5 December, 2025
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L’Istituto Comprensivo via Pareto di Milano ripropone il 6° Concorso Nazionale Poetico EduCare dedicato alla poetessa Alda Merini riservato alle scuole statali e paritarie Primarie, Secondarie I e Secondarie II di tutta Italia.

Oltre 15.000 gli Istituti che dal 2013 partecipano a questa iniziativa che è cresciuta a dismisura (nell’edizione 2018 sono arrivate 1.400 poesie dalle 20 regioni italiane) portando a tutti gli studenti il ricordo, le parole, i versi, ma soprattutto la possibilità di conoscere, apprezzare ed amare la grande poetessa milanese scomparsa nel 2009.

A valorizzare e impreziosire l’edizione 2019 è la partecipazione di Casa delle Arti-Spazio Alda Merini, che nello scorso gennaio è stata  inserita dal Comune di Milano nell’elenco dei Musei cittadini. Una presenza, quella di Casa Merini, che da sola basterebbe a qualificare la bontà dell’iniziativa e che dà un’impronta e un tono particolare a questo 6° concorso poetico considerato tra i maggiori a livello nazionale.

L’obiettivo dell’Istituto Comprensivo Via Pareto è proprio quello di rilanciare la poesia, esaltarne la bellezza, la purezza dei versi, la gioia di potersi esprimere e di comunicare a tutti le proprie sensazioni ed emozioni: Ai nostri studenti vogliamo insegnare a scendere nel cuore delle cose, a stupirsi, incuriosirsi, diventare un tutt’uno con il linguaggio poetico ed esaltarlo perchè il mondo di oggi ha bisogno di poesia, bellezza e amore.

Ai ragazzi abbiamo dato come traccia queste parole di Alda Merini: Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo e la data ultima del 4 aprile 2019 per inviare gli elaborati.

A valutarli sarà la giuria guidata da Diana Battaggia, consigliera di Casa Merini e Direttore Editoriale Poesia La Vita Felice, con le premiazioni (tre studenti per sezione) previste per venerdì 7 giugno 2019 – ore 19.00 – nel chiostro della Certosa di Milano – Via Garegnano 28 e con il concerto dell’orchestra della “Rete Insieme per la musica 2020”.

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Al via le iscrizioni al Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario – quest’anno alla sua 34ª edizione – intitolato allo scrittore sardo (nato a Cagliari nel 1909 e scomparso a Roma nel 1977), in programma dal 23 settembre al 2 ottobre a Villacidro, la città dove l’autore di “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Come sempre, il premio si articola in due sezioni, Narrativa e Poesia, ed è aperto alla partecipazione di opere in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2018. I volumi devono essere spediti (in undici copie) entro e non oltre il prossimo 15 giugno alla Fondazione “Giuseppe Dessì”, organizzatrice dell’iniziativa, in via Roma n. 65, a Villacidro. Spetterà alla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e studiosa dell’opera di Dessì) il compito di valutare i romanzi e le raccolte di poesie che saranno pervenuti alla segreteria del premio e selezionare i finalisti, tre per la Narrativa e tre per la Poesia, tra i quali gli stessi giurati eleggeranno infine i vincitori, che saranno annunciati e premiati nella serata di sabato 28 settembre, a Villacidro, momento clou dell’immancabile settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che fa da cornice al concorso letterario.  

Cinquemila euro il premio che spetta al primo classificato di ciascuna delle due sezioni (millecinquecento euro vanno, invece, agli altri finalisti), oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio “Giuseppe Dessì” accanto a quello dei vincitori delle precedenti trentatré edizioni: Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino e Sandra Petrignani, tra gli scrittori; Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone ed Alberto Bertoni, tra i poeti.

Oltre ai giurati confermati anche per questa edizione Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Stefano Salis, Gigliola Sulis, il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci, e la stessa Anna Dolfi – la commissione giudicatrice conta due nuovi ingressi: il giornalista Luigi Mascheroni ed il professor Gino Ruozzi (Università di Bologna).

