3 May, 2024
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Palazzo della Regione 4 copia

La Giunta regionale, riunita con il presidente Francesco Pigliaru, su proposta dell’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu, ha approvato la ripartizione del premio per l’anno 2015 destinato alle 160 compagnie barracellari della Sardegna, per un complessivo importo di un milione e 605mila euro. La concessione del premio tiene conto dei rapporti informativi compilati da Prefetture, Comuni e Ispettorati forestali. Sempre su proposta del titolare degli Enti locali, è stato nominato Paolo Tanas commissario ad acta per l’adozione del Piano particolareggiato del centro matrice di Monti e della frazione Stazione Fs, in adeguamento al Piano paesaggistico regionale. L’ingegner Tanas, funzionario dell’assessorato degli Enti locali (è responsabile del settore Piani programmi opere pubbliche e interventi grande impatto, a Sassari), sostituirà le funzioni del Consiglio comunale sino all’approvazione del provvedimento.
L’assessore Virginia Mura ha proposto, e l’Esecutivo approvato, un intervento volto a dare continuità all’attuale sistema di mobilità che vede numerosi lavoratori iscritti alla Lista Speciale ad esaurimento (istituita dalla legge regionale 3 del 2008 e riservata a personale proveniente dal settore della formazione professionale) assegnati ad ASL, Agenzie regionali e altri Enti pubblici. Nelle more del riordino del sistema degli enti locali, risulta infatti problematico ipotizzare un loro definitivo inquadramento presso gli uffici centrali e periferici dell’Amministrazione regionale. Per questo la Giunta ha dato mandato al Direttore Generale dell’assessorato del Lavoro di provvedere al rinnovo e alla stipula delle convenzioni – per la durata di un anno – con gli Enti pubblici che si rendano disponibili ad accogliere in servizio il personale iscritto alla lista alle stesse condizioni applicate finora.

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E’ tornato a riunirsi ieri il tavolo di confronto della Giunta regionale con le organizzazioni sindacali, nella sala Giunta della presidenza, in viale Trento, a Cagliari, con la partecipazione del presidente Pigliaru e di una folta rappresentanza dell’Esecutivo.
Per la Giunta regionale hanno partecipato all’incontro l’assessore regionale del Bilancio Raffaele Paci, dell’Industria Maria Grazia Piras, del Lavoro Virginia Mura e degli Enti locali Cristiano Erriu. Per le organizzazioni sindacali erano presenti i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. L’incontro, svoltosi in un clima positivo e di aperto confronto, ha permesso di mettere a punto un metodo condiviso tra Giunta e sindacati, per affrontare insieme, ciascuno per il proprio ambito di responsabilità, alcune delle partite fondamentali nel confronto con il Governo nazionale per la cosiddetta “Vertenza Sardegna“.
L’appuntamento non resterà isolato. Il 9 dicembre è in programma un nuovo incontro nel corso del quale la Giunta illustrerà alle organizzazioni sindacali il disegno di legge Finanziaria regionale di prossima presentazione da parte dell’esecutivo. Il 14 dicembre, invece, verrà riunito il tavolo tecnico su alcune delle questioni chiave connesse al tema “Insularità”: Continuità territoriale, trasporto ferroviario interno ed energia (con particolare riferimento all’approvvigionamento del metano).
In un ulteriore confronto, la cui data sarà fissata nei prossimi giorni, tra Giunta e sindacati si svilupperà un focus sul tema del lavoro e delle vertenze industriali aperte in Sardegna, nonché sui rapporti da sviluppare con Eni, soprattutto riguardo alla Chimica verde.

Palazzo della Regione 3 copia

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Municipio di Villacidro copiaChiesa di Santa Barbara Villacidro copia

«Dopo decenni di politiche di espansione e urbanizzazione anonima, anche nei centri storici, è arrivato il momento di puntare sulla rigenerazione urbana, la sostenibilità ecologica ed energetica degli edifici, la tutela degli edifici di interesse storico soprattutto nei centri storici della Sardegna. C’è bisogno di un nuovo impianto normativo, di politiche dedicate, di risorse economiche. E il problema va gestito con urgenza e determinazione. Altrimenti si persevera nel grande paradosso che caratterizza molti Comuni sardi: interi centri storici, alcuni dei quali molto belli, che sono spopolati».
Ha esordito così l’assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Cristiano Erriu, nel suo intervento alla conferenza sulla “Rigenerazione urbana e rurale delle Città della Terra cruda”, in corso di svolgimento all’auditorium Santa Barbara di Villacidro.

