21 December, 2025
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«Le tanto auspicate bonifiche nel Sulcis Iglesiente sono ferme dal 2019, anno in cui era stato reso noto l’ultimo report dello stato di attuazione del piano Sulcis, contenitore all’interno del quale erano indicati gli interventi di risanamento necessari per il rilancio di questo territorio. Ma da allora non è stato compiuto alcun passo in avanti, mentre il principale soggetto attuatore, Igea spa, resta privo delle minime condizioni per operare, la Regione Sardegna e l’assessorato competente brancolano nel buio, tra protocolli di intesa colmi di “aria fritta” e totale assenza di una visione adeguata ai tempi che corrono, quella all’insegna della sostenibilità.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Perché se da una parte viene sottoscritto e celebrato come salvifico l’ennesimo protocollo d’intesa con al centro il tema delle bonifiche, e mi riferisco a quello tra Regione e Stato teso all’istituzione di un tavolo tecnico permanente dedicato alle attività di bonifica e messa in sicurezza del sito di interesse nazionale (SIN) “Sulcis Iglesiente Guspinese”, che ricorda tanto quelli siglati nell’ambito del Piano Sulcis e rimasti tutti inattuati, dall’altra marca visita una visione dell’assessorato in termini di sostenibilità, la vera chiave di volta per ridare speranza alla riqualificazione del territorioaggiunge Ignazio Locci -. Il tema delle bonifiche e della sostenibilità, dunque, si concretizzano con “fuffa” chiamata protocollo di intesa o non si concretizzano affatto.»

«Il tema, insomma, è sempre lo stesso, quello con cui ormai crescono generazioni di sulcitani: bonifiche trattate solo a parole, con convegni, protocolli, ma non con risorse adeguate, progetti concreti o interventi volti a snellire quella burocrazia che da anni tiene fermi i progetti di risanamento ambientale. Basti pensare al caso Sant’Antioco, dove le aree ex Seamag, sia quelle all’ingresso dell’abitato, sia quelle di scavo di “Su monti de su sennori”, utilizzate ai fini industriali fino ai primissimi anni Novanta, sono ancora lì, ferme, da risanare perché Igea non è minimamente in grado di proseguire, priva degli elementari strumenti conclude Ignazio Locci -. Non ha più alcun senso continuare a chiacchierare, finanche nei più alti tavoli tecnici, se chi dovrebbe eseguire le azioni concrete non viene messo nelle condizioni di lavorare. Sarebbe auspicabile, infine, che l’Assessora regionale all’Ambiente, Rosanna Laconi, si occupasse realmente di bonifiche e di sostenibilità, perché di tavoli tecnici che producono solo carta questo territorio ne ha visto abbastanza.»

Il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente, Mauro Usai, ha inviato una nuova comunicazione alla Portovesme srl e, per conoscenza, ai ministeri dell’Ambiente e dell’Industria, agli assessorati regionali dell’Ambiente e dell’Industria, al comune di Portoscuso, all’ARPAS e al dirigente dell’Area Ambiente della provincia del Sulcis Iglesiente, in relazione alle attività industriali di Portovesme e alla tutela del territorio e della comunità locale.

