28 March, 2024
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Domani, venerdì 27 aprile, gli appuntamenti con l’VIII Festival pianistico del Conservatorio di Cagliari proseguono con “Invito a concerto”. Alle 18.00 nell’aula magna dell’istituzione di piazza Porrino la musicologa Martina Stracuzzi illustrerà il programma del concerto di mercoledì 2 maggio, quando il violoncellista Oscar Piastrelloni, in duo col pianista Riccardo Leone, il flautista Enrico Di Felice, il violista Dimitri Mattu, l’arpista Cristina Greco, il clarinettista Fabrizio Fadda e il soprano Maria Grazia Piccardi accompagnati al pianoforte da Manuele Pinna, proporranno una serata incentrata sulle musiche di Claude Debussy, compositore a cui quest’anno, in occcasione del centenario della morte, il Festival dedica questa edizione.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso ed attento ne ha seguito le precedenti edizioni. Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

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Dopo la conferenza di lunedì, tenuta dalla musicologa Myriam Quaquero, entra nel vivo l’VIII Festival pianistico del Conservatorio di Cagliari dedicato alla figura e opera di Claude Debussy nel centenario della morte.

Domani, mercoledì 18 aprile, alle 18,30 nell’Auditorium (in piazza Porrino) è in programma il primo concerto cameristico di questa nuova edizione.

Protagonista sarà il Quartetto “Andala” composto dai violinisti Corrado Masoni e Giorgio Oppo, dal violista Luigi Moccia e dal violoncellista Andrea Pettinau con la partecipazione della pianista Francesca Carta. Il programma della serata proporrà di Debussy L’Intermezzo e Scherzo per Violoncello e Pianoforte, la Sonata in sol minore L 140 per violino e pianoforte e il Quartetto in sol minore per archi.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i dipartimenti di Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

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Prende il via lunedì 16 aprile, alle 18.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari, con una conferenza della musicologa Myriam Quaquero, dal titolo “Claude Debussy – Tra Romanticismo e Modernità”, l’VIII Festival pianistico del Conservatorio. La rassegna è dedicata quest’anno al grande compositore francese Claude Debussy nel centenario della morte.

Sino al 2 maggio, e poi di nuovo da settembre, ritorna l’appuntamento con questo grande contenitore di manifestazioni didattico-artistiche, conferenze, invito al concerto, conversazioni pianistiche e concerti dedicati al grande repertorio pianistico e cameristico.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni. Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i dipartimenti di Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

Dopo la conferenza di apertura di lunedì, il festival prosegue mercoledì 18 aprile, alle 18,30, nell’Auditorium del Conservatorio con il primo dei due concerti cameristici previsti per questa prima parte: di Debussy saranno eseguiti “L’Intermezzo e Scherzo per Violoncello e Pianoforte, la Sonata in sol minore L 140 per violino e oianoforte e il Quartetto in sol minore per archi”. Protagonisti della serata sarà il Quartetto “Andala” composto dai violinisti Corrado Masoni e Giorgio Oppo, dal violista Giovanni Moccia e dal violoncellista Andrea Pettinau con la partecipazione della pianista Francesca Carta.

Venerdì 27 aprile, sempre alle 18.00, ma nell’aula magna del Conservatorio, l’appuntamento è con “Invito al concerto”, curato dalla musicologa Martina Stracuzzi che illustrerà il programma del concerto di mercoledì 2 maggio, alle 18,30, nell’auditorium. Suoneranno il violoncellista Oscar Piastrelloni in duo col pianista Riccardo Leone, il flautista Enrico Di Felice, il violista Dimitri Mattu, l’arpista Cristina Greco, il clarinettista Federico Fadda e il soprano Maria Grazia Piccardi accompagnati al pianoforte da Manuele Pinna. Verranno eseguite di Claude Debussy la Sonata in re minore per Violoncello e Pianoforte, “Syrinx” per flauto solo, la Sonata per flauto viola e arpa L 137, leDanse Sacrée et Danse Profane2 L. 103 per arpa e archi, la Rapsodia per clarinetto e pianoforte e i due brani vocali “Beau soir” e “Mandoline”.

