23 December, 2025
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Il difensore centrale Tamirr Berman (ex Carbonia e San Luca) è un nuovo calciatore del Giugliano, neopromossa in Lega Pro, girone C. Nato a Rafaela, in Argentina, il 20 febbraio 2001, è cresciuto nel settore giovanile del Club Atlético Newell’s Old Boys Jugend e si è trasferito in Italia ad inizio 2020, tesserato dal Benevento per l’Under 19. Nell’estate 2020 è arrivato al Carbonia, neopromosso in serie D, sotto la guida di Marco Mariotti. Molto dotato fisicamente, alto 195 centimetri, in maglia biancoblù si è fatto apprezzare ma non ha trovato molto spazio, chiuso dalla coppia Bagaglini-Cestaro. A fine stagione, comunque, è rimasto volentieri a Carbonia, in una squadra molto giovane, sotto la guida di David Suazo, arrivato a Carbonia dopo le dimissioni di Marco Mariotti. Ha collezionato qualche presenza in più ma ad inizio gennaio ha preferito tentare una nuova avventura, al San Luca, girone I della serie D, chiudendo così l’esperienza di 18 mesi a Carbonia con un bilancio di 17 presenze.

Al San Luca ha trovato maggiore continuità d’impiego, ancora fuoriquota, con 20 presenze e 2 goal all’attivo. Il 30 giugno, alla scadenza del contratto, si è svincolato ed ora affronta una nuova esperienza, sicuramente la più importante della sua ancora giovane carriera, in una categoria superiore, la Lega Pro, con la maglia del neopromosso Giugliano. A fine mattinata è stato lui stesso ad annunciare la novità, con un post su Facebook, nel quale si è dichiarato «Felice per questa nuova opportunità. Grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile».

Tantissimi auguri Tamirr.

Giampaolo Cirronis

E’ una crisi senza fine per il tessuto imprenditoriale del Sulcis Iglesiente Guspinese. Ieri è stata attivata la procedura che porta all’apertura della Cassa integrazione ordinaria per Ceramica Mediterranea Spa, con sede a Guspini. Un’azienda che occupa 117 persone, 108 delle quali in Sardegna e che ha avviato un piano di rilancio puntando su sostenibilità ed idrogeno, con investimenti per oltre 15 milioni di euro che porteranno la fabbrica da una produzione di 300 tonnellate al giorno a 450 tonnellate al giorno di “atomizzato” per la produzione di gres porcellanato.

«Nonostante questo aspetto, ed il fatto che siano in crescita le richieste di manufatti, l’azienda è costretta a ricorrere agli ammortizzatori sociali sostengono Emanuele Madeddu, Lorenzo Mallica ed Elena Dejas, segretari territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil -. E questo perché a pesare sui conti sono i costi energetici. Troppo elevati al punto da rischiare di compromettere le produzioni. Il prezzo dell’energia elettrica è ulteriormente cresciuto, passando, in queste settimane, da 0.5 centesimi a 0,60 centesimi al kw/h, quello del gas da 0,50 a circa 0,85 € al kg rendono difficoltosa l’attività produttiva.»

«Nonostante il notevole valore aggiunto rappresentato dal fatto di avere le materie prime a chilometro zero rispetto alla concorrenza del polo ceramico di Sassuolo dove l’approvvigionamento dell’argilla è in prevalenza di provenienza Ucraina, ancora una volta a gravare sul sistema di produzione sardo è la mancanza di gas, combustibile necessario per far funzionare gli impianti, e i costi dell’elettricità sempre più alti aggiungono Emanuele Madeddu, Lorenzo Mallica ed Elena Dejas A questo punto, è necessario che si attivi un percorso che possa garantire le produzioni e quindi possa salvaguardare professionalità e posti di lavoro. Non è pensabile che davanti a un’impresa che continua a credere nei lavoratori e che vuole investire risorse proprie per valorizzare le produzioni la Regione e le altre istituzioni non facciano neppure un passo. La nostra richiesta è chiara ed esplicita: si devono dare risposte e compiere atti affinché siano garantite pari opportunità con le aziende del resto della penisola.»

