13 December, 2025

Ampia partecipazione questa mattina (giovedì 11/12) di bimbe e bimbi della Scuola Primaria dell’Istituto Globale di Sant’Antioco alla manifestazione “Piantiamo il futuro”, Festa dell’albero promossa dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Sant’Antioco e realizzata grazie al contributo della squadra tecnica del Comune di Sant’Antioco, della Protezione Civile e dell’Istituto Globale, che ha garantito la presenza delle classi terze, quarte e quinte dei plessi “Maria Cristina Piras” di via Bologna e di via Manno.

Oltre cinquanta alberi, tra lecci, corbezzoli, lentisco e mirto, piante appartenenti alla macchia mediterranea, sono stati messi a dimora in un’area verde di via Matteotti, già oggetto in passato di rimboschimento. Grande partecipazione anche delle famiglie, che hanno assistito a questa bellissima iniziativa all’aria aperta all’insegna della natura e del futuro, con la fortuna di una bella giornata di sole e temperature gradevoli.

A tutti i piccoli studenti sono stati donati una sacchetta con all’interno un grembiule, guanti e paletta, utili per la piantumazione a cui hanno preso parte attivamente. All’evento hanno presenziato il sindaco Ignazio Locci, il vicesindaco Francesco Garau e l’assessore della Pubblica Istruzione Luca Mereu: «Sono grato all’Associazione Nazionale Carabinieri per avere proposto e organizzato la Festa dell’Albero – ha commentato il sindaco e ringrazio tutti coloro che vi hanno preso parte, dall’istituzione scolastica alla Protezione Civile, al Comando di Polizia Locale, oltre ai genitori e ai nonni. Coinvolgere i bambini in queste attività è un’esperienza altamente formativa che l’Amministrazione Comunale sostiene in tutte le forme possibili».

Cristina Caboni scrive come chi conosce il peso delle pietre. Ogni suo romanzo è una mappa di ritorni, una geografia sentimentale dove la Sardegna non è sfondo ma protagonista assoluta. Domenica 14 dicembre alle ore 18.30, all’Auditorium Santa Barbara di Villacidro, presenta La rotta delle stelle (Garzanti), e non è un caso che lo faccia qui, dove il Club di Jane Austen Sardegna è nato dodici anni fa da un femminicidio e dalla necessità di opporsi attraverso la letteratura.

La rotta delle stelle è un romanzo che parla di destini scritti nel cielo e riscritti sulla terra. Di donne che navigano a vista, che si perdono e si ritrovano, che scoprono che le stelle non indicano una direzione: la confermano. Cristina Caboni fa quello che sa fare meglio: intreccia storie di vite parallele, costruisce ponti tra passato e presente, usa la Sardegna come lingua madre. I suoi romanzi non raccontano l’isola: la incarnano.

A dialogare con lei, Giuditta Sireus, direttrice artistica del Club di Jane Austen Sardegna e custode di quella grammatica di resistenza che trasforma la letteratura in comunità. Perché leggere Cristina Caboni insieme significa riconoscersi, capire che certe ferite appartengono a tutte, che certe forze le abbiamo ereditate da chi è venuta prima.

C

Anche quest’anno il comune di Iglesias e la Caritas Diocesana promuovono il Miracolo di Natale, iniziativa solidale giunta alla sua undicesima edizione in città e dedicata alla raccolta di beni di prima necessità per le famiglie in difficoltà. Una tradizione che, anno dopo anno, vede la comunità rispondere con grande generosità, confermando il valore della solidarietà come elemento centrale della vita cittadina.

L’iniziativa è realizzata con il supporto dell’Emporio della Solidarietà Caritas di Iglesias, delle numerose associazioni coinvolte, delle forze dell’ordine e degli istituti scolastici, che contribuiscono in modo determinante alla buona riuscita della raccolta.

L’evento del Miracolo di Natale si terrà giovedì 18 dicembre, presso l’Emporio della Solidarietà della Caritas, nell’ex Mattatoio, dalle ore 9.00 alle ore 21.00.

Durante tutta la giornata sarà possibile donare generi alimentari e beni di prima necessità. Le donazioni sono già in corso grazie alle iniziative di pre-raccolta attivate nei supermercati cittadini, rese possibili dall’impegno dei volontari delle associazioni e di tanti singoli cittadini.

La serata del 18 dicembre sarà inoltre arricchita da momenti di intrattenimento e brevi esibizioni curate dalle associazioni partecipanti.

