27 April, 2024
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E’ sfumato negli ultimi tre minuti della finale con l’EA7 Emporio Armani Milano il sogno della Dinamo Banco di Sardegna di vincere la sua terza Coppa Italia (risultato finale 84 a 74, primo tempo 34 a 36)

Il match disputato al PalaFiera di Rimini è stato molto combattuto ed equilibrato per 37’ e la Dinamo esce dalla competizione a testa altissima, al termine di una corsa meravigliosa iniziata nei quarti contro la Sidigas Avellino, proseguita in semifinale contro la Germani Basket Brescia, e conclusa contro la capolista assoluta dominatrice, fin qui, del campionato, l’EA7 Emporio Armani Milano. La Dinamo è stata seguita a Rimini da tantissimi tifosi che alla fine le hanno tributato un grande applauso di ringraziamento per il cammino percorso.

L’inizio della finale è stato tutto di marca biancoblu, con un parziale di 7-0. L’Olimpia ha trovato i primi due punti con Macavn dopo quasi 5’. Chiuso il primo quarto avanti di 8 punti, 19 a 11. La Dinamo ha trovato in avvio di secondo quarto un grande Carter, autore di due triple consecutive, ma ha poi subito il ritorno dell’Olimpia, trascinata da Sanders e Hickman che hanno ricucito lo strappo iniziale e segnato il risultato del primo tempo, quasi in equilibrio, 36 a 34 per la Dinamo.

Al rientro dall’intervallo lungo, l’Olimpia è scesa in campo con un’altra faccia. Rakim Sanders ha infilato due triple, Milano è scattata avanti fino al +9. Reazione sassarese condotta da Lawal, Savanovic, Stipcevic e Bell hanno siglato un 7-0 e al 30’ il punteggio era ancora in bilico: 56 a 54 per Milano.

In avvio di ultimo quarto Milano ancora avanti ma Dusko Savanovic ha innescato la reazione biancoblu con un break di 10-4 che ha riportato il Banco a un possesso di distanza. Nel finale Macvan con due liberi e Kalnietis con un’azione da 3 punti hanno riportato Milano avanti sul +8 a 27’’ dalla fine e due tiri liberi di Hickam hanno fissato il risultato finale sull’84 a 74.

La Coppa Italia va a Milano, rivincita della sconfitta subita due anni fa sul proprio campo, ma la Dinamo oggi è una squadra vera che può guardare al campionato e alla Champions League con grande ottimismo.

EA7 Milano 84 – Dinamo Sassari 74

Parziali: 11-19; 23-17; 22-18; 28-20.

Progressivi: 11-19; 34-36; 56-54; 84-74.

EA7 Milano. McLean 6, Fontecchio, Hickman 25, Kalnietis 9, Radulijica, Dragic 7, Macvan 11, Pascolo 5, Cinciarini 6, Sanders 15, Abass, Cerella. All. Jasmin Repesa.

Dinamo Sassari. Bell 5, Lacey 15, Devecchi 3, D’Ercole, Sacchetti 3, Lydeka 9, Savanovic 7, Carter 8, Stipcevic 11, Lawal 13, Ebeling, Monaldi. All. Federico Pasquini.

Domani il gruppo si trasferirà in Repubblica Ceca, dove martedì è in programma il match dei playoff di Champions League con Nymburk, che affronta con il vantaggio del +22 maturato nel match di andata, a Sassari.

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La Dinamo è in finale di Coppa Italia. Domani pomeriggio, inizio ore 18.00, si giocherà il trofeo contro l’Olimpia Milano. La squadra di Federico Pasquini ha battuto la Germani Basket Brescia per 77 a 70 (primo tempo 33 a 39) mentre nel pomeriggio Milano aveva avuto la meglio sulla Grissin Bon Reggio Emilia per 87 a 84 (primo tempo 45 a 45). L’uomo devisivo è stato ancora una volta Rok Stipcevic, autore della tripla che nei combattutissimi secondi finali ha spezzato le ultime speranze della squadra bresciana, comunque protagonista di una grandissima prestazione. L’uomo migliore nel corso dell’intero incontro è stato comunque Trevor Lacey.

