14 May, 2024
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«Il sostegno ai lavoratori e alle forze sindacali della Portovesme s.r.l. ci impegna, in queste, ore affinché quella lotta mobiliti l’intero territorio e venga posto al centro dell’iniziativa istituzionale a tutti i livelli. Bisogna assolutamente impedire la fermata dell’impianto della Portovesme s.r.l. Tenere chiusa una parte degli impianti (linea piombo) in attesa di un lungo, ed incerto, iter autorizzativo di nuove produzioni, comporterebbe un rischio mortale per l’intera fabbrica. Arrestare l’impianto, anticipatamente rispetto ai due anni previsti, sta avendo come conseguenza la collocazione di 200 dipendenti diretti (più un numero degli appalti ancora da quantificare) in cassa integrazione, ai quali si sommano gli altri 400 lavoratori precedentemente collocati in tale condizione, a causa del progressivo aumento dei costi energetici. La Portovesme s.r.l. annuncia non solo che la produzione di zinco non tornerà ai valori pre-crisi, ma addirittura è intenzione dell’azienda interrompere la linea piombo a Portoscuso e a San Gavino. Il problema del caro energia resta la questione centrale da risolvere.»

Lo scrive, in una nota, Mauro Esu, in rappresentanza dell’assemblea del Partito democratico del Sulcis Iglesiente, che a breve sarà ufficialmente il nuovo segretario.

«Non siamo davanti ad un “fulmine a ciel sereno”aggiunge Mauro Esu -. La drammatica situazione a cui ci richiamano oggi i lavoratori, anche con estreme forme di lotta, ripropone un tema che si trascina da troppo tempo con palesi ritardi nelle decisioni e nell’attuazione di proposte da tempo all’attenzione di tutti. La situazione di stallo è durata troppo a lungo senza che si prendessero decisioni praticabili: nulla si è mosso né a livello regionale né nazionale. Ci si rende ora maggiormente conto quanto pesi la bocciatura dei due emendamenti presentati alla finanziaria 2023 dai parlamentari del Partito Democratico tesi ad estendere alla Sardegna i benefici di cui godono le attività su tutto il territorio nazionale, equiparando le nostre imprese a quelle a cui , in tutta Italia, sono concessi sconti e benefici energetici. Privi di una programmazione in materia energetica la Sardegna rischia di diventare una piattaforma energetica o, meglio, una servitùenergetica invasa da pale eoliche senza nessuna ricaduta occupazionale e senza nessun positivo effetto sul sistema produttivo e sulle spese energetiche delle famiglie. Urge, in questa situazione, un iniziativa della Regione sulla situazione dei lavoratori, delle imprese d’appalto e degli interinali. Sono essi, ancora una volta, i piu deboli e penalizzati. E’ un tema a cui porteremo particolare attenzione, senza permettere distinzioni di nessun tipo fra lavoratori.»

«A tal proposito, si deve aprire già a livello regionale un tavolo che affronti, per questi lavoratori, il tema degli ammortizzatori sociali. Il Partito democratico, nel sostenere la mobilitazione dei lavoratori in questa dura lottaconclude Mauro Esu -, è impegnato a tutti i livelli con propri gruppi, nelle istituzioni regionali e nazionali e qui nel territorio affinché la mobilitazione resti alta e coinvolga le diverse rappresentanze sociali ed economiche al fine di evitare la chiusura dell’impiato, la messa in cassa integrazione dei lavoratori con la conseguente drammatica situazione in cui si troverebbero centinaia di famiglie del Sulcis Iglesiente.»

Il comune di Sant’Antioco, unico borgo a rappresentare la Sardegna nella decima edizione de “Il Borgo dei borghi” in onda su Rai 3 nell’ambito del programma Kilimangiaro, annuncia che le votazioni per eleggere il borgo più bello d’Italia scatteranno domenica 12 marzo alle 17.15 per poi concludersi domenica 26 marzo alle 23.59. La classifica finale verrà svelata durante una “prima serata speciale”, in onda su Rai 3, domenica 9 aprile 2023.

