16 December, 2025
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Le organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM nazionali hanno chiesto al Governo di dare una svolta alla vertenza Sider Alloys, dal momento che la situazione, che vede dal 2018 la presenza di Sider Alloys nella gestione degli impianti pressoché con capitale pubblico, è fallita ed occorre trovare una soluzione alternativa urgentemente e mettere in sicurezza i lavoratori.

«E’ grave l’atteggiamento della proprietà e dei suoi legali che, dopo aver dato responsabilità al mondo dell’insuccesso tranne che a se stessa, ha minacciato ed offeso i dirigenti sindacali si legge in una nota di FIM, FIOM e UILM nazionali -. A tal proposito, le organizzazioni sindacali diffidano l’azienda rispetto all’atteggiamento dimostrato durante l’incontro svoltosi al MIMIT, ritenendoli fin d’ora responsabili di qualsiasi atto lesivo dei diritti sindacali e dei lavoratori. I lavoratori e le loro rappresentanze agiscono nel loro diritto di salvaguardare gli impianti e i luoghi di lavoro strategici per il territorio e per il paese tutto.»

«Le organizzazioni sindacali ritengono positive le dichiarazioni del Ministro in merito a che la vertenza Sider Alloys non è chiusa e a possibili interessamenti di altri soggetti industriali internazionali e che sarà calendarizzato un incontro con Invitalia prossimamente e nel minor tempo possibile per verificare lo stato di avanzamento degli investimenti, relativamente a quanto concretamente realizzato», concludono le organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM nazionali.

 

 

«Per noi la priorità è riavviare la produzione e riportare i lavoratori in fabbrica, e non solo perché si tratta del rilancio di un’attività economica situata nel territorio della Regione Sardegna ma perché servire al Paese, in un contesto geopolitico che è cambiato ed è pertanto necessario produrre materie prime nell’ambito del territorio nazionale ai fini della ripresa produttiva industriale. Come Regione Sardegna daremo sempre il nostro apporto e cercheremo, nell’interesse generale, di costruire una convergenza con tutti i soggetti, il Governo in primis, nel definire una strategia comune che ci possa portare una soluzione positiva della vertenza.»
Lo ha detto l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel suo intervento durante il tavolo di confronto odierno sulla vertenza Sider Alloys al ministero delle Imprese e del Made in Italy.

«Nel condividere con il Governo l’impostazione proposta nell’affrontare la crisi ha sottolineato l’assessore dell’Industria Emanuele Caninon possiamo restare indifferenti alle considerazioni esposte dalle organizzazioni sindacali, con le quali abbiamo e vogliamo mantenere una relazione importante nella gestione della vertenza.»

 

Nuovo tavolo di confronto al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Sider Alloys per verificare le condizioni di realizzabilità del piano industriale e finanziario e le sue conseguenze occupazionali.

All’incontro, presieduto dal ministro Adolfo Urso e dal sottosegretario di Stato con delega alle crisi d’impresa Fausta Bergamotto, erano presenti i rappresentanti dell’azienda, di Invitalia, della Regione Sardegna, delle organizzazioni sindacali e un pool di istituti di credito.

«Il rilancio di Sider Alloys è importante per la produzione nazionale di alluminio, anche a fronte delle mutate condizioni geopolitiche, e certamente per il polo produttivo e occupazionale del Sulcis e dell’intera Sardegna. Per questo motivo, insieme all’azienda e a Invitalia, esamineremo tutte le possibili azioni da intraprendere, con l’obiettivo di restituire al sito la piena capacità produttiva», ha dichiarato il ministro Adolfo Urso.

«Stiamo affrontando questa vertenzaha aggiunto Adolfo Ursocon una visione più ampia, che riguarda l’intero territorio del Sulcis, caratterizzato da tre situazioni di crisi rilevanti e concomitanti. L’obiettivo è giungere, in pochi mesi, a un punto di svolta che ci permetta di avviare un tavolo di confronto complessivo per l’area, con una strategia industriale efficace

Diversi i temi trattati durante la riunione: dall’aumento dei costi di revamping alla sopraggiunta scadenza dei termini di permanenza di Invitalia; dai piani di investimento, finanziari e occupazionali dell’azienda, alla possibilità di un intervento da parte di un pool di banche a sostegno del progetto.

Nel corso dell’incontro è emerso come il Mimit nelle scorse settimane, tramite Invitalia, abbia agevolato una prima missione tecnica di un rilevante player nel settore dell’alluminio, che in più occasioni aveva espresso interesse a contribuire all’investimento e al processo di reindustrializzazione del sito.

