I 24 sindaci della provincia del Sulcis Iglesiente hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, e un intervento urgente di Asl Sulcis Iglesiente e Regione Sardegna sulla grave situazione della sanità territoriale. La richiesta è stata inviata per conoscenza al prefetto di Cagliari, dottor Giuseppe Castaldo.
«I sindaci dei Comuni della Provincia del Sulcis Iglesiente, riuniti in forma congiunta, intendono esprimere profonda preoccupazione per la situazione sempre più grave che riguarda la sanità territoriale del nostro territorio – si legge nella nota inviata alla Asl, all’assessore della Sanità e al prefetto di Cagliari -. Negli ultimi mesi – e in modo ancor più evidente durante i periodi festivi – si sono moltiplicate le chiusure temporanee delle guardie mediche, con comunicazioni improvvise che lasciano intere comunità prive di assistenza sanitaria, spesso nei momenti di maggiore necessità. Questa condizione, ormai divenuta ordinaria, mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e compromette la continuità di un servizio che dovrebbe essere essenziale e costante. Particolarmente allarmante è la situazione dei centri che non dispongono di un medico di base: in tali contesti, l’assenza contemporanea di medico di base e guardia medica espone la popolazione – in particolare anziani, bambini e persone fragili – a rischi inaccettabili, negando di fatto il diritto costituzionale alla tutela della salute.»
I sindaci della provincia del Sulcis Iglesiente chiedono con urgenza:
– chiarimenti ufficiali in merito alle cause, ai criteri e alle responsabilità che hanno determinato tali sospensioni;
– un piano straordinario di reclutamento e assegnazione di medici e personale sanitario nei distretti e nei comuni più in difficoltà;
– la riattivazione immediata dei presidi di guardia medica attualmente in regime di temporanea sospensione anche solo per 24h;
– l’istituzione di un tavolo di confronto permanente tra Regione, ASL, Enti locali e rappresentanti delle comunità territoriali, da convocare nel più breve tempo possibile per definire misure concrete e tempi certi.
«Poiché la tutela della salute dei cittadini del Sulcis Iglesiente non può più attendere, chiediamo che sia restituita ai nostri territori la dignità e la sicurezza di un servizio sanitario accessibile, efficiente e umano – conclude la nota -. Nel ribadire la piena disponibilità dei Sindaci a collaborare in modo costruttivo e unitario, confidiamo che l’urgenza della situazione venga riconosciuta e affrontata con la massima attenzione.»
La consigliera comunale di Iglesias Gianna Concu ha aderito al Partito Sardo d’Azione. L’adesione verrà annunciata sabato 15 novembre, alle ore 10.30, presso la sala riunioni del ristorante Oasis da Antonello, in via Fadda civico 6 (Fianco Lidl), a Iglesias, nel corso di una conferenza stampa, alla quale parteciperà il segretario nazionale del Partito, Christian Solinas. Interverranno: Riccardo Aru, segretario cittadino del partito; Gianna Concu, consigliera comunale del comune di Iglesias; Christian Solinas, segretario nazionale del PSd’Az. Nel corso dell’incontro, saranno proiettati alcuni docufilm sulla storia e sul ruolo del Partito Sardo d’Azione nell’evoluzione della coscienza collettiva della Nazione Sarda.
Sostegno unanime e piena disponibilità a essere in prima linea con i lavoratori e le lavoratrici in tutti i passaggi della vertenza. E’ questo ciò che è emerso oggi pomeriggio a Uta nell’incontro organizzato dall’amministrazione comunale per discutere la crisi della Bekaert, il colosso olandese produttore di cordicelle per pneumatici che a settembre ha annunciato la volontà di vendere la sua fabbrica di Macchiareddu, mettendo a rischio 300 lavoratori tra dipendenti e indotto.
All’appuntamento protagonisti assoluti sono stati i lavoratori con le loro rappresentanze sindacali, che hanno ripercorso la storia della Bakaert (quella di Macchiareddu è l’unica sede rimasta in Italia) dal suo insediamento più di cinquant’anni fa, nella zona industriale di Cagliari, a oggi, con la decisione di vendere a causa della crisi del settore automotive e della concorrenza cinese, ma hanno ribadito anche ansie e preoccupazioni per il futuro loro e delle loro famiglie.