La seconda parte del Festival Pianistico è in programma dal 19 settembre: sino al 21 novembre sarà proposto un nutrito cartellone che prevede, tra l’altro, l’esecuzione dell’integrale pianistica di Claude Debussy.

 

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Nuovo appuntamento giovedì 12 aprile nell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari per “Fiati, il respiro della musica”, rassegna curata dal Dipartimento fiati dell’istituzione musicale cagliaritana.

Alle 18.00 è in programma “Due quintetti”, concerto che vedrà alternarsi sul palco due diverse formazioni a fiati composte in prevalenza dai migliori studenti del Conservatorio. Studenti che, da domani (martedì 10 aprile) e sino a giovedì, potranno ulteriormente approfondire la loro preparazione grazie alla masterclass sulla musica per fiati che vedrà ospite Giampaolo Pretto, primo flauto solista dell’Orchestra nazionale della Rai.

La serata di giovedì si apre nel segno di Franz Danzi e prosegue con brani di Jaques Ibert e Claude Debussy. Sul palco si saranno Giulia Lallai (flauto), Lia Scalas (oboe), Davide Melis (clarinetto), Sonia Vargiu (fagotto) e Miriam Picciau (corno).

La seconda parte del concerto, incentrata sulle note di Giuseppe Cambini e di Darius Milhoud, vedrà protagonisti il docente Andrea Mocci (sassofono solista nella Scaramouche di Milhoud) e gli studenti Marina Onidi (flauto), Laura Piras (oboe), Fabrizio Fadda (clarinetto), Theo Puddu (fagotto), Serena Flore (corno).

“Fiati, il respiro della musica” è una rassegna pensata accendere l’attenzione sul settore degli strumenti a fiato ripescando a piene mani da un repertorio che abbraccia tutta la storia della musica, dal barocco all’ottetto a fiato di Igor’ Fëdorovič Stravinskij. Protagonisti del ciclo di concerti sono soprattutto i migliori studenti del dipartimento Fiati che, affiancati dai loro insegnanti, in un’ideale spirito di condivisione, hanno la possibilità di vivere un’esperienza professionalizzante e di esprimersi nei più rappresentativi organici di strumenti a fiato.    

L’ingresso ai concerti è libero e gratuito.

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Con un concerto che vuole omaggiare il grande compositore Gioacchino Rossini nel 150° anniversario della morte giovedì 5 aprile, alle 18.00, nell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari prende il via Fiati, il respiro della musica, rassegna concertistica curata dal Dipartimento Fiati dell’istituzione musicale cagliaritana.

Per cinque giovedì (sino al 10 maggio) l’appuntamento sarà con una manifestazione che punta a rianimare il settore degli strumenti a fiato ripescando a piene mani da un repertorio che abbraccia tutta la storia della musica, dal barocco all’ottetto a fiato di Stravinsky.

Protagonisti del ciclo di concerti saranno soprattutto i migliori studenti del dipartimento che, affiancati dai loro insegnanti, in un’ideale spirito di condivisione, avranno la possibilità di vivere un’esperienza professionalizzante e di esprimersi nei più rappresentativi organici di strumenti a fiato.  

Giovedì si parte con “Omaggio a Rossini – Doppio quintetto a fiato con contrabbasso”, una serata in cui saranno proposte alcune delle pagine più famose del grande compositore pesarese (1792-1868) che con la sua fresca e divertente musica ha valorizzato e impreziosito la personalità degli strumenti a fiato.

I brani in programma consistono in trascrizioni di famosi lavori orchestrali di Rossini a opera del compositore contemporaneo Michele Mangani: dal melodramma giocoso “La Cenerentola” a “L’italiana in Algeri” sino al “Barbiere di Siviglia”.

Sul palco ci saranno Sara Ligas, Marina Onidi (flauti), Mauro Frezzato, Laura Piras (Oboi), Egidio Fabi, Fabrizio Fadda (clarinetti) Alessandro Mura, Sonia Vargiu (fagotti), Efisio Lilliu, Miriam Picciau (corni) e Rinaldo Asuni (contrabbasso).

