28 March, 2024
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L’emergenza Coronavirus non è ancora finita. Negli ultimi giorni i numeri dei contagi hanno ripreso a salire e anche se non si sono fin qui tradotti – e si spera non accada – in nuovi ricoveri e conseguente pressione sugli ospedali, richiedono il mantenimento della massima prudenza e del rigoroso rispetto delle misure di contrasto e prevenzione che ben conosciamo, a tutti noi familiari ormai da 16 mesi.

Questa prudenza ed il rispetto delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19, purtroppo, non vengono rispettati da tutti, come denuncia una lettrice, in un messaggio che ci ha inviato questa mattina, carico di delusione e sconforto per un sistema sanitario pubblico che non riesce a dare risposte a tante persone che hanno urgente bisogno di cure.

«Ritengo giusto dire ai signori che ci governano che nei voli c’è una schifezza, tutti appiccicati, senza controllo. Ma di che cosa vogliamo parlare, poi ci vorrebbero fare la terza dose… non ci penso nemmeno. Dovrebbero farsi vaccinare loro, per fare le cose per il popolo… ho dovuto viaggiare non per piacere ma per andare a fare una visita di controllo, perché a Carbonia non c’era posto fino all’11 ottobre e mio marito è un malato tumorale invalido al 100 per 100, con una misera pensione di 950 euro dopo 46 anni di contributi… E’ un sistema vergognoso, a lui non spetta la pensione d’invalidità…

Mi scusi per lo sfogo ma bisogna far conoscere le situazioni vergognose che si verificano nel quotidiano… all’ospedale di Carbonia c’è solo confusione, un’anziana di 84 anni andata per il femore, lucida, è rimasta 3 giorni senza mangiare. Adesso riceve il nutrimento e ai parenti dicevano che mangiava. Ma posso citare altri casi vergognosi, con la pandemia si sono dimenticati di tutti gli altri problemi, vergogna nella vergogna, mi scusi dello sfogo, buongiorno e… grazie se leggerà questo malessere.»

N.B. Messaggio firmato

Straordinaria impresa dell’ASD Bocciofila Comunale Carbonia, neo campione sarda di 1ª Categoria. Dopo aver perso la gara di andata della finalissima, sabato 3 luglio, sul campo della Bocciofila Gallura Olbia, con il largo punteggio di 7 a 1, ieri gli atleti guidati dal presidente Gianluca Saiu e dal direttore Bruno Manca, hanno clamorosamente travolto la squadra gallurese, con un perentorio 8 a 0 che è valso loro il titolo di campioni regionali e li ha qualificati per le finali nazionali che avranno inizio nel prossimo mese di ottobre, in Sicilia.

La squadra dell’ASD Bocciofila Carbonia era composta dal capitano Carlo Dessì e da Enrico Orrù, Mariano Balia, Davide Pusceddu e Luciano Roccasalva. Gli incontri sono stati arbitrati da Antonino Podda e Carlo Madeddu, direttore di gara Michele Alastra.

Nella foto di copertina di Fabio Murru, Luciano Roccasalva.

Nel corso di un mirato servizio volto alla prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale, i carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno denunciato a piede libero un imprenditore 58enne residente in città, indiziato del reato di “smaltimento di rifiuto speciale non pericoloso in assenza di autorizzazione”. I militari, durante una verifica presso l’attività commerciale del denunciato, hanno accertato il non rispetto della normativa vigente in materia di scarico dei rifiuti prodotti dalle lavorazioni, in quanto la ditta è risultata scaricare gli scarti derivanti dal ciclo produttivo nella rete fognaria pubblica.

Ieri pomeriggio, intorno alle ore 16.35, a Sant’Antioco, i carabinieri della locale Stazione, su disposizione della centrale operativa della Compagnia di Carbonia sono intervenuti in località “Semaforo”, per un sinistro stradale che aveva coinvolto un quad di colore giallo/nero, di proprietà e condotto da un pensionato 59enne tedesco, con a bordo un’insegnante 43enne di Torino. Il conducente del quad, per cause in corso di accertamento, aveva perso il controllo del mezzo, ribaltandosi. A causa del sinistro i due sono stati trasportati rispettivamente presso l’ospedale Sirai di Carbonia su autoambulanza del volontariato di Calasetta e presso l’ospedale Brotzu di Cagliari con elisoccorso in codice rosso. Al cittadino tedesco sono state riscontrate lievi lesioni mentre la ragazza è stata ricoverata in prognosi riservata per i traumi subiti. La regolarità dei documenti di guida, circolazione e assicurazione del mezzo è in corso di accertamento. Il quadriciclo e l’unico casco rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro penale. Procedono alle indagini sulla dinamica dell’evento i carabinieri della stazione di Sant’Antioco.