Pieno appoggio da parte degli amministratori e rappresentanti istituzionali intervenuti: sindaci della Città Metropolitana di Cagliari e non solo, i consiglieri regionali Giuseppe Frau, Luca Mandis e Walter Piscedda, la senatrice Sabrina Licheri, il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, e l’assessore regionale all’industria Emanuele Cani. Presente anche la presidente del Cacip, il Consorzio industriale provinciale di Cagliari, Barbara Puddu.
«Quello posto oggi un ulteriore tassello che dimostra quanto tutta la Sardegna sia unita nel sostenere questa battaglia e quanto le istituzioni siano al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici – afferma il sindaco di Uta, Giacomo Porcu -. Se la politica non si interessa dei lavoratori non può chiamarsi tale.»

L’Aula 206 del Blocco F della Cittadella Universitaria di Monserrato, ospiterà il prossimo 21 novembre, dalle 8.30, il convegno “Lo sviluppo della dirigenza delle professioni sanitarie nella Regione Sardegna” – Gli indirizzi della Regione Sardegna e le applicazioni pratiche.
Il Sistema Sanitario della Regione Sardegna (SSR) è stato, nell’ultimo decennio, teatro di radicali e complesse trasformazioni degli assetti organizzativi. Questo scenario di profonda evoluzione impone una riflessione strategica sul ruolo della Dirigenza delle Professioni Sanitarie, la quale non è più semplice garante dell’operatività, ma assume una valenza manageriale imprescindibile. In un contesto di risorse limitate e bisogni di salute crescenti, a questa dirigenza è demandato il compito cruciale di assicurare l’efficienza dei processi, la sicurezza delle cure (patient safety) e la valorizzazione del capitale umano professionale, agendo come motore per l’innovazione e la sostenibilità dell’intero sistema.
La Necessità del Confronto: Oltre 25 Anni di Evoluzione Il convegno “Lo sviluppo della dirigenza delle professioni sanitarie nella Regione Sardegna” , promosso da ANDPROSAN e SIDMI, nasce dall’urgenza di analizzare criticamente il percorso compiuto e le sfide future. L’evento intende tracciare un bilancio, ponendo in prospettiva storica i 25 anni di evoluzione della dirigenza sanitaria , per comprenderne i risultati consolidati e le prospettive di sviluppo future, sia a livello nazionale che nel contesto specifico della Sardegna
L’analisi dello stato dell’arte non può prescindere da una disamina delle due grandi articolazioni del sistema di cura, che richiedono competenze dirigenziali distinte seppur integrate: La Governance Ospedaliera: Verrà approfondita l’articolazione organizzativa e professionale a livello ospedaliero, analizzando le specificità gestionali legate ai setting per acuti, all’intensità di cura e alla complessità tecnologica. La Governance Territoriale: Parallelamente, si esplorerà la dirigenza a livello territoriale, un ambito strategico in piena ridefinizione (Case di Comunità, Ospedali di Comunità, COT), dove la capacità di integrazione socio-sanitaria e la gestione della cronicità diventano i driver principali.
Il fulcro del convegno risiede nella tavola rotonda “Gli indirizzi della Regione Sardegna e le applicazioni pratiche”. Questa sessione non è solo un momento di dibattito, ma il tentativo programmatico di saldare il “policy making” (gli indirizzi politici e strategici regionali) con il “management” (le applicazioni pratiche e quotidiane guidate dai dirigenti). Il confronto vedrà la partecipazione sinergica di tutti gli attori chiave del sistema: i vertici delle associazioni scientifiche promotrici (ANDPROSAN e SIDMI), i rappresentanti istituzionali (l’Assessorato alla Sanità) e, in modo cruciale, i Presidenti degli Ordini professionali (Infermieristici, Ostetriche, Fisioterapisti, e l’Ordine comprensivo delle aree Tecnica, Riabilitativa e della Prevenzione). Questa composizione mira a superare una visione settoriale, per promuovere una governance multiprofessionale. L’obiettivo finale è definire strategie di sviluppo condivise che, nel rispetto delle specificità di ciascuna area (Infermieristica, Ostetrica, Tecnica, Riabilitativa e della Prevenzione), ne riconoscano la pari valenza strategica. L’iniziativa intende così rafforzare l’identità e il ruolo della dirigenza sanitaria come attore protagonista nel miglioramento dei servizi, per un sistema sanitario regionale più equo, efficiente e allineato ai bisogni di salute dei cittadini sardi.