Ai premi per le sezioni più propriamente letterarie si affiancano anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che «la Giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario» (come riportato nel regolamento), negli anni passati è andato a personalità del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei ed Ernesto Ferrero. Il secondo viene invece assegnato dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, partner dell’iniziativa, «a un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale quale riconoscimento per l’attività svolta nell’annualità di riferimento». Vinicio Capossela, Giacomo Mameli, i Tenores di Neoneli, Carlo Ossola, Massimo Bray, Vittorino Andreoli e Ferruccio de Bortoli sono i premiati delle scorse edizioni.

 

 

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Domani, a Villacidro, la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del trentatreesimo Premio Dessì: Maria Pia Ammirati, Giuseppe Marcenaro e Sandra Petrignani sono gli autori in lizza per la Narrativa; Alberto Bertoni, Paolo Fabrizio Iacuzzi e Vincenzo Mascolo quelli per la Poesia. Nel corso della cerimonia verranno assegnati anche il Premio speciale della Giuria ad Ernesto Ferrero ed il Premio Speciale Fondazione di Sardegna a Vittorino Andreoli e Ferruccio de Bortoli.

Arriva domani, sabato 29 settembre, a Villacidro (Sud Sardegna) la giornata più attesa, il momento clou, quello dei verdetti finali della trentatreesima edizione del Premio Dessì: la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso letterario, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra della Scuola Media n.2 in via Stazione (anziché in piazza del Municipio, per via delle avverse previsioni meteo).

Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori), Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) e Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) sono gli autori in lizza per la Narrativa; Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno), Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) quelli per la Poesia. Alla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis con il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, spetterà il compito di scegliere e incoronare i vincitori.

In palio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni ci sono cinquemila euro (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), insieme all’onore di imprimere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario, accanto a scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, e a poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone.

Condotta dalla giornalista Roberta Floris, la serata sarà intercalata dalle letture di pagine dei libri finalisti affidate agli attori Emilia Agnesa e Giacomo Casti, e dagli intermezzi musicali di Nicola Agus, virtuoso delle launeddas e di altri strumenti con cui esplora un originale connubio tra sonorità e linguaggi musicali diversi, spaziando dal bacino mediterraneo alla Scozia, all’Oriente.

Nel corso della stessa cerimonia verranno consegnati anche gli altri due riconoscimenti che affiancano quelli più strettamente letterari. Come già reso noto, il Premio Speciale della Giuria quest’anno va allo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero: il suo nome si aggiunge così all’albo d’oro dove compaiono personalità come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei.

Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, alla sua terza edizione, viene invece assegnato allo psichiatra, e scrittore, Vittorino Andreoli e al giornalista e scrittore Ferruccio de Bortoli. E la giornata di domani (sabato 29) si aprirà la mattina proprio con l’incontro con i tre vincitori dei premi speciali: alle 10.00, al Mulino Cadoni, Ferrero, Andreoli e de Bortoli dialogheranno con i giornalisti Stefano Salis (membro della giuria del Dessì) e Giacomo Mameli (Premio Speciale Fondazione di Sardegna nel 2016).

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1986-2018: giunge all’edizione numero trentatré il Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), che dal 23 settembre al 3 ottobre si svolgerà nel suo tradizionale luogo deputato, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna, alle pendici del Monte Linas, dove l’autore di “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Promossa e organizzata dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il contributo dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, il patrocinio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del GAL Linas Campidano e la collaborazione dei festival letterari Tuttestorie e Marina Cafè Noir, l’edizione 2018 del Premio estende la sua durata: si snoderà, infatti, nell’arco di dieci giornate rispetto alla canonica settimana della cultura che ha caratterizzato le precedenti edizioni.

Il Premio ha registrato anche quest’anno un alto numero di adesioni, con 402 opere iscritte alle due sezioni in cui si articola: 263 per la Narrativa e 139 per la Poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali. Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori), Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) e Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) per la sezione Narrativa; Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno), Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) per la Poesia: sono i finalisti selezionati dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis ed il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella consueta cerimonia in programma sabato 29 settembre a partire dalle 18.00, nella piazza del Municipio di Villacidro.