«È fondamentale acquisire tutti gli elementi necessari per comprendere quale direzione debba intraprendere il percorso di Sider Alloys. Il Mimit è pienamente impegnato a trovare una soluzione solida e sostenibile. Stiamo lavorando con determinazione, perché non vogliamo perdere tempo: la situazione del Sulcis è rilevante e complessa, e va oltre il solo caso di Sider Alloys. Intendiamo condurre questo percorso con la massima trasparenza, fornendo aggiornamenti il più possibile chiari e definiti», ha commentato il sottosegretario Fausta Bergamotto.

Il confronto su Sider Alloys proseguirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione della situazione e garantire la massima trasparenza nel percorso di rilancio di un sito strategico per l’intera filiera dell’alluminio in Italia.

«Nella costruzione dell’impianto fotovoltaico di Carbonia e di Ottana si registra da parte della ditta Peridot tecnimont una grave e inaccettabile situazione. Da oltre due mesi infatti non sono stati erogati gli stipendi a più di 30 operai. Una situazione che addolora e che non può essere tollerata. Chiediamo, dunque, una risposta immediata e certa da parte delle aziende. Sinistra Futura è e resta dalla parte dei lavoratori, siamo stanchi di vedere la nostra terra depredata e i nostri lavoratori sfruttati in questa maniera.»

È questo l’ intervento  del presidente di Sinistra Futura e consigliere regionale Luca Pizzuto in difesa dei lavoratori che hanno denunciato la grave situazione nella quale si sono venuti a trovare nelle ultime settimane. Senza stipendi, senza certezze, ma svolgendo ogni giorno il proprio lavoro in ditta.

Domenica 13 aprile si è svolto il 5* Memorial Guido Saba per amatori, organizzato dalla locale Unione Ciclistica, su un percorso di ben 75 km, attraversando le zone più belle e incontaminate del territorio, con notevole partecipazione di atleti provenienti dalle varie località dell’isola. All’arrivo posto all’altezza di via Marconi, fronte bar Ajo ai giardini, hanno tagliato il traguardo gli under 23 dell’UC Guspini, Mauro Deriu e Nicola Olla, rispettivamente in prima e terza posizione.

Ha partecipato alle premiazioni il presidente regionale FCI Stefano Dessì, e hanno assicurato il loro supporto e collaborazione la stazione carabinieri di Guspini, il Comando di Polizia locale del comune di Guspini, la Protezione civile di Pabillonis, i volontari e genitori degli atleti, le attività produttive che sostengono gli organizzatori ad ogni gara.

Con le categorie agonistiche l’UC Guspini è stato presente al 18° Trofeo MG Tuning organizzato dalla S.C. Monteponi, su un percorso di km 2,200 da ripetersi 12 volte, interamente pianeggiante si son date battaglia le categorie esordienti e donne allieve. Hanno concluso la gara, l’esordiente 1° anno Gianni Olmo in 9ª, e l’esordiente 2° anno Davide Petza in 10ª posizione.
Gara promiscua allievi – juniores km raddoppiato.
Gli allievi concludono la gara rispettivamente
al 1° posto con Nicola Giorri
2° Gabriele Marrocu
4° Edoardo Mocci
11° Alessio Lampis
14° Leonardo Onida
Non ha terminato la gara Tommaso Urracci, a causa di un guasto meccanico.

 

