5 December, 2025
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Anche quest’anno il comune di Carbonia aderisce all’evento “Puliamo il mondo”, promosso in ambito nazionale dall’associazione ambientalista Legambiente e giunto oramai alla 33esima edizione.

L’iniziativa, prevista per il prossimo 10 ottobre in tutto il territorio comunale, è stata illustrata stamane dagli Assessori comunali dell’Ambiente Manolo Mureddu e dell’Istruzione Antonietta Melas, dal referente locale di Legambiente Maurizio Soddu, dal responsabile della società De Vizia Massimo Simbula, e dal presidente dell’associazione di Protezione Civile e tutela del territorio Bruno Cocco.

Alla presentazione hanno partecipato anche i rappresentanti del comitato dei cittadini di via Dalmazia e della comunità marocchina, delle associazioni Mare Vivo e della terza età di via Lazio, del Coordinamento associazioni di Bacu Abis, dell’Anmig e di svariati tra docenti e dirigenti in rappresentanza degli istituti scolastici cittadini.

«Tra i principali obiettivi dell’evento, condiviso e sostenuto fattivamente dalla società d’appalto del servizio di igiene pubblica De Viziaaffermano il sindaco Pietro Morittu, l’assessore dell’Ambiente Manolo Mureddu e l’assessora dell’Istruzione Antonietta Melas -, c’è quello di sensibilizzare le giovani generazioni di studenti, in generale la cittadinanza, sui temi del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente, ovvero di ciò che a tutti gli effetti è un bene comune da salvaguardare e trasmettere, il più preservato possibile, alle generazioni future.»

«Un obiettivo ambizioso quanto importante, perseguito coinvolgendo attivamente gli istituti scolastici e il tessuto associativo locale, per offrire un esempio concreto di senso civico e amore per la nostra città», concludono Pietro Morittu, Manolo Mureddu e Antonietta Melas.

Allegata l’intervista all’assessora dell’Istruzione del comune di Carbonia, Antonietta Melas

 

 

 

Il Sulcis Iglesiente è una delle regioni più povere d’Italia, caratterizzata da anni di desertificazione industriale e di conseguente perdita dei posti di lavoro. La deputata Francesca Ghirra ha interrogato il ministro Urso per sapere se sia vero che abbia ipotizzato il transito di coloro che hanno perso il proprio posto di lavoro nella RWM, la fabbrica di armamenti sospettata di vendere bombe e munizioni a Israele, e la riconversione bellica di interi comparti produttivi, a partire dall’automotive.
«La risposta del Ministro è stata molto preoccupante, perchè non ha mai negato la possibilità di una riconversione bellica delle nostre fabbriche, anzi – dichiara la deputata -. In un contesto di fortissima crisi come quello del Sulcis, dove tante persone hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione, Adolfo Urso ritiene che le possibilità offerte da RWM siano una significativa opportunità di sviluppo
«Sappiamo che un aumento della spesa militare dell’1% riduce la crescita economica del 9%, non è quindi vero che si tratta di un’opportunità – aggiunge Francesca Ghirra -. Così come sappiamo che la Rheinmetall, la multinazionale tedesca che controlla la RWM, ha visto crescere il proprio valore in borsa delle 300% dal 2022 al 2024, aumentando i propri dipendenti solo del 15%
«I capitali bellici premiano solo gli azionisti, non certo i lavoratori. Non ci vogliamo rassegnare ad accogliere l’economia di guerra come una prospettiva di salvezza – conclude Francesca Ghirra -, pretendiamo diversificazione industriale e riconversione per le nostre industrie, siamo fermamente convinti che piuttosto che investire in armamenti dovremmo costruire infrastrutture sociali e mezzi di sussistenza per le persone e i territori più fragili.»

«Solo mesi e mesi di illusioni: nessun investitore che rilevi gli stabilimenti della Glencore e nemmeno la possibilità di avere un costo dell’energia calmierato come quello degli altri paesi europei. Con questi presupposti si sta condannando il Sulcis alla mancata ripartenza industriale. Si sta mettendo una croce definitiva sulla produzione di zinco e piombo.»
Lo hanno detto la segretaria generale della Uil Sardegna, Fulvia Murru e il segretario generale della Uiltec Sardegna Pierluigi Loi al termine dell’incontro al ministero sulla vertenza Glencore.

«Il ministro ha dichiarato che non ci sono compratori o investitori che si possono assumere l’onere della ripartenza della produzione industriale di zinco e piomboevidenziano Fulvia Murru e Pierluigi Loie inoltre ha precisato che queste aziende energivore di produzione primaria non possono avere sconti particolari sui costi dell’energia. Quelli appena trascorsi sono stati quindi dieci mesi di illusioni e di prese in giro.»