«Occorre un ripensamento complessivo della strategia urbanistica

Cristiano Erriu ha poi ricordato che «la Giunta Pigliaru, con la legge 8, ha affrontato il tema della demolizione e ricostruzione degli edifici anche nei centri storici, dove sono presenti vincoli e limiti stringenti. I costi per ristrutturare e mettere a norma gli edifici sono elevati, ma non tutti hanno valenza storica: ecco perché bisogna poter fare un distinguo tra i singoli interventi, persino all’interno di un centro matrice. In Italia ci sono 30 milioni di edifici considerati storici e 90 milioni di edifici che non hanno tali caratteristiche, e in Sardegna la proporzione è più o meno la stessa. Credo che, nel secondo caso, si debba pensare di rendere possibile la trasformazione di isolati e quartieri tenendo presente, però, che le risorse pubbliche non sono sufficienti; e occorre pensare a politiche che coinvolgano i privati. Bisogna superare le logiche del passato che spesso conducono all’immobilismo e verso situazioni di immobilismo amministrativo e imprenditoriale. I vuoti urbanistici restano, i ruderi rimangono tali per decenni. Molte risposte si potranno trovare nella nuova legge urbanistica che verrà presentata a breve e che verrà sottoposta a dibattito pubblico».

Riqualificazione dei centri abitati e del territorio, ma anche riqualificazione energetica e riduzione drastica del consumo del suolo. «Sono tutti argomenti a cui prestiamo grande attenzione – ha concluso l’assessore Arru -. Abbiamo grandissimi margini di miglioramento, anche se nei centri storici esistono forti limitazioni nell’utilizzo di materiali e tecnologie che consentono un efficientamento energetico. Verso questa direzione dovranno puntare gli incentivi messi a disposizione dalla Regione. L’importante è che i centri storici non si trasformino in musei disabitati: devono essere vissuti e abitati tutto l’anno».

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Cristiano Erriu 1

La riforma degli Enti locali in Sardegna tra difficoltà e necessità di avviare un cambiamento che porti a snellire la macchina burocratica e rendere un migliore servizio ai cittadini salvaguardando le risorse economiche. Sono questi i punti fondamentali di cui si è discusso nel corso dell’iniziativa promossa dal Partito Democratico di San Giovanni Suergiu e dalla federazione provinciale per discutere della Riforma degli Enti locali proposta dalla Giunta regionale e a breve in discussione in Consiglio.

Antonio Fanni, segretario del PD di San Giovanni Suergiu. ha rimarcato le «difficoltà delle amministrazioni locali». E del ruolo dei comuni e degli Enti Locali ha parlato anche Roberto Cotza, componente della segreteria provinciale del Pd.

L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha spiegato l’obiettivo della riforma che potrà essere corretta ma ha un’ossatura valida. Emanuele Cani, deputato PD, ha rimarcato l’importanza della riforma. Dello stesso avviso anche Francesco Sanna che ha ricordato la presenza delle istituzioni locali inserite nella riforma. Per Pietro Cocco si tratta di una riforma importante.

Negli interventi che si sono succeduti il sindaci di Carbonia Giuseppe Casti ha precisato che il Consiglio delle autonomie locali, di cui è presidente, è al lavoro per esprimere un parere sulla proposta di legge. Interventi anche di Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias, che ha ricordato e rimarcato il ruolo dei Comuni. Per il segretario provinciale Daniele Reginali si tratta di un «momento politico particolarmente importante per una discussione che vuole essere proficua e che vede anche il coinvolgimento dei cittadini».

L’iniziativa di San Giovanni Suergiu fa parte del programma di incontri e manifestazioni promosse dal Partito Democratico di Carbonia Iglesias nel territorio. 

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Cristiano Erriu 07

Si è svolta oggi a Oristano la riunione con l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, che ha illustrato ai componenti del Consiglio delle Autonomie locali il piano della Riforma degli Enti locali. Il disegno di legge n° 176 ha suscitato una proficua discussione da cui è emersa la necessità di eliminare i tempi morti. 