«A sostegno dei lavoratori e, affinché il mondo produttivo possa avere le stesse condizioni che identiche aziende hanno nel resto d’Italia – concludono Emanuele Madeddu, Lorenzo Mallica ed Elena Dejas -, lanciamo la mobilitazione con iniziative volte a portare a soluzioni delle numerose vertenze aperte.»

Si è spento questa mattina, all’età di 91 anni, Paolo Pala, per oltre mezzo secolo uno dei maggiori protagonisti del tessuto socio-economico del Sulcis (era nato a Sant’Antioco il 29 agosto 1930). Era titolare di due affermatissimi negozi di Ottica Gioielleria, uno in piazza Ciusa a Carbonia, l’altro in piazza Umberto a Sant’Antioco.

Paolo Pala ha continuato a seguire le sue attività fino ad un’età molto avanzata, fino a quando le condizioni di salute glielo hanno consentito, dopo aver superato un periodo difficile, una ventina d’anni fa.

Lascia la moglie Lina e quattro figli (Graziella, Patrizia, Antonio ed Andrea), sei nipoti ed alcuni pronipoti.

Conoscevo Paolo Pala da oltre 40 anni e mi legava a lui un rapporto reciproco di profonda stima ed amicizia.

Ciao Paolo

Giampaolo Cirronis

 

Massiccia partecipazione al Carnevale estivo 2022, in piazza Santa Barbara, a Bacu Abis, curato da Angel Eventi animazione, 3ª tappa dopo la prima a Porto Pino e la seconda a Teulada. L’evento, inserito nella 64ª edizione della sagra di Santa Barbara, ha aperto giovedì la prima delle quattro serate di festeggiamenti che culmineranno domenica 7 agosto con i fuochi d’artificio e l’estrazione della lotteria (1° premio uno splendido scooter 125).

Musica, balli, mascotte, popcorn, zucchero filato, gadget e tante sorprese hanno reso la serata dedicata al Carnevale estivo indimenticabile. Davide Musu, scoppiettante ed instancabile, ha animato la serata, facendo divertire grandi e piccini, al suo fianco la bellissima e bravissima Glorietta nei panni di una coccinella ballerina, Antonio, Francesco e Mirko, nello staff della Angel Eventi, accompagnati dalle splendide mascotte: Minnie e Topolino, Paperino e Paperina, Pippo, Anna Elsa e Olaf, Bing, Sonic, che prima hanno ballato sul palco poi sono scese a coccolare i tantissimi bambini che non hanno esitato a farsi fotografare in loro compagnia, fermando così nel tempo un divertentissimo momento.

Più volte durante la serata pioggia di coriandoli che sino a tarda notte sono stati oggetto di raccolta e lanci, non solo tra i piccini ma anche tra gli adulti che, per qualche momento, hanno dimenticato di esserlo… liberando il bambino nascosto.

La macchina della zucchero filato non ha mai lavorato così tanto ed instancabile è stato tutto lo staff dell’associazione culturale V.M. Bacu Abis che, oltre ad aver organizzato la sagra, ha curato e seguito l’organizzazione della serata.

A notte inoltrata i bambini non erano ancora stanchi, volevano continuare a ballare, non volevano che le mascotte andassero via, avrebbero voluto fermare il tempo in una notte estiva di frizzante e colorata allegria carnevalesca.

Il prossimo appuntamento con il Carnevale estivo, sempre a cura delle Angel Eventi, è in programma a Buggerru, il 20 agosto.

Nadia Pische

Lo scorso 26 luglio, presso lo stabilimento di Portovesme, si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della decima edizione del concorso “Borse di Studio” della Società Portovesme srl intitolato “Giovani, scuola e futuro”. Si sono aggiudicati la borsa di studio di 3.500 euro, 5 ragazzi/e figli di dipendenti in forza e che hanno raggiunto il diploma con votazione di almeno 95/100: Valentina Cocco, Francesco Latte, Marco Ollasci, Alba Granella ed Elena Boccini. Quest’ultima non era presente perché in vacanza con la famiglia. Allegata, l’intervista realizzata con l’ingegner Davide Garofalo, amministratore delegato della Portovesme srl.