Uil Sardegna e Uiltec lanciano l’allarme: «In questa situazione sono a rischio i posti di lavoro della Sider Alloys e della Portovesme Srl che non può certo sperare in una ripresa produttiva con i 500-700 dipendenti che ci lavoravano prima dello stop agli impianti».

Secondo il sindacato «bisogna partire da una visione comune se non c’è un accordo tra istituzioni locali, regionali e nazionali anche tutti i futuri progetti del Sulcis rischiano di naufragare».

«Abbiamo esplorato ogni possibilità verificando l’interesse di alcuni primari operatori del settore a rilevare l’intero impianto. Purtroppo, la loro risposta, dopo una approfondita analisi, è stata negativa e hanno ritenuto di non dare seguito all’operazione. Ora occorre perseverare sulla strada del rilancio produttivo e occupazionale di coloro che oggi lavorano con Glencore nell’area in un quadro più ampio di politica industriale.»

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, ha aperto così i lavori del tavolo di aggiornamento sulla vertenza relativa alla Portovesme Srl, del gruppo svizzero Glencore, che si è tenuto oggi al Mimit, alla presenza del sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, delle strutture del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dei rappresentanti dell’azienda, della Regione Sardegna, delle organizzazioni sindacali e datoriali e dalle istituzioni locali.

L’incontro si inserisce nel quadro più ampio dei tavoli crisi dell’area del Sulcis Iglesiente, una delle più grandi aree minerarie d’Italia. A riguardo il ministro ha ribadito che il territorio può svolgere un ruolo strategico per le materie prime critiche e che un tassello fondamentale in questa direzione è rappresentato dal progetto di riciclo del litio che Glencore sta portando avanti, uno dei quattro approvati dalla Commissione europea e il più significativo per l’Italia.

«Per realizzarloha evidenziato Adolfo Ursoè necessario che, di comune intesa con la Regione Sardegna, si arrivi rapidamente a un accordo interistituzionale che ne assicuri il pieno compimento, affrontando tutti gli aspetti connessi: dall’approvvigionamento energetico alle infrastrutture necessarie.»

Le strutture del Mimit hanno inoltre auspicato che ulteriori progetti possano essere presentati dall’azienda nel secondo bando europeo sulle materie prime critiche che si chiuderà il prossimo 15 gennaio. Il ministro ha quindi annunciato che con il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, «abbiamo concordato un’iniziativa al Mimit per informare le imprese italiane sulle opportunità dell’iniziativa e favorire nuovi progetti nella filiera del riciclo».

L’ufficio stampa nazionale della Glencore ha diffuso una nota sull’esito del gruppo di lavoro tenuto oggi 2 ottobre 2025.
«Glencore ribadisce che la priorità dell’azienda è garantire la gestione sicura e responsabile dello stabilimento di Portovesmesi legge nella nota -. Dall’ultima riunione del Gruppo di Lavoro di febbraio, la società ha proseguito lo studio sul Battery Materials Recycling Project, riconosciuto a marzo come Progetto Strategico dell’Unione Europea, e, da luglio, è in interlocuzione con MASE, MiMIT e Regione Sardegna in merito alle procedure autorizzative.»
«Come concordato con il MiMIT, la linea zinco resta in regime di cura e manutenzione temporanea mentre prosegue l’attività del MiMIT per attrarre potenziali investitoriprosegue la nota -. Dal mese di gennaio, Glencore ha organizzato due visite allo stabilimento e reso disponibile una data room. L’azienda ha inoltre confermato la propria disponibilità di principio a valutare eventuali proposte da parte di investitori intenzionati a sviluppare attività produttive alternative compatibili sul sito.»
«Glencore conferma inoltre che le attività temporanee presso lo stabilimento di San Gavino continueranno fino alla fine del 2026, garantendo opportunità occupazionali conclude la nota -. L’azienda resta concentrata sulla resilienza e sul futuro di lungo periodo delle attività di Portovesme e intende proseguire un dialogo costruttivo con tutti i principali stakeholder.»

Si è tenuta questa mattina nella sala riunioni del primo piano della Torre Civica, sita in piazza Roma, la presentazione dei 17 progetti candidati, nella giornata di ieri, ad altrettanti bandi indetti dalla RAS in relazione a quanto sancito dalla legge di stabilità n. 12 2025. I progetti, 14 dei quali con livello di dettaglio esecutivo, spaziano nei diversi ambiti della riqualificazione di edifici e spazi pubblici, di comparti stradali, di creazione e potenziamento delle infrastrutture di connessione urbana, nell’abbattimento di barriere architettoniche, nella mitigazione idrogeologica e nella rifunzionalizzazione e razionalizzazione di spazi comunali. In totale le risorse aggredibili si aggirano intorno agli 8,3 milioni di euro.

