28 April, 2024
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Innovazione tecnologica

Si chiama Contest Open Data Sardegna. E’ un concorso promosso dalla Regione, attraverso l’assessorato degli Affari Generali, in collaborazione con Formez PA, nell’ambito del progetto “OpenRas: dati aperti per la trasparenza e l’accountability”. L’iniziativa è rivolta a cittadini singoli o associati, scuole, università e imprese dell’Unione Europea con l’intento di favorire lo sviluppo di servizi innovativi, basati sui dati esposti in formato aperto sul portale Open data http://opendata.regione.sardegna.it/, e valorizzare il patrimonio informativo pubblico.

Il Contest Open Data Sardegna vuole dare visibilità e il meritato riconoscimento alle più interessanti proposte di riuso dei dataset esposti dalla Regione sul suo portale in una delle seguenti categorie: applicazioni, utilizzabili da smartphone, tablet o desktop in grado di offrire un servizio utile ai cittadini, studenti e imprese ma anche alla stessa amministrazione regionale; rappresentazioni visuali dei dati, in grado di offrire una lettura facilitata dei dati stessi (infografica); articoli di Data Driven Journalism, elaborati di taglio giornalistico, a partire dai dati pubblicati nel catalogo Open Data della Regione Sardegna utilizzati anche in integrazione con altre fonti; dati geografici, applicazioni per la rappresentazione di dati geo-riferiti, a partire da quelli pubblicati nel catalogo Open Data della Regione Sardegna.

«La Giunta – spiega l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu – considera il rafforzamento del sistema dei dati aperti un passaggio fondamentale per far crescere i livelli di trasparenza della pubblica amministrazione. Il nostro sistema, con un portale che acquista contorni sempre più definiti, è a disposizione di tutti e non solo di una ristretta cerchia di specialisti. Siamo di fronte a uno strumento dalle grandi potenzialità che apre la strada a nuove sfide per molti giovani sardi che in questo ambito possono trovare nuove opportunità di lavoro. Il progetto OpendataRas, voluto e sostenuto dalla Giunta, si inserisce in un percorso che rende i cittadini più informati e consapevoli e migliora la qualità dei servizi con il supporto delle più recenti innovazioni tecnologiche. Il Contest è un modo per promuovere la conoscenza degli open data della Regione e per valorizzarli in modo dinamico con il contributo dei cittadini, del mondo della scuole e dell’università.»

Le proposte di riuso dei dataset devono essere presentate entro il prossimo 21 gennaio.

È prevista l’assegnazione di un premio per i vincitori di ciascuna delle quattro categorie. In palio tablet e kit per robotica. Scuole e Università concorrono in una categoria dedicata.
Una giuria composta da esperti qualificati valuterà le proposte candidate con l’obiettivo di premiare quelle che meglio rispondono alle finalità del contest. Per ciascuna delle categorie di concorso verrà stilata una graduatoria. L’invio della proposta di utilizzo dei dataset deve avvenire, attraverso il modulo presente sul sito http://contest.formez.it. L’annuncio delle proposte vincitrici verrà fatto in occasione dell’evento conclusivo del progetto “OpenRAS: dati aperti per la trasparenza e l’accountability” che si terrà nel mese di febbraio 2018.

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Le esperienze di Sardegna, Toscana, Catalogna e Provence, Alpes e Cote d’Azur (Paca) nel campo della cooperazione allo sviluppo hanno caratterizzato il forum organizzato a Firenze, nella sede della Regione Toscana in piazza Duomo, da Platforma, organismo che raggruppa, a livello europeo, enti territoriali e associazioni.
L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, nel suo intervento nella Sala Pegaso, si è soffermato sui progetti con i quali la Regione Sardegna sta costruendo solide relazioni con la sponda Sud del Mediterraneo e con l’Africa subsahariana.
«L’attenzione – ha ribadito Filippo Spanu – è rivolta al fenomeno dei flussi migratori e alla possibilità di limitare la diaspora e creare migliori condizioni di sviluppo nei Paesi da cui partono i migranti. Abbiamo avviato rapporti di collaborazione con la Tunisia e con il Senegal e pensiamo anche all’Algeria, da cui è attivo da tempo un flusso migratorio che arriva direttamente nelle nostre coste.»
L’esponente della Giunta Pigliaru ha evidenziato il valore strategico e l’efficacia delle azioni messe in campo dagli enti territoriali italiani nel contesto della Conferenza delle Regioni, nella quale la Sardegna ha un ruolo di coordinamento sul tema della Cooperazione internazionale. «Sta emergendo in modo chiaro il protagonismo del sistema regionale per rendere sempre più efficaci le azioni per raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile nei Paesi in difficoltà. Da parte della Sardegna e delle altre Regioni – ha aggiunto Filippo Spanu – c’è la consapevolezza politica dell’esigenza di un lavoro comune da sviluppare ulteriormente nei prossimi mesi. Nell’incontro di oggi abbiamo esaminato alcune importanti esperienze progettuali che nascono nei nostri territori per creare ponti di dialogo e collaborazione con altri territori». 
Al forum sono intervenuti anche la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, la responsabile dell’Agenzia della Cooperazione allo sviluppo della Catalogna Carme Gual Via e Jean Fleury in rappresentanza del Consiglio della Regione francese Provence, Alpes, Cote d’Azur. Il rinnovato ruolo degli enti territoriali nel quadro della cooperazione allo sviluppo è stato il tema dell’incontro tra l’assessore Filippo Spanu, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, ed il vice ministro degli Affari Esteri Mario Giro che si è svolto ieri a Roma nell’ambito della Conferenza delle Regioni.

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«I lavoratori dell’Agenzia Forestas non sono discriminati rispetto agli altri lavoratori del Sistema Regione. Hanno infatti un contratto vigente sia nella parte giuridica che in quella economica e con il recente assestamento di bilancio è stata riconosciuta, grazie all’azione della Giunta che ha lavorato in piena sintonia con il Consiglio, l’effettività del contratto collettivo nazionale 2010-2012, mai applicato a causa del sopraggiunto blocco della contrattazione del pubblico impiego. Per dare corso al contratto e ai conseguenti benefici economici è stato previsto uno stanziamento di 7 milioni di euro che si aggiungono alle risorse di cui l’Agenzia già dispone nel suo bilancio. Nelle prossime ore, appena la legge sarà pubblicata, chiederemo al Coran di avviare immediatamente la fase di attuazione dello stesso contratto.»

