5 December, 2025
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Con le dichiarazioni fatte il 2 ottobre Glencore ha finalmente gettato la maschera e dimostrato che le preoccupazioni dei metalmeccanici, avanzate da quando è arrivato l’attuale amministratore, erano esatte. Infatti, il disegno di ridurre gli appalti, inglobare le lavorazioni, aumentare la concorrenza tra appalti e lavoratori avevano un doppio disegno, ben definito:

1) puntare agli appalti al massimo ribasso;

2) introdurre il tarlo della poca convenienza a produrre in Italia. Alcuni gravi sviluppi congiunturali, hanno aiutato la Glencore a portare avanti queste scelte, la più importante e vantaggiosa (per loro), è stato il forte indebolimento del costo energetico durante la pandemia; periodo sfruttato dalla multinazionale per rinunciare alle condizioni vantaggiose esistenti, per entrare nel mercato libero energetico; salvo poi chiedere nuove condizioni energetiche migliorative, non appena la pandemia andava i risolversi, portando con sé, il nuovo incrementi energetici, costi ritenuti dalla Glencore insostenibili per la continuazione produttiva. Cosi, mentre il costo energetico saliva a dismisura, tutti i nodi sono venuti al pettine…. Chiusura del polo piombo, apertura degli ammortizzatori sociali, fuoriuscita di gran parte dei lavoratori (in quattro anni si passa da 1.500 agli attuali poco più di 300).

In questo lungo periodo ci era parso di comprendere che le istituzioni tutte, avessero un solo obiettivo: garantire le produzioni definite strategiche e di conseguenza l’occupazione; quindi, tutti contro la decisione della multinazionale come dichiarato dai ministri e dalla regione ai cancelli il 27/12/2024.

Invece, il 2 ottobre le dichiarazioni del ministro Urso hanno colto tutti sorpresa: la Glencore non ha responsabilità, ha fatto una scelta legittima, ha favorito le visite di possibili interlocutori che di buon ordine hanno deciso di ritirarsi; non solo… ritengono molto importanti gli sviluppi sul litio e sui possibili depositi temporanei di materie critiche. Ci sentiamo presi in giro dalle dichiarazioni in totale controtendenza rispetto al passato. In quanto all’uscita dei possibili interlocutori, riteniamo inverosimile, trovare alternative che puntino al solo rilancio della linea elettrolitica, ossia la parte che Glencore dichiara di non essere conveniente, per mantenere l’attuale produzione attraverso i fumi di acciaieria e nel frattempo proseguire gli studi sul litio. e su nuovi bacini di stoccaggio, di materie critiche rare utili per il resto del paese. Studi della quale non siamo a conoscenza di nulla, tantomeno ne è a conoscenza l’assessorato all’ambiente, come dichiarato il 2 ottobre, se non attraverso la presentazione di due paginette.

In poche parole si rinuncia definitivamente alle produzioni di cui lavoratori sono professionalmente preparati, per puntare a nuovi rifiuti. Si perdono un migliaio di posti di lavoro, mandando a gambe all’aria le imprese ed i lavoratori degli appalti, già stremati dalla cassa integrazione non incentivata.

Il consuntivo di questi cinque incontri al MIMIT per il Sulcis, non credo che possa essere ritenuto soddisfacente. Alle difficoltà annunciate di Glencore, SiderAlloys e Eurallumina, non sono state impresse le dovute accelerazioni E a queste crisi si aggiunge l’imminente chiusura della centrale, con altri centinaia di lavoratorə destinati a perdere il posto di lavoro.

L’assemblea e le OO.SS. condividono le preoccupazioni espresse dal nuovo Presidente della Provincia e dal Sindaco di Portoscuso, e di coloro che dichiarano che si sono persi 10 mesi, chiedono altresì ai Ministri e alla Regione di tornare laddove avevano fatto delle promesse a garanzia del lavoro, per far comprendere in quale modo la politica, intenda superare le difficoltà conseguenti a tali scelte, che salveranno pochi posti di lavoro.

FIOM, FSM e UILM, attenderanno impazienti gli sviluppi che devono essere affrontati con urgenza, tuttavia nel proclamare lo stato di agitazione del settore metalmeccanico, non escludono iniziative di lotta.