La Dinamo è partita in quintetto con due italiani, Brian Sacchetti e Jack Devecchi, e nel primo quarto è sembrato non esserci partita, i biancoblu sono stati praticamente quasi perfetti, con un 22 a 15 dopo un parziale di 20 a 8. La reazione bresciana è stata veemente e, trascinata dai fratelli Michele e Luca Vitali e un grande Marcus Landry, la Germani ha ripreso e superato la Dinamo, con un primo parziale a cavallo dei due primi quarti di 14 a 2 ed un secondo parziale di 24 a 11 per il 39 a 33 di metà gara.

Il terzo quarto è stato un autentico show della Dinamo, trascinata da uno splendido Trevor Lacey (26 di valutazione, con 15 punti, 5 su 7 da 1 punti, 1 su 2 da 3, 2 su 2 ai tiri liberi, 8 rimbalzi, 2 palle recuperate e 5 assist) e dalla grande efficacia di Dusko Savanovic, David Bell e del solito Rok Stipcevic. 27 a 16 il parziale e Dinamo avanti di 5 punti, 60 a 55 all’ultimo intervallo.

L’ultimo quarto è stato un testa a testa continuo, con grandissime emozioni, ma nel finale è stata la Dinamo a dimostrare maggiore sangue freddo e voglia di vincere e sul 72 a 70 Rok Stipcevic ha messo dentro la tripla “assassina”, prima dei due tiri liberi conclusivi di Trevor Lacey.

Nella Dinamo (Federico Pasquini, come al solito, ha alternato i suoi uomini migliori, con un solo uomo, David Bell, che ha concluso con oltre 30′ di presenza in campo, per la precisione 31) ben cinque gli uomini in doppia cifra (Lacey 15, Stipcevic 13, Savanovic 12, Bell 10, Lawal 10), solo due nella Germani Basket (Landry 20, Moore 16).

Dinamo – EA7 Emporio Armani è la rivincita della finale vinta due anni fa dalla squadra allora allenata da Meo Sacchetti per 101 a 94, con David Logan (tornato in Italia alla Sidigas Avellino) MVP. Ma per Sacchetti e compagni è la terza finale degli ultimi quattro anni, perché tre anni fa vinsero la loro prima Coppa superando in finale la Mens Sana Siena per 80 a 73, con Travis Diener MVP.

Dopo l’incerto avvio di stagione e le modifiche al roster effettuate lungo il cammino, la squadra di Federico Pasquini è cambiata profondamente, è maturata parecchio ed ora è una squadra vera che sicuramente, questa sera, fa paura anche alla grande EA7 Emporio Armani Milano, dominatrice in campionato e scontata finalista di questa nuova edizione della Coppa Italia.

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La Dinamo c’è. La squadra di Federico Pasquini ha superato al fotofinish la Sidigas Avellino (69 a 68, primo tempo 39 a 38) davanti all’ex David Logan (arrivato in Irpinia, il fuoriclasse proveniente dal Lyetuvos Rytas non ha potuto scendere in campo perché la società non ha ricevuto il transfer in tempo utile) e si è qualificata per le semifinali della Coppa Italia, vinta per due stagioni consecutive: nel 2013/2014, in finale sulla Mens Sana Siena per 80 a 73, MVP Travis Diener; e nel 2014/2015, in finale sull’Olimpia Milano per 101 a 94, MVP David Logan.

La Dinamo questa sera s’è imposta su una grande Sidigas Avellino, partita fortissimo nella prima frazione con un break di 9 punti nel primo quarto, concluso sul 22 a 13. I biancoblu hanno reagito da grande squadre ed hanno ripreso i campani con un parziale di 26 a 16, trascinati dal solito Rok Stipcevic, dall’autorità di Gani Lawal e da David Bell e Trevor Lacey, andando al riposo dell’intervallo lungo avanti di un punto: 39 a 38.