 

In questi giorni abbiamo assistito quasi ad una sfida a intestarsi la presunta vittoria costituita dalla (proclamata per i prossimi giorni) riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias, dopo la manifestazione di giovedì scorso a Cagliari. Dopo le diverse prese di posizione politiche, sindacali e istituzionali su chi avrebbe propiziato meglio e di più tale riapertura, il sindaco Pietro Morittu mette in discussione parte delle soluzioni proposte per riaprire il Pronto Soccorso iglesiente, nello specifico quella di trasferire medici da altri fondamentali reparti come Chirurgia. Come a dire: se la soluzione adottata per riaprire il Pronto Soccorso di Iglesias è quella di depotenziare il servizio di Chirurgia a Carbonia, ci opporremo in ogni modo.
Ma che tale proposta rappresentasse una soluzione evidentemente fragile e, come nel gioco del mikado (dove se sposti una bacchetta, rischi di muoverne e farne cadere delle altre), persino potenzialmente pericolosa per il funzionamento di altre strutture complesse, era apparso chiaro fin da subito a tutti quelli che come noi seguono seriamente le questioni della sanità da tanti anni e di essa conoscono criticità e punti di forza.
Sia ben chiaro: la Direttrice generale Giuliana Campus senza possibilità nell’immediato di arruolare altri medici specialistici, non è che avesse chissà quali altre soluzioni da proporre se non quella di trasferire personale da un reparto all’altro e di aspettare l’assunzione o l’affitto di altri professionisti sanitari.
Ma anche quest’ultima opportunità, quella dei “medici in affitto” (i quali dovrebbero entrare in servizio dal prossimo 13 agosto, il cui utilizzo è stato ufficialmente determinato il 27 luglio scorso, abbastanza prima della manifestazione cagliaritana) non è esente da rischi o pericoli.
Intanto, perché parliamo di personale sanitario non specializzato nella branca dell’emergenza-urgenza. E che perciò si occuperà unicamente di assistere, visitare e curare i codici bianchi e verdi, lavorando in autonomia. Ciò significa anche che questi medici potranno incidere solo su una percentuale minoritaria di pazienti tra quelli che accederanno ed affolleranno il Pronto Soccorso.
E se, ammettiamo il caso, tali pazienti durante la permanenza e visita, nella struttura dovessero passare da un codice all’altro, ossia aggravarsi, cosa accadrebbe? Chi gestirebbe e come l’emergenza?
Inoltre: chi coordinerà le operazioni tra i medici in affitto e quelli della struttura, visto che gli ambienti utilizzati saranno gli stessi?
Insomma, le incognite sono tante, così come (visti gli ordini di servizio per il trasferimento di altri medici) i rischi di depotenziamento di altri servizi, rispetto ai quali ovviamente ci opporremo con forza e ogni strumento a nostra disposizione.
La verità, dobbiamo dircela tutta per essere credibili e non perdere di vista la realtà, è che non ci sono soluzioni veloci ed infallibili: in assenza di nuove assunzioni di medici specializzati per far fronte alle carenze di organico, l’equilibrio ricercato per la riapertura del Pronto Soccorso del CTO, così come quello di altri reparti nei due ospedali del territorio, resta altamente precario.

E anche in caso di riapertura stabile del servizio di emergenza-urgenza a Iglesias, va chiarito senza timore di smentita, che non ci sarà la garanzia totale sulla qualità delle prestazioni erogate. Perciò, non ci siamo arruolati e non ci arruoliamo tra le fila di chi improvvidamente festeggia una mezza soluzione, perché siamo consapevoli che la battaglia per una sanità migliore e a dimensione dei bisogni dei cittadini del nostro territorio, dopo anni e anni di politiche sbagliate e scarsamente lungimiranti, è ancora lunga.

