25 April, 2024
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La sera di Santo Stefano ritorna, a Berchidda, il tradizionale evento natalizio proposto da Time in Jazz, l’associazione culturale organizzatrice dell’omonimo festival ideato e diretto da Paolo Fresu, che lo scorso agosto ha spento le sue prime ventotto candeline.

Ed è proprio riprendendo il tema dell’ultima kermesse estiva, “Ali”, che questa settima edizione di Shortime si presenta sotto il titolo “Little Wings”: “piccole ali”, come quelle su cui vola l’immaginazione dei bambini, destinatari privilegiati dei primi due appuntamenti in scaletta sabato 26 al Centro Laber, l’ex caseificio di Berchidda diventato base operativa di Time in Jazz.

Apre i giochi, alle 18.00, “Omo Ritmo”, uno spettacolo del musicista-attore, che suonando il contrabbasso, cantando e ballando il tip tap, accompagna i piccoli spettatori (ma anche i grandi) in un originale excursus nella storia e nel mondo della musica nera, dal primo Novecento ai giorni nostri. Un viaggio nei diversi stili della black music – blues, swing, jazz, rhythm & blues, soul, rock, reggae, rap, hip hop – in compagnia di un bizzarro personaggio (Omo Ritmo, appunto) che è allo stesso tempo musicista, professore e clown.

Ai bambini si rivolge anche il laboratorio musicale in programma subito dopo, alle 19.00. In cattedra una coppia di docenti d’eccezione: la violinista Sonia Peana e il trombettista Paolo Fresu. “Toy music” il titolo di questo momento didattico, a sottolineare l’approccio ludico, giocoso con gli strumenti e con l’arte di fare suoni che verrà proposto. Attiva nell’insegnamento nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, Sonia Peana è ideatrice di “Nidi di note”, un progetto che mira ad avvicinare i bambini alla musica sin dalla più tenera età e a sensibilizzare le istituzioni e le famiglie sull’importanza dell’educazione musicale. Dall’esperienza di “Nidi di note” è nato l’audio libro omonimo di cui è autrice insieme a Bruno Tognolini, Alessandro Sanna e Paolo Fresu.

Smesse le vesti di docente, quest’ultimo sarà poi al centro dei riflettori insieme al chitarrista dr per il concerto (inizio ore 21.00) che suggella in bellezza la serata. Compagni di avventura da dodici anni sotto le insegne del Devil Quartet, una delle formazioni più accreditate nella vasta e feconda produzione artistica di Paolo Fresu, il jazzista di Berchidda e il cagliaritano si ritrovano qui nella dimensione più raccolta del duo per intrecciare un fitto dialogo in musica che si annuncia fuori dai cliché del genere.

 Il concerto di Paolo Fresu e Bebo Ferra, così come gli altri appuntamenti della giornata, è ad ingresso libero e gratuito.

Bebo Ferra e Paolo Fresu (foto@Andrea Feliziani) (m)

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Si avvia alla conclusione il Seminario Nuoro Jazz, che nel weekend vive le pagine conclusive della sua ventisettesima edizione. Mentre alla Scuola Civica di musica “Antonietta Chironi” proseguono le lezioni in vista del saggio finale, in programma domenica al CESP, il Centro Etico Sociale di Pratosardo, che suggellerà le undici giornate didattiche promosse dall’Ente Musicale di Nuoro, il cartellone dei concerti collegato ai corsi propone domani (venerdì 28) due diversi appuntamenti.

Il primo è alle 19.00 al MAN, il Museo d’Arte della Provincia di Nuoro: protagonista Gil Goldstein. Reduce dalla masterclass che ha tenuto nei giorni scorsi e dal concerto della sera prima con Antonello Salis e Totore Chessa, il musicista americano si presenta in solo alla fisarmonica nello spazio museale di via Satta. E sarà un’ottima occasione per apprezzare da vicino il talento del quasi sessantacinquenne compositore, arrangiatore, pianista nonché fine solista dello strumento a mantice su cui ha mosso i primi passi nella musica da bambino.

In serata, alle 21.30, seconda tappa della rassegna fuori Nuoro. Dopo Posada (lunedì scorso), stavolta è il turno di Orosei dove, nella consueta sede di Casa Cabras (biglietto intero a dodici euro, ridotto a dieci), è di scena un trio di nomi di primo piano del jazz italiano: Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria. È dell’anno scorso il loro “3 of visions”, nove brani originali più due cover per un album variegato che dalla radice jazz attinge qua e là ad altre fonti, come il blues, il rock, la psichedelia.