Il secondo appuntamento della rassegna è giovedì 12 aprile con “Due Quintetti- Quintetto a fiato”, serata costruita sulle note di Claude Debussy, Giuseppe Cambini, Darius Milhaud, e realizzata grazie al prezioso contributo di Giampaolo Pretto che di recente proprio nel Conservatorio cagliaritano ha tenuto una masterclass.

Giovedì 26 aprile si prosegue con “Colonne d’Harmonie- Ottetto e Nonetto di fiati”: musiche di Charles Gounod, Igor Stravinsky, Wolfang Amadeus Mozart.

Il 3 maggio arriva “Ottoni dal quintetto all’ensemble”, una serata che spazierà da Renato Soglia a Leonard Bernstein, da Duke Ellington a George Gershwin, sino ad Astor Piazzolla e Freddie Mercury.

L’ultimo appuntamento è per il 10 maggio, quando l’Orchestra di fiati del Conservatorio proporrà un programma che dalle trascrizioni operistiche dell’Ottocento italiano e francese porterà alla tradizione popolare sarda e ancora alla moderna orchestrazione per fiati. 

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Si alza il sipario sulla Stagione di Danza 2017-18 organizzata dal CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna: otto spettacoli in tournées nell’Isola tra gennaio e aprile tra classici balletti e intriganti coreografie contemporanee. Affascinanti e poetiche visioni d’autore – dalla magia di una fiaba sulle punte a “una storia d’amore mediterranea”, emozionanti racconti per quadri e raffinati intrecci fra danza, letteratura, musica e poesia nel segno dell’arte di Tersicore. Le stelle della danza illumineranno i palcoscenici della Sardegna – da Sassari a Cagliari, Paulilatino, Tempio Pausania, San Gavino Monreale, Carbonia e Alghero, Santa Teresa Gallura e Macomer, e ancora Ozieri e Sinnai.

Immortali capolavori – dallo “Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij al “Don Chisciotte” di Ludwig Minkus – e creazioni orginali di coreografi contemporanei – da “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti a “Odissey Ballet” di Mvula Sungani, dalle “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi a “Pulsazioni” di e con Ricky Bonavita, alle atmosfere da fiaba de “Il mantello di pelle di drago” di Massimiliano Volpini – che reinventa anche lo “Schiaccianoci” – oltre ad “Amore Impossibile” di Kristian Cellini e “Just Joy” di Guido Tuveri ovvero le “New Dances of Italian Choreographers” tra la Sardegna e New York.

Sotto i riflettori étoiles come Sabrina Brazzo, Andrea Volpintesta e Emanuela Bianchini, Maurizio Licitra e Antonella Albano (rispettivamente solista e prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano), Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov e i danzatori del Balletto Nazionale di Sofia, la compagnia del Balletto di Roma, lo Spellbound Contemporary Ballet e la Mvula Sungani Physical Dance, Alessandra Corona e i danzatori della newyorkese Alessandra Corona Performing Works, il Jas Art Ballet, la compagnia Excursus e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Ouverture, mercoledì 10 gennaio, alle 21.00, al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino – con “Lo Schiaccianoci” su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nella versione del coreografo Massimiliano Volpini che “rilegge” uno dei capolavori della storia della danza per il Balletto di Roma, mettendo l’accento sul contrasto tra ricchezza e povertà e trasportando la vicenda nelle periferie metropolitane. Il sogno di Clara – e dei suoi amici – è varcare il muro che nasconde la povertà e il dolore degli “invisibili” per conquistare un futuro migliore, mentre il dono di un misterioso benefattore diventa il simbolo di “colui che ce l’ha fatta” e ha saputo conquistare il successo e la ricchezza. Tra scontri di strada e disordini (invece della battaglia contro il re dei topi dell’originale, ispirato al racconto di E. T. A. Hoffmann) la fanciulla riuscirà a varcare il confine tra due mondi e vivere una meravigliosa avventura. Nel finale un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri cancellerà per un attimo – come per incantesimo – gli incubi di un’esistenza nell’ombra.
Lo Schiaccianoci” del Balletto di Roma – dopo la prima a Paulilatino – sarà giovedì 11 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, venerdì 12 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, sabato 13 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia e infine concluderà la tournée domenica 14 gennaio alle 21 al Teatro Civico di Alghero che l’indomani – lunedì 15 gennaio – ospiterà anche una matinée per le scuole con lo spettacolo multimediale “Home Alone” ideato da Alessandro Sciarroni.

Viaggio lungo le sponde del “mare nostrum” con “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti, in scena in prima regionale venerdì 19 gennaio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari mentre sabato 20 gennaio alle 21.00 e domenica 21 gennaio alle 17.00 inaugurerà la Stagione di Danza 2017-18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Un’opera immaginifica e poetica, di grande forza evocativa, ispirata alle culture dei popoli che si affacciano sulle rive del Mediterraneo in un alternarsi di momenti “corali” e duetti che mettono in risalto forza giovanile e bellezza, energia e velocità. Focus su due figure maschili – l’Uomo di Terra e l’Uomo di Mare – che si incontrano e si scontrano, in emozionanti sequenze in cui la danza rappresenta la guerra e la pace, l’eterno conflitto tra Eros e Thanatos che solo si ricompone nell’armonia del cosmo.

Sulle tracce della storia e delle emozioni, il fortunato spettacolo di Mauro Bigonzetti – creato nel 1993 per il Balletto di Toscana e reiventato nel 2008 per il Teatro alla Scala di Milano – rinasce 25 anni dopo con i danzatori e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment. Una coreografia ormai “classica” – sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina accanto a melodie e ritmi “mediterranei” – per un tema di forte attualità in un’epoca segnata dagli scontri di civiltà tra Oriente e Occidente.

S’intitola “Pulsazioni” la coreografia creata e interpretata da Ricky Bonavita (che firma anche la regia assieme a Ugo Bentivegna) con i danzatori della compagnia Excursus – in programma giovedì 15 febbraio alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura, venerdì 16 febbraio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e sabato 17 febbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale. L’artista s’ispira a immortali capolavori per tradurli in suggestive geometrie di corpi in movimento e raccontare attraverso la danza il «viaggio emozionale ed onirico compiuto da un attore/lettore assetato di bellezza». Tra romantici accenti riecheggiano le parole dei poeti, in una curiosa sinestesia in cui le metafore e il ritmo dei versi si fondono alle melodie tra passaggi virtuosistici e ricchi di pathos, in un non casuale gioco di accostamenti e contrasti, per diventare azione coreutica. Sotto i riflettori Enrica Felici, Francesca Schipani, Yari Molinari, Emiliano Perazzini con Ugo Bentivegna e lo stesso Ricky Bonavita sulle note di Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns, Sergej Rachmaninov e Claude Debussy in una scenografia che evoca le pagine scritte a sottolineare l’intreccio fra danza, musica e poesia.

Il fascino di una moderna fiaba per “Il mantello di pelle di drago” – originale balletto firmato da Massimiliano Volpini e interpretato dalle étoiles Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, accanto a Maurizio Licitra e Antonella Albano del Teatro alla Scala di Milano e ai danzatori del Jas Art Ballet – in cartellone venerdì 16 febbbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, sabato 17 febbraio alle 21.00 e domenica 18 febbraio alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 19 febbraio alle 21.00 al Teatro Civico di Alghero. In una grotta magica gli elfi creano il prezioso manto che una dama misteriosa – fata o regina – porterà in con sé in un lungo viaggio alla ricerca delle anime pure «le uniche in grado di indossarlo senza esserne sopraffatti». Un’intrigante narrazione per quadri liberamente ispirata al ricco patrimonio delle novelle popolar,i tra elementi fantastici e soprannaturali, senza dimenticare gli insegnamenti etici e morali che caratterizzano ogni percorso di iniziazione e crescita, insieme alla fondamentale distinzione tra il bene e del male.

Una trama fantastica per una coreografia che fonde l’eleganza della danza classica alla libertà e l’espressività della danza contemporanea nella caratterizzazione dei personaggi – dalla Fata Regina ad un essere demoniaco, dal capo degli Elfi a Celestina – per condurre gli spettatori in un mondo inventato tra vita e sogno.

