22 December, 2025

L’incendio che nei giorni scorsi ha devastato vaste aree della frazione di Bacu Abis ha purtroppo messo in luce una serie di problematiche strutturali e di lunga data che minacciano la sicurezza e la serenità dei residenti. Questo evento, tutt’altro che isolato, evidenzia in modo drammatico l’abbandono del territorio e la grave mancanza di misure preventive.
Le fiamme, alimentate dalla presenza diffusa di rifiuti di ogni tipo abbandonati, hanno raggiunto pericolosamente le abitazioni, mettendo in serio pericolo la vita dei cittadini e l’integrità delle loro proprietà. Una situazione resa ancora più critica dalla palese carenza di controllo e dalla totale assenza di fasce antincendio efficaci attorno ai centri abitati, che avrebbero potuto fungere da barriera contro l’avanzata del fuoco.
A tutto ciò si aggiunge un’ulteriore, grave criticità: la mancanza di viabilità e accessibilità. Strade rurali cruciali, come il collegamento che da Bacu Abis conduce alla Strada Statale 126 (località Morimenta), risultano impraticabili o abbandonate.
La loro ripulitura e riapertura avrebbero permesso un pronto intervento più efficace e rapido da parte delle forze impegnate nello spegnimento dell’incendio, limitando i danni e mettendo in sicurezza i cittadini in tempi brevi.
È inaccettabile che i cittadini di Bacu Abis debbano vivere costantemente con la paura che un evento simile si ripeta. La sicurezza del territorio e dei suoi abitanti non può essere messa a rischio da incuria e negligenza.
Le autorità competenti dovrebbero intervenire sulla bonifica e rimozione straordinaria di tutti i rifiuti presenti sul territorio, in particolare nelle aree limitrofe alle abitazioni, sulla realizzazione e manutenzione costante di adeguate fasce antincendio e di aree di sicurezza attorno ai centri abitati.
Sul ripristino e riapertura delle strade rurali e dei collegamenti strategici, come quello tra Bacu Abis e la SS126 (Morimenta), essenziali per garantire un rapido accesso ai mezzi di soccorso in caso di emergenza.
Sull’ intensificazione dei controlli sul territorio per prevenire nuovi abbandoni di rifiuti e garantire il rispetto delle norme di sicurezza.
Sull’elaborazione e attuazione di un piano di prevenzione incendi strutturato, che includa la gestione della vegetazione e la sensibilizzazione della popolazione.
La comunità di Bacu Abis merita di vivere in un ambiente sicuro e protetto. Non possiamo più tollerare che eventi prevedibili si trasformino in emergenze a causa della mancanza di e prevenzione.

Sandro Mereu

Consigliere comunale Sinistra Futura

«Ferma condanna per chi devasta la nostra isola viste le conseguenze devastanti per l’ambiente, la salute pubblica, le attività economiche e la sicurezza dei cittadini. Non possiamo restare inermi davanti a questi ignobili che ogni anno distruggono migliaia di ettari della nostra regione.»

Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«E’ indispensabile realizzare una “Carta del rischio incendi” regionale, con aggiornamenti periodici per attivare interventi preventivi mirati in base al livello di pericolosità delle aree maggiormente a rischio. Necessario definire vie di esodo delle zone con maggiore concentrazione di persone – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Troppo spesso anche la burocrazia Le attuali normative, vincoli paesaggistici e ambientali (SIC, PAI, SIN, parchi, demani, ecc.), rendono di fatto quasi impossibile – o eccessivamente onerosa – la realizzazione di attività preventive quali: piste tagliafuoco, laghetti collinari, pulizia del sottobosco, raccolta ramaglie, viabilità di accesso, ecc. Il 50% del territorio sardo è boscato: parliamo di circa 1.250.000 ettari. Necessitano dunque di un presidio permanente. Le attuali forze in campo sono totalmente insufficienti, è indispensabile chiamare urgentemente i 600 vincitori di concorso FORESTAS che ancora attendo di entrare in servizio.»

