29 April, 2024
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Si è concluso in mattinata, in commissione “Attività produttive”, il primo ciclo di audizioni sulla proposta di legge per la valorizzazione della suinicoltura sarda. Il parlamentino guidato da Luigi Lotto ha sentito l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria, il direttore dell’Unità di progetto per la lotta alla peste suina africana e i direttori delle agenzie per l’agricoltura Argea, Agris e Laore.

«La Giunta accoglie con favore questa iniziativa di legge che punta al rilancio di un settore profondamente legato alla tradizione isolana – ha detto Pierluigi Caria – per far questo occorre però sconfiggere la peste suina africana. Grazie al lavoro portato avanti dall’Unità di progetto speriamo di poter raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Intanto poniamo le basi per lo sviluppo del comparto suinicolo.»

Caria ha poi espresso apprezzamento per i primi risultati ottenuti con il piano di eradicazione. «Speriamo nella riapertura di qualche spazio commerciale – ha proseguito Pierluigi Caria – la revoca del divieto di esportare carni e salumi prodotti nelle zone indenni dalla peste suina africana è un nostro obiettivo dichiarato. Oggi anche il Governo è al nostro fianco e, per bocca del ministro Lorenzin, sosterrà la nostra battaglia a Bruxelles».

L’Unità di progetto, intanto, va avanti nell’azione di contrasto degli allevamenti clandestini e illegali, principali responsabili della diffusione della malattia nelle campagne.

«La situazione è molto difficile – ha spiegato il responsabile dell’Unità di progetto Alessandro de Martini – la peste suina, presente nell’Isola da oltre 40 anni, ha di fatto marginalizzato un’attività che in passato rappresentava un settore importante della nostra economia. Oggi i capi allevati sono circa 150mila, siamo arrivati alla soglia minima per cui un’attività possa essere considerata economica. Se si continua così l’allevamento dei maiali sarà per i sardi solo un hobby.»

Un’eventualità che la Regione cerca di scongiurare in tutti i modi: «In una situazione di emergenza i controlli e le regole devono essere molto rigidi – ha aggiunto Alessandro De Martini – purtroppo, a farne le spese sono spesso gli allevamenti regolari costretti a seguire e rispettare procedure complicate. Questo è il prezzo che stiamo pagando per arrivare al risultato finale. I dati però ci stanno dando ragione: in alcune aree confinanti con la cosiddetta “zona rossa” la percentuale di suini positivi è scesa al 5% (Talana e Villagrande) mentre la situazione rimane critica a Orgosolo e Desulo dove la positività raggiunge l’80-90%».

De Martini ha espresso apprezzamento per la legge all’esame della Commissione: «E’ un provvedimento che fissa regole chiare e mette dei paletti sul fronte della conduzione degli allevamenti familiari, molto diffusi nell’Isola, e sulla necessità di formare gli operatori del settore. La qualità dei prodotti può essere garantita solo attraverso la loro tracciabilità e certificazione». Alessandro De Martini, infine, ha mostrato ottimismo per il futuro: «Grazie all’opera di informazione, la gente sta iniziando a capire la portata del problema. Con alcuni Comuni abbiamo avviato dei piani di collaborazione. Solo eliminando questa patologia si potrà pensare a uno sviluppo economico della suinicoltura».

Sulle enormi potenzialità del comparto, attualmente in ginocchio anche per la polverizzazione degli allevamenti (circa 17mila quelli censiti), si è soffermato il direttore generale dell’assessorato all’agricoltura Sebastiano Piredda: «In passato l’allevamento dei maiali aveva un ruolo fondamentale nell’economia sarda – ha detto Sebastiano Piredda – con l’eradicazione della peste suina la Sardegna potrebbe diventare un centro di riferimento internazionale, non solo per la commercializzazione di prodotti di alta qualità ma anche come serbatoio di capi riproduttori da distribuire in Europa». Secondo Sebastiano Piredda, «in Sardegna c’è lo spazio per allevare un milione di capi suini con la creazione di 2000-3000 posti di lavoro. Questa legge può dare un grande supporto. C’è bisogno di esempi positivi che convincano gli allevatori a seguire un percorso virtuoso».