A partire dalle 17.15 di domenica 12 marzo 2023 sul sito https://www.rai.it/borgodeiborghi/  sarà pubblicata e resa raggiungibile una pagina di presentazione dei 20 borghi in gara, tra i quali, appunto, Sant’Antioco in rappresentanza della Sardegna. Per votare occorre registrarsi sulla piattaforma Raiplay (a meno che non si disponga già di un account): esprimere il voto è naturalmente gratuito e, aspetto molto, molto importante, ciascun cittadino può votare una volta al giorno. Ciò significa che è possibile esprimere la preferenza per Sant’Antioco, ad esempio, il giorno 12 marzo e, trascorse 24 ore, ripetere la stessa operazione il giorno seguente e così via fino a domenica 26 marzo. E poiché questo concorso si vince con i voti, è auspicabile che si scelga il borgo antiochense ogni giorno.

«Fondamentale sarà un passaparola costante commenta il sindaco Ignazio Locci siamo tutti chiamati a far primeggiare la nostra Sant’Antioco con un impegno continuo durante queste settimane senza mai far calare l’attenzione. Puntiamo a fare del nostro borgo il “Borgo dei borghi 2023” e per raggiungere tale ambizioso traguardo è determinante votare, votare e far votare Sant’Antioco tutti i giorni. Ciascuno di noi può potenzialmente dare il voto ben 15 volte, attribuendo al borgo antiochense altrettante preferenze. Sarà una grande opportunità per mettere in vetrina la nostra fantastica isola.»

«Con questo concorso aggiunge l’assessore della Cultura, Luca Mereuabbiamo la possibilità di promuovere le nostre bellezze storiche, artistiche, religiose e identitarie. È dunque arrivato il momento di far diventare Sant’Antioco il Borgo più bello d’Italia. In queste settimane che ci separano dalla fine della votazione è fondamentale l’impegno di tutti noi antiochensi, sardi e amici che amano la nostra isola: possiamo farlo concretamente chiedendo il voto ai parenti, amici, compagni di classe e conoscenze tutte. Utilizzando i social con gli hashtag della trasmissione “Borgo dei Borghi” ma, soprattutto, votando, votando, votando. E facendo votare. Ricordando a tutti una cosa fondamentale: saremo l’unico borgo che rappresenterà la Sardegna.»

Il regolamento completo è disponibile all’indirizzo: https://www.rai.it/borgodeiborghi/

 

 

Cresce la pianta organica del comune di San Giovanni Suergiu, completate le fasi concorsuali, sono in arrivo ben 11 unità. I nuovi dipendenti saranno assegnati ai diversi settori che da tempo soffrono per mancanza di professionalità a causa del turn over e del tetto di spesa del personale. Sono previste assunzioni immediate (due assistenti sociali, due istruttori amministrativi, un elettricista, un vigile e un istruttore tecnico). A seguire, nel corso dell’anno, entreranno gli altri idonei in base ai pensionamenti previsti per il 2023.
«La programmazione del personale è sempre la più delicata e lunga da perseguiresottolinea la sindaca Elvira Usai ma anche la più decisiva per affrontare l’erogazione efficace dei servizi al cittadino e portare avanti il mandato elettorale dei politici. Siamo felici per questi giovani di San Giovanni Suergiu e del territorio che hanno vinto il concorso e potranno restare qui a lavorare e a costruirsi il proprio futuro. In un momento storico di gravi oscillazioni economiche e sociali – conclude la prima cittadinaavere un posto di lavoro statale vicino a casa è un grande traguardo di vita.»

Il Carbonia fa tremare la capolista Budoni con un goal di Ayrton Hundt al 20′ e viene raggiunto anche stavolta al 92′ da un goal di Giuseppe Meloni. E’ terminata 1 a 1 la terza sfida stagionale tra le due squadre, terzo pareggio raggiunto in rimonta nel finale, per la seconda volta nell’extra time dalla squadra di Raffaele Cerbone che una delle tre sfide l’ha fatta sua, la finale di Coppa Italia, ai calci di rigore.