Al rientro in campo, una splendida tripla di David Bell ha trascinato la Dinamo avanti di 7 punti ma gli irpini hanno reagito con orgoglio ed hanno portato a termine un nuovo sorpasso con Ragland e Randolph dai 6,75. Reazione sassarese con Savanovic e Lawal e Dinamo avanti di 2 punti al 30’: 56 a 54.

L’ultimo quarto è stato un entusiasmante testa a testa fino agli ultimi secondi e il match è stato deciso da una magia di Rok Stipcevic a 3″ dalla sirena finale: 69 a 68.

In semifinale la Dinamo incontrerà domani la Germani Basket Brescia che ha superato a sorpresa l’Umana Reyer Venezia (settima contro seconda del girone d’andata del campionato di A1) con il punteggio di 76 a 68 (inizio ore 20.45). La squadra lombarda ha superato la Dinamo nel match di campionato disputato il 5 febbraio a Brescia con il punteggio di 56 a 48, in una giornata nera della squadra di Federico Pasquini. Ma quella vista oggi è un’altra Dinamo che domani promette spettacolo e sogna la finale di domenica sera, contro la vincente dell’altra semifinale, in programma sempre domani, alle 17.30, tra l’EA7 Emporio Armani Milano e la Grissin Bon Reggio Emilia.

Sidigas Avellino 68 – Dinamo Sassari 69

Parziali: 22-13; 16-26; 16-17; 14-13.

Progressivi: 22-13; 38-39; 54-56; 68-69.

Sidigas Avellino. Zerini, Ragland 16, Green 5, Esposito M., Esposito L., Leunen 5, Severini, Randolph 14, Obasohan, Fesenko 12, Thomas 16, Parlato. Coach: Stefano Sacripanti.

Dinamo Sassari. Bell 8, Lacey 14, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 7, Lydeka 2, Savanovic 6, Carter 7, Stipcevic 15, Lawal 10, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Rok Stipcevic.

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David Logan giocherà la seconda parte del campionato di A1 con la Sidigas Avellino ma in Coppa Italia contro la Dinamo non ci sarà. La società irpina ha definito l’ingaggio del fuoriclasse di passaporto polacco dopo l’eliminazione del Lietuvos Rytas dalla Coppa di Lituania (84 a 87 con la Juventus Utena, 11 punti con 3 su 9 dal campo in 28′) ha indotto il club di Vilnius a non considerarlo più incedibile, complice anche l’arrivo di Rimas Kurtinaitis al posto del dimissionario Tomas Pacesas. Il Lietuvos ha accettato la proposta di poco superiore ai 100.000 dollari per liberare David Logan, che in estate aveva firmato un contratto da 370.000 dollari con la squadra baltica mentre il giocatore è stato convinto con un ritocco al rialzo per le mensilità residue.

La Sidigas non riuscirà a tesserare David Logan per le Final Eight di Coppa Italia, dato che i termini si sono chiusi alle 11.00 di mercoledì, ma potrà utilizzarlo come rinforzo per i playoff di Champions League, il cui termine scadrà il 24 febbraio.

Questo pomeriggio, intanto, nella Club House societaria, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti alla vigilia della partenza della squadra per Rimini, dove venerdì affronterà la sfida dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Sidigas Avellino.

«La componente bella di queste manifestazioni è che non sai mai che tipo di emotività scaturisce quando ti trovi a giocare in una situazione in cui tutta la pallacanestro importante ti sta guardando. L’emotività, secondo me, è una componente molto importante, e quando finisce questa fase poi si passa alla fase del piccolo dettaglio, che è l’elemento che fa maggiormente la differenza, perché in questo tipo di gara ogni errore vale doppio. Anche soltanto un taglia fuori o un tuffo per terra possono diventare il dettaglio che ti permette di andare avanti in queste sfide senza un domani. Il valore di Avellino lo conosciamo, sia per le caratteristiche della squadra sia per le caratteristiche dei singoli giocatori, per cui ci dobbiamo concentrare su questi piccoli aspetti e sui particolari, che diventano grandi fattori quando si giocano partite dove la palla pesa un po’ di più.»

