29 March, 2024
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Grande attesa nella grande comunità immigrata proveniente dell’Europa Orientale, per la Pasqua cristiano ortodossa a Cagliari.

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Quando si è lontani da casa, dai propri cari, spesso dai propri figli e coniugi, le feste, in particolare quelle a carattere più intimamente familiare come la Pasqua e Natale, sono ancora più sentite e fanno crescere ancora di più la nostalgia e la voglia di vivere le proprie tradizioni per sentirsi più vicini a casa.

Domenica 8 aprile è una di queste giornate “particolari” si celebra la Pasqua cristiano ortodossa.

 Tante le comunità che festeggiano: gli ortodossi rumeni del Patriarcato di Bucarest, i cattolici greco-cattolici di rito bizantino presenti fra gli ucraini, gli ortodossi provenienti da corno d’Africa, gli ortodossi del Patriarcato di Mosca che raccoglie i fedeli provenienti da Ucraina, Bielorussia, Russia, Moldova ed altri paesi ex sovietici.

Il console on. bielorusso in Sardegna Giuseppe Carboni, su invito di padre Nikolay Volskyy, parroco della Parrocchia di San Saba il Santificato a Cagliari della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca, sarà presente e porterà i suoi saluti a nome delle autorità bielorusse, in occasione della “Solenne celebrazione della Pasqua cristiano ortodossa” che si svolgerà domenica 8 aprile a partire dalle ore 9.30 presso la Chiesa di Nostra Signora della Speranza (angolo di via del Fossario, Via del Duomo, Cagliari)

Le strade del quartiere Castello domenica saranno invase da atmosfere orientali e mistiche che sicuramente alimenteranno la curiosità dei cagliaritani, da non perdere il momento della processione che per tre volte girerà intorno alla Chiesa di Nostra Signora della Speranza e la immancabile benedizione dei cibi tradizionali fra i quali le uova (quelle vere non di cioccolato) dipinte ad arte e simbolo della rinascita, i “kulichi” che si preparano in ricordo di Cristo che divideva il pane con i suoi discepoli; la “paska” (un dolce che ha una forma esterna che ricorda il panettone) che rappresenta l’agnello sacrificale. E sempre nella simbologia del “3”, numero perfetto, per tre volte padre Nikolay si rivolgerà ai fedeli gridando: “Cristo è risorto!” e tutti risponderanno all’unisono: «Sì, è veramente risorto!».

 

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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