I direttori delle agenzie Laore (Maria Ibba) Agris (Roberto Zurru) e Argea (Gianni Ibba) sono poi entrate nei dettagli della legge con alcuni suggerimenti e proposte di integrazione.

«C’è la consapevolezza che questa legge può dare un impulso decisivo al rilancio della suinicoltura in Sardegna – ha detto il presidente della Commissione Luigi Lotto al termine delle audizioni – noto in Commissione un grande spirito collaborativo anche grazie al contributo delle opposizioni. Contiamo di portare il testo in aula per l’approvazione finale entro la primavera.»

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I Testimoni di Geova si riuniscono ogni anno, in tutto il mondo, per celebrare l’anniversario della morte di Gesù. Lo scorso anno 20.175.477 persone hanno assistito all’evento, oltre 600 nella zona del Sulcis.

Quest’anno l’anniversario della morte di Gesù ricorre sabato 31 marzo dopo il tramonto, corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico, giorno in cui, secondo la Bibbia, morì il figlio di Dio. Insieme alla vostra famiglia e ai vostri amici siete cordialmente invitati ad essere presenti. Si potrà ascoltare un discorso biblico che spiegherà perché la morte di Gesù ebbe un profondo significato e che valore può avere oggi per voi.

Di seguito sono indicati il luogo e l’orario dell’evento nel Sulcis.

Carbonia, ore 19,30 – c/o Sala del Regno, via Marche 50;

Carbonia, ore 21,15 – c/o Sala del Regno, via Marche 50;

Iglesias, ore 19,30 – c/o Sala del Regno, viale Villa di Chiesa 67/B;

Sant’Antioco, ore 19,30 – c/o Sala del Regno, via Matteotti 14;

Giba, ore 19,00 – c/o Sala del Regno, via Is Loccis 9;

Narcao, ore 19,30 – c/o Sala del Regno, località Is Cherchis.

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RUAS -Rete Unitaria Antifascista Sulcis Iglesiente rinnova anche quest’anno l’appello a tutte le forze diffuse del territorio che condividono i principi dell’antifascismo, dell’antirazzismo, dell’antisessismo, della tolleranza e dell’accoglienza per costruire un calendario condiviso di eventi denominato “Primavera Resistente nel Sulcis Iglesiente 2018”.

L’intento dell’iniziativa è quello di riattualizzare i valori della lotta partigiana, ciascuno con i propri mezzi e la sua sensibilità, arricchendo le settimane a ridosso del 25 aprile di contenuti, momenti di solidarietà e di condivisione.

Il 25 aprile è una importante giornata che rende vivo il ricordo della Resistenza partigiana. Ma l’antifascismo non deve limitarsi alla commemorazione del passato, non può essere soltanto la celebrazione di una ricorrenza istituzionale. Tutti i giorni va ricordato che certe derive della società non sono un’esclusiva del passato ma si ripetono, oggi, con un volto e simbologie diverse. Proponiamo giornate di resistenza contro i vecchi e i nuovi fascismi, in cui ribadiamo l’esigenza di riaffermare i valori che hanno motivato la Resistenza partigiana, affinché ancora oggi siano vivi nella nostra società.

Pertanto se sei un’associazione culturale o di volontariato, un artista, un collettivo, un gruppo musicale, un circolo culturale, una organizzazione politica o qualsiasi altra realtà intenzionata a coordinarsi in vista del 25 aprile, ti invitiamo ad aderire all’appello “Primavera Resistente nel Sulcis-Iglesiente 2018” e a proporre la tua iniziativa.

Per l’adesione alla campagna basta utilizzare il materiale grafico della “Primavera Resistente nel Sulcis-Iglesiente 2018” che RUAS metterà a disposizione.

