24 April, 2024
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Un week end ricco di musicadegustazioniteatrolaboratori visite guidate per scoprire Cuglieri e il suo territorio. Sabato 28 domenica 29 dicembre si conclude la quarta edizione di “Sardinia Anima Mundi”, il festival di arte, cultura e musica che invita a conoscere il paese del Montiferru attraverso le sue tradizioni e un ricco itinerario del gusto e dei saperi locali. Saranno tantissime le iniziative in programma chenel Teatro Ex Seminarioculmineranno sabato 28 nei concerti di Mamadou & Guney Africa e di Claudia Crabuzza, mentre domenica 29 spazio alle poetiche marionette di Nadia Imperio, fino alla travolgente pizzica e alla taranta del Salento degli Arakne Mediterranea.

Ma non mancheranno le degustazioni nel percorso dei Saperi e dei Sapori arricchito dalle musiche itineranti a cura della Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”, le visite guidate al Museo Archeologico ed alla Chiesa dei Cappuccini, il percorso “La via dell’olio”, i laboratori di panadas, dierboristeria cucina creativae quello dedicato al sapone all’olio d’oliva.Anche nel week end conclusivosaranno inoltre presenti le produzioni di erboristeria, lo zafferano, i prodotti a base di lavanda e le ceramiche artistiche.

Voluto dall’Amministrazione comunale con il supporto dell’assessorato regionale al TurismoIl progetto, il festival “Sardinia Anima Mundi” è giunto alla sua quarta edizione e si avvale per il cartellone musicale del coordinamento artistico dell’associazione Jana Project, mentre il percorso dei saperi e dei sapori è coordinato dalla cooperativa La Famiglia.

Sono due gli appuntamenti in programma sabato 28 dicembre alTeatro Ex Seminario“Parole e musiche dall’Africa” è il titolo del concerto che alle 19.00 vedrà sul palco il cantastorie Mamadou M’Bengas ed il gruppo musicale Guney Africa. In scenacanti, danze, poesie, storie e le percussioni dell’Africa dell’ovest, per ripercorrere la storia del continente nero da cui ha avuto inizio l’avventura umana, fino alla schiavitù e alle ultime tragedie nel Mediterraneo.

Alle 21.00, sempre sabato 28 dicembre al Teatro Ex Seminario, la cantautrice Claudia Crabuzza, premio Tenco 2016, porterà invece in scena il suo concerto-spettacolo “The living road”, un tributo alla cantante di origine messicana-statunitense Lhasa de Sela, vissuta tra Europa e America e scomparsa a soli a 37 anni nel 2010. Accompagnata al piano e harpejji di Simone Sassu e dal clarinetto con effetti di Angelo Vargiu, l’artista algherese interpreta le tonalità di terra e di vento delle più belle produzioni di Lhasa, lasciando spazio alla scrittura musicale raffinata e di atmosfera di Vargiu e Sassu, mentre a trasportare lo spettatore verso il mondo circense e onirico di Lhasa saranno le incursioni eleganti della danzatrice Daniela Crabuzza sui tessuti aerei, con momenti di pura poesia acrobatica. La regia dello spettacolo è di Fabio Sanna.

Domenica 29 dicembre il programma al Teatro Ex Seminario si apre alle 16.00 con il kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico “Camminando sotto il filo”, di e con Nadia Imperio, uno spettacolo adatto ad un pubblico di tutte le età in cui in un teatro in miniatura l’artista, padrona di casa di un insolito kabaret, e inventrice della prima sit-down comedy del mondo, ci conduce con ironia e verve attraverso i piccoli atti unici di cui si compone lo spettacolo.

La chiusura del Festival, domenica 29 dicembre, è affidata alle musiche e danze del Salento con il concerto alle 21.00 del gruppo Arakne Mediterranea. La compagnia, fondata da Giorgio Di Lecce e diretta da Imma Giannuzzi, con l’utilizzo di tamburelli, chitarre, organetto, violino, flauti, nacchere, le mani e la voce, mette in scena il suo viaggio sonoro, ritmico, vocale e danzato della tradizione popolare che va dalle tarantelle più antiche ai canti di taranta, dalle ninne nanne alle serenate, dalle pizziche della Puglia ad arie e cantilene grike (lingua dialetto ancora in uso nella Grecìa salentina in provincia di Lecce), per trasportare lo spettatore nella magica terra del Salento. Il risultato è un’esibizione coinvolgente che, attraverso colori e ritmi della tradizione popolare salentina e della Puglia, porta ad una splendida sintonia tra gli artisti e il pubblico. E dopo lo spettacolo sul palco del Teatro Ex Seminario, gli artisti si esibiranno lungo le vie del centro storico.

Sabato domenica l’appuntamento è dalle 12.00 alle 22.00 con il percorso dei saperi e dei sapori lungo le vie del centro storico e le musiche itineranti in collaborazione con la Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”. Le case e le botteghe del paese saranno aperte ai visitatori, con degustazioni di panadas, zuppe di legumi, funghi, risotti, carne, formaggi, seadas, dolci, vini e birre artigianali. Un appuntamento che sarà impreziosito nel pomeriggio dalla presenza musicale a cura della Scuola civica di Musica del Montiferru. Sabato 28 dalle 19.00 alle 21.00 nei pressi del Salone parrocchiale, esibizione del duo composto dai maestri Gianmatteo Zucca alla chitarra e Aurelio Sechi alla batteria.

Domenica 29dalle 17.00 alle 19.00, saranno due gli appuntamenti lungo il percorso dei saperi e dei sapori: il concerto alla fisarmonica e all’organetto del maestro Giuliano Armas, e le “Memorie migranti e analogie sonore on the road”, presentate da MarcoTea Bianchina su una Bianchina del ’69.

Sia sabato 28 che domenica 29, verranno riproposti tre appuntamenti che hanno riscosso un ottimo successo di pubblico. Alle 10.30 all’Infopoint di Corso Umberto 51/a, prende il via con il percorso con degustazione finale “La via dell’olio: dall’albero al frantoio” in collaborazione con Museo dell’olio “Giorgio Zampa”, le aziende olearie Idda e Peddio e la Compagnia Barracellare.

Dalle 16.00 alle 18.00 si potranno invece visitare il Museo Archeologico di Cuglieri (con due visite guidate in partenza alle 17.00 ed alle 18.00) a cura dell’associazione Marafè, e la Chiesa dei Cappuccini, con la visita guidata al monumento e incentrata sulla figura di Fra’ Paolo Perria (a cura del comitato Fra’ Perria).

Sabato 28 dicembre si aprirà alle 9.30 presso l’Orto botanico dell’Ex seminario regionale con il laboratorio di erboristeria cucina creativa con Leonardo Marongiu della Scuola di erboristeria popolare “Calarighe” e l’esperto Gianpaolo Demartis. I partecipanti saranno inviati a raccogliere le erbe spontanee con le quali successivamente si prepareranno le pietanze, usando ingredienti e metodi tradizionali e creativi insieme.

A Sardinia Anima Mundi non poteva mancare il laboratorio delle panadas, pietanza tipica di Cuglieri, che si terrà sia sabato 28 che domenica 29 dalle 16.30 alle 18.30 a cura di Valentina Flore e Serena Milos (via Spanu, angolo via Mazzini).