Diego Mingioni, assenti per infortunio Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e lo squalificato Jesus Prieto (ed di turno insieme a Rafael Monteiro da una parte e a Giuseppe Meloni dall’altra), a sorpresa, ha presentato un undici iniziale con una coppia d’attacco extra baby, formata da Nicola Muscas (classe 2005) e l’esordiente Riccardo Lambroni (classe 2007). Dopo soli 10′ ha dovuto sostituire Mattia Pitzalis, bloccato da un infortunio muscolare, con Gabriele Dore.

La sfida odierna ha riproposto i principali temi della sfida di Abbasanta. Il Carbonia è scattato avanti dopo 19’20” con Ayrton Hundt, sfortunato protagonista della finale di Coppa Italia, quando fallì il match point dagli 11 metri, al decimo rigore della serie iniziale, con il Carbonia in vantaggio 4 a 3.

E’ sembrato un segno del destino, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da destra, in mischia, ha trovato il varco giusto e con un tocco angolato ha superato il portiere gallurese Antonio Faustico. Nell’azione precedente, il numero uno del Budoni aveva dovuto deviare non senza affanno oltre la traversa una conclusione dalla media distanza del capitano biancoblù Nicola Serra.

Il Budoni ha accusato il colpo e ci ha provato subito con Nicola Raimo, la cui conclusione forte ed angolata ha trovato Adam Idrissi pronto a deviare in calcio d’angolo. Il Carbonia avrebbe potuto concedere il bis al 26′ con Riccardo Lambroni, arrivato con una frazione di secondo di ritardo sul pallone quando era solo davanti ad Antonio Faustico, poco dopo con Andrea Porcheddu ed al 38′ con Nicola Serra con una gran botta dai 30 metri deviata in calcio d’angolo dal portiere gallurese.
Diego Mingioni al 10′ della ripresa ha dovuto sostituire per infortunio anche Andrea Mastino ed ha gettato nella mischia Rafael Monteiro ed il 2005 Alessio Orrù che ha rilevato il fuori quota Riccardo Lambroni, con spostamento di Fabio Porru al centro della difesa, al fianco di Ayrton Hundt.
Il Budoni nel finale ha spinto molto alla ricerca del goal del pareggio ma la difesa del Carbonia s’è disimpegnata bene fino al 92′.
E come per il goal di Ayrton Hundt, è sembrato un segno del destino anche quello maturato al 92′, quando con il Budoni alla ricerca disperata del goal del pareggio, Giuseppe Meloni, sempre lui, l’ex che aveva messo la firma sulla Coppa Italia con la doppietta che ha dato il 2 a 2 al 122′ alla sua squadra (lui che aveva deciso con la maglia del Carbonia la finale di Coppa Italia contro l’Atletico Uri l’8 febbraio del 2020 ed aveva contribuito con i suoi goal alla conquista della promozione in serie D), ha trovato il varco per battere a rete alle spalle di Adam Idrissi, da pochi passi, in un’azione molto confusa.

La vittoria, che avrebbe bissato quella conquistata meritatamente sul campo dell’altra grande del girone, il Sassari Calcio Latte Dolce, è sfumata al 92′, ma il Carbonia di Diego Mingioni ha dimostrato ancora una volta di poter competere contro qualsiasi avversario, in casa come in trasferta. Ed il Budoni di Raffaele Cerbone ha confermato di soffrire il Carbonia che per tre volte è andato vicinissimo alla vittoria e oggi le ha tolto due punti pesantissimi nella lotta per la promozione diretta in serie D, perché ora il Sassari Calcio Latte Dolce che ha strapazzato il Ghilarza, quarta forza del girone, superata 4 a 0, è distante solo due punti quando mancano sette partite al termine della stagione regolare.

Giampaolo Cirronis

Sono 103 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 1.630 tamponi eseguiti, 8 diagnosticati da molecolare, 95 da antigenico, nessun decesso.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 9.

I pazienti ricoverati in area medica sono 147 (+3).

Sono 3.298 le persone in isolamento domiciliare (-30).

