25 April, 2024
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Lettera appello dell’associazione di volontariato Le Rondini al presidente Pigliaru sulla vicenda del servizio ADI.

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Dopo le numerose denunce presentate nelle ultime settimane, l’associazione di volontariato Le Rondini ha deciso di fare un appello direttamente al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per rivendicare ancora una volta i problemi emersi nel servizio di assistenza domiciliare integrata garantito dalla Asl 7 di Carbonia.

«Abbiamo cercato in tutti i modi di far capire il nostro disappunto sui repentini cambiamenti del sistema di assistenza domiciliare integrata con manifestazioni, diversi scioperi della fame, scioperi dell’assistenza medica e infermieristica e tanti incontri con il commissario straordinario e con l’assessore Arru – si legge nella lettera dell’associazione Le Rondini -. Continuano a prenderci in giro, e a farci passare un sistema dato per eccellente, che, provato sulla pelle dei nostri casi si è rivelato fallimentare. Per questo motivo, facciamo un appello al presidente Pigliaru, che ci aiuti a risolvere questa grave situazione. Ci ritroviamo a dover scendere nuovamente in piazza per cercare di vedere rispettati i nostri diritti!!!»

Giovedì prossimo, 10 dicembre, i disabili dell’associazione di volontariato Le Rondini inizieranno un presidio permanente in via Trento 69, di fronte all’URP (Ufficio relazioni con il pubblico) della presidenza della Regione.

In attesa che prenda il via la progettazione prevista dalla delibera n° 60/8 del 2 dicembre 2015 “progetto per la riqualificazione della cura a domicilio dei pazienti in area critica con il coinvolgimento del Caregiver e degli assistenti alla persona. Integrazione delib. G.R. n .55/23 del 17 novembre 2015” che prevede il reclutamento dei pazienti della ASL 7 e 8 sino al 30 gennaio 2015, l’associazione Le Rondini chiede «che i pazienti ventilati e tracheotomizzati della Asl 7 vengano distaccati dall’inefficiente U.O. di cure palliative, terapia antalgica del dolore e hospice e vengano presi in carico totalmente dalle rianimazioni».

«Scioglieremo il presidio solo quando il presidente prenderà serie decisioni nel rispetto delle nostre richieste, in cui ci sia specificato che i malati gravi di terzo livello siano presi in carico esclusivamente dalle U.O .di rianimazione più vicine territorialmente.»

L’associazione Le Rondini conclude citando l’articolo 32 della Costituzione Italiana: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».

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