“Sapone all’olio d’oliva” sarà invece il tema del laboratorio curato da Raffaella Oro, in programma domenica 29 presso il salone parrocchiale alle 11.00 e alle 15.30.

Inoltre in entrambe le giornate nella sala espositiva del salone parrocchiale (via Basilica) saranno presenti le produzioni di erboristeria di Gianpaolo Demartis, lo zafferano prodotto da Antonello Meloni, i prodotti a base di lavanda di Elvio Sulas e le ceramiche artistiche di Itamira Bianchi.

 

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Percorsi enogastronomicivisite guidatelaboratorimusiche itineranti e le atmosfere natalizie create dalla voce di Josie Taylor e dei Gospel Italian Singers. Si apre lunedì 23 dicembre Cuglieri la quarta edizione di “Sardinia Anima Mundi”, il festival di arte, cultura e musica che invita a conoscere il paese del Montiferru attraverso le sue tradizioni e un ricco itinerario del gusto e dei saperi locali. Quella di lunedì sarà una sorta di anteprima alla tre giorni di appuntamenti, da venerdì 27 a domenica 29 dicembre, durante i quali insieme alla musica non mancheranno i percorsi della convivialità e dei saperi locali, con l’obiettivo di promuovere l’idea di un territorio consapevole del valore del proprio patrimonio e aperto ad accogliere altre espressioni culturali.

Appuntamento da non perdere nella prima giornata del Festival, il concerto di Josie Taylor e i Gospel Italian SingersA partire dalle 21.00 al Teatro dell’Ex Seminario (ingresso libero), la cantante giamaicana sarà accompagnata da un gruppo composto da quattordici artisti, fra voci e strumentisti, in una coinvolgente serata dove il clima del Natale verrà esaltato dalla straordinaria vocalità di Taylor e dal ritmo assicurato dal gruppo diretto dal maestro Francesco Finisio.

Gospel Italian Singers è un progetto dell’associazione Strumenti e Figure, espressione musicale e “corale” di gioia e speranza. Per la sua capacità profonda di coinvolgere il pubblico, il gospel, è il genere ideale per tradurre il vero senso dell’esistenza, gli ideali di pace, speranza e gioia.  Grazie all’elaborazione artistica del maestro Francesco Finizio, chi partecipa ad un concerto dei Gospel Italian Singers si trova avvolto da una musica d’impatto, viva, gioiosa, emozionante, travolgente, spirituale e profonda: una musica che parla dritta al cuore.

Altri spettacoli di rilievo saranno ospitati nel percorso lungo le vie del paese: dalle 16.00 sarà in azione la compagnia Tricirco e le sue performance di teatro di strada “BolleMente”, con i puppet e il gioco di bolle giganti che incantano piccoli e grandi, mentre alle 17.30, nel piazzale della Basilica di Santa Maria della Neve andrà in scenaSaman lo spettacolo di teatro/fuoco della compagnia Shedan Fire Theater con Sheila Suozzi e Daniele Migheli.

Dalle 18.30 alle 20.30 in via Basilica si potrà invece assistere all’esibizione dei docenti della Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza” Roberto Manca (voce) ed Alessio Carrus (pianoforte).

Ma quella di lunedì sarà una giornata ricca anche di iniziative legate al territorio. Il primo appuntamento è con il percorso con degustazione finale “La via dell’olio: dall’albero al frantoio”, con partenza alle 10.30 all’Infopoint di Corso Umberto 51/a, in collaborazione con Museo dell’olio “Giorgio Zampa”, le aziende olearie Idda e Peddio e la Compagnia Barracellare.

Alle 12lungo le vie del centro storico si aprirà invece il percorso dei saperi e dei saporiFino alle 22 le case e le botteghe del paese saranno aperte ai visitatori, con degustazioni di panadas, zuppe di legumi, funghi, risotti, carne, formaggi, seadas, dolci, vini e birre artigianali. Il percorso dei saperi e dei sapori tornerà anche nei giorni 27, 28, 29 dicembre, impreziosito nel pomeriggio dalla presenza di arte e musica.

Il programma dei laboratori (la cui partecipazione è gratuita) si apre alle 15 con un appuntamento per i bambini e le famiglie: “Una giornata con gli agnellini”, a cura dell’azienda Sinnadolzu Formaggi.

Non poteva mancare il laboratorio delle panadas, pietanza tipica di Cuglieri, che si terrà per tutti i quattro giorni della manifestazione dalle 16.30 alle 18.30 a cura di Valentina Flore e Serena Milos.

Inoltre, per tutte le giornate nella sala espositiva del salone parrocchiale in via Basilica saranno presenti le produzioni di erboristeria di Gianpaolo Demartis, lo zafferano prodotto da Antonello Meloni, i prodotti a base di lavanda di Elvio Sulas e le ceramiche artistiche di Itamira Bianchi.

Dopo la sosta natalizia, il festival Sardinia Anima Mundi entrerà nel vivo da venerdì 27 a domenica 29 dicembre, con tantissimi appuntamenti e un cartellone di spettacolo che proporrà venerdì 27 Francesco Piu e la sua blues band, sabato 28 il doppio concerto di Mamadou & Guney Africa e di Claudia Crabuzza, e domenica 29 la marionettista Nadia Imperio che precederà il concerto conclusivo con le musiche e le danze salentine di Arakne Mediterranea.

Voluto dall’amministrazione comunale con il supporto dell’assessorato regionale al Turismo, “Sardinia Anima Mundi” è insieme un festival e un progetto di sviluppo locale per Cuglieri e il suo territorio, che intende far incontrare le tradizioni del centro del Montiferru con l’arte e le culture del mondo contemporaneo. La direzione artistica è curata dall’associazione Jana Project, mentre il percorso all’interno del paese è coordinato dalla cooperativa La Famiglia.

IL PROGRAMMA DI LUNEDI 23 DICEMBRE

Ore 10.30 – Dall’Infopoint di Corso Umberto 51/a

“La via dell’olio: dall’albero al frantoio”, percorso con degustazione finale

Dalle ore 12.00 alle 22.00 – Vie del centro storico

“Percorso dei saperi e dei sapori”, case e botteghe aperte per degustazioni

Dalle ore 12.00 alle 22.00 –  Salone parrocchiale, via Basilica

Esposte le produzioni di erboristeria, zafferano, i prodotti a base di lavanda e ceramiche artistiche

Ore 15.00

“Una giornata con gli agnellini”, laboratorio a cura dell’azienda Sinnadolzu Formaggi

Ore 16.00 – Lungo le vie del paese

“BolleMente” con la compagnia Tricirco

Ore 16.30

Laboratorio di panadas, a cura di Valentina Flore e Serena Milos

Ore 17.30 – Piazzale Basilica di Santa Maria della Neve

“Saman”, teatro/fuoco con la compagnia Shedan Fire Theater

Ore 18.30 – Via Basilica

Concerto di Roberto Manca (voce) e Alessio Carrus (pianoforte), docenti della Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”

Ore 21.00 – Teatro Ex Seminario

Josie Taylor e i Gospel Italian Singers in concerto

(ingresso gratuito)

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Quattro giorni di musicadegustazioniteatrolaboratori visite guidate per scoprire Cuglieri e il suo territorio, insieme alla cantante Josie Taylor e i Gospel Italian Singers, al blues Francesco Piu e la sua band, alle suggestioni di Mamadou & Guney Africa, alla voce di Claudia Crabuzza, alle poetiche marionette di Nadia Imperio, fino alla pizzica e la taranta dal Salento degli Arakne Mediterranea.