Segreterie territoriali FIOM FSM UILM

 

Un autunno caratterizzato da identità, sapori tipici e festa: l’ottobrata massargese è ricca di eventi con due appuntamenti imperdibili: la “Festa dessu Pillai” e la 31esima edizione della Sagra delle Olive. Sotto ai riflettori artisti locali e grandi nomi della scena musicale nazionale. Dalla voce intensa di Maria Giovanna Cherchi, figura simbolo della musica popolare sarda, al sound urbano e sperimentale della band cagliaritana dei Sikitikis, fino alla carica travolgente dei Modena City Ramblers e all’energia senza tempo di Beppe Carletti, accompagnato da una sfilata di cover band dei Nomadi.
Non mancheranno poi momenti di festa pop con una serata revival anni ’90, balli tradizionali e l’immancabile esibizione del Gruppo Folk.
«Due manifestazioni che si presentano con uno slancio ancora più ampio ha dichiarato Sara Cambula, assessora della Culturagrazie al gemellaggio ufficiale con il Comune spagnolo di Calanda, che dona un respiro più europeo agli eventi. Fondamentale anche il finanziamento regionale che ci ha permesso di valorizzare una ricorrenza antica e farla conoscere ben oltre i confini del paese.»
Il lungo weekend della Festa del Pilar prenderà il via venerdì 10 ottobre con i “Fantasias de Ballos” fino a lunedì 13 con la giornata dedicata a San Ranieri, a cui era originariamente intitolata la chiesa di Piazza Pilar durante il periodo pisano.
Il cuore della festa batterà però tra sabato 11 e domenica 12, con due giornate dense di emozioni: la storica corsa de Barberi, rievocazione dell’ottocentesca gara equestre (sabato ore 15 in via Pillematta), e con Is paradas, dove la tradizione si fa convivio, tra arrosti e piatti tipici.
Messe previste nella chiesa di Nostra Signora del Pilar (sabato e domenica alle 18.30) mentre la processione (sabato alle 17.00) vedrà sfilare abiti tradizionali provenienti da tutta la Sardegna, accompagnati da tracas e cavalli, secondo l’antica devozione popolare.
Un tuffo nella memoria che rievoca i fasti descritti nella celebre opera Angius-Casalis, dove si racconta di una festa lunga quattro giorni, capace di richiamare a Villamassargia pellegrini e visitatori da tutta l’isola.
«Un sentito ringraziamentoha sottolineato la sindaca Debora Porrà va in particolare al nostro gruppo Folk e alla sua ricerca storica, al comitato parrocchiale Beata Vergine della Neve e a tutti coloro che rendono possibile la Festa del Pilar che si è ritagliata uno spazio significativo a livello regionale.»
A chiudere il mese la Sagra delle Olive, appuntamento simbolo dell’identità locale, in programma da venerdì 17 a domenica 19 ottobre, che quest’anno si presenta in una veste rinnovata grazie alla proficua collaborazione tra comune di Villamassargia e la Città dell’Olio.
Un evento sempre atteso che ha ottenuto la certificazione di “Sagra di Qualità” e che promette di offrire ai visitatori un mix unico di tradizione, innovazione e sapori autentici con i suoi Prodotti Agroalimentari Tipici.

Si è conclusa con successo la quarta edizione di “Noi Camminiamo in Sardegna”, la manifestazione promossa dall’Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio dedicata al turismo lento e ai cammini dell’Isola.

Un’edizione da record che, dal 28 settembre al 4 ottobre 2025, ha coinvolto oltre 800 partecipanti tra camminatori, esperti, giornalisti, content creator, tour operator, autori e progettisti di cammini, accompagnati da più di 40 guide turistiche e ambientali escursionistiche esperte.
Nel corso della settimana sono stati percorsi oltre 700 chilometri, attraversando 55 Comuni e toccando gli otto Cammini di Sardegna e le otto Destinazioni di Pellegrinaggio.

Un risultato che conferma “Noi Camminiamo in Sardegna” come il principale appuntamento nazionale dedicato alla promozione del turismo esperienziale e sostenibile, capace di coniugare ambiente, cultura, spiritualità e identità locale.

Il progetto ha coinvolto gli itinerari del Cammino Minerario di Santa Barbara, Cammino di San Giorgio Vescovo, Cammino di Santu Jacu, Cammino di Sant’Efisio, Cammino 100 Torri, Via dei Santuari e Cammino Francescano in Sardegna, ai quali si è aggiunto il nuovo itinerario pilota del Cammino dei Beati, che attraversa i territori di Dorgali, Galtellì, Oliena, Orgosolo e Orosei.

