14 December, 2025
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Concluso il lungo cammino in Gallura (a Palau e La Maddalena è stata ricordata Cinzia Pinna), l’artivista viandante Rosalba Castelli arriva questa mattina nel Sassarese con “Orme d’ombra”, il progetto dell’associazione Artemixia di Torino che ha come obiettivo primario la sensibilizzazione di cittadini e cittadine per la prevenzione della violenza di genere, in tutte le sue forme, ma con particolare attenzione per la memoria delle vittime di femminicidio. Castelli ha scelto la Sardegna per compiere a piedi, da settembre a dicembre, un lungo percorso (circa 1.200 km) con lo zaino in spalla e un centinaio di nastri, ricamati in buona parte dalle detenute della Casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino e, strada facendo, da alcune donne incontrate in Sardegna che hanno voluto così ricordare alcune vittime dell’Isola. Un’iniziativa andata oltre le aspettative iniziali e che sta coinvolgendo le comunità locali da Sud a Nord della Sardegna: sono 1.200 i bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni che sinora hanno preso parte agli incontri in varie località dell’Isola.

Oggi Rosalba è a Santa Maria Coghinas dove, alle 11, apporrà un nastro con il nome di Sofia Castelli al Monumento dei Caduti. Sofia aveva 20 anni ed è stata uccisa nel sonno dal suo ex fidanzato con otto coltellate, la notte tra il 28 e il 29 luglio 2023 nel suo appartamento di Cologno Monzese.

Poco dopo, all’Auditorium “Fabrizio De Andrè, un incontro con le scuole organizzato in collaborazione con la ProLoco Coghinese.

Domani, venerdì 21, l’arrivo a Sassari, dove sono in programma un incontro con gli studenti del liceo scientifico Giovanni Spano e la deposizione di un nastro in memoria di Alina Cossu (21enne di Porto Torres uccisa il 9 settembre 1988). Sempre domani ma alle 18 (al Quod-Design in via Mercato, 1b), la presidente di Artemixia sarà ospite di un Aperitivo politico-culturale.

Sabato 22 (ore 11) a Palazzo Ducale è invece prevista una cerimonia con i nastri in ricordo di Monica Moretti (brillante urologa di 38 anni, brutalmente assassinata il 23 giugno 2002 da un suo ex paziente) e Ambra Dentamaro: quest’ultima era una transgender che fu uccisa la notte del 23 settembre 2018, a San Giorgio di Bari. È la prima donna trans che Rosalba andrà a commemorare attraverso questo progetto di memoria collettiva.

Rosalba ha inoltre proposto un incontro con le detenute del carcere di Sassari, per il quale sta aspettando conferma dalle autorità penitenziarie.

«In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Movimento Omosessuale Sardo (Mos) partecipa con profondo senso di responsabilità e solidarietà alla costruzione di un percorso verso la data del 25 novembresottolinea Simone Sanna Venerdini, presidente del Mos -. Quest’anno abbiamo abbracciato con entusiasmo il progetto “Orme d’ombra” di Rosalba Castelli, con la quale abbiamo organizzato una serie di iniziative per e con la città di Sassari. A Palazzo Ducale, sede del Comune di Sassari, daremo vita a un gesto semplice ma carico di significato: presso la postazione “Spazio Occupato” proposta dall’Amministrazione comunale, verranno apposti i nastri a ricordo di due donne del territorio, Monica Moretti e Alina Cossu. Con grande orgoglio, il Mos sarà inoltre la prima tappa dove verrà apposto anche il nastro dedicato a una donna trans vittima di violenza maschile: Ambra Dentamaro. Un gesto particolarmente significativo, che restituisce dignità ad Ambra e al suo nome, non riconosciuto né in ambito giudiziario, né giornalistico, né familiare durante le indagini sulla sua morte, rimasta impunita. Giornalisti, legali e familiari l’avevano infatti chiamata con il suo deadname, ignorando la sua identità di genere e la sua volontà. Questo gesto vuole ricordare che la violenza di genere assume molte forme e attraversa identità diverse, ma ha un tratto comune: la disumanizzazione delle vittime e l’indifferenza che troppo spesso la circonda. Come associazione Lgbt+, crediamo fermamente che la lotta alla violenza di genere richieda alleanze, ascolto e impegno condiviso. Nessuna persona – cisgender o transgender – deve essere lasciata sola. Ogni nome che ricordiamo oggi è un richiamo alla responsabilità collettiva e alla necessità di politiche più efficaci di prevenzione, protezione e sostegno. Siamo qui per affermare che la violenza non è inevitabile. Può e deve essere contrastata ogni giorno, da istituzioni, comunità e singole persone. Oggi onoriamo la memoria; da domani continueremo a lavorare perché nessun’altra vita venga spezzata. Il percorso inizierà con la partecipazione del Mos al TDoR – Transgender Day of Remembrance del 20 novembre, con un evento in piazza organizzato insieme a Trans Support Sassari* e altre realtà del territorio, con le quali torneremo poi in piazza il 25 novembre.»

Questa mattina il cammino di sensibilizzazione Orme dombra, ideato dall’artivista viandante Rosalba Castelli e promosso dall’Associazione Artemixia APS, ha fatto tappa a SantAntioco in una giornata intensa e densa di significati.

L’assessore all’istruzione Luca Mereu ha accolto Rosalba Castelli, reduce dal completamento del giro a piedi dell’isola di Sant’Antioco, accompagnandola all’incontro con le studentesse e gli studenti dell’Istituto Alberghiero IPIA, dove per due ore si è tenuto un confronto profondo e partecipato.