Sono le dichiarazioni degli assessori degli Affari Generali e della Difesa dell’Ambiente Filippo Spanu e Donatella Spano che oggi hanno incontrato, nella sala Giunta del Consiglio regionale, una delegazione di sindacalisti e lavoratori che hanno aderito alla giornata di sciopero.

Gli assessori precisano che «il miglioramento contrattuale ottenuto dagli addetti dell’Agenzia è uguale a quello degli altri dipendenti regionali e tra i più favorevoli nell’ambito del sistema pubblico in Italia». Inoltre sottolineano che «la Giunta in questi mesi ha offerto il necessario supporto al Consiglio per trovare le soluzioni idonee e continuerà a riservare, attraverso il dialogo e il confronto con le organizzazioni sindacali, grande attenzione alle istanze dei lavoratori che svolgono, con professionalità e competenza, servizi fondamentali per i cittadini e per le comunità».

Infine, gli assessori degli Affari Generali e della Difesa dell’Ambiente ricordano l’importanza del percorso che si è concluso con la nascita dell’Agenzia: «Un processo di riforma e rinnovamento di grande valore che ora stiamo consolidando con azioni finalizzate al potenziamento dell’attività di presidio dei territori. L’attuale amministrazione di Forestas ha poi dato il via alla stagione delle stabilizzazioni. 312 precari sono già inseriti stabilmente negli organici. Ma il nuovo Piano di Reclutamento non si basa solo sulle stabilizzazioni ma anche sulla riqualificazione del personale e abbiamo affrontato e risolto la delicata questione delle mansioni superiori che ha caratterizzato il periodo precedente all’avvio dell’ultima campagna antincendi».

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Dovranno attendere sino al 3 gennaio i 45 lavoratori ex Ati Ifras ancora da assumere all’interno di Igea. 

Quello stesso giorno, infatti, l’agenzia formativa convenzionata comincerà l’attività di formazione. Nel frattempo, va avanti il percorso per il reimpiego dei 490 lavoratori dell’Area Parco Geominerario: complessivamente sono ormai definite in modo certo le posizioni di 189 lavoratori, mentre per altri 151 devono essere ancora completate anche con i progetti di enti locali e pubblici. 

E’ quanto emerso dall’ultimo incontro tenutosi ieri sera tra la Regione e i sindacati, sulla vertenza che si protrae da più di un anno.

I lavoratori che portano avanti dai primi di ottobre i due presidi sul tetto del Duomo di Sassari e sotto i portici del palazzo della Regione, però, non smobilitano in attesa del prossimo incontro del tavolo partenariale convocato, sempre dall’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, per il 20 dicembre.

Dopo il pressing dei lavoratori del presidio, intanto, il comune di Sassari ha presentato cinque progetti per l’inserimento lavorativo di 46 persone per le quali saranno avviate le procedure finalizzate all’assunzione. L’Aspal e l’assessorato degli Enti locali hanno istruito i piani finanziari ed i cronoprogrammi di alcuni degli Enti firmatari dell’accordo procedimentale. 

Sono 88 le assunzioni in programma, mentre il Parco Monte Arci non ha sottoscritto l’accordo e ha comunicato l’intenzione di riproporre un progetto ridimensionato. Un avviso dell’assessorato del Lavoro, con scadenza il prossimo 22 dicembre, servirà a tutelare il personale anche assunto a tempo determinato, collaboratori e consulenti a contratto del bacino ex Ati Ifras, mentre 111 lavoratori hanno sinora sottoscritto gli atti transattivi.

«Purtroppo, dal mese di marzo 2017, quando si era parlato per la prima volta delle assunzioni a oggi con la scadenza, al 31 dicembre, della Naspi da 400 euro per diversi lavoratori, possiamo affermare che la Regione non ha rispettato i tempi – dice Simone Testoni, dirigente sindacale dell’Ugl – a parte una quarantina di assunzioni già incamerate tutte le altre sono per ora solo sulla carta. Bisogna accelerare le procedure e la Regione non deve scaricare le responsabilità sui sindacati.»

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Nuova Giunta 4 luglio 2017

La Giunta regionale ha approvato le azioni di sostegno sul diritto allo studio per il 2017 con lo stanziamento di 1milione 800mila euro, come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena. Le risorse sono destinate alle borse di studio per studenti delle scuole pubbliche primarie, secondarie di I e II grado che appartengono a famiglie svantaggiate, con un Isee che non superi i 14mila 650 euro. Sempre sulla base del parametro Isee, saranno forniti in forma gratuita o semigratuita libri di testo agli alunni dell’ultimo triennio della scuola secondaria di II grado. Saranno inoltre acquistati libri di testo da concedere in comodato d’uso agli studenti delle scuole secondarie di II grado.
Altri 22mila euro sono stati destinati alle Autonomie scolastiche per progetti didattici. Diecimila euro serviranno per finanziare il progetto “Senza zaino” proposto dall’Istituto comprensivo Pirri 1 e 2 e per l’organizzazione del Convegno nazionale. Un cambiamento radicale degli spazi della scuola e dei modelli connettivi: al progetto “CAD paralympics 2017”, dell’ITI Giua di Cagliari, andranno 5mila euro e serviranno per la manifestazione nazionale – nella quale si confronteranno gli studenti in condizioni di disabilità – nell’uso del programma tecnico di progettazione utilizzato da geometri e ingegneri. Altri 7mila euro saranno utilizzati a sostegno della Gara Nazionale degli Istituti Tecnici agrari proposto dall’IT Agrario Duca degli Abruzzi di Elmas, che si svolgerà per la prima volta in Sardegna.Secondo lo schema proposto dall’assessore Luigi Arru, sono state ripartite le risorse (stanziate con la legge 22 dello scorso settembre) come acconto per la copertura dello squilibrio dei bilanci delle Aziende del servizio sanitario regionale relativo all’anno 2017. E’ stata poi approvata definitivamente la programmazione dei contratti di formazione specialistica per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline mediche delle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università di Cagliari e Sassari per le annualità 2017-2019 e la destinazione di risorse per le borse di studio per la frequenza delle Scuole di specializzazione non medica.Via libera della Giunta allo stanziamento di 100mila euro per potenziare la filiera cerealicola nel settore della trasformazione. Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, l’Esecutivo è intervenuto nel finanziare adeguamenti strutturali nelle imprese di trasformazione che lavorano in forma aggregata, in particolar modo per quelle che sono orientate all’ottenimento di prodotti tradizionali. L’assessore ha precisato che tali interventi sono finanziabili anche con la sottomisura 4.2 del Programma di sviluppo rurale, ma l’accesso al bando è possibile, per le imprese agroindustriali, solo per investimenti di importo complessivo non inferiore a 50mila euro. Nello specifico, tale intervento finanziario, si rivolge ad investimenti specifici quali l’acquisto di attrezzature e macchinari destinati alla molitura e alla pastificazione per una spesa massima che sia inferiore al minimo previsto dal bando sulla sottomisura 4.2.