E’ in programma martedì 11 novembre, alle 11.30, a Rio Murtas, la cerimonia d’inaugurazione del terzo murale realizzato dall’artista Stefano Pani, nell’ambito di un progetto culturale di valorizzazione del territorio che l’Amministrazione comunale di Narcao sta portando avanti dall’inizio della consiliatura.
«L’opera, realizzata in via Europa, fianco chiesa – dice il sindaco, Antonello Cani -, richiama la tradizione mineraria di Narcao e il duro lavoro del minatore.»
All’inaugurazione sono stati invitati il parroco di Rio Murtas, il dirigente dell’Istituto Comprensivo Santadi Narcao, la direzione della scuola dell’infanzia di Rio Murtas e due vecchi minatori, Lillino Pisci e Mario Sedda. Le altre due opere sono state realizzate dallo stesso artista Stefano Pani, a Terraseo e a Narcao.

Dopo mesi di grande attesa e dopo il grande successo delle rassegne concertistiche della stagione estiva, ritorna il XXVII Festival Internazionale di Musica da Camera, che sarà protagonista al teatro Electra di Iglesias dal 16 novembre al 21 dicembre. La rassegna cameristica, organizzata dall’associazione Anton Stadler con la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, propone sette concerti dedicati alla grande musica interpretata da prestigiosi ensemble di caratura internazionale che ci condurranno in un viaggio tra le opere più amate della musica classica e del ‘900. Novità della XXVII edizione il sodalizio con cinque cantine del territorio che, per ciascuno dei concerti domenicali, offriranno le loro specialità vitivinicole che impreziosiranno gli appuntamenti domenicali con raffinate degustazioni.
Il sipario si alzerà il 16 novembre, alle ore 19.00, con il concerto “Specchi deformanti” del duo PiCello Bros, formato da Francesco Pepicelli al violoncello e Angelo Pepicelli al pianoforte. Al termine si terrà una degustazione dei vini offerti dalla Cantina Rubiu di Villamassargia.
Il 23 novembre invece, sempre alle 19.00, sul palco dell’Electra salirà il Duo formato dal soprano Antonella Baldantoni e Vito Clemente (pianoforte) per un esilarante concerto dal titolo “Una passione, due destini. Niccolò van Westerhout e Giacomo Puccini”. Anche in quest’occasione, al termine dello spettacolo seguirà una degustazione dei vini offerti dalla Cantina Funtan’e Mari di Gonnesa.
La grande rassegna cameristica proseguirà poi il 29 e 30 novembre. Sabato 29 con il concerto dal titolo “20 anni in duo” del Duo formato da Marco Schiavo e Sergio Marchegiani che proporranno un viaggio musicale, intenso e travolgente, a 4 mani sul pianoforte.
Domenica 30 novembre invece sarà la volta del Duo formato da Dino De Palma (violino) e Gianna Fratta (pianoforte), per un concerto dal titolo “Danza Macabra”. A seguire una degustazione dei vini offerti dalla Cantina S’Arriali di Iglesias.
Appuntamento da non perdere il 7 dicembre, quando sul palco del Teatro Electra saliranno Luca Lucini (chitarra) e Matteo Falloni (pianoforte), per un concerto dal titolo “Espana. L’arte della trascrizione”. Seguirà una degustazione dei vini offerta dalla Cantina di Calasetta.
Il penultimo appuntamento andrà in scena invece l’8 dicembre con la prestigiosa formazione cameristica composta da Maurizio Mastrini (pianoforte) e Anthony Guerrini (chitarra) che terrà il concerto “Corde percosse e pizzicate”. Si tratta di una proposta che unisce il suono del pianoforte acustico con quello della chitarra del maestro Anthony Guerrini.
La rassegna si concluderà in bellezza con l’ultima serata, domenica 21 dicembre, in compagnia dell’Orchestra Anton Stadler e i solisti Maria Solozobova al violino, Claudio Mansutti al clarinetto, Ramon Bassal al violoncello, sotto la direzione del Maestro Oliver Weder nel “Concerto sotto l’albero con solisti e orchestra”.
A conclusione della XXVII edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera si terrà una degustazione dei vini offerti dalla Cantina Aru di Iglesias, storico partner dell’associazione Anton Stadler, offrendo un momento di convivialità e scambio degli auguri in vista del Natale e della fine dell’anno.
All’interno della rassegna cameristica, come ormai consuetudine, sono in programma a fine novembre e nel mese di dicembre quattro incontri musicali appartenenti alla sezione “Il Festival incontra…”. Sempre al Teatro Electra il 22 novembre, alle 19.00, si terrà il concerto “Note in limba” del Coro di Iglesias, diretto dal M° Stefano Pisano.
