27 April, 2024
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La commissione Lavori pubblici del Consiglio regionale presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha espresso parere positivo all’unanimità sul testo definitivo del Dl 515 (Contratti pubblici, servizi e forniture) ed ha approvato a maggioranza, con l’astensione dell’opposizione, la rimodulazione del Piano infrastrutture.

Per quanto riguarda le infrastrutture i contenuti del provvedimento sono stati illustrati dall’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini che ha sottolineato la necessità della rimodulazione «a seguito delle attività di controllo sullo stato di avanzamento fisico e procedurale degli interventi programmati, anche in vista della scadenza degli stessi, fissata al 31 dicembre 2021». Complessivamente, la manovra di correzione del Piano infrastrutture ha un importo di oltre 37 milioni di euro e comprende opere nei settori della difesa del suolo ed assetto idro-geologico, idrico e viabilità.

Edoardo Balzarini ha inoltre riferito sul Dl 504 (Norme in materia di governo idro-geologico del territorio) «che consiste – ha spiegato – nel riordino delle competenze autorizzative e di controllo della Regione su sicurezza idro-geologica dei territori, governo delle acque pubbliche e protezione civile». «La finalità principale del provvedimento – ha aggiunto l’assessore – è quella di accentrare le competenze in una sola struttura superando l’assetto attuale che le suddivide fra l’assessorato dei Lavori pubblici, la presidenza della Giunta (Agenzia del distretto idrografico) ed altre strutture non puntualmente specificate; l’individuazione della nuova direzione generale, articolata in servizi territoriali, sarà deliberata dalla Giunta con un atto successivo».

«Inoltre – ha detto ancora l’assessore – il disegno di legge traccia un confine più chiaro fra le competenze della Regione e quelle degli Enti locali, soprattutto per quanto riguarda i corsi d’acqua (resteranno alla Regione solo quelli principali) ed i cosiddetti attraversamenti (fiumi, ferrovie, ponti) per i quali dovranno essere prodotte entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, apposite certificazioni di sicurezza sulla base delle direttive regionali del Pai (Piano di assetto idro-geologico).»

Dopo la relazione dell’assessore, la commissione ha deciso di rinviare ad una riunione successiva l’esame degli articoli del testo.

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Sarà l’ARST a predisporre il progetto di fattibilità tecnica ed economica della rete “Ciclovia della Sardegna”. Lo ha deciso ieri la Giunta regionale, con uno stanziamento di 1.200.000 euro, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini. «I tempi sono stretti – spiega l’assessore – perché con un atto aggiuntivo rispetto al protocollo d’intesa già firmato, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha richiesto l’impegno a trasmettere il progetto di fattibilità e l’individuazione dei lotti prioritari entro il 31 dicembre 2019».

Il protocollo d’intesa, firmato il 9 agosto 2017, prevede la progettazione e realizzazione della “Ciclovia della Sardegna” all’interno del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, per la quale la Regione ha chiesto un finanziamento pari a 110 milioni di euro.

La “Ciclovia della Sardegna” si inserisce nella rete regionale degli itinerari ciclabili, il cui tracciato è stato pianificato proprio da ARST. «Tenendo conto degli itinerari già attualmente in fase di progettazione a cura dell’ARST – dice l’assessore dei Lavori pubblici – è opportuno procedere speditamente per rispettare i tempi imposti dal Ministero e poter così accedere alla ripartizione dei fondi nazionali».

 

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, ha stanziato quasi un milione di euro per aiutare gli inquilini morosi incolpevoli. Anche per il 2018 la Regione conferma lo stanziamento di 500mila euro di risorse proprie per integrare il Fondo statale e fissa le due date del bando a cui potranno partecipare i comuni.

Lo stanziamento dello Stato per l’anno in corso, pari a 376.318 euro, verrà quindi incrementato con 500mila euro di fondi regionali, da sommare alle ulteriori risorse finanziarie disponibili, pari a 73.423 euro (quota di avanzo di amministrazione 2016) per affrontare il persistere del fenomeno della morosità incolpevole.