Lunedì 23 dicembre e poi da venerdì 27 a domenica 29 dicembre appuntamento con la quarta edizione di “Sardinia Anima Mundi”, il festival di arte, cultura e musica che invita a conoscere il paese del Montiferru attraverso le sue tradizioni e un ricco itinerario del gusto e dei saperi locali. 

Il progetto, voluto dall’Amministrazione comunale con il supporto dell’assessorato regionale al Turismo ed il coordinamento artistico dell’associazione Jana Project, proporrà sei appuntamenti di musica teatro ad ingresso gratuito, mentre per le vie del centro storico si articoleranno concerti itineranti laboratori legati ai saperi del territorio, coordinati dalla cooperativa La Famiglia.

GLI SPETTACOLI – Sei gli appuntamenti, tutti ospitati dal Teatro dell’Ex Seminario e tutti con ingresso libero. Il cartellone di “Sardinia Anima Mundi” si aprirà lunedì 23 con il concerto di Josie Taylor ed i Gospel Italian SingersAlle 21.00 la cantante giamaicana sarà accompagnata da un gruppo composto da quattordici artisti, fra voci e strumentisti, in una coinvolgente serata dove il clima del Natale verrà esaltato dalla straordinaria vocalità di Taylor e dal ritmo assicurato dal gruppo diretto dal maestro Francesco Finisio.

Nella giornata di venerdì 27 il cartellone degli spettacoli propone alle 21.00 il concerto del bluesman Francesco Piu. Il cantante e polistrumentista di Osilo, grande talento della scena blues nazionale, arriva a Cuglieri accompagnato da una band di sei elementi per proporre il suo ultimo lavoro “Crossing”, un album con cui porta idealmente Robert Johnson e i suoi brani leggendari nel Mediterraneo attraverso la sua voce e lo slide della sua chitarra elettrica, li colora con le percussioni africane e medio orientali, le corde arabe, greche, l’elettronica e i suoni ancestrali della Sardegna, con launeddas e canto a tenore. Insieme a Francesco Piu (voce e chitarra) sul palco ci saranno Gavino Riva (basso), Francesco Ogana (bouzouki, oud, guitalele, chitarra elettrica), DJ Cris (samples, scretches), Silvio Centamore (batteria, djembè, elettronica), Paolo Succu (batteria, darbuka, djembè) e Bruno Piccinnu (calebasse, djembè, bongos).

Due gli appuntamenti invece in programma sabato 28 dicembre“Parole e musiche dall’Africa” è il titolo del concerto che alle 19.00 vedrà sul palco il cantastorie Mamadou M’Bengas ed il gruppo musicale Guney Africa. In scenacanti, danze, poesie, storie e le percussioni dell’Africa dell’ovest, per ripercorrere la storia del continente nero da cui ha avuto inizio l’avventura umana, fino alla schiavitù e alle ultime tragedie nel Mediterraneo.

Alle 21, sempre sabato 28 dicembre al Teatro Ex Seminario, la cantautrice Claudia Crabuzza, premio Tenco 2016, porterà in scena il suo concerto-spettacolo “The living road”, un tributo alla cantante di origine messicana-statunitense Lhasa de Sela, vissuta tra Europa e America e scomparsa a soli a 37 anni nel 2010. Accompagnata al piano e harpejji di Simone Sassu e dal clarinetto con effetti di Angelo Vargiu, l’artista algherese interpreta le tonalità di terra e di vento delle più belle produzioni di Lhasa, lasciando spazio alla scrittura musicale raffinata e di atmosfera di Vargiu e Sassu, mentre a trasportare lo spettatore verso il mondo circense e onirico di Lhasa saranno le incursioni eleganti della danzatrice Daniela Crabuzza sui tessuti aerei, con momenti di pura poesia acrobatica. La regia dello spettacolo è di Fabio Sanna.

Domenica 29 dicembre spazio al kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico “Camminando sotto il filo, di e con Nadia Imperio. Appuntamento alle 16 con questo spettacolo adatto ad un pubblico di tutte le età in cui in un teatro in miniatura l’artista, padrona di casa di un insolito kabaret, e inventrice della prima sit-down comedy del mondo, ci conduce con ironia e verve attraverso i piccoli atti unici di cui si compone lo spettacolo.

La chiusura del Festival, domenica 29 dicembre, è affidata alle musiche e danze del Salento con il concerto alle 21.00 del gruppo Arakne Mediterranea. La compagnia, fondata da Giorgio Di Lecce e diretta da Imma Giannuzzi, con l’utilizzo di tamburelli, chitarre, organetto, violino, flauti, nacchere, le mani e la voce, mette in scena il suo viaggio sonoro, ritmico, vocale e danzato della tradizione popolare che va dalle tarantelle più antiche ai canti di taranta, dalle ninne nanne alle serenate, dalle pizziche della Puglia ad arie e cantilene grike (lingua dialetto ancora in uso nella Grecìa salentina in provincia di Lecce), per trasportare lo spettatore nella magica terra del Salento. Il risultato è un’esibizione coinvolgente che, attraverso colori e ritmi della tradizione popolare salentina e della Puglia, porta ad una splendida sintonia tra gli artisti e il pubblico. E’ prevista anche una perfomance finale degli artisti lungo le vie del centro storico.

PERCORSO DEI SAPERI E DEI SAPORI – La quarta edizione della manifestazione partirà lunedì 23 dicembre dalle 12 alle 22 con il percorso dei saperi e dei sapori lungo le vie del centro storico e le musiche itineranti in collaborazione con la Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”Le case e le botteghe del paese saranno aperte ai visitatori, con degustazioni di panadas, zuppe di legumi, funghi, risotti, carne, formaggi, seadas, dolci, vini e birre artigianali. Un appuntamento che tornerà anche nei giorni 27, 28, 29 dicembre, sempre dalle 12.00 alle 22.00, e che sarà impreziosito nel pomeriggio dalla presenza di arte e musica. Per il 27 dicembre è prevista la partecipazione del coro Tenores de Orosei “Antoni Milia”.

L’esperienza delle produzioni locali sarà al centro del convegno “Rigenerazione dei centri urbani: dal recupero dei centri storici al ripopolamento con le realtà produttive, in programma venerdì 27 dicembre a partire dalle 10.30 presso la sala consiliare presso ex Convento dei Cappuccini. Insieme al sindaco Giovanni Panichi interverranno gli esperti e i produttori del territorio.

LABORATORI – Il programma dei laboratori (la cui partecipazione è gratuita) si apre lunedì 23, alle 15.00, con un appuntamento per i bambini e le famiglie: “Una giornata con gli agnellini”, a cura dell’azienda Sinnadolzu Formaggi.

Non poteva mancare il laboratorio delle panadas, pietanza tipica di Cuglieri, che si terrà lunedì 23 e poi anche dal 27 al 29 (dalle 16.30 alle 18.30) a cura di Valentina Flore e Serena Milos.

Il programma di venerdì 27 proporrà inoltre alle 16.00 il laboratorio per bambini e famiglie Nel magico bosco delle querce frondose”, organizzato dalla Cooperativa La Famiglia. Sarà un itinerario illuminato da piccole lanterne, lungo le vie del paese, alla ricerca delle tracce lasciate dalle janas e dai folletti che abitano nel Montiferru.

