17 December, 2025
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Confartigianato Sud Sardegna e Coldiretti Iglesias Carbonia hanno consegnato al vescovo Mario Farci le statuine di un’imprenditrice agricola e di un imprenditore edile per il presepio 2025

L’iniziativa assunta dalle associazioni degli artigiani e degli agricoltori fa emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione. A Iglesias le delegazioni di Confartigianato Sud Sardegna e Coldiretti Iglesias Carbonia hanno consegnato al vescovo monsignor Mario Farci una doppia statuina presepiale che rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, quali nuovi personaggi del presepe 2025 realizzato da Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola. Per il sesto anno consecutivo, Pietro Paolo Spada, segretario di Confartigianato Imprese Sud Sardegna, Beppe Vella, di Coldiretti Carbonia, di Antonello Ecca, segretario di Coldiretti Iglesias, e Gianluigi Loru, segretario di Coldiretti Carbonia, nella sede arcivescovile hanno donato alla chiesa iglesiente le statuine di un’imprenditrice agricola e un imprenditore edile, simboli del lavoro che costruisce, nutre e tiene unita la comunità. I doni hanno l’obiettivo di far emergere i temi dell’integrazione e dell’inclusione anche attraverso la cultura della sicurezza sul lavoro. Due figure complementari che incarnano non solo mestieri, ma valori: dignità, cura, senso di comunità. Un modo per ricordare che dietro l’economia reale ci sono persone, famiglie, storie. Ogni dettaglio, ogni piega del volto, ogni gesto è un richiamo all’umanità dei mestieri, alla loro dimensione etica e sociale. La statuina viene consegnata alla Diocesi sin dal 2020, anno in cui venne rappresentata l’infermiera con la mascherina anticovid. Successivamente nel 2021 ci fu l’imprenditore tecnologico, nel 2022 l’imprenditrice che curava il verde, nel 2023 l’imprenditore e l’apprendista, nel 2024 la giovane casara. Un presepe che non si limita a raccontare la Natività, ma che ogni anno prova a restituire un’immagine fedele della società, dei suoi mestieri, delle sue fatiche. Un momento semplice, ma carico di significato: ancora una volta il presepe diventa il ponte tra fede e quotidianità, tra spiritualità e impegno civile. La tradizione presepiale italiana ha sempre raccolto nei suoi personaggi il mondo reale: artigiani, pastori, casalinghe, agricoltori. Da 5 anni, Confartigianato e Coldiretti hanno scelto di arricchire la scena con figure che parlano di presente, di lavoro contemporaneo, di responsabilità sociale.

«Ogni anno cerchiamo un personaggio che parli al presente e al futurohanno spiegato Pierpaolo Spada, Beppe Vella, Antonello Ecca e Gianluigi Loru la Natività è un luogo in cui la comunità intera si ritrova: anche attraverso il lavoro di oggi.»

Il Presepe, dunque, non solo come simbolo religioso ma come occasione per ribadire l’importanza della sicurezza e della dignità del lavoro. Un tema che le associazioni degli artigiani e degli agricoltori considerano prioritario.

«Le imprese del territorio – hanno concluso i rappresentanti di Confartigianato e Coldirettisono un presidio di competenze e solidarietà. Tradizione e innovazione convivono nel quotidiano di chi, ogni giorno, crea valore per la comunità.»

Sono in pagamento le

giampaolo.cirronis@gmail.com

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