L’assessora della Cultura Carlotta Scema e il presidente del Consiglio Matteo Demartis sottolineano: «Questa iniziativa rappresenta un momento significativo per tutta la comunità. Vedere il lavoro instancabile dei volontari e dei tanti cittadini che si impegnano per il Miracolo di Natale è motivo di profonda gratitudine e orgoglio per tutti noi».

Sua Eccellenza Monsignor Mario Farci, vescovo di Iglesias, afferma: «Anche quest’anno il Miracolo di Natale ci sorprende con la sua forza silenziosa e concreta: persone, famiglie, associazioni e comunità si sono unite per sostenere chi vive la fatica della povertà, raccogliendo cibo e beni di prima necessità per i più fragili. In questo segno semplice e grande riconosciamo la luce del Vangelo che continua ad accendersi nella nostra terra. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine a tutti coloro che, con generosità e discrezione, hanno scelto di farsi dono. Ogni gesto diventa una scintilla di speranza che scalda i cuori e rinnova la fiducia nel bene che abita la nostra comunità. Il Signore che viene ci trovi vigilanti, capaci di compassione e aperti all’incontro. Possa il Natale portare a ciascuno pace, gioia e la certezza che Dio cammina con noi».

Intenso fine settimana tra giochi, balli e gare sportive aspettando il Natale. Domani, sabato 13, e domenica, 14 dicembre, a Uta l’amministrazione comunale propone un ricco calendario di iniziative pensate per regalare a ragazze, ragazzi, bambini, bambine ma anche persone meno giovani, momenti di svago e socialità.

Domani si comincia alle 17,30 nel Centro di aggregazione sociale di via Argiolas Mannas con il Christmas party, un’occasione per i più piccoli di incontrare Babbo Natale e suoi elfi e scattare qualche foto con lui. A impreziosire la serata ci saranno anche le principesse Elsa e Anna. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con il Centro commerciale naturale Vivi Uta e Musica Eventos Animazione.

Sempre nel Centro sociale di via Argiolas Mannas, ma dalle 21.00 alle 23.00, c’è Natale di sera, evento speciale per ragazzi tra i 13 e i 17 anni che proporrà musica con dj LP, tornei di calcio “FC26” con Nintendo switch, ma anche balli, giochi di società, biliardino e ping pong, con premi per i vincitori. Una serata realizzata in collaborazione con la coop Laboratorio sociale Uta, che sarà riproposta sabato 20 dicembre.

Domenica 14 dicembre si prosegue in via Torino con Christmas running and games, a cura della Polisportiva Uta 2000: dalle 17.00 alle 20.00 corsa a ostacoli, freccette, cerchi e giochi natalizi. Il tutto rigorosamente indossando un capo natalizio.

«Entriamo nel vivo delle festività natalizie con un ricco calendario di eventi che coinvolgono tutti e sono capaci di offrire momenti spensieratezza che ci aiutano a ritrovare sane abitudini come quella di scambiare due chiacchiere di persona e non dietro uno schermocommenta Andrea Onali, assessore comunale della Cultura e sport . Si tratta di una ricca proposta resa possibile grazie alla collaborazione di numerose associazioni che hanno collaborato fattivamente con noi.»