La Giunta, su proposta dell’assessore Filippo Spanu, ha approvato la delibera che prevede la riorganizzazione dell’Autorità che si occupa della verifica e del controllo del Programma ENI CBC MED. Sinora sia l’Autorità di controllo che quella di gestione hanno operato nell’ambito della Presidenza della Regione. Per assicurare l’indipendenza gerarchico-funzionale tra le due strutture, come previsto dalle regole della nuova programmazione europea, la Giunta ha deciso di sopprimere l’Unità di Progetto Autorità di controllo del Programma ENI CBC MED e di trasferire le funzioni al Servizio di Certificazione PO-FESR-FSE-FSC ed Autorità di Audit PO ENI CBC MED inserito nella Direzione Generale per i servizi finanziari. Il Programma ENI CBC “Bacino del Mediterraneo” è un’importante iniziativa di cooperazione con 13 paesi coinvolti (Cipro, Egitto, Francia, Giordania,Grecia, Israele Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo Spagna e Tunisia) e un budget di oltre 209 milioni di euro. Il ruolo di Autorità di Gestione, che prevede il coordinamento operativo del Programma, è stato affidato alla Regione Sardegna dai paesi partecipanti. Via libera anche alla delibera che definisce le azioni propedeutiche per l’adeguamento del comparto tecnologico regionale alle misure di sicurezza individuate dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dal General Data Protection Regulation dell’Unione Europea. Approvata infine la Direttiva con le disposizioni organizzative per il Sistema Regione in materia di diritto di accesso ai documenti amministrativi: l’entrata in vigore di nuove norme che disciplinano la trasparenza della pubblica amministrazione ha infatti determinato la nascita di nuovi diritti per i cittadini e di ulteriori obblighi in capo all’amministrazione.

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Il Consiglio regionale ha approvato con 30 voti favorevoli e 14 contrari, la terza variazione al bilancio 2017-2019.

La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione del disegno di legge n. 461/A -“Disposizioni finanziarie e terza variazione al bilancio 2017-2019”.

Il relatore di maggioranza Franco Sabatini, presidente della commissione Bilancio, si è rimesso al contenuto della relazione. Assente il relatore di minoranza Christian Solinas (Psd’Az) il presidente ha avviato la discussione generale.

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha affermato che, «a fronte di una variazione di pochi milioni di euro rimodulati per esigenze ed istanze di natura straordinaria, è per noi censurabile il modo di procedere che presenta evidenti lacune nel momento in cui si stanno per affrontare finanziaria e bilancio, e rivela difetti nella politica finanziaria». Sarebbe stato invece auspicabile, ha proseguito, «il recepimento di quanto sta emergendo nel dibattito della società sarda in materia di politiche del lavoro per le quali non c’è alcuna misura utile come non c’è niente per il sostegno ad importanti settori produttivi che chiedono di competere meglio nel sistema economico e creare posti di lavoro». Rivolto alla maggioranza, Pietro Pittalis la ha accusata di auto-incensarsi «per pochi deboli segnali di ripresa statistica mentre però la situazione generale parla di una estrema sofferenza del tessuto produttivo regionale, perché la Sardegna non è uscita dalla crisi e la disoccupazione è ancora a due cifre soprattutto per i giovani a differenza di altre aree del Paese». Tutto questo, ha protestato Pietro Pittalis, «non può essere liquidato perché il presidente non si candida più; forse ha fatto un grande favore al Pd ma non ha reso un buon servizio alla Sardegna, anzi è la confessione di un fallimento della sua esperienza di governo perché sarebbe stato più giusto presentarsi davanti ai sardi per sottoporsi al loro giudizio anziché scappare». Nel merito, ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia, «noi confermiamo la nostra opposizione, contro l’immobilismo della Giunta ma soprattutto di quelle forze politiche che dicono una cosa alla stampa e fanno il contrario in Aula, ed annunciamo che nelle finanziaria vi incalzeremo su una proposta forte per il lavoro, sulla scia di quanto proposto dal segretario della Cgil, dal quale siamo politicamente distanti anni luce ritenendo comunque che la sua proposta non possa essere lasciata cadere nel vuoto». Le risorse le trovate quanto vi pare e se volete, ha concluso Pietro Pittalis, «adesso dovete trovarle per le politiche sul lavoro e su quanto non faremo sconti, dai dipendenti pubblici che aspettano risposta come quelli di Forestas e non basta un parziale adeguamento contrattuale eludendo il problema dell’equiparazione con gli altri dipendenti pubblici». Questa legislatura, ha detto infine, « non deve finire in maniera così ingloriosa rispetto alle incessanti denunce provenienti dal corpo sociale e dalle categorie produttive della Sardegna».

Sempre per Forza Italia il consigliere Edoardo Tocco ha lamentato gravi ritardi in tutti i passaggi amministrativi di contenuto finanziario, «atti sempre più distanti dai tempi incalzanti che ci impone la società sarda, serve piuttosto una azione strutturale perché, al di là del problema della provincia di Nuoro, il sistema degli enti intermedi ha oltre 1.100 dipendenti ed una situazione di enorme difficoltà nell’assicurare i servizi essenziali a cominciare dalle strade, mentre lo Stato continua la sua opera rapace e spietata di taglio delle risorse». In definitiva, ha concluso, «serve un intervento forte per dare ai sardi il messaggio che questo Consiglio fa ogni sforzo per risolvere i loro problemi».