Protagoniste anche le Destinazioni di Pellegrinaggio: Borutta, Dorgali, Galtellì, Genoni-Gesturi-Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco, autentici borghi di spiritualità, accoglienza e memoria.

Il gran finale di Pula ha rappresentato il momento simbolico e celebrativo dell’intera manifestazione.
La sera di venerdì 3 ottobre, la Piazza del Popolo si è trasformata in un palcoscenico di emozioni con l’evento “I canti, le musiche, i territori”, condotto da Ambra Pintore e Ottavio Nieddu, che ha unito le voci dei camminatori, gli artisti e le comunità locali in un racconto corale di identità e tradizione.
L’iniziativa ha registrato una grande partecipazione di pubblico, valorizzando il ruolo di Pula come destinazione simbolo del turismo lento in Sardegna.

«Il turismo dei cammini non è solo un modo di viaggiare, ma un’esperienza di scoperta lenta e profonda che unisce spiritualità, cultura e sostenibilità ha dichiarato l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu -. Con ‘Noi Camminiamo in Sardegna’ continuiamo a costruire un’offerta capace di raccontare la Sardegna più vera e di farla conoscere al mondo tutto l’anno.»

Durante l’edizione 2025, sabato 4 ottobre, è stata inaugurata la quinta tappa del Cammino di Sant’Efisio, tra la chiesa di San Giovanni Battista e la chiesetta di Sant’Efisio a Nora, attraversando luoghi di fede, paesaggio e memoria. Un nuovo tratto di 10 km che porta il percorso complessivo a oltre 90 km, rafforzando il valore identitario e devozionale del cammino dedicato al santo più venerato dell’Isola. Al termine del percorso, culminato con la celebrazione religiosa e i saluti istituzionali presso il Teatro comunale, è stata presentata la valorizzazione del cammino attraverso i prodotti tipici incontrati lungo i 16 itinerari, curata dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “Domenico A. Azuni”.

«Noi Camminiamo in Sardegna – ha sottolineato Renato Tomasi, responsabile del Settore Valorizzazione Territoriale della Regione Sardegna – si conferma un modello turistico esperienziale e sostenibile, fondato su ambiente, identità e accoglienza. Un progetto che valorizza i borghi e le comunità, promuove la fruibilità dei cammini e offre nuove opportunità di sviluppo economico e sociale, destinate a rendere la Sardegna protagonista del turismo lento sui mercati nazionali e internazionali.»

Con oltre 80 professionisti nazionali coinvolti tra giornalisti, autori, tour operator e progettisti di cammini, la quarta edizione segna un ulteriore passo avanti nella costruzione di una rete di promozione e conoscenza condivisa che unisce territori, esperienze e persone sotto un’unica visione di Sardegna autentica e sostenibile.

 

 