Sabato 6 dicembre sempre al Teatro Electra, alle ore 19.00, si terrà la presentazione del libro “Tra le mie corde. Maria Gabriella Ledda racconta Mauro Palmas”. L’evento sarà moderato da Ottavio Nieddu con la partecipazione del direttore artistico del Festival Fabio Furia. Si ricorda che l’evento è realizzato in collaborazione con il Festival Culturale LiberEvento.
Sempre al Teatro Electra il 13 e 14 dicembre, alle 19.00, si terrà il concerto “Banda G. Verdi, un secolo e mezzo di musica e…atrus annus” che vedrà protagonista l’Orchestra di fiati Giuseppe Verdi di Iglesias per le celebrazioni dei 150 anni di storia del Circolo Musicale G. Verdi.
Il Festival incontra… si chiuderà il 20 dicembre alle ore 20.00, presso la Chiesa di San Franceso, di Iglesias, con il concerto “Natale in Polifonia”, con la partecipazione della corale Caterina Cittadini, diretta dal M° Mariano Garau e del coro Concordia Villa Ecclesiae, diretto dal M° Paolo Autelitano.
Come ogni anno, anche quest’anno, il Festival Internazionale di Musica da Camera al fine di diffondere la cultura musicale tra i più giovani, punta al coinvolgimento delle scuole. Infatti, è in programma, sempre al Teatro Electra, un “Mini Festival” con due prestigiosi appuntamenti, il 24 novembre e il 1° dicembre alle ore 10.30, un’importante occasione di incontro e formazione musicale, dedicati agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città. Il primo incontro dal titolo “Dreaming Buenos Aires” vedrà la partecipazione dell’Orchestra tipica di Tango del Conservatorio di Cagliari. Il secondo invece, dal titolo “Musicando” sarà un incontro con l’ensemble formato da Veronica Maccioni (voce e bandoneon) e Ottavio Farci (contrabbasso).

L’Iglesias a Tortolì ha superato il primo esame di maturità, centrando la prima vittoria esterna. La squadra di Giampaolo Murru si è presentata al Comunale Fra’ Locci di Tortolì con un classifica importante, costruita quasi interamente al Monteponi con 13 punti in 5 partite giocate, assai meno fuori casa, dove in 3 partite aveva messo insieme 1 solo punto. Era evidente che per coltivare sogni di primato, fosse necessario e indispensabile cambiare marcia lontano dal Monteponi. Detto, fatto! A Tortolì un goal realizzato dal centravanti brasiliano Joel Salvi Costa, ha dato all’Iglesias una meritata quanto preziosa vittoria e 3 punti che lanciano la squadra al terzo posto in classifica, a due sole lunghezze dalla capolista Tempio e ad una dalla vicecapolista Nuorese.
La squadra sta dimostrando di poter reggere il confronto con tutte le avversarie, nonostante un organico ancora “corto” che il presidente Giorgio Ciccu è intenzionato a completare alla riapertura dei termini per i tesseramenti, con almeno un paio di innesti di primissima scelta. Dopo il cambio del portiere titolare fatto due settimane fa con il ritorno di Riccardo Daga al posto di Vincenzo Riccio e l’inserimento del difensore francese Romain Leroux-Batte, definito dopo la partenza di Lorenzo Mechetti, tra i nuovi obiettivi potrebbe esserci un attaccante di peso in grado di capitalizzare la grande mole di gioco creata dalla squadra.
Nell’immediato, domenica prossima, quando si giocheranno le partite della decima giornata, un terzo del cammino, il calendario propone all’Iglesias una grande occasione per confermare se non addirittura migliorare l’attuale già brillante posizione di classifica. Al Monteponi, infatti, arriverà la matricola Buddusò, mentre la capolista Tempio giocherà sul campo dell’Ilvamaddalena, diretta concorrente per il salto di categoria, “arrabbiata” per un avvio di stagione inferiore alle attese e, soprattutto, per la sconfitta subita ieri a Gavoi. Il Tempio finora ha costruito il suo primato al “Nino Manconi”, dove ha fatto bottino pieno (15 punti su 15), mentre in trasferta non ha ancora vinto, pareggiando tutte le quattro partite giocate. La Nuorese, inoltre, giocherà sul difficile campo del Lanusei, finora inviolato.