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, nel condividere gli interventi dei colleghi, ha detto di provare «sdegno a nome del Consiglio, messo da parte con una arroganza mai vista attraverso ben 25 emendamenti che nascondono provvedimenti minuti ben lontani dall’interesse generale, che comunque non possono passare senza discuterli violando elementari regole di bilancio». Questo, ha lamentato, «è un assestamento e non una variazione  di cui non c’è alcuna urgenza». Ora basta, ha proseguito, «cercate di recuperare un minimo di dignità per la funzione legislativa, evitando il trucco di nascondere dietro 4 milioni altri 40, perché non potrete sfuggire al giudizio della gente stando chiusi nel palazzo, non mi presto a discutere argomenti del genere senza cognizione di causa, penso che il legislatore abbia diritto di conoscere quello che è chiamato a votare».

Per il gruppo “Sardegna” il consigliere Paolo Truzzu ha manifestato «l’impressione che la Giunta stia scambiando la cortesia dell’opposizione in vista di interessi comune con un po’ di idiozia ma non  è così; abbiamo licenziato un provvedimento come puramente tecnico ed anche in finanziaria presenteremo solo emendamenti di sostanza, ma poi vediamo 25 emendamenti, di cui 23 della Giunta, senza che ne sapessimo nulla». Non si può procedere in questo modo senza alcun rispetto per l’Aula, ha lamentato, «con una procedura del genere, allora presenteremo 2000 emendamenti alla finanziaria per contrastare la vostra arroganza».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha dichiarato che «è evidente che la tecnica normativa utilizzata è viziata dalla solite furberie della Giunta che, dopo l’assenso comune dei capigruppo per definire alcune situazioni problematiche, ha escogitato un trabocchetto, mettendo in piedi un marchettificio in tutti i sensi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, facendo strame delle risorse regionali con percorsi barbari, proponendo uno spicchio di finanziaria non per risolvere i problemi dei sardi ma soltanto per fini elettorali, buttando i soldi alla rinfusa per manifestazioni di basso profilo o contentini ad associazioni politicamente vicine». Il Consiglio, ha sostenuto, «deve legiferare in modo dignitoso, vicino ad un popolo che continua ad avere problemi gravissimi: disoccupazione, economia, sistema locale bloccato».

Il consigliere di Campo progressista Francesco Agus ha ricordato che «l’assestamento nasce per venire incontro all’esigenza di tappare i buchi di un sistema provinciale regionale ormai alla canna del gas». Dopo il referendum, ha affermato, «serve un profondo ripensamento per metterli in condizione di sopravvivere e svolgere funzioni fondamentali nell’interesse dei cittadini (strade, scuole, ambiente); oggi aumentiamo gli stanziamenti destinati alla provincia di Nuoro per 2.5 milioni, ma resta sullo sfondo una situazione disastrosa di pesantissimi tagli dello Stato, che ha riconosciuto appena 30 milioni alla Sardegna sul prelievo forzoso per le polizze assicurative che in Sardegna sono le più alte d’Italia, a fronte di riorse nazionali per tutto il sistema provinciale pari a 1.4 miliardi di cui alla nostra Regione spetterebbe almeno un trentesimo pari a 46 milioni (l’importo del fondo unico) ed un arretrati per circa 70». Cerchiamo di non farci fregare, ha concluso Francesco Agus, «perché fra 3 mesi sindaci e consiglieri gestiranno le nostre Province, evitiamo una bomba ad orologeria che sarebbe devastate per la Sardegna con servizi di molto inferiori al resto d’Italia, per cui subito la ricognizione attenta dei soldi che ci spettano prima di voto della Camera sulla finanziaria».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha sostenuto che «la campagna elettorale è iniziata ma anche in campagna elettorale bisogna stare sulla realtà delle cose; questa è una variazione di bilancio passata in commissione con un accordo unanime per mettere in sicurezza la Provincia di Nuoro, che contiene anche 20 milioni per la sanità e 5 milioni per contratto dell’Agenzia Forestas». Il quadro devastante raccontato dal centro destra, secondo Cocco, «non corrisponde alla verità e dimentica i numeri di allora ed inoltre, quanto alle politiche del lavoro, ne parleremo in finanziaria per intervenire in un settore i cui numeri che certamente non ci soddisfano ma segnalano una crescita superiore a quella del Mezzogiorno, così come conosciamo problemi della società sarda e dei giovani disoccupati, interverremo anche su questo rafforzando anche le azioni di sostegno al mondo pastorale cui abbiamo destinato 47 milioni, più altri 20 per il settore agricolo». Oggi però, ha ribadito Cocco, «parliamo di altro anche con emendamenti di merito, per quanto ci riguarda ci sottoporremo al giudizio dei sardi come tutti, a partire da una finanziaria che approveremo entro l’anno meglio affermando una buona prassi ed attivando processi di spesa più rapidi». Magari non raccontiamo molto bene quello che facciamo, ha concluso, «ma molte cose le abbiamo fatte mentre altri hanno solo parlato; le riforme portano critiche ma sono necessarie e chi si oppone vuole lasciare le cose come stanno».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni, replicando al capogruppo del Pd, ha precisato che «in commissione ci siamo resi disponibili per alcune variazioni su spese necessarie ma, fino ad oggi, nessuno conosceva gli emendamenti sostanziosi della maggioranza alterando in modo grave i presupposti del provvedimenti ma, fatto ancor più grave, fare passare come uso comune un sistema pasticciato che non può essere raffrontato con quello precedente, perché prima c’era il bilancio di competenza mentre ora è di cassa». E’chiaro, ha continuato, «che di fronte alla nostra disponibilità e sensibilità istituzionale la maggioranza ne ha approfittato; allora che si approvi tutto con i suoi voti ma senza accampare ragioni di urgenza». Sul piano politico, ha concluso Attilio Dedoni, «avete fatto tutto ciò che non c’era da fare in questa legislatura, state mettendo le istituzioni alla berlina, state alimentando l’antipolitica dei 5 stelle, ma gli elettori sardi sapranno valutare se si è fatto qualcosa di concreto per la loro terra, dopo tante battaglie perse ed alcune nemmeno combattute».

Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, ha richiamato l’attenzione del Consiglio sulla questione delle Province sarde alle quali lo Stato ha sottratto ben 358 milioni dal 2012 al 2016, ed alla provincia di Nuoro (Ogliastra compresa) ben 41 milioni complessivi. Si tratta di dati già noti dall’anno scorso, ha ricordato Carta, «che avevo inserito in una mozione dell’anno scorso, una cifra enorme ed assurda che avrebbe dovuto sollevare dalla sedia tutta la Giunta, una ingiustizia contro la quale bisognava combattere ma non certo ritirando i ricorsi contro lo Stato». Carta si è poi soffermato sull’attuazione dell’art.8 dello Statuto «che consente alla Regione di agire sulla leva fiscale, opportunità che la Regione ha totalmente ignorato e fra poco arriverà la finanziaria che non contiene strumenti concreti di intervento ma al massimo qualche, bonus che non inciderà sul problema del lavoro». Altra opportunità perduta, ha detto ancora Angelo Carta, «quella della zona franca istituita con legge dello Stato sui territori colpiti da alluvione, sollecitata da una risoluzione che chiedeva la perimetrazione in attesa di un decreto del ministero dell’Economia». Allora, ha concluso il capogruppo sardista, «non si capisce come si vuole creare lavoro».

Dopo l’on. Carta ha preso la parola l’assessore Raffaele Paci, che ha detto: “Non va bene essere accusati di malafede quando la lealtà del comportamento è sempre stata la mia guida continua. Ho preso impegni in quest’Aula di fare l’ultima variazione di bilancio perché c’era il tema delle province: Nuoro e da ultimo Sassari. Avevo detto in conferenza di capigruppo che il disegno di legge sarebbe stato molto semplice e che poi avremmo fatto la pulizia del bilancio, con riguardo alle somme non impegnate che rischieremmo di vedere perse. Il nucleo di questo provvedimento sono i due milioni e mezzo per la provincia di Nuoro e i seicentomila per la provincia di Sassari, il rinnovo contrattuale di Forestas che vale circa 7 milioni. E poi stiamo prevedendo 20 milioni per colmare il disavanzo della Sanità e saranno disponibili dalla prossima settimana, se la legge sarà approvata, sotto forma di anticipo per il 2018”.

Per dichiarazione di voto, l’on. Stefano Tunis (Forza Italia) ha detto: “Do atto al capogruppo del Pd che sta tentando di trasformare il piombo in oro. Ma il governo della Sardegna è altamente inefficiente: è impossibile presentarlo come qualcosa di buono per i sardi. L’opposizione vi sta spiegando che trovare 40 milioni di euro non è un fatto di abilità, per il quale vi dovete fare i complimenti, ma un segno di cattiva programmazione”.

Sempre per Forza Italia l’on. Alessandra Zedda ha attaccato l’assessore al Bilancio: “Questo provvedimento non è un atto di trasparenza, mi spiace che ne parli in questi termini l’assessore Raffaele

Paci. Nessuno può impedirci di denunciare il vostro atteggiamento: a questa maggioranza va bene tutto, basta che sia seduta lì e che nessuno la disturbi.  La verità è che la giunta Pigliaru ha del tutto sbagliato la programmazione: ci sono state partite finanziarie che gridano vendetta, perché siete in campagna elettorale a differenza nostra”.

L’on. Angelo Carta (Psd’Az) ha annunciato il suo voto di astensione in occasione del voto del passaggio agli articoli. Ed ha aggiunto: “In capigruppo abbiamo parlato di questo provvedimento, non di 27 emendamenti”.   

Sul proposta del presidente Gianfranco Ganau l’Aula ha approvato il passaggio agli articoli.

La Giunta e la Commissione Bilancio hanno dato il loro parere favorevole ai 27 emendamenti all’articolo 1.

Sul tema dell’Ati Ifras, l’on. Alessandra Zedda (FI) ha detto che “ci si doveva fermare alle cose urgenti, se la vostra programmazione fosse stata fatta bene”.

L’Aula ha approvato il testo dell’articolo. Sull’emendamento aggiuntivo 1 relativo alla chiusura della miniera di Olmedo a firma Luigi Lotto (Pd), l’on. Marco Tedde (FI) ha detto: “La crisi industriale di Olmedo è stata affrontata dalla Giunta in modo burocratico, nonostante non fosse una delle vertenze più difficili. I lavoratori andarono in Grecia a incontrare i nuovi concessionari e furono lasciati soli: nessuno dalla Regione li accompagnò da Emin. Oggi cercate di mettere un pannicello caldo per consentire a Igea di tenere in forza alcuni lavoratori ma non tutti gli ex lavoratori della miniera di Olmedo. Penso invece che si debba dare garanzie a tutti gli ex”.

Per l’on. Luigi Lotto (Pd) “la commissione V ha già esaminato il problema con l’assessore all’Industria e questo provvedimento consentire di praticare la messa in sicurezza della miniera. Faremo un ulteriore tentativo di rimettere in produzione la miniera ma non dipende dalla Giunta né dal Consiglio regionale”.

Anche l’on. Salvatore Demontis (Pd) ha preso la parola: “Il problema di Olmedo è più ampio, perché quella coltivazione sta perdendo di interesse rispetto al mercato. Quindi è giusto mettere in sicurezza la miniera e procedere a questo punto a un’indagine di mercato per capire che destinazione può avere, visto che le due procedure di evidenza pubblica sono state infruttuose”.

Per il Partito dei Sardi ha preso la parola con l’on. Roberto Desini, che ha condiviso l’emendamento a nome del gruppo: “Speriamo si creino le condizioni per risolvere questa vertenza, che si aggiunge alle note difficoltà del Nord ovest della Sardegna”.

L’emendamento 1 è stato approvato.

Sull’emendamento 2 (a firma Franco Sabatini) ha preso la la parola l’on. Alessandra Zedda (FI), che ha detto: “Non si doveva arrivare alla fine dell’anno per risolvere il problema dei lavoratori precari pubblici che sono attendati sotto le nostre istituzioni. Noi abbiamo sempre dato la nostra disponibilità sulle questioni che riguardano la vita delle persone”.

L’on. Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia, è intervenuto e ha detto: “Ho aggiunto la mia firma a questo emendamento perché si dà una certezza a padri e madri di famiglia. Voteremo a favore”.

Anche l’on. Gianfranco Congiu (PDS) ha annunciato il voto a favore dell’emendamento: “Il tema fu già affrontato in passato e se non è stato risolto è solo perché ad altri livelli sono intervenute poi altre norme e combinati disposti che hanno vanificato i nostri precedenti sforzi”.

Il presentatore, on. Sabatini, ha detto: “Questo emendamento è un atto di giustizia per i disinfestori della provincia di Nuoro. E i 400 mila euro annui sono già contenuti nel trasferimento fatto alle province per la gestione del sistema antinsetti ex Crai”. Anche l’emendamento 2 è stato approvato.

