’Accoglienza, è rinviata ai prossimi giorni.

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«Stiamo dando corso a tutti gli adempimenti amministrativi necessari per l’ingresso dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori Sardegna (Aras) all’interno dell’Agenzia Laore Sardegna. L’obiettivo è quello di dare avvio alle previste procedure selettive entro i primi dieci giorni del prossimo mese di marzo.»

Lo hanno detto gli assessori del Personale e dell’Agricoltura Filippo Spanu e Pier Luigi Caria che oggi hanno incontrato a Cagliari i lavoratori dell’Aras e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per fare il punto della situazione alla luce delle ultime positive novità che hanno caratterizzato una vicenda che dopo 10 anni ha trovato una soluzione.

Gli esponenti della Giunta hanno ribadito che «è stato raggiunto un risultato straordinario che all’inizio non era certo scontato in considerazione della complessità di una vertenza lunga e delicata. Tutti hanno fatto la loro parte con la massima unità di intenti e ora con lo stesso spirito vogliamo portare a termine il percorso attraverso gli atti amministrativi che ancora sono necessari come il nuovo Piano del Fabbisogno di Laore e le questioni più strettamente finanziarie. Siamo molto soddisfatti e la giornata di oggi, che suggella il grande risultato raggiunto, è molto importante per la Regione Sardegna e per il mondo zootecnico dell’isola che potrà avvalersi in modo strutturato di professionalità preziose che sinora hanno svolto un ruolo fondamentale nell’assistenza sulla Misura 14 del Benessere degli animali. Siamo passati da una situazione di grandissima incertezza a un quadro definito con prospettive molto positive e questo ci pare il dato più significativo che oggi abbiamo voluto condividere con tutti i lavoratori».

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Sono stati ricevuti oggi, nella sede della presidenza della Regione, a Villa Devoto, a Cagliari, i vincitori del secondo bando del progetto Terra ai giovani dove la Regione ha concesso in affitto agevolato per 15 anni, eventualmente rinnovabili una sola volta, 15 lotti di terre incolte o inutilizzate da affidare agli imprenditori agricoli under 40 anni della Sardegna. I primi 11 assegnatari, gli altri 4 saranno convocati appena si chiuderanno alcuni ricorsi, hanno firmato i contratti di affitto alla presenza del presidente Francesco Pigliaru, degli assessori dell’Agricoltura e degli Enti locali, Pier Luigi Caria e Cristiano Erriu, e dei direttori generali dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba.

«Oggi fissiamo un nuovo importante tassello di un progetto di cui andiamo particolarmente orgogliosi – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Sono altri 1300 ettari di terre che da troppo tempo la Regione teneva come proprietà ferma, improduttiva. Oggi questi lotti vengono assegnati a persone che lavoreranno per metterli a reddito e parliamo soprattutto di giovani, per i quali principalmente è nata l’idea. Hanno risposto in tanti e il livello di istruzione è mediamente alto – ha sottolineato il presidente della Regione -. Questo significa che se noi ci mettiamo la terra e l’opportunità di occupazione, loro ci mettono competenze ed entusiasmo, ingredienti necessari per far crescere la nostra agricoltura con tecniche moderne, di precisione, cosa di cui abbiamo estremamente bisogno. In una prospettiva di sviluppo tecnologico i giovani sono i migliori protagonisti e alleati – ha concluso Francesco Pigliaru – e sono certo che con la loro capacità e il loro impegno sapranno creare in fretta buone pratiche da seguire.»

«Mentre in altre realtà d’Italia si promuovono, attraverso vendite all’asta, le assegnazioni delle terre pubbliche provenienti da sequestri e confische fatte su imprenditori agricoli che hanno avuto problemi finanziari, la Regione Sardegna taglia il secondo traguardo nella concessione in affitto di proprietà abbandonate che attraverso i giovani riprenderanno a produrre e a creare ricchezza – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. Visti gli ottimi risultati ed il crescente interesse da parte dei giovani sardi, Il progetto promosso da questa Giunta andrà avanti, poiché sono ancora numerose le proprietà regionali che meritato un recupero e una giusta valorizzazione.»