Sabato 28 dicembre si aprirà fin dalle 9.30 con il laboratorio di erboristeria e cucina creativa guidato da Giampaolo Demartis e lo chef Leonardo Marongiu. I partecipanti saranno inviati a raccogliere le erbe spontanee con le quali successivamente si prepareranno le pietanze, usando ingredienti e metodi tradizionali e creativi insieme.

“Sapone all’olio d’oliva” sarà invece il tema del laboratorio in programma domenica 29 e curato da Raffaella Oro (alle 11.00 e alle 15.30).

Inoltre per tutte le giornate nella sala espositiva del salone parrocchiale (via Basilica) saranno presenti le produzioni di erboristeria di Gianpaolo Demartis, lo zafferano prodotto da Antonello Meloni, i prodotti a base di lavanda di Elvio Sulas e le ceramiche artistiche di Itamira Bianchi.

VISITE GUIDATE – Per tutti i quattro giorni della manifestazione, con partenza alle 10.30 all’Infopoint di Corso Umberto 51/a, appuntamento con il percorso con degustazione finale “La via dell’olio: dall’albero al frantoio” in collaborazione con Museo dell’olio “Giorgio Zampa”, le aziende olearie Idda e Peddio e la Compagnia Barracellare.

Da venerdì 27 a domenica 29 dicembre dalle 16.00 alle 18.00 si potranno invece visitare il Museo Archeologico di Cuglieri (con due visite guidate in partenza alle 17.00 e alle 18.00) a cura dell’associazione Marafè, e la Chiesa dei Cappuccini, con la visita guidata al monumento e incentrata sulla figura di Fra’ Paolo Perria (a cura del comitato Fra’ Perria).

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Che sia stata una grande XII edizione non ci sono dubbi. Ma il “terre di confine”, oltre a essere un intrigante festival cinematografico, è stato anche un’importante occasione di confronto e riflessione sul cinema e la società, uno spunto di riflessione collettiva nella quale sono entrati in contatto il pubblico e gli autori.

Al di là delle visioni di opere difficilmente reperibili altrove, e degli incontri con registi come Orlando Lübbert, José Maria Gonzales, Pancho Hervé e tanti altri, la manifestazione è stata capace di creare emozioni e di traghettare il pubblico all’interno di una vicenda politica e storica tanto drammatica, quella della dittatura in Cile. Tracciando al contempo un ponte immateriale verso questo Paese sudamericano, incuriosendo ed aprendo alla voglia di conoscerne il territorio e i suoi abitanti, e visitare le sterminate lande che vanno dalla Patagonia alla città di Santiago.

Ed è proprio questo l’intento della manifestazione organizzata dall’associazione Su Disterru: incontrarsi, dialogare e discutere attraverso il cinema, ma soprattutto, abbattere i confini e avvicinare le culture. Culture che spesso si rivelano di una insospettabile ricchezza.

In questa seconda volta di Marco Antonio Pani alla direzione artistica, affiancato nella conduzione da Enrico Pitzianti, molto apprezzati sono stati anche i corti e i lungometraggi degli autori sardi, tra i quali quelli di Francesca Lixi, Bonifacio Angius, Paolo Carboni e Sergio Naitza. Una carta vincente è stata senz’altro l’apertura alla declinazione del tema di quest’anno, La libertà, nelle sue infinite sfaccettature tra poesia, pittura, videoart, musica e incontri con gli studenti.

Di forte impatto è stata la performance di Claudia Crabuzza e Francesca Ventriglia dedicata a Violetta Parra, il concerto di musica andina del “Grupo Nazca”, la presenza del poeta Antonio Arévalo con il suo libro “Le terre di nessuno” ed Aldo Brigaglia in “Intillimanìa”. Quindi le installazioni artistiche a cura di Bianca Laura Petretto e le esposizioni di Alejandro Robles e Lea Gramsdorff e le letture di Isabella Orchis.

Significativo è stato inoltre il gemellaggio del “terre di confine” con il Festival de cine de Santa Fe de Antioquia, in Colombia, suggellato dalla presenza del direttore artistico Alejandro Alzate Giraldo.

Altro importante tassello è stato l’incontro e la collaborazione con l’associazione Cilenos de Sardigna, che ha permesso di conoscere un’importante pagina poco conosciuta della nostra storia, quella di ben cinquecento sardi che, cileni di nascita, furono adottati da famiglie sarde in tenera età, soprattutto durante i vent’anni della dittatura di Pinochet, e oggi fanno parte integrante del tessuto sociale dell’isola.

Notevole supporto è stato dato dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Cineteca Sarda, dalla Filmcommission, dalle diverse amministrazioni comunali e dal consorzio “Sa perda ‘e Iddocca”, in collaborazione con Lo Teatrì di Alghero, l’Accademia delle Belle arti Mario Sironi, il Cityplex Moderno di Sassari e il MEA di Asuni. E un’altra carta vincente forse è stata proprio la scelta itinerante della manifestazione, in un tour che ha abbracciato le comunità di Cagliari, Alghero, Sassari, Solarussa ed Asuni.

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Dopo aver toccato i centri di Cagliari, Solarussa, Alghero e Sassari, la XII edizione del “terre di confine filmfestival” si prepara per la sua tappa conclusiva ad Asuni, dove dal 15 al 17 marzo amplierà lo sguardo sulla cinematografia latina e in particolare sul documentario cileno. Sarà una vera festa del cinema che coinvolgerà, oltre agli spazi del MEA-Museo dell’Emigrazione e del Centro di documentazione (Casa Porcu Cau), anche diverse attività del paese per accogliere mostre, spettacoli e concerti.

Arriveranno personalità del mondo del cinema come i registi Francisco Hervé e José María González, quindi Alejandro Alzate Giraldo, direttore artistico del “Festival de Cine de Santa Fe de Antioquia” per un vero gemellaggio tra il “terre di confine” e la rassegna colombiana.

Tra le opere cilene da non perdere saranno proposte quelle di Sebastian Lelio, Pablo Larraín e Maite Alverdi. Protagonisti della finestra sul cinema Sardo saranno invece Paolo Carboni, Carmina Conte, Mario Piredda, Nicola Contini, Luca Melis e Sergio Naitza. Per il cinema italiano, un omaggio al compianto maestro Ermanno Olmi con la proiezione di “Il villaggio di cartone” e poi “Santiago, Italia” di Nanni Moretti, con la presenza di Antonio Arévalo, che presenta il suo libro “Terre di nessuno”.

Venerdì saranno inaugurate ben due mostre d’arte dell’architetto cileno Alejandro Robles e dell’artista italo-tedesca Lea Gramsdorff con la collaborazione di Simone Dulcis, mentre la cantante Claudia Crabuzza con Francesca Ventriglia proporrà un recital-concerto su Violeta Parra. Importantissimo il coinvolgimento dell’associazione “Chilenos de Sardigna”, per una festa-concerto che sabato accoglierà il complesso di musica andina “Grupo Nazka” con buffet degustazione.

Il programma dettagliato.

Venerdì 15 marzo si parte alle 10.00, all’Istituto comprensivo con il Laboratorio “Liberi tutti!” a cura di OSVIC. Alle 11.30 alla Casa Porcu Cau sarà inaugurata la mostra dell’artista cileno Alejandro Robles dal titolo “Sentieri da Minotauri”, a cura di Bianca Petretto, per concludere la mattinata con la presentazione della rivista internazionale di arte e cultura “Aínas”.

