15 May, 2024
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Un week end all’insegna di un radio dramma con protagonisti attori non professionisti non vedenti e dell’Imbuteatro, due imbuti per sentirsi raccontare una storia scelta da un mazzo di carte

Un radio dramma con protagonisti attori non vedenti e poesie ascoltate da un imbuto, scelte pescando a caso da un mazzo di carte. Entra nel vivo il ricco programma di “Approdi, festa d’arte e comunità”, che quest’anno giunge alla quarta edizione. Sabato 5 novembre, alle 19.00, il festival organizzato dall’associazione Carovana SMI, partner del progetto 10 nodi-Festival d’autunno, propone lo spettacolo “Tenue Radio dramma” della compagnia toscana Fosca.

Negli spazi del Lazzaretto di Cagliari (con una differita su RadioX il 18 novembre, alle 18.00), lo spettacolo “Tenue Radio Dramma”, presentato in prima internazionale a Firenze il 7 novembre 2015, vede protagonisti attori non professionisti non vedenti. Lo spettacolo è la risultante di un periodo di indagine in forma di laboratorio, con costruzione collettiva dell’opera. Il testo (testimonianze autobiografiche tradotte in braille per l’esecuzione scenica) è una riscrittura originale di materiale poetico, dove la parola si fa senso, significato, ma anche solo paesaggio sonoro. La parola si mescola nella partitura sonora, nei margini tra la narrazione e la composizione musicale. Il gesto vocale si genera dalla tattilità degli oggetti utilizzati e dalla stessa lettura del copione in Braille. In apertura dello spettacolo, saranno messi in scena i risultati del laboratorio di teatro fisico e vocale rivolto a persone non vedenti, tenuto nei giorni scorsi nel quartiere di Sant’Elia da Cristina Abati, della compagnia Fosca, partner progetto di rete “Silence in the Dance Landscape” di cui Carovana SMI è capofila.

Domenica 6 novembre alle 10.00, nel piazzale del Lazzaretto di Sant’Elia, durante il mercato all’aperto, Approdi propone invece “L’Imbuteatro”, un’idea dell’attrice Cinzia Morandi, grazie alla rete FinEstateFestival e al Swiss project, sostenuto dalla Fondazione ProHelvetia.

L’Imbuteatro (che ha già entusiasmato il pubblico di numerosi paesi europei come Spagna, Svizzera, Germania, Cecoslovacchia, oltre che l’Italia) è una performance di narrazione orale per un solo spettatore della durata massima di due minuti. Le due attrici incantano per un momento lo spettatore prescelto narrando piccole storie arricchite da un sorprendente universo sonoro. L’Imbutofono è uno strumento realizzato con imbuti collegati tra di loro da tubi flessibili. L’ascoltatore applica gli imbuti alle orecchie; l’altra estremità dei tubi farà da microfono per le narratrici. Lo spettatore può scegliere la storia che vuole ascoltare da un mazzo di carte.attilio-motzo francesca-floris

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Giro di stile Tenue_Radiodramma tattile

Bellezza, riuso, importanza del ruolo femminile e disabilità. Ruota attorno a questi temi il nuovo appuntamento di domani (domenica 27 dicembre) con Approdi, festa d’arte e comunità organizzata a Cagliari da Carovana SMI in collaborazione con la cooperativa Sant’Elia 2003 e le associazioni del quartiere, tra cui Sant’Elia Viva, portata avanti da sole donne.

Si comincia alle 15.00, nell’affascinante cornice del Lazzaretto di Sant’Elia, con “TENUE_radiodramma tattile”, un progetto dell’associazione culturale Fosca, per la regia di Caterina Poggesi e Cesare Torricelli. Si tratta dell’installazione sonora di “Controradio”, spettacolo con attori non professionisti non vedenti, realizzato a Firenze a novembre, e trasmesso in diretta radiofonica. “TENUE_radiodramma tattile” proporrà anche un laboratorio che avvia un processo di riscrittura del radiodramma con persone non vedenti in Sardegna. L’opera completa sarà presentata nel 2016 a Cagliari, in collaborazione con Radio X.

E’ dedicata interamente alle donne, invece, “Giro di Stile”, residenza artistica (ideata ancora una volta dall’associazione Fosca) che prenderà il via alle 16.00, sempre nel Lazzaretto. Si tratta dell’avvio di un progetto di arte pubblica partecipata, con Cristina Abati e Maura Pieri, sui temi del consumo e della cura del sé. L’obiettivo è quello arrivare a realizzare, nella primavera 2016, uno swap-party, termine inglese usato per indicare l’uso sempre più diffuso di organizzare feste volte a rinnovare il proprio guardaroba scambiando ciò che non si usa più con ciò che più piace di quel che offrono altre donne. Un modo per risparmiare ma, soprattutto, per rispettare l’ambiente. Con “Giro di Stile” si intende valorizzare l’importanza della figura femminile come vettore di cambiamento in atto nella società contemporanea attraverso un gesto semplice ma rivelatore come la scelta di un abito e la conoscenza della propria bellezza, attraverso la rivelazione della propria personalità e l’autostima che da questa deriva. Grazie a piccole e conviviali esperienze che portano alla consapevolezza del proprio essere e della propria identità, le partecipanti si troveranno a condividere una ludica e rituale occasione di riflessione su se stesse.