«L’iniziativa di oggi – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – si inserisce in un quadro strategico più generale avviato all’inizio della legislatura, che riguarda la gestione ottimale del patrimonio della Regione. Il caso più noto è certamente quello dell’azienda di Surigheddu e Mamuntanas, oltre a quello dei beni ceduti all’SBS. Ritengo che la formula di ‘Terra ai giovani’ sia azzeccata, in quanto si coinvolgono tanti giovani qualificati e professionalizzati che portano avanti progetti interessanti e talvolta innovativi nei settori più disparati. È una scommessa che si sta rivelando vincente e che consente di valorizzare l’enorme patrimonio immobiliare regionale il quale, sino a pochi anni fa, era in stato di abbandono. Un percorso virtuoso che riguarda anche i fari e i numerosi edifici della nostra Amministrazione concessi ai Comuni a prezzo simbolico.»

I territori interessati dal progetto, che in questa seconda edizione ha messo a disposizione poco più di 647 ettari, si trovano ad Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra le proprietà anche due ex siti militari a Siliqua e Villasor ripresi in carico dalla Regione dopo la dismissione. Per questo secondo bando erano pervenute negli uffici dell’Agenzia Laore Sardegna (incaricata di indire il procedimento di evidenza pubblica per l’assegnazione delle terre e di gestire i relativi contratti) 240 richieste, il doppio rispetto alla prima edizione del 2016 quando le domande furono 128, mentre il totale delle superfici messe a disposizione dei giovani sardi raggiunge un totale di circa 1.300 ettari. Dopo una prima istruttoria sono state ammesse in graduatoria 220 domande con i relativi piani di valorizzazione aziendale dedicati ai singoli lotti.

Il 17% dei partecipanti è composto da imprese di primo insediamento in agricoltura, mentre l’83% riguarda aziende già avviate. Gli indirizzi produttivi proposti dai candidati hanno puntato maggiormente sul settore foraggero-zootecnico con 117 domande. Altri 27 progetti di valorizzazione hanno mirato su orticoltura, frutticoltura e misto ortofrutticolo, 17 su cereali e leguminose da granella, 15 sull’olivicoltura, 14 su coltivazioni erbacee e arboree e 49 domande su altri segmenti della produzione agricola. I titoli di studio dei partecipanti si possono racchiudere all’interno di tre macro-categorie così rappresentate: 88 giovani con attestati di formazione professionale, 83 con la laurea e 69 con il diploma di scuola media superiore.

Le tipologie delle terre, dai seminativi in irriguo a quelli in asciutto passando per i classici pascoli fino a quelli più poveri dei cespugliati, permettono usi più prettamente agricoli da un lato oppure rivolti alla zootecnia dall’altro. Sul piano delle estensioni i lotti variano dai circa 6 ettari di San Basilio agli oltre 208 di Gonnosfanadiga.

I progetti beneficiari.

Il primo lotto (terreni Laore di Casa Sea in agro di Alghero), di 12,96 ettari, è stato aggiudicato alla Società agricola Domo Bianca. Costituita nel 2017 è leader nella produzione di ortive sia estive che invernali. L’azienda propone un PVA (Prodotto vendibile agricolo) basato sull’ampliamento delle produzioni tipiche e l’introduzione di colture esotiche.

Il lotto 2 (terreni di Laore di Pala Pirastu in agro di Alghero), della superficie di 10,82 ettari è stato aggiudicato alla Società Agricola Nure di Daniele Monti. L’impresa, costituita nel 2010, ha un indirizzo produttivo basato sulla coltivazione di piante arboree da frutto: vite per uva da vino, olivo e fruttiferi misti. La Società intende reimpiantare circa 5 ettari di vigneto, impiantare un nuovo oliveto, leguminose, erbe aromatiche e grano duro.