Sabato la rassegna di concerti approda a Onanì (in piazza Funtana Manna, ore 21.00) con il Collettivo T. Monk, giovane band di dieci elementi nata in seno al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Infine, domenica, l’ultimo atto con il saggio finale al CESP di Pratosardo, momento di convergenza fra la parte concertistica e quella strettamente didattica di Nuoro Jazz. Protagonisti di quello che si annuncia ancora una volta come un lungo e variegato happening, con inizio alle 19.00 saranno al solito gli allievi del Seminario, diretti e affiancati, di volta in volta, dai loro musicisti-docenti.

 Gil Goldstein3 of visions

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Cento iscritti, per circa la metà in arrivo dalla penisola (più uno dall’estero): conferma anche quest’anno un buon seguito di allievi il Seminario Jazz di Nuoro che giovedì ha aperto i battenti della sua ventisettesima edizione, la seconda con il coordinamento di Roberto Cipelli.

Domani (sabato 22), oltre alle lezioni di teoria e pratica del jazz in programma come sempre alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00), nella sala prove di Mousikè (in via Gramsci, 48) continua in mattinata (dalle 9.00 alle 13.00) la masterclass per fonici di Marti Jane Robertson; nel pomeriggio, l’ingegnere del suono americana sarà poi impegnata (dalle 15.00 alle 16.00) nella master dedicata invece ai musicisti, in questo caso alla Scuola Civica di Musica, dove è in agenda anche il secondo incontro con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin e i suoi “Quattro passi nel jazz” (aperti al pubblico, con iscrizione a 10 euro, gratuita per i soci dell’Ente Musicale e gli abbonati al Festival Nuoro Jazz); tema del giorno: Frank Zappa, artista inafferrabile e senza confini.

In serata, alle 21, si accendono i riflettori all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE per il consueto appuntamento con la rassegna di concerti che accompagna le undici giornate del Seminario organizzato dall’Ente Musicale di Nuoro. Ma quello odierno non sarà un concerto come gli altri: “Peace”, questo il titolo, infatti, riunirà sul palco tutti i docenti dei corsi nuoresi per un affettuoso ricordo in musica dell’amico e collega Marco Tamburini, scomparso in un incidente in moto tre mesi fa, proprio alla vigilia del suo cinquantaseiesimo compleanno.

Nome di primissimo piano della scena jazzistica nazionale, il trombettista romagnolo (era nato a Cesena il 30 maggio 1959), l’anno scorso era subentrato a Paolo Fresu nella conduzione della classe di tromba dei Seminari nuoresi, dopo il “cambio della guardia” tra il vecchio e il nuovo corpo docente, conquistando allievi e compagni di lavoro con la sua vitalità e comunicativa. Questa sera Emanuele Cisi al sassofono tenore, Fulvio Sigurtà, alla tromba, Giovanni Agostino Frassetto al flauto, Cinzia Spata e Francesca Corrias al canto, Dado Moroni e Roberto Cipelli al pianoforte, Marcella Carboni all’arpa, Bebo Ferra e Enrico Merlin alla chitarra, Paolino Dalla Porta e Salvatore Maltana al contrabbasso, Stefano Bagnoli alla batteria, più Paolo Fresu alla tromba e al flicorno, gli renderanno omaggio avvicendandosi in vari organici – dai duo ai trii, in quartetto e in quintetto – sino a un momento finale che li vedrà tutti insieme in azione. Per comporre la scaletta, ognuno di loro ha scelto un brano che potesse in qualche modo rappresentare l’amico scomparso, ma non mancheranno pagine di musica scritte dallo stesso Tamburini, alcune delle quali furono anche utilizzate nella passata edizione dei Seminari nelle classi di musica d’insieme.

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Al via domani, giovedì 20 agosto, a Nuoro, la ventisettesima edizione del Seminario Jazz, la seconda con Roberto Cipelli come coordinatore, dopo venticinque sotto la guida di Paolo Fresu. I battenti della Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina) si aprono alle 10 per la prima delle undici, intense giornate all’insegna della teoria e della pratica del jazz organizzate dall’Ente Musicale di Nuoro, che si chiuderanno domenica 30 con l’immancabile saggio-concerto finale.

Dopo la formazione delle classi, si va avanti fino alle 13.00 con le lezioni teoriche e strumentali; prove aperte di gruppo a partire dalle 15, poi musica d’insieme sino alle 19.00. In cattedra il nuovo corpo docente titolare dalla scorsa edizione, e formato da volti noti della scena jazzistica nazionale: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Cinzia Spata e Francesca Corrias (canto), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Salvatore Maltana (musica d’insieme) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione). Due nuovi docenti si avvicenderanno invece nella classe di tromba, Fulvio Sigurtà (fino a martedì 25) e Dino Rubino (da martedì 25 a domenica 30), con il compito di colmare il vuoto lasciato da Marco Tamburini, tragicamente scomparso lo scorso maggio.