Mercoledì 10 dicembre 2025 si è tenuto, presso il Centro di aggregazione sociale di Nuxis, un interessante convegno che aveva come temi la solidarietà e la solitudine.
All’evento hanno partecipato Simonetta Uccheddu, presidente dell’associazione; Giorgio Madeddu, medico alcologo e responsabile scientifico dell’associazione; Luciana Curridori, educatore professionale esperta in percorsi di inclusione sociale; Giovanni Consonni, pedagogista e operatore socio-culturale del comune di Nuxis; Federico Figus, assessore ai servizi sociali; Romeo Ghilleri, sindaco di Nuxis; Claudio Moica, giornalista e scrittore e, in collegamento streaming, lo scrittore e docente Danilo Mauro Castiglione.
Gli ospiti hanno narrato la propria esperienza e, in particolar modo, che cosa hanno imparato durante gli anni in cui hanno esercitato la propria professione.
Sono così emersi numerosi spunti di riflessione grazie agli interventi di ogni relatore, dalla educatrice Luciana Curridori, che ha messo in evidenza quanto sia importante la collaborazione delle istituzioni per incidere nell’offrire servizi al territorio, al pedagogista Giovanni Consonni che ha individuato sei forme di solitudine – educativa, istituzionale, relazionale, valoriale, generazionale ed emotiva -; dal dottor Giorgio Madeddu, che ha sottolineato come l’ occuparsi degli altri abbia il benefico effetto di combattere la solitudine di colui che dà aiuto e di colui che lo riceve, a Simonetta Uccheddu che ha raccontato alcuni episodi di solidarietà anche difficili da affrontare, ma davanti ai quali non si è mai tirata indietro per la grande forza interiore che la guida.
L’oblato laico Danilo Mauro Castiglione ha risposto alle domande del moderatore Claudio Moica il quale lo ha intervistato in merito all’ultimo libro da lui curato, Solitudini, edito dalla casa editrice San Paolo.
Danilo Mauro Castiglione ha pensato che ci fosse bisogno di questo saggio quando nel 2018, in Inghilterra, è stato creato il Ministero della Solitudine ed è emersa prepotentemente l’esigenza di riflettere su questa tematica che riguarda tutti. Numerose sono state le considerazioni perché, se è vero che sulla solitudine hanno espresso il proprio pensiero grandi filosofi e intellettuali come Seneca, Montaigne e Pascal, è anche vero che ai nostri giorni il fenomeno assume nuove forme determinate dall’individualismo esasperato e dall’egotismo, dall’essere sempre connessi digitalmente ma senza che vi siano autentiche relazioni personali, dall’incontrarsi solo come consumatori di beni e servizi.
Alla domanda su come si possa aiutare chi è solo, professor Danilo Mauro Castiglione risponde che con l’umiltà si ha il senso del proprio limite e si impara ad ascoltare gli altri.
Un libro significativo, che presenta la prefazione di monsignor Mario Delpini il quale esprime l’essenza dei nostri tempi: «Si nasce in una comunione, ci si prepara a morire in una solitudine. Questo percorso sembra la scelta della libertà contemporanea».

Simona Pirosu

«La fabbrica di bombe RWM non deve essere ampliata, bensì deve quanto prima essere riconvertita con la salvaguardia dei posti di lavoro, e con le necessarie garanzie di tutela dell’ambiente e dei principi etici che contraddistinguono la nostra terra, perché le bombe fabbricate in Sardegna sono utilizzate nel genocidio in corso in Palestina; il popolo sardo chiede da anni lo smantellamento delle basi militari che non solo non servono a nulla, ma risultano dannose sottraendo il territorio alle popolazioni, inquinandolo e  rendendolo inservibile per qualsiasi uso.»

Lo scrive in una nota la segreteria regionale di Sinistra Italiana Sardegna.

«Riteniamo irragionevole ipotizzare una ripresa dell’economia del Sulcis confermando le scelte sbagliate del passato insieme all’ipotesi dell’ampliamento, che ricordiamo, è attualmente bloccato perché realizzato in modo non regolare, come stabilito nel 2021 dal Consiglio di Stato aggiunge la segreteria regionale di Sinistra Italiana Sardegna –. Pensiamo sia urgente individuare nuovi percorsi che segnino una rottura con queste fallimentari e dannose esperienze anche a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. La riconversione della fabbrica di bombe RWM è l’unica soluzione possibile per restituire valore al patrimonio ambientale, storico e culturale gravemente compromessoconclude la segreteria regionale di Sinistra Italiana Sardegna –. Per questo motivo sosteniamo le azioni per la pace e l’opera di cambiamento sociale della giunta della presidente Alessandra Todde e riteniamo che la Regione Autonoma della Sardegna debba farsi carico della difesa dell’ambiente, della sicurezza e della salute delle cittadine e dei cittadini e non rilasciare l’autorizzazione a chi produce morte e sopraffazione.»

 

 

Il Comitato Tecnico Transizione Sostenibile (CTTS) ha inviato agli Onorevoli Senatori e Deputati sardi una proposta di emendamento urgente al decreto legge 175/2025 per colmare il grave vuoto normativo esistente nella gestione dello spazio marittimo italiano oltre le 12 miglia nautiche.

Il Contesto e le Criticità: l’attuale Piano di Gestione dello Spazio Marittimo (PSM) è stato adottato solo come strumento di indirizzo, privo di limiti e prescrizioni operative vincolanti. Questa mancanza ha permesso alle società energetiche di presentare autonomamente 23 progetti di impianti eolici offshore (con 1.050 pale, alte fino a 385 metri).

L’analisi dei progetti, come ad esempio quello del parco “Ichnusa Wind Power”, evidenziano gravi contraddizioni sulla loro sostenibilità, con pesanti interferenze sulle rotte della Pesca Costiera Ravvicinata (fino a 40 miglia). Tali interferenze sono considerate “una minaccia diretta alla sopravvivenza economica della filiera della pesca e all’occupazione” non solo sarda ma dell’intera nazione.