A distanza di una settimana dall’elezione del presidente e dei dieci consiglieri della provincia del Sulcis Iglesiente, abbiamo intervistato uno dei neo consiglieri, il sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri.
Dopo i festeggiamenti post voto, è già tempo di lavorare per i cittadini della provincia del Sulcis Iglesiente.
«Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in questi ultimi tre mesi dai sindaci e dagli amministratori che ci ha visto tutti protagonisti nella scelta del nuovo Presidente. Il nostro voto è andato a Mauro Usai, sindaco di Iglesias, un giovane, determinato e con una forte volontà di dare risposte concrete al Sulcis Iglesiente dopo 13 anni di commissariamento. Tra noi consiglieri eletti, c’è grande entusiasmo e voglia di lavorare per offrire risposte concrete ai cittadini del Sulcis Iglesiente.»
Qual è la prima priorità che affronterete?
«Le problematiche da affrontare sono numerose: dalla viabilità, agli investimenti, dalla sanità all’industria. Dobbiamo lavorare, insieme al Presidente e al gruppo, su tutti i settori strategici per il nostro territorio. Per quanto riguarda le industrie, come abbiamo sempre sottolineato, il loro ruolo resta fondamentale. Sono state e continuano a essere un volano economico per il Sulcis Iglesiente. Tuttavia, lo sviluppo industriale può e deve andare di pari passo con altre iniziative, per valorizzare ulteriormente il nostro territorio.»
Carbonia e Iglesias…
«Carbonia e Iglesias sono il cuore del Sulcis e rappresentano un punto di riferimento fondamentale per tutto il territorio. Offrono servizi essenziali per tutti i cittadini: scuole, ospedali, trasporti, collegamenti ferroviari e molto altro, che ne fanno centri vivi e dinamici. Il Sulcis Iglesiente è la nostra casa, il nostro territorio che custodisce grandi potenzialità, dal mare alle montagne, dalla cultura ai siti minerari. Lavoreremo con impegno per valorizzare queste risorse e per rendere la nostra terra migliore per i nostri figli e per le nuove generazioni, garantendo opportunità di crescita e sviluppo sostenibile per tutti.»
I cittadini hanno grandi aspettative…
«Sicuramente, sia nei confronti del presidente, sia del gruppo consiliare. Nei prossimi mesi dovremo lavorare con impegno su tutto il territorio, che va da Fluminimaggiore a Teulada. Ci si aspetta che la Provincia riesca a fare da tramite, in maniera ancora più efficace, con la Regione e gli enti competenti, perché un dialogo costante e collaborativo sarà fondamentale per il rilancio economico e sociale del nostro territorio. Questa è una fase di grandi sfide che richiede dedizione. Per questo voglio ringraziare chi oggi dedica tempo e energie a costruire un programma serio e concreto, capace di rispondere ai bisogni dei nostri concittadini e di valorizzare al meglio il nostro territorio.»
«Ci tengo a sottolineare che lavoriamo costantemente da tempo per i nostri cittadini, sia a livello delle singole amministrazioni che come gruppo. Con la nostra elezione, però, avremo un ruolo ancora più decisivo per il territorio. Il 10 ottobre si terrà il primo incontro ufficiale e da lì partiremo con un lavoro di squadra, affrontando tutti i fronti con impegno e determinazione», conclude Romeo Ghilleri.
Armando Cusa 

Non è servita la goccia per far traboccare il vaso! Ormai è il vaso stesso che è andato in frantumi, insieme alla pazienza, praticamente esaurita, degli abitanti di Domusnovas.
Venti giorni di disagi, di suppliche, di promesse non mantenute. Venti giorni di una situazione snervante, anacronistica, umiliante. È da terzo mondo vivere senz’acqua nel 2025, ed è assurdo che una comunità intera sia stata lasciata in balia di un’emergenza senza fine.
Con l’ordinanza della Sindaca che sancisce l’inidoneità dell’acqua a scopi umani a causa di parametri fuorilegge, incluso il pericoloso Piombo, la situazione è precipitata definitivamente. Non stiamo più parlando di un semplice disagio, ma di una crisi sanitaria e sociale, una vera e propria calamità.
NON POSSIAMO E NON VOGLIAMO ABBANDONARE LA CITTADINANZA DI DOMUSNOVAS. Di fronte a questo totale fallimento dell’Amministrazione comunale, che dopo i proclami in campagna elettorale ha dimostrato di non saper gestire il comune che le è stato affidato, le istituzioni superiori hanno il dovere di intervenire.
Non servono più parole, servono fatti immediati. Chiediamo a gran voce e con la massima urgenza:
L’istituzione immediata di una REGIA REGIONALE per l’emergenza Domusnovas, con la NOMINA DI UN COMMISSARIO STRAORDINARIO che coordini tutte le forze in campo: la Regione Sardegna, attraverso gli Assessorati ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, la Protezione Civile, l’Esercito per le eventuali risorse logistiche, e lo stesso Comune di Domusnovas, ormai evidentemente non in grado di agire da solo.
È necessario un intervento chirurgico e immediato. Si trovi una soluzione alternativa senza più alcuna esitazione: un collegamento urgente a una condotta esistente in prossimità del paese, che sia di Enas, Abbanoa o del Consorzio di Bonifica, per portare acqua depurata e potabilizzata. In una crisi di questa portata, i costi e i mezzi sono un problema secondario rispetto al diritto alla salute e a un bene primario.
Per questo, ho inviato una formale richiesta via PEC alla Presidente della Regione, Alessandra Todde, e a tutti gli Assessorati e Enti competenti, sollecitando un autorevole e concretissimo intervento con l’istituzione di una TASK FORCE PER LA CALAMITÀ DOMUSNOVAS.
I cittadini hanno già aspettato troppo. L’inerzia e l’incapacità non sono più opzioni accettabili. La politica serva il suo scopo: trovare subito una soluzione, immediatamente.
Gianluigi Rubiu
Consigliere regionale Fratelli d’Italiua