«Una storia d’amore mediterranea» con “Odyssey Ballet” del coreografo italo-africano Mvula Sungani – venerdì 23 febbraio alle 21 a San Gavino Monreale, sabato 24 febbraio alle 21 a Macomer, poi domenica 25 febbraio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri (con una matinée per le scuole lunedì 26 febbraio) e infine – martedì 27 febbraio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia. Un’originale e moderna rilettura del poema omerico, interpretata dall’étoile Emanuela Bianchini e dai ballerini della Mvula Sungani Physical Dance, in cui la misteriosa autrice dei versi è una donna donna in attesa del ritorno dell’amato, intenta a fantasticare sulle peripezie del viaggio e sui fatidici incontri con dèe e regine, maghe e principesse. Se le figure femminili rappresentano altrettante proiezioni della poetessa, in tutte le sfaccettature di una relazione amorosa – secondo un’ipotesi sostenuta da letterati e studiosi come Samuel Butler, Robert Graves e L.G. Pocock – «il Ciclope e le altre figure mitologiche sono maschere delle incertezze date dal futuro». Tra musiche tradizionali e brani originali eseguiti dal vivo da Alessandro Mancuso e Riccardo Medile, la narrazione procede con taglio quasi cinematografico, in un riuscito amalgama tra danza e arti marziali, acrobazie circensi e folklore.

Tra i capolavori della storia del balletto – il “Don Chisciotte” ispirato al celebre romanzo di Miguel de Cervantes su musiche di Ludwig Minkus sbarca nell’Isola – venerdì 9 marzo alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari e sabato 10 marzo alle 21 e domenica 11 marzo alle 17 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari nella versione del Balletto Nazionale di Sofia. Le (dis)avventure dell’hidalgo si intrecciano alla storia d’amore tra la bella Kitri e un giovane barbiere, costretti a fuggire perché il padre di lei vorrebbe darla in sposa ad un ricco signore. Tra le allegre danze di una festa paesana, uno spettacolo di marionette e l’epica battaglia contro i mulini a vento, e ancora fughe e inseguimenti, sfide e duelli, i due innamorati potranno infine convolare a nozze mentre Don Chisciotte riprenderà il suo viaggio con il fido Sancho Panza. Il balletto in un prologo e quattro atti con le coreografie di Vakhtang Chabukiani – ispirate alle fortunate mises en scène di Marius Petipa e Alexander Gorsky – sarà interpretato da Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov (nei ruoli principali) accanto al corpo di ballo della storica compagnia che accosta la rivisitazione dei classici alle opere di coreografi contemporanei.

Nel “Don Chisciotte” del Balletto di Sofia si fondono mirabilmente la perfezione della danza classica e le suggestioni della colonna sonora, nella magia senza tempo di un racconto sulle punte capace di incantare grandi e piccini.

Ritratto d’artista tra luci e ombre con “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi – mercoledì 4 aprile alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, giovedì 5 aprile alle 2.00 al Teatro del Carmine di Tempio, poi sabato 7 aprile alle 21 e domenica 8 aprile alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 9 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura. Sulle note di celebri partiture del compositore pesarese, i danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet (Alice Colombo, Caterina Politi, Fabio Cavallo, Giacomo Todeschi, Giovanni La Rocca, Giuliana Mele, Maria Cossu, Mario Laterza, Serena Zaccagnini) daranno corpo alle inquietudini e ai fantasmi, ripercorrendo la vita del maestro, uomo dai molteplici talenti e dalle differenti passioni. «La sua era musica estrema. Il segno di una forza e di una energia superiore, ed ho volutamente cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni» racconta il coreografo, ammaliato da quella “follia organizzata” fatta di «intensità, caos puro, smarrimento, fuga» da cui scaturiscono «opere musicali di una grazia assoluta ed eterna». Nel segno della bellezza – e del mal di vivere – “Rossini Ouvertures” è un omaggio al genio del grande compositore, e insieme un viaggio nei labirinti della mente e del cuore, un sublime e semplice atto d’amore.