Il CTTS esprime un Parere Favorevole Condizionato all’eolico offshore, a patto che rispetti rigorosi principi di sostenibilità. A tal fine, l’emendamento si articola su due pilastri:

  1. Sospensione Immediata delle Procedure: Viene richiesta la sospensione di tutte le procedure autorizzative in corso per gli impianti off-shore oltre le 12 miglia, fino alla pubblicazione dei Piani Attuativi prescrittivi.
  2. Istituzione di Piani Attuativi Prescrittivi: Le procedure autorizzative dovranno fare riferimento ai Piani di Gestione dello Spazio Marittimo integrati da Piani Attuativi o Misure Spaziali di Dettaglio a carattere prescrittivo. Questi piani dovranno essere definiti in raccordo con le Regioni, garantendo un’efficacia vincolante oltre le 12 miglia.

ZEE e Ruolo Diplomatico: Il Comitato sottolinea che l’unica via per conferire piena legittimità e operatività a tali Piani è la conclusione urgente degli accordi di delimitazione della Zona Economica Esclusiva (ZEE). Si invitano gli Onorevoli Senatori sardi a sostenere gli emendamenti e le necessarie iniziative legislative e diplomatiche.

Rolando Marroccu, Alfonso Corridori, Daniele Garau, Sandro Orrù, Andrea Fabrizi, Mauro Carta

Comitato Tecnico Transizione Sostenibile – Sant’Antioco

Si avvia alla conclusione il XXVII Festival Internazionale di Musica da Camera, che è stato protagonista al teatro Electra di Iglesias dal 16 novembre al 21 dicembre. La rassegna cameristica, organizzata dall’associazione Anton Stadler ETS con la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, ha proposto sette indimenticabili concerti domenicali dedicati alla grande musica interpretata da prestigiosi ensemble di caratura internazionale, conducendo il pubblico in un viaggio tra le opere più amate della musica classica e non solo.

La rassegna si concluderà in bellezza con l’ultima serata, domenica 21 dicembre, in compagnia dell’Orchestra Anton Stadler e i solisti Maria Solozobova al violino, Claudio Mansutti al clarinetto, Ramon Bassal al violoncello, sotto la direzione del Maestro Oliver Weder nel “Concerto sotto l’albero con solisti e orchestra”, con musiche che spazieranno da Rossini, Carl Maria von Weber, Pablo de Sarasate, Camille Saint-Saëns e  F.J. Haydn.

A conclusione della XXVII edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera si terrà una degustazione dei vini offerti dalla Cantina Aru di Iglesias, storico partner dell’associazione Anton Stadler, offrendo un momento di convivialità e scambio degli auguri in vista del Natale e della fine dell’anno.

Cala il sipario anche sulla sezione “Il Festival incontra…”, inserita all’interno della rassegna cameristica. Infatti, gli ultimi appuntamenti sono in programma il 13/14 e 20 dicembre.

Sempre al Teatro Electra, sabato 13 e domenica 14 dicembre alle 19 si terrà il concerto “Banda G. Verdi, un secolo e mezzo di musica e…atrus annus” che vedrà protagonista l’Orchestra di fiati G.Verdi di Iglesias per le celebrazioni dei 150 anni di storia del Circolo Musicale G. Verdi.

Il Festival incontra… si chiuderà il 20 dicembre alle ore 20, presso la Chiesa di San Francesco, di Iglesias, con il concerto “Natale in Polifonia”, con la partecipazione della corale Caterina Cittadini,  diretta dal M° Mariano Garau e del coro Concordia Villa Ecclesiae, diretto dal M° Paolo Autelitano.

Ho appreso con profondo rammarico e forte disappunto la decisione di rinviare tale iniziativa, motivata dal fatto che ci sarebbe stata una richiesta formulata in tal senso dalle organizzazioni sindacali e dal “mondo della scuola” e da testuali ragioni: «Cambiamenti rilevanti nel quadro regionale legato alla riorganizzazione della sanità (…) una partecipazione più ampia e consapevole e un quadro istituzionale più chiaro».