In data odierna si è svolta, alla presenza delle segreterie territoriali e Rsu Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori diretti della Portovesme Srl per condividere e analizzare le recenti novità che li coinvolgono. L’assemblea ha espresso apprezzamento sull’intesa del rinnovo CCNL Industria Chimica che porterà un aumento complessivo di 294 euro nel triennio 2025-2028. Ancora una volta il contratto collettivo nazionale di lavoro di settore conferma la sua propensione all’innovazione, individuando linee guida in tema di competenze e intelligenza artificiale. Un contratto che consegna gli strumenti per governare le transizioni e i grandi processi di cambiamento, definendo e proponendo azioni per il contrasto alle violenze di genere e migliorando istituti contrattuali come quello della malattia. Tutto questo è reso possibile dalla qualità delle relazioni industriali, che hanno consentito l’anticipazione del rinnovo rispetto alla scadenza, con un adeguato recupero salariale in linea con l’inflazione attesa e che comunque sarà verificata nel corso della vigenza.
Lunedì 14 u.s. è stato sottoscritto il rinnovo della Cassa Integrazione Guadagni, ma diversamente da quanto ipotizzato, ossia il rinnovo sino a dicembre 2025, tramite lo strumento del trattamento di CIGS di cui all’art. 44, co. 11 bis, del D.lgs. n. 148/2015, inserita nel meccanismo di area di crisi complessa, è stata rinnovata sino ad aprile 2026 quindi per un arco temporale di 12 mesi. Sul tema vertenza; rispetto ad un ipotetico nuovo possibile investitore che si propone di rilanciare le produzioni dello zinco come comunicato dal Governo a più riprese, compreso il 27 dicembre in occasione della visita nello stabilimento dei ministri Urso e Calderone e della presidente Todde, non si è ancora manifestato nessuno. Sul tema delle possibili nuove produzioni lo scorso 25 marzo è stata resa nota la decisione del Comitato europeo per le materie prime critiche (EU CRM Board) di riconoscere il “Portovesme Critical Raw Material Hub” come uno dei quattro progetti strategici dell’Italia nell’ambito del Regolamento europeo sulle materie prime critiche (European Critical Raw Materials Act) per contribuire alla fornitura di litio per le batterie oltre al recupero di Nickel, Manganese e Cobalto. Rispetto al futuro dello stabilimento l’assemblea ritiene che non si debba precludere nessuna possibilità “sostenibile”, valutare se esiste realmente un soggetto industriale interessato al rilancio delle produzioni di zinco, consapevoli che il tema del costo dell’energia, ieri come oggi, non ha trovato risposta e che se non affrontato e risolto rappresenterà una pietra tombale. Il soggetto imprenditoriale deve avere solidità economica e una struttura organizzativa consona a queste produzioni con esperienza nella produzione del primario; ovviamente per avviare una qualsiasi discussione e valutazione è fondamentale capire chi sono i soggetti interessati, competenze, presenza nel territorio. Appare altresì positivo il riconoscimento del progetto presentato da Glencore sul recupero del Litio e di altre materie critiche, ancora in fase di studio ma che produrrà effetti non prima del 2027, la sostenibilità ambientale deve rappresentare per le lavoratrici e lavoratori precondizione fondamentale per il suo sviluppo senza mai confondere la certezza dei tempi decisionali con chi pensa che non esistano gli iter autorizzativi previsti dalla legge italiana ed europea. Le tematiche ambientali, così come quelle sulla sicurezza, non sono mai oggetto di trattativa.
Il governo deve uscire dall’ambiguità innescata, proponendo da un lato un nuovo soggetto imprenditoriale e dall’altro dando pieno sostegno al progetto “Litio” senza mai evidenziare che entrambi i progetti si basano sull’utilizzo dell’impianto di lisciviazione presente nello stabilimento. E’ necessario che il governo convochi il tavolo di crisi e chiarisca. Per queste ragioni confermano il mandato alla RSU e alle organizzazioni sindacali di categoria per perseguire le soluzioni più realmente praticabili, senza fare salti nel vuoto, senza aggiungere incertezza ad incertezza e senza cadere in tifoserie poco utili alle lavoratrici e lavoratori.
Portovesme lì, 17 aprile 2025
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Portovesme srl

Poste Italiane comunica che l’ufficio postale di Gonnesa, in via Iglesias, è il 66esimo ufficio del Sud Sardegna interessato dagli interventi previsti da “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, il progetto aziendale per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni con meno di 15mila abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.
In particolare, i lavori presso la sede di Gonnesa, prevedono la completa ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi, il miglioramento del confort ambientale, l’inserimento di nuovi arredi progettati per facilitare l’accesso ai servizi e le operazioni e altri importanti miglioramenti in ottica di ottimizzazione del confort ambientale.
Inoltre, alla riapertura sarà possibile richiedere e rinnovare il passaporto elettronico, certificati anagrafici dell’ANPR e previdenziali.
Durante il periodo dei lavori Poste Italiane garantirà ai cittadini di Gonnesa la continuità di tutti i servizi attraverso una postazione dedicata presso l’ufficio postale di Bacu Abis, in via Officina Elettrica, operativa da domani, venerdì 18 aprile, secondo i consueti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35.
Gli interventi previsti presso la sede di Gonnesa, salvo imprevisti, avranno una durata stimata in quaranta giorni lavorativi.

Proseguono i lavori per la revisione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS), uno strumento fondamentale per delineare il futuro della Sardegna non solo dal punto di vista energetico ma anche sotto il profilo ambientale, del benessere dei cittadini e della competitività del sistema produttivo.