Alle lezioni si aggiungeranno via via le masterclass che arricchiscono come sempre l’offerta didattica dei seminari nuoresi. Quella internazionale – in programma lunedì, martedì e mercoledì prossimi (24, 25 e 26 agosto) – si affida quest’anno al compositore, arrangiatore, pianista e fisarmonicista americano Gil Goldstein. Lunedì prende il via (per andare avanti fino a domenica 30) anche la masterclass di musica tradizionale sarda, che stavolta ha per protagonisti l’organetto diatonico e uno dei suoi più apprezzati interpreti, Totore Chessa.

Intanto, da questo venerdì (21 agosto) fino a martedì prossimo (25), si tiene la masterclass per fonici di Marti Jane Robertson, proposta in collaborazione con Mousikè Nuoro; si tratta di una novità assoluta per il seminario, così come l’altra master dedicata invece ai musicisti (titolo: “Parlare con il fonico“), che l’ingegnere del suono americana (ma da tempo trapiantata in Italia) terrà nei pomeriggi di venerdì e sabato (21 e 22 agosto).

Il jazz come linguaggio senza confini è infine il tema di quattro incontri con il musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin: aperti al pubblico (iscrizione a 10 euro, gratuito per i soci dell’Ente Musicale e gli abbonati al Festival Nuoro Jazz), i “Quattro passi nel jazz” si terranno alla Scuola Civica di Musica questo venerdì e sabato (21 e 22), e poi giovedì e sabato della settimana prossima (27 e 29), sempre con inizio alle 15.45.

Con la prima giornata di lezioni prende il via anche la rassegna di concerti che come ogni anno fa da corollario spettacolare alle attività didattiche del seminario jazz. Dopo le due anteprime delle scorse sere al caffè “I Grani” con Enrico Merlin (lunedì) e con il duo clarinetto e contrabbasso di Matteo Pastorino e Salvatore Maltana (martedì), domani (giovedì 20) si entra nel vivo del cartellone con il trio del sassofonista Gavino Murgia, di scena all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, quest’anno teatro principale dei concerti in programma nel capoluogo barbaricino, tutti con inizio alle 21.00.

Nuorese, Gavino Murgia, 44 anni, si è formato musicalmente anche grazie proprio ai Seminari fondati da Paolo Fresu prima di intraprendere un originale percorso di ricerca fra improvvisazione e tradizione sarda. Domani (giovedì 20) a Nuoro proporrà il repertorio del suo album più recente, L’ultima mattanza, con gli stessi musicisti che lo affiancano nel disco: i francesi Michele Godard, virtuoso della tuba e del serpentone, e il batterista Patrice Héral.

Venerdì, in serata, all’auditorium dell’ISRE, spazio invece al sestetto Jazz Express, formato dai migliori allievi della passata edizione del seminario, e poi al duo formato da Raffaele Casarano (sassofoni) e Mirko Signorile (pianoforte).

Ha un significato particolare, che va oltre quello strettamente musicale, il concerto che questo sabato (22 agosto) vedrà riuniti sul palco tutti i docenti del Seminario più un ospite del calibro di Paolo Fresu per ricordare un grande protagonista del jazz italiano: l’amico e collega Marco Tamburini, il trombettista scomparso pochi mesi fa alla vigilia del suo cinquantaseiesimo compleanno.

Per motivi tecnici, è rinviato a lunedì mattina (24 agosto) il concerto nella casa circondariale di Badu ‘e Carros del duo formato dal sassofonista Gavino Murgia e dal contrabbassista Salvatore Maltana che era invece previsto per questo venerdì mattina (21 agosto). Resta invariato l’orario di inizio: si comincia alle 11.

 Seminario Nuoro Jazz 2014 - Masterclass di Dave Holland (3)Seminario Nuoro Jazz 2014 - una lezione Gavino Murgia

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E’ stato presentato ieri mattina, al comune di Nuoro, il programma del Seminario Jazz, con il cartellone della rassegna di concerti in programma nel capoluogo barbaricino dal 20 al 30 agosto, con base alla Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina). All’incontro con la stampa sono intervenuti il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, l’assessore comunale alla cultura, Sebastian Cocco e Angelo Palmas, presidente dell’Ente Musicale di Nuoro organizzatore dell’iniziativa.