«Gli strumenti e le tecniche per la lotta agli incendi devono essere rinnovatisottolinea Gianluigi Rubiu -. La Sardegna deve dotarsi di tutte le tecnologie disponibili in materia di prevenzione e controllo. Termoscanner, fototrappole, droni, sono solo alcuni dei nuovi strumenti che oggi possono essere d’aiuto nel prevenire gli eventi incendiari e scongiurare immani tragedie. E’ necessario affiancare alla lotta attiva un vero modello di prevenzione permanente fondato sulla manutenzione del territorio, la formazione professionale degli operatori, nuove assunzioni e la partecipazione attiva della popolazione.»

«In queste ore ho presentato come primo firmatario, insieme a tutto i consiglieri di minoranza una mozione per chiedere l’impegno della presidente Todde e dell’assessore all’Ambiente su tutti queste tematiche – conclude Gianluigi Rubiu -. La Sardegna non può più attendere. I fatti di questi giorni ci ricordano drammaticamente che in ballo non c’è solo il nostro patrimonio boschivo ma anche la vita umana.»

La Lega Nazionale Dilettanti ha ufficializzato gli organici della giustizia sportiva dei comitati regionali, comprese le nomine delle delegazioni provinciali.
I responsabili della Giustizia sportiva della delegazione di Carbonia/Iglesias sono i seguenti:
Giudice sportivo: Alessandro Sini;
Sostituti: Francesco Murroni ed Erika Pitzalis.

È stato firmato questa sera a Villa Devoto l’Accordo di Programma tra la Regione Autonoma della Sardegna, il Comune di Cagliari e l’Università degli Studi di Cagliari per la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’area verde compresa tra il polo universitario di viale Fra’ Ignazio, via don Bosco e viale Merello, nel cuore del centro storico cittadino.
L’accordo, finanziato con un contributo regionale straordinario di 2,2 milioni di euro, consentirà la creazione di un grande parco urbano integrato che metterà in connessione l’Orto dei Cappuccini, i giardini universitari e le aree oggi intercluse, favorendo l’accessibilità, il recupero del patrimonio naturalistico e archeologico e la valorizzazione degli spazi universitari.
«La nostra visione di sviluppo urbano parte dall’idea che il verde e la cultura debbano diventare parte integrante della vita quotidiana delle personeha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde -. Con questo progetto vogliamo restituire a studentesse e studenti, cittadine e cittadini, uno spazio pubblico accessibile, sostenibile e vivo, dove l’università incontra la città, e dove il paesaggio, la storia e il futuro si tengono per mano. È un esempio concreto di come Regione, Comune e Università possano lavorare insieme per costruire bellezza, benessere e coesione sociale.»
I lavori, previsti nel cronoprogramma triennale, includono la realizzazione di percorsi pedonali, la sistemazione del verde, il recupero delle cisterne romane, nuovi arredi, illuminazione a LED, impianti fotovoltaici e un punto ristoro.
Il comune di Cagliari sarà soggetto attuatore dell’intervento e curerà le fasi progettuali e realizzative, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Cagliari per la parte di competenza e il coordinamento della Regione Autonoma della Sardegna attraverso l’assessorato della Difesa dell’Ambiente.
L’accordo ha una durata triennale e prevede l’istituzione di un Collegio di vigilanza composto dalla Presidenza della Regione, dal sindaco di Cagliari e dal rettore dell’Università, con l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento delle attività e garantire il rispetto del cronoprogramma.