Sull’emendamento 3 della Giunta, destinato a pagare i costi della certificazione dei bilanci Asl, l’on. Alessandra Zedda (FI) ha detto: “Nelle aziende sanitarie sono stati eliminati i collegi sindacali ma ci chiediamo come possano cinque persone controllare quello che prima facevano 18 persone”. Approvati gli emendamenti 3 e 4.

Sull’emendamento 5 (100 mila euro per manutenzione del cimitero di Asiago) l’on. Alessandra Zedda (FI) ha detto: “State mischiando tutto, ho diritto di dubitare sulle vostre capacità”.

L’assessore Paci ha replicato: “E’ responsabilità mia se ho portato gli emendamento all’ultimo ma stiamo dando centomila euro al comune di Armungia perché provveda ai lavori al cimitero della Brigata Sassari di Asiago. E’ la Regione Veneto che ci ha chiesto di intervenire nell’ultima commemorazione”.

L’on. Paolo Truzzu (Fdi) ha detto con riferimento all’emendamento 5: “Un intervento condivisibile, che ho sempre sollecitato. Bisognerebbe occuparsi per tempo delle cose e non all’ultimo”.

Secondo l’on. Pietro Pittalis (FI) “è nota a tutti la storia della Brigata Sassari e il cimitero di guerra sito a Casara Zebio. Avevamo già previsto un contributo e si tratta di proseguire in quella attività, perché su quelle montagne è stato davvero il nostro popolo come testimoniano i racconti di Emilio Lussu. Tornerò invece sulla finanziarie per parlare di risorse tolte alle Pro loco e date ad associazioni private”. Approvato l’emendamento 5 e 6 (borse di studio per le discipline non mediche).

Sull’emendamento 7 (25 mila euro per la pubblicazione dell’opera “Giovanni Spano e suoi corrispondenti), l’on. Zedda ha chiesto: “Perché proprio quest’opera e non altre? Che bisogno c’è e che urgenza c’è, proprio in questa seduta?”. Della stessa opinione l’on. Tedde (FI): “Ma di cosa stiamo parlando? Chi sono questi corrispondenti? Quarantamila euro per quest’opera: non si può continuare con le marchette, del tutto inutili e che non porteranno nessun risultato utile”.

Anche il Pds con l’on. Roberto Desini si è detto perplesso e ha annunciato il voto contrario e così per Forza Italia, Edoardo Tocco e Pietro Pittalis. Per l’assessore Raffaele Paci “il contributo serve per terminare le pubblicazioni che sono già state avviate con i primi tre volumi. Sono i costi delle spese vive di stampa”. Voto contrario anche dall’on. Piermario Manca (Pds). L’emendamento 7 è stato respinto con 28 contrari e 17 favorevoli. 

Aperta la discussione sull’emendamento n. 8 (Giunta regionale) è intervenuta la consigliera di Fi, Alessandra Zedda, che si è detta favorevole allo stanziamento di 250.000 euro per l’abbattimento dei costi del “fitto casa” ed ha proposto di destinare a tale finalità anche i 25.000 euro che erano destinati all’Ilisso con l’emendamento n. 7, bocciato in Aula.

La proposta di modifica non è stata accolta per l’opposizione del presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, e posto in votazione nella sua versione originaria l’emendamento n. 8 è stato approvato all’unanimità (48 favorevoli su 48 votanti).

Sull’emendamento n. 9 la consigliera Alessandra Zedda (Fi) ha dichiarato voto a favore della proposta di stanziamento di 200.000 euro a favore del comparto cinematografico ma ha chiesto spiegazioni sui 145.000 euro a favore dei centri servizi culturali. L’assessore dello Spettacolo, Giuseppe Dessena, ha precisato che l’emendamento è un “semplice cambio di titolo che trasforma da spesa corrente a conto capitale” somme già stanziate dalla di stabilità 2017. 

Posto in votazione l’emendamento n. 9 (Giunta regionale) è stato approvato con 33 favorevoli e 11 contrari.

Sull’emendamento n. 10 (Giunta regionale) che autorizza una spesa di 53.000 euro sempre per iniziative del comparto cinematografico, è intervenuto il consigliere Marco Tedde (Fi) che ha dichiarato voto contrario («sono favorevole a sostenere il cinema ma questi sono soltanto pannicelli caldi»). Posto in votazione l’emendamento è stato approvato con 28 a favore e 15 contrari.

Il consigliere del Pd, Roberto Deriu, è intervenuto a favore dell’emendamento n. 11 (Giunta regionale) che in pratica proroga fino al 2020 l’utilizzo delle risorse impegnate a favore dell’Anci. Posto in votazione l’emendamento è stato approvato per alzata di mano.

Sull’emendamento n. 12 (Giunta regionale) che incrementa di 69.685 euro le risorse destinate all’organizzazione di manifestazioni e eventi sportivi (articolo 26, comma 4 della legge n. 17 del 17 maggio 1999),  i consiglieri di Fi, Alessandra Zedda e Edoardo Tocco hanno chiesto spiegazioni all’assessore dello Sport, Giuseppe Dessena, mentre il consigliere del Pds, Roberto Desini, ha dichiarato voto favorevole anche a nome del gruppo che rappresenta. Posto in votazione l’emendamento 12 è stato approvato così come l’emendamento n. 13 (Giunta regionale) che destina 637.966 a favore della Provincia di Sassari “al fine di garantire gli equilibri di bilancio e assicurare le funzioni fondamentali”.

Sull’emendamento n. 14 (Giunta regionale) che prevede misure urgenti a favore dell’agenzia Forestas con lo stanziamento di oltre 7 milioni e mezzo di euro per l’adeguamento contrattuale. Il capogruppo Fi, Pietro Pittalis, ha insistito sulla necessità di inquadrare i lavoratori di Forestas nel comparto pubblico regionale ed ha invitato il presidente della commissione Personale a portare in Aula il provvedimento “così che ciascuno si assuma le sue responsabilità”.

Il presidente della Prima commissione, Francesco Agus, ha dichiarato piena disponibilità ad affrontare il tema del contratto dei forestali già in occasione della riunione del parlamentino del personale in programma per giovedì prossimo alle 10.30. Il consigliere di Fi, Marco Tedde, ha ricordato l’impegno “non mantenuto dai capigruppo della maggioranza” con i sindacati di Forestas in occasione dell’incontro dello scorso 8 settembre per un nuovo inquadramento contrattuale.