Il lotto 3 (terreni Laore di Sa Segada in agro di Alghero), di 14,8 ettari, è stato aggiudicato alla Società Agricola Chea De Oro. L’ordinamento produttivo dell’impresa, costituita nel 2017, è di tipo ortofrutticolo, viticolo, cerealicolo e foraggero. Il PVA presentato prevede l’impianto di oliveti, agrumeti e la coltivazione di orticole.

Il lotto 4 (terreni Laore di Centro 2 Sassu in agro di Arborea), dell’estensione di 10,54 ettari, è stato aggiudicato all’azienda P.A. Gianfrancesco Fulghesu. La società, costituita nel 2017, propone la gestione selvicolturale dell’impianto arboreo a eucalipti, l’allevamento di api e l’attivazione di un agricampeggio.

Il lotto 5 (terreni Laore di Masongiu Alta – Masongiu – Sant’Anna lato S.S. 131 e lato cimitero, ubicati in agro di Marrubiu), di 67,33 ettari, è stato aggiudicato alla Società Semplice Agricola Terrai. L’ordinamento produttivo dell’azienda, costituita nel 2018, è di tipo zootecnico-forestale. Il PVA presentato prevede la gestione del ceduo e della fustaia per la produzione e vendita della biomassa legnosa e l’apicoltura.

Sul lotto 6 (terreni Laore di Serralonga in agro di Palmas Arborea), della superficie di 134,76 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in atto.

Il lotto 7 (terreni Laore di Monte Narba in agro di San Vito), di 36,77 ettari, è stato aggiudicato al coltivatore diretto Fabio Gioi. L’indirizzo produttivo dell’azienda, operante dal 1998, è foraggero-zootecnico su terreni in affitto e in comodato, in parte ad uso civico. Il PVA prevede il potenziamento dell’allevamento caprino con produzione di latte certificato biologico, da vendere direttamente al consumatore tramite distributori automatici.

Sul lotto 8 (terreni Laore di Pimpisu a Serramanna), di circa 17 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in corso.

Il lotto 9 (terreni di Riu Sitzedda in agro di Arbus e di proprietà del demanio regionale Monte dei Pascoli), di 23,75 ettari, è stato aggiudicato a Paola Ruda, agronoma e imprenditrice agricola professionale (IAP) dal 2014. L’azienda pratica l’allevamento di asini allo stato brado, la produzione di latte d’asina per uso alimentare e per la produzione di prodotti cosmetici. Il PVA prevede la messa in produzione della sughereta.

Il lotto 10 (terreni di Lu Canniscioni in agro di Luras e di proprietà del demanio regionale Monte dei Pascoli), di 30,06 ettari, è stato aggiudicato all’Azienda agricola Tamada S.S., costituita nel 2017. L’indirizzo produttivo aziendale è rappresentato dall’allevamento dei bovini da carne, dall’olivicoltura e dalla viticoltura. Il PVA prevede l’ammodernamento della stalla da ingrasso, la coltivazione di leguminose e la destinazione di una parte del lotto a pascolo turnato e/o controllato.

Il lotto 11 (terreni di S’Olioni – Sibiri in agro di Gonnosfanadiga e di proprietà della Regione Sardegna), dell’estensione di 208,14 ettari, è stato aggiudicato alla Società Semplice Agricola Sogus. L’azienda, costituita nel 2018, ha la propria attività principale dedicata all’allevamento ovicaprino. Il PVA prevede di incrementare il numero dei caprini e di diversificare con l’allevamento di suini e produzioni forestali.

Il lotto 12 (terreni di Planu Sanguni in agro di San Basilio e di proprietà della Regione Sardegna), di 6,16 ettari, è stato aggiudicato a Daniela Carta, coltivatrice diretta dal 2017. L’attività dell’azienda si basa sull’allevamento ovicaprino, la coltivazione di foraggere e la gestione di un oliveto. Il PVA prevede l’avvio di una fattoria didattica e l’allestimento di un laboratorio per la trasformazione del latte a scopo didattico.