Si è conclusa venerdì 2 luglio 2021 l’iniziativa itinerante per i 120 anni della FIOM-CGIL, nella bellissima cornice della Tonnara di Portoscuso. In discussione il tema legato “all’Emergenza Sardegna”. Sono state cinque importanti iniziative ad Arbatax-Tortoli, a Porto Torres, a Olbia, a Sarroch e Portoscuso, in cui sono state affrontate le crisi territoriali con esperti del campo, associazioni, sindaci e istituzioni regionali e nazionali, associazioni datoriali ed imprese. È stato un importante tavolo di confronto fondamentale, per evidenziare, se ancora ce ne fosse bisogno, la reale emergenza in cui si trova l’isola, chiamata a rispondere a tagli strutturali derivanti dall’inevitabile transizione ecologica ed energetica in cui si andrà incontro.

«È stata l’occasione per comprendere, che la mancanza di programmazione, rischia di disperdere le potenzialità derivanti dagli imminenti investimenti dice Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL -. È emersa la necessità di trovare la soluzione ai tanti lavoratori, in particolare degli appalti che rischiano il posto di lavoro, come è con forza le condizione sempre in via di peggioramento in cui si trovano generalmente i lavoratori degli appalti, sempre più spesso chiamati a pericolosi cambi di commesse, che puntualmente mettono in discussione certezze occupative ed economiche a causa degli appalti al massimo ribasso al dumping contrattuale. Come FIOM-CGIL sarda, ringraziamo tutti i partecipanti, per l’importante contributo dato alle iniziative, a cominciare dai propri delegati.»

«Ringraziamo le CDLT e la CGIL sarda, le categorie territoriali e regionali della CGIL per la costante presenza e partecipazione alle diverse iniziative tenutesi nei cinque giornicommenta Roberto Forresu -. La FIOM Nazionale per il supporto nell’organizzazione e per la presenza durante i diversi incontri che ci hanno permesso di elevare il tenore degli incontri e maturare una importante esperienza, grazie agli interventi della segretaria Barbara Tibaldi a Tortolì, del Segretario Gianni Venturi a Porto Torres e a Sarroch, e la segretaria generale, Francesca Redavid nella giornata conclusiva a Portoscuso. L’iniziativa nella sua complessità conclude Roberto Forresu -, ha messo in evidenza l’importanza di affrontare le problematiche con la massima urgenza attraverso tavoli appositi o attraverso la inevitabile mobilitazione.»

L’obiettivo del latte pagato a un euro a litro è stato superato. Per il mondo delle campagne legato al mondo della cooperazione si è raggiunta la soglia di 1,09 euro a litro. A due anni dalla vertenza dei pastori e della guerra del latte che ha interessato tutta la Sardegna, la Lega delle cooperative ha fatto il punto sull’andamento del mercato latte e pecorino nel corso di una conferenza stampa in cui si è ricostruita l’intera vertenza.

«Due anni fa si è intrapreso un percorso con le istituzioni e il ministro di allora Gian Marco Centinaio e le associazioni e organismi di categoria per trovare una soluzioneha detto Daniele Caddeo, direttore generale di Legacoop Sardegna . Si è trattato di un percorso, cui abbiamo partecipato anche noi della cooperazione, nato per trovare soluzioni.»

Che riguardano un settore che produce ogni anno oltre 300 milioni di litri di latte, garantisce occupazione a 40 mila addetti, con un fatturato di 400 milioni di euro.