Per velocizzare i tempi di assegnazione dei fondi, l’assessore Edoardo Balzarini ha proposto, come nell’annualità precedente, «che il bando preveda una scadenza intermedia per la presentazione delle istanze da parte dei comuni. Questo – dice l’assessore dei Lavori pubblici – per permettere alla Regione di intervenire prontamente a favore degli inquilini morosi che abbiano ricevuto avviso di sfratto entro il 15 ottobre». Secondo quanto deliberato dall’Esecutivo, la prima scadenza è fissata al 15 novembre 2018, la seconda al 31 gennaio 2019.

«Grazie allo stanziamento regionale – aggiunge Edoardo Balzarini – è possibile intervenire su un numero maggiore di comuni, oltre a quelli prioritari previsto dal Decreto interministeriale che regola lo stanziamento (comuni ATA ad alta densità abitativa e capoluoghi di provincia). La Regione individuerà ulteriori comuni ad alto disagio abitativo che possano accedere al Fondo statale o, qualora sia esaurito, alle risorse regionali disponibili, e lo farà attraverso i criteri stabiliti dalla Giunta – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – per garantire il beneficio al più alto numero di cittadini che ne hanno necessità.»

I Comuni che hanno la priorità nella presentazione delle domande sono quelli di Alghero, Cagliari, Carbonia, Iglesias, Macomer, Monserrato, Nuoro, Olbia, Oristano, Ozieri, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Sassari, Tempio Pausania.

L’individuazione dei Comuni non prioritari ma ad alto disagio abitativo sarà effettuata alla scadenza del bando, sulla base del rapporto tra il numero delle istanze che saranno presentate e ammesse al contributo da ogni singolo comune e il numero di abitanti dello stesso comune. L’importo massimo di contributo concedibile è di 12.000 euro comprensivi della morosità incolpevole accertata e dell’eventuale pagamento, anche in forma anticipata, delle mensilità relative ad un nuovo contratto da sottoscrivere a canone concordato.

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La Regione ha stanziato un milione di euro per il miglioramento della sicurezza della strada statale 129 ‘Trasversale sarda’. Il finanziamento, che si aggiunge ai 4 milioni 700mila già disponibili, nasce dalla rimodulazione del programma di interventi decisa dalla Giunta nel campo della viabilità, della mitigazione del rischio idrogeologico e del patrimonio abitativo regionale.

«La Strada Statale 129 – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini – è una delle arterie su cui si concentra maggiormente l’attenzione della Giunta, che è in costante interlocuzione con l’Anas per dare corso in tempi rapidi a tutti gli interventi necessari per garantire migliori condizioni di sicurezza in linea con le istanze e le aspettative di sindaci e cittadini. Con questo nuovo stanziamento rafforziamo il quadro delle risorse finanziarie a disposizione.»

L’Anas si è impegnata entro l’anno ad appaltare i lavori di costruzione della rotatoria in corrispondenza dell’intersezione con la strada comunale di accesso all’abitato di Bortigali, sulla base della convenzione stipulata dalla Regione nel dicembre del 2016.

In alcuni tratti della 129 sono già presenti delineatori modulatori di curva, bande rumorose in avvicinamento e la segnaletica di limite di velocità e divieto di sorpasso prevista dal Codice della Strada. Con altri interventi si sta procedendo a integrare la segnaletica verticale con cartelli luminosi di segnalazione di ‘curve pericolose’.

Per quanto riguarda gli interventi di medio periodo, per una maggiore sicurezza nel tratto Nuoro-Macomer, verrà portata a termine, in via prioritaria, la rettifica plano altimetrica del tratto di Orotelli con un investimento di 3 milioni di euro.