Cinquemila euro il premio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), insieme all’onore di imprimere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario accanto a quello di poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e di scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, tra i vincitori delle precedenti trentadue edizioni del “Dessì”.

Nel corso della stessa cerimonia verranno conferiti anche gli altri due riconoscimenti che affiancano quelli più strettamente letterari: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo viene assegnato a una personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale: nel palmares compaiono scrittori, intellettuali, giornalisti e personaggi dello spettacolo come Luigi Pintor, Giovanni Dettori, Maria Giacobbe, Antonio Romagnino, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Maria Lai, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis. Dopo il filosofo Remo Bodei, nel 2017, il Premio speciale della Giuria viene assegnato quest’anno a Ernesto Ferrero, scrittore e critico letterario (è stato il direttore del Salone internazionale del Libro di Torino fino al 2016).

Torna invece per il terzo anno consecutivo l’altro premio speciale, quello istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, che viene assegnato a una personalità del panorama culturale o artistico: dopo il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli nel 2016, e Carlo Ossola e Massimo Bray nella scorsa edizione, il Premio Speciale Fondazione di Sardegna quest’anno va al noto psichiatra, e scrittore, Vittorino Andreoli, e all’altrettanto conosciuto giornalista e scrittore Ferruccio De Bortoli.

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Due grandi nomi per due grandi serate all’insegna della letteratura e della musica. A Dolianova per il festival Street Books arrivano Stefano Benni e Mimmo Locasciulli. Appuntamento domenica 8 con lo scrittore bolognese e lunedì 9 con uno dei cantautori più originali della scena italiana, entrambi protagonisti a partire dalle 21.00, nello spazio di Villa de Villa.

Qui domenica Stefano Benni incontrerà i suoi lettori e dialogherà con Andrea Serra. Sarà dunque una chiacchierata a tutto campo con l’autore che in quasi quarant’anni di carriera ha conquistato un esercito di fan ed è tradotto in molte lingue, anche se non lo vediamo mai in televisione. Dove nascono le sue storie? Perché i nonni sono così importanti? Leggere è una passione o una malattia? È più bugiardo un pescatore di fiume o uno di mare? Queste e mille altre domande con i microfoni aperti anche per le domande dal pubblico. Con le incursioni del Biblioterapista e lo speciale momento dedicato all’Offertorio al Dio dei Libri. 

Dopo il racconto alle 22.15 di Arthur Rimbaud fatto da Dario Cosseddu, la “serata Benni” proseguirà alle 22.30 con lo spettacolo “Astaroth”, portato in scena da Nicola Michele e Raffaele Chessa. È un testo brillante e profondissimo, una breve pièce scritta nel 1999 che come spesso accade per le storie di Stefano Benni è anche profetica sui tempi che verranno. Astaroth è un diavolo-angelo chiamato a giudicare le anime che a lui si presentano; questo ruolo gli sta molto stretto, non ne comprende l’utilità e non ne condivide gli scopi. Un demone umano capace di metterci davanti ai grandi temi del nostro tempo e a farci riflettere su dove stiamo andando e su come siamo chiamati a essere consumatori di qualsiasi cosa, anche della nostra unica possibilità di vita. 

La scrittura di Stefano Benni sarà inoltre al centro anche del bibliositting curato dalle 19.00 da Eliana Aramu. “Mondo lupo!” sarà il tema dell’appuntamento, rivolto ai bambini dagli otto anni di età e ricco di giochi, letture e laboratori ispirati alla letteratura di Stefano Benni per giovani lettori: da “La compagnia dei celestini” a “Mondo Babonzo”, passando per “Stranalandia”, “La riparazione del Nonno”, “Miss Galassia” e i tanti racconti e personaggi che hanno affascinato e continuano a catturare lettori. 