Avellino, che avete incontrato fin dalla preseason, in questa stagione sta facendo un percorso  molto simile al vostro, fra campionato e Champions League…

«Loro hanno avuto un andamento molto costante, sono stati bravi ad andare avanti sull’equilibrio consolidato già l’anno scorso. e sono stati bravi anche a non sprecare troppe energie nei momenti in cui hanno avuto dei bassi, con un paio di settimane difficili. Il fatto che siano passati subito al primo turno di Champèions League e il loro andamento in campionato ci fanno capire che valore ha questo avversario.»

Come vi state preparando a questa sfida, c’è qualcosa che avresti voluto evitare?

«No, perché secondo me quando si giocai una Final Eight, a prescindere da quello che è l’avversario, bisogna ragionare sul fatto che è davvero qualcosa di diverso. Se mi fermo a ragionare sul fatto che avrei preferito un altro avversario sto già partendo male. Io domani prendo l’aereo con l’idea di andare a giocare tre partite, non vado lì per vedere cosa succede, sono fatto così. C’è Avellino, va bene così: dobbiamo sapere che se vogliamo tornare a casa con la coppa dobbiamo giocare con tre avversari di altissimo livello.»

Sei stato presente in tutte le precedenti Final Eight, cosa ti hanno insegnato quelle passate?

«Quello che dicevo prima: io penso che la prima coppa l’abbiamo vinta perché abbiamo fatto quell’ultimo minuto del terzo quarto, contro Milano, che ci ha permesso di chiudere con quella bomba di Drake, con l’inerzia in mano a noi, e questo è nato da un paio di situazioni sbagliate da parte Milano. Se penso alla Coppa Italia vinta a Desio, penso a come ci eravamo arrivati male e a quanta energia ci avevano dato i primi 5-7 minuti giocati contro Cremona. Per cui sono proprio i particolari che fanno sì che queste partite siano davvero qualcosa di speciale.»

Giocherete con questa divisa speciale, in omaggio alla Sardegna e al suo grande appuntamento con il Giro d’Italia: i giganti sempre ambasciatori dell’isola…

«Quello del Giro d’Italia è un avvenimento importante per la Sardegna e noi quando c’è qualcosa che può dare risalto sia a livello italiano sia a livello europeo siamo sempre ben felici di sostenere l’isola. Sarà bello anche vedere la reazione della gente nel vedere queste maglie, per quello che significano e per l’importanza che ha un evento come quello del Giro per questa regione.»

 

Larga e convincente vittoria della Dinamo Banco di Sardegna sulla Pallacanestro Cantù, con il punteggio di 80 a 65 (primo tempo 33 a 35), nell’anticipo di mezzogiorno della quarta giornata di ritorno della regular season.
Dimenticata la serataccia di Brescia, dove ha perso con il minimo storico di punti realizzati in una partita da quando milita in A1 (48), già nella sfida di Champions League con il Nymbruk, travolto per 94 a 72, la squadra di coach Federico Pasquini si è confermata anche in campionato, sempre davanti allo straordinario pubblico del PalaSerradimigni.
La partita è stata dominata da Sassari per tre quarti, con la sola eccezione del secondo, nel quale Cantù si è imposta con un parziale di 23 a 12, rimontando il 12 a 20 subito dalla Dinamo nel primo quarto e andando al riposo avanti di due lunghezze, 35 a 33.
Nel terzo quarto, come era già accaduto in Champions League, la Dinamo è ritornata sul parquet dall’intervallo lungo con una carica straordinaria, riportandosi avanti al 30′ sul 57 a 52, per poi dilagare nell’ultimo quarto con un parziale di 23 a 13, per il definitivo 80 a 65.
La Dinamo ha concluso la partita con 4 uomini in doppia cifra: Rok Stipcevic, 17 punti in 22′, 21 di valutazione; David Bell, 17 punti in 25′; Dusko Savanovic, 16 punti in 27′; Trevor Lacey, 10 punti in 29′ (il giocatore con maggior minutaggio alla fine, in un quintetto che Federico Pasquini ha cambiato in continuazione, come ormai fa da tempo).
Per Cantù 3 gli uomini in doppia cifra: Jajuan Johnson, 21 punti in 38 minuti; Zabian Dowdell, 18 punti in 34′; Reginald David Cornooh, 10 punti in 27′.
Con I due punti odierni, la Dinamo si conferma al quarto posto in classifica, con 20 punti, in attesa delle altre partite della giornata.