Alla vigilia Graziano Mannu aveva ammonito tutti sulle qualità del Buddusò, protagonista di ottime prestazioni sui campi delle capolista Tempio e Nuorese, arrivato a Carbonia con una classifica non “veritiera” per quanto mostrato nelle prime tre giornate del campionato, affrontato da neopromossa. La prima mezz’ora è stata la fotocopia del quadro “dipinto alla vigilia” del tecnico biancoblù. Il Buddusò ha preso in mano le redini del gioco, ha colpito un palo al 7′ con Ousmane Balde e ha portato numerose insidie nell’area del Carbonia, partendo soprattutto dalla fascia sinistra, dominata da Giovanni Canu, e ci sono volute alcune prodezze del portierone Maurizio Floris, per evitare di subire altri goal.

Il Carbonia ha sofferto tanto, ha sfiorato il goal con Andrea Porcheddu, che ha colpito l’incrocio dei pali con una parabola corretta dal forte vento di maestrale ma al 26′ il Buddusò è passato meritatamente in vantaggio con un goal dell’ex Santiago Brailly (appena arrivato a Buddusò dopo aver iniziato la stagione in Calabria nelle file della Virtus Rosarno, lo scorso anno all’Iglesias), con un colpo di testa su azione da calcio d’angolo.

Il Carbonia ha accusato il colpo ma è riuscito a stare in partita, ha cercato di costruire occasioni con azioni manovrate e al 36′ ha riequilibrato il risultato con Andrea Porcheddu, bravo a finalizzare con un preciso diagonale un assist di Lorenzo Melis, superando l’incolpevole ottimo portiere del Buddusò, il 18enne Filippo Faralli.

Prima del riposo, il Buddusò è andato vicino al nuovo vantaggio, in un’azione che ha visto una grande mischia davanti a Maurizio Floris, con ripetuti tentativi di conclusione degli attaccanti ospiti, sventata dalla difesa biancoblù con grande affanno.

Nella ripresa la partita ha cambiato volto, il vento è calato d’intensità, il Carbonia ha guadagnato campo ed è andato vicinissimo al goal del vantaggio già al 51′ con Tomas Pavone, sulla cui conclusione è stato bravissimo Filippo Faralli, pronto ad opporsi anche alla successiva conclusione di Leonardo Boi.

   

 

La svolta che ha portato la partita dalla parte del Carbonia è maturata al 59′, protagonista ancora Andrea Porcheddu, bravo a procurarsi un calcio di rigore e a trasformarlo con un tiro angolato che ha gonfiato la rete alla sinistra di Filippo Faralli.

Questa volta ad accusare il colpo è stato il Buddusò che ha reagito subito e dopo due minuti c’è voluta un’altra prodezza di Maurizio Floris per “schiaffeggiare” in calcio d’angolo il pallone con un balzo straordinario, ed evitare un clamoroso autogoal su una deviazione scaturita in mischia nell’area di porta. Da lì in avanti nonostante i ripetuti tentativi della squadra di Ferruccio Terrosu, il Carbonia non ha rischiato più niente e a 5′ dal 90′ è andato vicino al terzo goal, che avrebbe punito troppo severamente l’ottimo Buddusò, ancora con Tomas Pavone, la cui conclusione è stata neutralizzata da Filippo Faralli.

Al triplice fischio finale, grande festa in casa Carbonia e mesto ritorno negli spogliatoi dei calciatori del Buddusò, che continua a ricevere elogi per la qualità del gioco che riesce ad esprimere, non premiato dai risultati. La squadra è ultima con un solo punto raccolto in quattro partite giocate e la peggior difesa, con 10 goal subiti. Il Carbonia ha centrato la seconda vittoria consecutiva e 7 goal subiti. Domenica prossima il Carbonia giocherà sul campo di una delle tre vicecapolista, il Tempio, mentre il Buddusò ospiterà il Santa Teresa, scontro tra le ultime della classifica.

Carbonia: Floris, Gurzeni, Mastino Fabio (75′ Coulibaly), Ponzo, Zazas, Mastino Andrea, Boi, Nannini (71′ Chidichimo), Pavone, Porcheddu (85′ Artese), Melis. A disposizione: Saiu, Massoni, Carboni, Zonchello, Tatti, Serra. All. Graziano Mannu.