«Le osservazioni che seguono sono volte unicamente a garantire la chiarezza tecnica e procedurale delle informazioni trasmesse e a preservare il ruolo delle istituzioni competenti, nel rispetto delle reciproche funzionisi legge nella nota del presidente della provincia del Sulcis Iglesiente -. Si richiede di dettagliare le dichiarate “diverse iniziative atte a migliorare e ampliare la linea zinco”. Infatti, data l’intenzione dichiarata di chiudere tale linea, non si comprende per quale motivo siano state impiegate risorse in tal senso e se tali interventi siano stati esplicitati e rappresentati in apposita istanza al Ministero competente. Altresì si chiede di chiarire l’affermazione secondo cui “la Società ha provveduto a realizzare l’impianto SX e ad effettuare diverse migliorie all’impianto elettrolitico”. Tali impianti risultavano, infatti, già autorizzati nell’AIA – rilasciata, a suo tempo, proprio dalla Provincia – e le bonifiche e gli smaltimenti richiamati (Capannone Porto e Area vasche) erano già pianificati e comunicati alle Autorità competenti, oltre che completati da diversi anni. Si suppone che tali riferimenti riguardino gli adempimenti della Deliberazione RAS n. 7/3 del 22 febbraio 2005, con la quale vennero presentate le risultanze della Conferenza ex art. 27 del D.Lgs. 22/1997 – Approvazione del progetto dell’impianto di messa in riserva e di modifica dell’impianto Waelz per il trattamento ai fini del recupero di rifiuti speciali. A tal proposito è doveroso precisare che, nell’ambito della stessa delibera, coerentemente con l’aumento della quantità di fumi di acciaieria da recuperare, veniva richiesto un potenziamento dell’impianto di elettrolisi dello zinco, strettamente connesso alla produzione di metallo mercantile e non a un’attività di mero trattamento e smaltimento rifiuti, come quella attualmente effettuata. L’elettrolisi dello zinco risulta, infatti, completamente ferma. Si rileva che dichiarate di esercire l’impianto Waelz con lavaggio ed essiccamento degli ossidi, con i relativi servizi ausiliari – e questa è l’unica circostanza chiara e verificabile. Si ricorda tuttavia che tale sezione di impianto (Waelz + lavaggio ossidi) era in passato parte di un processo più ampio, finalizzato alla produzione di zinco metallo, mentre oggi sembra avere una diversa finalità, configurandosi come un’attività di trattamento rifiuti svolta per vostri clienti esterni. Tale attività non risulta coperta da specifica autorizzazione, trattandosi di un trattamento di rifiuti finalizzato alla cessione del prodotto all’esterno e non più alla produzione mercantile di zinco metallo, a beneficio della forza lavoro dello stabilimento.»

«Si prende atto che la Società dichiara di aver comunicato tali aspetti al Ministero dell’Ambiente, autorità riconosciuta come competente in materia di esercizio dell’AIA ha aggiunto Mauro Usai -. Tuttavia, appare trascurato il ruolo della Provincia, la cui funzione è altrettanto rilevante: il suo coinvolgimento in tali comunicazioni è strettamente connesso con le proprie competenze di programmazione e, soprattutto, di tutela del territorio. Si precisa inoltre che l’Autorità competente per l’AIA della discarica di Genna Luas è proprio quella scrivente, che ha il compito di esaminare eventuali variazioni delle quantità di rifiuti abbancati, prodotti dall’impianto di Portovesme, come già previsto nelle autorizzazioni precedenti. In merito alle condizioni di mercato che avrebbero portato la Società alla sospensione delle attività e alla messa in “stato di cura e manutenzione”, si rammenta che la Portovesme S.r.l., nelle sedi istituzionali preposte e convocate per la risoluzione delle problematiche del sito, ha dichiarato che “qualunque prezzo del costo energetico fosse stato applicato” la Glencore non avrebbe comunque ripreso la produzione dei metalli nello stabilimento di Portoscuso. Ne consegue che permane una sostanziale incertezza sul futuro che si intende dare allo stabilimento. Viene citata genericamente una “situazione di crisi” o “forte e drammatica incertezza”, contestualmente a un’attività di monitoraggio e a studi e analisi non definiti né presentati.»