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Con il morale alle stelle per la straordinaria vittoria ottenuta a metà settimana nell’andata della doppia sfida con il Nymburk di Basketball Champions League (94 a 72), la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa in campionato, ospitando alle 12.00, la Pallacanestro Cantù per la 4°giornata di ritorno della regular season.

«Giochiamo contro una squadra ricca di esperienza e di talento – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Sicuramente troveremo un’avversaria molto arrabbiata, specie all’inizio, per quello che è successo la settimana scorsa a Pesaro, e dovremo stare molto attenti perché Cantù è una squadra che oltre all’esperienza e al talento adesso ha molta più profondità rispetto ad inizio stagione. Da quando sono arrivati Calathes e Cournooh riescono ad essere molto più profondi sia a livello perimetrale sia sotto canestro. Dovremo essere pronti e assolutamente concentrati, perché è una partita estremamente importante per il nostro futuro nell’immediato. Non c’è mai niente di scontato, niente di facile, e sappiamo che possiamo essere un certo tipo di squadra se abbiamo il giusto approccio alle partite.»

L’obiettivo è riscattare la brutta sconfitta di Brescia, dove la Dinamo ha toccato il minimo di punti storico della sua esperienza in A1 (48) e rafforzare la quarta posizione in classifica, oggi condivisa con la Grissin Bon Reggio Emilia, ed allungare il margine sulle inseguitrici (ben cinque si trovano distanziate di due soli punti). La Pallacanestro Cantù è 12ª, con 12 punti.

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Strepitosa vittoria della Dinamo nella gara d’andata del primo turno a eliminazione diretta della Basketball Champions League, travolto al PalaSerradimigni i campioni della Repubblica Ceca del Nymbrk per 94 a 72 (primo tempo 42 a 41).

La partita è stata decisa da uno straordinario terzo quarto della squadra di Federico Pasquini che ha posto tra sé e gli avversari un margine di ben 16 punti: 29 a 13. Nell’ultimo quarto la Dinamo ha mantenuto alta l’attenzione ed è riuscita ad aggiudicarsi l’incontro con un margine di 22 punti, non completamente rassicurante ma comunque assai prezioso in vista della partita di ritorno in Repubblica Ceca.

Tanti i protagonisti della straripante vittoria della Dinamo, con tre uomini su tutti: Trevor Lacey (18 punti), David Bell (16 punti) e Rok Stipcevic (20 punti), protagonista di una stagione da incorniciare. E’ stato fondamentale l’apporto dei lunghi, con Gani Lawal (11 punti e 3 rimbalzi) e Tau Lydeka (9 punti e 5 rimbalzi) e di tutta la squadra, maturata tanto nel corso di questa prima parte della stagione, dopo le incertezze iniziali.

Dinamo Sassari 94 – Cez Nymburk 72

Parziali: 20-23; 22-18; 29-13; 23-18.

Progressivi: 20-23; 42-41; 71-54; 94-72.

Dinamo Sassari: Bell 16, Lacey 18, Devecchi 2, D’Ercole 3, Sacchetti 3, Lydeka 9, Savanovic 9, Carter 3, Stipcevic 20, Lawal 11, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Cez Nymburk: Allen 14, Benda 2, Hruban 5, Welsch 12, Lawrence 9, Peterka, Holt, Simpson 13, Meier 2, Sant Roos 15, Kris. Coach: Ronen Ginzburg.