L’appuntamento con il Racconto DiVino vedrà protagonista Prendas il Vermentino di Sardegna DOC delle Cantine di Dolianova.

Lunedì 9 luglio Dolianova accoglie invece Mimmo Locasciulli. Un incontro e un concerto porteranno il pubblico a scoprire uno dei cantautori più originali della scena italiana. Alle 21.00, a Villa de Villa, l’autore sarà intervistato da Gerardo Ferrara per presentare il libro “Come una macchina volante” (Castelvecchi): dall’infanzia tra i campi di grano delle sue campagne abruzzesi con l’odore del vento alle prime note del pianoforte fino all’università e la professione di medico. Poi le prime contaminazioni artistiche, la voglia di Roma e di entrare a far parte del Folkstudio.Un incontro che precederà il concerto, alle 22.30, dove Mimmo Locasciulli interpreterà al pianoforte le sue canzoni, in una atmosfera intima e romanica, cantandole semplicemente così come sono state composte.

La serata di lunedì sarà arricchita da altri appuntamenti, a partire dalle 19.00, con le letture animate “Senza di te” proposte per i più piccoli dall’associazione Ricreando di Villaspeciosa, i Racconti DiVini (protagonista il nasco Montesicci), la rubrica letteraria di Dario Cosseddu dedicata ad Alda Merini, nonché il servizio Bibliositting, l’Intervallo (con le foto edite e inedite di Dolianova), l’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, e i Titoli di coda a cura di Video Vision.

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Il periodo è sempre quello, tra l’estate che finisce e l’autunno ai primi passi. Consueto anche il luogo: Villacidro, dove Giuseppe Dessì sentiva le sue radici. Qui, da lunedì 24 a domenica 30 settembre, si rinnova per la trentatreesima volta l’appuntamento con il premio letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 -977) promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e del GAL Linas Campidano.

Un’intensa settimana di eventi – spettacoli, musica, incontri con gli autori, presentazioni editoriali – farà come sempre da cornice e prologo alla serata dedicata alle premiazioni, sabato 29 settembre. Vi approderanno i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni letterarie, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio. Il compito di individuarli fra tutte le 402 opere iscritte quest’anno al concorso letterario – 263 per la sezione Narrativa e 139 per la sezione Poesiaè affidato a una qualificata commissione giudicatrice presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori, che si aggiudicheranno i cinquemila euro in palio (agli altri finalisti andranno invece 1.5oo euro).

Insieme alle due sezioni propriamente letterarie (che nell’albo d’oro del premio annoverano tra i vincitori i poeti Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e gli scrittori Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e Carmen Pellegrino), anche quest’anno sono previsti altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) ed il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che la giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, in passato è andato ad esponenti della società o della cultura italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis e Remo Bodei. Torna invece per il terzo anno consecutivo l’altro premio speciale, quello istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, che viene assegnato a una personalità del panorama culturale o artistico: il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli sono stati i vincitori nel 2016, Carlo Ossola e Massimo Bray nell’ultima edizione.

 

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Prende il via il lungo cammino del premio “Giuseppe Dessì”, quest’anno alla sua edizione numero trentatré. E’ online, infatti,il bando di partecipazione al concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (Cagliari 1909 – Roma 1977), che come sempre avrà il suo culmine in un’intensa settimana di eventi a settembre, da lunedì 17 a domenica 23, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna che l’autore del Premio Strega “Paese d’Ombre” e di altre memorabili pagine letterarie considerava la sua patria.

Come sempre sono due le sezioni letterarie in cui si articola il premio: Narrativa e Poesia. Come da regolamento, pubblicato nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), titolare della manifestazione, la partecipazione è aperta a narratori e poeti in lingua italiana con opere pubblicate dopo il 31 gennaio 2017 che devono essere inviate (in undici copie), entro e non oltre il prossimo 31 maggio, alla Fondazione Giuseppe Dessì, in via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (SU).

Fra tutte le opere iscritte (348 nella scorsa edizione: 227 di narrativa, 121 di poesia) saranno individuati tre finalisti per ogni sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì e Paolo Lusci.

