19 May, 2024
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I carabinieri di Narcao hanno deferito sei persone per ricettazione dei telefonini rubati tre anni e mezzo fa alla locale sezione Avis.

Il 25 settembre 2013, il presidente dell’associazione volontari del soccorso Narcao e il presidente dell’associazione Avis dello stesso comune di Narcao, entrambe ospitate nel Centro di aggregazione sociale, in via Carbonia, hanno denunciato presso la locale stazione dei carabinieri che ignoti ladri, previa forzatura di una porta antipanico, si sono introdotti all’interno della struttura e nelle sedi delle due associazioni di volontariato, dalle quali hanno asportato otto telefoni cellulari e due cassette di sicurezza contenenti 5o medaglie di benemerenza in bronzo e argento dell’Avis.

Al termine delle indagini, durate oltre tre anni, i carabinieri della stazione di Narcao hanno deferito per ricettazione sei persone del posto, le quali sono state le utilizzatrici di due degli otto cellulari rubati al Centro di aggregazione sociale, passandoseli tra di loro.

Si tratta di:

 A.M. 35enne, celibe, disoccupato, pregiudicato; pregiudicato;

 C.G. 30enne, pregiudicato;

 C.P. 22enne, nubile, disoccupata, incensurata;

 C.J. 48enne, pregiudicato;

 C.L. 54enne, incensurato;

 C.V. 25enne, disoccupato, pregiudicato.

Nel corso dell’attività, sono stati rinvenuti e sequestrati agli utilizzatori finali i due telefoni cellulari.

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«La Sardegna porta a casa il primo risultato: abbiamo ottenuto quello che con forza abbiamo chiesto e che è un nostro diritto». Lo ha detto il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, che giovedì scorso aveva incontrato a Roma il sottosegretario Gianclaudio Bressa sulla questione dell’accesso al riparto del Fondo Province ed Enti locali.

«Sul tavolo aperto con il Governo – ha aggiunto Raffaele Paci -, ci sono ancora una serie di questioni sulle quali stiamo dando battaglia, prima di tutto gli accantonamenti che devono assolutamente essere ridotti, dalla prossima Finanziaria di sicuro, ma già quest’anno vogliamo riuscire a farci riconoscere il diritto a tenere nelle casse regionali parte di quei soldi e di quelli che vanno ripartiti fra le Regioni. L’ho detto molto chiaramente al sottosegretario Bressa nell’incontro di giovedì scorso, ed è un tema affrontato in tutte le interlocuzioni che a vario livello ci sono state in questo periodo: siamo convinti di pagare troppi accantonamenti, 684 milioni dopo il patto firmato nel 2014 sono una cifra inaccettabile, e non possiamo consentire che se ne aggiungano altri né il loro prolungamento, visto che dovevano essere un contributo straordinario. Stiamo discutendo anche le possibili modalità di accesso al Fondo per i farmaci innovativi e in generale a tutti i fondi nazionali dai quali la Sardegna rischia di essere esclusa, visto che ci paghiamo per intero la Sanità, compresi i Lea aggiuntivi. Vogliamo insomma garantire che ai nostri cittadini vengano riconosciuti gli stessi diritti degli altri – ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale -. Da parte del Governo c’è stata un’apertura importante, tanto che oggi a distanza di pochi giorni dal mio incontro con Bressa ci hanno già dato ragione sul Fondo Province. Proseguiamo su questa strada di confronto serrato per cercare di raggiungere rapidamente tutti i nostri obiettivi. Quei soldi ci spettano: la nuova Vertenza Sardegna che abbiamo aperto giovedì scorso con Roma porterà a un Patto con lo Stato – ha concluso Raffaele Paci – che ci consenta di tenere in cassa i nostri soldi e usarli per realizzare programmi di investimento e di crescita di cui la Sardegna ha tanto bisogno».

