25 April, 2024
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L’Amministrazione comunale di Iglesias ha promosso l’istituzione di un fondo economico per le tre bambine rimaste orfane in seguito alla morte della madre Federica Madau, assassinata dal marito il 2 marzo 2017.

Un conto corrente bancario attraverso il quale permettere a chiunque voglia partecipare con una libera donazione, di contribuire alle esigenze attuali e future delle bambine, vista anche l’assenza di parenti prossimi che possano garantire loro un adeguato sostegno economico fino al raggiungimento della maggiore età.

Il conto è stato aperto presso la Banca Intesa Sanpaolo (filiale di largo Gennari) a Cagliari, e ha due diverse coordinate:

– La prima, da utilizzarsi per i bonifici nazionali, ha il codice IBAN:
IT34 A030 6904 8561 0000 0002 683

– Per i versamenti dall’estero, oltre al codice Iban, va indicato il BIC:
BCITITMM

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Il Teatro Centrale di Carbonia, nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata internazionale della donna, ha ospitato questa sera la seconda edizione dello spettacolo “Non solo 8 marzo” (la prima edizione si svolse due anni fa, al Teatro Electra di Iglesias), organizzato da Nadia Pische, con il patrocinio del comune di Carbonia e dell’Istituto Comprensivo Satta di Carbonia. Nadia Pische lo ha presentato insieme a Luca Gentile, Alice Fiori e Aurora Musu. Le musiche sono state curate da Antonello Siddi.

La serata è stata suddivisa in due parti: la prima ha visto protagoniste le alunne e gli alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo Satta di Carbonia che hanno presentato le schede biografiche di alcune donne sarde che si sono distinte in vari settori dell’arte e della cultura dal secolo scorso ai nostri giorni; la seconda parte ha visto la partecipazione di sindaci e amministratori di alcuni comuni del Sulcis Iglesiente che hanno presentato donne rappresentative del mondo della cultura, dell’arte e dello sport.

La prima ad intervenire è stata Clorinda Forte, assessore delle Politiche Sociali, Giovanili e dell’Integrazione del comune di Iglesias, che ha ricordato Federica Madau, la giovane mamma di tre bambine uccisa il 2 marzo scorso dal marito, dal quale si stava separando. Quello della violenza sulle donne è stato uno dei temi ricorrenti della serata.

Per il comune di Carbonia sono intervenute il sindaco Paola Massidda e l’assessore della Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili e Sport Carla Mario, e con loro il vicesindaco Gian Luca Lai, che hanno presentato Susanna Montis che ha letto alcune sue poesie.

E’ stata poi la volta del sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda e della delegata della Cultura dello stesso Comune Orietta Mura, che hanno presentato la cantante lirica Nadia Fois, applauditissima dal numeroso pubblico in sala.

Per il comune di San Giovanni Suergiu sono intervenuti il sindaco Elvira Usai e il vicesindaco Marco Zusa che, in rappresentanza del loro Comune, hanno proposto il gruppo in costume de “Is Massaius Suerxinus”, con l’intervento di Anna Simbula Marras.

Luca Gentile, giornalista di Videolina, uno dei presentatori della serata, ha raccontato una storia in tempo reale, relativa alla mancata partecipazione alla serata di una donna di un Comune del territorio che ha subito ripetute minacce dall’ex compagno. Mancata partecipazione che è stata consigliata da una nuova gravissima minaccia subita dalla donna proprio alla vigilia dallo stesso ex compagno.

La pittrice Derita ha presentato una sua opera dedicata ad una donna, esposta sul palco del Teatro e si è intrattenuta sulla sua attività artistica con Luca Gentile.

La scrittrice Petula Farina ha parlato dei suoi tre libri già pubblicati e del quarto che ha in lavorazione, dedicato alla sua città, Carbonia, con interviste ai protagonisti della vita quotidiana.

Il comune di Gonnesa è stato rappresentato dal sindaco Hansel Christian Cabiddu e dall’assessore dei Servizi sociali, Pubblica istruzione e Politiche giovanili Federica Olla.

Il comune di Calasetta, infine, con il consigliere Roberto Lusci, ha presentato la pluricampionessa italiana di windsurf Alice Casula, orgoglio della comunità per gli straordinari successi ottenuti in una disciplina affascinante legata al mare, la grande ricchezza di Calasetta, alla quale si è avvicinata su un pressante invito del padre Salvatore e dalla quale è stata poi letteralmente conquistata, con risultati sportivi straordinari.

La serata si è conclusa intorno alle 22.00, con il pensiero già rivolto alla prossima edizione.

               

                                                                                                              

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Iglesias ha dato l’estremo saluto, questo pomeriggio, nella chiesa della parrocchia della Beata Vergine di Valverde, alla giovane Federica Madau, 31 anni, vittima della violenza omicida del marito, Gianni Murru, dal quale si stava separando, giovedì 2 marzo.

La piccola chiesa, com’era prevedibile, si è rivelata insufficiente a contenere tutte le persone che avrebbero voluto presenziare alla Messa, con il vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda, e in tanti hanno seguito la cerimonia dall’esterno. Al termine, quando la bara bianca è stata portata fuori per raggiungere il vicino cimitero, si è levato un applauso e 31 palloncini bianchi, il numero dei suoi anni, sono stati liberati in cielo.

La tragica fine di Federica Madau, madre di tre bambine di 4, 6 e 9 anni, ha sconvolto la comunità di Iglesias che già sabato sera aveva partecipato numerosa alla fiaccolata organizzata per le vie del centro storico, in sua memoria e in segno di rifiuto di ogni forma di violenza sulle donne.

