18 April, 2024
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Al via il bando regionale da 15 milioni di euro per combattere la dispersione scolastica.

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15 milioni di euro per migliorare le competenze degli studenti, combattere la dispersione scolastica e favorire l’inclusione. E’ l’impegno assunto dalla Giunta regionale con il progetto “Tutti a Iscol@”, pubblicato sul portale istituzionale. Le scuole potranno presentare domanda dal 21 gennaio al 1 febbraio 2016.

«In questo anno abbiamo parlato moltissimo del progetto – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino – l’abbiamo fatto crescere portandolo sui territori e discutendone con tutti i soggetti coinvolti, e finalmente arriviamo alla pubblicazione del bando. E’ una importantissima azione strategica e strutturale della Giunta, che ha una durata di tre anni e va a incidere e investire su ciò che di più importante abbiamo: i giovani e la loro formazione. Non possiamo più permetterci che i nostri ragazzi abbandonino gli studi.»

Dispersione scolastica. «La Sardegna è tra le regioni italiane con il più alto livello di abbandono scolastico – ha aggiunto l’assessore Firino – con una percentuale del 24,7% contro una media nazionale del 17%. Anche per ciò che concerne le percentuali di difficoltà di apprendimento c’è stato un aumento negativo negli ultimi anni, che fa registrare un 27% nella lettura e un 33% in matematica. Il progetto ‘Tutti a Iscol@’ è rivolto agli istituti che fanno registrare i tassi più elevati di abbandono, e con studenti che si trovano in particolari situazioni di difficoltà e svantaggio.»

Per rafforzare i processi di apprendimento degli studenti sono previsti progetti integrativi, che serviranno a favorire la piena inclusione dei giovani nell’ambiente scolastico. «Per realizzare questo tipo di attività curriculari ed extracurriculari sarà indispensabile che gli istituti abbiano una dotazione di personale aggiuntivo – ha detto l’assessore – sia docente che Ata che sarà selezionato dalle graduatorie provinciali e di istituto, creando così anche occupazione».

“Tutti a Iscol@” si sviluppa su tre grandi linee di intervento che prevedono il miglioramento dell’apprendimento di base, scuole aperte e inclusione e sostegno psicologico.

Miglioramento competenze di base. Questa linea, finanziata con 5 milioni di euro, si prefigge di colmare il deficit di competenze che, spesso, dà luogo anche a fenomeni di abbandono, ed è rivolto soprattutto alle scuole secondarie di primo grado e al biennio delle scuole superiori di secondo grado. «L’azione è uno degli elementi principali del programma e punta ad aggredire il divario che separa i nostri ragazzi dai coetanei delle altre regioni italiani ed europee. Lo fa immettendo nelle scuole nuovi docenti che daranno supporto agli insegnanti ordinari per potenziare il percorso didattico nelle abilità in cui gli studenti fanno più fatica, ovvero la capacità di comprensione e riutilizzo di un testo scritto e le competenze logico-matematiche.»

Scuole aperte. Per questa linea di “Tutti a Iscol@” la Giunta Pigliaru ha stanziato 4,5 milioni di euro per ampliare l’offerta formativa con progetti e percorsi extracurriculari. «La scuola – ha sottolineato l’assessore Firino – è uno dei nuclei centrali di una comunità e deve essere chiamata a fare rete con il territorio che, a sua volta, deve cooperare per rafforzare l’offerta formativa. Saranno previsti laboratori didattici con la realizzazione di prodotti digitali multimediali come siti web, blog, narrazioni digitali. L’obiettivo è il supporto nell’uso delle nuove tecnologie finalizzate alla didattica e allo studio di nuove strategie di insegnamento e apprendimento. Con questo investimento saranno potenziate le nuove tecnologie e i nuovi linguaggi con i quali gli studenti, lavoratori di domani, dovranno confrontarsi. All’interno di “Scuole aperte” sono state individuate due azioni pilota innovative: la diffusione del coding (programmazione), anche alla luce anche dell’accordo tra la Regione Sardegna e Codecademy, e la sperimentazione dei Fab Lab: laboratori in piccola scala di digital fabrication, per dare sostegno alla formazione tecnica, molto debole soprattutto nelle scuole superiori».

Inclusione e sostegno psicologico. «Il dialogo tra gli studenti e tra alunni e docenti, appartenenti a culture e condizioni sociali diverse – ha sottolineato ancora Claudia Firino – è fondamentale e serve a combattere qualsiasi forma di discriminazione. Per fare questo sono stati messi in campo 5,5 milioni. Psicologi, pedagogisti e mediatori saranno i professionisti che si occuperanno del sostegno ai ragazzi e alle famiglie, con una particolare attenzione agli studenti non italiani e a quelli con disabilità, per il superamento degli ostacoli psico-sociali, favorendo così l’inclusione e un ambiente scolastico democratico e improntato ai valori dell’uguaglianza».

Per dare vita al progetto saranno chiamati oltre 250 tra docenti e personale Ata. La selezione avverrà per entrambe le categorie dalle graduatorie provinciali e di istituto. Il contratto per i docenti sarà stipulato con le Autonomie scolastiche ammesse al finanziamento per una attività non inferiore alle 250 ore tra docenza e attività funzionali al progetto. Per il personale Ata è previsto un impegno non inferiore alle 250 ore complessive.

«Il finanziamento sarà mirato – ha concluso Firino – non saranno distribuiti soldi in maniera casuale. Per questo motivo ci sarà un monitoraggio iniziale e una valutazione finale attraverso la compilazione di appositi test e questionari, e il supporto alle scuole per la presentazione dei progetti».

Claudia Firino copia

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