Buddusò: Faralli, Brailly, Barilari, Scanu (65′ Etoh), Sambiagio, Gomis, Canu Giovanni (90′ Carvalho), Seillane (56′ Cordoba), Faye, Balde, Portello. A disposizione: Canu Mario, Sergio, Umar, Ghisu, Marrone, Fideli. Allenatore: Ferruccio Terrosu.

Arbitro: Lorenzo Lena di Treviso.

Assistenti di linea: Alessandro Cola di Ozieri e Marco Fara di Oristano.

Marcatori: 26′ Brailly (B), 36′ e 59′ (rig.) Porcheddu (C).

Giampaolo Cirronis

Grande festa a Carbonia per la sua nuova centenaria. Sabato 4 ottobre la signora Mafalda Manca ha spento 100 candeline, non negando a nessuno il suo coinvolgente sorriso. E dire che non è stata una vita passata con le mani in tasca. Nella sua storia personale, emerge che ha trascorso grossa parte del tempo a Piolanas, dividendolo tra le due figlie Liviana e Marialaura e l’azienda agricola di famiglia che conduceva insieme al marito. Con il passare del tempo la sua attenzione si è spostata anche sui suoi quattro nipoti Monica, Andrea, Gianluca e Barbara e anche i due pronipoti.

Il giorno del suo centesimo compleanno nessuno ha voluto perdere l’occasione per festeggiare insieme a lei. Tra le tante persone che non sono volute mancare, da segnalare l’assessora delle Politiche sociali del comune di Carbonia Irina Piras che a nome e per conto dell’Amministrazione comunale ha omaggiato signora Mafalda con una pergamena. Neanche la Coldiretti, con la quale la festeggiata è stata tesserata per anni, è potuta mancare al taglio della torta. Il segretario di zona di Carbonia Gianluigi Loru, ha voluto donare alla signora una targa a nome di tutta l’associazione.

Va ricordato che l’azienda di famiglia ancora oggi è in vita grazie alla conduzione prima di una figlia e oggi di un nipote. All’appello alla festa non è voluto mancare neanche don Antonio Manuntza, parroco di Barega, che oltre aver garantito le sue preghiere per la signora le ha fatto omaggio anche di una raffigurazione della Madonna.

 

 

Il Carbonia con il Buddusò cerca la prima vittoria casalinga, seconda consecutiva (stadio Comunale di Narcao, dirige Lorenzo Lena di Treviso, assistenti di linea Alessandro Cola di Ozieri e Marco Fara di Oristano, fischio d’inizio ore 16.00).

Graziano Mannu recupera a tempo pieno Fabio Mastino ma deve rinunciare ancora ad Ayrton Hundt. A Settimo San Pietro, con il Sant’Elena, la squadra biancoblù ha mostrato confortanti segnali di crescita ed oggi è attesa ad un ulteriore step. L’avversario, nonostante la classifica possa far pensare il contrario con un solo punto messo insieme in tre partite giocate, non va assolutamente sottovalutato, perché pur essendo matricola, nelle partite disputate a Tempio e Nuoro, pur perdendo, ha giocato a testa alta, e in casa ha pareggiato 2 a 2 con il Sant’Elena.

I 20 convocati: Floris, Mastino Andrea, Zazas, Chidichimo, Mastino Fabio, Ponzo, Nannini, Porcheddu, Pavone, Coulibaly, Massoni, Melis, Saiu, Tatti, Carboni, Boi, Artese, Gurzeni, Zonchello, Serra.

Sugli altri campi, Tempio e Nuorese cercheranno il controsorpasso in vetta all’Iglesias, rispettivamente a Villasimius e Santa Teresa Gallura. La Ferrini cercano la prima vittoria rispettivamente in casa con l’Atletico Uri ed il Torolì. Completan0 il programma della quarta giornata le partite Lanusei-Sant’Elena e Calangianus-Taloro Gavoi.