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La Giunta regionale ha approvato ieri nuove misure di sostegno per le imprese artigiane sul versante dei contributi in conto capitale per le operazioni con leasing e la riduzione dei costi di garanzia.

«Erano – dice l’assessore dell’Artigianato, Turismo e Commercio Barbara Argiolas – interventi molto attesi dalle imprese artigiane, che la Regione vuole mettere nelle condizioni di investire per crescere e consolidarsi sui mercati. I mutamenti del contesto socio economico della Sardegna di questi ultimi anni hanno reso ancora più difficoltoso l’accesso al credito per le piccole e piccolissime imprese, che costituiscono la grande maggioranza del tessuto produttivo isolano.»

Entrando nel dettaglio, la delibera approvata dall’Esecutivo modifica le modalità operative per la concessione di contributi in conto interessi e in conto capitale prevista dall’articolo 37 della legge 949 del 1952 e per la concessione di contributi in conto canoni su operazioni di locazione finanziaria previsti dall’articolo 23 della legge 240 del 1981. Il comma 7 dell’articolo 6 della legge di Stabilità regionale del 2018, infatti, ha previsto la concessione del contributo in conto capitale in misura equivalente anche sulle operazioni di leasing, lasciando alla Giunta la definizione dei limiti e delle modalità di concessione.

La prima misura prevede l’introduzione del contributo del 10% a fondo perduto anche sugli investimenti fatti con locazione finanziaria. La seconda invece riguarda il contributo per le spese di garanzia, qualora l’investimento per cui si chiede l’agevolazione finanziaria viene garantito almeno al 50% da un Confidi.

«Queste misure – conclude Barbara Argiolas – saranno operative immediatamente, a partire dal prossimo 1 aprile, anche grazie al rinnovo per un altro triennio della convenzione con Artigiancassa, che verrà firmato nella giornata di domani e per il quale la finanziaria regionale ha stanziato 6 milioni di euro.»

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E’ iniziato ieri il ciclo di audizioni sui contenuti della proposta di legge predisposta dalla commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale, tesa ad affiancare l’azione della Giunta nel piano di eradicazione della peste suina e porre le basi per il rilancio della suinicoltura, attività con profonde radici nella tradizione sarda e da sempre settore trainante dell’economia isolana.

Il parlamentino guidato da Luigi Lotto, dopo aver approfondito in mattinata alcuni aspetti tecnici con l’assessore alla Sanità Luigi Arru e la responsabile del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della Regione Daniela Mulas, ha sentito nel pomeriggio i rappresentanti di Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri. Tutti hanno espresso un giudizio positivo sulle finalità della legge e sui contenuti della proposta che pone le basi per un rilancio duraturo della suinicoltura in Sardegna.

«E’ una legge che può finalmente rappresentare una svolta nel settore – ha detto il direttore regionale di Copagri Pietro Tandeddu – la peste suina, presente in Sardegna dal 1978, ha determinato il crollo delle produzioni. La speranza è che il morbo venga superato al più presto. Questa legge è un importante contributo che segna un percorso da seguire per creare economia». Pietro Tandeddu è poi entrato nel dettaglio dell’articolato offrendo alcuni spunti per l’integrazione del testo. In  particolare, il rappresentante di Copagri ha suggerito di escludere categoricamente dagli allevamenti di tipo familiare (4 capi al massimo) i suini riproduttori e di puntare su piccoli progetti integrati di filiera e sulla valorizzazione dei suini di razza sarda con la creazione di marchi Dop o Igp.

Suggerimenti condivisi da Giovanni Murru, presidente di Coldiretti Oristano, che, a nome della sua associazione, ha chiesto alla Commissione di prestare particolare attenzione ai giovani agricoltori che decidono di puntare sulla suinicoltura: «Penso a una rete di giovani imprenditori supportata dalle agenzie agricole e dall’Università che rappresenti un esempio a livello internazionale – ha detto Giovanni Murru – la suinicoltura è un settore con enormi potenzialità, l’innovazione e una conduzione moderna degli allevamenti sono strumenti decisivi per conquistare i mercati».