«Nel frattempo, le istituzioni riscontrano forti criticità nell’esercizio delle funzioni delegate per legge per il controllo degli impianti gestiti dalla Glencore/Portovesme S.r.l. per la mancanza di un quadro gestionale chiaro, che consenta di rilevare le strategie poste in essere per la salute e la tutela dei lavoratori e dell’ambienteha sottolineato il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente -. Si invita, inoltre, a non qualificare sui mezzi di stampa le posizioni della Provincia o del suo Presidente come “attacchi” alla Portovesme S.r.l., poiché le istituzioni agiscono esclusivamente sulla base di dati oggettivi e di dichiarazioni formalmente acquisite. »

«Proprio per tale motivo, alla luce di quanto già richiesto, si sollecita l’acquisizione di esaustiva relazione sulla programmazione di ripresa delle attività indicate nel piano industriale o, in caso di dismissione degli impianti, del piano aggiornato di ripristino dei luoghi previsto e richiesto – come a voi ben noto – anche in caso di dismissione parziale dell’impianto, comprensivo degli interventi necessari al ripristino e alla riqualificazione ambientale delle aree liberate e del piano di indagini atte a caratterizzare la qualità dei suoli e delle acque sotterranee delle aree dismesse e definire gli eventuali interventi di bonifica da effettuare a vs onere e carico – senza citare quelli già realizzati da tempo – ma prendendo in considerazione quelli da realizzarsi al posto degli impianti da voi messi ora fuori servizioha concluso Mauro Usai -. Vista la dichiarata applicazione di un piano di “cura e manutenzione” degli impianti, si invita infine a trasmetterne evidenza documentale, coerentemente con i principi di tutela ambientale e di salvaguardia della sicurezza. Per quanto riguarda la richiesta di incontro, si ritiene opportuno acquisire preventivamente tutte le informazioni tecniche e amministrative necessarie a garantire che la riunione possa risultare effettivamente utile e proficua. Nulla osta, pertanto, alla pianificazione di un incontro futuro, una volta completata la fase istruttoria.»

Elio Cancedda, coordinatore delle Partite Iva del Sulcis (già vicepresidente), ha scritto un’articolata lettera indirizzata al Ministro e al Direttore del Made in Italy (MiMIT), alla presidente della Regione Sardegna, al presidente della provincia del Sulcis Iglesiente, nel quale esprime con determinazione la necessità di fare il punto sulla Zona Franca Urbana (ZFU) istituita nei Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias.

Il coordinatore delle Partite Iva mette in evidenza che con all’acuirsi della tragica crisi del polo industriale di Portovesme, si sono intensificati i fenomeni di depauperamento demografico e socioeconomico del territorio. In questo contesto fortemente degradato, le imprese registrano serie difficoltà e manifestano la necessità di verificare lo stato di attuazione della ZFU.

«Appare necessario proseguire nella politica della convergenza, sviluppo e coesione sociale, analizzando: gli importi delle agevolazioni concesse alle imprese, le eventuali rinunce e revoche, conseguentemente verificare le agevolazioni effettivamente fruite e i valori ancora disponibilidice Elio Cancedda -. Dei 124 milioni di euro stanziati, secondo le nostre valutazioni ci sarebbero diversi milioni di euro inutilizzati e disponibili, che possono essere implementati con nuove risorse assistite dalla Regione Autonoma della Sardegna, o anche dall’utilizzo dei fondi disponibili del PNRR.»

 

Venerdì 17 ottobre, alle ore 17.30, presso la Biblioteca comunale di Carbonia, sita in viale Arsia s.n.c., nell’ambito della rassegna Carbonia Scrive, si terrà la presentazione del Libro di Katia Fundarò FAMILIENALBUM, Edizioni Ischire. Dialogherà con l’Autrice l’Editore Ciro Auriemma.

Katia Fundarò nata nel 1970 in Sardegna, Familienalbum edito da Ischire è il suo romanzo d’esordio. L’autrice, di professione insegnante, ha lavorato in diverse regioni italiane e in Germania, attualmente vive in bilico fra Cagliari e la Germania.

Esordisce con una prosa complessa, stratificata, trascinando il lettore nei meandri di una verità frammentaria.