Il consigliere del Pd, Antonio Solinas, ha dichiarato voto favorevole ed ha detto di apprezzare “una prima risposta ai dipendenti di Forestas”. Il capogruppo di Art. 1 – Sdp, Daniele Cocco, ha dichiarato voto favorevole ed ha sottolineato che l’emendamento in votazione affronta un tema distinto rispetto all’inquadramento contrattuale dei dipendenti ed ha auspicato che tale questione sia affrontata in commissione prima delle proposta di modifica della legge elettorale regionale.

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha dichiarato voto favorevole ma ha evidenziato l’urgenza della “stabilizzazione dei dipendenti e della modifica del contratto di lavoro per farli diventare dipendenti regionali”. Salvatore Demontis (Pd) ha annunciato voto a favore e ha parlato di “emendamento importante per adeguamento contrattuale atteso da anni da non confondere con la questione della modifica del contratto”.  Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, si è detto favorevole all’emendamento ma “è tempo di risolvere la questione dell’inquadramento dei dipendenti di Forestas”

Il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis, ha chiesto la votazione per parti, escludendo il comma 2 ter dell’emendamento perché – a suo giudizio – mette sotto tutela della giunta il risultato della contrattazione tra le parti sociali. L’assessore del Personale, Filippo Spanu, ha escluso intenti diversi da parte della Giunta se non quello di garantire il controllo al collegio dei revisori di Forestas e prevedere un controllo di compatibilità finanziaria della Giunta.

Posti in votazione i comma 2-bis e 2-quater sono stati approvati e successivamente l’Aula ha dato il via libera anche al comma 2-ter.

Sull’emendamento n. 15 (Giunta regionale) che stanzia 300.000 euro per potenziare il programma di rilancio del comparto ippico, il consigliere, Gaetano Ledda (Psd’Az-La Base) ha chiesto spiegazioni più approfondite all’assessore dell’Agricoltura che ha ricordato lo stanziamento totale di un milione e trecentomila euro per il rilancio del comparto ippico, al fine di realizzare programmi per lo sviluppo del comparto incentrati sulla riproduzione e l’allevamento dei cavalli.

Il capogruppo di Art.1-Sdp, Daniele Cocco, ha ricordato la chiusura della scuola interforze di foresta Burgos ed ha auspicato un utilizzo efficace di tale imponente strutture per rilanciare la filiera dell’ippica. Il capogruppo del Partito dei Sardi, Gianfranco Congiu, ha aggiunto: «Vincoliamo i 300 milioni dell’emendamento per il rilancio delle strutture di foresta Burgos».

Luigi Crisponi (Riformatori) ha ricordato le proposte di legge che sul tema sono in discussione nella Quinta commissione e il presidente della commissione, Luigi Lotto, ha evidenziato che per l’ippica serve “un provvedimento organico che ne assicuri il rilancio”.

Posto in votazione l’emendamento 15 è stato approvato e con distinte e successive votazioni sono stati approvati altri 7 emendamenti della Giunta: l’emendamento n. 16 (100.000 euro per i cavallini della Giara); emendamento n. 17 (581.014 euro per la diversificazione produttiva nel settore cerealicolo); l’emendamento n. 19 (confermati i contributi in capo ai comuni per la valorizzazione del patrimonio boschivo); emendamento n. 20 (150.000 euro a favore dell’Isr di Tempio); l’emendamento n. 26 (spesa di euro 1.566.000 per il 2017 e 919.000 per gli anni successivi per l’erogazione di una sovvenzione del FITQ); l’emendamento n. 27 sulla quota libera del risultato di amministrazione e l’emendamento n. 28, in materia di professioni turistiche (accolto  un emendamento orale del consigliere Comandini), sul quale il consigliere Paolo Truzzu (FdI-Sardegna) ha dichiarato voto contrario.

Via libera all’articolo 2 (Norma finanziaria) e all’articolo 3 (Entrata in vigore). Approvato l’allegato n. 1 (Variazione delle spese per missioni, programmi e titoli) con gli emendamenti n. 21; 22; 23; 24; 25 inerenti variazioni tecniche all’allegato. Approvato di seguito l’allegato n. 2 (Prospetto verifica rispetto vincoli finanza pubblica) e l’allegato n. 3 (Allegato di variazione riportante i dati d’interesse del tesoriere).

In sede di dichiarazione di voto sul testo di legge i consiglieri di Fi, Alessandra Zedda e Marco Tedde, hanno dichiarato voto contrario ma la variazione di bilancio è stata approvata con 30 favorevoli e 14 contrari.

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha quindi annunciato l’immediata convocazione della conferenza dei capigruppo e del Consiglio alle ore 16.00.

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Spanu sassari la specialita nello statuto della sardegna

«Dobbiamo pensare a un’autonomia positiva e responsabile che si spinga sino all’assunzione di un maggior carico di responsabilità in campi definiti come la fiscalità locale e le politiche che riguardano l’istruzione.»

Così l’assessore degli Affari generali e Riforma della Regione Filippo Spanu intervenuto a Sassari al convegno organizzato dall’associazione ex consiglieri regionali e dall’Università sul tema “La specialità dello Statuto della Sardegna: un privilegio da cancellare o un valore da preservare?”. 
«È necessario ripartire dalle norme di attuazione, strumento prezioso nel percorso di rafforzamento della nostra capacità di autogoverno – ha aggiunto Filippo Spanu -. L’autonomia inoltre trova nuova linfa attraverso il potenziamento delle relazioni con altre regioni mediterranee e, in questo contesto, la Giunta ha scommesso su un rapporto stretto con la Corsica e con le Baleari per far valere, in ambito europeo, istanze comuni in settori strategici. In questo modo possiamo essere più forti in Italia e in Europa e declinare in una forma nuova e moderna la nostra specialità.»
L’assessore, in vista delle celebrazioni, il prossimo 26 febbraio, del settantesimo anniversario dello Statuto, ha auspicato la diffusione di una maggiore consapevolezza del valore della nostra autonomia soprattutto tra i giovani, «un valore permanente che va alimentato con un dibattito continuo da cui possono scaturire concreti progetti comuni di sviluppo utili alla crescita sociale ed economia della Sardegna».