«Il Cal ritiene doveroso esprimersi in tempi brevi – spiega il presidente Giuseppe Casti – . Già da oggi i gruppi di lavoro sono impegnati per predisporre un parere con proposte migliorative.»

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, e il sindaco di Teulada, Daniele Serra, hanno firmato il protocollo d’intesa tra la Regione e il Comune per l’adeguamento del Piano urbanistico comunale (PUC) al Piano paesaggistico regionale (PPR) e al Piano di assetto idrogeologico. L’intesa, come è già accaduto in analoghe occasioni con i comuni di Aglientu, Alghero, Arzachena, Budoni, Cagliari, Iglesias, Olbia, Oristano, Quartu Sant’Elena, Sassari e Sinnai, prevede il supporto della Regione attraverso processi e metodologie condivisi durante tutto il percorso di pianificazione, sino all’adozione definitiva del PUC. L’Assessorato regionale si impegnerà a supportare il comune di Teulada nella costruzione del database delle informazioni territoriali, nella redazione delle parti cartografiche utili per gli strumenti urbanistici comunali, nell’implementazione del database web dei beni dell’assetto storico culturale e nello sviluppo dell’analisi paesaggistica finalizzata alla definizione dei perimetri e delle discipline di tutela. E proprio nei giorni scorsi sono stati resi disponibili i contributi destinati ai Comuni sardi per la redazione degli strumenti urbanistici.

«Prosegue l’attività del nostro Assessorato per velocizzare le procedure che portano all’approvazione dei PUC in tutta l’Isola – dice l’assessore Erriu -. Un percorso virtuoso che deve servire di supporto alle amministrazioni comunali, soprattutto per quelle che presentano particolari criticità e problematiche legate all’assetto del territorio o alle specificità urbanistiche.»

«Abbiamo colto il senso e l’importanza dell’accordo con l’Assessorato regionale – spiega il sindaco Daniele Serra – . Il nostro è un territorio molto vasto e complesso, che presenta una rilevante fascia costiera e ampie zone montuose che necessitano di un’adeguata programmazione. Con questo accordo si traccia un percorso virtuoso. È un provvedimento che parte davvero dal basso perché il PUC è forse l’ultimo strumento di governo del territorio che è rimasto agli amministratori, dunque è fondamentale la partecipazione delle comunità e degli attori locali che andranno adeguatamente coinvolti. La condivisione è anche un modo per accelerare i tempi e arrivare rapidamente al risultato finale senza sorprese.»

Tuerredda 3

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Lunedì sera il salone Auser di via Bellini, a San Giovanni Suergiu, ospiterà un incontro organizzato dal Circolo PD di San Giovanni Suergiu e dal PD provinciale di Carbonia Iglesias, sui temi legati alla riforma degli Enti locali in Sardegna, in discussione nella commissione Autonomia del Consiglio regionale.

Dopo i saluti di Antonio Fanni, segretario del circolo PD di San Giovanni Suergiu, i lavori verranno introdotti da Daniele Reginali, segretario provinciale di Carbonia Iglesias.

Sono previsti gli interventi di Emanuele Cani, deputato PD; Pietro Cocco, capogruppo PD in Consiglio regionale; Francesco Sanna, deputato PD; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del Consiglio delle autonomie locali; Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias.

Concluderà i lavori Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali.

I lavori saranno moderati da Roberto Cotza, responsabile Enti locali della segreteria provinciale del PD del Sulcis Iglesiente.

