29 March, 2024
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Anna Maria Busia, consigliera regionale del gruppo Centro Democratico Sardegna, esprime la propria soddisfazione per l’approvazione di un emendamento presentato dal suo partito e fatto proprio dalla Giunta regionale, con cui, all’interno della legge Finanziaria in discussione in queste ore in Consiglio regionale, si rendono disponibili circa 12 milioni di euro per sostenere i comparti artigiano e del commercio isolani.

«Dopo anni di assoluta indifferenza della giunta di centrodestra verso il comparto artigiano, oggi l’Esecutivo guidato dal presidente Pigliaru, con tutta la maggioranza di centrosinistra – dice Anna Maria Busia -, restituisce speranza e dignità alle imprese artigiane e ai commercianti della Sardegna. Dopo anni di assoluta indifferenza della giunta di centrodestra verso il comparto artigiano, oggi l’Esecutivo guidato dal presidente Pigliaru, con tutta la maggioranza di centrosinistra, restituisce speranza e dignità alle imprese artigiane e ai commercianti della Sardegna.»

«Negli ultimi 5 anni, circa tre  imprese al giorno hanno cessato la loro attività e ai commercianti non è andata certamente meglio – aggiunge Anna Maria Busia -. Gli studi di settore evidenziano che almeno altrettante imprese, in Sardegna, siano a rischio di scivolamento verso un coma irreversibile, per la mancanza di commesse di lavoro e per il degrado di macchinari e utensilerie causato da almeno cinque anni di mancato rinnovo, per lo svuotamento dei magazzini scorte e per la drammatica situazione delle esposizioni bancarie, ormai prossime a tassi da usura. La politica e le Istituzioni hanno il dovere di mettere in atto provvedimenti misurati sui ritmi di una crisi che pare non debba mai finire; occorre mettere a punto strategie di ripartenza delle imprese più piccole, artigiani e commercianti. È necessario soprattutto riportare un poco di speranza nell’esercito di piccole partite iva che vedono ingigantirsi lo spettro della povertà.»

Anna Maria Busia 81 copia

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha concluso ieri sera la discussione generale sull’articolo 28 della Finanziaria.

Per Oscar Cherchi (FI) «l’articolo 28 è la perla di questa Finanziaria che accontenta un po’ tutti. È un insieme di attività e di risposte da alcuni consiglieri regionale ai loro territori». Cherchi ha aggiunto: «Lo abbiamo già detto che questa Finanziaria è il fallimento della Giunta regionale e della maggioranza. Da questo momento in poi non c’è più possibilità di dialogo e di ricevere il consenso che vi aspettavate», e ha aggiunto «se l’economia della Sardegna riparte dal portale di Sardegna turismo lo dovrete spiegare ai sardi».

Per Alessandra Zedda, vice capogruppo di Forza Italia, «era da un po’ che non si vedevano delle Finanziarie così generose, questo articolo 28 interviene su tutto e su tutti». Zedda ha evidenziato alcuni interventi positivi come quello sugli scavi archeologico e la possibilità di sanare l’Università diffusa, ma ce ne sono molti di basso contenuto. «Sicuramente è stato importante il lavoro fatto in commissione – ha affermato – dispiace però il metodo con cui si è arrivati alla formulazione dell’articolo ignorando alcune proposte importanti». Per Zedda saranno i sardi a giudicare questa Finanziaria.

Per il consigliere di Forza Italia, Ignazio Locci sono stati «due giorni di buon dibattito in aula. Forse ci abbiamo messo troppo poco tempo perché siamo a ridosso della fine del secondo mese di esercizio provvisorio». E ha aggiunto: «Non vorremo essere nei panni del governatore Pigliaru che si porterà dietro tutte le critiche legate a questa Finanziaria».  