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«L’Anas deve imprimere una forte accelerazione alle progettazioni delle opere programmate con i fondi FSC 2014/2020 nel Patto per la Sardegna. Occorre inoltre dare priorità alle manutenzioni, in particolare dei tratti stradali della S.S. 131, da Oristano a Sassari, fortemente compromessi ed è indispensabile dare impulso al potenziamento delle articolazioni della stessa Anas dedicate alle infrastrutture sarde, raccordandosi operativamente con gli uffici regionali.»

Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, nell’incontro odierno convocato dal ministro per il Sud, Barbara Lezzi, sugli interventi infrastrutturali stradali in Sardegna finanziati con fondi FSC.

«Nella riunione, a cui hanno partecipato i vertici dell’Anas, è emersa – aggiunge Edoardo Balzarini – la generale esigenza di accelerare nel processo di ammodernamento e messa in sicurezza della rete stradale dell’Isola. Anas ha riferito di aver recentemente attribuito gli incarichi di progettazione e di aver in corso il potenziamento degli uffici coinvolti assicurando, nel contempo, un maggior coinvolgimento della Regione in tutte le attività in corso.»

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«Non ho espresso generali giudizi negativi sui sindaci né ho voluto sviluppare modelli colpevolistici o punitivi nei confronti degli amministratori locali a cui va, da sempre, tutta la mia stima e il mio apprezzamento per le azioni che intraprendono quotidianamente e i risultati che riescono a raggiungere nonostante le difficoltà contingenti. Un titolo senza dubbio forzato ha tradito i contenuti del colloquio ed il senso del mio pensiero. Le mie valutazioni riguardano la necessità della giusta considerazione delle procedure amministrative che, proprio per la loro frequente farraginosità e tortuosità, devono essere conosciute, affrontate e, per quanto possibile, gestite e superate per portare a buon fine i progetti delle opere pubbliche.»

Lo ha detto poco fa l’assessore regionale dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini.

«Sono sempre stato attento nel corso della mia esperienza amministrativa all’interno della Regione, che ora ha assunto un carattere diverso nel ruolo di assessore dei Lavori pubblici, alle istanze dei sindaci e delle comunità. Non ho voluto – ha aggiunto l’assessore regionale dei Lavori pubblici – lanciare accuse e neppure mettere in dubbio la competenza e la determinazione nel conseguimento degli obiettivi della stragrande maggioranza dei sindaci e dei loro uffici tecnici. Propongo al presidente dell’Anci Emanuele Deiana un incontro per discutere di questi temi e in particolare del peso, spesso eccessivo, della burocrazia nell’iter della progettazione delle opere pubbliche. Penso sia necessario – ha concluso Edoardo Balzarini -, dialogare e confrontarsi per trovare insieme soluzioni migliori nell’esclusivo interesse dei cittadini.»

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37 milioni e 350mila euro destinati alla mitigazione del rischio idrogeologico e a opere nell’ambito della viabilità e dell’edilizia abitativa. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini. Le risorse rientrano nel mutuo infrastrutture che ha una dotazione complessiva di 700 milioni di euro.

«Facciamo ricorso – sottolinea l’assessore Edoardo Balzarini – a uno strumento finanziario importante come il mutuo infrastrutture per intervenire, con uno stanziamento significativo negli ambiti delle difesa del suolo e assetto idrogeologico, viabilità ed edilizia per azioni di cui i comuni hanno grande bisogno. Particolarmente rilevanti le opere per la mitigazione del rischio idrogeologico nell’abitato di Olbia dove, in seguito all’adeguamento degli elaborati progettuali e degli esiti delle indagini geognostiche e di caratterizzazione ambientale, è emersa l’esigenza di incrementare le previsioni di spesa per la copertura finanziaria di tutto l’intervento articolato in quattro lotti.»