Suggellerà la Stagione di Danza 2017-18 del CeDAC un duplice appuntamento – mercoledì 18 aprile alle 21.00 al Teatro Civico di Sinnai e venerdì 20 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura – con le “New Dances of Italian Choreographers” a cura dell’ Alessandra Corona Performing Works di New York. “Amore Impossibile” di Kristian Cellini – si ispira a “La signora delle camelie” per descrivere attraverso la danza la forza di un sentimento eterno, capace di sfidare la malattia perfino la morte, con la voce narrante di Fulvio Della Volta e le musiche originali di Thomas Lentakis accanto a brani classici e al pathos delle opere di Fryderyk Chopin. “Just Joy” di Guido Tuveri celebra le diverse stagioni dell’esistenza e rievoca le atmosfere delle feste paesane in Sardegna, terra natìa del danzatore e coreografo (e della stessa Alessandra Corona), attraverso le canzoni di Elena Ledda. Tra modernità e radici, vita e arte, le due pièces interpretate da Alessandra Corona con James Johnson, Maria Vittoria Villa, Dannon O’Brien, Nicholas Montero, Michael Bishop e Cassandra Orefice tracciano un ideale ponte tra l’Isola e gli Stati Uniti, attraverso gli echi di una civiltà ancestrale e la rivisitazione in chiave contemporanea di un tema universale come l’amore.

La Stagione di Danza 2017-18 è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna, dei Comuni di Cagliari e Sassari, Carbonia, Macomer, Ozieri, San Gavino Monreale, Santa Teresa Gallura e Tempio Pausania, della Fondazione Meta di Alghero e dell’Unione dei Comuni del Guilcier, in collaborazione con L’Effimero Meraviglioso, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

 

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Cala il sipario su “Notturni di Note”, la rassegna che dal 20 giugno ha visto protagonisti i migliori allievi delle classi di Pianoforte e Musica da camera del Conservatorio di Cagliari.

L’ultimo appuntamento è in programma lunedì 24 luglio, alle 21.30, come sempre nel cortile interno dell’istituzione musicale, nel Parco della musica. Protagonisti saranno il pianista Marcello Calabrò e l’ensemble Scisma del Conservatorio. Il programma prevede l’esecuzione di partiture di Claude Debussy, Béla Bartók, Charles Ives, Domenico Lavena, Claudia Mura, Matteo Atzori, Marcello Calabrò e Luigi Dallapiccola.

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Gran finale domani, martedì 6 giugno, alle 20.00, sl Conservatorio di Cagliari per il concorso di esecuzione musicale “Golfo degli Angeli”, organizzato dal Club Lion Cagliari Host in collaborazione con l’istituzione musicale di piazza Porrino.

Alle 20.00, all’Auditorium, si esibiranno i finalisti dell’edizione 2017: laureandi e laureati oltre che del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” anche di quello di Sassari “Luigi Canepa”. I finalisti sono cinque: Gabriele Lissia (chitarra), Lucia Porcedda (Clarinetto), il duo formato da Giulia Greco e Marco Schirru (violino e pianoforte), Marina Onidi (flauto) e Ilaria Vanacore  (canto).

Sotto gli occhi attenti di una giuria di alto livello, presieduta dal soprintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Claudio Orazi, e formata da musicisti come Romeo Scaccia, Giulio Biddau e Marcello Melis, i giovani concorrenti affronteranno un programma che prevede musiche di Leo Brouwer, Claude Debussy, Johannes Brahms, Jacques Ibert, Gaetano Donizetti, Georges Bizet, Giacomo Puccini.

E’ da 28 anni che il Club Lions Cagliari Host collabora strettamente col Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, attraverso la promozione del concorso di esecuzione musicale “Golfo degli Angeli”.

Il premio, giunto alla 14ª edizione, è destinato esclusivamente agli allievi laureati o laureandi che si siano distinti particolarmente nel corso degli studi.

Sono previste due borse di studio da € 2.500,00 l’una.

Anche quest’anno, l’edizione si caratterizza per l’alto livello dei partecipanti e per l’alto profilo della commissione chiamata a giudicarli.