Selezionate le terne dei finalisti, la giuria dovrà sancire i vincitori delle due sezioni letterarie, che saranno proclamati e premiati a Villacidro nella serata di sabato 22 settembre, momento apicale di una settimana culturale ricca di presentazioni, spettacoli, mostre e incontri, che farà come sempre da cornice al concorso letterario. La dotazione del premio è di cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre 1.5oo euro andranno agli altri finalisti.

Oltre alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera, tra gli altri, scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino e i poeti Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis e Maria Grazia Calandrone) sono previsti anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che la giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, è andato negli anni scorsi a esponenti della cultura o della società italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis e Remo Bodei. Istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, il secondo premio speciale viene invece assegnato a un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale per l’attività svolta nell’annualità di riferimento (il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli sono stati i vincitori nel 2016, Carlo Ossola e Massimo Brai lo scorso anno).

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Edizione numero trentadue per il premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 – 1977), in programma dal 18 al 24 settembre a Villacidro, cittadina nella quale l’autore di “Paese d’ombre” (premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo e del Gal Linas Campidano, il premio ha registrato anche quest’anno un cospicuo numero di opere iscritte alle due sezioni in cui si articola, 227 di narrativa e 121 di poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali.

Alberto Capitta con “L’ultima trasfigurazione di Ferdinand” (edito da Il Maestrale), Roberto Pazzi con “Lazzaro” (Bompiani) e Carmen Pellegrino con “Se mi tornassi questa sera accanto” (Giunti) per la narrativa; Maria Grazia Calandrone con “Gli scomparsi” (Lieto colle), Alberto Nessi con “Un sabato senza dolore” (Interlinea) e Daniele Piccini con “Regni” (Manni) per la poesia: sono questi i finalisti selezionati dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.  

Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella cerimonia in programma il 23 settembre (dalle 18) nella piazza del Municipio di Villacidro. Cinquemila euro il premio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario accanto a quello di scrittori come Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e di poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar e Milo De Angelis, tra i vincitori delle precedenti trentuno edizioni del Dessì.

Nel corso della stessa cerimonia – che, novità di quest’anno, si sposta dalla consueta collocazione domenicale al sabato – verranno conferiti anche altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo viene assegnato a una personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale: nel suo albo d’oro compaiono così scrittori, intellettuali, giornalisti e personaggi dello spettacolo come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti. Dopo l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, vincitore un anno fa, il Premio speciale della Giuria stavolta va al filosofo Remo Bodei.

Novità assoluta della scorsa edizione del Dessì, il Premio Speciale Fondazione di Sardegna in questa seconda occasione viene assegnato al critico letterari Carlo Ossola e Massimo Bray, direttore dell’Enciclopedia Treccani e presidente del Salone Internazionale del Libro (nonché ex ministro per i Beni, le Attività culturali e il Turismo del governo Letta).

 

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Primo atto ufficiale per il trentaduesimo premio “Giuseppe Dessì”: è online, infatti, il bando di partecipazione alla nuova edizione del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 – 1977), in programma quest’anno dal 18 al 24 settembre a Villacidro, dove l’autore del romanzo “Paese d’ombre” (premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Sono due, come sempre, le sezioni letterarie previste nel concorso: Narrativa e Poesia. In base al regolamento, consultabile nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), che promuove e organizza l’iniziativa, possono partecipare opere in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2016. I volumi (in undici copie) devono essere spediti, entro e non oltre il prossimo 20 giugno, alla segreteria del premio presso la sede della Fondazione Giuseppe Dessì, via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (VS).

Fra tutte le opere pervenute (l’anno scorso hanno partecipato alla selezione 345 volumi, 212 per la sezione narrativa e 133 per la poesia) saranno individuati tre finalisti per ogni sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci.