Convegno PD San Giovanni Suergiu

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha partecipato stamane a Oristano, ad un incontro sui temi della riforma degli Enti locali che si è tenuto nella sala consiliare.
«Questa è una riforma che attribuisce notevole peso alle municipalità e alle Unioni di Comuni, a prescindere dalle loro dimensioni – ha detto Cristiano Erriu –. È una responsabilità in più, ma anche la consapevolezza di avere nuovi poteri e strumenti che devono essere gestiti.»
L’iniziativa, organizzata dal sindaco Guido Tendas, ha visto il coinvolgimento dei primi cittadini di tutta la provincia.
«Altri temi rilevantissimi – ha aggiunto Erriu – sono quelli delle dotazioni organiche delle Unioni di Comuni e il processo di trasferimento del personale delle Province. Vanno governati con molta sagacia e intelligenza, con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.»
Sulla dimensione minima dei nuovi enti intermedi, l’assessore Erriu ha ricordato che «in Sardegna ci sono tre Unioni di Comuni con una popolazione complessiva al di sotto dei diecimila abitanti. L’evoluzione della discussione ha portato al prevalere dell’opinione di quanti affermano che, se noi diamo alle Unioni un peso e una rappresentanza molto forti, se trasferiamo personale e competenze anche da parte della Regione, questa scelta non è compatibile con il mantenimento delle Unioni di dimensioni troppo piccole, perché esse non sarebbero in grado di gestire funzioni di quella portata. Il limite organizzativo – ha aggiunto l’assessore Erriu – sarebbe dei territori, non della Regione. Piuttosto, è molto importante che le Unioni rispettino una certa omogeneità geografica e l’appartenenza a una realtà storica, perché solo in questo modo sarà possibile gestire le funzioni associate in un ambito ottimale.»
Sul tema dell’equilibrio a favore delle zone interne a rischio di spopolamento, Erriu ritiene che «il luogo in cui ricercare un rapporto equilibrato è la Conferenza Regione-Enti locali. L’attenzione per le ragioni dei piccoli Comuni è un valore che va garantito e presidiato, e mi batterò perché ci sia un confronto aperto».
La programmazione territoriale, altra colonna portante del testo di riforma presentato dalla Giunta. «Spetta a ciascun territorio – ha sottolineato Cristiano Erriu – perché ogni area conosce le proprie peculiarità e potenzialità economiche e di sviluppo. Ambito strategico significa mettere ogni territorio nelle condizioni di poter negoziare da solo con la Regione risorse e politiche di sviluppo. Spetta alla politica andare oltre gli steccati e i campanili, guardando a obiettivi ambiziosi ma raggiungibili».
Cristiano Erriu

 

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, e il sindaco di Quartu Sant’Elena, Stefano Delunas, questa mattina hanno firmato il protocollo d’intesa tra Regione e Comune per l’adeguamento del Piano urbanistico comunale (PUC), del Piano di utilizzo dei litorali (PUL) e del Piano particolareggiato del centro storico al Piano paesaggistico regionale (PPR) e al Piano di assetto idrogeologico.
L’intesa, come è già accaduto in analoghe occasioni con i comuni di Aglientu, Alghero, Arzachena, Budoni, Cagliari, Iglesias, Olbia, Oristano, Sassari, Sinnai e Teulada, prevede il supporto della Regione attraverso processi e metodologie condivisi durante tutto il processo di pianificazione, sino all’adozione definitiva del Puc.
L’assessorato regionale si impegnerà a supportare il comune di Quartu Sant’Elena nella costruzione del database delle informazioni territoriali, nella redazione delle parti cartografiche utili per gli strumenti urbanistici comunali, nell’implementazione del database web dei beni dell’assetto storico culturale e nello sviluppo dell’analisi paesaggistica finalizzata alla definizione dei perimetri e delle discipline di tutela.

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Cristiano Erriu 04

Si è tenuto ieri a Sanluri, promosso dalla Coldiretti, un incontro-dibattito sul tema “Zone non svantaggiate, gli svantaggi competitivi”, con il quale i partecipanti hanno cercato di trovare una nuova chiave di lettura alla legge di riordino delle autonomie locali. L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, autore del testo di riforma, ha spiegato ad un’affollata platea quali opportunità ci saranno per cittadini e imprese alla luce della riorganizzazione territoriale.
«Dobbiamo fare una valutazione attenta – ha spiegato Cristiano Erriu -, individuando forme sperimentali di perequazione, compensazione e incentivo per le imprese, comprese naturalmente quelle agricole. Per fare qualche esempio, potremo orientare nuovi strumenti da destinare ad alcune tipologie di settori strategici, come la salvaguardia e la manutenzione ambientale, la guardiania del territorio, la multifunzionalità e l’apertura verso attività di visita e di accoglienza turistica, la salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, la cura e il mantenimento dell’assetto idrogeologico. Le Unioni di Comuni, per favorire il radicamento nel territorio degli imprenditori e agevolare in particolare l’imprenditoria giovanile, stipuleranno convenzioni volte alla tutela e alla valorizzazione delle reali vocazioni produttive del territorio.»