29 March, 2024
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Tre progetti dell’Ateneo di Cagliari sono stati ammessi alla seconda fase del programma Sardegna Ricerche.

Tre progetti dell’Ateneo di Cagliari sono stati ammessi alla seconda fase del programma Sardegna Ricerche. Duecentocinquantamila euro per le società GreenShare, Everywhere Race! e Tecnologicamente. Premiati i lavori su car pooling, competizioni virtuali di running e dispositivi per monitorare le prestazioni atletiche in piscina.

Start Up innovative. Sono tre gli spin off dei ricercatori dell’Università di Cagliari ammessi alla seconda fase del programma di Sardegna Ricerche, finalizzato all’avvio di startup innovative attraverso formazione, attività di accompagnamento e finanziamenti. Le società premiate, GreenShare, Everywhere Race! e Tecnologicamente, rientrano in una graduatoria di 18 progetti.

Team e fondi. Dal progetto Innova.Re – Innovazione in rete, provengono i fondi che potranno essere impiegati per la realizzazione delle idee alla base del Business plan ammesso a finanziamento. Nel merito, la piattaforma per il car pooling GreenShare riceverà un contributo di centomila euro. Il team è composto da Luigi Atzori (ricercatore, dipartimento Ingegneria elettrica ed elettronica), Virginia Pilloni (dottore di ricerca in Ingegneria elettronica e informatica), Giuseppe Colistra e Michele Nitti (corso di dottorato di ricerca in Ingegneria elettronica e informatica). Novantacinquemila euro andranno a Everywhere Race!, applicazione che consente di unirsi a competizioni virtuali di running. Il progetto è sviluppato da Fabrizio Mulas (ricercatore  dipartimento Matematica e informatica). Infine, Tecnologicamente: spin off di Unica che ha presentato AquaPower, dispositivo per monitorare le prestazioni atletiche in piscina nato ideato dal team della facoltà di Ingegneria composto da Bruno Leban (ricercatore), Andrea Medda (post doc), Maurizio Paderi (dottore di ricerca), Massimiliano Pau (ricercatore), Michele Vascellari (post doc) e Stefano Sollai (ingegnere progettista). Per sviluppare AquaPower il team riceverà circa quarantaseimila euro. Nel ventaglio delle idee ammesse c’è anche Aeolus (AEOLian roof for Urban areaS), un “tetto eolico” per lo sfruttamento dell’energia del vento, ideato al dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica.

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