15 December, 2025
HomeIndustriaSider AlloysFIOM, FSM e UILM Territoriali: «Tutti facciano la loro parte per la discontinuità richiesta, le Istituzioni a tutti i livelli prendano una posizione chiara»

FIOM, FSM e UILM Territoriali: «Tutti facciano la loro parte per la discontinuità richiesta, le Istituzioni a tutti i livelli prendano una posizione chiara»

Dopo il comunicato nazionale dei metalmeccanici, è chiaro che non ci sono più margini per ulteriori perdite di tempo. Come categorie dei metalmeccanici territoriali, chiediamo che anche le istituzioni creditrici, escano allo scoperto e diano il loro contribuito nei confronti di SiderAlloys, in una situazione insostenibile. A chi ci riferiamo? Ci riferiamo alla regione Sardegna firmataria dell’accordo di programma che ha portato 8 milioni a fondo perduto nelle casse della SiderAlloys. Al comune di Portoscuso, che non percepisce l’IMU per una cifra considerevole (si parla di qualche milione di euro). Ci riferiamo al Consorzio industriale di Portoscuso che non riceve i pagamenti dell’acqua (e forse altro) di cui si fornisce SiderAlloys. Ci riferiamo a Confindustria come rappresentante delle tante aziende che rischiano di essere messe in ginocchio, in conseguenza dei lavori in appalto effettuati e non pagati. È il momento di dire BASTA! Chiediamo un incontro con carattere di urgenza, prima dell’incontro al MIMIT, alla Presidente Todde, al sindaco di Portoscuso, al Presidente del Consorzio Industriale e a Confindustria, affinché nel momento in cui si sta definendo il futuro dello smelter di alluminio primario, emerga con chiarezza l’incapacità gestionale ed il danno sociale ed economico che la scelta di “regalare” l’ex Alcoa alla SiderAlloys ha provocato. Debiti e gestione che pesano sull’economia di un territorio, che dimostrano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di una riflessione approfondita sulla richiesta di finanziamento di ulteriori 300 milioni di euro, avanzata dall’attuale proprietà, che non può essere assolutamente assecondata. Per fare dare un futuro credibile alle lavoratrici e ai lavoratori in forza e ai tanti in mobilità, che ancora auspicano nella ripresa produttiva e invece quotidianamente si sentono privati di un futuro sereno. Deve essere chiaro che dall’incontro al MIMIT del 15/09/2025, ci aspettiamo delle novità in merito al futuro dello stabilimento che non può più essere legato all’attuale proprietà.

Segreterie Territoriali FIOM CGIL – FSM CISL – UILM UIL

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