Gruppo Politico Carbonia Avanti

Il lockdown ha influito non soltanto sui pazienti ma anche sugli sportivi. Per questo è stato necessario per tutti fronteggiare le proprie paure, abituarsi di nuovo a uscire di casa e a confrontarsi con gli altri, in un modo inevitabilmente diverso rispetto a prima. Se ne è discusso giovedì 4 agosto, al Bananao Beach di Buggerru, in occasione dell’incontro su surf e psicoanalisi con il campione di surf Lorenzo Castagna e la psicoanalista Adelia Lucattini, in occasione della presentazione del volume “Psicoanalisti in lockdown. Efemeridi di menti a distanza” (Solfanelli) curato dalla stessa Adelia Lucattini insieme a Monica Horovitz, della Societé pychanalytique de Paris (Spp).

La presentazione è stata moderata dal prof. Riccardo Foti ortopedico dello Staff medico della Federazione italiana scherma e arricchita dalla lettura di alcuni brani del libro. Il dibattito ha offerto importanti spunti di riflessione nello scambio tra l’analista Adelia Lucattini ed il maestro Lorenzo Castagna. Interessanti le analogie tra essere psicoanalista e surfista professionista, analista formatore e allenatore federale. In entrambe le professioni sono richiesti un lungo training e una sensibilità particolare.

«Le caratteristiche e le attitudini personalispiega Adelia Lucattini -, vengono forgiate attraverso una lunga formazione, la pratica quotidiana e un aggiornamento continuo. In entrambe le professioni la passione per il proprio lavoro, pensare all’altro e con l’altro, sono elementi fondamentali.»

Numerose le domande da parte del pubblico. In particolare se dopo la pandemia si tornerà alla normalità o se dovremo trovare un equilibrio per questo nuovo tipo di normalità; quando una persona può comprendere da che cosa che ha necessità di chiedere aiuto ad un’analista; se vi siano differenze tra la psicoanalisi per i pazienti e la psicoanalisi per gli sportivi; se attraverso il surf sia possibile superare le proprie paure; quali differenze ci sono tra insegnare surf a bambini e adulti; su come funzioni un gruppo di lavoro in psicoanalisi e nello sport; sulle differenze tra la psicoanalisi dei bambini e degli adulti.

Nella discussione è stato sottolineato come l’osservare la realtà con fiducia e in un’ottica psicoanalitica, mostri come in ogni periodo di crisi porti alcune novità che sono destinate a restare, come arricchimento, passata l’emergenza.

Il maestro Lorenzo Castagna ha fatto l’esempio di nuovi stili e tecniche di surf in cui non si parte più dalla riva ma si viene accompagnati con moto d’acqua sulla cima delle onde alte 20-30 metri.

«Abbiamo parlato dell’introduzione dell’analisi da remoto – ha proseguito Adelia Lucattini -, adottata per necessità durante il lockdown e che in alcune situazioni continua ad essere utilizzata anche ad emergenza conclusa. Tra il pubblico un’insegnante ha portato la sua esperienza con studenti che in situazioni particolari possono seguire le lezioni in DAD con il sistema misto, non perdendo così né le lezioni né il contatto con compagni e insegnanti.»

La discussione con tematiche più personali, curiosità sul libro, approfondimenti su alcuni spunti della presentazione, sono proseguiti nel momento conviviale davanti al mare, tra i colori del tramonto sulla spiaggia di San Nicolò.

 

Sono 848 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 4.550 tamponi eseguiti, 95 diagnosticati da molecolare, 753 da antigenico.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 11.

I pazienti ricoverati in area medica sono 163 (-5).

Sono 24.968 le persone in isolamento domiciliare (-1.682).

Si registrano 7 decessi: tre donne di 71, 76 e 84 anni, quattro uomini di 61, 64, 78 e 88, tutti residenti nella provincia di Sassari.

Il timore era, dopo due anni che il festival non si svolgeva in piazza, che il pubblico non rispondesse come in passato. Ma i colori, le musiche e soprattutto l’emozione di conoscersi come popoli diversi attraverso la danza e le proprie tradizioni, mancavano e il pubblico lo ha dimostrato partecipando con il calore ed il coinvolgimento di sempre.

Ad attrarre nuovamente le persone in piazza naturalmente anche il ricco cartellone che quest’anno, per l’edizione numero 46, Is Pariglias ha proposto in quattro diversi paesi. Inaugurato ad Assemini il 28 luglio, si è poi spostato a Pula il giorno successivo, a Samugheo il 30 e, infine, il 31 a Perdasdefogu per poi concludersi definitivamente a Carloforte, il 3 agosto. 

Le tradizionali danze dei gruppi di Kenya, Ecuador, Colombia, Irlanda, Lazio e Sardegna hanno animato la piazza e trascinato gli spettatori a partecipare attivamente diventando un unico grande gruppo, unendosi ai danzatori, ai musicisti per coronare il vero obiettivo degli organizzatori: raccontare, scambiarsi informazioni e sperimentare le tradizioni di popoli diversi, animando di nuovo la vera protagonista di questi eventi, la piazza.

Il gruppo keniano Nairobi Africa Tumbas, il Grupo de Danzas Saihua dall’Ecuador, America Danzas dalla Colombia, i Glee’s con le loro musiche dall’Irlanda, gli Sbandieratori e Musici dei Sette Rioni Storici di Carpineto Romano (Lazio), i Mamutzones di Samugheo e i padroni di casa del Gruppo folk Città di Assemini hanno davvero incantato il pubblico. Hanno offerto oltre che uno spettacolo indimenticabile anche preziose informazioni ciascuno sulla propria cultura, grazie a un lungo e preciso studio di ricostruzione fedele dei costumi, dei passi di danza e delle musiche tradizionali.

E tra una serata e l’altra si sono tenuti laboratori sulle danze identitarie e sulla cucina tradizionale: i componenti dei gruppi ospiti, tra i quali tanti giovani, si sono cimentati nella preparazione della panada piatto tipico di Assemini, contribuendo in questo modo a far conoscere aspetti della nostra meravigliosa Isola che ciascuno di loro custodirà nella propria memoria e contribuirà a far conoscere nel proprio paese d’origine.

«È stata un’emozione fortissima vedere le piazze di nuovo piene e le persone così partecipi e coinvolte. Non era affatto scontato ha affermato Maria Carmela Deidda, direttore artistico del festivaldopo due anni, avevamo tanti dubbi ma grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti è stato un vero successo. Non solo la parte dedicata agli spettacoli, anche i laboratori sono andati benissimo, i gruppi esteri hanno apprezzato tantissimo le nostre tradizioni, ciò che rappresenta la nostra cultura: la cucina, l’arte della ceramica per esempio e questa è la dimostrazione che attraverso il folklore che è ancora vivo e profondamente sentito in Sardegna, si può fare cultura e promuovere il turismo. Di questa edizione post pandemiaha concluso l’organizzatrice conserverò l’immagine bellissima della piazza nel momento in cui dopo lo spettacolo, tutti, danzatori e pubblico inclusi tanti bambini si sono uniti in un’unica danza corale regalando l’immagine della vera inclusione tra i popoli.»

lo storico festival delle danze identitarie giunto alla sua quarantaseiesima edizione e organizzato dall’associazione culturale “Gruppo Folk Città di Assemini”, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, degli assessorati regionali del Turismo e della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, Iov Italia, i comuni di Assemini e Pula, il gruppo folk Carolino-Carloforte e le Pro Loco di Assemini e Perdasdefogu.

 

Il Vescovo di Iglesias S.E. Mons. Giovanni Paolo Zedda ha annunciato alcuni minuti fa che sabato 3 settembre 2022, alle ore 17.00 nella chiesa di San Francesco in Iglesias, si terrà l’ordinazione episcopale di Mons. Walter Erbì, nominato lo scorso 16 luglio da Papa Francesco Arcivescovo titolare di Nepi e Nunzio Apostolico in Liberia e (in data 20 luglio 2022) in Sierra Leone.