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L’edizione 2017 del Carnevale Iglesiente si concluderà con un fine settimana ricco di eventi con al centro la Grande Sfilata in maschera che partirà sabato 25 febbraio, alle ore 15.30, da Via Pacinotti. Migliaia di maschere, appartenenti ai 20 carri e gruppi iscritti da diversi comuni della provincia di Cagliari sfileranno per le vie della città.

L’organizzazione della sfilata è a cura di del comitato Stardust Events nato dall’unione di tre associazioni sportive: l’Azzurra 2000 Ginnastica artistica guidata da Rosa Orrù e Davide Colella, la D.N.A.Fitness & Dance New Age di Veronica Medda e le Milly’s Angels Dance & Fitness center di Milena Perra. Un’unione che dura ormai da più di 4 anni e ha prodotto 3 edizioni di successo del carnevale e ha portato in città la novità del Carnevale estivo che ha registrato partecipazioni da tutta la Sardegna.

Al termine della sfilata, nella scalinata di Piazza Sella, sarà bruciato Norfieddu a cura del Gruppo Folk “Città di Iglesias”. A seguire serata con Dj Ruido.

Alle ore 15.30 partenza della sfilata da via Pacinotti a seguire Corso Colombo, Via Crocifisso, Via Torino, Via Veneto, Via Piazza Mercato, Via Gramsci, Piazza Sella, Via Garibaldi, Via Antas, Via Valverde.

In occasione della Sfilata di Carnevale è disposto il riordino e la regolamentazione della circolazione stradale nelle vie di seguito elencate:

– Via Pacinotti: dalle ore 14,00, alle ore 18,00, dall’intersezione con la via Guicciardini all’intersezione con la via Ferraris, sarà consentita solo la sosta dei carri allegorici e l’area di sosta sarà delimitata da transenne;

– Corso Colombo: dalle ore 14,00, alle ore 18,00, dalla rotonda del cavalca ferrovia, il traffico veicolare verrà deviato verso la via Cappuccini;

– Corso Colombo: dalle ore 17,00, alle ore 24,00, dalla rotonda del cavalca ferrovia, il traffico veicolare verrà deviato verso Sant’Antioco – Carbonia;

– Viale Villa di Chiese: dalle ore 17,00, alle ore 24,00, dalla rotonda del cavalca ferrovia, il traffico veicolare verrà deviato verso Sant’Antioco – Carbonia;

– Via Garibaldi: dalle ore 16,00, alle ore 24,00, divieto di transito e di sosta su ambo i lati;

– Piazza Fenza: dalle ore 18,00, alle ore 24,00, chiusura al transito della via Eleonora e deviazione del traffico veicolare verso la via Cavallotti;

– Corso Colombo, Via Crocifisso, Via Torino, Via Veneto, Via Piazza Mercato, Via Gramsci, Piazza Sella, Via Garibaldi, Via Antas, Via Valverde: dalle ore 14,00, alle ore 24,00, divieto di sosta su ambo i lati, con rimozione forzata.

– Via Gramsci, lato mercato civico con parcheggio dopo la cabina telefonica e lato Vodafone, circa quattro metri dopo il passaggio pedonale, Piazza Cavallera e via Pacinotti, divieto di sosta, con rimozione forzata, dalle ore 14,00, alle ore 24,00.

L’associazione “Primavera Sulcitana”, sabato 25 e domenica 26, organizzerà nelle vie del Centro storico, la “La Festa del Dolce”. Particolare attenzione per i piatti tipici e i dolci del carnevale: fritture, zeppole e frittelle. Domenica 26 si svolgerà un concorso che vedrà premiare il piatto migliore, a giudicarlo una giuria mista composta da esperti e non solo. Oltre ai dolci, saranno presenti stand dedicati ai produttori dell’agroalimentare e artigiani con le eccellenze del territorio “in saldo”, a prezzi ribassati.

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Il comune di Carbonia, attribuendo grande importanza alla sensibilizzazione sui temi energetici, partecipa all’iniziativa “M’illumino di meno”.

In tale occasione Carbonia darà il suo piccolo contributo, spegnendo, come gesto simbolico di risparmio energetico, le luci che illuminano la Chiesa della Beata Vergine Addolorata di Rosmarino e quelle della Torre Civica in Piazza Roma per l’intera giornata del 24 febbraio.