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«La Regione sostiene con grande convinzione l’azione delle Camere di Commercio che svolgono un ruolo essenziale per lo sviluppo del sistema delle imprese». Lo hanno ribadito a Sassari, nei loro interventi all’Assise della Camera di Commercio del Nord Sardegna, gli assessori dell’Industria e degli Affari Generali Maria Grazia Piras e Filippo Spanu.
Si è discusso in particolare del futuro dell’Ente e delle nuove funzioni alla luce della recente processo di riforma in cui le Camere di Commercio dell’Isola, con il prezioso contributo della Regione, hanno mantenuto un assetto che corrisponde alle istanze espresse degli stessi organismi camerali.
«È stata una battaglia unitaria – ha spiegato l’assessore Spanu – condotta nella Conferenza delle Regioni e nelle altre sedi istituzionali. Abbiamo lavorato tutti insieme per tutelare le specificità e le vocazioni delle nostre Camere di Commercio e il risultato finale è stato la naturale conseguenza di questo lavoro di squadra, che deve essere modello e base di partenza di altre legittime rivendicazioni che intendiamo portare avanti.»
L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha rimarcato il ruolo delle Camere di Commercio, «cinghie di trasmissione tra le istituzioni e il mondo delle imprese» e ripercorso gli interventi della Giunta a sostegno del comparto produttivo. «Abbiamo mantenuto il quadro auspicato nell’assetto delle Camere di Commercio. Ora, con il fondamentale supporto di questi organismi, stiamo pensando al benessere delle imprese, obiettivo che la Giunta persegue con interventi sul fronte dell’internalizzazione e nei campi dell’innovazione, dell’efficientamento energetico e della semplificazione amministrativa. Con azioni concrete e investimenti abbiamo messo in condizione le imprese sarde di sfruttare al meglio le nuove opportunità che scaturiscono dagli incoraggianti segnali di ripresa dell’economia. In particolare con l’internazionalizzazione prepariamo le imprese alla sfida dell’export, fase fondamentale per la loro crescita. Un lavoro graduale che produce i primi risultati e che si inserisce coerentemente in un contesto che ha bisogno di essere rafforzato anche con adeguate politiche energetiche, già in fase di attuazione, e con il percorso di semplificazione amministrativa che già prevede un iter autorizzativo unico per dare risposte veloci in linea con le richieste del mondo imprenditoriale. In quest’ottica, dunque, il risultato raggiunto appare ancora più importante. Troppo spesso le nostre imprese per crescere scontano la difficoltà di essere troppo piccole. Una soluzione è che entrino a far parte di reti dinamiche e aperte al mondo esterno. Insieme alle associazioni di categoria, le Camere di Commercio assolvono a questo compito: aggregare e creare opportunità di rete».

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Anche le associazioni del terzo settore possono presentare progetti per favorire iniziative di volontariato rivolte ai migranti ospitati nel territorio regionale. Lo prevede il nuovo Avviso promosso dalla Regione Sardegna e pubblicato nella sezione bandi del sito dell’Osservatorio interregionale per la cooperazione allo sviluppo (Oics). In tal modo, rispetto al precedente Avviso pubblicato lo scorso 29 agosto, dove veniva riconosciuta unicamente ai Comuni la possibilità di presentare le proposte, la Regione intende ampliare il novero di soggetti che possono presentare e quindi realizzare i progetti di volontariato sociale.
«Sono state già finanziate – sottolinea l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu – le proposte avanzate dai comuni di Cargeghe, Valledoria, Iglesias e Cagliari che impegneranno circa 40 richiedenti asilo in attività volontarie e gratuite nei settori individuati dal Comune e dalle associazioni del territorio. Si tratta, in generale, di servizi alla collettività, che non richiedono specializzazione, nei campi della salvaguardia dell’ambiente e della cura del verde, della tutela e cura dell’arredo urbano, del patrimonio storico, artistico e culturale e degli ambienti dedicati al tempo libero e allo sport. E’ una forma di impegno civico che agevola il processo di integrazione e consente ai richiedenti di offrire servizi utili alla comunità che li ospita.»
Le azioni di volontariato sociale, parte integrante del Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati e oggetto del recente Protocollo di intesa per l’impiego dei richiedenti protezione internazionale in attività di utilità sociale sottoscritto da Regione, Prefetture e Anci – mirano a promuovere il coinvolgimento dei migranti in attività di pubblica utilità per instaurare relazioni sociali con le popolazioni locali e favorire così un reale e effettivo processo di inclusione sociale e lavorativo.
Per la presentazione delle domande, nell’ambito del nuovo Avviso, c’è tempo sino alle ore 12.00 del prossimo 3 dicembre, salvo ulteriori proroghe che saranno valutate alla luce delle proposte ricevute e delle risorse impegnate.
Le attività di volontariato dovranno essere svolte da migranti che hanno raggiunto la maggiore età, ospitati nei Centri di Accoglienza straordinaria. I giovani devono aver presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale o essere in attesa della definizione del ricorso in caso di impugnativa della decisione negativa della competente Commissione territoriale.

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L’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu ha partecipato, oggi a Roma, alla riunione della Conferenza Stato-Regioni.

«Nel documento in cui viene definita la posizione del Governo italiano sul futuro della politica di coesione post 2020, che sarà oggetto di discussione al Consiglio dell’Unione europea del prossimo 15 novembre – dice Filippo Spanu -, sono state accolte le proposte di integrazione portate dalla Conferenza delle Regioni sulla base delle richieste in tema di insularità avanzate dalla Regione Sardegna.»
Nel documento viene sottolineata la necessità di una particolare attenzione per le Regioni insulari in tema di risorse per il potenziamento delle infrastrutture digitali, energetiche e di trasporto. Viene inoltre evidenziato il principio di una maggiore flessibilità in materia di aiuti di Stato a valere sui fondi di coesione gestiti dalle stesse Regioni e si rimarca la necessità di estendere gli spazi di cooperazione transfrontaliera tra le Regioni insulari periferiche dando così risposta alla richiesta proveniente da Sardegna, Baleari e Corsica.
«Il contenuto della posizione italiana – ha spiegato l’assessore degli Affari generali – accoglie molte delle istanze che hanno connotato l’azione della Giunta per il riconoscimento di strumenti specifici a favore delle regioni insulari. È il risultato di un lavoro di grande rilievo svolto dal presidente Francesco Pigliaru e dall’esecutivo su una questione che riteniamo essenziale per assicurare migliori condizioni di sviluppo alla nostra Isola.»