La celebrazione con il rito di ordinazione sarà presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità Papa Francesco.

In allegato una fotografia di mons. Walter Erbì, lo stemma episcopale ed un breve profilo biografico.

Nato a Torino (Italia) l’8 gennaio 1968, mons. Walter Erbì è stato alunno del Seminario Minore “Maria Immacolata” della Diocesi di Iglesias (Italia). Conseguita la maturità classica, è divenuto alunno del Pontificio Seminario Regionale Sardo ed ha espletato il quinquennio filosofico-teologico presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna (1986-1991).
È stato ordinato sacerdote per la Diocesi di Iglesias il 10 maggio 1992.
Ha conseguito la Licenza in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma (1993).
Ha svolto il ministero sacerdotale nella Diocesi di Iglesias dal 1993 al 1999 con i seguenti incarichi:
– Promotore di Giustizia e Difensore del Vincolo presso il Tribunale Ecclesiastico Diocesano e docente
di Diritto Canonico presso l’Istituto Diocesano di Scienze Religiose (1993-1999);
– Vicario Parrocchiale nella Parrocchia San Ponziano in Carbonia (1993-1997);
– Insegnante di Religione nella Scuola Media Statale N. 2 di Carbonia (1993-1994);
– Assistente Diocesano dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (1993-1996);
– Assistente di Zona dell’A.G.E.S.C.I. (1996-1999);
– Segretario del Vescovo per la Visita Pastorale alla Diocesi (1997-1999);
– Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile (1997-1999);
– Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali (1997-1999);
– Delegato Diocesano per il Grande Giubileo del 2000 (1997-1999);
– Segretario del Consiglio Presbiterale (1998-1999).
Dal 1999 al 2001 è stato alunno della Pontificia Accademia Ecclesiastica – in preparazione al servizio diplomatico della Santa Sede – e, al contempo, della Pontificia Università Gregoriana, in ordine al conseguimento del Dottorato in Diritto Canonico. Completati i relativi corsi accademici, si è laureato in Diritto Canonico ed è stato nominato Addetto della Nunziatura Apostolica nelle Filippine (2001), dove poi ha ricevuto la nomina a Segretario di Nunziatura di 2ª classe, il 1° luglio 2002.
Trasferito alla Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, il 28 giugno 2004, in qualità di Segretario Particolare del Sostituto per gli Affari Generali, è stato successivamente nominato Cappellano di Sua Santità (3 luglio 2004). Il 24 giugno 2005, di iniziativa del Presidente della Repubblica, è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
In seguito, è stato nominato Segretario di Nunziatura di 1 a classe (1° luglio 2006) e Consigliere di Nunziatura di 2ª classe (1° luglio 2010).
Trasferito alla Nunziatura Apostolica in Italia e nella Repubblica di San Marino, il 1° luglio 2012, è stato successivamente nominato Prelato d’Onore di Sua Santità (22 novembre 2012) e Consigliere di Nunziatura di 1ª classe (1° luglio 2014).
È stato poi trasferito alla Nunziatura Apostolica negli Stati Uniti d’America, il 1° luglio 2015, e, dopo cinque anni, alla Nunziatura Apostolica in Turchia, Turkmenistan e Azerbaigian, il 1° luglio 2020.
Nel 2021 (23-25 novembre) è stato Capo Delegazione dello Stato della Città del Vaticano all’89 all’Assemblea Generale dell’INTERPOL.
Il 16 luglio 2022 il Santo Padre Francesco lo ha nominato Nunzio Apostolico in Liberia, elevandolo in pari tempo alla Sede Titolare di Nepi, con dignità di Arcivescovo. Il 20 luglio seguente è stato nominato Nunzio Apostolico in Sierra Leone.
Oltre all’italiano, sua lingua madre, conosce l’inglese, il francese e lo spagnolo.