Il Seminario Nuoro Jazz è giunto alla ventisettesima edizione, la seconda sotto il coordinamento del pianista Roberto Cipelli, dopo venticinque dirette da Paolo Fresu (fondatore dei corsi, nel 1989, insieme alla compianta Antonietta Chironi). Saranno, come sempre, undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto la guida del nuovo corpo docente già in cattedra dall’estate scorsa: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Cinzia Spata e Francesca Corrias (canto), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Salvatore Maltana (musica d’insieme) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione). Sono invece volti nuovi per la classe di tromba, quelli di Fulvio Sigurtà e Dino Rubino, che avranno il compito di colmare il vuoto lasciato da Marco Tamburini, tragicamente scomparso lo scorso maggio.

Anche per quest’anno, la retta è di 250 euro e comprende la frequenza della masterclass internazionale che caratterizza ogni edizione dei seminari: stavolta a salire in cattedra è il pianista, fisarmonicista, arrangiatore e compositore americano Gil Goldstein. L’organetto diatonico e uno dei suoi più autorevoli interpreti, Totore Chessa, sono invece al centro dell’altra, immancabile masterclass, quella sulla musica tradizionale sarda, in programma, dal 24 al 30 agosto: l’iscrizione costa 200 euro. Rappresenta invece una novità assoluta per il seminario la master per fonici proposta in collaborazione con Mousikè Nuoro che verrà curata, dal 21 al 25 agosto (iscrizioni a 250 euro), da Marti Jane Robertson, apprezzata sound engineer americana trapiantata da tempo in Italia, e quella dedicata invece ai musicisti (titolo: “Parlare con il fonico”), in programma nei pomeriggi del 21 e del 22 (iscrizioni a 35 euro).

Aperti al pubblico, sempre alla Scuola Civica di Musica, sono infine i “Quattro passi nel jazz” in compagnia di Enrico Merlin, una serie di incontri (il 21, 22, 27 e 29 agosto alle 15,45) con il musicista e storico della musica del Novecento sul tema del jazz come musica senza confini.

Insieme ai corsi ritorna la consueta rassegna di concerti che ogni sera fa da corollario spettacolare alle attività didattiche, con fulcro a Nuoro ma con appuntamenti anche in tre centri della sua provincia: Onanì, Orosei e Posada.

Si comincia con due anteprime in programma a I Grani, il locale commerciale al centro di Nuoro.

La prima, lunedì 17, ha per protagonista proprio Enrico Merlin en solitaire con la sua chitarra. L’indomani, martedì 18, spazio invece al clarinettista sardo, ma di base a Parigi, Matteo Pastorino, in duo con il contrabbassista Salvatore Maltana.

Dall’abituale cornice dei cortili della casa natale di Grazia Deledda, il palco “centrale” della rassegna quest’anno si trasferisce all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico. Apre la serie di concerti in programma nella struttura in via Mereu, il 20 agosto, il sassofonista Gavino Murgia, enfant du pays formatosi anche grazie proprio ai corsi dell’Ente Musicale di Nuoro prima di intraprendere il suo originale percorso di ricerca fra jazz e tradizione sarda; con lui in concerto gli stessi compagni di viaggio dell’album dell’anno scorso, “L’ultima mattanza”: i francesi Michel Godard, virtuoso della tuba e del serpentone, e il percussionista Patrice Héral.

Lo stesso Gavino Murgia, stavolta in duo con Salvatore Maltana al contrabbasso, sarà protagonista l’indomani mattina (alle 11,30) di uno degli eventi canonici della rassegna: il concerto nella casa circondariale di “Badu ‘e Carros”.

Poi, in serata (ore 21), all’auditorium dell’ISRE, spazio invece al sestetto Jazz Express, formato dai migliori allievi della passata edizione del seminario, e poi al duo del sassofonista Raffaele Casarano con il pianista Mirko Signorile.

Di particolare significato il concerto dedicato alla memoria di Marco Tamburini che sabato 22 vedrà riuniti sul palco tutti i docenti del Seminario più un ospite del calibro di Paolo Fresu.

Anche il Ragini Trio di Nathan Daems (fiati), Marco Bardoscia (contrabbasso) e Lander Gyselinck (batteria), con la sua originale combinazione di jazz e musica classica indiana, si presenta a Nuoro (martedì 25) con uno special guest: il pianista serbo (ma francese d’adozione) Bojan Z.