L’amministrazione di San Giovanni Suergiu guidata dalla sindaca Elvira Usai in virtù di un accordo condiviso con il capogruppo di minoranza Erika Floris ha inserito all’ordine del giorno della riunione del Consiglio comunale del 30 luglio la discussione urgente sulla richiesta di costruzione di un impianto di smaltimento di rifiuti speciali all’interno della cava nella frazione di Is Urigus, avviata dalla società Ekosarda srl. L’intero Consiglio, all’unanimità, ha votato una delibera che esprime la più totale contrarietà alla realizzazione di questa che è a tutti gli effetti una discarica prossima al centro abitato di Is Urigus e che ancora una volta ferisce un territorio già violato dalla spregiudicatezza dell’interesse. Richiamata la sovranità del Consiglio comunale in materia di urbanistica e assetto del territorio, nonché le prerogative di legge del Sindaco su igiene pubblica, salute e tutela dell’ambiente, tutti i rappresentanti della comunità hanno evidenziato con forza che lo sviluppo di San Giovanni Suergiu non può essere calato dall’alto con scelte che passano sopra l’assemblea rappresentativa del paese. Il Consiglio comunale ribadisce che non si può compromettere l’integrità di un ecosistema per di più abitato con forme di sviluppo non compatibili e non sostenibili dal punto di vista ambientale.

Consiglio – spiega la sindaca Elvira Usaimi faccio portavoce per invitare la cittadinanza, le associazioni di categoria e gli organi di stampa, all’assemblea popolare che si terrà mercoledì 6 agosto, alle ore 18.30, presso l’aula consiliare di San Giovanni Suergiu. Sarà un momento decisivo per portare avanti insieme le azioni più concrete per contrastare questo ennesimo scempio nel Sulcis Iglesiente.»

È finalmente operativo e strutturato il campo di calcio a cinque della frazione di Matzaccara, a San Giovanni Suergiu. L’impianto sportivo, ubicato all’interno dell’area che ospita anche lo stabile dell’associazione culturale don Bosco, è stato dotato di nuove porte e di rete parapalloni.

«Con il completamento del piccolo impianto sportivodichiara la sindaca Elvira Usai – abbiamo fornito una risposta definitiva a tutti coloro che vorranno praticare dello sport o semplicemente trascorrere qualche ora di gioco in amicizia. Abbiamo finalmente superato le difficoltà che da tempo impedivano il compimento dei lavori.»

 

Si apriranno domani, venerdì 1 agosto le celebrazioni dedicate a San Sisinnio, che coinvolgeranno la comunità villacidrese fino a lunedì 5 agosto.

Quest’anno, le festività dedicate a San Sisinnio, patrono di Villacidro, si aprono in un clima particolare, segnato dalla ferita ancora viva lasciata dal recente incendio che ha colpito duramente il territorio. In questo contesto di dolore e smarrimento, la comunità si prepara a celebrare il suo Santo con un sentimento di rinnovata devozione e profonda consapevolezza.

Venerdì 1 agosto, alle 18,45, dalla chiesa parrocchiale di Santa Barbara, dopo la Santa Messa delle 18.00, partirà la tradizionale processione alla volta della chiesa campestre di San Sisinnio. La processione, con il trasporto della reliquia del Santo, sarà accompagnata dalla cavalleria e da una rappresentanza di gruppi folcloristici e musicali locali. Al termine del percorso (piazza Zampillo, piazza Frontera, via Garibaldi, località San Sisinnio), alle 20,30 nella chiesa campestre ci sarà l’accoglienza della Reliquia.

Venerdì 1 agosto, al via anche gli intrattenimenti cosiddetti civili, che da sempre fanno da cornice alla festa, con spettacoli e appuntamenti culturali, ispirati alla tradizione e alla socialità. Aprirà i festeggiamenti, alle 21.00, sul palco allestito in località San Sisinnio, la performance comica di Marco Piccu in “Tutto Esaurito”. Dopo l’esibizione del comico, sempre in località San Sisinnio, alle 23.00, seguirà un Dj Set con Andrea Ecca, alias Dj Villa.

Per tutto il periodo della Festa, è sempre visitabile la mostra fotografica “Sulla via di San Sisinnio: tra passato e presente” che resterà aperta fino al 4 agosto presso l’Oratorio della Madonna del Rosario e il Museo delle Arti Sacre.