Prima della decima di campionato, intanto, l’Iglesias mercoledì sarà di scena a Villasimius, nella gara d’andata della semifinale della Coppa Italia, contro la squadra di Antonio Prastaro, battuta ieri 3 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Villasimius, contrariamente a quanto fin qui fatto in campionato da Tempio e Iglesias, pressoché insuperabili in casa, in campionato è la squadra che ha fatto meglio di tutte in trasferta, con 3 vittorie e 9 punti in 5 partite giocate, mentre in casa ha fin qui raccolto solo 4 punti in 4 partite giocate, con 1 vittoria, 1 pareggio e ben 2 sconfitte.
Giampaolo Cirronis
Il Carbonia ha festeggiato il ritorno al “Carlo Zoboli” con una larga e convincente vittoria sul Villasimius per 3 a 0. La squadra biancoblù è tornata a giocare sul prato verde di casa, oggi splendente come non lo si ricorda da decenni, a distanza di 209 giorni da quel 14 aprile che con la larga e convincente vittoria per 3 a 0 sulla Ferrini, valse la salvezza diretta al termine dello scorso campionato. Stesso risultato, stessa festa, per una partita e un’altra giornata da ricordare.



Carbonia e Villasimius si sono presentate in campo con formazioni fortemente rimaneggiate per le assenze. Graziano Mannu ha dovuto fare a meno di Ayrton Hundt e Fabio Mastino, e ha tenuto prudenzialmente in panchina Matteo Nannini. In difesa, con Hérnan Zazas, Costantino Chidichimo e Andrea Mastino, ha inserito Rosario Gurzeni. A centrocampo Fabricio Ponzo e Lorenzo Melis, Andrea Porcheddu dietro il tridente formato da Leonardo Boi, Tomas Pavone e Adama Coulibaly. Nel Villasimius, capitanato da Mauro Ragatzu (43 anni lo scorso 7 novembre), gli ex Lorenzo Isaia e Daniele Cannas, non in perfette condizioni fisiche, inizialmente sono state tenuti in panchina dal tecnico Antonio Prastaro.

Sulla tribuna una bella cornice di pubblico (circa 350 spettatori), il clima – non solo meteorologico – è apparso subito quello di una giornata di festa da ricordare per il ritorno a casa della squadra di Graziano Mannu, dopo il forzato esilio a Calasetta e Narcao, dove è stata ospitata con grande disponibilità da entrambe le amministrazioni comunali. Presente il sindaco Pietro Morittu con la Giunta comunale quasi al completo, ringraziata dalla società guidata dal presidente Andrea Meloni per gli interventi che hanno portato alla ristrutturazione degli spogliatoi e all’impianto del nuovo, bellissimo manto erboso.

L’avvio di partita, con il Villasimius schierato a favore del maestrale, è stato sostanzialmente equilibrato, ma nella prima mezz’ora è stata la squadra ospite, arrivata in gran forma dopo le due vittorie sulla Nuorese tra campionato (2 a 0 in casa) e Coppa Italia (2 a 1 a Nuoro, mercoledì affronterà nella prima semifinale, in casa, l’Iglesias di Giampaolo Murru), a mostrare un eccellente controllo del gioco, anche se una sola volta s’è resa pericolosa dalle parti di Maurizio Floris, con una conclusione di Sandro Scioni. Il Carbonia ha ribattuto colpo su colpo con una manovra avvolgente dalle fasce e al 39′ ha sbloccato il risultato: l’onnipresente Fabricio Ponzo s’è liberato sulla trequarti di sinistra, ha messo al centro dell’area un pallone invitante sul quale ha il centrale difensivo Hérnan Zazas – in licenza offensiva – senza neppure saltare, ha colpito di testa con una torsione, imprimendo al pallone una traiettoria non forte ma beffarda in pallonetto che ha scavalcato Matteo Forzati, infilandosi a fil di traversa alle sua spalle. 1 a 0 e tripudio in campo e in tribuna.

Le due squadre si sono recate negli spogliatoi per il riposo con il Carbonia avanti 1 a 0 e al ritorno in campo la partita ha cambiato volto. Ci si aspettava una reazione del Villasimius, alla ricerca del pareggio, ma i tentativi sono stati assai timidi, ed è stato il Carbonia a prendere in mano le redini del gioco e a cercare insistentemente i goal della sicurezza.