Mi esimo da qualunque considerazione in merito al fatto che il “mondo della scuola” possa aver chiesto di “programmare la mobilitazione dopo il periodo natalizio” perché non conosco il contesto di riferimento, ossia se vi sia stata una richiesta formale di partecipazione dell’amministrazione comunale, questo, infatti, mi spingerebbe ad affrontare tematiche (ruolo e responsabilità della scuola, partecipazione di minori d’età rct.) che esulano dal nucleo delle riflessioni di questo mio comunicato che è, a tutt’ora, prevalente.

Ad ogni buon conto.

Ritengo che le motivazioni non solo siano ingiustificate, ma rappresentino un preoccupante segnale di sottovalutazione della volontà popolare e della gravità della situazione sanitaria locale.

Il diritto di manifestare non è soggetto a un “quorum”.

La democrazia non si misura dal numero di partecipanti.

Il diritto di manifestare il proprio dissenso e di esprimere le proprie preoccupazioni per i servizi essenziali non può essere subordinato a un calcolo probabilistico sulla partecipazione.

Ogni singola voce che intende unirsi alla protesta è importante e merita di essere ascoltata.

La valutazione anticipata dell’amministrazione comunale suona come un disincentivo, o peggio, un tentativo di minimizzare l’importanza di una battaglia cruciale per la nostra comunità, anche se fosse di un solo cittadino.

I cittadini non chiedono un favore, ma rivendicano un diritto costituzionale (art. 32), e la libertà di espressione non può essere revocata in base alle previsioni di affluenza.

Il contesto istituzionale poco chiaro e «gli intervenuti cambiamenti rilevanti nella riorganizzazione della sanità» non può bloccare la tutela dei diritti e non essere causa di rinvio di una manifestazione che già si sarebbe dovuta fare tanti mesi fa.

Ribadisco tanti mesi fa. Tutto ciò è inaccettabile.

Le difficoltà e le frizioni tra i diversi livelli di governo ( Regione, Assessorati/Dirigenza Ares ect.) sono la norma in un sistema complesso, ma non possono e non devono mai rappresentare un alibi per sospendere l’azione di tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.

Al contrario, è proprio nei momenti di maggiore incertezza istituzionale che la protesta popolare e la voce delle amministrazioni comunali e, soprattutto, dei sindacati, dovrebbero farsi più forti e chiare, fungendo da pungolo e richiamo all’azione per tutti gli enti competenti.
Il ruolo rivestito da questi organi impone di essere garanti della salute e del benessere dei nostri concittadini, agendo in loro difesa, anche e soprattutto quando il quadro istituzionale è instabile.

Il rinvio di una manifestazione sulla sanità – un tema di vitale importanza e urgenza – non fa che aumentare il senso di frustrazione e abbandono nella popolazione.

La salute non ammette rinvii, e i cittadini si aspettano che ognuno di noi sia in prima linea nella battaglia per garantire il miglior servizio possibile, senza aspettare condizioni istituzionali perfette o l’affluenza di massa.

Mi dissocio fermamente e convintamente da questa decisione e continuerò a rivendicare come priorità, ciò che probabilmente non è per altri.

Daniela Garau

Consigliera del comune di Carbonia del gruppo Fratelli d’Italia

Domenica 14 dicembre 2025, al Villaggio minerario di Rosas, si rinnova l’evento “Rosso in miniera”, organizzato dal Comune di Narcao in collaborazione con Idea Spettacoli e la Cooperativa Giunone, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, assessorato dei Beni culturali, e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. L’evento, giunto alla decima edizione, si propone di far conoscere il territorio attraverso i racconti di vita degli ex minatori, la promozione della cultura vinicola del Sulcis e le eccellenze locali.

«Il programma spiega Giovanni Maria Lai, assessore del Turismo e delle Attività produttive del Comune di Narcaoprevede le visite guidate alla miniera, alla laveria e al Museo di Mineralogia guidate dagli ex minatori, tanta bella musica, degustazioni di vini pregiati e prodotti tipici sardi. L’evento è fondamentale per la valorizzazione delle risorse locali, le tradizioni e la promozione turistica del territorio comunale di Narcao.»

Quest’anno l’evento sarà impreziosito dalla mostra d’arte contemporanea del Maestro Angelo Liberati “Immagini in dialogo”, curata dalla direttrice del Museo Lara Corona, PHD, un’esposizione che invita il visitatore a entrare nell’universo visivo di uno degli artisti italiani più originali nella ricerca sul linguaggio dell’immagine. L’inaugurazione della mostra si terrà domenica 14 dicembre, alle ore 12.00, alla presenza dell’artista. L’esposizione sarà visitabile fino al 21 dicembre, negli orari di apertura del Museo Rosas, 8.00-16.00.