Una parte consistente delle risorse, circa 26 milioni di euro, viene utilizzata proprio per le opere di mitigazione del rischio idraulico nel comune di Olbia, il cui quadro generale è stato approvato dal Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino. Nei quattro lotti viene prevista la realizzazione delle vasche di laminazione e la sistemazione dei canali San Nicola, Gadduresu e Seligheddu. Con un milione e 150 mila euro si darà corso al completamento e alla sistemazione del rio Sologo nel territorio del comune di Galtellì. 1 milione e 815mila è invece la somma che servirà a incrementare i fabbisogni dei comuni già indicati nella delibera approvata dalla Giunta  lo scorso 22 maggio. 950mila euro saranno assegnati ai comuni di Buggerru, Fluminimaggiore, Seulo e Bottida per far fronte ai danni provocati dalle recenti abbondanti precipitazioni. Un milione e 800 mila euro vengono assegnati al Consorzio di Bonifica della Nurra per il completamento della condotta di collegamento tra la vasca terminale dell’acquedotto Coghinas ed i serbatoi di Campanedda.

Il Consorzio di Bonifica della Gallura, con 100 mila euro, completerà invece gli interventi necessari ad ottenere l’autorizzazione al massimo invaso dei serbatoi del Liscia. Una parte del finanziamento riguarda il settore della viabilità: previsti gli interventi  di messa in sicurezza, affidati all’Anas, delle intersezioni a raso sulla strada statale 195 mediante la realizzazione di una rotatoria e sulla provinciale 71 (3 milioni e 500mila euro) e la messa in sicurezza delle intersezioni a raso sulla 129 (un milione). 290mila euro vengono infine destinati al patrimonio abitativo regionale per lavori che devono essere realizzati dall’Agenzia regionale edilizia abitativa (Area) a Cagliari.

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La Giunta regionale ha deliberato l’incremento del fondo per favorire l’accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese (PMI) operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Ben 700mila euro di nuove risorse andranno a integrare i 7milioni e 550mila euro già stanziati nel febbraio 2016. Tali somme sono state e saranno ancora erogate in forma di garanzie. Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato il nulla osta sul rendiconto della gestione dell’esercizio 2017 riguardante le attività dell’Agenzia agricola regionale Laore Sardegna.

Su proposta dell’assessora Barbara Argiolas, con due differenti delibere la giunta regionale ha approvato la ripartizione dei contributi relativi all’anno 2018 per favorire le attività delle confederazioni delle imprese artigiane e di quelle delle imprese commerciali. Lo stanziamento totale, a valere sul bilancio 2018, è di 1,2 milioni: 600mila euro saranno ripartiti tra le confederazioni artigiane, gli altri 600mila tra quelle commerciali.  

La Sardegna è stata ufficialmente candidata dalla Giunta, su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, per l’inserimento di una parte della rete ciclabile nella rete internazionale EuroVelo (ECF – European Cyclist Federation). 

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La Regione ha stanziato ulteriori 13,5 milioni di euro di risorse POR FESR 2014-2020 per gli interventi di efficientamento energetico degli enti presenti nella graduatoria pubblicata lo scorso mese luglio. Il nuovo finanziamento si è reso necessario in seguito al grande interesse suscitato dal bando. Hanno partecipato 259 Enti – tra Comuni, Province, Unioni ed Associazioni di Comuni, Comunità Montane, Consorzi industriali e Università – per un totale di 231 proposte che hanno avuto il via libera, di cui 53 finanziate con la dotazione iniziale del bando pari a circa 44 milioni di euro.

Con l’incremento delle risorse del programma di efficientamento energetico e micro reti nelle strutture pubbliche della Sardegna sarà possibile finanziare almeno altre 20 istanze, portando quindi a oltre 84 milioni di euro l’investimento finalizzato alla realizzazione delle opere, considerato il cofinanziamento degli enti proponenti e l’apporto di capitali privati da parte delle Energy  Service Company, società certificate che operano nel settore.