Angelica Perra (2) Angelica Perra foto per locandina  Claudio Mosca Claudio Mosca (2m)

Domenica 31 maggio, a Cagliari, per la 18ª rassegna Forma e Poesia nel Jazz, sono in programma due appuntamenti.

In mattinata, consueto appuntamento domenicale della serie “(Con) Fusion”, progetto nato da un’idea condivisa con la Cooperativa Sant’Elia 2003 e Sustainable Happiness, che prevede musica, interazioni e installazioni artistiche al borgo nei pressi del mercato. Di scena, intorno alle 11, un protagonista della scena rock isolana, Alberto Sanna, poliedrico cantautore e musicista, qui in versione “one man band”: voce, chitarra, armonica e grancassa.

Nel tardo pomeriggio, alle 18, tappa invece al Jazz’Art in via Lamarmora, nello storico quartiere di Castello, dove è di scena il duo “EveryWhere flute & piano” della flautista Angelica Perra e del pianista Claudio Mosca: un progetto nato alla fine del 2013 con l’obbiettivo di compiere un ideale viaggio in musica attraverso i brani di compositori del periodo a cavallo tra Otto e Novecento come Claude Debussy, Carlos Gardel, Erik Satie, Bela Bartok, George Enescu, Gabriel Fauré e Scott Joplin.

Nata nel 1989, Angelica Perra ha iniziato lo studio del flauto traverso all’età di cinque anni, per poi laurearsi a diciannove al conservatorio di Cagliari, sotto la guida di Elena Cecconi. Ha partecipato a numerose masterclass e stage di alto perfezionamento accademico dedicate al flauto solo e alla musica contemporanea, esibendosi in prestigiose sale italiane come solista, con ensemble cameristici e orchestre. Fondatrice del trio “Le muse del flauto” nel 2012, è musicista protagonista di uno spot pubblicitario internazionale e ospite di importanti manifestazioni culturali come solista. La formazione classica le consente di coltivare l’interesse e approfondire la conoscenza del tango, ma anche di frequentare generi come jazz, pop e bossa nova collaborando con la cantante Adele Grandulli e il cantautore Flavio Secchi.

Percorso di formazione analogo, quello di Claudio Mosca: cagliaritano, anche lui classe 1989, intraprende gli studi di pianoforte a cinque anni, nel 2009 si diploma al conservatorio della sua città sotto la guida di Francesca Giangrandi, e nel 2012 conclude col massimo dei voti il biennio di secondo livello a indirizzo solistico presso il conservatorio “Nino Rota” di Monopoli sotto la guida di Benedetto Lupo. Ha frequentato corsi con docenti di fama internazionale tra cui Oscar Martin, Claudio Martinez Mehner, Fabio Bidini, Paola Bruni, Marisa Somma, Beatrice Antonioni, e si è distinto in diversi concorsi nazionali e internazionali nei quali ha ottenuto il primo premio. Oltre all’attività solistica e da camera, Claudio Mosca svolge quella di Maestro Collaboratore, Maestro accompagnatore e Pianista in Orchestra. Ha collaborato con direttori di fama internazionale quali Claudio Martinez Mehner, Fabio Bidini, Paola Bruni, Marisa Somma, Beatrice Antonioni, e, dal 2009 al 2013, ha fatto parte dell’Ensemble del XX secolo dell’Accademia del Teatro alla Scala.

Prossimo appuntamento in calendario per la rassegna Forma e Poesia nel Jazz giovedì 4 giugno: in arrivo al “Jazzino” (ore 21.45) il sassofonista americano (ma da tempo di casa in Spagna) Paul Stocker, in quartetto con Juan Vinuesa al sax tenore, Hector Oliveira al contrabbasso e Dani Garcia alla batteria.