«Il 65 per cento della produzione nazionale dell’ovicaprino è in capo alla Sardegna ha aggiunto Daniele Caddeo -. Di questo ammontare il 72 per cento è prodotto dalle aziende legate a Legacoop.» Poi le cifre. «Nel 2019 il  mondo delle cooperative è riuscito a pagare il latte a 0,94 euro, mentre nel 2020 il prezzo del latte è stato pagato a 1,09 centesimi per gli aderenti a Legacoop e a 1,03 alle coop non aderenti.»

Il direttore di Legacoop ha chiarito anche un altro aspetto.

«Se tutto il latte trasformato fosse stato pagato come quello della cooperazione avremmo sviluppato 360 milioni, se invece fosse stato pagato tutto a 0,85 avrebbe generato 280 milioni. C’è una forbice di 70 milioni di euro.»

A ricostruire gli altri aspetti della vertenza il presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori.

«Avremmo dovuto fare la conferenza nell’estate del 2020 ma presi dalla pandemia e dall’emergenza abbiamo rinviato. Lo facciamo oggi rendendo conto degli impegni che abbiamo preso. Con gli accordi e i documenti che abbiamo sottoscritto. Quando si parlava di latte pagato a 60 centesimi, quella campagna l’abbiamo chiusa a 0,94 oggi la stiamo chiudendo a 1,09 ha detto Claudio Atzori -. Quella vertenza ha chiamato tutti in causa, anche il mondo della cooperazione che aveva meno colpe ma ha aperto gli occhi per migliorare la situazione. Abbiamo condiviso quella protesta perché il prezzo del latte era veramente baso così come quello del formaggio». Non è tutto. «Si è lavorato  per migliorare il prodotto, poi c’è stata la tabella. Noi abbiamo rispettato quei dati con l’obiettivo e la regola di far crescere i nostri produttori.»

Quindi gli altri interventi e la crescita anche nei nuovi mercati.

«In questo periodo il nostro settore si è rinnovato sia negli impianti sia nei prodotti trasformati e ci ha permesso di entrare nella Gdo nazionale. Togliere una parte del prodotto dal mercato estero per inserirlo nel mercato nazionale ci ha permesso di crescere a livello nazionale e internazionale.» Da Claudio Atzori anche una preoccupazione perché «un trenta per cento del prodotto sardo non sia stato ancora aggregato. Vogliamo che la forbice tra il mondo cooperativo e quello degli industriali si abbassi. Non abbiamo condiviso la degenerazione della vertenza latte. Prezzo latte e formaggio è il tema principale. Chi ha ruolo si adoperi per aggregare produttori e trasformatori che non sono aderenti al mondo della cooperazione».
A porre l’attenzione sulla crescita e l’espansione Salvatore Palitta, presidente cooperativa Pattada che ha parlato di settore in crescita «con i dati del 2021 che fanno ben sperare». Dello stesso avviso anche Renato Illotto presidente della cooperativa Cao. Riccardo Barbieri, direttore Fidicoop e componente del Cda di Bper Banca ha parlato di strumenti e opportunità del settore che segna una ripresa. Poi l’intervento del presidente della Regione Christian Solinas che in collegamento ha illustrato le iniziative messe in campo per affrontare la vertenza. Il sottosegretario di Stato Gian Marco Centinaio ha ricostruito l’intera vicenda che l’ha visto partecipe in prima persona proprio due anni fa da ministro. ”

«E’ stato fatto un lavoro in cui si è dimostrato che quando si vogliono raggiungere obiettivi e ci sono persone perbene e competenti si riesce. Mi dicevano che interessava una programmazione non soldi subito. Nei confronti della cooperazione tanto di cappello per il lavoro fatto in un momento di crisi  in cui ci si guardava con molta preoccupazione. La mia gratitudine nei vostri confronti è tanta. 1,09 euro a litro è un valore importante. Ciò che oggi a me interessa è un progetto strutturale.»

A porre l’attenzione sul settore e sull’importanza della cooperazione, elogiando il risultato raggiunto anche Mauro Lusetti, presidente di Legacoop nazionale.

«Noi lavoriamo per far crescere i nostri associati. Qui siamo davanti a un lavoro che in due anni ha prodotto grandi risultati.»

Anas ha concluso gli interventi di messa in sicurezza sul costone roccioso all’altezza del km 35 della strada statale 126 “Sud Occidentale Sarda” in località Monteponi, a Iglesias.

