E’ tutto pronto per l’avvio del progetto Orme d’ombra: ricordare le vittime di ieri e prevenire la violenza di domani
Mancano ormai pochi giorni all’avvio del percorso di “Orme d’ombra”. L’artivista Rosalba Castelli, da anni impegnata con l’associazione Artemixia e con il progetto Rosso Indelebile nella sensibilizzazione contro le discriminazioni, la violenza di genere e le violenze verso le persone LGBTQIPA+, è pronta a muovere i primi passi di questo cammino in terra sarda.
Il percorso prenderà avvio il 6 settembre, alle ore 19.00, con un evento di presentazione pubblica presso l’Anfiteatro di Arbus, insieme all’assessora alle Politiche Sociali Toniella Raccis, all’assessore del Turismo William Collu e rappresentanti di Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Alma Escursioni, Angeli nel Cuore, GAL Linas Campidano, Associazione Cammino 100 Torri. La partenza ufficiale è prevista per domenica 7 settembre alle ore 8.30 da Montevecchio, piazzetta delle Cernitrici.
Il cammino proseguirà lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara – dedicato alla santa protettrice dei minatori, martire e vittima di violenza – per poi innestarsi nel Cammino delle 100 Torri, che abbraccia l’intero perimetro della Sardegna. Un itinerario suggestivo che diventerà occasione di riflessione, divulgazione e coinvolgimento delle comunità locali. Il percorso toccherà 100 Comuni e 105 torri: in ciascuna, Rosalba Castelli deporrà un nastro ricamato a mano dalle donne detenute del carcere Lorusso e Cotugno di Torino. Su ogni nastro è inciso un nome, un cognome, una vita spezzata dal femminicidio. Dalla morte di Giulia Cecchettin a oggi i nomi sono già 170.
In una società che ancora poggia su basi patriarcali, le donne diventano troppo spesso bersagli di un potere che si manifesta con la forza. Vite spezzate da un desiderio di controllo e possesso che affonda le radici nella cultura, nei ruoli di genere, nell’incapacità relazionale e in quella violenza sommersa che alimenta quella visibile.
Il cammino non sarà solo trekking: in ogni tappa Rosalba Castelli aprirà spazi di dialogo con la società civile attraverso incontri, azioni rituali e artistiche, passi condivisi e momenti di riflessione. La partenza del 7 settembre alle 8.30 da Montevecchio, con ritrovo in piazzetta delle Cernitrici, sarà una camminata di comunità che aprirà i primi 2 km dei 1.284 totali, con un invito rivolto alle cittadine e ai cittadini di Arbus e Guspini lungo il Sentiero delle Cernitrici. È stato scelto questo tracciato perché dedicato alle undici donne e bambine che persero la vita nella tragedia della miniera Atzuni il 4 maggio 1871, simbolo delle durissime condizioni di sfruttamento del lavoro femminile e minorile nelle miniere sarde tra Ottocento e Novecento. In loro memoria verranno deposti undici nastri con i nomi e i cognomi delle vittime. All’iniziativa parteciperanno le assessore Sara Vacca di Arbus e Francesca Tuveri di Guspini, la scrittrice Iride Peis e associazioni locali come X Conoscere X Fare.
Il cammino proseguirà verso Piscinas e quindi in direzione sud. Il 10 settembre alle ore 19.00, a Buggerru, con la partecipazione dell’assessora alla Cultura Simona Spada, Fidapa Sulcis Iglesiente e associazioni locali e si terrà una camminata comunitaria lungo un altro Sentiero delle Cernitrici, con partenza da via Nanni Frau e conclusione al monumento in piazza, dove verranno deposti quattro nastri dedicati alle vittime della tragedia del 18 marzo 1913.
La mattina dell’11 settembre a Cala Domestica Rosalba incontrerà la prima torre e inviterà le persone presenti a deporre il primo nastro, quello con il nome di Meena Kumari, uccisa dal marito a Salsomaggiore Terme il 28 novembre 2023: la prima donna uccisa dopo la morte di Giulia Cecchettin. Iglesias incontrerà il progetto Orme d’ombra il 13 settembre, con un trekking urbano aperto alla cittadinanza che attraverserà le vie della città fino alla chiesa del Buon Cammino, dove verrà consegnato alle monache clarisse il nastro di Santa Barbara, e successivamente all’associazione Circhiola (Domusnovas) il nastro dedicato a Grazia Raccis. In tale occasione sarà presente anche la poetessa Bice Flores che ha dedicato i suoi versi proprio a Grazia Raccis. L’associazione Domusnovas inoltre porterà il nastro nella piazza che verrà dedicata alla giovane diciassettenne uccisa e stuprata dal cugino nel 1895.
Con l’inizio dell’anno scolastico, il cammino entrerà anche nelle aule: incontri dedicati a studentesse, studenti e docenti permetteranno di approfondire i temi della parità e della prevenzione della violenza di genere.
A novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il percorso si concluderà con il rientro a Torino. Seguiranno due momenti conclusivi: a dicembre, con l’inaugurazione di un’installazione a Torino, e nel 2026, con la realizzazione di una nuova installazione permanente in Sardegna. Entrambe saranno segni visibili dell’impegno assunto per ricordare le vittime di ieri e di oggi e per prevenire e contrastare la violenza di domani.
Il progetto si avvale di numerosi e prestigiosi patrocini, partnership e collaborazioni, che coinvolgono enti e associazioni sia piemontesi sia sardi.


NO COMMENTS