Il lotto 13 (terreni di San Giovanni a Siliqua, ex area militare e oggi di proprietà delle Regione Sardegna), di 21,70 ettari, è stato aggiudicato al coltivatore diretto Mauro Nonne che dal 2002 si occupa dell’allevamento di ovini di razza sarda. Il PVA prevede di destinare il lotto a pascolo naturale e al reinnesto degli olivastri.

Sui lotti 14 e 15 (terreni Sant’Omini, in agro di Villasor, in passato utilizzati come aree militari ed oggi di proprietà della Regione Sardegna), di 26,76 ettari e di 25,85 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in atto.

Elenco aggiudicatari 2° Bando Terra ai giovani

N. Lotto

Aggiudicatario

Sede

Giovane imprenditore

Nome cognome

Età

Ruolo

1

Società Agricola Domo Bianca di Meloni Mario e Figlio

Alghero

Meloni Giovanni Battista

30

Legale rappresentante

2

Nure di Daniele Monti & C. s.a.s

Alghero

Monti Daniele

33

Legale rappresentante

3

Società Agricola Che de Oro s.s.

Alghero

Meloni Daniela

33

Legale rappresentante

4

Fulghesu Gianfrancesco

Cagliari

Fulghesu Gianfrancesco

39

Titolare

5

Società Semplice Agricola Terrai

Gadoni

Vacca Antonio

33

Legale rappresentante

6

Aggiudicazione sospesa per Ricorso al TAR

7

Gioi Fabio

Desulo

Gioi Fabio

38

Titolare

8

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico 

9

Su Mobendettu di Ruda Paola

Fluminimaggiore

Ruda Paola

37

Titolare

10

Azienda Agricola Tamada s.s.

Orgosolo

Tandeddu Serafina

32

Legale rappresentante

11

Società Semplice Agricola Sogus

Gonnosfanadiga

Sogus Diego

23

Legale rappresentante

12

Lotto escluso dalla procedura

13

Carta Daniela

Escalaplano

Carta Daniela

39

Titolare

14

Nonne Mauro

SILIQUA

Nonne Mauro

38

Titolare

15

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico

16

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico

 

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In tempi molto brevi la Giunta lavorerà ad una soluzione positiva per consentire la stabilizzazione dei borsisti dell’Agenzia Agris (25 unità), rimasti esclusi dalle recenti graduatorie a causa di un problema interpretativo legato al loro contratto di lavoro.

Lo ha annunciato l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, al termine di un incontro dei capigruppo, presieduto dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, con una delegazione dei professionisti dell’Agenzia, accompagnati dai rappresentanti sindacali.

«La soluzione – ha spiegato l’assessore Filippo Spanu -, potrebbe arrivare inserendo i ricercatori Agris in una parte della riforma Madia che riguarda in modo specifico gli enti di ricerca. La nostra volontà è quella di considerare queste figure professionali, al di là della tipologia contrattuale di inquadramento, fra quelle contenute nella legge regionale 37/2016 sulle stabilizzazioni, superando questioni di forma che purtroppo nel tempo sono diventate anche di sostanza».

Tutto è nato, come hanno ricordato i sindacalisti, quando nel 2009 la legge di stabilità introdusse una drastica riduzione dei cosiddetti contratti Co.co.co. inducendo l’Agenzia, per salvaguardare la sua operatività, a trasformare gli stessi contratti in borse di studio. Nei fatti, però, i professionisti continuarono a lavorare come in precedenza a progetti di ricerca finanziati da risorse regionali ed europee regolarmente portati a termine, attraverso attività e modalità del tutto assimilabili al lavoro subordinato.

«Conosciamo il valore della vostra professionalità, del vostro lavoro e della vostra esperienza – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, presente all’incontro -, e faremo ogni sforzo per arrivare ad una soluzione tecnica soddisfacente.»