I lavori hanno riguardato la bonifica del costone attraverso il distacco del materiale roccioso pericolante, l’installazione di reti e barriere paramassi a protezione della sede stradale per incrementare gli standard di sicurezza della circolazione.

​Sul tratto sono state rimosse le precedenti limitazioni e il traffico è nuovamente regolare in entrambi i sensi di marcia.

«Venerdì mattina ho partecipato con il segretario provinciale del Medio Campidano Gigi Piano all’iniziativa che si è svolta a Villacidro. Da sempre siamo attenti alla sicurezza negli ambienti di lavoro. Anche in questa occasione è doveroso rimarcare che il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere sempre garantiti. Non è possibile che ci siano ancora morti bianche. Quanto accaduto i giorni scorsi a Villacidro deve essere più di un monito. Da Villacidro deve partire un segnale chiaro e inequivocabile. Sulla sicurezza sul lavoro e la pelle dei lavoratori non si può scherzare.»
Lo ha detto, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«In questi giorni assistiamo a un susseguirsi di dichiarazioni e comunicazioni sulla stampa sul futuro energetico della Sardegna. Prima del responsabile di ENEL Italia dott. Tamburi e ieri dell’AD di ENEL dott. Starace e del ministro Cingolani, i quali delineano e prefigurano gli scenari  energetici della Sardegna da qui al 2050. Costoro partono dal presupposto di saltare a piè pari la transizione energetica col GAS, considerato che la Sardegna non è infrastrutturata sino ad oggi e ci descrivono un’isola interamente Carbon Free, con un utilizzo massiccio e totale dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, con un’installazione a regime di nuovi impianti rinnovabili per oltre 4 gigawattora rispetto a 1 gigawattora attualmente installato.»

La denuncia arriva da Pierluigi Loi, segretario regionale della UILTEC Sardegna.

«La UILTEC Sardegna guarda a questo scenario con FORTE PREOCCUPAZIONE in quanto ciò vorrebbe dire:

– non convertire le due centrali a carbone esistenti (Sulcis e Fiumesanto) a gas metano, così come previsto dal PNIEC Italiano e dal Piano Energetico Regionale e dagli scenari previsti da TERNA (per Sulcis è stato già dichiarato da ENEL);

– pregiudicare e buttare al vento le centinaia di milioni di euro per costruire e mettere in esercizio i bacini del Gas in cui sono ricompresi i comuni sardi e le piccole e medie imprese;

– pregiudicare definitivamente l’arrivo del gas metano previsto da DPCM Sardegna, annunciato come di imminente uscita, la cui bozza stabilisce tre punti di alimentazione attraverso nave nel Sulcis, Oristano e Porto Torres;

– dire addio al gas Metano a prezzi regolati che avrebbe reso competitive le imprese Sarde e cittadini sardi ancora vincolati al prezzo della “bombola” che in Sardegna non ha pari nel resto d’Italia;

– salutare definitivamente la ripartenza di aziende come Eurallumina ed Alcoa che hanno scommesso la loro ripresa produttiva con l’arrivo del Gas Metano;

In tutto questo il presidente Solinas e la Giunta regionale dove sono? Dove sono la programmazione regionale, i piani di sviluppo, i tavoli di concertazione col Governo? NIENTE di NIENTE, solo uno sguardo passivo a quello che fanno le singole aziende che naturalmente guardano ai propri bilanci e non agli interessi dei sardi.

Dove sono tutti progetti con le reti di distribuzione del Gas e l’introduzione dell’Idrogeno? 

Se sono stati riposti nel cassetto, il presidente Solinas ha il dovere di dirlo ai cittadini e alle imprese sarde e un dovere morale etico verso coloro che lo hanno eletto e in questi anni si sono spesi per fare la loro programmazione futura.

Il futuro energetico della Sardegna non può rimanere appeso a un cavo (che in questi giorni è andato in appalto per 830 milioni di euro) che ci collegherà alla Sicilia, dove si stanno riconvertendo a gas le centrali a olio combustibile, e se tutto va bene dovrebbe andare in esercizio a fine 2027.»