«Siamo molto soddisfatti per la partecipazione a questi bandi, ovvero delle attività di progettazione propedeutiche agli stessiaffermano congiuntamente il sindaco Pietro Morittu e l’assessore dei Lavori pubblici Manolo Mureddu -, poiché costruire progettualità importanti significa anche essere pronti a cogliere ogni opportunità legata a linee di finanziamento e, in questo caso, concretamente adoperarsi per attrarre nuove risorse finanziarie per la città di Carbonia. Siamo certi di riuscire ad aggiudicarci parte di questi nuovi bandi e, nel contempo, a posizionare le nostre progettualità in seno alle graduatorie regionali in previsione di possibili finanziamenti futuri o, più in generale, per la partecipazione ad ulteriori bandi di finanziamento.»

«In questo modo l’Amministrazione dimostraaggiungono Pietro Morittu e Manolo Mureddu -, di non occuparsi solo della contingenza, delle tante, spesso annose, problematiche quotidiane, ma anche di progettare e programmare il futuro con interventi importanti e, si spera presto, risolutivi delle tante criticità locali. A fronte di numerosi cantieri aperti si lavora al futuro e a dare continuità alla macchina amministrativa.»

Tra i progetti esecutivi in evidenza: la costruzione di nuovi loculi nei cimiteri di Carbonia e Cortoghiana; la realizzazione di un nuovo sistema di drenaggio delle acque nel Lotto B; la riqualificazione di strade (dal proseguo di via Del Minatore, via Napoli, Nuoro, etc…) a partire dalla viabilità primaria cittadina, fino alla riqualificazione dei comparti stradali delle vie Piero Gobetti, Romagna, Lazio a Carbonia e delle vie Santa Barbara, Perticara, Tallarita a Bacu Abis e Bressan, Grambassi a Cortoghiana; delle riqualificazioni delle circoscrizioni di entrambe le grandi frazioni e delle relative aree, insistenti nelle stesse, di Piazza Carta e via Monteponi; la riqualificazione dei marciapiedi nella via Angioy; la costruzione della connessione ciclopedonale tra la pineta di Rosmarino e il Rio Cannas; il potenziamento e la messa in sicurezza per la percorrenza del ponte di via Mazzini nonché per la connessione in sicurezza tra il parco lineare 2 e quello sud; la razionalizzazione e l’arredo dei locali della ex Pretura per la ricollocazione del Comando di Polizia locale; e infine i tre interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in città e nelle frazioni.

 

Prosegue, a Iglesias, la quarta edizione di “Sulcis in fundo”, la stagione teatrale dell’associazione Quinte Emotive. Sabato, 4 ottobre, al Teatro Electra è di scena alle 19.00 Teatro Tragodia, con lo spettacolo “Il Pasticcione”: una commedia degli equivoci di Virginia Garau e Daniela Melis. liberamente tratta dal poema epico “Una Bella Nadìada. Eros e Libido dei Sardi Pilliti”, di Ulisse Sebis. Sotto i riflettori Gino Betteghella, Virginia Garau, Daniela Melis, Carmen Porcu, Ulisse Sebis.

Quattro sorelle: Irma, Emma ed Anna e la defunta Clara. Si attende l’arrivo del feretro e per sbrigare velocemente le pratiche e si incarica il tuttofare Sisinni, ovvero il pasticcione, accompagnato dal suo fido aiutante Nassiu. Vittima della sua stessa dabbenaggine, Sisinni che addirittura vive in un’altra città. In un crescendo di battute esilaranti, di gag, i cinque scatenati attori mettono in scena un classico della commedia: l’equivoco.

Il cartellone della rassegna ha in serbo altri quattro appuntamenti fino al 1 novembre: “Donne al Bivio di … Iglesias”, spettacolo della Cooperativa Teatro La Maschera in agenda sabato 11 ottobre. Sotto i riflettori tra commedia musicale e cabaret Anna Pia, Pulvia Ibba e Serana Perra. dirette da Enzo Parodo; venerdì 17 ottobre spazio a Rossolevante con “Ricordati di vivere”, ideato e scritto da Silvia Cattoi e Juri Piroddi, presenti in scena con Daniel Dwerryhouse, Cinzia Piras e Alessandro Congeddu; sabato 25 ottobre è la volta di Abaco Teatro con lo spettacolo “Johanna vedova Van Gogh al di là dei colori”, scritto e diretto da Tiziano Polese. Con Rosalba Piras, Tiziano Polese e Antonio Luciano; chiude la rassegna, sabato 1 novembre, l’adattamento di Stefano Ledda del testo pirandelliano “O di uno o di nessuno” prodotto dal Teatro del Segno.

Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero.