29 March, 2024
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Giovedì 28 maggio sarà il 59° compleanno di Amnesty International e Voci per la libertà, il festival musicale strettamente legato ad Amnesty, festeggerà l’avvenimento con un ricco programma, a partire dalle 21.00 su www.facebook.com/vocixlaliberta e su www.youtube.com/user/vocixlaliberta/videos .

Oltre trenta artisti legati al festival (in gran parte ex vincitori o finalisti del premio per emergenti) daranno vita ad una diretta streaming piena di musica e testimonianze. In più un vero e proprio regalo: una reinterpretazione in forma collettiva da parte di tutti loro (sotto il nome di “Le stelle di Voci per la Libertà”) di “Pane e coraggio”, il brano di Ivano Fossati che vinse premio Amnesty International Italia nella sezione Big nel 2004.

Un modo per ricordare il 28 maggio 1961, quando, con la pubblicazione sulla prima pagina dell’Observer di un articolo-appello dell’avvocato inglese Peter Benenson intitolato ‘I prigionieri dimenticati’, nacque Amnesty International. Cinquantanove anni d’impegno per la tutela e la promozione dei diritti umani, accanto e insieme ai titolari dei diritti; cinquantanove anni di campagne per liberare i prigionieri di coscienza, abolire la pena di morte, porre fine alla tortura e alla violenza contro le donne, contrastare impunità e discriminazione, garantire il diritto all’alloggio, alla salute, all’ambiente e all’istruzione, riaffermare i diritti umani di migranti, richiedenti asilo e rifugiati.

A condurre la serata del 28 sarà Savino Zaba (di Rai Radio 1), lo storico presentatore del festival. Oltre agli interventi musicali saranno ospiti Alessandro Guerra e Riccardo Noury, presidente e portavoce di Amnesty International Italia; Giovanni Stefani e Michele Lionello, presidente e direttore artistico dell’Associazione Voci per la Libertà; Enrico Deregibus e Melania Ruggini, consulenti artistici dell’associazione. Gli artisti coinvolti sono: Riky Anelli, Giorgio Barbarotta, Eleonora Betti, Elisa Erin Bonomo, Cloud, Leo Miglioranza e Alberto Cendron dei Do’Storieski, Adolfo Durante, Davide Nosea de Les Fleurs des Maladives, Massimo Francescon, Giovi, Roberto Cossu Cortejanas dei Golaseca, Gianluca Casazza dei Grace N Kaos, Francesco Mucè dei Loren, Anna Luppi, Valentina Benaglia de La Malaleche, Marcondiro, Maurizio Zannato dei Marmaja, Michele Mud, Assia Fiorillo delle Mujeres Creando, Chiara Patronella, Totò Nocera de Pupi di Surfaro, Fabrizio “Pachamama” Russo della Riserva Moac, Danilo Ruggero, Carlo Valente, Giulia Ventisette, Kumi Watanabe, Michela Grena dei Wicked Dub Division, Giulio Wilson.

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Come annunciato a luglio, il disco della 20ª edizione del festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty” ha vinto la Targa Tenco 2018 nella categoria “Album collettivo a progetto”, una importante affermazione che arriva proprio nei vent’anni del festival e in una edizione del Premio Tenco dedicata ai Migranti (il titolo è, per la precisione, “Migrans – Uomini, idee, musiche”). La rassegna, in programma dal 18 al 20 ottobre a Sanremo, vede fra gli artisti ospiti Lo Stato Sociale, Elisa, Zucchero, Simone Cristicchi e Neri Marcorè.

Voci per la Libertà sarà rappresentata dal suo direttore artistico Michele Lionello che ritirerà il premio nella serata di sabato 20 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo. Nella stessa giornata, alle ore 12.00, nella sede del Club Tenco, all’ex magazzino ferroviario, ci sarà una conferenza stampa con i vari vincitori delle Targhe Tenco che verrà aperta da un live acustico di Carlo Valente, che si è aggiudicato il Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti, nel 2017 ed è presente nell’album di Voci per la Libertà premiato in questa occasione.

A sottolineare la grande soddisfazione è lo stesso Lionello: «Per noi è un importantissimo riconoscimento dell’impegno artistico di vent’anni a fianco di Amnesty International Italia per promuovere la musica di qualità e i diritti umani. Un ulteriore stimolo per continuare in questa direzione».

 

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Anche quest’anno “Voci per la libertà” sarà protagonista al Mei, il Meeting degli Indipendenti, in programma a Faenza dal 28 al 30 settembre.

Nella giornata del 29 saranno molti gli appuntamenti che vedono coinvolto il festival veneto: si parlerà del libro uscito nel 2017 per festeggiare i vent’anni del festival e saranno ospiti in varie situazioni alcuni artisti legati a “Voci”: i vincitori del Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti, nel 2018 e nel 2017, rispettivamente Pupi Di Surfaro e Carlo Valente, e i vincitori del Premio della Critica: Danilo Ruggero (2018) e Elisa Erin Bonomo (2017).

Si comincerà dal mattino con la partecipazione a “EdicolAcustica”, all’edicola della stazione ferroviaria di Faenza, dove saranno ospiti: alle 11.00 Danilo Ruggero e alle 12.00 Michele Lionello, direttore artistico di VxL, ed Elisa Erin Bonomo. Nel pomeriggio alle 16.30 sarà invece la volta di Carlo Valente.

Alle 14.00 al Caffè Letterario Musicale (al Caffè della Molinella, in Piazza Nenni), ci sarà la presentazione del libro sui vent’anni di festival e del CD della ventesima edizione, recente vincitore della Targa Tenco come miglior album collettivo a progetto. Parteciperanno Michele Lionello, Elisa Erin Bonomo e Carlo Valente.

Ci sarà poi spazio anche per due esibizioni al Corona Cocktail Plaza (Piazza Martiri della Libertà): alle 17.30 Danilo Ruggero, alle 23.30 i Pupi di Surfaro.

Il Mei è il più grande evento italiano dedicato alla musica indipendente ed emergente, denso di concerti, incontri, convegni, premi ed expò. Tutto il programma dettagliato è su www.meiweb.it . 

Il legame con VxL è ormai storico: a partire dal 2003, anno in cui il festival è stato premiato dal Meeting come ‘Miglior festival dell’anno’, fino ad oggi come parte della Rete dei festival, associazione che contribuisce a tutelare e favorire lo sviluppo dei festival per musica emergente in Italia. Inoltre il Mei continua a supportare “Voci” nelle varie attività e iniziative a favore dei diritti umani attraverso la musica.

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La Sicilia trionfa a Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty 2018. Domenica sera nel contest per emergenti il Premio Amnesty è stato vinto dai Pupi di Surfaro, che arrivano dalla provincia di Caltanissetta, mentre il premio della critica se lo è aggiudicato Danilo Ruggero di Pantelleria.

Nel festival legato ad Amnesty il premio del pubblico è andato invece a La Malaleche (gli altri due finalisti erano Eleonora Betti e le Mujeres creando).

Dopo le esibizioni dei concorrenti, la seconda parte della serata sul palco di Rosolina Mare è stata tutto per Brunori Sas, vincitore del premio Amnesty nella sezione Big con il brano “L’uomo nero”. La sua esibizione, tra ironia e impegno, ha entusiasmato il pubblico, più di 1000 spettatori che hanno seguito una serata in cui, come sempre in Voci per la libertà, la musica di qualità si è affiancata al tema dei diritti umani.

Dal piglio teatrale la proposta dei Pupi di Surfaro, che hanno vinto questa 21a edizione con “Gnanzou”, brano che narra del tragico viaggio che un migrante deve affrontare per approdare in un porto sicuro. L’ impostazione musicale è di grande interesse: sposa tradizione siciliana e dialetto con l’elettronica e la forza ritmica.

Hanno presentato le serate Savino Zaba (Rai1, Radio2) e Carmen Formenton (Voci per la Libertà).

Nel pomeriggio di domenica c’è stato un incontro con Brunori Sas e con il presidente e il portavoce di Amnesty Italia, Antonio Marchesi e Riccardo Noury, in presenza dell’assessore all’istruzione di Rosolina Anna Frasson e del direttore artistico Michele Lionello.

Riccardo Noury ha ricordato che «questo festival ormai è una produzione a ciclo continuo di iniziative per i diritti umani». Ha poi parlato della campagna sostenuta quest’anno da Voci per la libertà “La solidarietà non è un reato”: «Il mondo delle ONG – ha detto – è sotto attacco, sostenuto da mezzi potenti e noi reagiamo come possiamo, cercando linguaggi sempre più efficaci per diffondere i nostri messaggi».

Marchesi è entrato nello specifico del Premio a Brunori Sas per il suo brano contro l’intolleranza. «Il problema più grave con cui si confronta Amnesty nel mondo in questa fase storica è la discriminazione che diventa odio nei confronti di determinate categorie e gruppi di persone, spesso anche utilizzando informazioni false che alimentano il rancore. Non solo verso migranti e rifugiati, ma anche verso tutte le minoranze. Sono felice anche per questo del premio a questa canzone e della stretta collaborazione con Voci per la Libertà».

Brunori Sas ha spiegato la genesi del brano, confessando il suo «timore di fare l’ennesimo pezzo che in maniera retorica trattasse il tema dell’intolleranza. Quando l’ho scritto, 3 o 4 anni fa, avevo però percepito, anche attraverso i miei tour per l’Italia, la necessità e l’esigenza di fare la mia parte. Mi sono reso conto che certe paure comunque mi appartenevano e che dovevo guardare dentro di me con onestà per cercare di contrastarle. La canzone nasce da questo».

La giornata di chiusura è iniziata in spiaggia alle 5.00, al sorgere del sole, con “…a passi leggeri” una suggestiva performance di musica e danza contemporanea a cura dei Cantieri Culturali Creativi.

Il programma del festival si è srotolato su quattro giornate, dal 19 al 22, dense di eventi e che hanno visto tra gli ospiti Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane, la Med Free Orkestra, BO.RO.FRA e Carlo Valente (vincitore del contest nel 2017), insieme agli artisti in gara nell’edizione del Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti. In otto sono arrivati sul palco di Rosolina Mare: oltre ai 5 finalisti c’erano anche le Storie Storte, Giulia Ventisette e Iza&Sara, che hanno partecipato alle semifinali di venerdì e sabato.

Tra i “bonus” un tour di otto concerti reso possibile grazie ad un bando di Nuovo Imaie (progetto realizzato con i fondi dell’art.7 L. 93/92) che sarà assegnato nei prossimi giorni ad uno degli artisti arrivati all’ultima fase delle selezioni, dopo le necessarie verifiche dei requisiti.

Proprio alla vigilia dell’evento è arrivata la notizia che il disco con i brani della 20a edizione del festival ha vinto la Targa Tenco nella categoria “Album collettivo a progetto”: una importante affermazione che è stata di buon auspicio per la 21a edizione.

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Il disco della 20a edizione del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” ha vinto la Targa Tenco nella categoria “Album collettivo a progetto”, un’importante affermazione che arriva proprio alla vigilia della 21a edizione.

A sottolineare la grande soddisfazione per “Voci” è il direttore artistico Michele Lionello: «Per noi è un importantissimo riconoscimento dell’impegno artistico di vent’anni a fianco di Amnesty International Italia per promuovere la musica di qualità e i diritti umani. Un ulteriore stimolo per continuare in questa direzione».

L’associazione “Voci per la libertà” vuole condividere il premio con Amnesty International Italia e con i partner storici MEI (che ha collaborato alla realizzazione del Cd) e Rete dei festival, e vuole ringraziare chi ha sostenuto il progetto, MiBACT e SIAE, quest’ultima nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

Ma la condivisione, oltre che un grande ringraziamento, sono anche ovviamente per gli artisti presenti nell’album, che hanno festeggiato con “Voci” i vent’anni di festival, e simbolicamente anche per tutti quelli saliti sul palco in due decenni.

L’album racchiude alcuni momenti musicali dell’ultima edizione del festival, quella del 2017, appunto la ventesima. Sono 15 i brani presenti, a partire da quelli vincitori: “Ballata triste” di Nada, che si è aggiudicata il Premio Amnesty International Italia 2017 nella sezione Big, e “Crociera meraviglia” e “Tra l’altro” di Carlo Valente, che ha prevalso nel contest riservato agli artisti emergenti. Troviamo poi tre degli ospiti delle serate del festival, Diodato, The Bastard Sons of Dioniso e Giovi, e gli altri artisti in concorso, a partire da Elisa Erin Bonomo, premio della critica, e dagli Amarcord, premio della giuria popolare fino ai finalisti Nevruz e Tukurù e ad una artista protagonista di Arte per la Libertà – il festival della creatività per i diritti umani, Anna Luppi.

La vittoria in quello che è il maggior riconoscimento italiano per la canzone d’autore diventa inevitabilmente un viatico importante per la nuova edizione di “Voci per la libertà”, quattro giorni pieni di musica di qualità e di attenzione ai temi dei diritti umani dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo.

Brunori sas, vincitore del Premio Amnesty Italia 2018, sezione Big, sarà uno dei protagonisti di un programma ricco di eventi, che comprende anche ospiti come Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane e la Med Free Orkestra ed i semifinalisti del contest 2018.

Sono otto le band e cantautori provenienti da tutta Italia in concorso per il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, dedicato ai migliori brani legati alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Il contest proporrà le semifinali il 20 e 21 luglio e la finale fra i cinque migliori il 22 luglio.

Il 20 luglio si fronteggeranno: Storie Storte da Venezia con “Mare nostro” (folk), Giulia Ventisette da Firenze con “Tutti zitti” (pop d’autore), La Malaleche da Monza/Bergamo con “Siamo migranti” (patchanka), Iza&Sara da Forlì/Faenza con “Favola” (pop).

Il 21 luglio toccherà a: Pupi di Surfaro dalla Sicilia con “Gnanzou” (nu kombat folk), Danilo Ruggero da Pantelleria con “Agghiri ddrà” (folk / canzone d’autore), Mujeres Creando da Napoli con “E je parlo ‘e te” (world music), Eleonora Betti da Arezzo con “Libera” (folk / canzone d’autore).

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Appuntamento da non perdere sabato 7 aprile, dalle ore 21.00, all’Osteria delle Dame di Bologna. Sul palco di quello che è un vero e proprio luogo di culto della canzone d’autore italiana, infatti, saranno di scena Enrico Deregibus, giornalista musicale e biografo di Francesco De Gregori, che parlerà del principe dei cantautori e della canzone d’autore romana; dalle 22.00, poi, ci sarà un’intervista-concerto del direttore artistico delle Dame, Paolo Talanca, con Carlo Valente: un viaggio tra le canzoni e la poetica di uno dei più promettenti cantautori romani in circolazione.

Enrico Deregibus ha pubblicato nel 2015 la biografia di Francesco De Gregori “Mi puoi leggere fino a tardi” (Giunti editore) e nel 2016 ha firmato il libro inserito in “Backpack”, il cofanetto ufficiale che riunisce tutti i dischi del cantautore romano. Ha pubblicato diversi altri volumi e si occupa a vario titolo di molti festival legati alla canzone di qualità, dal “Premio Bianca d’Aponte” a “Voci per la libertà-Una canzone per Amnesty”, da “PeM-Parole e musica in Monferrato” al “Premio Andrea Parodi”, dal “Premio Bindi” al “Premio Giorgio Lo Cascio”. E’ consulente del Mei e dirige il Festival del giornalismo musicale.

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Un’associazione che riunisca i giornalisti e i critici musicali italiani: sarà incentrata su questo l’edizione speciale del Forum del giornalismo musicale che si terrà sabato 23 dicembre a Roma.

Il Forum, diretto da Enrico Deregibus, dopo due edizioni di successo al Mei di Faenza si sposta ora nella capitale, nell’ambito della manifestazione “MEIllennials”, in programma dal 21 al 23 al Monk (in Via Giuseppe Mirri 35).

Nella mattinata del 23, alle ore 10, si svolgerà una assemblea fra tutti gli aderenti al Forum per dare il via ai lavori per la creazione appunto di una associazione di giornalisti e critici musicali, esigenza maturata durante le due edizioni di Faenza. Nell’assemblea se ne discuterà delineando le linee guida per uno statuto.

Per aderire, basta inviare una semplice mail a: enrico.deregibus@gmail.com e in copia a mei.materialimusicali.it .

Non sarà però l’unico momento della tre giorni dedicato al giornalismo di settore. Venerdì 22, infatti, nel tardo pomeriggio ci sarà un “Aperitivo social” con un incontro/seminario, dedicato ai giovani giornalisti ma aperto a tutti, di Fabrizio Galassi (giornalista, docente e consulente di digital marketing), dal titolo: “Giornalismo digitale: gli algoritmi aiutano a scrivere meglio?”.

Il Forum del giornalismo musicale, un format unico in Italia, ha ospitato nei suoi primi due anni numerose iniziative: tavoli di lavoro, assemblee, lezioni, corsi di aggiornamento, incontri con figure professionali. Ha coinvolto sino ad oggi oltre 200 giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, sino alle radio e tv. Si tratta di una occasione unica per affrontare da molti punti di vista i temi centrali del giornalismo musicale di oggi: il rischio di estinzione, il nuovo ruolo, la carenza di spazi, l’interazione fra media diversi e molto altro.

Il Forum sarà ospitato da MEIllennials, I Premi degli Indipendenti per i Giovani. Una tre giorni del Mei indirizzata ai giovanissimi nuovi artisti della scena musicale indipendente ed emergente, con anche i Premi PIVI e PIMI a loro riservati. Durante la tre giorni si esibiranno, grazie a un contest esclusivo, le future leve musicali provenienti dai licei e dalle scuole di musica; inoltre, non mancherà la formazione, che prevede incontri, seminari e workshop.

Tra gli ospiti e i premiati Gomma, Lucio Corsi, La Notte, Daniele Coccia Paifelman, The Niro, Le Ore, Agnese Valle, Carlo Valente, Le Capre a Sonagli, Riccardo Sinigallia, Roberto Angelini, Edoardo De Angelis e Marina Rei. Ospiti dell’anteprima del 20 dicembre saranno Caracas (Stefano Saletti & Valerio Corzani) e gli Skiantos.

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Il festival ‘Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty’ sarà protagonista nel prossimo MEI di Faenza, in programma dal 29 settembre al 1° ottobre, offrendo una parte importante della sua 20a edizione, svoltasi a luglio a Rosolina Mare.

Domenica 1° ottobre sarà cospicua la presenza di artisti portati da Voci per la libertà per il concerto per la pace, la solidarietà e i diritti umani che nel pomeriggio concluderà il Mei: si esibiranno i vincitori dell’ultima edizione Carlo Valente, Elisa Erin Bonono e Amarcord e con loro Diodato, che è stato ospite speciale all’ultimo festival. Durante il concerto interverrà inoltre la vice presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti, che presenterà fra l’altro la campagna #CORAGGIO, dedicata alle persone che difendono i diritti umani e che stanno subendo un livello senza precedenti di persecuzioni, intimidazioni e violenze.

Ma già dal 30 settembre, presso la Galleria Molinella, ci sarà la presentazione dell’opera multimediale “Inalienabile – Musica e Diritti Umani”, un progetto di immagini e riflessioni a cura del collettivo RuheTag e realizzato per “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”. “Inalienabile” è un percorso sul rapporto tra musica e diritti umani. Un’opera multimediale dal forte impatto emotivo, che vede alternarsi fotografie, voci, luci, video, musiche, con la partecipazione di musicisti come Francesco Guccini, Nada, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Edoardo Bennato, Piotta, Modena City Ramblers, Roy Paci, Simone Cristicchi. Direzione creativa: Silva Rotelli; progetto grafico: Davide Falzone; colonna sonora: Julia Kent.

Durante le giornate di Faenza saranno presenti poi anche altri musicisti legati a Voci per la libertà, come Riky Anelli (finalista a Voci per la Libertà 2015) che venerdì 29 settembre sarà ospite della serata dedicata a Lucio Battisti e Massimo Francescon Band (vincitore del Premio Web 2017) che si esibirà sabato 30 settembre al Palco Corona Cocktail Plaza.

Il legame tra Voci per la Libertà e il Mei è ormai storico: a partire dal 2003, anno in cui il festival è stato premiato dal Meeting come ‘Miglior festival dell’anno’, fino ad oggi il Mei è sempre stato al fianco del festival, supportandolo e collaborandovi.