Martino Scanu (Cia), dopo aver espresso apprezzamento sui contenuti della proposta di legge, ha ribadito la necessità di proseguire nel percorso di eradicazione della legge individuato dall’Unità di progetto della Regione: «L’allevamento brado di suini deve essere bandito per sempre – ha detto Martino Scanu – da questo punto di vista la previsione di piani di gestione delle terre pubbliche rappresenta un importante passo in avanti».

Luca Sanna, presidente di Confagricoltura, infine, ha parlato di legge “ben costruita e completa” oltre che coerente con le altre attività poste in essere dalla Regione per combattere la peste suina. «Si pongono le basi per il rilancio del settore – ha sottolineato Luca Sanna – per far questo occorrerà ottenere in tempi rapidi un marchio di qualità per alcuni prodotti e puntare sui distretti produttivi seguendo l’esempio della Spagna».

«E’ una legge che ci sta particolarmente a cuore – ha assicurato il presidente della Commissione Luigi Lotto – perché crediamo che la suinicoltura possa rappresentare una grande occasione di sviluppo per la Sardegna. Il nostro obiettivo, parallelamente all’azione dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Psa, è quello di creare le condizioni per rilanciare l’allevamento dei maiali e incentivare la tutela della razza sarda. La Regione non è contro gli allevatori, servono però regole chiare per consentire ai nostri prodotti di tornare sul mercato. Ultimamente si è fatto un passo in avanti grazie all’accordo con il ministero della Salute per la vendita di alcuni prodotti stagionati ma potremmo dirci completamente soddisfatti solo quando gli allevatori sardi potranno commercializzare tutta la loro produzione fuori dall’Isola.»

Le audizioni proseguiranno domani mattina con l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria, i direttori delle agenzie agricole Agris, Laore e Argea e con il responsabile dell’Unità di progetto contro la Peste suina Alessandro De Martini.

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«Accogliamo con particolare favore la richiesta rilanciata sulla stampa dal Movimento agricolo sardo di destinare, come aiuto per la siccità del 2017, 30 euro per ogni capo bovino adulto. La cifra richiesta dagli allevatori corrisponde sostanzialmente a quella che avevamo proposto diverse settimane fa come base di partenza per un buon confronto e alla luce delle somme disponibili e già stanziate nella legge di programmazione finanziaria 2018 dal Consiglio regionale. L’Aula di via Roma aveva assegnato, infatti, 20 milioni di euro per la zootecnia, escluso l’ovicaprino a cui erano già stati destinati 45milioni di euro la scorsa estate, e per il resto dei comparti agricoli isolani.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria.

«Proprio per domani – ha aggiunto Pierluigi Caria – è convocato il tavolo verde, dove associazioni di categoria e portatori di interesse, sono invitati al confronto per definire modalità e tempistica nella gestione delle risorse. È importante, infatti, che si decida subito come far arrivare il prima possibile gli aiuti agli imprenditori agricoli che, nei mesi scorsi, hanno dovuto sostenere spese maggiori a causa della riduzione delle foraggere. Non abbiamo alcun pregiudizio – ha concluso Caria – sulle modalità di spendita dello stanziamento: possiamo ragionare su interventi di aiuto una tantum, su investimenti strutturali o su un mix di entrambe le azioni.»

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Andando in giro per le città d’Italia assistiamo spesso a fenomeni di degrado dei mezzi di trasporto pubblici. Episodi negativi dovuti non tanto alla vetustà dei mezzi, quanto ai frequenti atti di vandalismo a cui essi sono sottoposti. Biglietti non pagati, liti con gli addetti al controllo dei titoli di viaggio, aggressioni agli autisti, metro e treni devastati, incuria e maleducazione sono soltanto alcune delle criticità che si verificano quotidianamente all’interno dei mezzi di trasporto pubblici.
Per cercare di invertire la diffusione di questo malcostume, promuovendo nel contempo una cultura del rispetto verso il patrimonio pubblico, il comune di Carbonia informa che la FIT CISL, con la partecipazione e il finanziamento della Fondazione Motus, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il patrocinio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha bandito un concorso nazionale denominato “Sono Stato io”.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di risvegliare l’impegno civile delle comunità, promuovendo e sviluppando una nuova cultura sull’utilizzo della cosa pubblica, in particolare dei beni che fanno parte del sistema dei trasporti pubblici. Un progetto che si avvale della collaborazione fattiva delle giovani generazioni nel momento della loro formazione scolastica. Possono partecipare al concorso, infatti, studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado, in modo individuale o collettivo. L’Amministrazione comunale di Carbonia ha aderito con entusiasmo a questo progetto e ha provveduto a inviare il bando di concorso a tutte le scuole del territorio comunale: «Si tratta di un’iniziativa meritoria che abbiamo accolto con favore, nella consapevolezza della necessità di promuovere una maggiore cultura del rispetto dei beni, dei luoghi e dei mezzi pubblici da parte della collettività – ha affermato il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. I beni e i mezzi pubblici sono patrimonio comune e devono essere utilizzati da ciascun cittadino con la medesima cura che si presta nei confronti dei beni personali e privati».
Coloro che intendono partecipare al concorso potranno farlo attraverso la produzione di elaborati per concorrere nella sezione fumetto, nella sezione spot audio-video o in entrambe le sezioni. Ciascuno studente potrà partecipare con un massimo di due elaborati (due per la medesima sezione, oppure uno per ciascuna sezione). Gli elaborati dovranno essere ispirati alle tematiche e alle finalità indicate nella premessa del bando, traendo anche spunto dallo slogan “Sono Stato io”. L’iscrizione al concorso è totalmente gratuita e le domande dovranno essere presentate entro le ore 13.00 del 30 marzo 2018. Il bando è disponibile all’indirizzo www.sonostatoio.com .

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È in programma questa sera, alle 21.00, all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, “Caravaggio”, lo spettacolo teatrale di e con Vittorio Sgarbi su Michelangelo Merisi, il pittore più importante che ha rivoluzionato profondamente la storia dell’arte.

Un viaggio affascinante con Vittorio Sgarbi attraverso le opere del grande Michelangelo Merisi, in arte “Caravaggio”, che tra tortuosità e successi, tenebre e luce, pittura e tormenti, pensiero e stravolgimento interiore, ha creato capolavori dalla potenza drammatica ineguagliabile, che hanno rivoluzionato, contro ogni regola accademica del tempo, la storia dell’arte, creando un punto di rottura con il passato. 

Il genio solitario più controverso del Seicento e la passione del critico d’arte ferrarese saranno accompagnati dal violino e dalle tracce elettroniche di Valentino Corvino, e dalle immagini video del visual artist Tommaso Arosio, sotto la guida alla regia di Angelo Generali.Unica data nell’isola firmata SEM Organizzazione per la rassegna “Pop a Impatto Zero – Festival Internazionale Musica e Spettacoli 2018”.

I visi comuni del popolo, ragazzi di strada, prostitute, clochard, diventano protagonisti al posto di Santi e Madonne e restituiscono sulla tela una cruda e brutale realtà. Le figure femminili, i martiri decapitati, i volti segnati dal terrore, o la malattia come espressione della condizione di debolezza, fragilità, agitazione esistenziale, e non di euforia, potere, o esaltazione della bellezza, si incontrano in tutto il loro realismo in una dimensione tra l’umano e il divino. La capacità pittorica (e filosofica) di rappresentare, attraverso l’uso violento della luce, il tema del bene e del male, la storia dell’uomo (e non di un Dio potente e lontano), il dolore, i suoi fallimenti, la contemporaneità dei personaggi, introducono nella storia dell’arte delle novità assolute e una forza narrativa straordinaria, in grado di immortalare il momento decisivo di un’azione o le espressioni improvvise di un volto, esattamente come oggi accade con la fotografia.

“Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio.” [Vittorio Sgarbi]

 

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«Leggiamo increduli le dichiarazioni del vicepresidente Paci in merito ai rapporti stato-regione e guardiamo con crescente perplessità alla sua rinnovata verve autonomista, espressa in questi ultimi giorni anche mediante stravaganti partecipazioni a confronti televisivi locali di natura prettamente politica, non si capisce bene a quale titolo, se in conto-terzi o pro domo sua.»

Lo scrive, in una nota, Emilio Usula, consigliere regionale dei Rossomori.

«Eppure l’assessore del bilancio avrebbe ben più assillanti pensieri di cui occuparsi, come per esempio quelli relativi alle casse regionali che lui ha contribuito con arroganza ed incapacità a depauperare – aggiunge Emilio Usula -. Prima di tutto rinunciando agli effetti di eventuali sentenze positive per la Sardegna – un obbrobrio giuridico – stipulando in solitudine un patto con lo Stato con delle vere e proprie “clausole vessatorie di servilismo” e consegnando al Consiglio un bilancio mai così completamente ingessato, contribuendo ad esasperare i rapporti con l’organo legislativo.  Inoltre, sempre in sfregio al proprio ruolo istituzionale (a proposito di pulsioni sovraniste, evidentemente non ancora sbocciate), allineandosi al codazzo dei tributari del Principe nel tentativo di scempio costituzionale con il referendum del 4 dicembre, che avrebbe mutilato per sempre la specialità regionale. Infine, facendosi perculare dai principali organi giurisdizionali. La Consulta, prima, che ha certificato la sua stoltezza eliminando dall’ordinamento il bilancio del 2016, e la Corte dei Conti, dopo, che gli ha praticamente dato dell’incapace quale preludio alla parificazione.»

«Ci chiediamo solo cosa aspetti il presidente Pigliaru – conclude Emilio Usula -, che ipotizziamo ancora frastornato dai risultati del 4 febbraio, a fermare questa patetica deriva e a richiamare alla serietà istituzionale i suoi assessori tecnici.»

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Il consigliere regionale Cesare Moriconi (Pd), in qualità di primo firmatario, ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore della Sanità in merito alla mancanza dei vaccini per la meningite.

In particolare, nell’interrogazione pone in evidenza che il personale medico infermieristico dei reparti per le malattie infettive è privo della necessaria copertura vaccinale per il meningococco.

Segnala, al riguardo, il caso del Santissima Trinità di Cagliari, dove risultano dosi utili solo per due vaccini, del tutto insufficienti per assicurare la tutela sanitaria alle decine di operatori impegnati nei 4 turni giornalieri previsti dal reparto infettivi.

Pur non volendo creare dannosi allarmismi, si è richiesto un intervento deciso all’assessore della Sanità per evitare che l’attuale delicata situazione sanitaria, a causa del perdurare della indisponibilità dei vaccini, possa scivolare pericolosamente verso una forma epidemica.

Nello specifico l’interrogazione chiede: se le notizie riportate sulla mancanza di scorte per i vaccini per la meningite risultano vere.

E se nel caso, quali azioni, anche in raccordo col sistema sanitario nazionale, e quali iniziative urgenti si intenda adottare al fine di garantire ai cittadini sardi, e in particolare agli operatori professionalmente più esposti al rischio d’infezione, la difesa da un possibile contagio attraverso la vaccinazione.

Infine, se non ritenga l’Assessore, in conformità a quanto avvenuto per casi analoghi in altre realtà regionali, di dover assicurare l’inoculazione gratuita dei vaccini per quelle fasce di popolazione più esposte al rischio di contagio.