Giampaolo Cirronis

 

L’Iglesias ha travolto 3 a 0 l’Ilvamaddalena e ha trascorso una notte solitaria in testa alla classifica. Scese in campo con gli stessi punti in classifica incamerati nella prima tre giornate, cinque, frutto di una vittoria e due pareggi, le due squadre nel primo tempo si sono equivalse, sfiorando il goal solo nei minuti che hanno preceduto l’intervallo. E’ stata prima l’Iglesias ad andare vicinissima al vantaggio, con Antony Cancilieri che si è trovato il pallone tra i piedi ad alcuni metri da Marco Manis, bravo a deviare un pallone insidioso proveniente dalla sua destra, ma non ha avuto la freddezza necessaria per toccare di precisione e il suo destro è stato respinto dallo stesso portiere maddalenino (42 anni ma non li dimostra), veloce a rialzarsi e a respingere con i piedi.

 

Poco dopo il pallone del goal lo ha avuto Vittorio Attili che da posizione ottimale ha angolato troppo nell’intento di superare Vincenzo Riccio (ancora imbattuto in campionato) e non ha centrato lo specchio della porta.

Nelle battute conclusive della prima frazione di gioco, si è verificato l’episodio che ha segnato il resto della partita: un calciatore dell’Ilvamaddalena è finito a terra dopo uno scontro di gioco, dolorante alla testa, l’azione è proseguita, quando l’arbitro, Rosanna Barabino, ha interrotto il gioco Vittorio Attili ha ecceduto nelle proteste ed è stato mandato anzitempo negli spogliatoi con un cartellino rosso. Ilvamaddalena in 10 per tutta la ripresa.

   

Al ritorno in campo dopo il riposo, l’Iglesias ha approfittato subito della superiorità numerica ed ha sbloccato il risultato al 5′: conclusione di Fabrizio Frau dalla sinistra, respinta di Marco Manis, sul pallone s’è avventato Antony Cancilieri che ha anticipato Matteo Pulci, s’è fatto perdonare l’errorfe commesso nel finale del primo tempo e ha portato in vantaggio l’Iglesias.

La squadra di Sandro Acciaro ha accusato il colpo, al 9′ ci ha provato con Caio De Cenco ma al 20′ ha rischiato di subire il secondo goal al 20′ quando Nicolas Capelllino, subentrato una dozzina di minuti prima all’autore del goal, Antony Cancilieri, s’è liberato sulla destra, ha calciato in diagonale ma ha angolato troppo e il pallone s’è perso sul fondo a fil di palo,. alla destra di Marco Manis.

 

E’ stato il preludio del raddoppio, giunto 5′ dopo, autore lo stesso attaccante argentino: calcio di punizione di Fabricio Alvarenga (il migliore in campo) dalla sinistra, assist perfetto per la testa di Nicolas Capellino che ha anticipato tutti e ha spedito alle spalle di Marco Manis: 2 a 0 al 70′.

A quel punto la partita è apparsa decisa, con un’Ilvamaddalena ormai rassegnata e al 74′ è arrivato il terzo goal rossoblù: il centravanti brasiliano Joeal Salvi Costa è stato lanciato in profondità, ha “bricato” sullo scatto Mario Vrdoljak e con un destro potentissimo a mezza altezza ha superato Marco Manis, vanamente proteso in tutto alla sua sinistra. 3 a 0!

La partita non ha avuto più storia, l’Iglesias ha festeggiato la vittoria e i tre punti, con la porta ancora inviolata ed è balzata solitaria in testa alla classifica, in attesa delle partite delle altre squadre in programma questo pomeriggio.

Iglesias: Riccio, Fidanza (79′ Mancini), Arzu, Di Stefano, Mechetti, Abbruzzi, Frau, Piras Edoardo, Salvi, Alvarenga (83′ Pintus), Cancilieri (53′ Capellino). In panchina Slavica, Crivellaro,  Piras Alberto, Pitzeri, Tiddia, Daga. Allenatore Giampaolo Murru.

Ilvamaddalena: Manis, Maisto (54′ Canu), Pulci, Bert (14’ st Lima), Bonu (14’ st Galvani), Esposito, Alvarez (63′ Mondino), Vrdoljax, De Cenco, Attili, Bulla (54′ Munua). In panchina Verardi, Vitelli, Zalayeta, Serra. Allenatore Acciaro.

Arbitro: Rosanna Barabino di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Tiberio Deidda di Carbonia.

Marcatori: 50′ Cancilieri, 70′ Capellino, 74′ Salvi.

Ammoniti: Fidanza (Ig), Abbruzzi (Ig), Bonu (Il), De Cenco (Il), Manis (Il).