«In questi due giorni il dibattito credo che opposizione e maggioranza – ha affermato il consigliere di Fdi, Paolo Truzzu – abbiano fatto il loro onesto lavoro». Per l’esponente della minoranza l’opposizione ha tenuto un atteggiamento equilibrato e propositivo e «concludiamo il dibattito con l’articolo 28 questa sera nel peggiore». Rivolgendosi all’assessore Paci, Truzzu ha poi affermato: «Non so quanto rigore e sviluppo ci sia in questo articolo. Alcuni commi sono molti importanti, ma molti altri fanno perdere il significato vero della Finanziaria».

Per il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde: «In questo articolo c’è tutto e il contrario di tutto. Difficilissimo orientarsi, non c’è un fine, una strategia, una tattica, ci sono provvidenze a favore degli amici o di qualche territorio». Criticamente poi ha sottolineato i contributi dati all’Associazione nazionale perseguitati politici intaliani antifascisti (Annpia), all’Unione autonoma partigiani sardi (Uaps). «Vorrei sapere dove sono  in Sardegna – ha concluso – le sedi dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi)».

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha dichiarato che l’art. 28 «è un po’ il sunto di una Finanziaria senza un filo conduttore, con interventi disorganici privi di una logica, che aumenta l’incertezza su una legge che non riesce ad esprimere una idea di fondo, una scelta capace di  individuare priorità, obiettivi, traguardi da raggiungere». Tutte le componenti del Consiglio, ha continuato, «hanno cercato di dare il loro contributo ma qualcuno è stato sicuramente più volpe e qualcuno si è accontentato di far bella figura sul proprio territorio». Alla fine, ha concluso, «siamo arrivati ad una legge deludente, la vostra prima finanziaria su cui non potete accampare scuse né rivangare il passato: dovete assumervi per intero le vostre responsabilità».

Il consigliere Antonello Peru (Forza Italia) è stato molto critico: «Spero che i Sardi non ci sentano e non ci vedano perché altrimenti dovrebbero prenderci tutti a calci nel sedere; che senso ha lavorare ignorando una opposizione che vuole contribuire e costruire? Potevamo tranquillamente approvare la finanziaria domani mattina invece si è preferito continuare con un art. 28 dove si dice tutto e il contrario di tutto, che contiene solo autorizzazioni di spesa». Sicuramente, ha sostenuto Peru, «i sardi avrebbero voluto cose ben diverse, crescita, sviluppo, politiche attive del lavoro e molto altro; invece prima avete parlato di selezionare le priorità anche a proposito delle vittime dell’alluvione, dei disoccupati, dei lavoratori delle società in house ma poi, in questo articolo, ci sono risorse che potevano avere una destinazione migliore». Dentro la finanziaria, ha concluso, «non c’è una idea ed un modello di sviluppo né strumenti di sostegno alle attività produttive».

Il consigliere Modesto Fenu (Sardegna-Zona franca) ha citato un detto popolare, se uno non vuole due non litigano, per significare che «occorre sempre avere una percezione forte dell’orientamento al bene comune». La minoranza, ha ricordato, «ha sempre manifestato un atteggiamento costruttivo, collaborativo, positivo, e non si capisce chi o cosa abbia interrotto questo circuito virtuoso, visto che non più tardi di un giorno fa il Consiglio è stato capace di raggiungere una posizione comune su un argomento, come quello della zona franca, che per mesi era stato molto divisivo». Il clima è diventato teso, è peggiorato, ha concluso Fenu, «ed è un fatto negativo».

Il consigliere Angelo Carta (Psd’Az), dopo aver ricordato che si trova ad affrontare la prima finanziaria, ha richiamato l’attenzione del Consiglio su una lettera inviata ai consiglieri regionali della provincia di Nuoro, scritta dagli operatori del consorzio di lettura Sebastiano Satta, cui aderiscono 30 comuni della provincia di Nuoro. Nella lettera si ricorda la necessità dell’intervento di sostegno della Regione, che peraltro non è mai mancato negli anni scorsi anche grazie alle indicazioni del Consiglio regionale, «mentre quest’anno non è stato stanziato neanche un euro». Nell’art. 28, ha detto ancora Carta, «a fronte del no al consorzio Satta, ci sono risorse per i perseguitati politici antifascisti e l’America’s Cup, 80.000 euro alla biblioteca di un solo comune e così via: finirà che i 30 comuni del consorzio Satta si incateneranno ben presto qui, sotto il palazzo della Regione».