Il raddoppio è arrivato all’ora di gioco. L’azione è partita da una palla recuperata dal solito Fabricio Ponzo che ha servito Lorenzo Melis, lancio filtrante a sinistra per Tomas Pavone che al volo ha calciato di sinistro, superando imparabilmente Matteo Forzati: 2 a 0! Il secondo goal ha spento le ultime energie, fisiche e mentali, della squadra di Antonio Prastaro e il Carbonia ha continuato a imperversare nella metà campo avversari.

Al 69′, inevitabile, è arrivato il terzo goal del Carbonia: Andrea Porcheddu, instancabile, s’è liberato al tiro dalla media distanza, Matteo Forzati s’è opposto ma il pallone s’è impennato, finendo sulla faccia superiore della traversa e al ritorno in campo, a due passi dalla linea di porta, s’è avventato ancora Andrea Porcheddu che ha depositato il pallone nella porta incustodita il quinto goal personale in campionato, sesto con quello realizzato in Coppa Italia, una media addirittura superiore a quella che tre anni fa lo vide mettere a segno 17 goal (14 in campionato e 3 in Coppa Italia).
Nel finale girandola di cambi in entrambe le squadre, con il Villasimius rassegnato e il Carbonia vicino anche anche al quarto goal più volte, soprattutto con Leonardo Boi e Lorenzo Melis (tra i migliori). Il Carbonia sale a quota 14 punti, scavalcando il Villasimius, al sesto posto, a un solo punto dai play off. Per una squadra che ha iniziato la nuova stagione con la salvezza come obiettivo, è un bilancio superiore ad ogni aspettativa ma ampiamente meritato. Il Villasimius resta fermo a quota 13 punti e si interroga su un’evidente mancanza di continuità, pronto a tuffarsi nella Coppa Italia che come un anno fa lo vede protagonista in semifinale (nella scorsa stagione superò ai calcio di rigore il Carbonia e perse la finale con l’Ossese).


Dopo un attento intervento di riqualificazione avviato nell’aprile scorso, il Liceo classico G.M. Dettori di Cagliari è pronto a celebrare i suoi 160 anni di storia con l’inaugurazione della rinnovata aula magna Antonio Gramsci. L’evento, fissato per giovedì 13 novembre a partire dalle 9, testimonia la scommessa istituzionale sulla cultura e sulla valorizzazione del patrimonio storico cittadino, e vedrà la partecipazione importanti figure istituzionali, tra cui un rappresentante dell’amministrazione comunale cagliaritana e della Città Metropolitana di Cagliari, e l’assessora regionale della Pubblica istruzione e Cultura, Ilaria Portas. Il progetto, curato dallo Studio Dmc_architetti, con il fondamentale contributo dei tecnici della Città Metropolitana, ha restituito alla comunità scolastica e alla città uno spazio che coniuga memoria, piena accessibilità e tecnologia d’avanguardia. L’obiettivo principale nel progetto di valorizzazione è stato quello di coniugare tradizione e contemporaneità: rendere l’aula magna un ambiente funzionale, accessibile e tecnologicamente aggiornato, capace di accogliere fino a 350 persone. La filosofia progettuale ha mirato a salvaguardare gli elementi storici, come la parete bordeaux d’ingresso, affiancandoli a soluzioni moderne. Tra gli interventi principali spiccano l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’inserimento di sedute fisse e la realizzazione di un palco polifunzionale, pensato per ospitare eventi diversi: dalle cerimonie istituzionali, agli spettacoli teatrali e musicali. La scelta dei materiali – legno di rovere e resina – e la perfetta integrazione dei nuovi impianti audio, video e di illuminazione assicurano flessibilità d’uso, risparmio energetico e un’armoniosa percezione dello spazio. Il risultato è un ambiente rinnovato, ma fedele alla sua configurazione originaria: un simbolo di appartenenza e apertura, pronto a essere punto di riferimento per l’educazione, l’arte e la comunità.
«L’aula magna, con la sua nuova veste, torna a essere il cuore pulsante del Dettori. Non è solo una struttura, ma il simbolo di un’appartenenza che si proietta nel futuro – ha dichiarato la dirigente scolastica, Monica Ruggiu– . Vogliamo che sia un luogo di confronto e di crescita, dove i nostri studenti possano coltivare la curiosità, la critica e la libertà di pensiero, in continuità con la grande tradizione del nostro liceo, da 160 anni punto di riferimento per la diffusione del sapere classico e per la costruzione di una cittadinanza consapevole e attiva.»
