24 April, 2024
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Sabato 31 luglio, dalle 10.30, la Biblioteca comunale di Calasetta, ospiterà la tavola rotonda “In che acque navighiamo?”

Sabato 31 luglio, dalle 10.30, la Biblioteca comunale di Calasetta, ospiterà la tavola rotonda “In che acque navighiamo?”, organizzata in collaborazione con il comune di Calasetta  – nell’ambito del progetto Cul-TURE d’@amare con: Piero Addis, professore di ecologia, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente presso l’Università di Cagliari, esperto in biologia marina dell’arcipelago del Sulcis; Francesco Nacinovich, comandante di Progetto Mediterranea, spedizione nautica, scientifica, sociale e culturale ideata da Simone Perotti che ha già percorso 20mila miglia e coinvolto 16 Paesi – da quest’anno in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) – che farà tappa a Calasetta sabato 31 luglio; Susanna Lavazza, giornalista e scrittrice, presidente della Libera Università di Carloforte; Roberto Sinzu, vicesindaco e assessore dell’Ambiente e della Cultura del comune di Calasetta.

Progetto Mediterranea, in collaborazione con università e centri di ricerca, italiani e internazionali, dal 2014 svolge attività di monitoraggio e documentazione dello “stato del mare” sia dal punto di vista ambientale che culturale e scientifico. Dalla mappatura del plancton e delle microplastiche allo studio sull’alimentazione mediterranea fino all’osservazione astronomica.
Progetto Mediterranea è una sorta di laboratorio galleggiante per la Scienza e una spedizione per la tutela del nostro mare.
Il Mediterraneo, il Mare Nostrum, ospita un’area ambientale con un’incredibile diversità biologica (l’8% della flora mondiale, l’8% della biodiversità marina mondiale, il 28% di specie endemiche), eppure è continuamente minacciata dall’uomo, inquinata e sfruttata oltre misura. Il consumo del suolo, la perdita di habitat, la desertificazione, la pesca eccessiva e l’inquinamento nelle sue molteplici forme sono fattori capaci di innescare impatti diretti e indiretti sulla biodiversità, amplificati a loro volta dai cambiamenti climatici.
Mediterranea è il braccio operativo: la barca per la Ricerca, per studiare i cambiamenti climatici, l’inquinamento delle acque e dell’aria, la biologia marina, le correnti e tutto quanto possa ritenersi utile per preservare l’integrità ecologica del Mediterraneo.

Durante la Rotta 2021, che vede Mediterranea navigare intorno alla Sardegna, alcuni ragazzi con varie disabilità e i loro gli accompagnatori saranno a bordo, con imbarco a Oristano e Calasetta. Tra le finalità sociali di Progetto Mediterranea c’è quello di organizzare altri due incontri/festa con tutto il gruppo degli Equilibristi, le famiglie e i volontari dell’associazione realizzando proiezione di videoclip, interviste, racconti e relazioni.

Gli Equilibristi, con sede a San Giovanni Suergiu, è un’associazione di volontariato nata nel 2015 dall’idea di alcuni giovani desiderosi di creare nuove opportunità di aggregazione, di divertimento e di promozione sociale in favore di persone portatrici di disabilità sia fisiche che intellettive che variano dalla sindrome di Down, all’autismo ai ritardi intellettivi medio/gravi, comprese patologie di natura genetica (da 3 a 62 anni).

La presidente dell’associazione, Nadia Massaiu, 40 anni, è laureata in scienze motorie, educatore professionale area disabilità, european social sport coach, psicomotricista-pedagogica, applicatore del metodo Feuerstein per il potenziamento cognitivo, attualmente iscritta al master in disturbi specifici dell’apprendimento. Si utilizza lo sport – in questo caso la vela – come azione di sviluppo, pace, educazione, cambiamento sociale, migliorando al contempo le abilità e l’integrazione sociale.

La tavola rotonda verrà preceduta dalla presentazione del libro Siamo stati naviganti: i diari di bordo e le straordinarie vite di sette anziani marittimi carlofortini narrati da sette scrittori della Libera Università di Carloforte.

Per la prima volta si raccontano come un coro le vite emozionanti e avventurose di tabarchini che hanno fatto del mare la loro scelta umana e professionale. Le storie di sette marittimi dell’isola di San Pietro, nel Sud Sardegna. Nonni, padri, fratelli, mariti, fidanzati, amici a volte rimanevano a bordo anche 18 mesi, e in un certo senso naviganti erano anche quelli che li aspettavano a terra, come raccontano sette scrittori della Libera Università di Carloforte che hanno raccolto le loro testimonianze. Ancora oggi tra i marittimi carlofortini è forte il senso di solidarietà, il grande amore per il mare, l’alternarsi di arrivi e partenze, il brivido di una vita tra le onde.

Cul-TURE d’@mare è un progetto della Cooperativa Millepiedi, finanziato dalla Regione Sardegna, in continuità con Raixe, spazi digitali per la cultura tabarchina (www.raixe.it)

 

 

Martedì 3 agosto, i
Anteprima del 36° f

giampaolo.cirronis@gmail.com

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