Alle 16.00, al MEA, la serata prende il via con il cortometraggio “La Libertà”, spot del tdcf, per proseguire con la presentazione del programma da parte del direttore artistico Marco Antonio Pani, affiancato da Enrico Pitzianti e dai collaboratori del festival e degli ospiti José María González e Francisco Hervé.

Alle 16.20 si terrà la cerimonia di gemellaggio con il “Festival de Cine de Santa Fe de Antioquia”, alla presenza di Alejandro Alzate Giraldo.

Alle 16.40 per gli “Incontri col cinema sardo” Paolo Carboni e Carmina Conte presentano il loro documentario “Le spose del Grand Hornu”, mentre alle 17.40 sarà proposto Los Niños di Maite Alverdi.

Alle 19.10 lo spettacolo-concerto “Difesa di Violeta Parra” vedrà protagoniste Claudia Crabuzza e Francesca Ventriglia, mentre alle 20.30, sarà inaugurata la mostra di pittura “EXODUS.4” dell’attrice e pittrice Lea Gramsdorff, per proseguire con degustazione di prodotti locali. La serata si conclude alle 21.30 con la proiezione del film premio oscar “Una mujer fantàstica” di Sebastian Lelio.

Sabato 16 marzo, appuntamento alle 11.30 per la proiezione di “No – I giorni dell’arcobaleno” di Pablo Larraín al MEA dove alle 16 si terrà l’incontro incontro con Mario Piredda e il suo “Nina”.

Alle 16.30 l’incontro sarà con Nicola Contini ed il suo documentario “Asi stanala Siena/Buongiorno Restelica”, e alle 17.00 Francisco Hervé in persona presenterà il suo documentario “La ciudad perdida”, per poi intrattenersi a dialogare con il pubblico.

Alle 18.50 la presentazione e proiezione del film documentario “Santiago, Italia” di Nanni Moretti, con la presenza di Antonio Arévalo, curatore d’arte contemporanea, poeta, già addetto culturale del Cile in Italia. Alle 20.30 Antonio Arévalo presenta il suo libro “Terre di nessuno” assieme al direttore della rivista Aìnas, Roberto Cossu. Alle 21.30 gran finale al Bar Secci per l’incontro con l’associazione Chilenos de Sardigna e la festa-concerto che vedrà protagonista il complesso di musica andina “Grupo Nazka”.

Domenica 17 marzo, alle 11.00, al MEA si terrà un Omaggio a Ermanno Olmi con proiezione del film “Il villaggio di cartone”. Alle 12.45, un altro momento molto atteso al Central Bar, l’aperitivo cinematografico “Finzione e documentario: un addio ai confini”, incontro con José María González e Francisco Hervé.

Alle 15.00 il segmento Cinema per i più piccoli – “Libertà e avventura”, propone al MEA la proiezione di “Un caballo llamado Elefante” di Andrés Weissbluth.

Alle 16.30 altro appuntamento con il cinema sardo: Sergio Naitza e Luca Melis (produttore e dop) presentano “Dalla Quercia alla palma” documentario di Sergio Naitza sui 40 anni di Padre padrone.

Alle 19,30 nell’interessante “Incontro con la Cineteca Sarda” i direttori dei tre centri regionali della Società Umanitaria, Paolo Serra, Alessandra Sento e Antonello Zanda parleranno di cinema e conservazione: gli archivi, il cinema di famiglia, il riutilizzo e la divulgazione.

Il festival si conclude alle 20 con il film di montaggio musicale “Ìsura da filmà” di Marco Antonio Pani, documentario costruito a partire da immagini inedite degli anni 40 e 50 di Fiorenzo Serra con le musiche originali di Paolo Fresu, prodotto e presentato dalla Cineteca Sarda.

Per maggiori informazioni visitare www.tdcf.it.

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Il “terre di confine filmfestival” spalanca le porte al Cile per un incontro cinematografico con la Sardegna che abbraccerà una XII edizione consacrata alla “Libertà” in tutte le sue forme. Sono cinque le località coinvolte, trentacinque i film in programma tra corti e lungometraggi, oltre trenta gli ospiti nazionali e internazionali e, per gli eventi collaterali, si terranno mostre, dibattiti, laboratori e concerti. Anche quest’anno è ricchissimo il calendario messo in campo dagli organizzatori della manifestazione, che gode per la seconda volta consecutiva della direzione artistica di Marco Antonio Pani, forte del successo della scorsa edizione che aveva accolto la Colombia.

Dopo l’Anteprima del 2 marzo alla Cineteca sarda di Cagliari, a partire dall’8 marzo la kermesse farà tappa per tutto il weekend a Solarussa (Casa Sanna), per poi proseguire l’11 marzo ad Alghero (Lo Teatrì) e Sassari (Accademia Belle Arti e Cinema Cityplex Moderno) e quindi concludersi nel fine settimana dal 15 al 17 marzo ad Asuni (Museo dell’emigrazione e Casa Porcu Cau), dove tutto è iniziato nel 2007. A dare man forte a Pani nella conduzione del festival ci sarà Enrico Pitzianti, che ne è stato anche il primo direttore artistico.

Sono attesi appuntamenti a tu per tu con gli autori cileni José María González, Francisco Hervé e Orlando Lübbert, e focus dedicati ad altri artisti emergenti o affermati. «Dall’incontro tra cinematografie nasce l’incontro tra persone e idee – ha spiegato Marco Antonio Pani – maturano confronto e discussione, e si rendono disponibili capolavori difficilmente reperibili nei consueti canali di diffusione. La cultura cilena nello specifico è stata segnata da un solco indelebile e doloroso tracciato dalla dittatura di Pinochet – ha aggiunto il regista – un segno che si è concretizzato nell’inclinazione verso un cinema di denuncia e di analisi, sociale e politica. Per questo il tema della Libertà appare più che mai opportuno».

E “La Libertà” è anche il titolo dello spot del tdcf 2019 girato con il coinvolgimento degli allievi del laboratorio di cinematografia del festival. Uno spot che quest’anno ha l’aspetto di un cortometraggio di oltre cinque minuti, ideato e realizzato da Marco Antonio Pani con Paolo Carboni alle riprese, rendendo protagonisti gli stessi abitanti di Asuni e Solarussa.

Il coinvolgimento della popolazione è favorito dal format conviviale, nella convinzione che il cinema sia uno strumento prezioso per creare occasioni di crescita e di confronto sociale. A fare da corollario all’iniziativa sarà un particolare omaggio a Ermanno Olmi, straordinario personaggio scomparso lo scorso anno, e una proiezione speciale del film di Nanni Moretti “Santiago-Italia”. Senza trascurare una selezione di alcuni dei più validi e recenti film d’autore sardo, tra i quali “Ovunque proteggimi” di Bonifacio Angius, “L’uomo con a lanterna” di Francesca Lixi, e “Dalla quercia alla palma. I 40 anni di Padre padrone” di Sergio Naitza.

In collaborazione con OSVIC, oltre ai consueti laboratori per i bambini delle scuole del territorio è prevista una sezione domenicale dedicata specificamente ai più giovani.