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Si è interrotta a Montichiari, con la matricola Leonessa Brescia, dopo 5 vittorie di fila, la striscia positiva della Dinamo Banco di Sardegna , nella sfida della 3°giornata di ritorno della regular season della A1 di basket. 

Non è bastato un monumentale Gani Lawal, che ha sfiorato la tripla doppia con 12 punti, 19 rimbalzi e 9 falli subiti per un totale 25 di valutazione, alla squadta di coach Federico Pasquini per conquistare la vittoria con i lombardi, nonostante la super rimonta messa a segno nell’ultimo quarto. 

La Dinamo, in pessima giornata al tiro (solo Gani Lawal ha finito in doppia cifra) non aveva mai concluso una partita di A1 con un bottino inferiore ai 50 punti.

I tanti errori commessi negli ultimi 10’ non hanno permrsso alla Dinamo di completare la risalita dal -10 del terzo quarto: quando è manca la zampata finale sul -2, Brescia ha trovato i punti che hanno chiuso la sfida.

Oggi la squadra è tornata a casa ed ha subito ripreso il lavoro in vista del match di Basketball Champions League in programma mercoledì al PalaSerradimigni con il Cez Nymburk, sfida valida per il turno preliminare dei playoff.

Coach Federico Pasquini ha commentato a caldo il match: «Voglio anzitutto fare i miei complimenti a Brescia che ha mostrato il suo valore nelle partite casalinghe, non è un caso che abbia questo ruolino di marcia al PalaGeorge. Una partita dove non siamo stati capaci di dare profondità all’attacco e non siamo stati capaci di alleggerire il lavoro degli esterni. Abbiamo sbagliato il ritmo, soprattutto all’inizio terzo quarto, poi abbiamo ripreso difendendo a zona, mischiando le carte e abbassando il ritmo. Sul 47-45 abbiamo sbagliato tiri aperti o in transizione due contro uno che potevano essere importanti per dare una botta alla fiducia del momento di Brescia, poi si è chiusa con due rimbalzi offensivi decisivi.»

Germani Basket 56 – Dinamo Sassari 48

Parziali: 13-16;18-11; 13-7; 12-14.

Progressivi: 13-16; 31-27; 44-34; 56-48.

Germani Basket Brescia: Moore 1, Berggren 8, Vitali L. 14, Landry 16, Burns, Vitali M. 3, Moss 9, Bushati 5, Bolis, Zanetti. All. Andrea Diana.

Dinamo Sassari.: Bell 5, Lacey 6, Devecchi 3, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 4, Carter 7, Stipcevic 4, Olaseni 2, Lawal 12, Ebeling, Monaldi. All. Federico Pasquini.

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La Dinamo Banco di Sardegna sarà impegnata sul campo della Leonessa Brescia, alle 18.15, per la 3ª di ritorno della regular season della A1 di basket. Per la squadra di Federico Pasquini si tratta di una prova importante contro una squadra che si è affermata tra le rivelazioni della stagione conquistando, al primo anno nella massima serie, le Final Eight di Coppa Italia. I ragazzi allenati da Andrea Diana si presentano davanti al proprio pubblico con la volontà di riscattare la debacle rimediata con Cantù la scorsa settimana e per i biancoblu si tratta di un match ostico, fondamentale per consolidarsi in campionato.

La Dinamo vuole mantenere il quarto posto solitario in classifica appena raggiunto con la bellissima vittoria ottenuta sulla Grissin Bon Reggio Emilia e, in caso di vittoria, potrebbe approfittare di un possibile passo falso di Venezia e/o Avellino, le squadre che la precedono appaiate al secondo posto, impegnate entrambe in trasferta, rispettivamente a Trento e Pistoia, formazioni che con 16 punti affiancano Brescia, oltre a Brindisi e Caserta, all’ottavo posto.

Per la Dinamo si tratta della prima partita senza il play Darius Johnson Odom, svincolato in settimana.