«In tal modo – sottolineano gli assessori dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e dell’Industria Maria Grazia Piras – sarà amplificato il risultato atteso dal programma.  L’intervento genera grandi vantaggi per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Favorisce, infatti, il contenimento dei consumi energetici da parte degli enti pubblici, la riduzione delle emissioni inquinanti, l’incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita mediante la realizzazione di sistemi intelligenti e la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Inoltre la realizzazione delle opere, orientate  all’utilizzo di tecnologie innovative, produrrà ricadute occupazionali ed economiche in tutto il territorio.»

L’Unità di Progetto “Interventi per l’efficientamento energetico”, nata dalla collaborazione tra gli assessorati dei Lavori pubblici e dell’Industria, con il supporto tecnico-scientifico dell’Agenzia Regionale Sardegna Ricerche, accompagnerà gli enti nella realizzazione delle opere. Il programma prevede l’utilizzo di circa 58 milioni di euro di risorse delle azioni 4.1.1. e  4.3.1 del POR FESR 2014-2020 con la supervisione dell’Autorità di Gestione competente su questa materia.

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Riunione questa mattina, a Villa Devoto, tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro per il Sud Barbara Lezzi. All’incontro hanno preso parte gli assessori Raffaele Paci, Maria Grazia Piras, Carlo Careddu ed Edoardo Balzarini, il direttore generale Alessandro De Martini ed i tecnici del dipartimento, della Regione e dell’Agenzia per la Coesione territoriale.

Dopo l’incontro dello scorso 14 giugno a Roma, in cui il presidente Francesco Pigliaru ed il ministro Barbara Lezzi avevano fatto un primo punto sul Patto per la Sardegna, sullo stato di attuazione e l’importanza di avanzare in tempi rapidi sugli interventi in corso, oggi il tavolo tecnico è entrato nel dettaglio, approfondendo anche la situazione relativa ai fondi europei e le questioni legate agli svantaggi causati dalla condizione di insularità.

«È stata una riunione utile – ha detto il presidente Francesco Pigliaru al termine dell’incontro – in cui sono emersi molti punti positivi. È stato certificato che la Sardegna sta spendendo nei tempi giusti le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione e quelle dei Fondi europei, e questo significa innanzitutto che non siamo a rischio di disimpegno e poi che stiamo utilizzando risorse importanti per interventi di cui la Sardegna ha concreto bisogno, dalle scuole al rischio idrogeologico sino alla ricerca. Naturalmente ci sono delle criticità e la ministra Lezzi è stata molto disponibile a ragionare insieme a noi su come si possono sbloccare le cose che stanno procedendo meno bene indipendentemente dalla nostra volontà. Il primo esempio è l’ANAS – ha spiegato il presidente della Regione -, con cui abbiamo problemi importanti e da cui ci aspettiamo tempi ben più rapidi su progettazione e aperture dei cantieri. Altro tema fondamentale è la ferrovia, su cui è necessario e urgente accelerare la spendita dei quasi 400 milioni programmati nel Patto, necessari per tagliare finalmente i tempi di percorrenza tra Cagliari, Sassari e Olbia, oggi del tutto inaccettabili. Infine, il problema energia. Nel Patto c’è l’impegno chiaro che lo Stato italiano ha preso con la Sardegna: portare finalmente il metano all’unica regione italiana che non ce l’ha. E abbiamo sottolineato il fatto che vogliamo complete rassicurazioni che il progetto per cui abbiamo lavorato così tanto arrivi nei tempi previsti – ha concluso Francesco Pigliaru – per far risparmiare alle imprese e alle famiglie della Sardegna 400 milioni l’anno. Non possiamo più aspettare.»

Nella riunione, essenzialmente tecnica, è stato esaminato lo stato di avanzamento del Patto a cominciare dalla gestione dei Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC), esperienza che per la Regione Sardegna si è dimostrata un’innovazione positiva in quanto ha consentito di programmare, con piena responsabilizzazione, gli interventi utili a diminuire alcuni aspetti che contribuiscono a generare il gap determinato dall’insularità. L’Autorità di gestione del Patto, guidata dal Direttore generale della Presidenza della Regione Alessandro De Martini, ha confermato che i tempi concreti rispettano quelli previsti nei cronoprogrammi concordati con il Governo.