A pochi giorni dal drammatico incendio che ha colpito Villacidro, i festeggiamenti di quest’anno vogliono essere anche un abbraccio simbolico alla comunità, un invito a ritrovarsi e a guardare avanti con coraggio, custodendo le proprie radici e ricostruendo insieme il futuro.
«In un momento così difficile per la nostra comunitàha dichiarato il sindaco di Villacidro, Federico Sollaila festa di San Sisinnio assume un significato ancora più profondo. È un’occasione per ritrovarci, chiedere protezione per il nostro territorio ferito e trasformare insieme il dolore in forza, la ferita in speranza».

Hanno collaborato all’organizzazione della Festa di San Sisinnio: Comune di Villacidro, Parrocchia di Santa Barbara, Comitato Parrocchiale San Sisinnio Martire, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato al Turismo Artigianato e Commercio.

Questa mattina nella sala giunta del comune di Assemini si è svolta una cerimonia di benvenuto ai 26 operatori della sicurezza civile francese che da sabato scorso stanno partecipando al progetto pilota del Meccanismo unionale di protezione civile “Prepositioned Ground Forest Firefighting” che prevede un pre-posizionamento del team francese a supporto della Campagna Antincendi Boschivi della Regione Sardegna.

«Questo progetto di scambio, nato all’indomani del successo dell’esercitazione europea Modex, consente al Sistema di protezione civile di crescere e di non essere autoreferenziali. Il supporto operativo del team francese, in un momento così impegnativo della Campagna AIB, è davvero prezioso in giornate come quelle appena trascorse in cui il nostro territorio è stato messo a dura prova. Il Sistema e tutte le strutture che lo compongono hanno dimostrato che fare squadra è il modo migliore per affrontare le emergenze.»

Lo ha dichiarato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, che ha rivolto un saluto e un ringraziamento agli ospiti d’oltralpe insieme al responsabile dei progetti europei del Dipartimento di protezione civile Paolo Vaccari, ai sindaci di Assemini, Mario Puddu e di Capoterra, Beniamino Garau, al direttore generale della Protezione Civile regionale Mauro Merella. Presenti anche i rappresentanti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, dei Vigili del Fuoco, dell’Agenzia Forestas e il Presidente della rappresentanza del volontariato di protezione civile.

Dopo la positiva esperienza dell’esercitazione antincendio boschivo ITA EU Modex 2025, svoltasi a Nuoro lo scorso aprile e dei gemellaggi AIB con le organizzazioni di volontariato di protezione civile di altre Regioni italiane tuttora in corso, la Regione Sardegna è stata inserita, per la prima volta in Italia, tra i partner ospitanti le attività del “Prepositioned Ground Forest Firefighting teams through UCPM in 2025” coordinate dall’Emergency Response Coordination Centre (ERCC).  A inizio luglio, un team di Vigili del Fuoco della Regione Piemonte ha partecipato allo stesso progetto proprio a supporto della Francia e per questa estate sono previsti 25 pre-prosizionamenti nelle zone più critiche, tutti finanziati dall’Unione europea.

Le squadre di operatori della Sicurezza civile francese, composte sia da esperti nello spegnimento che nei soccorsi, sono sbarcate a Porto Torres con 8 mezzi a seguito, e dopo una breve formazione sulle peculiarità dell’antincendio in Sardegna, già domenica 27 luglio, coordinati dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, erano operative nelle attività di lotta attiva agli incendi boschivi, viste le criticità della giornata. Così anche nei giorni a seguire, nello specifico alle squadre composte da 3 a 5 operatori sono state assegnate come sedi operative la base elicotteristica di Fenosu, le postazioni Forestas di Santa Lucia a Monastir, di Monte Agruxiau a Iglesias, la stazione mobile di Monserrato del GAUF e il Comando dei vigili del fuoco di Cagliari.