Espulsioni: espulso Vittorio Attili (Il) con cartellino rosso diretto.

Spettatori: 200.

Giampaolo Cirronis

 

La suggestiva cornice di Punta Trettu ha ospitato il Campionato Regionale di Tiro con l’Arco specialità Campagna 2025, un evento che ha riscosso un grande successo di partecipazione. L’evento, organizzato dall’A.S.D. Arco Club San Giovanni Suergiu con il supporto del Comitato Regionale FITARCO Sardegna, ha attirato atleti da tutta la regione, desiderosi di cimentarsi nel percorso di gara allestito in un contesto paesaggistico unico.

Titoli di classe.

Arco Olimpico: Senior M. Mauro Pisola (S.A.T.); Senior F. Debora Pinna (Arcieri Uras); Master M. Carlo Giacomo Luigi Bertoni (Arcieri Uras); Master F. Anna Maria Giovanna Pinna (ASD Arcieri della Quercia); Junior F. Michela Sibilla Milani (Arcieri Uras); Allievi M. Andrea Fresi (ASD Arcieri Galluresi), Allieve F. Aurora Dasara (Arcieri Torres Sassari); Ragazzi M. Federico Piredda (Arcieri Uras), Ragazzi F. Martina Figus (Arcieri Torres Sassari).

Arco Compound: Senior M. Daniele Raffolini (S.A.T.), Senior F. Ilaria Spanu (Arcieri Uras); Master M. Paolo Poddighe (Arcieri Torres Sassari), Master F. Susanna Podda (Arcieri Torres Sassari); Junior M. Matteo Melis (ASD Arcieri della Quercia); Allievi M. Gabriele Caddeo (S.A.T.); Ragazzi F. Ilaria Crobu (Gate H23 SSD).

Arco Nudo: Senior M. Giacomo Bandini (Arcieri Uras), Arco Nudo F. Giulia Atzeni (Arcieri Torres Sassari); Master M. Atzeni Giuseppe (ASD Arcieri Galluresi); Master F. Elga Etzi (ASD Arco Club San Giovanni Suergiu); Junior M. Matteo Dessì (ASD Annuagras); Junior F. Roberta Zoe Lazzarini (Arcieri Nuragici); Allieve F. Eleonora Lai (Arcieri Torres Sassari); Ragazzi M. Samuele Bonelli (ASD Arcieri Galluresi).

Long Bow: M. Albino Demartis (ASD Arcieri Mejlogu).

Arco Istintivo: Sandro Zuddas (S.A.T.).

Squadre: Maschile: S.A.T. (Garavello, Raffolini, Pisola) – Femminile Arcieri Uras (Corrias, Spanu, Pinna).

Titoli assoluti

Arco Olimpico: Maschile Marco Vigliani (Arcieri Torres Sassari); Femminile Debora Pinna (Arcieri Uras).

Arco Compound: Maschile Daniele Raffolini (S.A.T.); Femminile Roberta Sideri (Arcieri Uras).

Arco Nudo: Maschile Matteo Dessì (ASD Annuagras); Femminile Vanessa Locci (ASD Arco Club San Giovanni Suergiu.

Arco Long Bow: Maschile Albino Demartis (ASD Arcieri Mejlogu).

Arco Istintivo: Maschile Sandro Zuddas (S.A.T.) Squadre. Maschile: S.A.T (Garavello, Pisola, Raffolini); Femminile Arcieri Uras (Corrias, Pinna, Spanu).

Mixed Team: Arco Olimpico Arcieri Uras (Pinna, Bertoni); Arco Compound Arcieri Uras (Spanu, Curreli).

Arco Nudo: ASD Arco Club San Giovanni Suergiu (Etzi, Locci).

Il risultato più rilevante è stato senza dubbio la conquista del titolo di campionessa regionale nella divisione Arco Nudo femminile di Vanessa Locci. A questo si aggiunge un altro importante successo con il titolo di campioni regionali mixed team Arco Nudo con Elga Etzi e Nicolino Locci, che confermano l’armonia e la sinergia tra gli arieri dell’ASD Arco Club San Giovanni Suergiu.

Oltre ai trionfi assoluti, la società ha celebrato altri tre titoli di classe sempre nella divisione Arco Nudo (Vanessa Locci, seconda SF, e Lisanna Cocco, terza SF).