Claudio MoscaMatteo SabattiniCGJ Collective (2) Luca Mannutza Gregory Hutchinson  

Chiusura di settimana densa di impegni per la diciottesima rassegna Forma e Poesia nel Jazz, in pieno svolgimento a Cagliari (ha preso il via l’8 di questo mese e andrà avanti fino al 6 del prossimo) per l’organizzazione dell’omonima cooperativa. Quattro serate consecutive in altrettanti spazi cittadini caratterizzano la penultima tranche del cartellone. La prima è in programma domani sera (giovedì 28) al “Jazzino”: di scena il CGJ Collective, formazione nuorese frutto di un progetto nato nel 2013 per impulso del festival Cala Gonone Jazz e dell’associazione culturale Intermezzo con la collaborazione del pianista e compositore Antonio Ciacca e con l’idea di creare nel tempo un repertorio col contributo di tutti i suoi componenti. Nove i musicisti sul palco del jazz club in via Carloforte a partire dalle 21.45: Elias Lapia, Mauro Usai e Marco Di Cesare ai sassofoni, Emanuele Dau alla tromba, Fabio Coronas al trombone, Gianpaolo Selloni al pianoforte, Giuseppe Chironi alla chitarra, Pierluigi Manca al contrabbasso e Luca Deriu alla batteria. In scaletta composizioni originali e arrangiamenti di Antonio Ciacca di brani hard bop, alcuni blues e un arrangiamento di “Yardbird Suite” di Gianpaolo Selloni.

L’input iniziale del CGJ Collective è stato l’idea dell’associazione Intermezzo di inserire, nell’ambito del ventiseiesimo festival Cala Gonone Jazz, un workshop dedicato alla musica per big band tenuto da Antonio Ciacca e Andy Farber, e suggellato con un concerto nel luglio del 2013. All’indomani di quell’esperienza, l’Intermezzo ha accettato con entusiasmo la proposta di costituire un’orchestra stabile, composta per la maggior parte, se non esclusivamente, da musicisti nuoresi, fornendo loro supporto logistico e la possibilità di inaugurare il progetto all’interno del diciannovesimo festival Internazionale ANIMANERA. Lo scorso novembre si è svolta una nuova collaborazione con Antonio Ciacca, che ha diretto il CGJ collective, formazione di nove elementi, in due concerti che si sono tenuti a Nuoro come anteprima della rassegna ANIMANERA edizione 2014.

Venerdì (29 maggio), alle 21.15, sarà invece il Teatro delle Saline a far da cornice al concerto dell’Insanity Quintet (biglietti a 12,50 euro in prevendita Box Office di Cagliari; tel. 070657428), un collettivo di recente formazione caratterizzato da una forte componente ritmica e un sound di concezione moderna. Nelle sue file, musicisti di grande esperienza: gli ideatori, il pianista Luca Mannutza e il sassofonista Matteo Sabattini, Enrico Bracco alla chitarra e Luca Fattorini al contrabbasso, più uno special guest del calibro del batterista americano Greg Hutchinson (che nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, sarà anche impegnato in una masterclass al “Jazzino”.

Nuova tappa al Lazzaretto, sabato sera (30 maggio; ingresso a cinque euro con consumazione), dove stavolta a tener banco sono i Signor Palomar con il repertorio, riarrangiato per l’occasione, del nuovo disco, “OsareSognare” (in uscita a settembre e anticipato proprio in questi giorni dal video, tutto in animazione, del primo estratto). Insieme a Cristiano Sanna Martini (testi, melodie, batteria e percussioni), dalla cui idea è nata cinque anni fa, la band cagliaritana sarà sul terrazzo del centro d’arte e cultura nel quartiere Sant’Elia a partire dalle ore 20.00 con Alice Marras alla voce, Gianluca Piras al basso e le chitarre di Michele Sanna e Alessandro Deiana.

Altri suoni e atmosfere per chiudere il weekend di Forma e Poesia nel Jazz, domenica 31 alle 18.00, al Jazz’Art in via Lamarmora: protagonista il duo formato da Angelica Perra (flauto) e Claudio Mosca (pianoforte) con “EveryWhere Flute & Piano”, progetto battezzato alla fine del 2013 con l’obbiettivo di compiere un viaggio ideale attraverso pagine di musica di compositori influenti dell’Ottocento e Novecento, come Claude Debussy, Nino Rota, Astor Piazzolla, Erik Satie, Bela Bartok, George Enescu, Gabriel Fauré, Scott Joplin.