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La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto con la direzione del vicepresidente Raffaele Paci, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha stabilito di indire una procedura di selezione, per titoli e colloquio, degli idonei alla nomina di Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. Un’apposita Commissione, composta da esperti indicati da qualificate istituzioni scientifiche indipendenti che non si trovino in situazioni di conflitto d’interessi, verificherà l’idoneità dei candidati. Un decreto del Presidente della Regione preciserà il numero massimo di candidati da inserire nella rosa degli idonei e la tempistica entro cui concludere il processo di valutazione.

In vista della predisposizione del PPR per le zone interne, è stato affidato alle Università di Cagliari e Sassari (Dipartimenti di Ingegneria Civile, Ambientale, Architettura e di Agraria, competenti nelle diverse tematiche insediative e agroforestali) il compito di avviare una ricerca sul riconoscimento dei rapporti tra le tecniche di gestione agro-silvo-forestali e paesaggio forestale, e tra le forme dell’insediamento nel paesaggio e la pianificazione territoriale. L’obiettivo è quello di arrivare a una conoscenza strutturata finalizzata a individuare e a schedare le pratiche agricole e forestali storicamente utilizzate nelle attività produttive del primario e ancora persistenti, oltre alle tecniche costruttive, composizioni architettoniche, materiali dei luoghi dell’insediamento urbano e rurale della Sardegna, delle attrezzature, delle infrastrutture e dei servizi.

Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Giunta ha approvato la delibera con la quale viene dichiarato lo scioglimento del Consiglio comunale di Sini e nominato il commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune, nella persona di Luigi Mele, segretario generale del comune di Oristano. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alle dimissioni rassegnate dal sindaco e da sei consiglieri. Il presidente della Regione disporrà con proprio decreto l’atto formale di scioglimento.

Su proposta dell’assessore Donatella Spano via libera all’aggiornamento su base nazionale delle tariffe per lo svolgimento delle ispezioni sugli stabilimenti a rischio di incidente rilevante. Nulla osta alla immediata esecutività della delibera di variazione di bilancio dell’Amministratore unico dell’agenzia Forestas.

Su proposta dell’assessore Pier Luigi Caria, la Giunta ha concesso il nulla osta all’approvazione della venticinquesima variazione del bilancio di previsione 2018-2020 dell’Agenzia Agris Sardegna. Sempre su iniziativa di Caria, l’Esecutivo ha approvato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche del comune di Milis (OR).

L’esecutivo ha dato il via libera a due diverse delibere proposte dall’assessora Barbara Argiolas. Con la prima vengono approvate in via definitiva, dopo il parere finale della Quinta Commissione del Consiglio regionale, le Direttive di attuazione recanti la disciplina delle caratteristiche, dei requisiti e della classificazione delle strutture ricettive della tipologia bed&breakfast. La seconda invece individua i criteri per la ripartizione del contributo annuo dovuto alle Confederazioni delle imprese artigiane ai sensi della legge regionale 23 gennaio 1986, n. 19.

Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini la Giunta ha autorizzato l’esercizio provvisorio del bilancio di previsione 2019 di Enas, per il periodo 1° gennaio-30 aprile.

Su proposta dell’assessore Virginia Mura è stata approvata una delibera che recepisce gli esiti della ricognizione sui cantieri, nei quali saranno impegnati – in interventi attuati in collaborazione con gli Enti locali – i lavoratori del Parco Geominerario della Sardegna, provenienti dal bacino ex “Ati-Ifras”. Il provvedimento della Giunta dà incarico al Direttore generale del lavoro di avviare le procedure ritenute più idonee per l’immediata riconsegna dei beni immobili agli Enti interessati. Gli interventi negli appositi cantieri sono previsti in una convenzione sottoscritta tra la Regione e l’Ati Ifras. L’accordo, stipulato nel dicembre del 2016, ha dato attuazione al Progetto pluriennale, finalizzato alla stabilizzazione occupazionale dei soggetti impegnati in attività socialmente utili nel Parco Geominerario, secondo quanto previsto dalla Legge regionale n. 34 del 2016.