Altri protagonisti della rassegna, la cantante Elisabetta Antonini, miglior nuovo talento allo scorso referendum della rivista Musica Jazz, con il suo progetto “The Beat Goes On” dedicato alla Beat Generation (mercoledì 26), il quartetto di Matteo Pastorino, altro talento passato attraverso i seminari nuoresi (il 23 agosto), e, ancora, un inedito trio all’insegna degli strumenti a mantice con Gil Goldstein e Antonello Salis alle fisarmoniche e Totore Chessa all’organetto (giovedì 27). Per Gil Goldstein anche un impegno in solo al Museo MAN (venerdì 28, alle 19.00).

Nuoro 71 copia

Paolo Fresu, una delle figure più emblematiche del jazz contemporaneo, si racconterà agli studenti e agli appassionati di eventi musicali mercoledì 29 aprile, alle ore 10.00, all’Università IULM di Milano. Sarà un incontro ravvicinato tra il grande musicista e gli studenti, un’occasione per conoscere un artista di fama internazionale che non ha mai dimenticato le sue radici sarde e che anzi, proprio a partire da queste, ha costruito la propria identità musicale e ha ideato Time in Jazz, uno degli eventi più noti (è giunto alla ventottesima edizione) e caratteristici della scena musicale contemporanea.

Paolo Fresu ha iniziato a suonare a undici anni nella Banda musicale di Berchidda – il proprio paese natale – e da allora non ha mai smesso di sviluppare il proprio talento: nel 1990 ha vinto il premio “Top Jazz” indetto dalla rivista “Musica Jazz” come miglior musicista, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (“Live in Montpellier”); nel 1996 il premio come miglior musicista europeo e il prestigioso “Django d’Or” come miglior musicista di jazz europeo; nell’anno 2000 ha ricevuto la nomination come miglior musicista internazionale. Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti del jazz (e non solo) degli ultimi trent’anni.

Time in Jazz è la testimonianza del suo attaccamento alla terra d’origine ed è anche l’oggetto principale della conversazione che avrà luogo presso il nuovo auditorium dell’Università IULM. È anche il motivo per cui l’esperienza di Fresu si è intrecciata con il percorso di studi della Facoltà di Arti, Turismo e Mercati di IULM, che ha promosso e organizzato l’incontro assieme al gruppo di lavoro di Time in Jazz.

L’incontro del 29 aprile – gratuito e aperto a tutti – è infatti al centro di un piccolo nucleo di eventi che prevede anche una mostra sulla storia di Time in Jazz, un percorso sonoro e una degustazione di vini tipici della Gallura. Al termine il quartetto di Paolo Fresu, Devil Quartet, con Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria), terrà una jam session di improvvisazione musicale.

Time in Jazz 2011 - Paolo Fresu tra le vigne (foto Massimo Schuster) m Time in Jazz 2013 - Joshua Redman in concerto a Telti (foto Massimo Schuster)

Pula - Piazza del Popolo.

Pula – Piazza del Popolo.

Nora.

Nora.

Pula - Piazza Chiesa.

Nora.

Pula - Casa Frau.

Pula – Casa Frau.

Pula rinnova l’appuntamento con il jazz, per il quinto anno consecutivo, con il Nora Jazz Festival 2013 in programma sabato 28 e domenica 29 settembre 2013, organizzato dal Cocis Sardegna, del Comune di Pula e dalla Regione SardegnaNelle due serate gli artisti si esibiranno al Teatro Romano di Nora e in tre piazze del paese, Piazza del Municipio, Piazza della Chiesa e Piazza del Popolo, con il coinvolgimento di tutta la comunità di Pula in questo evento tanto atteso.

Presso Casa Frau verranno organizzati anche dei laboratori curati dal trombettista francese Jean Luc Cappozzo con la collaborazione della banda musicale di Pula.

Il programma prevede:

sabato alle 20.30, in Piazza Chiesa, il concerto di Elva Lutza; alle 21.30, in Piazza Municipio, “Soundscape”, Stefano D’Anna quartet; alle 22.45, in Piazza del Popolo, Armeria dei Briganti; dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, a Casa Frau, laboratorio a cura del trombettista Jean Luc Cappozzo, con la banda musicale di Pula;

domenica, alle 19.00, al Tetro romano di Nora, Jean Luc Cappozzo, con la banda musicale di Pula; alle 20.30, in Piazza Chiesa, Massimo e Bebo Ferra duo; alle 21.30 in Piazza Municipio, Roundella, con Francesca Corrias; alle 22.45, in Piazza del Popolo, Paolo Carrus “New ensemble”; dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, a Casa Frau, laboratorio a cura del trombettista Jean Luc Cappozzo, con la banda musicale di Pula.