Il consigliere Ugo Cappellacci (Forza Italia) ha affermato che il Consiglio è arrivato al punto massimo della finanziaria, «abbiamo sentito una serie di annunci per magnificare i contenuti della legge, dalla strategia keynesiana alla lotta agli sprechi, dal rigore allo sviluppo, ma se a territori e categorie sociali sostituiamo alcuni nomi e cognomi comprendiamo meglio la logica di questo articolo e comprendo anche che i consiglieri della maggioranza abbiano scelto di non parlare. Il nostro dovere di opposizione è denunciare quanto sta accadendo, invitando la maggioranza ad essere conseguente». Papa Francesco, ha ricordato Cappellacci, diceva che «nella vita bisogna avere il coraggio di fermarsi e scegliere, con l’etica dei principi si assumono decisioni senza curarsi delle conseguenze, con l’etica della responsabilità che dovrebbe guidare il politico, ci si preoccupa molto della conseguenze delle proprie azioni: che ora la maggioranza rifletta sulle conseguenze di tanti annunci per la Sardegna».

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori) ha detto di essere tentato di cambiare il capo VII della finanziaria “Disposizioni diverse” con de marchettibus; il rigore è entrato nella vita di tutti noi ed è un concetto che viene accettato nella consapevolezza che attraversiamo un momento molto difficile per superare il quale occorre fare sacrifici, a condizione che i sacrifici li facciano tutti». L’art. 28 invece, ha detto ancora Cossa, «contiene un messaggio, sotto questo profilo, terrificante e devastante con la Regione che diventa una specie di bancomat per pochi privilegiati; da una parte si negano interventi utili e necessari, dall’altra di disperdono fondi in mille rivoli, è una degenerazione dei rapporti istituzionali che alimenta un clientelismo in aperta contraddizione con la presunta superiorità morale del centro sinistra».

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha concesso la parola al consigliere di Forza Italia, Stefano Tunis. L’esponente della minoranza ha criticato le previsioni contenute nel paragrafo “disposizione diverse”, sottolineandone la natura discrezionale e poco organica, ed ha auspicato che il Consiglio si messo nelle condizioni di impiegare al meglio il suo tempo.

Tunis ha sottolineato l’urgenza di una legge per l’urbanistica e rimarcato il disagio di professionisti e imprese per l’assenza di regole certe in materia anche a seguito della mancata proroga delle disposizioni contenute nel piano casa e per la mancata approvazione della annunciata legge sull’edilizia. Il consigliere di Fi ha quindi definito una “foglia di fico” la legge sulla sanità recentemente approvata dal Consiglio che ha aperto la strada ai commissariamenti della Sanità, pur riconoscendo il diritto dei “vincitori delle elezioni” a scegliere il management di Asl e Aou. «Serve un circuito virtuoso di proposte e soluzioni», ha concluso Tunis che ha invitato l’intero Consiglio ad una profonda “riflessione”.

«L’approvazione dell’ordine del giorno presentato dal deputato PD Emanuele Cani sulle questioni industriali, e nello specifico su attività che interessano il settore siderurgico e dell’alluminio, certifica l’attenzione e l’impegno costante del Partito Democratico sulle vertenze industriali ancora aperte.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico.

«Il Sulcis Iglesiente vive oggi un momento drammatico dal punto di vista economico, lavorativo e sociale. Per questo motivo è necessario che dal Governo centrale ci siano risposte chiare e concrete. Atti appunto con cui si dia luogo al cammino indispensabile per una ripresa economica. L’azione dei rappresentanti del PD all’interno delle Istituzioni – conclude Reginali – proseguirà senza sosta.»

Daniele Reginali

Arcipelago de La Maddalena

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena sarà protagonista del Padiglione Italia dell’Expo 2015, attraverso la produzione audiovisiva “La Potenza della bellezza” realizzata dalla Bedeschi Film S.r.l nell’ambito delle attività legate alla promozione delle “Identità italiane”. L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, le riprese, in fase di realizzazione proprio in questi giorni, saranno in altissima definizione con l’assistenza logistica e organizzativa della fondazione “Sardegna Film Commission”.