 

Budoni-Carbonia, atto terzo! Il Budoni, capolista solitaria del campionato di Eccellenza regionale, ed il Carbonia, si ritrovano di fronte per la terza volta in questa stagione, alle 15.30 (dirige Roberto Salvatore D’Angelo di Trapani, assistenti di linea Paolo Fele di Nuoro e Luca Staffieri di Olbia). La prima volta, al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, per la 12ª giornata di andata del campionato, terminò 1 a 1, con il Carbonia avanti al 1′ della ripresa con un grande goal di Andrea Porcheddu e pareggio del Budoni all’85’ con un goal di Sandro Scioni, con grande rammarico del Carbonia per la mancata vittoria che avrebbe meritato e che ha mancato anche per la clamorosa occasione sciupata al 96′ da Gabriele Dore, solo davanti al portiere ospite; la seconda volta il 14 gennaio scorso ad Abbasanta, finale della Coppa Italia, decisa al 16° calcio di rigore dopo che il Carbonia era stato raggiunto sul 2 a 2 al 122′ dal Budoni, con un calcio di rigore trasformato dall’ex Giuseppe Meloni.

Oggi le due squadre scendono in campo con motivazioni diverse. Il Budoni, per vincere, perché deve difendere il vantaggio di 4 punti fin qui accumulato sul Sassari Calcio Latte Dolce, grande rivale nella corsa verso la promozione diretta in serie D e i 3 punti son o fondamentali; il Carbonia, da parte sua, nono in classifica, lontano dalle quinta posizione che potrebbe aprire le porte dei play off se questi dovessero essere disputati (perché ciò avvenga è indispensabile che tra la seconda e la terza classificata, al termine della stagione regolare, vi siano non più di 7 punti), gioca per il prestigio e in questa stagione più volte ha dimostrato di non temere alcun avversario e di giocare un grande calcio (ha vinto sul campo del Sassari Calcio Latte Dolce). Diego Mingioni deve fare a meno degli infortunati Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e dello squalificato Jesus Prieto, ex Budoni. Il calciatore spagnolo aveva saltato per squalifica anche la finale della Coppa Italia, sembra un destino per lui non poter giocare ancora contro la sua ex squadra, appuntamenti ai quali teneva in modo particolare.

I convocati del Carbonia:

1 Adam Idrissi
12 James Cohen Kirby 2005
2 Fabio Mastino
3 Alessio Orru’ 2005
4 Nicola Serra
5 Andrea Mastino
6 Ayrton Hundt
7 Rafael Monteiro
10 Andrea Porcheddu
11 Gabriele Dore
13 Nicola Porcu 2005
14 Nicolo Deluna 2005
15 Mattia Pitzalis
18 Lorenzo Sartini 2005
19 Christian Fidanza 2005
21 Lorenzo Isaia
23 Fabio Porru
26 Enrico Fontana 2005
29 Riccardo Lambroni 2007
(16 anni appena compiuti, alla sua prima convocazione in 1 squadra dove si sta allenando da 10 giorni)
32 Nicola Muscas 2005.

 

 

 

I Sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis, preso atto dell’azione di legittima protesta intrapresa ieri mattina, manifestano la loro vicinanza ai lavoratori della Portovesme S.r.l..
La vertenza si preannuncia drammatica per il territorio del Sulcis Iglesiente, martoriato da anni di aspettative di rilancio del settore industriale – si legge in una nota -. Lo spettro della cassa integrazione che riguarderebbe 1.500 lavoratori nonché il possibile licenziamento di 62 lavoratori interinali, desta profonda preoccupazione in tutti gli amministratori locali del territorio.
I Sindaci si pongono, pertanto, affianco ai lavoratori nelle loro legittime rivendicazioni nonché nella richiesta del massimo impegno possibile sia al Governo Regionale che a quello nazionale – conclude la nota -, affinché vengano poste in essere tutte le iniziative possibili volte a scongiurare il pericolo di un ulteriore inesorabile perdita di posti di lavoro.

A Carbonia la So.Mi.Ca. prosegue gli interventi di pacciamatura del verde pubblico in piazza Mercato, volti  a contrastare la crescita delle erbe infestanti.

Un’azione realizzata attraverso l’applicazione di appositi teli drenanti e cortecce legnose decorative, che consentono di prevenire e combattere le piante dannose per il verde pubblico, riducendo in tal modo i tempi e gli interventi di manutenzione a ciò connessi.