Il pre-posizionamento richiesto dalla Regione Sardegna attraverso il Dipartimento nazionale di protezione civile sarà svolto fino al 15 agosto nell’area che fa riferimento ai Servizi territoriali ripartimentali di Cagliari, Iglesias e Oristano.

Il team è ospitato nel Campo base situato in località “Is Olias” tra i comuni di Assemini e Capoterra, punto di riferimento anche per l’organizzazione logistica, curata dall’organizzazione di volontariato Prociv Augustus.

Il progetto, oltre a fornire supporto operativo, rappresenta anche un importante momento di confronto formativo e di scambio di buone pratiche nella prevenzione e gestione degli incendi boschivi.

Info sul progetto pilota europeo di pre-posizionamento

Dal 2022 l’Unione europea predispone strategicamente anche i Vigili del fuoco provenienti da tutta Europa nel sud del continente durante i mesi estivi, quando aumenta il rischio di incendi boschivi. Si tratta di un progetto pilota che garantisce, attraverso il pre-posizionamento delle squadre in stand-by, tempi di risposta più rapidi e consente un prezioso scambio di conoscenze sul campo tra tutte le squadre partecipanti.

Tra luglio e settembre, circa 650 vigili del fuoco provenienti da 14 paesi europei (Italia, Romania, Germania, Slovacchia, Grecia, Bulgaria, Moldavia, Repubblica Ceca, Austria, Francia, Lettonia, Malta, Estonia e Paesi Bassi) saranno strategicamente pre-posizionati nelle zone ad alto rischio di Francia, Grecia, Portogallo, Spagna e Italia.

 

Giovedì 31 luglio 2025, alle 21.30, il mercatino dell’usato nel parco di via Raffaello Sanzio si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto per “Cantu in poesia – Versada a sa moda campidanesa”.

Sotto le stelle, i rinomati cantadores Antonellu Serra, Aldu Serra, Palmiru Caria e Franciscu Capuzzi daranno vita a sfide poetico‑musicali in lingua sarda, improvvisando strofe di satira, amore e saggezza popolare secondo la tradizione campidanese. A tessere ritmi e tonalità sarà la chitarra esperta di Fernandu Melis, custode delle cadenze che guidano il canto.

L’evento, incorniciato dalle bancarelle vintage del mercatino e dal profumo di macchia mediterranea del parco, offre un raro incontro con l’antica arte del “cantu a chiterra”: ingresso libero, sedute informali fra sedie, plaid e luci soffuse. Porta curiosità e voglia di ascoltare: una notte di poesia cantata ti aspetta nel cuore di Carbonia.

Tratalias è protagonista del secondo ciclo della nuova docuserie firmata Islas del Mar, un progetto interculturale che mette in dialogo le culture delle isole attraverso racconti visivi, testimonianze locali e paesaggi di forte identità. Venerdí 1 agosto, alle ore 21.30, presso la Corte Eventi, nel suggestivo Borgo medievale di Tratalias, si terrà la conferenza stampa di lancio, durante la quale sarà presentato in anteprima il documentario dedicato a Tratalias, intitolato “Il Borgo che rinasce dalle sue radici”, che racconta la rinascita e la valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale. Il documentario fa parte del progetto Islas del Mar, un ciclo di produzione sviluppato in Sardegna che coinvolge sei comuni partner – Pau, Ardara, Torralba, Orotelli, Tratalias e Iglesias – insieme alla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara. Questo laboratorio culturale insulare dà forma a un percorso di scoperta e valorizzazione che si estenderà a livello europeo.

Durante la conferenza stampa saranno presentati:

• La proiezione integrale del documentario “Il borgo che rinasce dalle sue radici”

• Una panoramica sulla docuserie e sulle tappe sarde coinvolte

• La distribuzione di press kit e materiali informativi

• Interventi di autorità locali, autori e protagonisti del documentario

Saranno inoltre illustrati i prossimi sviluppi interculturali previsti dal progetto a livello insulare e europeo.