«Il ministro Cingolani e l’Amministratore delegato Starace non hanno detto ai sardi con quale tecnologia verranno fatti i 4 giga di rinnovabili, dove e chi metterà i capitali per realizzarliaggiunge Pierluigi Loi -. Enel, unico concessionario pubblico della distribuzione dell’energia elettrica in Sardegna, dovrebbe ristrutturare completamente la propria rete, per addivenire allo scenario ipotizzato, con investimenti oltre il miliardo di euro. Allo stato attuale invece abbiamo linee elettriche risalenti agli anni ‘70 e ‘80 che ci portano ad essere la prima regione in Italia per tasso di guasti, e i pochi investimenti annunciati, come quelli del 2020 sono evaporati come neve al sole. In tale contesto non ci si preoccupa della bonifica dei siti industriali dismessi, magari mettendoci sopra qualche kW di pannelli fotovoltaici sopra per nascondere gli scempi per i prossimi 30 anni e avere la coscienza a posto verso l’ambiente.»

«NESSUNO SI PREOCCUPA DELLA SOSTENIBILITA’ SOCIALE E RISVOLTI OCCUPAZIONALI CHE TALI PIANI AVREBBERO NEI CONFRONTI DELLA SARDEGNA.

Per questo, la UILTEC Sardegna chiede al Presidente Solinas e alla Giunta regionale sarda di aprire un tavolo di concertazione col governo perché vengano stabilite le regole del gioco e delineati in maniera certa gli scenari del futuro energetico della Sardegna. Non possiamo assistere passivamente a uno stillicidio quotidiano di scelte che vanno in senso opposto a quelle del giorno prima, dando fiato alla politica che ci fa rimanere, poveri, disoccupati e senza futuro, facendo diventare ricchi i lobbisti di turno – conclude Pierluigi Loi -.  La UILTEC Sardegna chiede alla Giunta di dire basta a questo spettacolo indecoroso che sta facendo male alla Sardegna e alla sua economia.»

Il dottor Giuseppe Pes è il nuovo direttore della Struttura Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea di Carbonia. E’ stato nominato dal commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Massimo Temussi, con delibera n. 549 del 9 luglio 2021. Giuseppe Pes, 65 anni, originario di Iglesias, già direttore, dal 2003 al 2011, Direttore SS Scompenso Cardiaco e Riabilitazione Cardiovascolare P.O. Santa Barbara Iglesias con incarico di alta professionalità sullo scompenso cardiaco – ASL Carbonia – Ospedale Santa Barbara di Iglesias – Medico-Chirurgo – Direttore di Struttura Semplice con incarico di alta professionalità, nel mese di marzo 2012 assunse l’incarico, in qualità di vincitore di concorso pubblico, di responsabile della Struttura complessa di Cardiologia del presidio ospedaliero Binaghi di Cagliari. A seguito del trasferimento a Cagliari, lasciò anche l’incarico di assessore dei Servizi sociali della Giunta comunale di Iglesias guidata dall’allora sindaco Luigi Perseu.

Giuseppe Pes rileva il posto rimasto vacante a seguito del collocamento in pensione del dottor Rinaldo Aste e prenderà servizio nel nuovo incarico professionale, che avrà la durata di cinque anni, il prossimo 16 luglio 2021.

Con delibera n° 548 del 9 luglio 2021, il commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Massimo Temussi, ha attribuito l’incarico di direttore della Struttura Complessa di S.C. Cardiologia, afferente al Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea di Cagliari – Dipartimento di Area Medica – ASSL Cagliari, al dott. Carlo Balloi. Fino ad oggi Carlo Balloi, 59 anni, ha diretto l’Unità operativa di Cardiologia e UTIC dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei. L’esperienza professionale di Carlo Balloi nel capoluogo regionale non è nuova, in quanto 8 febbraio 2019 – con decorrenza 28 dicembre 2018 – ricevette l’incarico temporaneo ad interim di Responsabile della Struttura Complessa “UTIC” presso lo Stabilimento Ospedaliero SS. Trinità, Cagliari con delibera n° 108.

Anche questo incarico avrà la durata di cinque anni, a partire da venerdì 16 luglio 2021.

Giampaolo Cirronis