Non mancheranno eventi letterari, quali la presentazione di “Aìnas”,  rivista internazionale d’arte e cultura diretta da Roberto Cossu, e del libro “Terre di nessuno” di Antonio Arévalo.

Di forte interesse sarà l’incontro con l’associazione “Chilenos de Sardigna” per una festa-concerto con la partecipazione del complesso di musica andina “Grupo Nazka”. Non tutti sanno che nell’isola vivono circa cinquecento sardi di origine cilena arrivati in tenera età e ormai integrati a tutti gli effetti. Altri ospiti musicali saranno la cantante Claudia Crabuzza e Francesca Ventriglia. Un secondo incontro di rilievo è quello sui “Percorsi formativi col cinema nelle scuole dell’obbligo”, che coinvolgerà numerosi addetti ai lavori.

Ulteriore momento focale sarà il gemellaggio del “terre di confine” con il Festival de Cine de Santa Fe de Antioquia, in Colombia, e l’incontro ad Asuni con il suo direttore artistico Alejandro Alzate Giraldo. Sono previste inoltre mostre e installazioni artistiche, come Exodus.4 di Lea Gramsdorff.

Il calendario della manifestazione è stato presentato stamani alla Cineteca sarda da Marco Antonio Pani, affiancato da Antonello Zanda in rappresentanza della Società umanitaria, partner dell’iniziativa assieme alla Sardegna Film Commission. Durante l’incontro sono intervenuti i sindaci di Solarussa ed Asuni, Mario Tendas e Gionata Petza, e quindi Sandro Sarai, presidente dell’associazione Su Disterru, organizzatrice dell’evento assieme alla RAS, alle diverse amministrazioni comunali e al consorzio di “Sa perda ‘e Iddocca”, in collaborazione con Lo Teatrì di Alghero, l’Accademia Belle arti ed il Cinema Cityplex Moderno di Sassari ed il MEA di Asuni.

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Piatti di profumate carni arrostite allo spiedo, gustosissime fritture di pesce quindi salumi, formaggi e dolci sardi dai delicati sapori sono stati tra i protagonisti indiscussi della prima giornata de L’isola in vetrina 2018. Un’edizione che punta in gran parte sullo street food targato Sardegna. Da largo Cala d’Oliva al piazzale “Guardia costiera”, passando per il lungomare Cristoforo Colombo, gli stand di degustazione hanno trovato la loro location ideale. Ben tredici le aziende che hanno proposto, e lo faranno sino a domenica 26 agosto, i loro piatti tipici, primi con pasta fresca, secondi di carne e pesce, dolci, birre, vini e liquori. E poi ancora, le produzioni artigianali, gioielli e libri.

Si è rivelata vincente la scelta organizzativa dell’assessorato comunale al Turismo, in collaborazione con “La Mirò new events” e “Event Sardinia”. In tanti, tra i tavolini allestiti sul piazzale del porto Mannu, hanno assaggiato le carni arrostite allo spiedo dagli esperti cuochi di Churraschende. Lo stand di Usini ha proposto gli Andarinos, oltre a pasta fresca, panadas e seadas. Per gli amanti del fritto, da Santa Giusta sono arrivate le gustosissime fritture di pesce di Gianfra mentre da Capoterra le patatine fritte a spirale di Ajo Chips. La Pro Loco di Villasor ha offerto un menù completo a base di carciofi mentre da Sassari i formaggi, i salumi e i dolci della Salumeria Mangatia hanno saziato i palati sopraffini.

Ad accompagnare le portate le birre artigianali Nora di Oliena e Sambrinus di Muros e i vini dell’enoteca Tastevin di Sorso. Non sono mancati i liquori artigianali e la pasta secca della liquoreria Collu di Villasor e il torrone di Salvatore Cuccu di Pozzo San Nicola. Per gli amanti dell’antico gelato di Sardegna, poi, la lavorazione in diretta e la degustazione di Sa carapigna di Aritzo.

Gli street cocktail del Baretto cocktail truck, arrivato direttamente da Santa Teresa, hanno raccolto i favori dei giovani.

I visitatori, poi, sono andati alla scoperta delle maschere in legno e monili di Luigi Massidda di Thiesi, delle cassapanche realizzate a mano dall’azienda D’Angelo di Alghero, dei coltelli, coralli e gioielli abilmente lavorati dagli artigiani isolani Tore Pintus di Castelsardo e Gioais de Sardynia di Pula. Per le famiglie, infine, i libri sardi e per bambini di Pasquale Dolcezza di Sassari.

Tra le curiosità della manifestazione hanno fatto splendida mostra di sé le barche a vela latina Sa Rata, arrivata a Stintino direttamente dalla Catalogna e Santa Barbara che giovedì ha salpato l’ancora da Alghero per il porto del borgo turistico. La prima è dell’armatore di Barcellona Emili Armengol che con il suo equipaggio della Catalogna (Costa Brava) e delle Baleari (Maiorca e Minorca) ha impiegato 44 ore di navigazione per essere a Stintino. Dalla Riviera del Corallo arriva invece la barca di Giovanni Porqueddu, il 9 metri Santa Barbara, che con otto persone a bordo parteciperà anche lei alla regata a vela latina. La competizione è stata posticipata al prossimo fine settimana a causa del forte vento previsto in questi giorni sul campo di regata.

Apprezzato lo spettacolo musicale che ha richiamato sulla banchina del porto Mannu un pubblico numerosissimo. Sul palco si sono dati il cambio i Chichimeca Trio, Claudia Crabuzza alla voce, Andrea Lubino alle percussioni e basso, Fabio Manconi alla chitarra e fisarmonica. È stata quindi la volta di Moses, l’artista vincitore di Italia’s got Talent, che con la musica della sua armonica ha coinvolto gli spettatori che in alcuni frangenti lo hanno accompagnato con il battito delle mani.

Questa sera si replica, con l’apertura degli stand alle 19.00 e poi, alle 22.00, il concerto dell’artista stintinese Beppe Dettori con Raoul Moretti sulla banchina del porto Mannu. Prima e dopo il concerto il dj Fabrizio Solinas proporrà una serie di brani selezionati per l’occasione.

Il 26 agosto appuntamento alle 21,30 al porto Mannu con lo spettacolo “Ma come ti sei vestita?” durante il quale le danzatrici del “Balletto del Mediterraneo” vestiranno gli abiti dell’Atelier Parabatula di Alessandra Mura e Luisella Conti. Ad accompagnare il pubblico la musica di Silvia Pilia.

A chiudere la serata e gli appuntamenti con i concerti sarà la musica di Isole Trio, con Cristian Ferlito, chitarra sette corde, Daniele Marrone, percussioni, e Silvia Pilia, voce.

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Lo street food sarà il vero protagonista dell’edizione 2018 di “Isola in Vetrina” che, da venerdì 24 a domenica 26 agosto, animerà il borgo turistico. Il lungomare Cristoforo Colombo che si affaccia sul porto Mannu e la banchina del nuovo porto, con il piazzale dedicato alla “Guardia costiera”, saranno le location ideali per gli stand che ospiteranno le aziende pronte a far gustare ai visitatori i prodotti della propria cucina. Ben tredici quelle che proporranno i loro piatti tipici, primi con pasta fresca, secondi di carne e pesce, dolci, birre, vini e liquori. E poi ancora, le produzioni artigianali, gioielli e libri che troveranno ospitalità in largo Cala d’Oliva.