Il Patto per la Sardegna, che dispone di oltre 2,9 miliardi di euro per colmare il ritardo infrastrutturale, ambientale ed economico della regione, contiene interventi finanziati e cofinanziati da risorse proprie del Patto, da risorse derivanti dal Piano operativo FSC Infrastrutture e dal Piano operativo FSC Ambiente. È articolato in sei Aree tematiche: Infrastrutture, Ambiente, Sviluppo economico e Agricoltura, Turismo, cultura e valorizzazione risorse naturali, Occupazione inclusione sociale e lotta alle povertà, Rafforzamento PA. Complessivamente si tratta di 632 interventi, di cui 445 (oltre il 70%) sono già avviati e gli altri 187 (circa il 29%) sono in programmazione. In alcuni casi sono già conclusi (Ammortizzatori sociali per 40 milioni di euro).

Per quel che riguarda l’attuazione dei Piani Operativi Nazionali (PON), gestiti direttamente dai Ministeri per lo più attraverso ANAS e RFI, sono state invece sottolineate le difficoltà che stanno, di fatto, rallentando gli interventi. Di conseguenza, è stato fatto un appello alla Ministra perché intervenga presso i Ministri competenti, presso ANAS e RFI, affinché anche i fondi di sviluppo e coesione previsti nei Piani Operativi Nazionali possano avere tempistiche analoghe a quelli gestiti attraverso la Regione.

Il Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale, con i 930 milioni di euro disponibili per il ciclo 2014-2020, è uno dei principali strumenti per il rilancio del sistema economico della Sardegna, attraverso interventi destinati alla ricerca e innovazione per la competitività delle imprese, all’agenda digitale, all’efficienza energetica, all’inclusione sociale, all’ambiente e alla prevenzione del rischio idrogeologico. Fra le regioni del sud, la Sardegna risulta essere la più virtuosa nella capacità di spesa: entro il prossimo 31 dicembre dovranno essere spesi dalla nostra regione 147 milioni per l’N+3, cioè l’obiettivo obbligatorio (pena la perdita della parte dei fondi non spesi), che diventano 185 se invece si punta a un obiettivo che fa scattare un meccanismo di premialità. Ed è proprio a questo che punta la Sardegna.

«Ci stiamo impegnando molto per centrare gli obiettivi fissati dall’Europa, che per la prima volta ha istituito una verifica ufficiale di metà percorso con penalizzazioni e premialità per monitorare meglio l’andamento della spesa. Questa novità dei controlli in itinere – spiega l’assessore Raffaele Paci – è un ulteriore stimolo a lavorare rapidamente, e siamo ottimisti rispetto al raggiungimento degli obiettivi di dicembre. Certo la celerità nella spesa dei fondi europei non riguarda solo la Regione, ma coinvolge molte altre istituzioni a cui è stata delegata l’attuazione, dunque Comuni, Unioni di Comuni, Agenzie, Arst, Abbanoa, ed è indispensabile la collaborazione fra tutti per raggiungere risultati validi. E’ poi importante dire chiaramente che ci muoviamo all’interno di un sistema nazionale farraginoso e complesso, gravato da procedure molto stringenti. Quindi – sottolinea l’assessore della Programmazione – per riuscire a spendere tutto è necessario che prima di tutto il sistema Italia venga radicalmente semplificato.»

Una prima verifica della spesa del Fesr è stata fatta a luglio scorso durante il Comitato di Sorveglianza con il rapporteur della Commissione europea che ha espresso apprezzamento per il lavoro fatto dalla Sardegna e per le sue ottime performance per esempio sulla programmazione territoriale, sui programmi di internazionalizzazione, su energia sostenibile e strategia di specializzazione intelligente.