 

Conto alla rovescia per l’apertura della Stagione Autunnale Teatro di Villaspeciosa 2025 organizzata da Abaco Teatro sotto la direzione artistica di Rosalba Piras, vivace rassegna dai contenuti poliedrici e di elevato spessore artistico che, da ottobre a dicembre, trasformerà il Comunale Maria Carta in un polo di grande attrattiva culturale offrendo agli spettatori un programma completo tra spettacoli, mostre d’arte, laboratori e momenti di incontro con gli autori.

L’inaugurazione di domenica 19 ottobre propone un doppio appuntamento che regala al pubblico eventi artistici di segno diverso. Si parte alle ore 19.00 con la presentazione della mostra fotografica di Enrico Spanu “ATTACCATI ALLE RADICI” allestita nel foyer del Maria Carta, alla presenza dell’autore delle opere esposte e di Lello Caravano, redattore dell’omonimo libro. La mostra tratteggia un viaggio magico alla scoperta dei più importanti e maestosi alberi ultra millenari della Sardegna, vere e proprie sculture viventi, giganti monumentali immortalati in suggestivi scatti in bianco e nero e stampati con l’affascinante e rara tecnica della tricromia.

La serata prosegue alle ore 19,30 con lo spettacolo “JOYCE ED EMILIO LUSSU – storia di un amore e di una passione civile” coprodotto da Abaco Teatro, l’Associazione L’Alambicco e il Festival Letterario Emilio Lussu con Rosalba Piras, Tiziano Polese e Antonio Luciano, scenografie digitali di Patrizia Masala, testi e regia di Alessandro Macis.

La multinazionale tedesca Rheinmetal ha avviato in Sardegna la produzione di droni da combattimento, i cosiddetti “kamikazedrohnen”, prodotti in joint venture con il gruppo israeliano UVision Air. Si tratta di strumenti bellici destinati a colpire obiettivi con cariche esplosive, caratterizzati dall’autodistruzione al momento dell’impatto.

La deputata Francesca Ghirra ha presentato un’interrogazione ai ministri Guido Crosetto e Adolfo Urso per sapere se siano state concesse autorizzazioni, licenze o finanziamenti pubblici connessi a tali produzioni e se ritengano queste scelte compatibili con le norme in materia di esportazione e produzione di armamenti, oltre con i principi pacifisti sanciti dalla Carta Costituzionale.

«La svolta bellicista dell’economia del nostro Paese è estremamente preoccupante e riguarda direttamente la Sardegna – dichiara la deputata -. Il Ministro Adolfo Urso ha recentemente rafforzato le preoccupazioni in questo senso, non escludendo la possibilità di una riconversione bellica delle industrie sarde per rilanciare l’economia dell’isola e ha definito le possibilità offerte dalla RWM una significativa opportunità di sviluppo

«Non possiamo rassegnarci all’idea che la produzione di armi si sostituisca all’attuale tessuto industriale, caratterizzato da una lunga e preoccupante crisi, ma che deve essere riconvertito e rilanciato  nell’ottica della diversificazione economica, della tutela ambientale e della qualità del lavoro», continua Francesca Ghirra.

«La conversione di aree e stabilimenti del Sulcis esclusivamente o prevalentemente a vantaggio di produzioni belliche alimenta una dipendenza dalla “economia di guerra” che noi avversiamo, con rischi concreti per l’ambiente, la salute pubblica, la tenuta occupazionale di qualità e l’autonomia strategica delle comunità locali – prosegue la deputata -. Questa prospettiva è ancor più esecrabile nel momento in cui è noto che la produzione della RWM è realizzata in una joint-venture con imprese israeliane, aspetto che solleva non pochi interrogativi di responsabilità etica e di destino finale dei materiali prodotti

«Ho presentato una nuova interrogazione a Urso e Crosetto per sapere se siano state concesse autorizzazioni, licenze o finanziamenti pubblici connessi a tali produzioni e se ritengano queste scelte compatibili con le norme in materia di esportazione e produzione di armamenti – conclude Francesca Ghirra -. Non voglio pensare che la Sardegna possa contribuire a sviluppare droni suicidi in joint venture con uno stato responsabile del genocidio del popolo palestinese e sono fermamente convinta che la strada da intraprendere debba essere la riconversione produttiva del Sulcis verso attività civili, innovative e sostenibili, nel rispetto del diritto al lavoro e della vocazione pacifista della nostra Costituzione