Giunta alla sua 13ª edizione, la Giornata del Risparmio Energetico è dedicata al tema della condivisione, fondamentale per battere lo spreco di risorse, ed è rivolta, come ogni anno, alle istituzioni, alle associazioni culturali e sportive, alle scuole e soprattutto ai singoli cittadini, perché M’illumino di meno” è una giornata di festa energetica aperta a tutte le forme di creatività finalizzate a risparmiare energia.

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«L’intesa Governo-Regione sulla ripartizione delle risorse a Province e Città metropolitana della Sardegna è il solito accordo al ribasso siglato dalla Regione, figlio della sudditanza di questa Giunta nei confronti del Governo centrale.»

A sostenerlo è Ignazio Locci (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale. «Come ben sa l’assessore Cristiano Erriu, che in maniera del tutto superficiale oggi dice che “Abbiamo posto rimedio a una grave ingiustizia” – aggiunge Ignazio Locci -, i 20 milioni previsti per il 2017 non sono sufficienti per far quadrare i conti degli enti di area vasta. Solamente il fabbisogno della Città metropolitana di Cagliari è di 28 milioni di euro. E se a questo aggiungiamo quanto occorre per le altre Province (26 milioni sempre per l’anno corrente), il totale delle risorse mancanti è di 34 milioni di euro. Fondi di cui non vi è traccia in Finanziaria».

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Accordo raggiunto tra Regione e Governo, dopo diverse settimane di trattative, sulla ripartizione delle risorse alle Province sarde e alla Città metropolitana di Cagliari. La Conferenza Unificata ha espresso l’intesa sul DPCM che distribuisce le risorse, stanziate dalla legge di stabilità per il 2017, per le Province e le Città metropolitane. L’iniziale esclusione delle Province sarde e della Città metropolitana di Cagliari è stata definitivamente superata. È passato il principio secondo il quale gli enti che partecipano al risanamento della finanza pubblica, come gli enti di area vasta della Sardegna, devono partecipare anche al riparto delle risorse per “calmierare” i tagli subiti in questi ultimi anni.
L’intesa, raggiunta anche grazie al lavoro congiunto con Anci, Cal e con la Conferenza permanente Regione-Enti locali che ieri è stata convocata dall’assessore Cristiano Erriu per condividere la soluzione prospettata dal Governo, prevede che agli enti di area vasta dell’Isola saranno riconosciuti 20 milioni di euro per il 2017 e 30 milioni dal 2018. Il risultato raggiunto ha consentito di mettere a regime 30 milioni di euro a partire dal prossimo anno, che saranno decurtati dai “tagli” introdotti con la legge di stabilità per il 2015.
«Abbiamo posto rimedio a una grave ingiustizia – commenta l’assessore Cristiano Erriu -. Ritengo sia risultata strategica l’intesa raggiunta ieri con i rappresentanti delle autonomie locali (Anci, Cal, Aiccre e Asel) e il sindaco della Città metropolitana di Cagliari. In questo modo garantiamo la continuità amministrativa e la qualità dei servizi erogati ai cittadini.»
«Nella Conferenza Regione-Enti locali di ieri – aggiunge Cristiani Erriu – è stato condiviso anche un principio importante per il sistema delle autonomie locali, che è quello dell’avvio delle trattative con lo Stato per la gestione in capo alla Regione dell’intero sistema della finanza locale. Sarà un passo fondamentale per esercitare appieno la nostra autonomia statutaria, come è stato fatto negli anni passati dalle altre Regioni a Statuto speciale.»