L’Arcipelago di La Maddalena con l’efficacia delle sue valenze ambientali, rappresenterà l’intera Sardegna: gli allestitori del Padiglione Italia hanno infatti scelto il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena insieme con i paesaggi del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna e la sala settecentesca della Biblioteca universitaria di Cagliari per rappresentare “la potenza della bellezza” della Sardegna sulla base di un’ampia selezione di luoghi proposta dall’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.

«Si conservi l’autonomia scolastica per l’Istituto San Domenico Savio di Giba e si scongiuri la chiusura del Pes (Punto erogazione servizi) di Piscinas.»

L’appello arriva da Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Se per l’Assessorato regionale all’Istruzione accorpare istituti e chiudere scuole significa risparmiare – spiega il consigliere regionale di Sant’Antioco -, per le comunità locali e per le famiglie equivale invece a disagi e maggiori costi. Ma non solo: tali operazioni comportano anche la riduzione di personale e nel caso in questione si tratterebbe del taglio di ben 8 posti di lavoro.

«Il mantenimento degli attuali livelli di servizio – aggiunge Locci – non comporterebbe per la Regione alcun costo aggiuntivo. Di contro, come già delineato in precedenza, la soppressione degli istituti scolastici causerebbe nuove spese come, ad esempio, i costi di trasporto. Appare poi paradossale la scelta dalla Giunta regionale (compiuta a suo tempo) di destinare risorse cospicue alla ristrutturazione e messa a norma di quegli edifici scolastici che, proprio oggi, la Regione decide di sopprimere con il tanto contestato Piano di dimensionamento.»

«Proseguirò la battaglia nella Commissione competente e, sin da adesso, invito i colleghi consiglieri regionali Luca Pizzuto e Pietro Cocco (entrambi uomini del Sulcis Iglesiente) ad ascoltare la richiesta di aiuto proveniente dalle comunità locali e a battersi insieme a me affinché il territorio non perda queste due istituzioni. Mi auguro che il tentativo, da parte di certuni, di trovare soluzioni per alcuni istituti scolastici della Sardegna – conclude Ignazio Locci -, non crei ingiuste discriminazioni nei confronti delle scuole del Basso Sulcis.»

Una nuova manifestazione popolare a difesa della gestione autonoma del servizio idrico da parte dei Comuni è stata organizzata per l’11 marzo a Cagliari. La manifestazione partirà alle 9.30 da viale Elmas, presso l’ex mercato ortofrutticolo, e si svilupperà attraverso viale Sant’Avendrace, viale Trento, via Battisti, viale Trieste e via Roma, per concludersi davanti al Palazzo del Consiglio regionale. Qui i Consigli comunali di 28 Comuni aderenti all’iniziativa che nei giorni scorsi hanno costituito il Gasi, terranno una riunione congiunta sui problemi legati alla gestione in autonomia del sistema idrico integrato.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Dopo l’approvazione del decreto Ilva di Taranto, la Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno, primo firmatario Emanuele Cani (PD), che impegna il Governo a valutare la possibilità di “interventi straordinari” anche su altri stabilimenti industriali, nel settore siderurgico e della produzione e lavorazione dell’alluminio, presenti nel territorio nazionale che per le loro caratteristiche possono essere considerati di interesse strategico nazionale.

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Domani, con un corso a Oristano, si conclude il programma di formazione continua predisposto dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna per il primo bimestre 2015.

Ecco il programma – ore 14.00-17.00: corso su “Violenza negli stadi e nel mondo dello sport. Norme, provvedimenti e ruolo del mass-media”. E’ organizzato assieme all’Ussi (Unione stampa sportiva italiana) della Sardegna. Sono previsti gli interventi di Filippo Peretti (Odg Sardegna) e Mario Frongia (Ussi), relazioni di Filippo Dispensa (questore di Cagliari), Ferdinando Rossi (vice questore di Cagliari), Andrea Del Pin (presidente Fgci Sardegna), Leonardo Filippi (Ordinario di diritto processuale penale), Maria Francesca Cortesi (professore associato di diritto processuale penale, autrice di uno studio sul Daspo). I lavori si terranno nel centro regionale della Fgci di Sa Rodia, via della Repubblica, Oristano.