Torna la Coppa Italia di Eccellenza con l’andata dei quarti di finale, l’Iglesias ospita alle 16.00 la Ferrini. Dirige Gabriele Mulas di Oristano, assistenti di linea Stefano Siddi di Cagliari e Simone Crobu di Oristano. Giampaolo Murru deve rinunciare a Fabricio Alvarengza e al capitano Edoardo Piras, squalificati. Questi i 20 convocati: Riccio, Slavica, Crivellaro, Arzu, Mancini, Mechetti, Di Stefano, Fidanza, Frau, Abbruzzi, Piras Alberto, Cancilieri, Pnitus, Capellino, Costa, Corrias, Daga, Tiddia, Sanna.

Archiviata la sconfitta di Nuoro, prima stagionale, i rossoblù vogliono andare avanti in Coppa, così come la Ferrini di Nicola Manunza che ha iniziato il campionato con risultati inferiori alle attese, ma ha un notevole potenziale.

Sugli altri campi, si giocano Tempio-Santa Teresa, Atletico Uri-Buddusò e Villasimius-Nuorese.

Prosegue a Iglesias la quarta edizione di Sulcis in fundo, la stagione teatrale dell’associazione Quinte Emotive. Venerdì, 17 ottobre, alle 19 al Teatro Electra la compagnia Rossolevante è di scena nello spettacolo “Ricordati di vivere”, ideato e scritto da Silvia Cattoi e Juri Piroddi, presenti sulla ribalta del palcoscenico con Daniel Dwerryhouse, Cinzia Piras e Alessandro Congeddu.

Un incidente mortale all’interno di una galleria in manutenzione. La vittima è Nicola Acampora, operaio di 35 anni. Cosa succederebbe se si chiedesse a una giuria popolare, perfettamente informata sui fatti accaduti, di esprimere il proprio giudizio sulla responsabilità morale in un grave incidente sul lavoro come questo? Una finzione assolutamente, drammaticamente vera.

«Mettiamo in scena l’ultima udienza del processo, con tanto di giudice, Pubblico Ministero, avvocato della difesa, testimoni e, appunto, una Giuria popolare di 12 membri, estratti a sorte fra il pubblico presente, giuria che sarà chiamata ed emettere il proprio verdettoscrivono gli autori nelle note di regia -. Uno spettacolo che costringe ogni partecipante a non essere semplice spettatore ma “attore”, cioè parte attiva della vicenda presentata. A usare Cuore e Cervello – cioè la propria Coscienza – per esprimere un giudizio, oltre ogni ragionevole dubbio.»