Ieri sera si è svolto il secondo incontro della Cabina di regia politico-istituzionale, convocato dall’assessore dell’Industria Emanuele Cani, nel corso del quale è stato presentato l’avanzamento delle attività finora portate avanti dal Gruppo di coordinamento tecnico guidato dal professore Alfonso Damiano, del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari.

«Il nostro obiettivo è definire un Pears con una solida base scientifica che consente a tutti i soggetti coinvolti di contribuire in modo attivo con suggerimenti e approfondimenti», ha detto l’assessore Emanuele Cani nel proprio intervento introduttivo.

Nella sua relazione, il professor Alfonso Damiano ha in primis illustrato la suddivisione dei nell’ambito del gruppo tecnico, che includerà un gruppo operativo del quale fanno parte le Università di Cagliari e Sassari, Sardegna Ricerche, Sotacarbo e SardegnaIT, e un gruppo tecnico di supporto che svolgerà un’attività di connessione con gli assessorati coinvolti.

Il coordinatore ha poi presentato il Piano operativo ei dati relativi alla prima fase di analisi del sistema energetico elettrico della Sardegna, focalizzata su domanda, produzione, infrastrutture e mercato. Da questo primo studio sono emersi diversi dati significativi, tra cui una rilasciata della domanda di energia elettrica dell’8% nel lasso di tempo che va dal 2016 al 2023. Tale riduzione risulta ancora più rilevante nel settore industriale, al -18%, e in particolare nel Sud Sardegna, dove si registra un decremento del 50% in tre anni.

Alla riunione, tenuta nella sede della Biblioteca Regionale, hanno partecipato il rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola, il professore Giuseppe Pulina in rappresentanza dell’Università di Sassari ei rappresentanti degli enti locali, associazioni, organizzazioni datoriali e sindacali, ordini professionali e rete delle professioni tecniche chiamati a far parte della Cabina di regia.

A Iglesias e Carbonia ripartono i corsi dell’Università del Sulcis Iglesiente.
«Dopo un primo tentativo non andato a buon fine nel 2024, a causa del poco tempo per la progettazione dei percorsi di studio, oggi possiamo finalmente dire che l’Università del Sulcis Iglesiente avrà nuova vitaha detto questa sera Alessandro Pilurzu, consigliere regionale del Partito Democratico -. È stato approvato in Consiglio regionale, durante la discussione sulla legge finanziaria, un emendamento che dà la copertura economica all’avvio di nuovi percorsi di studio per il triennio 2025/2027.»
I corsi di studio programmati per i prossimi anni saranno così suddivisi:
– Polo di Iglesias incentrato sulla rigenerazione e valorizzazione delle aree post industriali e minerarie.
– Polo di Carbonia su cinema, audiovisivi e multimedialità
«Ulteriori fondi sono stati stanziati a favore di Ausi per la programmazione di ulteriori percorsi formativiha aggiunto Alessandro Pilurzu -. Il risultato ottenuto è frutto della collaborazione tra Consiglio e Giunta, tra territori, tra Iglesias e Carbonia!!! E’ l’ennesima dimostrazione che fuori dal campanilismo il nostro territorio è più forte e può raggiungere grandi obiettivi.»

I sindaci del territorio del Sulcis Iglesiente esprimono profondo rammarico per l’esclusione del sindaco di Portoscuso, Ignazio Atzori, dalla riunione convocata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, prevista per domani e incentrata sul futuro del polo industriale di Portovesme, con particolare attenzione alla situazione di SiderAlloys.

«Tale decisionescrivono in una notarappresenta una grave mancanza di rispetto istituzionale nei confronti del primo cittadino di un Comune che riveste un ruolo centrale nella vertenza industriale in corso e che, da sempre, si fa portavoce delle esigenze dell’intero territorio. Non coinvolgere il sindaco di Portoscuso, massima autorità locale direttamente interessata, significa ignorare la voce di una comunità che merita ascolto, rispetto e pieno coinvolgimento nei processi decisionali. I Sindaci del Sulcis Iglesiente, uniti, chiedono al Ministero un immediato chiarimento e la garanzia che, nei prossimi incontri, tutte le istituzioni territoriali vengano coinvolte in modo trasparente e paritario. Le sfide economiche, occupazionali e industriali che stiamo affrontando richiedono collaborazione e rispetto reciproco tra tutti i livelli istituzionali. Non è accettabile che si prendano decisioni sul futuro di un territorio senza la partecipazione di chi lo rappresenta quotidianamente», concludono i sindaci del Sulcis Iglesiente.