Si parte quindi venerdì 24 agosto alle 18,30 con l’apertura dell’ottava edizione della kermesse regionale che promuove le produzioni della Sardegna. Un appuntamento che, organizzato dall’assessorato comunale al Turismo in collaborazione con “La Mirò new events” e “Event Sardinia”, si preannuncia anche quest’anno di sicuro interesse. Tra le lunghe antenne delle barche a vela latina ormeggiate al porto Mannu, ed in attesa di salpare per la 36esima edizione della regata di vela latina, in tanti potranno assaggiare le carni arrostite allo spiedo dagli esperti cuochi di Churraschende. Ma chi volesse iniziare da un primo potrà trovare nello stand di Usini un piatto di “Andarinos”, oltre a pasta fresca, panadas e seadas. Per gli amanti del fritto, da Santa Giusta arriva la gustosissima frittura di pesce di Gianfra mentre da Capoterra le patatine fritte a spirale di Ajo Chips. La Pro Loco di Villasor offrirà un menù completo a base di carciofi mentre da Sassari i formaggi e i salumi della Salumeria Mangatia solleticheranno anche i palati sopraffini.

Ad accompagnare le portate le birre artigianali Nora di Oliena e Sambrinus di Muros oppure i vini dell’enoteca Tastevin di Sorso. Non mancheranno i liquori artigianali e la pasta secca della liquoreria Collu di Villasor ed il torrone di Salvatore Cuccu di Pozzo San Nicola. Per i più curiosi nonché amanti dell’antico gelato di Sardegna, poi, la lavorazione in diretta e la degustazione di “Sa carapigna” di Aritzo.

Per chi lo vorrà, inoltre, sarà possibile anche assaggiare uno street cocktail al “Baretto cocktail truck”, direttamente da Santa Teresa.

Da scoprire, poi, maschere in legno e monili di Luigi Massidda di Thiesi, cassapanche realizzate a mano dall’azienda “D’Angelo” di Alghero, coltelli, coralli e gioielli abilmente lavorati dagli artigiani isolani Tore Pintus di Castelsardo e Gioais de Sardynia di Pula. Per le famiglie, infine, i libri sardi e per bambini di Pasquale Dolcezza di Sassari.

Spettacoli e concerti accompagneranno le tre serate. Il 24 agosto, sul palco allestito al porto Mannu, a partire dalle ore 21 si esibiranno i Chichimeca Trio, con Claudia Crabuzza, voce, Andrea Lubino, percussioni e basso, e Fabio Manconi, chitarra e fisarmonica. Alle 22.00 sarà quindi la volta di Moses, l’artista dell’armonica a bocca, vincitore di “Italia’s got Talent”.

Il 25 agosto alle 22.00, invece, sarà il concerto dell’artista stintinese Beppe Dettori con Raoul Moretti a portare il pubblico sulla banchina del porto Mannu. Prima e dopo il concerto il dj Fabrizio Solinas proporrà una serie di brani selezionati per l’occasione.

Il 26 agosto appuntamento alle 21,30 al porto Mannu con lo spettacolo “Ma come ti sei vestita?” durante il quale le danzatrici del “Balletto del Mediterraneo” vestiranno gli abiti dell’Atelier Parabatula di Alessandra Mura e Luisella Conti. Ad accompagnare il pubblico in un viaggio onirico e ironico che racconta storie di donne attraverso il tempo sarà la musica di Silvia Pilia.

A chiudere la serata e gli appuntamenti con i concerti, sarà la musica di Isole Trio, con Cristian Ferlito, chitarra sette corde, Daniele Marrone, percussioni, e Silvia Pilia, voce.

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Saranno tre giorni dedicati all’esposizione dell’artigianato artistico isolano, ai suoni, alle musiche, ai concerti e allo spettacolo degli artisti isolani. Stintino nel fine settimana, dal 24 al 26 agosto si anima con l’appuntamento, ormai immancabile, de “L’Isola in Vetrina”, che porterà per le vie del paese anche la cultura sarda dello “street food”.

Largo Cala d’Oliva ed il porto Mannu saranno quest’anno le due location scelte dall’amministrazione comunale di Stintino, assessorato Turismo, che, con “La Mirò new events” e “Event Sardinia”, porterà la rassegna turistica tra i visitatori ancora numerosi nel borgo di pescatori.

Negli stand che si apriranno venerdì, in occasione della prima giornata alle 18,30, saranno presenti espositori e produttori provenienti da tutta la Sardegna. Tante le produzioni che i visitatori potranno trovare a partire da salumi e formaggi quindi carni arrostite allo spiedo e frittura di pesce, dai piatti tipici sardi a base di carciofi alle seadas e alle panadas. Quindi ancora si potranno gustare pasta, carapigna, birre artigianali, liquori distillati artigianali e pasta secca, torrone e altro ancora. Da scoprire, poi, maschere in legno e monili, cassapanche realizzate a mano, coltelli, coralli e gioielli abilmente lavorati dagli artigiani isolani.

«Si tratta di un appuntamento che consideriamo di punta nella stagione estiva stintinese – afferma l’assessore del Turismo Francesca Demontis -. In questi tre giorni il nostro paese diventa un vero e proprio centro di interesse e punto di incontro tra la cultura dell’entroterra della nostra isola e il mare. Un’occasione per i tanti turisti che vogliono scoprire le tradizioni e le caratteristiche della Sardegna. Per loro, in quei giorni, anche l’opportunità di vivere e vedere le imbarcazioni della nostra tradizione sfidarsi nella regata storica di vela latina.»

Non mancheranno gli spettacoli e i concerti che accompagneranno le tre serate. Il 24 agosto, nel palco allestito al porto Mannu, a partire dalle ore 21.00 si esibiranno i Chichimeca Trio, con Claudia Crabuzza, voce, Andrea Lubino, percussioni e basso, e Fabio Manconi, chitarra e fisarmonica. Alle 22.00 sarà quindi la volta di Moses, l’artista dell’armonica a bocca, vincitore di “Italia’s got Talent”.

Il 25 agosto alle 22.00, invece, sarà il concerto dell’artista stintinese Beppe Dettori con Raoul Moretti a portare il pubblico sulla banchina del porto Mannu. Prima e dopo il concerto il dj Fabrizio Solinas proporrà una serie di brani selezionati per l’occasione.

Il 26 agosto appuntamento alle 21,30 al porto Mannu con lo spettacolo “Ma come ti sei vestita?” durante il quale le danzatrici del “Balletto del Mediterraneo” vestiranno gli abiti dell’atelier Parabatula di Alessandra Mura e Luisella Conti. Ad accompagnare il pubblico in un viaggio onirico e ironico che racconta storie di donne attraverso il tempo sarà la musica di Silvia Pilia.

A chiudere la serata e gli appuntamenti con i concerti sarà la musica di Isole Trio, con Cristian Ferlito, chitarra sette corde, Daniele Marrone, percussioni, e Silvia Pilia, voce.

In contemporanea con “L’isola in Vetrina”, a Stintino si svolgerà anche il consueto appuntamento sportivo con la vela latina e il trofeo Presidente della Repubblica. La regata con gli armi tradizionali, infatti, darà appuntamento agli sportivi nelle giornate dal 24 al 26 agosto. Quest’ultima manifestazione potrebbe subire modifiche a seconda delle condizioni meteorologiche.