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Si è tenuta ieri pomeriggio, nella sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, a Cagliari una lunga riunione convocata dall’assessore, Pier Luigi Caria, con i maggiori portatori di interesse della filiera del latte ovino della Sardegna. Obiettivo del tavolo: cercare una soluzione condivisa che permetta di governare il prezzo del latte da pagare ai produttori primari in vista della stagione ormai agli inizi. Al tavolo i direttori generali dell’Assessorato, dell’Agenzia Laore e i tecnici dell’Agenzia Agris, i rappresentanti dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) e delle organizzazioni dei produttori (i pastori), il mondo della trasformazione privata e della cooperazione, le associazioni di categoria agricola, il Consorzio del Pecorino romano e i vertici del Banco di Sardegna. Nei lavori è stata discussa una prima bozza di documento, frutto dei numerosi incontri tenuti nei mesi scorsi.

prossimi giorni saranno presentate integrazioni e proposte aggiuntive che possano accogliere le diverse sensibilità del comparto, così da poter sottoporre all’attenzione di tutti gli attori la sottoscrizione di un documento condiviso che tuteli l’intera filiera.

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La Giunta regionale ha approvato la costituzione di una piattaforma di cooperazione interregionale tra gli uffici di Bruxelles delle regioni insulari del Mediterraneo. Si rafforza ulteriormente la collaborazione istituzionale tra le isole tesa ad incidere nel processo decisionale dell’UE con le questioni specifiche relative allo status di insularità, oltre allo scambio di buone pratiche, progetti e risultati.

Approvato l’Accordo di programma 2018 tra la Regione ed il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. Alla Regione Sardegna è stata attribuita per il 2018 la somma di un milione e 280mila euro. 

E’ stata attribuita alla Direzione generale della Presidenza l’attività di coordinamento dell’iter ricognitivo degli agenti contabili, la cui responsabilità procedimentale è di competenza di ogni singola direzione generale.
Le migliori pratiche di Iscol@, il piano straordinario per l’edilizia scolastica promosso dalla Regione, saranno pubblicate in un catalogo. Lo ha deciso la Giunta che, a seguito di una rimodulazione, ha dato mandato all’Unità di Progetto che segue direttamente il programma di dare corso all’iniziativa editoriale. Nel volume saranno inseriti interventi e testimonianze affidati a esperti di architettura scolastica e immagini che riguardano i risultati raggiunti.

E’ stata approvata, infine, la delibera sugli sviluppi del Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni, dirette e indirette, detenute dalla Regione. I contenuti della delibera verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che verrà convocata nei prossimi giorni.

La Giunta, su proposta di delibera dell’assessore della Pubblica istruzione e Cultura Giuseppe Dessena, ha approvato la revisione dei criteri di ammissibilità delle domande per i progetti di promozione della lettura e festival letterari di interesse regionale, nazionale e internazionale. A seguito di un tavolo di confronto con i soggetti interessati è stata proposta, infatti, una revisione dei criteri, che prevede l’inserimento delle grandi manifestazioni consolidate, ovvero quelle che esistono da più di dieci anni e sono conosciute e attese dal pubblico e nel territorio, e per le quali è previsto un budget di spesa, per l’organizzazione, di almeno 150mila euro. La Regione inoltre semplifica le procedure di partecipazione, anticipa le domande di un mese – dal primo marzo al primo febbraio –  e concede contributi sino a 80mila euro. Inoltre le risorse stanziate per il 2019 passano da 700mila a un milione di euro. Sempre su proposta di delibera dell’assessore Giuseppe Dessena è stato autorizzato dall’Esecutivo l’esercizio provvisorio di bilancio per il 2019 ai due Ersu di Cagliari e Sassari.

La Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha ripartito agli enti gestori degli Ambiti Plus di Olbia, Sassari, Oristano, Cagliari e Nuoro il cosiddetto “reddito di libertà” a favore delle donne vittime di violenza. Tutti i dettagli saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma nei prossimi giorni.

Recependo l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome, è stato adottato il Piano regionale integrato per il contrasto all’Antimicrobico-Resistenza 2018-2020. La Giunta ha inoltre approvato, risolvendo l’annosa questione riguardante l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, i relativi bilanci d’esercizio 2015 e 2016. 

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato oggi l’esercizio provvisorio, per quattro mesi, del bilancio dell’Agenzia Agris Sardegna per l’anno 2019. Tale arco temporale è compreso tra l’1 gennaio e il 30 aprile 2019.

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«In occasione di queste festività in cui si riuniscono anche tante famiglie, invito tutti i consumatori ad aiutare il settore agroalimentare regionale acquistando prodotti coltivati, allevati e pescati in Sardegna. Nella nostra Isola abbiamo numerose eccellenze che tutto il mondo ci invidia perché provengono da territori incontaminati dove tutti i giorni i nostri agricoltori e allevatori lavorano nel rispetto dell’ambiente e del benessere degli animali. Così come dalle acque dei nostri mari e delle nostre lagune vengono prodotti ittici unici.»
Lo ha detto oggi l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: «Alla specificità ambientale e all’alta qualità dell’agroalimentare si unisce poi la tradizione e la sapienza delle trasformazioni che ci tramandano da secoli una storia a cui tutti noi sardi siamo legati. In questi ultimi due anni – ha proseguito l’assessore dell’Agricoltura – numerose calamità naturali si sono abbattute contro il nostro mondo delle campagne e a queste si sono inoltre aggiunte criticità di mercato che hanno fatto crollare i prezzi pagati ai produttori primari: agricoltori, pescatori, pastori e allevatori. Il mio appello vuole contribuire a una battaglia condivisa da numerosi concittadini affinché uno dei comparti più importanti della nostra Isola possa risollevarsi e possa meritare il giusto riconoscimento economico che purtroppo ad oggi non ripaga gli operatori delle numerose fatiche. Nelle prossime settimane, ma non solo – ha concluso Pier Luigi Caria -, compriamo sardo. Tutta la nostra Isola non potrà che trarne grandi benefici».

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, l’Esecutivo Pigliaru ha approvato, nei giorni scorsi, una delibera che stanzia 100mila euro per la valorizzazione della filiera suinicola sarda sui derivati a base di carne di maiali nati e allevati sull’Isola. Il provvedimento ha licenziato, dopo essere state sottoposte all’attenzione delle associazioni di categoria e delle organizzazioni produttive di settore, le direttive di attuazione dell’art. 11 della legge del 2 agosto 2018 sulla “Valorizzazione della suinicoltura sarda”: una norma tanto attesa da tutto il comparto che ha finalmente messo ordine e regolamentato il settore, anche alla luce delle attività di contrasto alla Peste suina africana messe in campo dalla Giunta. Proprio l’art. 11 attribuisce alla Regione il compito di valorizzare le preparazioni tipiche della tradizione regionale, a base di suini nati e allevati in Sardegna, promuovendo la realizzazione di accordi o programmi di filiera tra i soggetti interessati, con particolare attenzione alla qualità dei prodotti, alla sostenibilità ambientale e al rispetto del benessere degli animali.

Gli aiuti erogati ai partecipanti agli accordi saranno concessi  in regime “de minimis”, secondo quanto previsto dai regolamenti dell’Unione europea, non potranno superare un importo complessivo di 35mila euro e gli accordi di filiera dovranno avere durata non inferiore a 1 anno. Il bando pubblico per l’ammissione degli aiuti sarà adottato e pubblicato dall’Agenzia agricola regionale Argea Sardegna.