Bontà e qualità unite alle tradizioni secolari, di cui Villamassargia è depositaria, sulla rampa di lancio verso l’Italia e l’Europa. Tante le novità della trentunesima edizione della Sagra delle Olive, evento simbolo della comunità massargese, in scena al monumento naturale s’Ortu Mannu dal 17 al 19 ottobre 2025.
Un week end di musica, show cooking, laboratori, esposizioni, escursioni, happy hour a base di olio evo e l’immancabile fiera, con tante degustazioni all’ombra di “Sa Reina”, il gigante verde, realizzati grazie anche al co-finanziamento dell’assessorato del Turismo della Regione Sardegna nell’ambito delle manifestazioni del turismo MICE.  Ma non solo. Ad aggiungersi alla Sagra, già riconosciuta “di Qualità” con i suoi Prodotti Agroalimentari Tradizionali, altri preziosi tasselli come le numerose collaborazioni strette dal comune di Villamassargia.
«La scommessa che ci vede coltivatori della nostra identità, ma al contempo innovatori e promotori delle nostre bellezze e prelibatezze concepite anche come risorsa e motore per lo sviluppo territoriale, è sempre aperta», ha dichiarato la sindaca Debora Porrà.
Quest’anno, grazie alla preziosa partnership con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, divulgatrice della cultura dell’ulivo e dell’olio di oliva Evo di qualità, sabato 18 ottobre dalle ore 10 è previsto il primo Congresso Nazionale dei Paesaggi dell’Olio, un’occasione per mettere in rete istituzioni, docenti, ricercatori ed esperti del mondo olivicolo che dialogheranno su ambiente, sviluppo rurale, turismo e cultura.
«Il riconoscimento dei paesaggi rurali storici da parte del Ministero dell’Agricolturaha spiegato Michele Sonnessa, presidente nazionale Città dell’Olio va nella direzione giusta: valorizzare questi patrimoni per contrastare l’abbandono, preservare la biodiversità e generare nuove opportunità.»
«Siamo orgogliosi che Villamassargia ospiti questa manifestazioneha aggiunto il vicepresidente Giovanni Antonio Sechi -; Oro Verde è solo l’inizio: dalla Sardegna vogliamo far nascere una rete di territori consapevoli del valore del proprio paesaggio e pronti a costruire futuro”.
Sviluppo strategico e riflessioni saranno uniti a leggerezza e divertimento: la buona musica d’autore andrà in scena sabato con il concerto della band cagliaritana dei Sikitikis alle ore 15.30, intrattenimento con dj set anni Novanta e poi l’atteso gran finale domenica pomeriggio che vedrà sul palco i Modena City Ramblers con Beppe Carletti, Sergio Reggioli e il raduno delle cover band sarde dei Nomadi.
«Non ci siamo certamente dimenticati dei più piccoliassicura Sara Cambula, assessora della Cultura -: grazie al CPT Ilaria Alpi, all’associazione Elda Mazzocchi Scarzella, all’agenzia LAORE, ad Agris Sardegna, all’associazione Gioiosa Guardia, Auser e al gruppo folk Pilar abbiamo riservato l’apertura della sagra, come già avviene da diversi anni, a bambini e ragazzi con numerose iniziative animate da letture e laboratori tra cui quelli curati dalla Biblioteca comunale e dallo SBIS sulla storia locale.»
Un’altra chicca al suo esordio, e sempre dedicata ai giovani, è ‘Evoolio’, happy hour internazionale col quale gli studenti di AFS Intercultura degusteranno originali cocktail a base di olio Evo, abbinati a finger food con prodotti tipici sardi.

Il segretari territoriali Filctem Cgil Emanuele Madeddu, Femca Cisl Nino D’Orso e Uiltec Uil Pierluigi Loi, hanno augurato buon lavoro al nuovo Presidente e all’intero Consiglio provinciale del Sulcis Iglesiente, insediatosi lo scorso 10 ottobre, nella sala consiliare del comune di Iglesias.

«La difficile situazione socio-economica del Sulcis esalta il ruolo fondamentale del “ritrovato” ente intermedio con l’auspicio che il mandato sia fondato all’insegna della responsabilità, promuovendo la partecipazione e il dialogo nel territorio con i portatori di interessesi legge in una nota inviata al Presidente della Provincia e ai dieci consiglieri eletti -. In tale ottica, riteniamo urgente e necessario richiedere un incontro al fine di affrontare e approfondire la complessa situazione che riguarda la Portovesme Srl, con particolare riferimento alle ricadute occupazionali, industriali e sociali per il nostro territorioaggiungono Emanuele Madeddu, Nino D’Orso e Pierluigi Loi -. La vertenza in corso coinvolge centinaia di lavoratori e famiglie, e richiede il massimo impegno da parte delle istituzioni per individuare soluzion i concrete e sostenibili.»

«Rimaniamo in attesa di un cortese riscontroconcludono Emanuele Madeddu, Nino D’Orso e Pierluigi Loi -, auspicando la disponibilità a calendarizzare quanto prima un momento di confronto.»