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La comunicazione istituzionale, avviata il 26 febbraio, giornata in cui il Consiglio regionale ha celebrato il momento fondante della storia autonomista della Sardegna alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnerà tutti gli eventi promossi nel 2018. Le nuove azioni della campagna sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau ed il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.
«La conquista dell’Autonomia settant’anni fa ha cambiato il rapporto tra lo Stato e la Regione Sardegna – ha sottolineato il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda – definendo un percorso diverso e dando modo ai sardi di governarsi in maniera autonoma in diversi ambiti. Settant’anni fa alla Sardegna veniva riconosciuta la dignità di Regione a statuto speciale, veniva data autonomia nel governo della propria vita comunitaria. Per decenni la Sardegna è cresciuta anche grazie a questo strumento. Abbiamo scelto la musica come strumento per coinvolgere tutti, in grado di raggiungere anche i più giovani – ha aggiunto – una canzone che è fortemente identitaria e che esprime sentimenti di appartenenza ad una terra unica e aspettative di apertura ed accoglienza per un futuro migliore. Specifico che non si tratta e non vuole essere un inno – ha chiarito – ma un dono che noi facciamo ai sardi, spero che nella seduta del 28 aprile, in occasione de Sa die de Sa Sardigna, il Consiglio regionale approvi in forma definitiva il riconoscimento di “Procurade ‘e moderare” come inno ufficiale della Sardegna, compiendo quel percorso che nella coscienza dei sardi è già in essere. L’auspicio della presidenza del Consiglio regionale è che i sardi si riconoscano con partecipazione e slancio ideale, fondamentali per le nuove sfide che spettano ancora alla Sardegna». 
«Di fronte ai millenni della nostra storia, l’autonomia sarda è appena nata», recita lo slogan della campagna istituzionale, realizzata dall’agenzia Quom3 che ha curato la strategia, l’ideazione e la direzione creativa e strategica delle attività di comunicazione dedicate al settantesimo anniversario dell’autonomia sarda.
«La nostra autonomia è stata ed è uno strumento essenziale, lo spazio concreto in cui possiamo dimostrare, come sardi, la nostra capacità di disegnare politiche per migliorare la vita dei cittadini, per dare le risposte che non possono arrivare da uno Stato centralista – ha sottolineato il presidente Pigliaru -. E queste celebrazioni ci offrono un’opportunità preziosa per valutare quanto, in questi 70 anni, siamo stati in grado di usarla bene e come possiamo migliorare la nostra capacità di attuazione per ottenere gli spazi più ampi di sovranità di cui abbiamo bisogno. Spesso pur ottenendo le risorse – ha aggiunto – facciamo fatica ad utilizzarle nel modo in cui noi riteniamo giusto, perché le regole dentro le quali dobbiamo muoverci non ci danno sufficiente potere nella risoluzione di problemi come, per fare un solo esempio, il nostro diritto alla mobilità. Questo deve cambiare: l’autonomia è il mezzo più importante che possediamo e rafforzarla significa rafforzare la Sardegna e le nostre richieste a Roma e a Bruxelles, a partire dall’insularità.»
C’è un legame speciale tra il popolo sardo e la musica. Umpare è la canzone che celebra i 70 anni dell’autonomia sarda. È una canzone popolare che racchiude dentro più linguaggi, esprime sentimenti di appartenenza a una terra unica, di apertura e accoglienza verso il mondo e il futuro.
È composta da diversi stili musicali interpretati in lingua sarda, italiano e inglese. I testi e la musica sono di Luigi Marielli, l’arrangiamento di Gabriele Oggiano.
«È una pop song che ho scritto di getto – ha sottolineato Marielli – che è cresciuta grazie all’intervento di tutti gli artisti che hanno collaborato gratuitamente perché convinti del progetto. È una canzone viva e scalciante – ha aggiunto – e Umpare va contro quello che ci dicono da sempre che siamo pochi e disuniti, è un suggerimento, una presa di coscienza». 
I Tazenda, Claudia Crabuzza, Maria Giovanna Cherchi e Aurora Lecis sono gli artisti che l’hanno interpretata. Nella canzone è presente la voce inconfondibile di Andrea Parodi che canta una breve strofa di Procurade ‘e moderare, reinterpretata per l’album “Fortza paris” del 1995.
Umpare è un pensiero rivolto ai sardi e sarà scaricabile gratuitamente dalla pagina dedicata www.sardegna70.it e dai siti del Consiglio regionale e della Regione Sardegna dal 28 aprile, Sa die de sa Sardigna, giornata simbolica dell’orgoglio sardo.
La canzone è sostenuta da un videoclip che racconta la presa di coscienza, da parte dei sardi, della loro identità. Il video, realizzato da tre giovani registi sardi, Michele Gagliani, Chiara Mela e Giovanni Saturno, ospiti in conferenza stampa racconta metaforicamente una presa di coscienza: la Sardegna è oggi una terra libera e accogliente, il suo popolo è speciale, vivo e ha voglia di gridarlo al mondo con una unica voce, quella dei sardi. L’immagine che costruisce il racconto è quella di una giovane donna che si risveglia dalle ceneri e danzando prende vita e rinasce. Il videoclip “Umpare” ha coinvolto una serie di professionalità e giovani talenti che lavorano attivamente nella produzione cinematografica sarda. Nel video, oltre ai cantanti, musicisti, coreografi e il coro di voci bianche della corale Luigi Canepa. La produzione del video ha coinvolto più di cento persone tra professionisti, tecnici e protagonisti.
«A giugno partirà la campagna multisoggetto – ha sottolineato Alberto Deiana dell’agenzia Quom3 – una comunicazione corale resa attraverso una serie di ritratti fotografici in bianco e nero di giovani, bambini e adulti per sottolineare che l’autonomia appartiene a ognuno di noi. Un concetto ribadito anche nel titolo dove, graficamente, è stata evidenziata la parola “Mia”.»
La campagna sarà pianificata in tutta la Sardegna attraverso medie e grandi affissioni e cartelli autobus. Gli scatti sono stati realizzati da Michele Secchi, giovane talento sardo della fotografia che da alcuni anni vive e lavora ad Amsterdam.
Il logo riprende in sintesi e in chiave moderna i due elementi che compongono lo stemma della Regione Sardegna: una parte della croce forma il numero sette, mentre il profilo del moro è il numero zero per comporre insieme il numero degli anni. Il testo che completa il logo è in lingua sarda per comunicare e affermare l’identità unica dell’isola.
L’immagine della comunicazione, un neonato avvolto dalla bandiera sarda, vuole far riflettere su un aspetto ben preciso: la giovane età del governo sardo rispetto alla lunga storia della Sardegna. Settant’anni sono solo l’inizio del cammino dell’autonomia, gli stessi principi che hanno ispirato la sua nascita sono ancora attuali e importanti. Ci permettono di migliorare, crescere e scegliere insieme. Perché l’autonomia è una conquista, è una ricchezza, è nostra.
«La campagna istituzionale del bambino, lanciata sui principali quotidiani il 26 febbraio – ha aggiunto Paola Governatori dell’agenzia Quom3 – verrà veicolata attraverso la distribuzione presso tutti i comuni della Sardegna e i dipartimenti delle due università sarde di poster 100×70 e di cartoline.»

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