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Venerdì 24 febbraio, a partire dalle ore 17.00, Dario Laurenzi, fondatore della Laurenzi Consulting, sarà ospite speciale allo IED di Cagliari nell’ambito di una Open Lesson sul corso di specializzazione in Food Experience in partenza a marzo. Consulente food&beverage, ideatore del rivoluzionario Wine Bar Simposio di Roma, locale rivoluzionario e innovativo che inizierà il nuovo corso delle enoteche a Roma, nonché General Manager della Laurenzi Consulting, prima società di consulenza del settore nella capitale, porterà, nel corso della lezione gratuita e aperta a tutti, il suo punto di vista professionale sui temi della ristorazione e delle nuove tendenze, con una particolare attenzione alle problematiche relative al cambiamento rispetto al passato, o alle difficoltà che si possono incontrare per l’apertura di un’attività di ristorazione, e naturalmente l’esperienza della Laurenzi Consulting per lo sviluppo di un progetto.

Tra le sue numerose e prestigiose collaborazioni, Laurenzi porta avanti da anni quella con la Gambero Rosso Holding nella diffusione mediatica e nella formazione in campo enogastronomico, contribuendo alla redazione dell’annuale guida che classifica i migliori vini e ristoranti d’Italia, oltre ad insegnare management della ristorazione presso le Città del Gusto.

Seguirà una breve intervento di Alessandra Guigoni, coordinatrice del corso di Food Experience, antropologa culturale e editorialista sulla rivista d Expo 2015, che spiegherà i contenuti del programma.

L’ambito food in tutte le sue declinazioni, ha come parola chiave l’innovazione: di prodotto, di processo, di comunicazione, di servizi. Il consumo del cibo è un processo immersivo ed emozionale. Infatti, chi acquista un prodotto, chi pratica turismo enogastronomico, chi si reca semplicemente in un ristorante vuole e si aspetta emozioni, atmosfere avvolgenti; si aspetta di fare un’esperienza con i sensi e la mente particolare, speciale, unica. In questo quadro, il corso Food Experience propone un percorso esperenziale finalizzato alla valorizzazione e alla gestione di attività legate alla ristorazione. Il corso di Food experience è strettamente connesso con il turismo enogastronomico, tipologia di turismo in crescita in tutto il mondo, legata a filo doppio con le attività correlate al mangiare e al bere.

L’obiettivo primario del corso è formare operatori del settore food and wine innovativi e pragmatici in grado di valorizzare e gestire specifiche realtà commerciali. Scelta strategica in cui operare è quella della Sardegna, non solo meta turistica importante ma anche territorio dal patrimonio enogastronomico rilevante e di pregio.

Il corso è rivolto a coloro che desiderano formarsi come operatori food and wine o a coloro che già operano nel settore della comunicazione o food e desiderano aggiornare le proprie competenze.

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L’avvocato Alberto Fois, leader del gruppo civico Genti Noa, si ricandida a sindaco per le elezioni amministrative del comune di Sant’Antioco. E’ il primo ad aver ufficializzato la sua nuova “discesa in campo“, poco più di un mese fa. Nel 2012, anche allora alla guida della lista civica Genti Noa, si classificò al terzo posto, con 1.382 voti, dietro il sindaco eletto ingegnere Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e l’avvocato Gianni Locci (lista Città Nuova, 2.113 voti).

«Ho il dovere di comunicarvi che oggi nel mese di gennaio 2017, mentre gli altri gruppi politici sono ancora alla ricerca dei candidati e perfino del candidato sindaco, Genti NOA è pronta ad amministrare responsabilmente questa città: abbiamo un candidato sindaco, i candidati consiglieri, i candidati assessori e soprattutto un progetto organico sullo sviluppo economico e sociale di questa città. Trovo che questo sia già un cambiamento epocale nella politica cittadina, il primo di grandi cambiamenti che ci attendono nei prossimi anni», ha detto, tra l’altro, Alberto Fois, nel video in cui ha ufficializzato la sua candidatura alla guida del gruppo civico.

Genti Noa è presente sulla scena politica antiochense da una decina d’anni. Dal 2012 il gruppo, guidato dal solo Alberto Fois, ha portato avanti un’opposizione dentro e fuori la casa comunale, elaborando un progetto di sviluppo economico e sociale per Sant’Antioco e recentemente ha prodotto un documento di riepilogo di tutto l’operato propositivo elaborato nei cinque anni di consiliatura.

«Mentre assisterete alla formazione di liste composte da persone messe insieme all’ultimo momento, che magari non hanno niente in comune e che ancora devono condividere un programma per le elezioni della imminente primavera – spiega Alberto Fois -, Genti Noa ha costruito il progetto di rinascita di Sant’Antioco e io sono ufficialmente il candidato sindaco per la prossima primavera.»

Alberto Fois ha annunciato di aver siglato un’alleanza… con tutti gli antiochensi: cittadini, pescatori, lavoratori dell’edilizia, commercianti, operatori del turismo, produttori, artigiani, operai, partite iva, per sancire un netto distacco «con il classico modus operandi delle alleanze strategiche a pochi mesi dalle competizioni elettorali, che non hanno affatto a cuore il paese ma esclusivamente la coltivazione della loro carriera personale. Genti NOA ha dimostrato di non aver ceduto ad allearsi con qualsivoglia formazione soltanto per garantirsi di poter arrivare alla casa comunale».

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L’associazione artistico culturale “Pietro Allori” di Iglesias, curatrice del progetto sotto l’egida dell’assessorato della Cultura del comune di Iglesias, e l’Archivio Musicale dell’Angelo intendono, con un’iniziativa annuale, valorizzare al meglio le risorse musicali ambientali presenti nella città di Iglesias. Le accademie musicali nel Novecento costituivano momenti di condivisione di quei valori capaci di offrire una rappresentazione corale ed elevata della società religiosa e civile di una città o di un paese, e si svolgevano in un clima di festa con la partecipazione di tante persone di diversa estrazione sociale.

Memorabile fu l’Accademia musicale svoltasi il 20 novembre del 1955 nella cattedrale di Iglesias in occasione del 25° anniversario di consacrazione episcopale del vescovo Giovanni Pirastru.

Le accademie musicali pensate dall’Archivio musicale dell’Angelo di Milano per la Cattedrale di Iglesias e per l’organo “Palmas” recentemente collocato in una delle due cappelle laterali, si ispirano a quella storica accademia che aveva registrato il concorso dei più validi strumentisti della Diocesi, della Banda cittadina diretta dal maestro Rosolino Ferrara, e delle migliori corali polifoniche del territorio.

La Prima Accademia è in programma venerdì 24 febbraio 2017, alle ore 20.00, in Cattedrale e si intitola “E… per maestri Palestrina e Bach”, Johannes Brahms, Licinio Refice, Pietro Allori.

La Seconda Accademia si svolgerà sabato 25 febbraio 2017, alle ore 9,30, ed ha per titolo “Matinée intorno all’organo Palmas”.

L’organo della Cattedrale, con i suoi 25 registri distribuiti su due tastiere e pedaliera, per le sue particolarità timbriche, è una delle risorse principali per dar vita a momenti di cultura musicale. Le armonie organistiche brahmsiane, interpretate da Emanuele Carlo Vianelli, organista titolare del Duomo di Milano, saranno inframmezzate da mottetti di polifonia sacra composti da Licinio Refice e don Pietro Allori – le loro composizioni negli anni ’50 furono assai eseguite appena don Allori fu nominato maestro di cappella della Cattedrale – e saranno interpretati dal Gruppo vocale “don Allori” di Iglesias e dai Coristi dell’Angelo di Milano.

L’organista titolare del Duomo di Milano, Emanuele Carlo Vianelli avrà modo di farci gustare tutte le belle caratteristiche dello strumento e di valorizzare appieno tutte le sonorità nelle sue molteplici sfaccettature. Ovvero quelle sonorità raffinate e sublimi che sono presenti in queste impareggiabili pagine musicali di Johannes Brahms.

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I Rossomori attaccano la Giunta sulla Manovra finanziaria 2017 e sulla gestione complessiva del bilancio della Regione. In una lunga conferenza stampa il presidente del partito Gesuino Muledda e il consigliere regionale Emilio Usula hanno bocciato senza mezzi termini l’operato dell’assessore alla Programmazione Raffaele Paci e la politica economica della Giunta Pigliaru.

I rappresentanti dei Rossomori hanno espresso forte preoccupazione per la decisione assunta ieri dalla Conferenza dei capigruppo di rinviare l’approdo in Aula della manovra 2017, previsto per la prima decade di marzo. «L’impugnazione da parte dello Stato della Finanziaria regionale 2016 ha di fatto determinato una paralisi – ha detto il presidente Muledda – il Consiglio oggi non è in grado di dire quando potrà iniziare la discussione della Manovra 2017, prima occorre intervenire per rimettere in pristino la contabilità 2016 giudicata illegittima dalla sentenza della Corte Costituzionale». Secondo i Rossomori, non si tratta di un solo fatto tecnico come sostenuto dall’assessore Paci: «Il Governo ha impugnato la finanziaria 2016 e, successivamente, l’atto sanatorio adottato dal Consiglio su proposta della Giunta – ha aggiunto Muledda – siamo tornati indietro di un anno. Il rischio è che i tempi si allunghino ancora».

Duro il giudizio dei Rossomori anche sulla gestione della vertenza entrate. «La Regione ha deciso di rinunciare unilateralmente ai ricorsi nei confronti dello Stato. Le conseguenze dell’accordo firmato dalla Giunta nel 2014 sono drammaticamente evidenti: quell’intesa – ha affermato Muledda – ha prodotto uno squilibrio finanziario di circa 3 miliardi di euro».

Secondo il presidente dei Rossomori, l’accordo sottoscritto da Stato e Regione contiene clausole “eversive” anticostituzionali e anti Statuto. «Come definire altrimenti un accordo nel quale la Giunta decide di rinunciare agli effetti positivi di sentenze passate in giudicato come quelle che hanno premiato altre amministrazioni regionali – ha aggiunto Muledda – nessuno può rinunciare all’esecutività di una sentenza. Con quell’intesa la Sardegna ha inoltre accettato di rinunciare alla partita sugli accantonamenti pregressi contestando solo l’allungamento del prelievo statale al 2020». Accordi che hanno svuotato le casse regionali, secondo i sovranisti, producendo un inevitabile irrigidimento della spesa. «Andiamo verso il 4 mese di esercizio provvisorio, ciò determina il rallentamento dei pagamenti di un anno. Così si spiegano le lamentele delle Comunità di recupero dei detenuti per la mancata erogazione dei fondi regionali o dell’Associazione della Stampa per i ritardi nei pagamenti alle tv private delle provvidenze della legge n. 3 del 2015. Stesso discorso per i mutui: finora è stato speso solo il 18% dei 700 milioni per le infrastrutture».

Se la vertenza entrate è da rivedere, non meno critico è il giudizio dei Rossomori sugli effetti prodotti dal Patto per la Sardegna. «Il ministro Claudio De Vincenti nei giorni scorsi è venuto a dirci che lo stato erogherà i primi 267 milioni di euro dei 3 miliardi pattuiti – ha sottolineato ancora Muledda – per il resto deciderà il Cipe sulla base delle disponibilità finanziarie dello Stato. Sui fondi futuri non c’è dunque certezza e, vista la situazione delle casse nazionali, nemmeno una buona prospettiva».

Il consigliere Usula si è invece soffermato sui contenuti della manovra finanziaria 2017 licenziata dalla Commissione Bilancio nei giorni scorsi:  «E’ questa la terza finanziaria della legislatura – ha detto Usula – come le altre non ha un’anima. Mancano del tutto le risorse destinate allo sviluppo, lavoro e lotta alle povertà la nostra proposta, presentata anche lo scorso anno, di sbloccare i fondi Sfirs (circa 300 milioni di euro) per destinarli agli investimenti e alle politiche di sviluppo è stata ancora una volta rispedita al mittente. In questa Finanziaria la massa manovrabile è ridotta a 25 milioni di euro: 14 serviranno per il ritiro del pecorino romano dal mercato, altri 11 andranno invece a coprire le solite marchette».