«Andiamo su uno dei campi più caldi d’Italia in questo momento, dove troviamo la tipica situazione di una neopromossa che ha iniziato in maniera negativa e che poi ha completamente girato la stagione – ha detto coach Federico Pasquini nella conferenza stampa di presentazione della trasferta -. Brescia gioca una pallacanestro molto fisica a livello offensivo con Vitali e Moss sul perimetro, un giocatore come Landry e due giocatori sotto canestro come Berggren e Burns, estremamente fisici e atletici molto presenti in difesa. Sarà importante attaccare bene la zona, senza sbilanciarci quando finiamo l’attacco, perché loro riescono a ripartire immediatamente e hanno tanti punti nelle mani, specie nella transizione primaria in cui sono molto bravi. Il ritmo della partita farà la differenza, il nostro ritmo e l’aggressività devono essere la base da cui partire, a prescindere dall’assetto degli avversari, per fare una buona partita su un campo così.»

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La Dinamo Banco di Serdegna travolge anche la Grissin Bon Reggio Emilia (82 a 72, primo tempo 34 a 42) e con la 5ª vittoria consecutiva in campionato (sette con le ultime due ottenute in Basketball Champions League) si isola al 4° posto in classifica.

Rok Stipcevic (diventato un leader con una serie di prestazioni maiuscole) e compagni sono partiti forte chiudendo avanti al 10’, 18 a 17, ma nella seconda frazione Della Valle e Needham hanno condotto Reggio Emilia avanti e le due squadre sono andate negli spogliatoi all’intervallo lungo, sul punteggio di 34-42.

Al ritorno sul parquet si è vista subito un’altra Dinamo che, con un terzo quarto stellare, ha rimesso la testa avanti, con un parziale di 27 a 16. Nell’ultimo quarto la Dinamo è stata cinica e autoritaria ed ha chiuso il match con un netto 82-72.

Alla fine sono stati ben cinque gli uomini in doppia cifra per la Dinamo: a partire da un super Trevor Lacey, autore di 16 punti, 4 rimbalzi e 4 assist. 13 punti a testa per Gani Lawal (7 rimbalzi e 6 falli subiti) e Dusko Savanovic, che in alcuni istanti dell’ultimo quarto ha portato a spasso la difesa avversaria predicando pallacanestro in barba ai suoi 33 anni. Importante e determinante apporto di David Bell (12 punti, 6 rimbalzi e 2 assist) e Rok Stipcevic (11 punti con 3/4 da tre, 3 rimbalzi, 4 falli subiti e 4 assist).

Dinamo ancora una volta sopra il 50% di squadra nel tiro da 3 punti: 13 su 25.

«Sapevamo tutti la difficoltà di questa partita, la qualità dell’avversario e la fame di vittorie con cui è arrivato qui dopo le ultime sconfitte – ha commentato Federico Pasquini –. Sono molto contento di quello che abbiamo fatto anche questa sera, di come dopo l’intervallo abbiamo ripreso in mano la partita. Siamo stati bravi a non deprimerci quando loro facevano canestro e bravi in difesa e a coinvolgere i lunghi. Ora stacchiamo un attimino, perché è vero che le vittorie danno tanta fiducia ma la fatica fisica e mentale sono pesanti. Dobbiamo andare avanti con questa continuità, ci aspetta un febbraio molto bello e molto impegnativo e vogliamo continuare a fare bene. La fiducia acquisita in questo periodo non deve servire a pensare che siamo bravi ma a fare sempre meglio, a fare sempre un nuovo step.»

Dinamo Sassari 82 – Pallacanestro Reggiana 72

Parziali: 18-17; 16-25; 27-16; 21-14.

Progressivi: 18-17; 34-42; 61-58; 82-72.

Dinamo Sassari: Bell 12, Lacey 16, Devecchi, D’Ercole 3, Sacchetti 5, Lydeka 6, Savanovic 13, Carter 3, Stipcevic 11, Lawal 13, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

Grissin Bon: Needham 11, Polonara 7, Raynolds 4, Della Valle 22, De Nicolao 5, Bonacini, Strautins, Kaukenas 6, Cervi 15, Lesic 2. All. Massimiliano Menetti.