Ai partecipanti saranno assegnati 5 crediti.

Dopo la presa di posizione del consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, ora anche dalla maggioranza di centrosinistra emergono forti preoccupazioni sul futuro dell’aeroporto militare di Decimomannu. A intervenire oggi è Piero Comandini, consigliere regionale del Partito Democratico.

«Un’altra eccellenza storica rischia la dismissione, l’aeroporto militare di Decimomannu fonte di reddito per circa 1.200 professionisti tra militari e civili e 800 lavoratori dell’indotto, garantisce stipendi per circa 46 milioni di euro, nonché investimenti con contratti centralizzati per un giro d’affari di circa 15 milioni di euro. Dietro queste cifre, che possono sembrare banali numeri, ci sono il passato, il presente ed il futuro di intere famiglie che hanno incentrato la propria vita in questi territori contribuendo alla costruzione di un tessuto socio-culturale perfettamente integrato nel contesto geografico. Non possiamo disattendere le aspettative di queste famiglie, la dismissione della struttura militare vedrebbe le attività dirottate presso regioni più ospitali con una ricaduta economica senza pari e con gravi conseguenze occupazionali lasciando alla Sardegna solo la crisi che segna già pesantemente l’intero territorio, lo ribadisce Piero Comandini esponente del PD in Consiglio regionale e primo firmatario di un’interrogazione rivolta al presidente dell’Esecutivo locale.»

«La struttura risale al 1954 – aggiunge Piero Comandini -, insiste sui comuni di Decimomannu, Decimoputzu, San Sperate e Villasor, l’intero sistema economico si riversa su tutto il territorio composto anche da altri piccoli comuni, costruita come base marittima per l’Alleanza Atlantica sull’area del vecchio campo di volo militare utilizzato durante la 2ª guerra mondiale, le operazioni di bonifica e i lavori di allestimento sono stati completati con l’apporto di fondi della Nato e, nel corso degli anni l’intera attività ha preso forma divenendo un punto di riferimento non solo per l’Aeronautica Militare Italiana e Tedesca ma anche per altre forze aeree di nazioni non partecipanti al patto Atlantico.

«Non si può, per mera ideologia, cancellare un pezzo di storia isolana e un presente economico importante per le comunità interessate – conclude Piero Comandini -, con la giusta concertazione tra le parti interessate si potrebbe progettare un piano alternativo volto alla valorizzazione dell’intera struttura e l’ulteriore professionalizzazione del capitale umano, che preveda sì un piano di dimensionamento militare ma affiancato da un serio progetto di riconversione civile, scongiurando così la perdita di posti di lavoro in un territorio già colpito da una difficile crisi economica e sociale.»

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Dopo l’Incontro Diocesano dei Cresimandi che ha visto coinvolti 318 ragazzi/e provenienti dalle varie foranie della diocesi riunirsi in un clima festoso per pregare e condividere insieme qualche sorriso, il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda ha pensato ad un Percorso Quaresimale di catechesi rivolto a tutte le realtà diocesane e laiche da svolgersi la domenica pomeriggio in località diverse. Anche i giovani e la Pastorale Giovanile sono chiamati a partecipare. In particolare domenica 8 marzo nella chiesa di Santa Maria Goretti, a Sant’Antioco, il vescovo incontra gli uffici diocesani. La domenica successiva, 15 marzo, a Tratalias, nella vecchia cattedrale, l’incontro è rivolto a tutti i giovani oltre che alle famiglie e gli insegnanti. Per questo motivo l’incontro di preghiera che la Pastorale Giovanile aveva previsto per domenica 2 marzo al colle del Buon Cammino di Iglesias, è stato annullato.