5 December, 2025
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Il dottor Serafino Ponti è il nuovo direttore del Presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, figura centrale per l’organizzazione, il rilancio e il rafforzamento della struttura.
Con oltre trent’anni di esperienza nella sanità pubblica, ha ricoperto ruoli apicali in diverse aziende sanitarie sarde, tra cui, ultimo in ordine di tempo, Direttore Sanitario della ASL di Nuoro e, in
precedenza, della ASL di Oristano. Particolarmente significative le sue direzioni di Presidi Ospedalieri come il San Martino di Oristano, il Delogu di Ghilarza e lo stesso Sirai di Carbonia.
Esperto riconosciuto nei processi di autorizzazione e accreditamento, ha svolto numerosi incarichi tecnici per la Regione Sardegna presso l’assessorato regionale della Sanità.
Già attivo in passato nel territorio del Sulcis Iglesiente con incarichi sia ospedalieri che territoriali, torna oggi con solide competenze nella gestione tecnico-sanitaria, nell’organizzazione dei servizi e nella valorizzazione delle risorse.

Dopo il grande successo della Serata per lo Strega Tour a Quartu Sant’Elena, prende il via il Festival estivo “Chiavi di Volta” – Argonautilus Estate 2025.

Ad inaugurarlo, una madrina d’eccezione. Cristina Caboni nella serata di giovedì 3 luglio, ore 21.00, nella suggestiva cornice dell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, con la presentazione del romanzo “La ragazza senza radici” edito da Garzanti.

Cristina Caboni è una delle scrittrici più amate dal pubblico sardo, italiano e internazionale. I suoi romanzi – tradotti in numerose lingue – hanno conquistato lettrici e lettori grazie a uno stile riconoscibile e coinvolgente, capace di intrecciare con delicatezza emozioni, natura, identità e storie di donne forti, complesse e profondamente umane. Con La ragazza senza radici, Cristina Caboni ci conduce ancora una volta in una narrazione intensa e raffinata, dove i legami con la terra, con le origini e con se stessi diventano il cuore pulsante del racconto.

L’evento è organizzato da 011Solution e realizzato con il patrocinio del comune di Portoscuso.

Un pool di zanzare è risultato positivo a Oristano alla Febbre del Nilo. La conferma della positività sul gruppo di zanzare catturato nella zona di via Rockefeller è arrivata dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo e il servizio di Sanità Animale della Asl 5 di Oristano ha già inviato la comunicazione all’amministrazione comunale di Oristano e avviato tutte le procedure per evitare la diffusione del virus nell’area circostante e in tutto il territorio comunale.

«La situazione è sotto controllo», hanno sottolineato il dottor Enrico Vacca, direttore del servizio di Sanità Animale e la dottoressa Maria Valentina Marras, direttrice del Dipartimento di Igiene e Prevenzione dell’azienda sanitaria oristanese.

Nelle scorse settimane due le cornacchie risultate positive al virus della Febbre del Nilo, la prima ad Arborea, la seconda ad Oristano, nell’area di via Ponente.

La dottoressa Maria Valentina Marras ha ricordato alcune regole fondamentali per prevenire il contagio dal virus della Febbre del Nilo: «È importante che i cittadini, in particolare anziani e fragili, si proteggano adottando una serie di precauzioni  In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara. Per questo è necessario svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali; tenere le piscine per bambini vuote o coprirle quando non sono usate; trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere. Per difendersi dalle punture è poi consigliato schermare porte e finestre con zanzariere, utilizzare repellenti cutanei per allontanare gli insetti, evitare di sostare in zone in cui sono presenti laghetti artificiali e ristagni d’acqua, come giardini e parchi, in particolare all’imbrunire e di notte, quando le zanzare sono più attive».

«A Maladroxia e Coa Cuaddus, mete turistica di qualità, tra le eccellenze d’Italia, da oggi sventolano le Bandiera Blu, riconoscimento internazionale attribuito da Fee Italia, sinonimo di salubrità delle acque, di accessibilità e sostenibilità. Caratteristiche che quest’anno ci sono state confermate, per così dire, anche dalla natura in maniera diretta: una tartaruga caretta-caretta ieri ha infatti scelto Maladroxia per deporre le sue uova. Un evento eccezionale, che peraltro è indicato come elemento che attribuisce punteggio in sede di compilazione del “Questionario Bandiera Blu”, documento articolato che ogni anno presentiamo per ottenere il riconoscimento. Non lo abbiamo mai potuto “flaggare”, ma l’anno prossimo potremo farlo!»
Lo ha scritto stamane su Facebook il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci.
«Per ora ci godiamo il settimo anno consecutivo di Bandiera Blu per la spiaggia di Maladroxia e la quarta conferma per Coa Cuaddusha aggiunto Ignazio Locci -. Buona stagione a tutti!»

I vigili del fuoco del distaccamento di Carbonia sono intervenuti intorno alle 7.00 di questa mattina, in soccorso di un operaio di 58 anni, che per cause ancora da accertare, mentre effettuava dei lavori di manutenzione, è rimasto ferito all’interno della stiva di una nave, ormeggiata nelle acque della banchina principale di Portovesme.
Gli operatori dei vigili del fuoco con manovre e tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviali), si sono calati nella stiva e hanno stabilizzato e recuperato l’infortunato, per poi affidarlo al personale medico sanitario giunto sul posto che con l’elisoccorso l’ho ha poi trasferito in ospedale. L’uomo non risulta in pericolo di vita.
Sul posto è intervenuta anche la Capitaneria di Porto, per gli adempimenti di sua competenza.