“I lavori messi in campo dalla So.Mi.Ca sono importanti perché tutelano e valorizzano gli spazi verdi pubblici cittadini, garantendone la manutenzione, il decoro e la piena fruizione. Confidiamo nel contempo nel senso civico e nell’educazione ambientale della cittadinanza affinché ciascuno di noi abbia rispetto e cura di questi spazi, in particolar modo per quanto attiene alla raccolta delle deiezioni canine”, ha commentato l’assessore delle Manutenzioni, Piero Porcu.

 

“A due mesi di attesa dalla richiesta formale della Regione Sardegna fatta ai Ministri D’Urso e Picchetto e dalle ulteriori sollecitazioni informali, registriamo positivamente che sia arrivata la convocazione da parte del Ministro D’Urso per il tavolo urgente sulla Portovesme Srl. Attendiamo ora che dal confronto emergano strumenti concreti di sostegno a un territorio e a una comunità che hanno già pagato il durissimo prezzo delle crisi industriali. Sappiamo e abbiamo più volte rappresentato al governo nazionale le difficoltà e disparità in cui operano le aziende energivore della Sardegna rispetto a quelle delle altre regioni d’Italia. L’auspicio è che si arrivi con misure concrete all’ eliminazione delle differenze che penalizzano fortemente le nostre aziende determinando crisi insanabili. Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie, i cui gesti estremi di protesta, non possono lasciare indifferenti nessuno.”

Lo hanno detto stamane gli assessori dell’Industria, del Lavoro e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili, Ada Lai e Marco Porcu.

CLa maggioranza consiliare porta all’attenzione del Consiglio comunale di Sant’Antioco la “vertenza” della strada provinciale SP2, Portoscuso-Macchiareddu, con un ordine del giorno (primo firmatario il capogruppo Gianni Inguscio) che sarà discusso in occasione della prossima seduta e da cui scaturirà una deliberazione da proporre alle altre assemblee civiche del territorio, al fine di compattare l’ex provincia di Carbonia Iglesias sul tema della sicurezza stradale dei cittadini. 

«Con questo intendiamo mantenere alta l’attenzione sulla SP2, tornata tristemente alla ribalta dopo i tragici eventi dei giorni scorsi dicono il sindaco Ignazio Locci ed il capogruppo Gianni Inguscioed indurre gli enti di competenza da avviare le operazioni necessarie per svolgere i lavori di messa in sicurezza dell’arteria, specie nel tratto Carbonia Villamassargia, per i quali eventuali ritardi non sono più accettabili: è ora di darsi da fare una volta per tutte. Così come è non più rimandabile la classificazione dell’arteria da provinciale a statale, affinché transiti sotto l’egida dell’Anas. E per questo ci aspettiamo l’interessamento concreto e immediato dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici.»

I due incidenti stradali verificatisi in 15 giorni che hanno provocato la morte di tre giovani, ancora una volta pongono l’accento sulla necessità che nel tratto Villamassargia-Carbonia venga posizionato il guardrail e, più in generale, si ripristini la segnaletica orizzontale e si metta mano al manto stradale, disastrato in più punti e ragione di scarsa sicurezza.

Alla luce di quanto accaduto e delle conclamate difficoltà di risorse sia economiche che umane della Provincia del Sud Sardegna (che ha competenza sull’arteria) denunciate a mezzo stampa anche dallo stesso Commissario straordinario dell’ente intermedio, con l’ordine del giorno il Consiglio comunale di Sant’Antioco si rivolge direttamente alla Regione Sardegna, chiedendo di avviare l’iter necessario per classificare la SP 2 quale arteria statale, quindi sotto il controllo e la competenza dell’Anas e di valutare, nell’immediato, pur nel rispetto di ruoli e competenze, di stanziare le risorse necessarie affinché vengano immediatamente messi in cantiere gli interventi per innalzare, in maniera strutturale e duratura, i livelli di sicurezza della strada.

«Abbiamo già sollevato il problema, ancora prima di questi ultimi tragici incidenti stradali, in seno alla Regione Sardegnaconclude il sindaco Ignazio Loccimi auguro che questa sia la volta buona per intervenire nell’immediato, senza se e senza ma.»