L’incontro è avvenuto il giorno successivo al ritrovamento del corpo di Cinzia Pinna, 33 anni, scomparsa l’11 settembre a Palau e ritrovata senza vita nella tenuta del suo assassino. La sua tragica vicenda ha attraversato con forza le parole e la testimonianza di Rosalba, che ha invitato i ragazzi e le ragazze a riflettere: «Il fatto che Cinzia sia stata cercata, attesa, sperata viva fino allultimo, ha unito i cuori in una voce collettiva. Ma la sua storia rischia di essere cancellata, come le è stata sottratta la vita. Ciò che ci resta è rabbia e frustrazione. Oggi siamo qui per gridare i loro nomi, perché non vengano dimenticati: Cinzia, Cesira, e tutte le altre».

Al termine dell’incontro, un gruppo di ragazzi ha accompagnato Rosalba in corteo per le vie di Sant’Antioco, insieme a docenti, la consigliera Daniela Massa, cittadine e cittadini, fino al Parco Archeologico. Qui, in un luogo scelto dai giovani come simbolico, è stato apposto un nastro rosso in memoria di Cesira Bianchet, 82 anni, uccisa esattamente un anno fa a Tarzo dal marito.

Un gesto rituale che ha unito voci e passi in un coro collettivo, per ricordare Cesira, Cinzia e tutte le donne che più non hanno voce.

Dopo il corteo, le ragazze e i ragazzi hanno accompagnato Rosalba fino al Municipio, dove è stata accolta dal sindaco Ignazio Locci. In segno di sostegno, l’adesivo del progetto Orme d’ombra è stato apposto sulla targa dell’ufficio del sindaco, accanto al suo nome, come testimonianza concreta dell’impegno della comunità contro la violenza.

Luca Mereu, assessore della Cultura e Coesione, Parco Archeologico – Comune di Sant’Antioco

«La violenza contro le donne presenta ormai numeri allarmanti. È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze e stereotipi. È fondamentale abbattere i pregiudizi e gli atteggiamenti discriminatori che rendono ancora oggi le donne più vulnerabili nella società, nel lavoro e nella famiglia. Come istituzioni dobbiamo fare la nostra parte, sostenendo iniziative encomiabili come questa: ringrazio Rosalba, anche a nome dellAmministrazione comunale, per la fatica della sua testimonianza.»

Romeo Ghilleri, sindaco di Nuxis

«Siamo felici di accogliere nel nostro territorio Rosalba Castelli, attivista viandante e ideatrice del progetto Orme dombra. È per noi un onore che abbia scelto di fare tappa qui. Come Amministrazione difendiamo con fermezza i diritti delle donne, sosteniamo la parità di genere e condanniamo ogni forma di violenza.«

Alessandra Manca, assessore delle Politiche sociali, Socio sanitarie, Famiglia, Lavoro e Pari opportunità, comune di San Giovanni Suergiu

«LAmministrazione comunale di San Giovanni Suergiu esprime profonda gratitudine a Rosalba Castelli, artivista coraggiosa e sensibile, per aver scelto di portare anche nel nostro Comune il progetto “Orme d’ombra”.

Attraverso il suo cammino, Rosalba dona voce e memoria a tante donne vittime di violenza, trasformando ogni passo in un messaggio di consapevolezza, impegno e speranza.  

Un cammino simbolico, fatto di memoria e impegno per ribadire limportanza di unazione collettiva e costante nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di abuso.»

Rosalba Castelli, artivista viandante

«La vicenda di Cinzia Pinna ci lascia un dolore enorme. La sua storia viene messa in ombra da quella del suo assassino, così come la sua voce le è stata tolta. Per questo dobbiamo restare unite e uniti: nominare le vittime, gridare i loro nomi, trasformare la rabbia in cambiamento. Oggi, a SantAntioco, Cinzia e Cesira sono state ricordate con forza dai ragazzi e dalle ragazze: questo è il modo in cui possiamo restituire dignità e memoria a chi non c’è più.»

Il cammino prosegue:

26 settembre, mattina – Nuxis: incontro con le scuole primarie e secondarie di I grado dell’Istituto Comprensivo Santadi/Narcao, con il sindaco Romeo Ghilleri.

26 settembre, ore 16.00 – San Giovanni Suergiu: appuntamento in Piazza Emanuela Loi, per ricordare la poliziotta sarda uccisa dalla mafia mentre faceva da scorta a Paolo Borsellino.

29 settembre, ore 11.00 – Teulada: alla scuola via Nino Bixio 34

30 settembre, ore 11.00 – Sant’Anna Arresi: alla scuola piazza Aldo Moro 1

Il progetto Orme d’ombra intreccia arte, cammino e memoria: in 100 giorni Rosalba Castelli percorrerà 1.200 km lungo il Cammino 100 Torri e il Cammino Minerario di Santa Barbara, raggiungendo 105 torri costiere della Sardegna. In ciascun luogo depositerà un nastro rosso, ricamato a mano dalle donne detenute del carcere Lorusso Cotugno di Torino, in memoria di una donna vittima di femminicidio.

Il progetto si avvale di numerosi e prestigiosi patrocini, di partnership e collaborazioni che coinvolgono enti e associazioni sia piemontesi, sia sardi.

Gli interventi di Rosalba nelle scuole sono a titolo gratuito.