Dalle terne dei finalisti la giuria dovrà quindi eleggere i vincitori delle due sezioni, che saranno annunciati e premiati domenica 24 settembre a Villacidro, nella serata conclusiva della settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che, come di consueto, farà da cornice al concorso letterario. La dotazione del premio è di cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre 1.5oo euro andranno agli altri finalisti.

Alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis) si affiancano anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che “la Giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario” (come recita il regolamento), negli anni passati è stato assegnato a figure di spicco della cultura o della società italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis. Istituito lo scorso anno, il secondo viene invece conferito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna «ad un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale quale riconoscimento per l’attività svolta nell’annualità di riferimento».

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Con l’inaugurazione della mostra Exodus, del fotografo ungherese Attila Kleb, domani, venerdì 2 dicembre, alle 10.30 prende il via la terza edizione del Cagliari film festival, tre giorni di appuntamenti organizzati per vedere, in prima regionale, numerosi lavori che solitamente non entrano nelle sale cinematografiche, ma anche per scoprire i giovani autori e le giovani autrici, sardi/e e non.

La mostra di Attila Kleb è un percorso in 32 fotografie che catturano gli sguardi dei migranti ospiti del campo profughi sorto ai margini di Budapest nell’agosto 2015. L’esposizione, organizzata in collaborazione con l’associazione NoArte di San Sperate, a marzo è stata presentata nello stesso Paese- Museo da Pinuccio Sciola.

Alle 11.00 si prosegue con un’intera sezione dedicata ai corti sulle tematiche ambientali proposti dalla Fondazione Sardegna film commission (sarà presente la direttrice Nevina Satta) all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Celebrating Sardegna “The sustainable Endless island”. Sono in programma proiezioni e incontri con alcuni autori e autrici dei corti City of Eden e The colour of energy di Gemma Lynch; Sardinia green trip di Andrea Mura, Piccoli grandi eroi di Giorgia Soi, S’istentu di Nicola Contini, UBM in Cagliari di Marilisa Piga, e Sulla rotta verde di Silvia Perra, autrice reduce dall’ultimo Torino film festival. 

Alle 17.30 si apre la sezione Scenari sardi, con proiezioni e incontri con gli autori. Sarà presentato il documentario “Cagliari 1943 memorie di uno sfollamento”, firmato da Stefano Sernagiotto su un’idea dello storico dell’età moderna Giampaolo Salice. Attraverso un minuzioso lavoro di ricerca archivistica e numerose interviste il film ricostruisce lo sfollamento del capoluogo sardo durante l’ultima Guerra. Alle 18.30 è la volta di un altro documentario dedicato alla cultura hip-hop nell’isola: “Ca4arts- quattro arti una sola strada. Hip hop” di Roberto Pili. Chiude questo spazio il delicato lavoro “Armenia dimenticata”, di Ignazio Mascia, da tempo impegnato in azioni di volontariato internazionale.

Alle 21.00, per la sezione Anteprime CFF, si parla d’amore con “Oggi insieme domani anche” (Italia, 2015, 85’), documentario curato da Antonietta De Lillo, regista amatissima da critica e pubblico, rimasta nel cuore degli italiani per il suo ritratto ad Alda Merini tracciato con il film. “Oggi insieme domani anche” è un lavoro partecipato che mette insieme volti, storie, sguardi raccolti in giro per l’Italia da numerosi autori, per raccontare come sono cambiati i rapporti d’amore nel Belpaese, mirabilmente ricomposti in questo mosaico dalla De Lillo, che del progetto è anche ideatrice. Il film è introdotto da Pia Brancadori del Circola del cinema Alice Guy.

La prima giornata del CFF si chiude alle 23.00 con un progetto di ibridazione dedicato a linguaggi diversi: sarà proposto il cine-concerto “L’Age D’or”, un evento musicale curato dalle associazioni No Mos e Spazio musica, che rende omaggio a Luis Buñuel, con la proiezione delle immagini dell’omonimo film del regista spagnolo.

L’ingresso a ciascuna serata è di 3,00 euro – 1,00 euro la tessera FICC, facoltativa.