Il sindaco Emilio Gariazzo per la giornata odierna ha proclamato il lutto cittadino.

Alleghiamo alcune fotografie realizzate all’esterno della chiesa e due brevi filmati.

                                                                                    

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Si svolgeranno domani, giovedì 9 marzo, alle 15.30, nella chiesa della parrocchia della Beata Vergine di Valverde, a Iglesias, i funerali della giovane Federica Madau, 31 anni, vittima della violenza omicida del marito, Gianni Murru, dal quale si stava separando, giovedì 2 marzo.

La tragica fine di Federica Madau, madre di tre bambine di 4, 6 e 9 anni, ha sconvolto la comunità di Iglesias che sabato sera ha partecipato numerosa alla fiaccolata organizzata per le vie del centro storico, in sua memoria e in segno di rifiuto di ogni forma di violenza sulle donne.

Il sindaco Emilio Gariazzo ha proclamato il lutto cittadino per domani, in concomitanza con i funerali della giovane Federica Madau e invita i cittadini ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino mediante la sospensione delle attività in segno di raccoglimento e rispetto durante i funerali.

                   

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Circa 3.000 persone hanno partecipato questa sera, a Iglesias, alla fiaccolata silenziosa organizzata per ricordare Federica Madau, la giovane mamma di 31 anni uccisa brutalmente dal marito, il 46enne Gianni Murru, dal quale aveva deciso di separarsi, giovedì sera. Il lungo corteo, partito dalla Piazza Sella con in testa uno striscione con la scritta “L’amore non ammette violenza”, presente la mamma Anna Paola, ha attraversato alcune vie del centro storico, è arrivato fino a Piazza Municipio ed è poi tornato in Piazza Sella, dove in silenzio, ha ricordato Federica sulle note di “The sound of silence”. Nel corso della breve cerimonia, con Christian Castangia e Francesca Ena, è intervenuto il sindaco, Emilio Gariazzo, che ha ringraziato gli organizzatori dell’iniziativa, voluta per ricordare la giovane mamma di tre bimbe, Gabriella, Giulia e Gloria, ma anche per far crescere la sensibilità sull’allarmante fenomeno del femminicidio.

Alleghiamo un album fotografico realizzato lungo le strade della fiaccolata e al termine in Piazza Sella e due filmati, il primo realizzato al passaggio in Piazza Pichi, il secondo durante la cerimonia in Piazza Sella.

      

 

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Dopo il tragico fatto di sangue di ieri sera a Iglesias, quando la giovane madre Federica Madau è stata colpita a morte dal marito, il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, ha rilasciato un commento questa mattina al SIR Servizio Informazione Religiosa, che pubblichiamo integralmente.

La notizia del dramma che ha colpito una famiglia della nostra terra non può non lasciarci sconcertati. Sperimentiamo all’improvviso la verità dell’affermazione del salmista: «Un baratro è l’uomo e il suo cuore un abisso» (Ps 63,7). 

La cruda realtà di questa violenza familiare deve diventare occasione di riflessione e di verifica per la nostra responsabilità come persone e come Chiesa. Non dobbiamo dimenticare l’ammonimento di Dio: «Domanderò conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello» (Gen 9,5).

Conosciamo le problematicità di tante nostre famiglie, segnate dalla crisi economica e da sconvolgimenti epocali di valori e stili di vita. Conosciamo la difficoltà di molti a reagire a questo disfacimento restando saldi nell’amore e nell’unità familiare senza cedere alla rassegnazione, allo sconforto e alla disperazione o addirittura alla violenza. 

Ma è doveroso che ognuno domandi a se stesso, personalmente e comunitariamente, cosa può fare per aiutare chi è più debole a non cedere a queste tentazioni, senza scaricare genericamente sulla società la causa di queste tragedie. Cosa possiamo fare perché tre bambine rimaste improvvisamente orfane non perdano la speranza e non si chiudano alla vita? Cosa possiamo fare per aiutare a redimersi questo marito e padre che non ha saputo trovare altra soluzione ai problemi della sua famiglia se non dare la morte?

+ Giovanni Paolo Zedda

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Federica Madau – Foto tratta dal profilo Facebook.

La tragica fine di Federica Madau, la 31enne madre di tre bambine di 4, 6 e 9 anni, uccisa brutalmente ieri sera a coltellate dal marito, il 46enne Gianni Murru, dal quale si stava separando, non è che l’ennesimo caso di femminicidio che si verifica in Italia ormai da troppo tempo, fenomeno dilagante al quale non si riesce a porre un freno.

Iglesias, città nella quale da anni l’associazione “Io non ho paura” porta avanti una straordinaria azione sociale, tra tante difficoltà, soprattutto di natura economica, s’è ritrovata improvvisamente sotto la lente di tutti i media nazionali, per una nuova tragedia che ha sconvolto tutta la comunità che domani sera, alle 20.00, si ritroverà in Piazza Sella per una fiaccolata per Federica.

La vita di una giovane madre che da tempo denunciava una situazione familiare ormai invivibile che l’aveva convinta a separarsi dal marito violento, è stata spezzata a soli 31 anni; tre giovanissime bimbe saranno costrette a crescere senza l’amore della loro madre.

Il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali di Federica Madau. Decisione lodevole, alla quale però ora, da parte di tutte le istituzioni, ne dovranno seguire altri, concreti, a sostegno di quanti, ogni giorno, in silenzio, operano volontariamente per sostenere le tante, troppe donne, che si ritrovano in situazioni analoghe a quella che ha portato alla tragica fine di Federica Madau.

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